Centro profughi, Torrenti rassicura Muggia

 

da “Il Piccolo”      

mercoledì, 30 settembre  2015

 

L’assessore regionale all’assemblea pubblica: «Non sarà un vero hub e ospiterà meno di 50 migranti»

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA Non sarà un hub, ospiterà il 2% dei profughi presenti in Friuli Venezia Giulia per un numero inferiore alle 50 unità. Questi i punti chiave snocciolati dall'assessore regionale alla Solidarietà Gianni Torrenti durante la seduta straordinaria del Consiglio comunale di Muggia svoltosi per l'occasione al Teatro comunale "Giuseppe Verdi". Oltre centocinquanta i presenti nell'ampia sala della struttura di via San Giovanni. Nutrito lo schieramento di forze dell'ordine tra Polizia locale, Polizia di Stato e Carabinieri. Presenti sul palco quasi tutti i consiglieri comunali. Assenti l'indipendente Claudio Di Toro e il capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale Daniele Mosetti. Indetto per fornire delle risposte al Comitato civico emergenza profughi Muggia, dichiaratamente contrario all'insediamento di una cinquantina di migranti destinati all'ex caserma della Polizia di Frontiera di Lazzaretto, l'incontro ha registrato, come anticipato dal sindaco muggesano Nerio Nesladek, la presenza dell'assessore regionale alla Solidarietà Gianni Torrenti. «Nella nostra regione il modello di accoglienza diffusa ha avuto un'adesione significativa da parte dei Comuni, anche se non è ancora sufficiente. Attualmente 58 Comuni hanno presentato dei progetti di accoglienza, inseriti in 16 su 19 ambiti socio-assistenziali - ha aggiunto Torrenti -. L'aumento di persone in arrivo ha parzialmente vanificato la prima fase di smistamento, lasciando in una situazione di stress quei Comuni che già avevano una maggiore pressione in questo senso, in particolare Udine, Gorizia e Trieste, oltre a Gradisca». E ora è arrivato il momento di Muggia. Sull'argomento il sindaco Nerio Nesladek ha confermato il suo sì all'accoglienza dei profughi, evidenziando però il suo disappunto sulla scelta di Lazzaretto, oggettivamente un'area isolata rispetto al centro di Muggia. Il consigliere Claudio Grizon (Pdl) ha proposto una mozione per trasformare la riunione del Consiglio comunale in un'assemblea pubblica sul tema per permettere ai cittadini di esprimersi. La mozione però è stata respinta. Come preannunciato, invece, il gruppo dei cittadini “Liberi e Uguali” di Muggia”, che avrebbe avuto facoltà di parola, non ha voluto prendere parte all'assemblea. Per quanto concerne invece il Comitato civico emergenza profughi Muggia, la leader Giulia Demarchi è stata perentoria: «Ormai sappiamo che, da parte del prefetto, la scelta è ricaduta sul Lazzaretto solo per una questione di economicità (minor costo di manutenzione per rendere agibile l'ex caserma rispetto ad altre location, ndr). Ora sappiamo che nel fare tale scelta puramente tecnica è purtroppo mancata la conoscenza della peculiarità del territorio, zona già segnata dalla fragilità degli ex confini limitrofi e zona “rara” per la sua forte vocazione turistica. Da questo incontro non è uscito niente di utile: purtroppo non sono state fornite le risposte che, almeno in questa sede, speravamo di ricevere».

 

 

Santa Barbara e Servola si alleano nel nome del Carnevale

 

da “Il Piccolo”      

mercoledì, 30 settembre  2015

 

MUGGIA Dall’altopiano a Muggia, passando per Trieste. Il filo conduttore del Carnevale della provincia triestina oramai è consolidato. Con il gemellaggio fra il Gruppo Maschere servolane “Lalo” e la Compagnia “Lampo” di Santa Barbara, suggellato con una grande festa in costume, che si è svolta nella vecchia scuola di Santa Barbara, è stato confermato un percorso iniziato da tempo. «Abbiamo sempre partecipato volentieri alle sfilate in maschera del Carso - spiega Natasa, portavoce della Compagnia “Lampo” - e adesso c’è stata l’occasione per cementare l’amicizia con i cugini servolani, perciò d’ora in poi la collaborazione sarà particolarmente stretta». A favorire il tutto, il fatto che fra gruppi partecipanti ai tre carnevali della Provincia, Carso, Muggia e Trieste centro, non c’è rivalità diretta. Le competizioni per le maschere e i carri più suggestivi vedono in lizza i partecipanti di ogni singola manifestazione, perciò fra gruppi che non si confrontano direttamente l’intesa è naturale, visto il comune intento di divertirsi e divertire. Elemento che non è mancato neppure in questa occasione. A guidare la “Lampo” è stata ancora una volta Patrizia Racar, la “sindachessa” di Santa Barbara, mentre sull’altro fronte c’era Carlo, storico sindaco di Servola. Accanto a loro sono intervenute a decine le maschere dei due gruppi, per cogliere al volo la possibilità di stare assieme e scherzare ancora una volta. Del resto i preparativi per il Carnevale 2016 fervono in tutte le sedi deputate, in quanto l’edizione del prossimo anno vedrà l’ultimo giorno di Carnevale esaurirsi martedì 9 febbraio. Mancano perciò meno di quattro mesi all’esplosione della festa in maschera e per preparare carri, vestiti e ornamenti il tempo è prezioso. (u. s.)

 

A Muggia le sculture di Villi Bossi

 

da “Il Piccolo”      

mercoledì, 30 settembre  2015

 

Ventidue dimore storiche aperte nel fine settimana tra degustazioni, atmosfere medievali e mostre di documenti d’epoca

 

Al Castello di Muggia, in Calle dei Lauri 7, si potrà visitare la mostra permanente delle opere dello scultore Villi Bossi, proprietario del maniero. L’apertura delle 22 dimore è organizzata dal Consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del Friuli Venezia Giulia.

 

 

 

 

 

I babysportivi invadono le vie di Muggia

 

da “Il Piccolo”      

martedì, 29 settembre  2015

 

Più di cinquecento bambini protagonisti dell’edizione odierna di “Invito allo sport”. Otto discipline da provare in centro

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA Sport, allegria e bambini. Questi gli ingredienti che caratterizzeranno la diciassettesima edizione di “Invito allo sport”, la manifestazione educativa che oggi e domani dalle 8.30 alle 12.30 invaderà come da tradizione le vie di tutto il centro di Muggia. All’evento promosso e organizzato dall’amministrazione Nesladek, in collaborazione con la Consulta dello Sport del Comune di Muggia, prenderanno parte gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Lucio” (“De Amicis”, “Loreti”, “Zamola”) e della scuola in lingua slovena “Bubnic”. Complessivamente oltre 500 tra bambini e ragazzi che avranno sostanzialmente la possibilità di provare diverse discipline sportive appartenenti a otto società sportive differenti. Tutte le attività saranno distribuite nel centro storico della cittadina. Gli sport offerti saranno i seguenti: calcio, basket, tennis, judo, corsa, danza, ginnastica nonché canottaggio e vela. Alla prima giornata parteciperanno gli alunni delle prime e seconde, mentre il mercoledì le terze, quarte e quinte. Nel dettaglio, si potrà trovare il basket con l’asd Pallacanestro Interclub in piazzetta Galilei, il calcio con le società asd Zaule Rabuiese e la Polisportiva Muglia Fortitudo al ricreatorio “Penso” dove si troverà anche il tennis con la società asd Tennis Club Borgolauro. Per la danza si potrà incontrare l’ads Club Diamante in largo Nazario Sauro (anche se a causa del forte vento di questi giorni, la location potrebbe essere spostata verso una zona riparata vicino a piazza Marconi). E in piazza Marconi ci sarà la Polisportiva Muggia 90 alle prese con le coreografie propedeutiche alla realizzazione di un flashmob finale che coinvolgerà tutte le classi presenti. Il Palacoop, invece, ospiterà lo judo con l’Usd Muggesana judo. In riva al mare non mancheranno gli sport acquatici con la vela e il Circolo della Vela in largo Nazario Sauro e, mercoledì, il canottaggio e la Sn Pullino in largo Amulia. Rispetto all’anno scorso dunque non ci saranno due società tuttora in attività: l’as Katamà per quanto riguarda il karate e il Rugby Muggia per la palla ovale. «Oramai siamo giunti alla 17a edizione di una manifestazione che ogni anno appassiona i nostri ragazzi, un evento molto importante perché esalta le qualità del nostro mondo associazionistico volontario così attivo a Muggia», il commento dell’assessore allo Sport Laura Marzi. La numero due della giunta Nesladek ha messo in rilievo poi i benefici salutari che conseguono dal praticare attività sportiva: «Il ruolo della pratica sportiva per il benessere e la salute fisica è indubitabilmente elevato, ma ciò che mi preme sottolineare è che attraverso lo sport, sinonimo di divertimento e gioco, i bambini imparano alcuni dei valori più importanti della vita». Per la due giorni, la Provincia ha espresso, come già negli ultimi anni, parere favorevole al potenziamento di linea richiesto dal Comune di Muggia alla Trieste Trasporti.

 

Sabato e domenica torna “Castelli aperti”. Visite guidate all’antico maniero di Muggia

 

da “Il Piccolo”      

martedì, 29 settembre  2015

 

Sabato e domenica il castello di Muggia, in occasione della manifestazione regionale “Castelli aperti”, sarà aperto al pubblico con visite guidate direttamente dalla proprietaria Gabriella. Non servono prenotazioni, sarà sufficente presentarsi all’ingresso del castello (nella foto) alle ore stabilite. Si avrà modo di apprezzare il meticoloso restauro portato a termine dai coniugi Bossi accompagnati in un affascinante viaggio tra magiche atmosfere e ricordi del passato. La residenza aprirà ai visitatori secondo questo orario: sabato pomeriggio alle 15, 16, 17 e 18; domenica mattina alle 10, 11 e 12; domenica pomeriggio alle 14, 15, 16, 17 e 18. L’ingresso è di 7 euro (per bambini dai 7 ai 12 anni ingresso ridotto a 3 euro e 50 centesimi). All’Infopoint di Muggia (adiacente al parcheggio centrale del Caliterna) potrete ottenere molte ulteriori informazioni su, ad esempio, altri siti interessanti da visitare, consigli per la ristorazione, eventuali pernottamenti e così via.

 

 

E Muggia si divide tra favorevoli e contrari

 

da “Il Piccolo”      

martedì, 29 settembre  2015

 

Profughi nell’ex caserma. Dopo il comitato di cittadini ostili nasce il gruppo del sì. Confronto oggi in Consiglio comunale

 

di Riccardo Tosques

 

Profughisì,profughino.Muggia

si è ormai ufficialmente divisa

sull'annunciato arrivo nella cit-

tadina di una cinquantina di ri-

chiedenti asilo politico nell'ex

caserma della Polizia di Frontie-

ra a Lazzaretto. In antitesi al

“Comitato civico emergenza

profughi”, dichiaratamente osti-

le all'accoglimento dei rifugiati,

sta facendo sempre più breccia

il gruppo dei “Cittadini Liberi e

Uguali di Muggia”, caldamente

favorevole all'arrivo degli immi-

grati provenienti da zone di

guerra.

I due gruppi saranno oggi

ospiti del Consiglio comunale di

Muggia che dalle 18 si riunirà in

seduta aperta al Teatro Verdi.

Trairelatoriinaulal'attesissimo

assessore regionale alla Solida-

rietà Gianni Torrenti e un fun-

zionario della Prefettura. Non ci

sarà il prefetto di Trieste France-

sca Adelaide Garufi. «Abbiamo

mantenuto la promessa data ai

muggesani: ora attendiamo un

confronto democratico in cui

Muggia, comunque sia, farà la

sua parte», racconta il vicesinda-

co Laura Marzi. Alla soddisfazio-

ne della esponente regionale di

Sel, fa da contraltare l'insoddi-

sfazione da parte di Giulia De-

marchi, portavoce del Comitato

civico emergenza profughi: «Te-

mo che chi presenzierà rimarrà

profondamente deluso. Ci è sta-

to riferito che i cittadini non po-

tranno confrontarsi, ma dovran-

no rimanere passivi. A noi del

Comitato verrà concesso un uni-

co intervento. Attendiamo di ca-

pire se almeno verranno garanti-

te delle risposte alle nostre do-

mande». Stupito dall'invito alla

riunione odierna, invece, il grup-

po “Liberi e Uguali” di Muggia

che pur «ringraziando pubblica-

menteilsindacoNerioNesladek

per l'inatteso invito», preannun-

cia «che i propri membri e rap-

presentanti non prenderanno la

parola in quella sede, una non

facile decisione dettata da que-

stioni tanto di opportunità,

quanto di merito». Secondo

“Liberi e Uguali” «il Consiglio co-

munale non deve rischiare di es-

sere minimamente scalfito da in-

terventi di gruppi di cittadini vo-

lenterosi ma improvvisati, privi

di senso civico, portati spesso al-

la violenza verbale, che, come

talvolta accade, userebbero an-

che questa sede per urlare le pro-

prie intemperanze, intolleranze

e chiusure mentali. Noi non sa-

remmo stati tra questi, ma non

vogliamo rischiare di sentirci

compartecipi e complici di una

situazione del genere». Per voce

di Renzo Nicolini, i Cittadini

“Liberi e Uguali” auspicano che

«il Consiglio aperto possa essere

un momento, per quanto tardi-

vo, in cui i rappresentanti della

politica informino come inten-

dono muoversi nel processo di

accoglienza ai richiedenti asilo.

Ci aspettiamo che propongano

progetti e percorsi affinché tale

processo, a cui noi speriamo di

poter contribuire anche con no-

stre iniziative autonome, avven-

ga nel modo più positivo e con-

sapevole per la nostra comuni-

tà». Da qui “Liberi e Uguali” si

aspetta di vedere «quanti consi-

glieri comunali da noi votati sa-

pranno dire che Muggia, da sem-

pre aperta e solidale, ha le possi-

bilità umane e materiali per con-

tribuire in maniera importante

allo sforzo di dignità e solidarie-

tà, e quanti consiglieri, al contra-

rio, penseranno a muri, fili spi-

nati,ruspe,respingimentiealtre

formediesclusione».

 

 

I giudici spostano la farmacia Alla Marina

 

da “Il Piccolo”      

lunedì, 28 settembre  2015

 

Il Consiglio di Stato autorizza il trasferimento in piazzale Foschiatti. Azienda sanitaria “sconfitta” dopo una lunga lotta legale

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA La farmacia “Alla Marina” si trasferirà nel centro cittadino. In seguito alla sentenza del Consiglio di Stato l’azienda guidata da Monica e Guido Candiani ha ottenuto il nullaosta per spostarsi dal lungomare Venezia a piazzale Foschiatti. Una decisione supportata (moralmente) dalle quasi mille firme raccolte tra i cittadini muggesani che chiedevano a gran voce una sede più grande nel centro. E proprio questo era ed è l’obiettivo dei Candiani che già nel 2003 erano pronti a inaugurare la nuova sede in piazzale Foschiatti vicino alla pescheria. Una inaugurazione bloccata però dall’Azienda Sanitaria che aveva evidenziato come in quella zona vi fosse già un’altra farmacia, la “Neri” di via Mazzini, negando quindi il permesso ai Candiani di aprire la nuova struttura. Ma la farmacia “Alla Marina”, intenzionata a lasciare il lungomare Venezia per la necessità di ampliarsi, non si era data per vinta iniziando una battaglia legale che l’aveva vista sconfitta per due volte davanti al Tar. Quasi a sorpresa, invece, il Consiglio di Stato ha dato ragione ai Candiani. Secondo la sentenza «assume un rilievo fondamentale la delibera della giunta comunale 68 del 24 aprile 2012 la quale, in applicazione del decreto legge 1/2012, ha istituito una quarta sede farmaceutica nel Comune di Muggia (a Zindis, ndr) e ha conseguentemente ridistribuito il territorio comunale fra le quattro sedi». Questa ridistribuzione del territorio del territorio, scrivono ancora i giudici, ha coinvolto «in modo molto penetrante» la farmacia “Alla Marina” perché la zona assegnata alla sede di Zindis «sottrae quasi per intero il territorio già assegnato» alla farmacia dei Candiani. Non solo. La delibera della giunta Nesladek, come si legge nella sentenza, «modifica l’impostazione complessiva delle zone farmaceutiche, configurando con assoluta novità una zona denominata “Muggia centro” e attribuendola congiuntamente e paritariamente alle sedi uno e tre. Ora, la nuova ubicazione di piazzale Foschiatti, cui aspira l’attuale appellante, è esterna ai confini della originaria sede tre (ossia alla zona come configurata prima della delibera) ma è interna alla zona denominata “Muggia centro” (attribuita dalla delibera alla farmacia numero tre, sia pure congiuntamente alla farmacia numero uno)». Il Consiglio di Stato mette quindi in evidenzia che «almeno in linea di massima un titolare di farmacia è libero di scegliere l’ubicazione del suo esercizio, all’interno della zona di pertinenza, salvo il rispetto della distanza di almeno 200 metri dalla farmacia più vicina e salve le ulteriori valutazioni discrezionali del caso». Il Consiglio di Stato evidenzia inoltre che il Comune di Muggia «non si è limitato ad assegnare una zona alla farmacia di nuova istituzione e a lasciare al momento applicativo la soluzione degli eventuali conflitti tra vecchie e nuove farmacie ma si è dato carico di ridisegnare interamente la distribuzione del territorio, sostituendo una nuova pianificazione alla preesistente pianta organica». Per tutti questi motivi, e nella misura in cui un titolare di farmacia è libero di scegliere l’ubicazione dell’esercizio all’interno della zona assegnatagli, «il titolare della farmacia numero tre di Muggia esercita tale facoltà con riferimento alla zona che gli è stata assegnata dalla delibera 68, vale a dire la zona “Muggia Centro” che include piazzale Foschiatti». La dottoressa Monica Candiani, contitolare della farmacia “Alla Marina”, non nasconde la soddisfazione dopo un decennio di battaglie legale: «Eravamo preoccupati dopo il giudizio del Tar, invece giustizia è stata fatta. Evidentemente abbiamo trovato una persona onesta e coraggiosa». Ma quando aprirà la nuova farmacia? «Le tempistiche dipendono dall’Azienda sanitaria, siamo in attesa dell’autorizzazione. Ad ogni modo ci tengo davvero molto a ringraziare le mille persone che ci hanno sostenuto dandoci forza in questa vicenda».

 

 

Proteste per i lavori in via San Giovanni

 

da “Il Piccolo”      

lunedì, 28 settembre  2015

 

MUGGIA Stanno facendo discutere i lavori stradali in via San Giovanni. Il Comune di Muggia ha provveduto alla realizzazione della nuova segnaletica sulla strada che va dalla stazione dei bus a via d’Annunzio. Sono interventi che rientrano nell’ambito del nuovo piano parcheggi. E sono propedeutici alla realizzazione delle opere definitive del progetto casa–scuola che partiranno a breve. Nello specifico, la segnaletica non risulta ancora completata allo stato attuale: quella nuova verticale va ancora posizionata così come va tolta quella vecchia in contrasto con il precedente regime di sosta e di bidirezionalita del breve tratto di via San Giovanni. I lavori, però, sono già finiti nel mirino degli automobilisti muggesani che lamentano la “scomparsa” di una quindicina di parcheggi. Pronta la replica dell’assessore ai Lavori pubblici Marco Finocchiaro: «Siamo ben consapevoli che tale scelta comporta la perdita di circa quindici di parcheggi su via San Giovanni, ma purtroppo non era possibile fare altro. L’attuale marciapiede esistente in lastre di arenaria sul lato Teatro è immodificabile a causa dei vincoli imposti dalla Soprintendenza ma, essendo di larghezza insufficiente, non risulta percorribile da un disabile, né da un anziano o da un bambino, in quanto presenta anche discontinuità della superficie pedonale». La scelta è quindi dettata in primo luogo da un’esigenza concreta in termini di sicurezza. «Abbiamo ricevuto diverse richieste da mamme che accompagnano quotidianamente i bimbi nelle limitrofe scuole o asili e nidi, con evidente maggiore difficoltà di mobilità dato l’utilizzo di passeggini e carrozzine, ma anche di anziani che frequentano il Teatro o la zona» spiega ancora Finocchiaro. La strada risulta inoltre molto importante per il collegamento pedonale di tutti gli edifici pubblici esistenti sulla via e verso gli edifici scolastici, la palestra, la casa di riposo, gli ambulatori medici, senza dimenticare tutte le attività curriculari che i ragazzi svolgono al Teatro comunale “Verdi”. (tosq)

 

 

Voto finale sul piano regolatore

 

da “Il Piccolo”      

lunedì, 28 settembre  2015

 

Sarà davvero la volta buona? Le premesse, dopo un’estate tribolatissima, ci sono tutte. Ma la giunta di Nerio Nesladek, con tutta probabilità, visto il percorso a ostacoli, fa gli scongiuri: oggi torna infatti a riunirsi il Consiglio comunale di Muggia e il piatto forte, il più atteso, è il voto finale sul sofferto piano regolatore generale. Un piano che, come ripete da tempo il vicesindaco Laura Marzi, «prevede una riduzione dell’utilizzo del suolo, ma al tempo stesso un impulso al futuro sviluppo economico di Muggia». Stasera, salvo sorprese, il verdetto.

 

Si allarga la “rete del Cuore”

 

da “Il Piccolo”           

lunedì, 28 settembre  2015

 

Si è svolta a Muggia, durante la “Giornata del Cuore”, la consegna delle tessere di riconoscimento per il corso di rianimazione in caso di arresto cardiaco. Le lezioni, organizzate da Cuore Amico con la collaborazione degli Amici del Cuore, hanno visto la partecipazione di 25 persone. A 14 state consegnate le tessere che attestano il superamento dell’esame. Alla cerimonia di consegna ha partecipato anche il sindaco di Muggia Nerio Nesladek. Il presidente di Cuore Amico Mauro Giorgio ha comunicato l’intenzione di continuare anche in futuro con l'organizzazione dei corsi.

 

 

Emerganza migranati in provincia. Consiglio comunale aperto a Muggia

 

da “Il Piccolo”      

lunedì, 28 settembre  2015

 

L’emergenza profughi continua a tener banco. Mentre il Comune di Trieste, dopo aver allestito il capannone di via Rio Primario, deve fare i conti con un afflusso record e con un Silos nuovamente “pieno”, il Comune di Muggia, dopo aver avuto conferma della scelta dell’ex caserma di San Bartolomeo come centro d’accoglienza, deve vedersela con le proteste dei cittadini. Il sindaco Nerio Nesladek (foto), come peraltro aveva annunciato, non si sottrae al confronto: domani alle 18, infatti, ha indetto una seduta straordinaria del Consiglio comunale aperta a tutti i cittadini al Teatro Verdi di via San Giovanni. Un solo punto all’ordine del giorno: la questione migranti. E sempre di migranti e accoglienza si parlerà anche giovedì, alle 18.30, alla Casa del popolo di Borgo San Sergio in via di Peco 14. Ne discuteranno Lidija Radovanovic, esponenti della Caritas e del consorzio di solidarietà Ics, e consiglieri della settima circoscrizione. Introdurrà l’incontro il segretario regionale del Pdci Stojan Spetic.di Corrado Barbacini

 

Muggia è scontro sulla gestione dei rifiuti

 

da “Il Piccolo”      

domenica, 27 settembre  2015

 

Grizon (Fi) attacca Nesladek su tariffe e “porta a porta”: «Servizio di raccolta appena sufficiente»

Il consigliere di opposizione «Poca chiarezza sull’appalto e più spese per i cittadini»

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA «Dove sono finiti i nuovi modelli di gestione con il “porta a porta” e la tariffa puntuale sulla produzione dei rifiuti?» È il quesito posto all’amministrazione Nesladek da parte del consigliere comunale del Pdl Claudio Grizon. Sotto accusa il mancato risparmio negli ultimi due anni e mezzo per i cittadini e la poca chiarezza sull’appalto della raccolta dei rifiuti, che dal primo ottobre vedrà la scadenza della gestione affidata a Italspurghi. «Ad oggi, dopo l’entrata del Comune in Net, gli unici atti che abbiamo visto sono stati quelli per l’affidamento alla stessa società del servizio di spazzatura (che, oltre tutto, pare sia stato poi riappaltato a Italspurghi) e per dichiarare “il preminente interesse dell’amministrazione comunale alla realizzazione di un impianto per il trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi urbani” proposto dalla società NRE Research, insediata all’Area di Ricerca, di cui non si sa nulla» tuona Grizon. Da qui il timore che «il servizio stia per essere formalmente affidato in fretta e furia a Net, anzi forse è già stato affidato senza che nessuno sappia nulla e senza che nessun atto sia stato reso pubblico. Net che probabilmente lo farà proseguire sempre a Italspurghi con le consuete modalità e con costi maggiori, anche per i cittadini, dovuti al passaggio di mano». Per Grizon «l’avvio di un nuovo modello di gestione, magari già a partire da 2 anni e mezzo fa, prima delle proroghe a Italspurghi, che pur hanno portato ad alcuni risparmi che però non si sono visti sulle bollette, avrebbe consentito al Comune di raggiungere percentuali di raccolta differenziata ben più alti e probabilmente anche a costi più bassi per i cittadini». Da qui la stoccata finale: «Purtroppo in questi anni, grazie al Pd e al sindaco Nesladek, i cittadini hanno dovuto spendere di più per un servizio di raccolta appena sufficiente e di spazzamento forse sufficiente in centro ma nullo in periferia come ho più volte denunciato. Solo da poche settimane, con le elezioni alle porte, si nota qualche intervento». Pronta la replica del sindaco Nerio Nesladek: «Premettendo che sta scadendo non l’ultima, ma la prima e unica proroga tecnica prevista dal contratto per il periodo transitorio tra un gestore e il successivo, Grizon dovrebbe sapere, se solo fosse stato attento in aula, che le modalità di gestione future sono state descritte in sede di II Commissione e che sul tema è intervenuto anche il suo collega di opposizione Mosetti esprimendo l’opportunità che al sistema “porta a porta” si arrivi dopo una forte campagna informativa alla cittadinanza». Con la deliberazione n° 3/2015 del Consiglio «Net era legittimata a operare quale gestore dei servizi di igiene urbana. Da lì è conseguita la firma del contratto che, sulla base delle ipotesi tecniche e dei preventivi già esaminati, proseguirà per un periodo come ora, iniziando tutte quelle operazioni preparatorie al prossimo modello di raccolta. E sempre da li sono conseguiti i risultati positivi della nuova gestione dello spazzamento che sono sotto gli occhi di tutti». Per Nesladek «le percentuali di raccolta differenziata sono state in costante aumento, passando da circa il 20% di inizio appalto a oltre il 50%. Percentuali che non avrebbero risentito in alcun modo di variazioni – come d’altronde neanche di costi - dato che la cosiddetta “proroga” a Italspurghi era prevista dal contratto aveva una durata sostanziale di 5 anni (2010-2015)». Ricordando l’introduzione della raccolta dell’umido e l’implementazione della raccolta del verde/ramaglie, oltre all’adozione di sistemi porta a porta a Zindis e nella zona artigianale, «i costi si sono mantenuti stabili, nonostante l’aumento del costo di smaltimento nell’inceneritore e altre variabili in aumento come prezzo del gasolio. Anzi, in generale, la tassa rifiuti pagata a Muggia è paragonabile a quella pagata da Comuni con percentuali di raccolta differenziata più alte».

 

Il campo di Muggia nel mirino dei ladri

 

da “Il Piccolo”      

sabato, 26 settembre  2015

 

Tre incursioni in poche settimane. L’ultima a danno della squadra femminile del Montebello. Sorpresi due ventenni

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA Si sono intrufolati nello spogliatoio dell’impianto di Muggia facendo razzia di portafogli mentre la squadra di calcio era in campo ad allenarsi. Ma hanno raccolto un bottino decisamente magro e, come se non bastasse, non se lo sono affatto goduto: i due giovani ladri, G.M.S., nato a Timisoara il 28 luglio 1997, e A.T., nato a Vaslui il 21 febbraio 1996, dopo aver messo in tasca un centinaio di euro e un assegno, sono stati infatti identificati dai Carabinieri di Muggia. Vittima del furto la squadra femminile del Montebello Don Bosco allenata da Massimiliano Bagattin. «La porta dello spogliatoio delle ragazze era chiuso ma chi è entrato dentro ha utilizzato le chiavi. Tanto è vero che, appena terminato l’allenamento, nessuno si è accorto di nulla. Poi l’amara scoperta. Oltre ai contanti è stato rubato anche l’assegno di una ragazza che aveva appena preso la paga» racconta il tecnico triestino. L’episodio nel complesso sportivo di Piasò è il secondo in pochi giorni. Prima del furto alle ragazze del Montebello Don Bosco, infatti, ignoti avevano cercato di scassinare la porta della segreteria del Tennis Club Borgolauro. A raccontare l’accaduto il presidente Giovanni Derin: «Un nostro atleta, poco dopo le 13, ha visto due ragazzi giovani vicino all’ingresso della nostra struttura. Una ventina di minuti dopo erano scomparsi. Quasi contemporaneamente abbiamo notato però che qualcuno aveva cercato di penetrare nel nostro ufficio. La porta era completamente rotta, ma non sono riusciti ad entrare». Una volta registrato l’accaduto Derin ha contattato i Carabinieri facendo regolare denuncia: «Probabilmente hanno cercato di entrare per cercare dei soldi che peraltro noi non teniamo mai in ufficio. Ad ogni modo abbiamo dovuto installare una nuova porta. Non ho l’importo esatto dei lavori, ma abbiamo messo una porta blindata, quindi credo che il costo si aggiri attorno ai mille euro. Fattura che ovviamente gireremo per competenza al Comune». Sempre a Piasò c’è da registrare un terzo episodio risalente a qualche settimana fa. Ignoti sono infatti penetrati nel magazzino dell’asd Muggia dove si celavano maglie, giubbotti, borse, tute e altri indumenti sportivi. «Pare che non sia stato rubato niente, probabilmente cercavano denaro» racconta il direttore sportivo del Muglia Fortitudo Moreno Nonis. Sull’accaduto è intervenuto l’assessore alla Polizia locale Stefano Decolle: «È un episodio triste anche se le forze dell’ordine, in questo caso i carabinieri, hanno permesso di scoprire subito i colpevoli». Nella notte tra giovedì e venerdì un altro furto si è registrato in un campo di calcio. Stavolta in quello del Campanelle. Simile la dinamica: porta della sede sociale sfondata e furto di circa 60 euro. La porta blindata installata negli uffici ha evitato ulteriori danni. Indaga la Polizia.

 

Il supercomune spacca l’aula di Muggia

 

da “Il Piccolo”      

venerdì, 25 settembre  2015

 

Strada in salita per la delibera sull’Unione giuliana. Centrosinistra in ordine sparso. Contrari la lista civica e il dem Savron

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA Non c'è neanche il tempo di tirare un sospiro per la maggioranza Nesladek. Se un obbiettivo di vitale importanza come il Piano regolatore generale comunale sembra davvero essere ad un passo dall'essere portato a casa, ecco che sopra la testa del centrosinistra muggesano pende una nuova spada di Damocle: la votazione sull'Unione Territoriale Intercomunale. Argomento, questa volta, su cui il sindaco Nesladek difficilmente avrà i numeri. Uti «Avremmo davvero voluto confrontarci in modo propositivo, invece questo è uno Statuto confezionato dall'assemblea dei sindaci, difficilmente migliorabile. E poiché è risaputo che Trieste non andrà mai in minoranza, approvarlo significherebbe esautorare il Comune di Muggia: noi voteremo contro». Roberta Tarlao, fondatrice e leader di Meio Muja, lista civica che supporta la giunta Nesladek, è la prima a vuotare il sacco. L'Uti non piace. «Anche perché ha il sapore di un vero e proprio diktat: anche se votiamo no poi arriverà il Commissario. Ma a noi i diktat non piacciono», spiega Tarlao. Altro fuoco amico sull'Unione arriverà quasi sicuramente da altri due consiglieri comunali di maggioranza: Danilo Savron (Pd), molto attento ai diritti della minoranza slovena, e Geremia Liguori (indipendente). Contro l'Uti si schiereranno di sicuro anche gli ex consiglieri di maggioranza - Fabio Longo (indipendente) e Maurizio Coslovich (Federazione della Sinistra). Tutti gli altri consiglieri del Pd dovrebbero votare compattamente a favore. Sulla stessa linea la vicesindaco Laura Marzi di Sel: «L'Uti non fa parte del programma elettorale, ognuno è libero di agire come meglio crede. Personalmente lo trovo uno Statuto garantista verso tutti, anche se spiace che Trieste non abbia voluto condividere maggiori servizi. Io comunque voterò sì». E nel centrodestra? A parte Ferdinando Parlato (Un'Altra Muggia) che potrebbe votare a favore, tutti gli altri sette consiglieri comunale voteranno no. Insomma: a meno di un miracolo l'Uti a Muggia verrà bocciata. Prgc «Non voglio ancora cantare in vittoria: sono moderatamente fiduciosa, tutto qui». Il vicesindaco Laura Marzi, una delle maggiori sostenitrici del nuovo Prgc, vola basso. Nelle ultime due riunioni del Consiglio il futuro Piano è stato discusso senza troppe intemperanze. Alla fine, dopo una estate tribolatissima, la luce in fondo al tunnel è sempre più vicina. «Archiviato il momento in cui il documento risultava essere più una questione politica che tecnica, direi che ora tutte le forze del Consiglio comunale si sono dimostrate responsabili – puntualizza Marzi -. Questo Piano prevede una riduzione di utilizzo del suolo, ma al tempo stesso un impulso al futuro sviluppo economico di Muggia. Noi ci crediamo molto. Spero davvero che lunedì prossimo, quando ci sarà la votazione, si possa porre la parola fine a questo soffertissimo Prgc. E andare avanti».

 

 

Arte contemporanea al museo Carà con la mostra colletiva “FiguraAQUA”

 

da “Il Piccolo”      

venerdì, 25 settembre  2015

 

Questo pomeriggio alle 18.30 s'inaugura al Museo d'Arte Moderna "Ugo Carà" di Muggia "FiguraAQUA - primo nutrimento. forma, luce, suono, memoria, assenza, profondità" mostra collettiva d'arte contemporanea a cura di Maria Rosa Pividori e accompagnata dal testo filosofico di Eleonora Fiorani e dal testo critico di Melania Lunazzi. La mostra, organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Muggia e dall'associazione culturale Juliet in collaborazione con Dieci.due! International research contemporary art nell'ambito del progetto Pracc (Progetto Arte Contemporanea Museo Carà), propone la ricerca visiva sul tema dell'acqua di ben 26 artisti, concludendo così proprio a Muggia in occasione della 47° Barcolana, il ciclo di mostre d'arte contemporanea FiguraAQUA nell'ambito del progetto "2013 2014 2015 Natura permanente e la cura". La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile sino a domenica 18 ottobre con il seguente orario: da martedì a venerdì dalle 17 alle 19, sabato dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle19, domenica e festivi dalle 10 alle 12.

 

Il piano regolatore di Muggia in dirittura

 

da “Il Piccolo”      

giovedì, 24 settembre  2015

 

Maratona in piazza Marconi tra divergenze sull’Ezit e polemiche. Il voto decisivo atteso per lunedì

 

di Riccardo Tosques «Siamo al giro di boa: forse lunedì prossimo riusciamo a portarlo a casa». Il vicesindaco di Muggia Laura Marzi, dopo una estate tribolata con colpi di scena a ripetizione, “culla” il nuovo Prgc come fosse una creatura. Nella notte appena passata il Consiglio comunale rivierasco si è nuovamente riunito per discutere tutte le osservazioni e le opposizioni al nuovo Piano regolatore generale comunale: a meno di clamorosi epiloghi, lunedì 28 il Piano verrà finalmente approvato. Nella prima seduta andata in scena martedì sono stati affrontati ben 69 punti. Complessivamente la discussione e la votazione è stata affrontata con «serietà e responsabilità e senza rincorrere a facili atteggiamenti ostruzionistici per rispetto in primo luogo dei cittadini»,come ha commentato il consigliere comunale del Pdl Claudio Grizon, con tanto di conferma del vicesindaco Marzi. Nonostante molti voti siano stati trasversalmente favorevoli alle controdeduzioni proposte, sono emersi punti di vista molto diversi su vari aspetti del piano a partire dalle intese con l’Ezit, al “no” assoluto alla sessantina di richieste di ampliamenti o a nuove edificazioni presentate dai cittadini per le proprie famiglie mentre, nel contempo, si prevedono insediamenti per quasi 300 abitanti su Monte San Giovanni: favorevole la maggioranza, contraria l'opposizione. Sotto la lente d'ingrandimento anche la mozione presentata da Marina Busan, capogruppo della lista civica di maggioranza Meio Muja, già prima della discussione e del voto del piano. Una mozione atta ad impegnare il sindaco Nerio Nesladek, all'indomani dell’approvazione, «ad avviare le procedure per rivalutare le norme tecniche di attuazione con il confronto con gli ordini professionali». Per Grizon «una vera e propria presa di distanza dal più importante documento che regola l’applicazione del piano regolatore licenziato dalla giunta. Considerata la valenza politica di questa mozione, probabilmente uno dei compromessi per l’ok al piano di Meio Muja». Secondo il Pdl la situazione venutasi a creare tra la lista civica e l'amministrazione è «anomala, anche perché a quanto pare i professionisti dopo non aver avuto soddisfazioni con la giunta e con gli uffici ed i progettisti, per far sentire la loro voce si sono dovuti rivolgere a Meio Muja che in cambio del voto favorevole al piano avrebbero avuto l’ok dal sindaco sulla loro mozione». Pronta la replica di Marina Busan: «Lunedì verrà presentato un emendamento alla mozione stessa per evitare strumentalizzazioni, visto che siamo in perfetta sinergia con l'amministrazione. La nostra richiesta è atta a favorire un tavolo di confronto oggettivo per perfezionare alcune norme tecniche di attuazione in difformità da altre realtà comunali. Nessuna anomalia e nessun compromesso: operiamo con spirito critico ma collaborativo, come sempre».

 

 

Il Comitato rinvia l’assemblea sui profughi

 

da “Il Piccolo”      

giovedì, 24 settembre  2015

 

Era stata convocata per questo pomeriggio in piazza Marconi. Alla fine, però, l’assemblea indetta dal Comitato civico emergenza profughi di Muggia non ci sarà. All’ultimo momento l’appuntamento è stato annullato dagli organizzatori. «La scelta di cancellare e rinviare l’incontro conferma la natura apartitica del nostro gruppo - si legge nel testo inviato via sms dai componenti del Conitato per avvisare sostenitori e simpatizzanti -. Abbiamo infatti deciso di sospendere l’iniziativa e rinviarla a dopo l’assemblea pubblica indetta dal Comune per martedì prossimo. Prima di trarre le nostre conclusioni, intendiamo quindi ascoltare quello che avrà da dirci il sindaco. Sindaco che, questa volta, si è detto disponibile ad incontrare i cittadini. La decisione di sospendere l’incontro - prosegue il Comitato - è inoltre conseguenza degli impegni presi dal primo cittadino nei nostri confronti durante l’ultimo incontro in Prefettura sulla gestione dell’accoglienza dei migranti».

 

 

 

A battesimo la Polisportiva muggesana

 

da “Il Piccolo”      

mercoledì, 23 settembre  2015

 

Muglia Fortitudo, Tennis club Borgo Lauro e Muggia bocce daranno vita a una società unica di gestione degli impianti

 

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA «Entro la prossima primavera avremo una polisportiva che riunirà tutti i sodalizi operanti negli impianti sportivi di Piasò». Il progetto, cullato da tempo dall'assessore allo sport Laura Marzi, inizia a prendere sempre più forma. Il numero due della Giunta Nesladek ha infatti annunciato che entro l'inizio del 2016 lo statuto della nuova realtà sarà pronto. Poi ci vorranno alcuni mesi per rendere attiva la nuova creatura sportiva muggesana. Nel progetto della Marzi saranno coinvolte – almeno per ore – le tre realtà che operano a Piasò. Per quanto concerne il calcio il Muglia Fortitudo, per il tennis il Tennis Club Borgo Lauro, per le bocce il Muggia Bocce 1981-2007. «La situazione è estremamente cristallina: il futuro della gestione dei servizi e delle strutture presenti a Piasò deve necessariamente passare per una nuova realtà, una Polisportiva appunto, in grado di inglobare dentro di sé le tre realtà oggi presenti nella nostra cittadella dello sport», racconta l'assessore Marzi. Ma cosa dovrebbe cambiare se in effetti la Polisportiva dovesse prendere vita? In realtà nulla di sostanziale. Sia il Muglia Fortitudo, che il Club Borgo Lauro che il Muggia Bocce 1981-2007 manterranno comunque le proprie denominazioni, con il proprio statuto e la propria autonomia. «L'obiettivo della Polisportiva è quello di creare una società che curi la gestione degli impianti e dei servizi, similarmente a quanto già esiste ad esempio nella Tergestina. Nessuno andrà ad intaccare i nomi e la storia dei sodalizi», puntualizza fermamente Marzi. Dopo la scomparsa dell'Asd Muggia, la società di calcio presieduta dal 2009 da Dario Prodan, e il conseguente passaggio di consegne dello stadio comunale Zaccaria (con l'annesso campo a 7) al Muglia Fortitudo del presidente Franco Colombo, la convenzione di gestioni dei due terreni di gioco scadrà alla fine di febbraio. «Il passaggio è stato un lavoro lento e faticoso, ma evidentemente necessario – ricorda l'assessore allo sport del comune rivierasco – tra pochi mesi la convenzione scadrà. Forse la Polisportiva sarà già attiva, e quindi il rinnovo ci sarà, ma forse in una veste formalmente diversa, comunque il Muglia potrà continuare a lavorare per la comunità muggesana». La proposta di creare un consorzio potrebbe essere ampliata anche ad altre realtà sportive, anche non muggesane. «Le porte sono aperte a chi sia interessato ad operare a Piasò. So dell'interesse da parte dell'atletica e del rugby. I principali portatori di interesse sono attualmente tre. Ma il progetto può sicuramente essere esteso a società serie che intendano relazionarsi con noi - spiega Marzi - . Chiaro però che con la situazione attuale della pista le società di atletica potrebbero non essere invogliate a lavorare a Piasò».

 

 

Bollette non pagate allo stadio Zaccaria. Arriva il contributo di 12mila euro.

 

da “Il Piccolo”      

mercoledì, 23 settembre  2015

 

Il Comune di Muggia ha intanto stanziato a favore della società Muglia Fortitudo un contributo integrativo per complessivi 12mila 633 euro e 83 centesimi per il pagamento delle morosità pregresse del precedente gestore alla Repower con lo scopo di consentire l’erogazione del gas necessaria all’avvio della gestione sportiva allo stadio Zaccaria. L’importo verrà comunque detratto dal contributo da erogare all’Asd Muggia per la gestione dell’impianto tra il primo gennaio e il 10 agosto 2015. La decisione è stata presa dalla giunta comunale. Nella delibera si fa riferimento al fatto che la polisportiva Muglia Fortitudo ha inviato al Comune una nota in cui si riferiva che la società Repower avrebbe provveduto a chiudere l’utenza a partire già dal 9 settembre in assenza del pagamento della morosità accumulata dal precedente gestore e che ammontava, per gas ed elettricità ad oltre 12mila euro. Si rileva però anche che l’Asd Muggia procederà per vie legali al recupero nei confronti della Repower degli importi sovrafatturati a causa del cattivo funzionamento del contatore.

 

 

Collettiva d’arte al Museo Carà

 

da “Il Piccolo”      

mercoledì, 23 settembre  2015

 

 Venerdì alle 18.30 s'inaugura al Museo d'arte moderna “Ugo Carà” di Muggia “FiguraAqua - primo nutrimento. forma, luce, suono, memoria, assenza, profondità” mostra collettiva d'arte contemporanea a cura di Maria Rosa Pividori e accompagnata dal testo filosofico di Eleonora Fiorani e dal testo critico di Melania Lunazzi.

 

Nesladek boccia l’opzione caserma e rilancia sull’accoglienza diffusa

 

da “Il Piccolo”      

mercoledì, 23 settembre  2015

 

di Riccardo Tosques Ridistribuire i profughi in tutto il territorio muggesano coinvolgendo i privati per evitare una possibile “ghettizzazione” a Lazzaretto. Il sindaco di Muggia Nerio Nesladek, a sorpresa, lancia la proposta “anti caserma”. E ha scelto la delicata riunione indetta ieri mattina in Prefettura per farlo. Alla presenza del commissario di governo, Francesca Adelaide Garufi, e di quattro portavoce del Comitato civico emergenza profughi Muggia (Giulia Demarchi, Marina Cattarini, Chiara Piga e Roberto Cortese), Nesladek, confermando il suo parere negativo sulla scelta dell'ex caserma della Polizia di Frontiera a Lazzaretto, ha incassato un cauto sì da parte del Comitato: «È sbagliato pensare a una “ghettizzazione forzata”; vanno trovate piuttosto opzioni in un'ottica diffusa in accordo coi privati e coi cittadini». Per circa tre ore Garufi, Nesladek e i quattro del Comitato hanno affrontato la questione dell'ex caserma, scelta da Roma per ospitare entro l'inizio del prossimo inverno una cinquantina di profughi. Ribadito che la decisione è stata presa dalla Prefettura, al termine di una lunga istruttoria svolta con numerosi sopralluoghi in estate, Garufi ha confermato quanto già affermato nei giorni scorsi, ricordando come la scelta sia caduta su Lazzaretto alla luce dei costi e dei tempi ridotti per eseguire i lavori ri adeguamento della struttura. Ai tanti muggesani che hanno posto l'accento sull'indirizzo turistico della cittadina, il prefetto ha invece evidenziato come Muggia non possa esimersi dal “sacrificio” di ospitare i migranti, come peraltro stanno già facendo altre realtà provinciali come Monrupino, Duino e soprattutto Trieste. Sin qui, dunque, nulla di nuovo. La novità è arrivata per bocca del sindaco Nerio Nesladek, il quale ha lanciato la proposta di non “rinchiudere” i 50 profughi nell’ex caserma di Lazzaretto, un edificio notoriamente isolato, poco servito, privo di illuminazione e sostanzialmente inadatto al concetto di “accoglienza”, promuovendo invece una sinergia con albergatori e privati di tutto il territorio per creare una vera rete di accoglienza diffusa. «Il Comune ha dato la sua disponibilità a fare la propria parte nell’accoglienza senza consultare i cittadini - ha commentato Giulia Demarchi per il Comitato -. Ci troviamo quindi a dover avanzare proposte alternative rispetto a desioni prese dall'alto, con l'obbiettivo di creare il minimo danno e impatto sociale, economico e di sicurezza sulla cittadinanza. In ogni caso, se la disponibilità dell’amministrazione si tradurrà nell’arrivo di molti migranti, dovranno essere assicurate precise condizioni. Non è accettabile l’idea della “ghettizzazione forzata”, quindi delle concentrazione di tante persone in un unico sito, ma vanno trovate opzioni in un'ottica diffusa in accordo coi privati e coi cittadini». Complessivamente però l'incontro in prefettura ha lasciato l'amaro in bocca al Comitato. «Speravamo di poter dire la nostra, invece ci siamo resi conto che con c’è alcuno spazio di manovra - continua Demarchi -. Purtroppo la decisione dello Stato è stata presa solo considerando i risparmi, in termini di soldi e tempo, senza tenere conto della evidente inopportunità di una sede come l'ex caserma di Lazzaretto». Per sostenere le proprie ragioni e far sentire la propria voce il Comitato civico ha indetto un incontro pubblico apartitico in programma domani alle 18 in piazza Marconi. Un test per valutare quanti degli oltre 1400 firmatari della petizione antiprofughi scenderanno in strada a protestare.

 

Cade dal marciapiede, il giudice la “sgrida”

 

da “Il Piccolo”      

martedì, 22 settembre  2015

 

Muggesana si vede negare il risarcimento: «Con l’ordinaria diligenza poteva evitare di inciampare»

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA Inciampa mentre si va a votare per il rinnovo del sindaco. Chiede i danni al Comune. Ma non riceve nemmeno un euro, bensì un “rimprovero”. La sentenza del tribunale di Trieste, arrivata a quattro anni dall’accaduto, non lascia margini: la muggesana A.F. non ha diritto al risarcimento perché, come scrive il giudice, «con l’ordinaria diligenza richiesta ai pedoni, la caduta poteva essere evitata». La vicenda risale al maggio 2011. La donna sta camminando lungo il marciapiede di via Borgolauro verso via D’Annunzio per andare a votare alla scuola elementare “Edmondo De Amicis. A un certo punto cade rovinosamente a terra: il marciapiede, infatti, all’altezza dell’incrocio con quello di via D’Annunzio, interrompe la sua continuità piana, incrociando una rampa per disabili che elimina la barriera architettonica data dal gradino del marciapiede stesso. A.F. chiede un risarcimento danni per quasi 6 mila euro a cui sommare spese legali e interessi. Senza tentennamenti il Comune di Muggia rigetta integralmente la domanda in quanto «inammissibile e/o infondata». E spiega: «Il marciapiede è stato realizzato ad opera d’arte e così anche la rampa disabili, con particolare riguardo al rispetto delle norme in tema di superamento delle barriere architettoniche, nonché sulla visibilità dell’opera e sull’assenza di insidie». Ora l’esito della causa. Il tribunale ordinario di Trieste, tramite foto e planimetrie, verifica la dinamica del sinistro e dà ragione al Comune. La signora, spiega la sentenza, «non è né scivolata né inciampata, ma ha messo il piede sul bordo di tale “discontinuità” probabilmente in un punto in cui il dislivello è così basso da non essere stato percepito. La peculiarità consiste nel fatto che non si tratta di scarsa o omessa manutenzione di una strada o di un marciapiede, ma di una rampa per disabili regolarmente (e lodevolmente) costruita. Non può sfuggire l’evidenza di un passaggio pedonale zebrato che attraversa via Borgolauro e prosegue con la rampa in questione. Non può quindi fondatamente sostenersi la tesi di un’insidia o trabocchetto che costituirebbero la fonte di responsabilità per la norma citata. Perciò si deve concludere che il dislivello non costituisce la causa, ma solo l’occasione per una caduta che con l’ordinaria diligenza richiesta ai pedoni poteva essere evitata». L’amministrazione esprime soddisfazione per la sentenza: «Troppo spesso i Comuni sono chiamati in giudizio per danni causati dal presunto dissesto del manto stradale o da altri fenomeni che vengono imputati ad una carente manutenzione. A prescindere da chi ovviamente rientra pienamente nelle casistiche previste dalla legge, il messaggio che questa sentenza lancia è che, a differenza di ciò che molti credono, non è poi così tanto automatico il riconoscimento dei presunti danni, specie se non vi sono le condizioni che attestino l’autenticità o la conformità delle richieste».

 

Vertice in prefettura sulla scelta di Muggia

 

da “Il Piccolo”      

martedì, 22 settembre  2015

 

Un incontro per capire se davvero il dado è tratto. Oggi in Prefettura i portavoce del Comitato civico emergenza profughi Muggia, il prefetto Francesca Adelaide Garufi e il sindaco di Muggia Nerio Nesladek si riuniranno per discutere del delicatissimo tema della ex caserma della Polizia di frontiera, location che fungerà da centro di raccolta per una cinquantina di profughi. L'incontro è stato richiesto da Nesladek. «Avremmo voluto, e abbiamo lavorato in tal senso, che altre fossero le destinazioni e avevamo suggerito diverse altre possibilità», ha voluto rimarcare il sindaco di Muggia. La scelta però è ricaduta sulla struttura posta nel verde di Lazzaretto, a pochi passi dal mare e dall'ex valico di frontiera, poiché l'ex caserma della Polizia pare essere una struttura sulla quale lo Stato dovrà investire relativamente poco denaro (si parla di 300mila euro) prima di renderla riutilizzabile. Intanto Nesladek ha contattato anche l'assessore regionale alla Solidarietà Gianni Torrenti per indire un incontro pubblico con la cittadinanza in programma al teatro comunale Verdi. La data non è ancora stata confermata ma secondo voci l'incontro si terrà martedì 29. All'assemblea pubblica sono stati invitati a presenziare anche funzionari della Prefettura. Intanto i muggesani si stano dividendo tra favorevoli e contrari. Sul web sono fioccati attestati di solidarietà a Nesladek, ma c'è chi invece si sente tradito non tanto per l'arrivo dei profughi, ma per la scelta della location. Fratelli d’Italia ha appeso uno striscione sul cancello della caserma che dice: “Nesladek prometti che ora ti dimetti”. (r.tos.)

 

Sponsorizzazioni. Scatta la proroga

 

da “Il Piccolo”      

martedì, 22 settembre  2015

 

Il Comune di Muggia informa che è stato prorogato al 19 ottobre il termine entro il quale far pervenire le proposte di sponsorizzazione di opere, beni e servizi rientranti nella programmazione dell’amministrazione. Per informazioni contattare il servizio gare e contratti allo 040-3360250 (Marco Gus e Chiara Fumich).

 

Tumore della vescica, prevenzione al via

 

da “Il Piccolo”      

martedì, 22 settembre  2015

 

Prevenire l’insorgenza del tumore alla vescica nei muggesani favorendo al tempo stesso la ricerca. È il duplice obiettivo del servizio “Prevenzione del tumore della vescica a Muggia” promosso dal Rotary Club di Muggia con la Clinica urologica dell’Università, il Comune di Muggia, le farmacie e l’Associazione Cuore amico e il sostegno dei Rotary Club Trieste e Trieste Nord. Il via a ottobre con la consegna da parte dei farmacisti alle persone tra i 50 e 75 anni di un questionario anonimo che consentirà di valutare il livello di di rischio: potrà essere restituito in un’apposita cassetta presso una delle farmacie.

 

Piano regolatore, Nesladek ci riprova Sarà la volta buona?

 

da “Il Piccolo”      

martedì, 22 settembre  2015

 

 Le premesse ci sono ma, visti i precedenti, la domanda è lecita: oggi torna a riunirsi il Consiglio comunale di Muggia, alle 16.30, in piazza Marconi, e il primo punto all’ordine del giorno è la variante al piano regolatore generale. Quella che ha fatto fibrillare, e non poco, la maggioranza del sindaco Nerio Nesladek. I numeri, stavolta, ci sono. Ma l’ultima parola, naturalmente, spetta all’aula. Aula che sarà comunque chiamata agli “straordinari” visto che si riunirà anche mercoledì e, poi, lunedì 28. In menù, tra l’altro, anche l’approvazione dello statuto dell’Uti giuliana. Altro tema caldissimo.

 

Il vescovo in sidecar guida il motoraduno

 

da “Il Piccolo”      

lunedì, 21 settembre  2015

 

Crepaldi porta il serpentone a Muggia Vecchia e celebra la messa: «La canonica diventerà centro di spiritualità per i giovani»

 

di Ugo Salvini wMUGGIA Avvicinare la Chiesa benedicendo i cittadini da un sidecar con indosso il casco regolamentare. È quanto ha fatto ieri pomeriggio il vescovo di Trieste, monsignor Giampaolo Crepaldi, dopo essere salito a bordo del sidecar messogli a disposizione dal Moto club Trieste in occasione del “Secondo motoraduno diocesano”. Il vescovo, sulle due ruote, è “recidivo”: aveva già inaugurato la prima edizione e, quest’anno, ha fatto il bis. Grande la partecipazione di moto e scooter molti dei quali provenienti da fuori Trieste. Un centinaio, infatti, i mezzi che hanno seguito Crepaldi nel tragitto che ha portato il lungo e variegato serpentone da piazza Unità al Santuario di Muggia vecchia. Dalle grosse cilindrate agli scooter ad alcuni sidecar che hanno ospitato disabili, tutti i partecipanti si sono accodati disciplinatamente alle spalle del vescovo, che ha voluto fermarsi per qualche minuto davanti alla Risiera, per un breve momento di raccoglimento, e poco dopo davanti alla chiesa di Borgo San Sergio, per un’altra piccola sosta. Ma il festoso appuntamento ha vissuto il suo momento più atteso all’arrivo al Santuario di Muggia Vecchia, dedicato a Santa Maria Assunta, dove la cornice del parco che abbraccia l’antica chiesetta, anche grazie alla magnifica giornata di sole, ha regalato ai duecento partecipanti scesi dalle due ruote una bellissima atmosfera. Davanti alla facciata del Santuario l’inedita distesa di motociclette è stata fotografata dai numerosi turisti presenti. «È stata una magnifica esperienza - ha commentato il vescovo che, lungo il percorso, ha salutato e benedetto tutti coloro che si fermavano incuriositi dalla lunga teoria di due ruote - e le splendide condizioni atmosferiche ci hanno aiutato. Viaggiare in moto è una metafora della vita. Se si sbaglia strada, quando si guida, le conseguenze possono essere gravi. Nella vita è lo stesso. Bisogna saper individuare la strada giusta e, se ci si imbatte in un viandante smarrito, si deve essere solidali con lui e aiutarlo. Noi abbiamo un grande aiuto, rappresentato dai dieci comandamenti». Chiaro il significato della manifestazione: ribadire che la Chiesa è in mezzo alla gente e per la gente. In questa prospettiva il vescovo ha colto l’occasione per annunciare che «la palazzina situata di fronte al Santuario di Muggia Vecchia, oggi canonica, diventerà a breve un centro di spiritualità destinato ai giovani, che oggi più che mai hanno bisogno di una guida, di un punto di riferimento». L’edificio sarà quindi trasformato. Il parroco della chiesetta, don Andrea, troverà alloggio nella casa vicina, che diventerà la nuova canonica. Al termine della manifestazione, e dopo la funzione svoltasi all’aperto, monsignor Crepaldi ha benedetto tutti i presenti.

 

Fotografa muggesana “incoronata” a New York

 

da “Il Piccolo”      

lunedì, 21 settembre  2015

 

la vittoria agli eyeem award 2015

 

di Micol Brusaferro wMUGGIA La muggesana Fiorella Macor ha conquistato un EyeEm Award, prestigioso premio fotografico assegnato a New York, al termine di un concorso che ha visto la partecipazione di 200mila immagini e di 18mila fotografi da tutto il mondo. Lo scatto vincente è stato realizzato nella categoria “The foodie”, dedicata al cibo, ed è stato realizzato due anni fa alla manifestazione “Trieste Mare Morje Vitovska” al Salone degli Incanti. «Essermi piazzata al primo posto è un’emozione fortissima. Sono iscritta da tempo a EyeEm e ho spedito varie foto nelle dieci categorie che vanno a comporre la gara. Mi piace molto immortalare in modo creativo il cibo» racconta Fiorella. E rivela che la foto selezionata mostra la mano di sua sorella mentre sorregge una porzione di finger food: «Cosa ho vinto? In realtà nessun premio specifico ma una grande visibilità. Ero già contenta di essere entrata nella rosa dei dieci finalisti ma, con il primo piazzamento, la gratificazione è davvero grande». Per la Macor è un momento professionale particolare e il premio rappresenta una spinta importante: «Ho 59 anni, lavoro nell’ambito della fotografia dal 1977, ma è un periodo di ripartenza per me, nel quale sto cercando di reinventarmi. Ho deciso che fare la storyteller è la cosa che vorrei di più». Fiorella, comunque, crede molto nei social e nel web: EyeEm, del resto, è una comunità mondiale “virtuale” di fotografi, cresciuta costantemente negli ultimi due anni, e collegata anche a Getty Images. EyeEm ha introdotto la funzione di “editing aperto” che rende il processo delle foto trasparente, permettendo a tutti di vedere i filtri e gli strumenti utilizzati per trasformare un’immagine talvolta in una piccola opera d’arte, e che spesso promuove contest aperti a tutti. Gli Awards sono i riconoscimenti più prestigiosi dell’anno. «Ho conosciuto questo mondo virtuale grazie a Raffale Cavicchi, triestino, che aveva organizzato SayCheese e ancora photowalk, workshop e altri eventi legati a foto, social network e web. E così ho scoperto un universo davvero affascinante, creato da persone giovani, che hanno dato vita a uno strumento straordinario per chi ama la fotografia. Sono soddisfatta di essermi destreggiata in un ambiente che per tanti ragazzi fa parte della quotidianità e che passo dopo passo sono riuscita a utilizzare sempre meglio» racconta Fiorella. Le foto premiate sono tutte pubblicate sul sito www.eyeem.com e il vincitore assoluto ha ottenuto un viaggio a New York. «Per me è sufficiente il primo posto conquistato nella categoria. Quando ho letto la notizia quasi non ci credevo. Adesso sono più motivata, vorrei dedicarmi con più attenzione anche ad altre tematiche. E spero che questo risultato mi porti un po’ di fortuna per il futuro lavorativo» conclude la fotografa muggesana.

 

«Il sindaco mi accusa a sproposito»

 

da “Il Piccolo”      

lunedì, 21 settembre  2015

 

Longo contro Nesladek: «Non ho nulla a che fare con la vicenda Parco delle vele»

 

MUGGIA Non si placa l’infinita “querelle” tra l’ex assessore comunale Fabio Longo e la sua ex giunta. Stavolta, a innescare lo scontro scontro, è la bonifica di Porto San Rocco. L’ex assessore ce l’ha con il sindaco Nerio Nesladek “reo” d’averlo tirato in ballo quando ha smentito con forza la denuncia dell’associazione ambientalista Greenaction Transnational sulla mancata bonifica del “Parco delle vele” finito peraltro nel mirino dell’Europa. «Ritengo ingiustificabili le affermazioni del sindaco che cerca di inserirmi in una vicenda nella quale invece non sono mai intervenuto, tantomeno dietro a nessuno, anche perchè sono abituato ad agire alla luce del sole e all’interno delle istituzioni» afferma Longo riservandosi di ricorrere alle vie legali «a tutela del mio buon nome». Subito dopo, però, aggiunge: «All’argomento “bonifica” presterò la mia attenzione, in veste di consigliere comunale con i documenti alla mano ai quali faccio sempre puntuale riferimento». Nell’occasione il consigliere comunale si spinge oltre e si sofferma sullo sviluppo turistico di Muggia: «Ricordo che Nesladek era al mio fianco contro le previsioni urbanistiche proposte delle passate amministrazioni comunali. Mi sembra quindi che adesso il sindaco, oltre al ruolo, abbia cambiato anche idea». Non basta: «In merito ai progetti “Acquario” e “Costa”, come ben sa Nesladek visto che era presente nella scorsa seduta del Consiglio, non ho mai votato contro tali progetti, come lo stesso Nesladek ha affermato. Inoltre ho precisato chiaramente durante la stessa seduta il mio apprezzamento ai progetti tanto da aver pubblicamente assicurato la mia richiesta alla Regione di un finanziamento a favore del Comune di Muggia di almeno dieci milioni di euro». Disponibilità finanziaria, conclude il consigliere comunale, di cui il Comune di Muggia oggi non dispone: «Questo, è appunto il problema relativamente ai progetti “Aquario” e “Costa”».

 

 

Sotto tiro l’ex caserma di Muggia

 

da “Il Piccolo”      

lunedì, 21 settembre  2015

 

Forza Italia accusa il ministro: «Scelta assurda per il centro d’accoglienza»

 

Non si placano le proteste contro la scelta romana di allestire il futuro centro d’accoglienza nell’ex caserma della polizia di frontiera di San Bartolomeo. A due passi dall’ex valico con la Slovenia. Mentre a Muggia si lamentano i residenti, che si sono visti calare la decisione dall’alta, e si scatenano i consiglieri d’opposizione, che accusano il sindaco Nerio Nesladek, a Trieste scende in campo la coordinatrice regionale di Forza Italia Sandra Savino che definisce «assurda» la scelta assunta a livello nazionale: «Una scelta che porta la responsabilità del ministro Angelino Alfano al quale - ricorda Savino - avevo segnalato sia con un’interrogazione che con una lettera le ragioni oggettive dell’inadeguatezza della soluzione adottata». Savino rivendica il «profilo di responsabilità» tenuto sulla questione con l’obiettivo di far capire al ministro «le vere ragioni della contrarietà», tenendo lontane le strumentalizzazioni: «Nonostante ciò, il governo, con la colpevole complicità del Comune, intende andare avanti, sistemando cinquanta richiedenti asilo in una zona scarsamente illuminata e non fornita dai mezzi pubblici. Una zona abitata da anziani in casette isolate e in prossimità di attività alberghiere e di ristorazione ben avviate che apportano un significativo contribuito all’economia locale». Insomma, conclude la forzista, «una comunità socialmente tranquilla e solidale non animata da impulsi di tipo razzista che aveva inteso affrontare il problema in termini costruttivi indicando tra l’altro un sito alternativo a quello in questione. Ma il governo ha preferito fare muro, non ascoltando nessuno e non tenendo conto degli interessi primari di chi in questo paese ci vive, lavora e paga le tasse».

 

Open day a teatro per la Filarmonica

 

da “Il Piccolo”      

domenica, 20 settembre  2015

 

La Filarmonica di Santa Barbara, mercoledì 23 settembre, organizza un open day in cui presenterà ai cittadini di Muggia l’offerta formativa della sua scuola di musica per l’anno scolastico 2015-2016. Il Comune di Muggia, in vista dell’appuntamento, ha deciso con una delibera di giunta di concedere alla Filarmonica l’utilizzo gratuito del Teatro Verdi.

 

Muggia premia “superVasco”

 

da “Il Piccolo”      

domenica, 20 settembre  2015

 

La giunta accoglie la proposta Pdl: il velista riceverà un riconoscimento ufficiale

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA Vasco Vascotto, velista muggesano che lo scorso 18 luglio ha vinto su “Azzurra” il suo venticinquesimo titolo mondiale, riceverà un pubblico riconoscimento dal Comune di Muggia. L’amministrazione Nesladek ha infatti accolto l’interpellanza del consigliere comunale del Pdl Claudio Grizon che aveva chiesto per il velista classe 1969 la consegna del Sigillo d’argento. «Quella di Vascotto è una carriera costellata da successi che da muggesani ci rendono orgogliosi» spiega Grizon. Il consigliere del Pdl ha avanzato la sua proposta subito dopo il trionfo di Vascotto al campionato mondiale della classe Tp52 disputatosi a Puerto Portals invitando il sindaco Nerio Nesladek «a rendersi interprete dell’orgoglio muggesano per i successi di Vascotto e a invitarlo quanto prima in Consiglio per consegnargli il riconoscimento a nome di tutta la comunità». Non solo: «Le “nozze d’argento” di Vasco con la vela mondiale - aggiunge lo stesso Grizon - assumono un valore simbolico notevole e coronano un percorso frutto di passione, impegno e tenacia che l’atleta muggesano ha iniziato proprio al Circolo della Vela e che auspico possa essere celebrato anche nella “sua” Muggia». La proposta è stata accolta «con grande favore» durante l’ultima seduta dal vicesindaco e assessore allo Sport Laura Marzi: «Sarà nostra cura organizzare un evento per dare un riconoscimento all’atleta muggesano più conosciuto a livello internazionale. Giusto conferirgli un premio che però non sarà il Sigillo visto che non è previsto a Muggia». La consegna in una delle prossime sedute d’aula.

 

Una casermetta “nel nulla” come centro d’accoglienza

 

da “Il Piccolo”      

domenica, 20 settembre  2015

 

A Muggia crescono dubbi e timori sulla scelta della struttura di San Bartolomeo
L’assessore: «Può ospitare solo 30 persone». I residenti: «Mancano le fognature»

 

di Riccardo Tosques Di primo acchito, aggredita com’è dalla vegetazione, l’ex caserma della Polizia di Frontiera di San Bartolomeo sembra una struttura in degrado. Eppure, guardandola bene, si capisce perché è stata sempre catalogata come la struttura più appetibile da un punto di vista strutturale, per accogliere i profughi. Al tempo stesso, guardando il vicinissimo hotel ristorante “Sole” e le case private adiacenti, si intuisce perché serpeggia un acceso malumore tra i residenti. Dall’esterno del cancello marrone del numero civico 91 di strada per Lazzaretto l’ex caserma destinata a diventare un centro di raccolta dei migranti pare in condizioni più che buone. L’edificio che sorge su tre piani ha facciate e tetto che non dovrebbero necessitare di grandi interventi. Impossibile, però, valutare le condizioni interne: la struttura è chiusa al pubblico da una decina di anni e gli esperti parlano di un intervento di almeno 300 mila euro. Il corpo centrale, collocato appunto su tre piani, potrebbe avere una superficie di 500 metri quadrati. Accanto ci sono alcune altre pertinenze, tra cui un piccolo edificio adibito a garage, e uno spiazzo esterno grande non meno di 600 metri quadrati. Pensando al numero di profughi che dovrebbero trovarvi posto - il sindaco di Muggia Nerio Nesladek ha ipotizzato tra le 40 e le 50 unità - l’ex caserma sembra un po’... piccola. A confermarlo gli esiti del sopralluogo effettuato ieri dall’assessore alla Polizia locale Stefano Decolle: «Bisogna vedere gli spazi interni, ma sembra difficile poter alloggiare più di 30 persone». A due passi dal futuro centro di accoglienza spicca l’hotel ristorante “Sole” che si trova al numero civico 93. Un bell’albergo collocato nel verde che, sulla sua pagina web, si presenta come luogo ideale «per una vacanza all’insegna del relax e della tranquillità, direttamente sul mare, in posizione privilegiata con ampi e verdi giardini». Il “Sole” offre anche la possibilità di fare un bel bagno nella piscina esterna. Piscina che però sarà ora facilmente visibile dai futuri ospiti dell’ex caserma. Roberto Cortese, uno dei due soci dell’hotel, non nasconde l’amarezza: «Sono davvero molto avvilito ma purtroppo me lo aspettavo... Anche se dire che non c’erano alternative è una grande bugia». Cortese spiega la sua posizione: «Questa povera gente che arriva a piedi da paesi lontani deve poter trovare un posto. Ma mi chiedo con che logica scegliere una struttura vicina a un hotel. E mi chiedo che cosa faranno queste 50 persone in un posto che soprattutto in inverno è isolato e buio». Ciò che più preoccupa il comproprietario dell’hotel ristorante è l’incertezza: «Non sappiamo chi verrà qui, non sappiamo quando. C’è grande malumore per la mancanza di comunicazione da parte delle istituzioni». La preoccupazione serpeggia anche tra le famiglie che abitano nelle immediate vicinanze dell’ex caserma. Moreno Mauro è deluso: «Il Comune ci ha mentito. Ci era stato garantito che la caserma di Lazzaretto non sarebbe stata coinvolta da questo progetto, motivo per cui ci eravamo tranquillizzati. Invece siamo una trentina di residenti completamente abbandonati dalle istituzioni in balia delle decisioni altrui. E quel che è peggio è che non sappiamo quanti profughi verranno qui e quando». Marina Cattarini dà man forte: «Stanno per arrivare 40 o 50 profughi in un villaggio periferico con 21 adulti, 3 anziani e 9 tra bambini e ragazzi. Abbiamo aperto dei mutui spaventosi per vivere fuori dal mondo, in una zona che in inverno diventa molto difficile, vista anche la scarsa illuminazione. Una zona che non ha le fognature e quindi chissà se la caserma ce le ha... Ma era proprio questo il posto adatto?». Decolle, da assessore alla Polizia locale, condivide i dubbi sulla scelta: «L’ex caserma si trova in una zona isolata, in cui passano di rado i bus, ben lontana dal centro cittadino. Che senso ha parlare di accoglienza e integrazione tenendo una quarantina di persone a Lazzaretto? Sarebbe stato molto meglio adibire delle strutture in centro». Ma, vista la decisione, si rimbocca le maniche: «A noi muggesani ora spettare fare il massimo possibile e dimostrare la nostra solidarietà a queste persone bisognose di un intervento di carattere umanitario».

 

E Nesladek finisce sul banco degli imputati

 

da “Il Piccolo”      

domenica, 20 settembre  2015

 

L’opposizione presenta una mozione di sfiducia. Il sindaco convoca un Consiglio aperto ai cittadini

 

La responsabilità per la creazione del centro di accoglienza dei profughi a Lazzaretto pare pesare tutta su Nerio Nesladek. Nella giornata di ieri il sindaco di Muggia è stato letteralmente preso di mira dal centrodestra. E Daniele Mosetti, capogruppo consigliare muggesano di FdI-An, ha presentato una mozione per chiedere al Consiglio comunale la sfiducia del sindaco. Solo martedì scorso, infatti, il Consiglio muggesano ha votato all’unanimità una mozione in cui lo stesso Nesladek si impegnava a coinvolgere la popolazione nelle decisioni che avessero dovuto riguardare le strutture pubbliche di Muggia. «Visto che, dopo l’incontro di venerdì in Prefettura, è stata sancita ufficialmente la scelta dell’ex caserma della Polizia di Lazzaretto e visto che il sindaco non ha in alcun modo consultato la popolazione, disattendendo l’indicazione unanime del Consiglio comunale su un tema fondamentale per la vita dei cittadini, chiediamo la sfiducia di Nesladek e lo invitiamo alle dimissioni» tuona Mosetti. La Lega Nord triestina usa toni ancora più aspri: «Nesladek la smetta di atteggiarsi a cagnolino dei vertici del Pd e inizi a tutelare i muggesani» afferma il segretario triestino Pierpaolo Roberti. E ancora: «La notizia del prossimo collocamento di immigrati all'ex caserma di Lazzaretto non è di quelle che potranno essere digerite facilmente dalla comunità. E il dato che preoccupa maggiormente è la parziale soddisfazione espressa da un sindaco che non fa il sindaco ma il segretario provinciale del Pd, sempre più attento dunque a piegare la schiena di fronte alle imposizioni di governo e Regione a discapito dei residenti». Claudio Grizon, consigliere comunale e provinciale del Pdl, è severo, ma più pragmatico: «Non si può “comprare” la quiete sociale regalando una casermetta di cui i muggesani non saprebbero che farsene. Preoccupa invece la segretezza con cui sono state assunte queste decisioni: al di sopra delle istituzioni locali e della gente. Nesladek ha un solo modo per affrontare la situazione: ascoltare la gente e dar voce alle sue richieste e preoccupazioni, senza se e senza ma». Seppur sotto accusa il sindaco si dice sereno e si prepara al confronto con i suoi cittadini: «Informato alle 16 di venerdì dalla Prefettura, alle 18 ho dato comunicazione alla popolazione e dieci ore dopo ho annunciato sul mio profilo Facebook la convocazione di un Consiglio comunale aperto, probabilmente al teatro Verdi, per discutere di quanto accaduto: è evidente che non ho mantenuto quanto mi è stato chiesto». Affermando che la mozione di sfiducia presentata da Mosetti «sarà solamente un motivo per dare adito a strumentazioni politiche», Nesladek non risponde al leghista Roberti: «Lo farò solo quando si rivolgerà a me in toni civili». (r.tos.)

 

 

 

Il “miracolo” dell’Agave muggesana

 

da “Il Piccolo”

sabato, 19 settembre  2015

 

Eccezionale fioritura nel centro cittadino: la pianta, alta sei metri, fu acquistata vent’anni fa dall’ex falegname del Comune

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA Uno spettacolo della natura “made in Muggia”. Protagonista dell’insolita storia è un’Agave americana, una pianta il cui nome deriva dal termine greco agavos, ossia “magnifico”, un termine evidentemente legato all’aspetto assunto in fase di fioritura. Dalla spunta dell’Agave americana, infatti, si erge uno scapo che può raggiungere i sei metri, proprio come nel caso della pianta muggesana. L’eccezionale fioritura è avvenuta in pieno centro tra il piazzale Caliterna e la trattoria “Alla Marina”. La pianta apparteneva all’ex falegname del Comune di Muggia che, come ha raccontato la figlia Gabriella Mauro, una ventina di anni l’aveva messa in un vaso all’interno dei magazzini comunali di via Battisti. L’Agave cresceva bene e così è stata affidata ai colleghi giardinieri che l’hanno trapiantata in un posto migliore. «La spettacolare fioritura “muggesana” di una pianta di così grandi dimensioni si può ritenere piuttosto rara in queste latitudini. Forse è stata favorita dai cambiamenti climatici e da questa estate particolarmente calda e assolata» spiega il direttore dell’Orto botanico di Trieste, Massimo Palma, confermando la rarità dell’evento. L’Agave, originaria delle zone tropicali e subtropicali del continente americano (Messico, Indie occidentali, America Meridionale), è oggi piuttosto diffuse nella regione mediterranea. In Italia è stata introdotta nel XVI secolo ed è oggi segnalata come avventizia in quasi tutte le regioni ma è decisamente più frequente in quelle centro-meridionali dove cresce a 600 metri circa dal livello del mare. È naturalizzata invasiva negli incolti e sul bordo stradale dove si propaga rapidamente soprattutto per via vegetativa. «L’Agave è una specie che riesce a sopportare senza difficoltà lunghi periodi di siccità. Cresce in maniera rigogliosa anche sulle dune costiere, in ambiente sabbioso e sui ghiaioni come è possibile osservare anche in alcune zone della costiera triestina. A Muggia, però, è riuscita ad avere uno sviluppo davvero particolare» aggiunge l’esperto. Queste piante presentano radici fibrose, ingrossate, dal cui cespo sorgono le foglie, verdi o variegate, grandi e carnose, terminanti a punta acuminata e poco spinose ai margini. Dal mezzo della rosetta formata dalle foglie nasce uno scapo fiorale con numerosi rami laterali che sorreggono i fiori, in modo da formare una grande e rada spiga composta, piramidale. L’Agave produce un solo fiore in luglio-agosto, dopo circa 20-30 anni, dopodiché muore. Ed è proprio questo il motivo per cui la pianta è stata oggetto di un vero e proprio pellegrinaggio botanico da parte dei muggesani che ne stanno ammirando la maestosità. «Le Agavi, oltre a essere apprezzate come piante ornamentali, hanno molti altri usi» puntualizza ancora Palma. Dalle foglie dell’Agave sisalana si ricava infatti una resistente fibra tessile (sisal) e si produce un tessuto che viene utilizzato soprattutto nella realizzazione di amache e cappelli (panama). Le sue lunghe fibre servono per cucire e intrecciare corde, spaghi e stuoie. Dall’Agave tequilana si ottengono invece bevande come la tequila, che prende il nome dalla città omonima dove per la prima volta è stata distillata, dall’Agave atrovirens e dall’Agave zapuqe si traggono liquidi zuccherini che, dopo la fermentazione, danno il pulque “precolombiano” e il mezcal. In cucina, poi, si utilizza lo sciroppo di Agave, ricco di fruttosio, come dolcificante. Il cuore della pianta dal sapore dolciastro viene consumato come verdura. Inoltre in medicina è una pianta utilizzata come lassativo e purgativo, contro i disturbi della milza, reumatismi, sciatalgia, nevralgia, infezioni della pelle e foruncoli. Non va dimenticato però che la linfa fresca può causare irritazioni.

 

Inaugurata la mostra sulle opere di Furlani

 

da “Il Piccolo”

sabato, 19 settembre  2015

 

 Ieri sera alle ore 18.30, presso la Sala Comunale d'Arte "Giuseppe Negrisin" a Muggia, inaugurata la mostra "Sguardi nel tempo-Retrospettiva su Lorenzo Furlani". In esposizione una trentina d'opere delle oltre 400 dell'Archivio Furlani, tra caricature, ritratti. matite.

 

Senso unico di marcia in via San Giovanni

 

da “Il Piccolo”

sabato, 19 settembre  2015

 

Il Comune di Muggia, con un’ordinanza, ha istituito il senso unico di marcia in via San Giovanni nel tratto tra via Mazzini e via Signolo, allo scopo di «uniformare il senso unico per l’intera via». Il Comune ha inoltre istituito il divieto di sosta con rimozione forzata su entrambi i lati di via San Giovanni nei tratti tra via d’Annunzio e via Mazzini e tra via Mazzini e via Signolo.

 

Tre giorni d’aula in piazza Marconi

 

da “Il Piccolo”

sabato, 19 settembre  2015

 

Superlavoro per il Consiglio comunale di Muggia che si riunirà martedì 22, mercoledì 23 e lunedì 28 settembre. Ricco l’ordine del giorno che, tra i piatti forti, prevede l’approvazione di due varianti al piano regolatore generale comunale e l’approvazione dello schema di atto costitutito e dello statuto dell’Unione territoriale giuliana. In menù, accanto alla ratifica di una delibera giuntale che riguarda l’acquisto di arredi per la scuola media, c’è anche la determinazione del valore di cessione delle aree concesse in diritto di superficie o di proprietà incluse nell’ex Peep.

 

 

Fvg, scatta l’allerta. Ex caserma di Muggia centro di accoglienza

 

da “Il Piccolo”

sabato, 19 settembre  2015

 

Riunione in Prefettura a Trieste. Garufi: polizia di frontiera allertata, l’incremento di arrivi potrebbe essere notevole

 

di Riccardo Tosques wTRIESTE Il Friuli Venezia Giulia sta vigilando, con attenzione crescente nel passare delle ore, sulla magmatica situazione dei profughi provenienti dalla rotta balcanica. Ieri sono state adottate le prime decisioni ufficiali per affrontare l'emergenza. Ma la tensione rimane alta. La situazione Dopo quasi tre ore di meeting nella Prefettura di Trieste, presenti i sindaci della provincia e l'assessore regionale alla Solidarietà Gianni Torrenti, il prefetto di Trieste Adelaide Garufi ha lanciato chiaramente il monito: «Il flusso costante di arrivi giornalieri - dice una nota della Prefettura - potrebbe subire un incremento anche notevole in dipendenza del mutato scenario internazionale. Pertanto si fa sempre più pressante la necessità di individuare ulteriori siti di accoglienza». Garufi ha poi evidenziato come «la Polizia di frontiera sia stata già allertata sulla situazione che a oggi sta producendo un continuo stillicidio di arrivi, che sommandosi ci stanno ingolfando». Anche la Questura di Udine ha spostato parte delle forze disponibili della Polfrontiera nella fascia nord del confine italo-sloveno, dove gli agenti operano con finanzieri e carabinieri. Sulla caotica situazione alle porte oramai del territorio regionale, molto più prudente l'assessore Torrenti: «La Regione sta monitorando la situazione profughi provenienti dai Balcani ma, allo stato attuale, non si ravvisano criticità imminenti». Lo stesso pensiero che ha espresso ieri stesso la presidente della Regione Debora Serracchiani. Accoglienza: il centro Dopo una intera estate a discutere sulle strategie da utilizzare per affrontare l'emergenza, l'incontro in Prefettura di ieri ha sancito ufficialmente la nuova location per ospitare i profughi in arrivo: l'ex caserma della Polizia di Muggia. «Esaminate tutte le opportunità in funzione di un'accoglienza diffusa in strutture demaniali - ha affermato Torrenti - è stato deciso di optare per l'ex caserma della Polizia in località Lazzaretto, a Muggia, dove potranno essere ospitate temporaneamente alcune decine di profughi non appena saranno completati i necessari lavori di ripristino. Non sarà un hub», cioè un centro di prima accoglienza, ha precisato Torrenti. «È una buona soluzione, tutti se ne renderanno conto in poco tempo. E non creerà alcun problema», ha aggiunto l’assessore. Sempre in tema di accoglienza diffusa, Torrenti ha riferito che vi sarà «un alleggerimento delle presenze nel capoluogo del Fvg, con lo spostamento di un certo numero di profughi nel Pordenonese». Il capoluogo dunque non ospiterà altri profughi, conferma l'assessore Laura Famulari: «Come annunciato, a Valmaura ospiteremo le persone che prima alloggiavano al Silos. Altri arrivi a Trieste non sono previsti. Almeno per ora». Parzialmente soddisfatto il sindaco di Muggia Nerio Nesladek: «Finalmente abbiamo ricevuto la comunicazione ufficiale dalla Prefettura sul nostro ruolo. Avremmo preferito una location diversa, ma la Prefettura ha spiegato che non c'erano altri luoghi tecnicamente validi. Detto questo il prefetto si è pubblicamente impegnato, una volta terminata l'emergenza, a riconsegnare alla cittadinanza la struttura ora proprietà del Demanio». L'ex caserma ospiterà tra le 40 e le 50 persone richiedenti asilo a partire probabilmente già dall'inizio di questo inverno. Non ancora ufficializzati i costi dell'operazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

«Il Parco delle Vele è già stato bonificato»

 

da “Il Piccolo”

venerdì, 18 settembre  2015

 

Sindaco di Muggia e Porto San Rocco spa smentiscono Greenaction a suon di carte: «Gravi falsità»

 

MUGGIA Il Parco delle Vele è già stato bonificato. I bagnanti, e non solo loro, possono stare tranquilli: Greenaction Transnational, con il suo “leader” Roberto Giurastante, crea ingiustificati allarmismi, rilasciando «affermazioni contrarie al vero». Il Comune di Muggia e Porto San Rocco spa contrattaccano. A suon di carte. Sul caso della discarica di Porto San Rocco, e in particolare del cosiddetto Parco delle Vele, interviene per primo il sindaco di Muggia Nerio Nesladek, spiegando che i lavori di bonifica del sito sono stati già completati e certificati dalla Provincia. Non ci sono margini di incertezza: il tutto è stato confermato, già alla fine del luglio scorso, da una comunicazione formale della Direzione centrale Ambiente ed Energia della Regione inviata al Municipio muggesano. «Abbiamo assistito all’ennesimo episodio di grave disinformazione che dimostra ancora una volta come in maniera disinvolta e, speriamo non impunita, si possano affermare falsità» tuona Nesladek. E aggiunge: «Sappiamo che dietro questa associazione che si definisce ambientalista ci sono persone che da sempre si sono battute per impedire che la nostra città possa svilupparsi dal punto di vista turistico, pur anco con criteri di sostenibilità ambientale, come dimostrato in Consiglio comunale dal voto contrario del consigliere Fabio Longo ai progetti che vogliono restituire la Costa e Acquario». Non basta. Non ancora: «Non ci sono più maschere e ognuno si presenta per quello che è» conclude, durissimo, il sindaco di Muggia. E poi, a conferma, esibisce la lettera del 29 luglio in cui l’ormai ex direttore centrale regionale all’Ambiente ed Energia, Dario Danese, aveva specificato come - in riferimento alla procedura di infrazione comunitaria e alla sentenza della Corte di giustizia europea sulle discariche abusive presenti sul territorio italiano - il 28 luglio 2015 la Provincia avesse certificato che «dalla data del collaudo, avvenuto il 28 aprile 2015, gli interventi effettuati nei rilevati del Parco delle Vele risultano conformi al progetto di messa in sicurezza permanente approvato con Decreto regionale» del 3 febbraio 2014 e modificato con altro decreto datato 7 aprile 2015, e «pertanto gli interventi previsti dal Progetto si possono ritenere completati». Conferma Porto San Rocco spa: «L’area verde nota come Parco delle Vele ha già formato oggetto di procedimento di bonifica ai sensi di legge. Procedimento all’esito del quale, previa verifica della compiuta attuazione del progetto di bonifica presentato da Porto San Rocco spa e approvato con decreto della Regione in data 3 febbraio 2014, è stata rilasciata la certificazione di avvenuta bonifica emessa dalla Provincia di Trieste il 28 luglio 2015». La società, respinte al mittente tutte le accuse di Greenaction, minaccia le vie legali: «Porto San Rocco spa si riserva di quantificare i danni causati dalle affermazioni non corrispondenti al vero e chiederne il risarcimento ai responsabili».

 

Aquario e costiera. Sì bipartisan in aula

 

da “Il Piccolo”

venerdì, 18 settembre  2015

 

«Abbiamo perso tre mesi inutilmente: ma ora sappiamo con certezza che Acquario e Porto San Rocco potranno essere riqualificati». Marco Finocchiaro, assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Muggia, commenta con soddisfazione e un pizzico di rammarico l’approvazione dei progetti preliminari relativi alla riqualificazione del terrapieno denominato Acquario e del tratto costiero Porto San Rocco-Punta Olmi. I due progetti hanno infatti ricevuto il voto da parte del Consiglio comunale che ha quindi adottato la variante non sostanziale n. 33 del Piano regolatore generale comunale vigente. Variante che verrà approvata tra 40 giorni. Così facendo, dunque, il Comune è riuscito a bypassare la situazione di stallo creatasi con la votazione del nuovo Piano regolatore. «Era una sorta di piano B che è passato – conferma Finocchiaro – ora vedremo come andrà a finire con il nuovo Prgc, fermo restando che comunque così ci siamo tutelati». Prima della votazione, su cui c’è stato unanime consenso con l’esclusione di Paolo Prodan (Pdl), è uscito dall’aula l’ex assessore all’Ambiente Fabio Longo: «Sono favorevole ai progetti “Acquario” e “Costa” tanto che da 14 anni a questa parte mi sono battuto per la balneazione pubblica e gratuita della costiera muggesana raccogliendo oltre 5mila firme. Tali progetti valgono però circa 13 milioni di euro, mentre il Comune di Muggia dispone di circa 3 milioni. Chi mette la differenza?». Da qui l’attacco: «Il Comune di Muggia deve avere il coraggio di dire ai cittadini che sta producendo elaborati cartacei mentre non ha i soldi necessari per le opere». Longo ha preannunciato infine che avanzerà una proposta alla Regione «per erogare un contributo speciale al Comune di Muggia pari a 10 milioni di euro». Pronta la replica di Finocchiaro: «Mi pare quanto meno improbabile che la Regione, in questo momento, sia in grado di stanziare 10 milioni per Muggia. Direi invece che l’ex assessore Longo ha dimostrato ancora una volta di ragionare come singolo, come fatto in passato, senza riconoscere il lavoro collettivo di squadra. Uscire dall’aula è stato un gesto prettamente alla Ponzio Pilato». L’assessore ai Lavori Pubblici ha infine puntualizzato la strategia dell’amministrazione Nesladek: «Abbiamo stanziato a bilancio 2 milioni 800 mila euro ed ora è importante partire coi lavori sia per la riqualificazione della costa che per la bonifica di Acquario. Allora sì che potremo chiedere altri soldi alla Regione». L’altro progetto preliminare, approvato questa volta all’unanimità, riguarda la nuova sede della Protezione Civile che costerà 160 mila euro.

 

In mostra le caricature di Furlani

 

da “Il Piccolo”

giovedì, 17 settembre  2015

 

Venerdì 18 settembre alle ore 18.30, alla sala comunale d’arte “Giuseppe Negrisin” di Muggia, ci sarà l’inaugurazione della mostra “Sguardi nel tempo - Retrospettiva su Lorenzo Furlani”. In esposizione una trentina d’opere delle oltre quattrocento dell’Archivio Furlani tra caricature, ritratti e paesaggi a matita, a carboncino, a seppia e a olio, dagli anni ’40 fino al 2010. La mostra, a ingresso libero, rimarrà aperta fino a domenica 11 ottobre da martedì a venerdì 18-20; sabato 10-12 e 18-20, domenica e festivi 10-12. Per informazioni 040 3360340 o ufficio.cultura@comunedimuggia.ts.it.

 

Tornano gli incontri “Nati per leggere”

 

da “Il Piccolo”

giovedì, 17 settembre  2015

Il Comune di Muggia, in previsione del ciclo di incontri “Nati per leggere” che ripartirà alla fine di ottobre, ha affidato alla Libreria Lovat di Trieste la fornitura di nuovi libri per bambini e ragazzi che andranno a incrementare le sezioni apposite della biblioteca comunale. La spesa prevista per i nuovi volumi ammonta a 1.150 euro.

 

Parte l’indagine Istat sul tempo libero

 

da “Il Piccolo”

giovedì, 17 settembre  2015

 

Il Comune di Muggia, entro ottobre, eseguirà per conto dell’Istat l’indagine statistica multiscopo su “Cittadini e tempo libero”. A gestire l’indagine sarà l’Ufficio statistica che si avvarrà anche di due rilevatrici esterne. Costo complessivo: 944,28 euro.

 

Stanziati contributi per l' omologazione del campo di calcio dello Zaule Rabuiese

 

da “Il Piccolo”

giovedì, 17 settembre  2015

 

Arriva il contributo per l’omologazione del campo sportivo di Aquilinia. Il Comune di Muggia, con una deliberazione della giunta guidata da Nerio Nesladek, concede infatti 4.880 euro (Iva inclusa) all’associazione sportiva dilettantistica Zaule Rabuiese affinché possa sostenere le spese necessarie per l’omologazione del manto in erba artificiale del campo di calcio. E lo fa in quanto la precedente omologazione, risalente al 2011, è ormai in scadenza: il “d-day” è fissato al 30 settembre. Non c’è tempo da perdere, insomma: la nuova omologazione, come ricorda la delibera di giunta, è «condizione necessaria per l’utilizzo del campo sportivo nelle partite ufficiali di campionato». I costi sono a carico delle casse comunali in quanto rientrano nelle voce delle spese straordinarie di manutenzione: l’associazione sportiva Zaule Rabuiese, cui spetterà l’adempimento materiale di tutte le pratiche necessarie all’omologazione, ha infatti la gestione ma non la proprietà dell’impianto sportivo.di Riccardo Tosques

 

Porto San Rocco, l’Ue impone la bonifica

 

da “Il Piccolo”

giovedì, 17 settembre  2015

La Corte di giustizia europea condanna l’Italia per la discarica muggesana. Greenaction esulta: «Battaglia iniziata nel 2003»

 La condanna europea, ormai, è definitiva. E le motivazioni, arrivate di recente, sono inequivocabili: la discarica di Porto San Rocco va bonificata. In fretta. A renderlo noto è Greenaction Transnational, con il leader Roberto Giurastante, artefice di una lunghissima battaglia contro quella discarica che insiste su un’area ampiamente frequentata e usata come zona balneare. La Corte di giustizia europea, come spiega Giurastante, ha condannato l’Italia per la discarica muggesana: «Una discarica a mare realizzata occultandovi 18 mila metri cubi di rifiuti tossico nocivi e costruendovi sopra una collina artificiale con annessa spiaggia sottostante». Quella discarica era stata denunciata da Greenaction alla Procura della Repubblica di Trieste già nel 2003 ma il Tribunale di Trieste aveva dichiarato la prescrizione del reato il 4 gennaio del 2006 senza riconoscere la continuazione dell’inquinamento in corso. La successiva denuncia di Greenaction alla Commissione europea e al Parlamento europeo ha portato invece all’apertura del procedimento di infrazione contro l’Italia (procedimento 2003/2007) e al deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia Europea. Negli scorsi mesi, nell’ambito della causa C-196/13, l’Italia è stata condannata per le numerose discariche abusive presenti sul proprio territorio. Tra queste anche quella di Porto San Rocco. «La sentenza della Corte di Giustizia è definitiva e prevale sulle decisioni dell’autorità giudiziaria italiana imponendo ora all’Italia la bonifica della famigerata discarica mascherata da area verde-parco giochi» sottolinea Greenaction. Sotto la lente d’ingrandimento da parte dell’associazione ambientalista c’è in particolare il cosiddetto Parco delle Vele, una collina affacciata sul mare che, come evidenziato nella denuncia di Giurastante, «serviva a nascondere 18mila tonnellate di fanghi industriali contenenti policlorobifenili, idrocarburi aromatici, metalli pesanti. Un mix di letali inquinanti cancerogeni racchiusi in una sacca plastica a tenuta stagna garantita dieci anni». La collina adibita ad area verde e parco gioco per bambini, con annessa spiaggia sottostante, è quindi diventata «la tomba perfetta per fare sparire i rifiuti più pericolosi il cui smaltimento regolare sarebbe stato troppo oneroso». Tra le altre discariche è stata citata pure quella di Acquario. «Anche in questo caso la discarica a mare era realizzata con rifiuti tossico nocivi e doveva portare alla edificazione, sopra la discarica, di uno stabilimento balneare» puntualizza l’associazione ambientalista. Giurastante conclude evidenziando come davanti alla discarica Acquario si trovavano e si trovano alcuni tra i principali allevamenti di mitili della provincia di Trieste «pienamente investiti dallo scarico continuato dei pericolosi inquinanti, tra i quali in notevole quantità il letale mercurio».

 

Black-out informatico, Muggia va in tilt

 

da “Il Piccolo”

mercoledì, 16 settembre  2015

 

Linee telefoniche mute, banche fuori uso e bancomat inservibili a causa di un guasto all’impianto Telecom di Aquilinia

 

Per i ragazzi è tempo di tornare sui banchi. Anche l’anno scolastico che si è aperto sarà, per alcune famiglie, meno gravoso dal punto di vista economico grazie alla generosa adesione dei clienti e soci di Coop Consumatori Nordest alle due giornate di “Una mano per la scuola”. La terza edizione dell’iniziativa che ha raccolto 5 e il 6 settembre scorso in 64 negozi della rete di vendita della cooperativa materiale di cancelleria per donarlo alle famiglie in difficoltà del territorio, ancora una volta ha prodotto buoni risultati: 116.545 i prodotti di cancelleria donati, per un totale di 26.895 Kg e 1.793 cartoni pronti per essere consegnati e distribuiti sul territorio a chi ne ha bisogno. Nei 5 punti vendita triestini coinvolti i clienti di Coop hanno donato 99 cartoni di materiale per un totale di 1.485 Kg. Quaderni, cancelleria, astucci, zaini e risme di carta che saranno distribuite alle tante associazioni e ai Servizi sociali di Trieste e Muggia con cui Coop Nordest sta collaborando.di Riccardo Tosques wMUGGIA Linee dei cellulari e dei telefoni mute, impossibilità di prelevare dagli sportelli delle banche, navigazione in internet pressoché nulla. Un vero e proprio black-out telefonico-informatico si è abbattuto ieri su Muggia. Oggi la situazione dovrebbe tornare alla normalità. L'origine dell'interruzione ai sistemi informatici è stata individuata nella zona di Aquilinia: un guasto ad una piastra di trasmissione della Telecom sta comportando un problema massivo alla maggior parte di telefoni fissi e mobili, nonché agli sportelli bancomat. I tecnici Telecom stanno cercando di ripristinare la situazione. Coinvolti nel disservizio generale anche i telefoni e i computer dell'Azienda Sanitaria. Già nella tarda mattinata di ieri si sono registrati le prime difficoltà con i telefoni. I vari gestori sono stati presi di mira dagli utenti allarmati dall'impossibilità di poter effettuare regolarmente le chiamate dai propri telefoni, fissi e mobili. Dalla Telecom è arrivata la risposta iniziale che il problema era legato al “crollo” di un server di zona. Successivamente, i fortunati che sono riusciti a parlare con il numero di assistenza 187, hanno avuto un'altra risposta: è in corso un guasto ad una piastra di trasmissione che di fatto ha comportato un problema massivo. Tempi di ripristino? Entro la mezzanotte della giornata successiva, ossia quella di oggi. I problemi si sono fatti sentire tanto sui telefonini quanto sulle linee fisse, coinvolgendo anche i modem e quindi la possibilità di accedere a internet. Il black-out, però, non è stato solo di natura telefonica. Ad essere colpiti sono stati anche i servizi di prelievo di denaro contante. Qualcuno ha esposto il cartello di servizio fuori-uso all'esterno dei bancomat. Inizialmente il problema sembrava essere solamente legato al centro cittadino. Ma anche recandosi a Montedoro la situazione è rimasta la stessa. Per prelevare denaro contante più di qualcuno si è dovuto spostare nel comune di Trieste nella non lontana Borgo San Sergio. Disagi sono stati riscontrati anche dall'Azienda Sanitaria, i cui uffici non sono stati esenti dal black-out. Non tutte le linee sono state coinvolte, tuttavia, come ha raccontato ieri il vicesindaco Laura Marzi: «Ho due cellulari con due gestori differenti, e solo uno dei due ha riscontrato dei problemi. Sicuramente la linea telefonica fissa è invece ko». Più di qualche muggesano, per non rimanere completamente isolato, ha preferito attivare la ricerca manuale del gestore per i cellulari appoggiandosi alla vicina rete slovena che in effetti ha continuato a funzionare per tutta la giornata senza alcun problema. E intanto ieri è partito anche il tam tam del possibile rimborso per i disagi venutisi a verificare. A tale proposito da contratto Telecom garantisce un rimborso per il guasto se non risolto entro 48 ore (sabati e domeniche esclusi).

 

 

Menù "goloso" a gonfie vele, più bimbi in mensa a Muggia

 

 

da “Il Piccolo”

martedì, 15 settembre  2015

 

Tra le pietanze della “svolta” i bocconcini di pollo agli agrumi e l’hamburger di pesce

 

Scatta con il nuovo anno scolastico la novità dei piatti più colorati e fantasiosi
E subito si registra un aumento delle famiglie iscritte al servizio comunale

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA Il cibo della mensa muggesana piace. La conferma arriva dai 669 bambini delle varie scuole che per l’anno scolastico appena iniziato aderiranno al servizio offerto dal Comune. Un aumento sensibile, del 3%, che interessa nello specifico due sezioni della scuola media Nazario Sauro, tutte le scuole dell’infanzia (Biancospino, Il Giardino dei Mestieri, Borgolauro, Mavrica) e le primarie Loreti, De Amicis, Bubnic e Zamola. Un incremento dettato anche dal cambio di marcia rispetto alla situazione passata che poneva dei limiti alla varietà dei cibi erogati per mancanza di attrezzature essenziali che non potevano essere allocate nella struttura sita accanto alla vecchia sede della polizia locale. «È stato, pertanto, particolarmente importante non solo dotare la ristorazione scolastica di una cucina più adeguata alla fornitura dei pasti, anche alla luce del loro essere sempre in aumento, ma anche informatizzare un servizio che doveva gestire ormai numeri di una certa portata», fa notare, soddisfatta, l’assessore all’Istruzione Loredana Rossi. Nella fattispecie, infatti, per l’anno scolastico 2015-16, oltre ai 132 alunni della scuola media Sauro ed ai 103 del tempo modulare della De Amicis, vanno a sommarsi i 78 della Zamola, i 98 della Loreti ed i 41 della Bubnic. Per quanto concerne le scuole dell’infanzia, inoltre, sono previsti 19 alunni per il Biancospino, 41 per la Mavrica, 72 per Il Giardino dei Mestieri e 85 alunni per la Borgolauro. A partire da questa settimana i bambini e i ragazzi che frequentano le scuole di Muggia usufruiranno inoltre di un nuovo menù, che è frutto del lavoro di collaborazione tra professionisti del Comune, della ditta di ristorazione Sodexo e dell’Azienda sanitaria di Trieste. Un menù sperimentale e per questo ancora aperto a ricevere indicazioni e suggerimenti forniti da genitori e insegnanti in occasione delle riunioni del Comitato Mensa. Il servizio di refezione scolastica propone un menù articolato su quattro settimane e due diverse stagionalità (settembre-gennaio e febbraio-giugno). «Le pietanze inserite rispettano la massima varietà possibile, sia da un punto di vista strettamente nutrizionale sia da quello delle ricette utilizzate: si è voluto dare ampio spazio alla fantasia nelle preparazioni, a nuove combinazioni di colori e sapori, al fine di offrire ai bambini cibi sani e adeguati ai fabbisogni dietetici specifici per l’età - spiega Rossi - senza per questo rinunciare ad un piatto piacevole ed appetitoso anche esteticamente, raccogliendo così anche le osservazioni di genitori ed insegnanti che lamentavano un menù forse un po’ troppo monotono e “semplice” per poter stimolare la curiosità e l’appetito dei bambini». Grazie ai nuovi spazi a disposizione nella cucina comunale da poco inaugurata ed ai cuochi della ditta Sodexo, nel nuovo menù si sono potuti introdurre diversi piatti che ripropongono in una versione più accattivante le stesse pietanze notoriamente meno gradite (come il pesce e le verdure) e “accantonate” dai bambini e dai ragazzi. Per quanto concerne, per esempio, il menù in vigore con l’inizio di questo anno scolastico si annoverano bocconcini di pollo agli agrumi, verdura di stagione gratinata in forno, filetti di nasello alla mugnaia, hamburger di cernia o palombo, pasta con crema di radicchio e speck e molto altro ancora. A tale proposito si ricorda che i nuovi menù sono scaricabili dal sito del Comune (“Come fare - Scuole”) e sono esposti nei refettori delle varie scuole. L’altro grande step dell’amministrazione Nesladek è il servizio di informatizzazione, un sistema che non solo agevola il pagamento delle tariffe, ma tiene contemporaneamente aggiornate le famiglie sulla situazione in modo puntuale, pur tutelando completamente la privacy, a dispetto del precedente metodo che vedeva gli elenchi pubblicamente esposti. Un servizio evidentemente gradito che, in questo nuovo anno scolastico, sarà esteso anche ai servizi di pre e post accoglimento, in modo che sia possibile effettuare, con le medesime modalità, tutti i pagamenti.

 

In aula i progetti per Acquario e Punta Olmi

 

da “Il Piccolo”

lunedì, 14 settembre  2015

 

Mercoledì, dopodomani, torna a riunirsi il Consiglio comunale di Muggia. La seduta straordinaria, in programma dalle 18.30 nella sala al primo piano del palazzo municipale di piazza Marconi 1, ha ben 17 punti all’ordine del giorno. Fra questi, figurano: la comunicazione relativa alle delibere giuntali che utilizzano il Fondo di riserva, la salvaguardia degli equilibri generali di bilancio e variazioni allo stesso, l’autorizzazione e acquisizione gratuita di alcuni siti, l’approvazione del progetto preliminare per la realizzazione della nuova sede della Protezione civile, così come di quelli relativi alla riqualificazione del terrapieno Acquario e del tratto di Punta Olmi, l’approvazione delle modifiche allo statuto del Gruppo di Azione Locale Carso, il gemellaggio con il Comune spagnolo di Brihuega, la mozione per l’introduzione nel Regolamento comunale di Polizia locale della sanzione sostitutiva, le mozioni sull’accoglienza agli immigrati, l’interrogazione sui presunti ricatti sul voto al nuovo Piano regolatore.

 

Percorsi casa-scuola più sicuri a Muggia con 161mila euro

 

da “Il Piccolo”

lunedì, 14 settembre  2015

 

Interventi su marciapiedi, attraversamenti pedonali e aiuole
Lavori al via nel corso del mese, conclusione entro fine anno

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA Il secondo capitolo della cosiddetta “strada giusta” dell’era Nesladek sta per prendere forma. Pochi giorni fa la Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo di messa in sicurezza dei “percorsi casa-scuola” e a breve, esperita la gara per l’affidamento dell’appalto, entro settembre partiranno i lavori che si concluderanno entro l’anno. L’opera pubblica, del valore complessivo di 161mila euro, finanziata per circa il 56% da contributo regionale e per il 44% con fondi comunali, ha subito negli anni scorsi varie vicissitudini legate all’incertezza dei finanziamenti e ai problemi di apertura di spazi nei vincoli del patto di stabilità. Il progetto riprende in parte il progetto preliminare che riguardava via D’Annunzio, recependo poi parte del Pisus per la sistemazione di via San Giovanni. «Di fatto creeremo un percorso protetto che dalla stazione dei bus arriva fino alla nuova rotatoria del Pilon e poi verso gli impianti sportivi, interessando una parte della città densamente abitata, in presenza di asili, negozi, ambulatori medici, del teatro, della nuova biblioteca, della casa di riposo ed infine di tutti i plessi scolastici di via D’Annunzio», racconta l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Muggia Marco Finocchiaro. Gli interventi principali su via San Giovanni riguardano la realizzazione di percorsi pedonali protetti nei tratti di strada attualmente sprovvisti di marciapiedi, l’istituzione del senso unico verso la stazione nel tratto bar Verdi-via Signolo, la realizzazione di nuovi attraversamenti pedonali a raso con pavimentazioni in pavè d’arenaria e di ampie aiuole spartitraffico. Questi ultimi manufatti, anch’essi in pavè, fungeranno da fasce di rispetto per operazioni di carico scarico merci, ma soprattutto di protezione per i genitori che accompagnano i bimbi alla scuola materna o per gli anziani che si recano a fare la spesa o attendono in strada l’apertura degli ambulatori medici. «La discontinuità nelle pavimentazioni, con l’inserimento di pavimentazioni in pietra, oltre ad essere un elemento qualificante d’arredo urbano della città, in questo caso avrà lo scopo di creare un effetto psicologico ma anche sonoro di limitazione della velocità degli autoveicoli», puntualizza Finocchiaro. L’altro importante intervento riguarda via D’Annunzio dove si trovano ben quattro plessi scolastici e l’asilo nido. Oltre ad intervenire sull’allargamento di alcuni marciapiedi, creando ulteriori rampe per disabili ed ipovedenti ed altri attraversamenti pedonali, in questo caso il Comune ha optato per creare degli attraversamenti pedonali rialzati a quota marciapiede esistente, della lunghezza di dieci metri con adeguate rampe di raccordo alla sede stradale. «Questa soluzione consente di “eludere” le rigide norme e pareri interpretativi del codice della strada, che non consentono di porre in opera dossi che creerebbero problemi ai mezzi di soccorso o al trasporto pubblico locale: ma di fatto si attua l’inversione dell’ordine gerarchico di utilizzo della strada a favore delle categorie deboli», spiega Finocchiaro. Tre sono gli attraversamenti pedonali rialzati: uno in prossimità del nido Iacchia, uno alla scuola media Nazario Sauro e l’altro in prossimità della scuola ad insegnamento dello sloveno Bubnic. Gli attraversamenti pedonali in questi casi verranno ristretti con dei dissuasori per garantire un passaggio per gli autoveicoli di 3,5 metri, allargando invece la fascia di rispetto davanti alle scuole per consentire a studenti e genitori di non attendere più in strada l’apertura dei cancelli. L’assessore ai Lavori pubblici ha infine rassicurato tutti gli amanti del Carnevale: «Nessun passaggio pedonale rialzato, restringimento fatto con dissuasori rimovibili o aiuole spartitraffico a raso limiterà la circolazione della sfilata del carnevale». E in attesa della partenza dei lavori, fissata entro settembre, Finocchiaro annuncia le prossime aree che saranno interessate dai percorsi sicuri: via di Pianezzi e via Colarich.

 

Seduta straordinaria del Consiglio comunale

 

da “Il Piccolo”

sabato, 12 settembre  2015

 

Mercoledì prossimo, il 16 settembre, tornerà a riunirsi il Consiglio comunale di Muggia. La seduta straordinaria, in programma dalle 18.30 nella sala al primo piano del palazzo municipale di piazza Marconi 1, ha ben 17 punti all’ordine del giorno. Fra questi, figurano: la comunicazione relativa alle delibere giuntali che utilizzano il Fondo di riserva, la salvaguardia degli equilibri generali di bilancio e variazioni allo stesso, l’autorizzazione e acquisizione gratuita di alcuni siti, l’approvazione del progetto preliminare per la realizzazione della nuova sede della Protezione civile, così come di quelli relativi alla riqualificazione del terrapieno Acquario e del tratto di Punta Olmi, l’approvazione delle modifiche allo statuto del Gruppo di Azione Locale Carso, il gemellaggio con il Comune spagnolo di Brihuega, la mozione per l’introduzione nel Regolamento comunale di Polizia locale della sanzione sostitutiva, le mozioni sull’accoglienza agli immigrati, l’interrogazione sui presunti ricatti sul voto al nuovo Piano regolatore.

 

Meticci e Chihuahua più dei Doberman nella Muggia dei cani

 

da “Il Piccolo”

sabato, 12 settembre  2015

 

In aumento del 6% il numero di quattro zampe registrati
Una famiglia su due ne ha almeno uno. In tutto sono 2.145

 

di Riccardo Tosques wTRIESTE A Muggia una famiglia su due ha un cane. Ma certe razze stanno “scomparendo”. Lo rivelano i dati dell'anagrafe canina, che evidenziano un aumento del 6% degli amici a quattro zampe registrati nell’estate 2014. Nel dettaglio i cani residenti a Muggia sono 2.145, ben 116 in più rispetto ad un anno fa. Dal 2010 ad oggi i cani iscritti al registro sono saliti di ben 554 unità. Numeri quasi da record. «Questa tendenza in crescita sottolinea come la strada imboccata dall’amministrazione sia quella giusta - commenta con entusiasmo l’assessore alla Polizia Locale Stefano Decolle -. Ci siamo mossi da subito per cercare di trovare spazi che rispondessero alle esigenze dei cani muggesani e non solo, e crediamo che già quanto realizzato a Rio Ospo, con un parco di qualità per i cittadini e i loro amici a quattro zampe ne sia degna testimonianza. Certo c’è ancora molto da fare, ma siamo impegnati anche su altri fronti quali, per esempio, offrire delle aree di sgambamento più centrali». Muggia paradiso dei cani? Parrebbe di sì. Un muggesano su sette ha un cane, il che, considerando i nuclei familiari, porterebbe a stimare che una famiglia su due si prenda cura di un fedele amico a quattro zampe. I più popolari, ovviamente, sono i meticci con ben 899 esemplari, ben distanziati dagli altri gruppi. Il Pastore tedesco rimane al secondo posto della speciale graduatoria con 139 esemplari presenti sul territorio comunale. La novità arriva dal boom di esemplari di piccola taglia con 66 Chihuahua, 60 Maltesi, 55 Yorkshire, 43 Pinscher, 24 Shih Tzu e 19 West Highland White terrier. Non mancano i tradizionali Barboni di varie taglie (65), i Golden retriever (48) ed i cugini a pelo corto, i Labrador (57). Onnipresenti anche Siberian Husky (48), Border Collie (32), Setter Inglesi (30), Bassotti (29), Cocker Spaniel (26), Boxer (23) e Beagle (20). I cani da pastore riscuotono, inoltre, grande simpatia a tutto tondo basti pensare ai ben 11 esemplari di Maremmani abruzzesi, i 12 Scozzesi, i 7 di Brie, i 7 Belgi ed i 5 di Charplanina. Cresce senza dubbio l’apprezzamento di alcune specie, come la famiglia di Pitbull (5), American Pitbull (13) e American Staffordshire terrier (22), i bovari del Bernese (23), i Jack Russell ed i Bulldog (entrambi 19). Per razze che spopolano, altre invece sono ormai sulla via dell’estinzione. È il caso dei Dalmata e dei Doberman (entrambi 8), ma anche di Pechinesi (8), Carlini (8) e Alani (7). Tra le new entry, si nota infine un notevole exploit per i Bichon à poil frisé, i Lhasa apso (ben 11 entrambi) e gli Akita (9). «A Muggia sono molte le famiglie che hanno animali da compagnia in casa e per questo incentiviamo la promozione dell’anagrafe canina e la sensibilizzazione dei proprietari di animali d’affezione a tenere comportamenti virtuosi nel rispetto dell’ambiente, delle persone e del benessere del proprio animale domestico», prosegue Decolle. Dal Municipio comunque c’è l’invito a fare sempre molta attenzione ai propri cani. In base al nuovo Regolamento sulla salvaguardia del benessere animale stipulato dalla Regione, per quanto riguarda i cani deve in effetti essere garantita l’attività motoria, «portandoli a fare una passeggiata almeno due volte al giorno se vivono in appartamento o una volta se sono custoditi in un recinto (l’obbligo non sussiste se i cani hanno a disposizione almeno 120 metri quadrati di spazio), che deve essere ampio almeno 15 metri quadrati (con l’aggiunta di 6 metri quadrati per ogni cane in più). I cani non possono essere tenuti a catena fissa, mentre è ammessa la catena scorrevole solo nel caso in cui non sia possibile in altro modo evitare la fuga, ma solo per otto ore al giorno e non possono essere lasciati in terrazze o balconi senza possibilità di accesso all’interno dell’abitazione né possono essere chiusi in rimesse o cantine». Rimarcato infine che «i responsabili di esercizi pubblici e commerciali possono vietare l’accesso degli animali solo se espongono all’entrata, in modo ben visibile, la comunicazione al sindaco che deve essere avvenuta a mezzo fax, raccomandata o posta certificata».

 

A Muggia lavori nei due piani interrati del park Caliterna

 

da “Il Piccolo”

sabato, 12 settembre  2015

 

MUGGIA Prosegue l’attuazione del nuovo Piano parcheggi del Comune di Muggia. Dopo la collocazione dei parchimetri e il rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale nel centro cittadino, il prossimo step interesserà il completamento dei lavori nel parcheggio Caliterna e nelle restanti vie del centro. Il 14 e il 15 settembre si realizzerà infatti la segnaletica orizzontale e verticale del primo e del secondo piano interrato di Caliterna (i lavori sul lastrico sono già stati realizzati). Per consentire il minicantiere, i due piani saranno chiusi al pubblico dalle 8 di lunedì 14 e sino alle 20 di martedì 15. I proprietari e i titolari di abbonamento degli stalli di sosta del primo piano interrato, il giorno 14 potranno parcheggiare nel secondo piano. Mercoledì 16, invece, si procederà alla realizzazione della segnaletica in via San Giovanni con conseguente limitazione della sosta. Entro fine mese verranno ritinteggiati il vano scale e le altre aree di servizio del parcheggio Caliterna e sarà collocata la saracinesca di chiusura del primo piano interrato. Il Comune procederà inoltre all’avvio del nuovo sistema di automazione - già installato e in fase di collaudo - dei due piani interrati con la distribuzione delle nuove tessere magnetiche ai proprietari e ai titolari di abbonamento degli stalli di sosta al primo piano. Con tali interventi potrà dirsi sostanzialmente conclusa la realizzazione della segnaletica del nuovo Piano parcheggi e sarà operativo in tutte le sue componenti il nuovo sistema di automazione della sosta. Resteranno da completare solo alcuni lavori di miglioramento estetico delle aree come l’apposizione di pannelli fotografici nella stazione delle autocorriere e nel parcheggio Caliterna. Soddisfatto l’assessore alla Promozione della Città Stefano Decolle: «Il nuovo Piano parcheggi sembra stia funzionando. Continuiamo comunque a monitorare la situazione e faremo le necessarie considerazioni fra qualche mese in modo da migliorare eventualmente». (ri.to.)

 

 

 

Raid dei vandali a Muggia, “strage” di auto

 

da “Il Piccolo”

venerdì, 11 settembre  2015

 

Finestrini rotti e specchietti divelti a Chiampore e Pisciolon. Opposizione all’attacco. Decolle: «La sicurezza è garantita»

 

wMUGGIA Torna l’allarme vandali a Muggia. Una serie di automobili parcheggiate a Chiampore e in località Pisciolon sono state prese di mira da ignoti nelle ultime notti. Vetri di finestrini in frantumi e specchietti divelti sono le conseguenze di raid che non hanno fruttato altro che pochi spiccioli. Stefano Decolle, assessore alla Polizia locale, invita alla calma: «Dopo aver parlato con il vicequestore Vecchiet posso dire che non abbiamo dati in cui si evidenziano incrementi di denunce per furti o atti vandalici. Invito comunque i residenti a fare attenzione, e poi a fare denuncia alle autorità in caso di episodi come questi». Fortemente contrariato il consigliere comunale Christian Gretti (Pdl): «Forse prima gli atti di vandalismo c’erano e non si vedevano... sono molto perplesso. Mi chiedo quali siano i reali numeri dei furti e degli atti vandalici che si sono verificati soprattutto negli ultimi due anni nella nostra Muggia». Gli episodi di Chiampore e Pisciolon riaccendono dunque la questione della sicurezza. Daniele Mosetti, consigliere comunale FdI-An, denuncia una situazione di forte incertezza. «La sicurezza nel Comune di Muggia è fortemente pregiudicata dalla cronica mancanza di pattuglie delle forze dell’ordine. Da quando la stazione dei Carabinieri è divenuta tenenza non fornisce più, nell’arco delle 24 ore, il servizio di pronto intervento radiomobile - spiega Mosetti -. Inoltre da un paio di mesi si è palesato il problema della difficoltà di far muovere la volante del Commissariato, per varie criticità che spaziano dalla carenza di organico alla mancanza dei mezzi». La sicurezza dei cittadini muggesani è a davvero a rischio? Mosetti osserva che «nel caso i nostri concittadini avessero bisogno, dovrebbero aspettare l’arrivo delle pattuglie da Trieste, già in numero ridotto rispetto alle esigenze, che impiegherebbero venti minuti per arrivare. Ciò significa non garantire il pronto intervento». Il consigliere di Fdi-An evidenzia poi come «su questo tema non ci si può nascondere con parole e slogan, non si può scherzare sulla pelle dei cittadini, ma si deve agire con coerenza e decisione». Le parole dell’esponente di Fdi-An non hanno lasciato indifferente la maggioranza. «Il consigliere Mosetti non vuole parole o slogan, ma i suoi cosa sono? Nella sua nota - replica l’assessore Decolle - non c’è un dato che sia uno, ci sono solo slogan e parole, e basta. Stia tranquillo che nel momento del bisogno, come più volte dimostrato, le forze dell’ordine danno risposta e garantiscono ordine e sicurezza. In questi anni ho potuto apprezzare il valore degli agenti di tutti i corpi di polizia. Proseguiremo a lavorare assieme, in un continuo scambio di informazioni e di collaborazione per la sicurezza di tutti i cittadini».

 

Stagione del Verdi al via dal 16 ottobre

 

da “Il Piccolo”

giovedì, 10 settembre  2015

 

Prenderà il via il 16 ottobre prossimo la stagione del Teatro comunale Giuseppe Verdi di Muggia dal titolo “Il tuo teatro a Muggia”. In cartellone decine di appuntamenti tra prosa e musica, cabaret. Già aperte le prenotazioni per biglietti e abbonamenti. Si inizia venerdì 16 ottobre con “Rose is a rose is a rose isa a rose” di Ivana Sajko con Sabrina Jorio e regia di Tommaso Tuzzoli.

 

Guerra a Muggia sulla petizione antiprofughi

 

da “Il Piccolo”

mercoledì, 9 settembre  2015

 

Il Comitato promotore: «Raccolte 1362 firme». Il Comune: «Numero gonfiato». L’ipotesi del referendum

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA «Oltre mille tra residenti e regolari lavoratori che operano a Muggia dicono “no” ai profughi: ora vedremo la reazione da parte delle istituzioni». Giulia Demarchi, carismatica portavoce del Comitato civico emergenza profughi Muggia, racconta il successo della petizione popolare che ha visto la consegna di 1362 firme in Prefettura e nel Municipio muggesano. E intanto nella prossima riunione del Consiglio comunale verrà discussa una mozione per indire un vero e proprio referendum per dire “sì” o “no” ai rifugiati. Il Comitato «I sottoscritti cittadini, lavoratori e frequentatori usuali di Muggia, fortemente contrariati dalla totale mancanza di comunicazione e informazione, e non identificandosi nelle figure che politicamente e amministrativamente li rappresentano, sono decisi a lottare con ogni mezzo consentito per ostacolare l’evidente “fenomeno profughi”, in quanto preoccupati per la propria famiglia, la casa, l’attività e la sicurezza, consapevoli inoltre dei riflessi e delle ricadute che tale realtà avrebbe nella vita quotidiana, sul turismo e sul commercio muggesano». Il testo della petizione popolare non lascia spazio ai dubbi: oltre mille muggesani hanno espresso la propria contrarietà «all’istituzione di un centro Hub di prima accoglienza e identificazione o Residenza di accoglienza diffusa nell’area di Lazzaretto o in altre strutture cittadine già individuate dal governo sul territorio». Da qui la richiesta alle amministrazioni locali, regionali, nazionali e al Prefetto di Trieste di «rivalutare seriamente le opzioni da attuare nel breve periodo riguardo il dislocamento di profughi extracomunitari nel piccolo Comune di Muggia che subirebbe un danno irreversibile». Demarchi spiega le prossime mosse: «Ribadendo che la nostra è una battaglia apartitica, riteniamo che il numero di adesioni raccolte sia importante per far capire a questa amministrazione quale sia il pensiero dei cittadini muggesani. Ora seguiremo con interesse il dibattito sul possibile referendum proposto dal consigliere Daniele Mosetti». Il Comitato però mantiene formalmente le distanze da Fratelli d’Italia e da tutti gli altri partiti: «Ci sono alcuni movimenti politici che lavorano nella nostra stessa direzione, ma noi manteniamo la nostra autonomia». La mozione «Gran parte dell’opposizione aveva chiesto la convocazione di un Consiglio straordinario sul tema dei profughi. Per ora l’amministrazione Nesladek non ha raccolto la nostra richiesta. A breve comunque discuteremo una mozione per indire un referendum: chiederemo ai muggesani se vogliono o meno la realizzazione di un centro di accoglienza per profughi». Mosetti, capogruppo per l’appunto di Fratelli d’Italia, ha le idee chiare. E non ha dubbi sulle colpevolezze dell’amministrazione comunale muggesana: «Questa Giunta, assieme a Debora Serracchiani e Gianni Torrenti, è favorevole all’accoglienza indiscriminata di profughi, profughi che non sappiamo se realmente verranno a Muggia, perché incredibilmente nessuna istituzione è in grado di informare la cittadinanza». Mosetti chiederà nella mozione «il rispetto dei Patti bilaterali con la Slovenia sul respingimento dei clandestini». Il Comune «Le cifre della petizione sono gonfiate. Ad ogni modo non siamo contrari alla proposta di referendum essendo questo uno strumento democratico». Laura Marzi, vicesindaco di Muggia nonché esponente di Sel, frena gli entusiasmi del Comitato. «Centinaia di firme appartengono a persone che non risiedono e non lavorano a Muggia. Comunque sia, alla luce di quanto accade in Europa, condividiamo la visione di tutta la stragrande maggioranza dei paesi che stanno accogliendo i profughi». Sul referendum Marzi è serena: «La mozione verrà discussa e votata. Siamo in democrazia». Sulla mancanza di comunicazione sul futuro reale o meno del centro di accoglienza destinato ai rifugiati Marzi replica secca: «Non stiamo nascondendo niente a nessuno. L’amministrazione non sa nulla in merito. Appena avremo delle informazioni certe le comunicheremo, come promesso, ai nostri concittadini».

 

 

Dixieland benefico con la Ragtime Jazz Band e Les Babettes

 

da “Il Piccolo”

mercoledì, 9 settembre  2015

 

In programma anche un omaggio a Lelio Luttazzi. Il ricavato andrà ai ragazzi disabili del Rotari Camp di Ancarano

 

Dixieland benefico domani sera a Porto San Rocco. Alle 21 la Ragtime Jazz Band si esibirà nella sala riunioni con ingresso a offerta libera. Nuovamente ospiti, a grande richiesta, Les Babattes. La serata servirà a raccogliere fondi destinati ai ragazzi disabili del Rotari Camp Ancarano. Quello a Porto San Rocco è un appuntamento fisso per la formazione musicale. «Questo è l'undicesimo anno di collaborazione con Porto San Rocco», conferma Gino Cancelli, ringraziando per l'ospitalità il direttore Roberto Sponza. «Nella prima parte dello spettacolo di circa due ore eseguiremo il nostro repertorio classico: brani di Ben Bernie (“Sweet Georgia Brown”), Edgar Smith, Duke Ellington, Bill Munro, St. James Infirmary, Nick LaRocca. Ogni volta chiamiamo un ospite diverso: quest’anno torna il trio de Les Babattes. «Eseguiremo - spiega Eleonora Lana - classici swing italiani portati al successo dal Trio Lescano, brani sul tema dell'amore da noi arrangiati e rivisitati, e infine un assaggio di swing americano. La collaborazione tra noi e la Ragtime Jazz Band è già al terzo capitolo, ed è sempre un piacere. La lunga esperienza, l’energia e il carisma di Cancelli e di tutta la band sono incredibili e coinvolgenti». Non mancherà un omaggio speciale a Lelio Luttazzi nel corso del quale le due formazioni si uniranno per una versione di “Giovanotto matto” arrangiata da Andrea Zullian, per finire cantando tutti insieme “El can de Trieste”. «Il momento in cui si uniscono le due formazioni - riprende Lana - è sempre il più atteso ed emozionante di tutto il concerto». La Ragtime Jazz Band vede una new entry. «Al posto del dimissionario Giorgio Berni – spiega Cancelli - è subentrato il violinista Toni Kozina al piano: confidiamo, grazie al suo apporto, di poter estendere il nostro repertorio alle composizioni di Django Reinhardt attraverso il Quartetto Django. E stiamo lavorando a un nuovo album, il terzo». Novità in vista anche per Les Babettes. «Abbiamo in programma di tornare a esibirci a Muggia già a fine ottobre - conclude la cantante - per poi portare il nostro concerto-spettacolo anche a Roma e Napoli”. La formazione della Ragtime Jazz Band vede Cancelli alla tromba, Lucio Zanella al trombone, Kozina al pianoforte, Zullian al contrabbasso, Lorenzo Fonda alla batteria, Marko Cepak alla chitarra e Luka Carli al clarinetto. Gianfranco Terzoli

 

Al Verdi di Muggia con il Delfino Verde o il taxi “low cost”

 

da “Il Piccolo”

martedì, 8 settembre  2015

 

MUGGIA Sconti, agevolazioni e promozioni dedicate ad attività correlate a quella principale del Teatro, a cominciare dai trasporti. L’Associazione Tinaos - che organizza la rassegna “Muggia- teatro, teatro-scuola,cabaret e musica” nell’ambito della stagione teatrale 2015-16 a Muggia - ha infatti promosso e realizzato una serie di convenzioni per rendere più agibile la fruizione degli spettacoli al Teatro Verdi di Muggia. Innanzitutto - come si legge in un comunicato - la cosiddetta Golden Show ha reso possibile che attraverso il Circuito nazionale Viva Ticket gli spettatori possano acquistare abbonamenti e biglietti direttamente dal loro computer o recandosi ad uno dei 700 punti vendita della rete, a Trieste il Ticket Point e a Muggia La Rambla Viaggi, oltre che a tanti altri in Regione. Anche quest’anno, inoltre, ci saranno le cene dopo teatro con gli artisti presso il Ristorante dell’Hotel Lido di Muggia, cene che come è noto tanto successo hanno avuto nel corso della passata stagione. Per assistere agli spettacoli che si svolgeranno ogni venerdì, ancora, gli spettatori potranno utilizzare la linea del Delfino Verde: a tal proposito, gli organizzatori hanno richiesto alla Provincia di attivare una corsa straordinaria per la sera al termine degli spettacoli in quanto il servizio ordinario si conclude da Muggia alle 20.30. Comunque, grazie alla convenzione con Radiotaxi Trieste, gli spettatori potranno prenotare il taxi e venire a Muggia a tariffa fissa: 20 euro all’andata e 25 euro al ritorno: chi si abbonerà e verrà in taxi pagherà praticamente 10 euro a spettacolo se “farà” una macchina con quattro persone. A queste condizioni - chiude il comunicato - veramente per ogni utente il Verdi potrà diventare “Il tuo teatro a Muggia”.

 

 

Posti auto contesi a Zaule. Caso chiuso dopo 40 anni

 

da “Il Piccolo”

lunedì, 7 settembre  2015

 

accordo tra comune, ater e privati

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA Un accordo che mette la parola fine all’annosa vicenda dei condomini di via di Zaule. È di questi giorni la conclusione di una storia complessa che trova origine negli anni Settanta e che nel tempo si è arricchita di vicissitudini che sembravano inestricabili. Oggetto del contendere i 579 metri quadrati sulla strada d’ingresso del palasport di Aquilinia utilizzati dal Comune come area riservata agli automobilisti che si recano nella struttura sportiva. L’area riguarda la particella in corrispondenza dei condomini dei civici 93 e 95 di via di Zaule. La querelle trova origine oltre 40 anni fa, quando tutti e tre gli immobili erano di proprietà dello Stato. È la fine degli anni Settanta quando il Comune di Muggia avvia i lavori di costruzione dell’adiacente palazzetto dello sport di Aquilinia, prevedendo l’accesso su parte di quella particella e richiedendo all’allora Intendenza di finanza l’acquisto della porzione interessata. Per diversi anni l’Intendenza dà solamente in concessione l’area, cedendo quasi contestualmente all’allora Iacp sia i due condomìni che l’intera particella, nonostante sia stata delimitata la porzione di uso pubblico per accedere al palazzetto a valle dei condomini e a monte esista anche la strada di accesso al campo di calcio. In quell’occasione sette dei 12 alloggi dei condomìni di via di Zaule 93 e 95 vengono riscattati dagli inquilini unitamente, ovviamente, alle quote indivise della particella. A partire dalla fine degli anni Novanta i proprietari avanzano la richiesta al Comune di aree parcheggio nelle immediate vicinanze esprimendo una particolare preferenza per l’adiacente area parcheggio del palazzetto, la quale, però, proprietà dello Stato, non è nella disponibilità del Comune. Nel 2011, quindi, alcuni condòmini promuovono una causa per accertare la proprietà della porzione della particella utilizzata come accesso al palazzetto. In mancanza di un accordo bonario con i privati, il Comune acquisisce pertanto la porzione della particella con procedura di acquisizione sanante prevista dal Testo unico degli espropri, versando le indennità spettanti pro quota (sia ai privati che ad Ater): il giudice di primo grado dichiara cessata la materia del contendere. I privati, però, non soddisfatti, considerano allora di proseguire la causa ricorrendo in appello, anche relativamente alla porzione stradale che a monte conduce al campo di calcio di Zaule, in modo da ottenere un adeguato numero di parcheggi. Dopo le opportune verifiche, il Comune propone ai privati ricorrenti di acquisire la porzione stradale in oggetto a prezzo simbolico riservandosi di mantenere nella proprietà indivisa condominiale la fascia laterale della sede stradale da destinarsi a parcheggi ad uso condominiale e facendosi carico delle spese di frazionamento della porzione di strada. Una proposta che ha avuto l’adesione dell’Ater unitamente ai 19 condòmini proprietari degli alloggi riscattati e che ha visto finalmente siglare l’accordo transattivo volto all’acquisizione da parte del Comune della neoformata particella che conduce al campo di calcio di Zaule.

 

 

Il vicino da incubo finisce davanti al gip

 

da “Il Piccolo”

lunedì, 7 settembre  2015

 

L’avviso al “nemico” Preferisci essere ammazzato con il coltello o la pistola?

 

Istanza di rinvio a giudizio a carico di un ex militare accusato di 18 mesi di insulti e minacce a una coppia

 

Il “vicino da incubo” si chiama Ivan Soppelsa. Ha 42 anni. Ed è un ex militare operativo in Iraq. La sua, secondo il pm Pietro Montrone, che ha chiesto il rinvio a giudizio per stalking, è stata una guerra senza esclusione di colpi. Comparirà davanti al gip Luigi Dainotti per l’udienza preliminare. Vittima della asserita persecuzione una coppia che abita in una villetta di Rabuiese accanto alla sua. Entrambe le case si trovano a pochi metri dal confine, alla fine di una strada privata. La guerra è iniziata nel 2013 e si è conclusa nell’aprile del 2015, quando il gip Laura Barresi ha intimato a Soppelsa di rimanere ad almeno 200 metri dall’altra casa. Il provvedimento di divieto di avvicinamento poi è stato revocato su istanza del difensore, l’avvocato Giancarlo Muciaccia. Insomma, un armistizio, se così si può dire. Una pausa ottenuta grazie alle indagini difensive del legale che avrebbero evidenziato una situazione diversa da quella risultata inizialmente ai carabinieri. L’odissea della malcapitata coppia è durata diciotto mesi. Giorno e notte, a volte. Tutto è iniziato, secondo la denuncia e gli accertamenti dei carabinieri, nell’agosto del 2013 quando i vicini di Sopplesa hanno casualmente assistito a un suo acceso litigio con la convivente. Durante l’alterco, a un certo punto, l'uomo ha lanciato fuori dalla finestra un condizionatore portatile. Spaventati per l'accaduto i vicini stessi hanno telefonato alla proprietaria della casa affittata da Soppelsa lamentandosi del disagio. È stato a questo punto che, secondo l’accusa, l'ex militare ha iniziato a prendersela con loro. Una vera e propria escalation di minacce e insulti di ogni tipo. «Preferisci essere ammazzato con il coltello o con la pistola?», ha chiesto al vicino che si trovava nel proprio giardino. Un’altra volta non gli ha nemmeno lasciato scelta: «Ti squarcio la pancia con il coltello. Te copo». E poi, in un’altra circostanza rivolto a entrambi, li ha definiti «'sciavi de m...». La moglie del vicino è diventata pure una «pantigana». In quell’occasione dopo alcune ore di silenzio, quando sembrava tutto finito, in piena notte, all'improvviso l’uomo ha ripreso a urlare e inveire. Così è andato avanti per una decina di giorni. Tutte le notti. E a nulla sono serviti gli inviti bonari dei carabinieri di Muggia. Tant’è che i due vicini terrorizzati si sono chiusi in casa sprangando porte e finestre. Come in un bunker. Ma non è bastato. Per far capire che non stava scherzando Soppelsa si è messo a passeggiare davanti al cancello dell'altra casa tenendo bene in vista un machete. Non solo. Ha adottato - sempre secondo il pm Montrone - metodi di guerra psicologica: ha intensificato la sua offensiva mettendo un amplificatore per sparare tutte le notti la musica ad alto volume in direzione dell’altra casa. Ha poi bloccato lo scarico delle acque reflue e ha rovesciato gli escrementi all'interno dell'altra proprietà. Non pago, se l’è anche presa con altre persone. A un anziano abitante della zona, incontrato in strada con la sua compagna, ha lanciato addosso una cassetta degli attrezzi. E ha addirittura affisso al portone della sua abitazione un foglio plastificato a mo’ di proclama, con una scritta rivolta verso i vicini: «Fotografare bene, per chi parla delle famiglie altrui. Ore 4,30, vado al cesso, ore 4.50 mangio a casa mia quello che voglio...». Infine ha piazzato un faro che illuminava a giorno l’ingresso dell'abitazione dei vicini. Ora l’udienza preliminare. (c.b.)

 

 

 

Muggia Jazz punta a crescere per l’edizione del decennale

 

da “Il Piccolo”

lunedì, 7 settembre  2015

 

MUGGIA Se non c'è nove senza dieci, tanto più non può esserci due senza tre. Mentre la IX edizione del Muggia Jazz Festival, organizzato dall'associazione B.B.C. con il patrocinio del Comune e il sostegno della Samer & Co. Shipping va in archivio con successo, per il 10° anniversario gli organizzatori pensano a tre serate anziché due. «Contiamo – anticipa il direttore artistico, Stefano Franco – di portare ghiotte sorprese musicali. Decideremo se continuare con le esclusive o dare vita a un “best of”, richiamando alcuni protagonisti delle passate edizioni, anche se la filosofia è proporre sempre cose nuove. Il pubblico ha risposto benissimo, dimostrandosi colto e sempre numeroso. Gli ospiti sono entusiasti della città, dell'accoglienza e del pesce (e per primi i coniugi Vignola, giunti in anticipo per visitare Muggia e viaggiare sul Delfino verde). Il festival - riprende - ormai è conosciuto dagli artisti di tutto il mondo. Ringrazio - conclude - Dario Samer per la sensibilità che ci permette di tenere vivo il festival e il Comune, che ci supporta in modo eccellente nell'organizzarlo». «Auspichiamo che il mecenatismo di Dario Samer e i suoi figli – ribadiscono sindaco e vice, Nerio Nesladek e Laura Marzi ringraziandoli - possa permetterci di continuare a offrire un evento di assoluto livello, che fa conoscere Muggia: l'augurio è che possa ampliarsi ancora». Un teatro Verdi affollatissimo - presenti anche Vignola e Raniolo - ha accolto sabato Denise King, che con la sua splendida voce, sostenuta dal trio di Massimo Faraò (con nonna originaria di Parenzo), ha regalato grandi momenti di soul e jazz. Grandi applausi per l'interplay di Faraò Zunino Tolotti che, oltre ai classici, hanno proposto alcune anteprime dei due nuovi cd in uscita. E ieri, il suggello, con i virtuosi della chitarra a spaziare dalla classica al jazz. Valore aggiunto, le jam session. Dopo un omaggio ad Armstrong di Carlo Urizio al piano, la prima serata ha regalato un “duet” tra King e Vignola, che ieri sera ha duettato pure con Franco assieme a Raniolo. Gianfranco Terzoli

 

Il commissario della Regione sblocca il Palazzo di Muggia

 

da “Il Piccolo”

domenica, 6 settembre  2015

 

Registrati i due subentri d’aula saltati tre volte per mancanza del numero legale
Nesladek: «Sperperati seimila euro. Il centrodestra ora li restituisca alla città»

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA «Abbiamo ripristinato il Consiglio comunale con un costo di quasi seimila euro, gratuitamente sperperati dal centrodestra: ora auspico che chi ha fatto ciò abbia la decenza di restituire i gettoni alla città». Il sindaco Nerio Nesladek annuncia in modo pirotecnico l’avvenuta istruttoria da parte del commissario regionale Edoardo Boschin, che ha registrato l’adozione degli atti di surroga dei due nuovi consiglieri del Comune di Muggia. A seguito, infatti, della rassegna delle dimissioni da parte di Stefano Decolle il 31 luglio scorso, al posto del quale sarebbe subentrato Igor Donadel, anche Francesca Riosa, il 4 agosto, per ragioni legate ad un trasferimento all’estero, ha lasciato il posto a Diego Crevatin. Un atto che in tre sedute - 3, 6 e 19 agosto - non è stato possibile adottare a causa della mancanza del numero legale in aula. Presenti ma poi usciti dall’aula i consiglieri Claudio Grizon, Paolo Prodan, Christian Gretti, Nicola Delconte, Dario Grison (Pdl), Daniele Mosetti (Fratelli d’Italia An) e Claudio Di Toro (indipendente), oltre a Fabio Longo (indipendente) e Maurizio Coslovich (Federazione della Sinistra). «I 1.404 euro delle ultime due date, che avevano come argomento solo le surroghe, potevano essere tranquillamente risparmiati in toto, ma si è preferito spendere i soldi dei muggesani per fare la propria comparsata ed anteporre i propri interessi a quelli della città», così Nesladek. Il primo cittadino toglie ogni dubbio: «Per quanto la divergenza di opinioni su argomenti quali il Piano regolatore sia comprensibile, non lo sono i giochetti messi in atto da chi, consapevolmente, ha optato per mettere in scena dei teatrini elettoralistici che sono costati quasi seimila euro senza contare gli oneri ai datori di lavoro». Il costo dei gettoni dei consiglieri a seduta è pari a 54 euro lordi, quelli di commissioni e capigruppo 42. «Avrebbero potuto votare contro e portare comunque a frutto quel denaro rappresentando, forse, il proprio elettorato, ma hanno preferito astenersi dal farlo diventando degni rappresentati della mala politica che tanto criticano», aggiunge Nesladek. Ora il Consiglio, ripristinato nella sua interezza, dovrebbe poter finalmente riprendere il suo regolare funzionamento. Anche se con più di due mesi di ritardo. «Credo di poter ringraziare a nome della città tutti i consiglieri che, a prescindere dal loro schieramento o dalle discutibili motivazioni addotte, si sono anteposti al bene della città - ha concluso Nesladek - e l’hanno fatto più e più volte a spese dei cittadini. Li inviterei, dato l’inutile rallentamento delle opere che hanno provocato a danno dei cittadini, di avere almeno la decenza di restituire alla città i gettoni nel rispetto di chi fa fatica ad arrivare a fine mese e pensava di essere rappresentato in Consiglio». Le parole di fuoco del sindaco sono state accolte in modo altrettanto critico dal consigliere comunale del Pdl Christian Gretti: «Il gioco a scaricabarile di responsabilità del sindaco comincia a stufare. Parla di costi? Chiediamogli quanto percepisce lui al mese per non riuscire ad amministrare il Comune». Gretti cerca comunque di gettare acqua sul fuoco: «Per me la vicenda finisce qua. Se il sindaco o il Pd vogliono continuare questa manfrina per puro slogan elettorale la facciano loro. Personalmente auspico solo che il sindaco abbia il buon gusto di non fare il populista ma cerchi di chiudere questa sua amministrazione meglio di quanto ha fatto sino ad ora».

 

Le tradizioni di Muggia dai nonni ai nipoti

 

da “Il Piccolo”

sabato, 5 settembre  2015

 

Chiuso il progetto che ha rispolverato consuetudini e sapori tra cui i “buzolai” e la salsa “alla vecchia”

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA Il confezionamento di sacchettini profumati di lavanda per la biancheria, la produzione del sapone, la realizzazione di cesti in vimini. Sono solamente alcune delle attività svolte durante i rapporti intergenerazionali promossi dal progetto muggesano “Alla ricerca delle antiche tradizioni”. Conclusosi con la “Festa finale delle antiche tradizioni” e la mitica gara dell’anguria, il progetto ha registrato una serie di incontri finalizzati a ricostruire e promuovere i legami intergenerazionali utili a favorire sia la partecipazione attiva degli anziani alla vita sociale sia lo sviluppo della socialità in giovane età. Una serie di giornate all’insegna della riscoperta dei lavori antichi generosamente tramandati e condivisi dagli anziani, saggi custodi di preziose esperienze e saperi. Gli incontri, iniziati nella seconda settimana di agosto, hanno visto impegnati una trentina di anziani e quasi altrettanti ragazzi del Ricremattina in vari laboratori. Il primo appuntamento è stato protagonista del confezionamento di sacchettini profumati di lavanda per la biancheria: sono stati cuciti dei sacchetti poi disegnati, ricamati e riempiti con la lavanda già fatta essiccare precedentemente. Ma lo scambio intergenerazionale si è affacciato anche sul mondo culinario ed sulla cucina della tradizione, in particolare con la preparazione di un classico, i “buzolai” - dolce tipico muggesano che si preparava per la Madonna d’agosto - ma anche, nel terzo incontro, della salsa “alla vecchia maniera” e della conseguente tecnica delle ”sope”. Giovani e anziani muggesani si sono destreggiati poi tra la cenere per produrre il sapone di un tempo e si sono cimentati nella lavorazione del legno oltre che nella realizzazione di cesti in vimini. Pochi giorni fa l’appuntamento conclusivo di questo percorso è stato segnato dalla festa finale, appuntamento nel quale si sono realizzati, in piazza Marconi, diversi laboratori e lo svolgimento, in conclusione, dell’ormai tradizionale “Gara dell’anguria” che ha visto sfidarsi, a colpi di morsi, una decina tra anziani e giovani muggesani con le mani legate e armati solo di voracità. Il primo premio è andato all’agguerrita Redenta che ha condiviso il podio col nipote Evan, seguiti a breve da Eufemia e dalla giovane Caterina.

 

Il Carnevale estivo fa il pieno di turisti

 

da “Il Piccolo”

venerdì, 4 settembre  2015

 

Muggia chiude la stagione con dati record: 15mila presenze nella settimana clou dell’evento fra tedeschi, cechi e lombardi

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA «Il turismo è una risorsa per la nostra città: dopo i risultati di quest’estate siamo davvero sulla strada giusta». Con agosto alle spalle è tempo di bilancio per il Comune di Muggia. Stefano Decolle, assessore alla Promozione della città, traccia i numeri di quella che è stata una stagione nettamente positiva grazie anche ad un “nuovo” veicolo attrattivo: il Carnevale estivo. La stima delle presenze durante la settimana clou degli eventi estivi muggesani ha raggiunto infatti 15mila unità. Cifre importanti per una manifestazione diventata nuovamente punto di riferimento per Muggia e per i suoi turisti. Tanti gli stranieri presenti in città - austriaci, tedeschi, cechi, slovacchi - ma anche numerose le presenze italiane soprattutto da Lombardia e Veneto. Oltre 20 le manifestazioni che hanno allietato le serate muggesane tra luglio e agosto, senza contare ovviamente i nove grandi appuntamenti del Carnevale estivo. Un numero piuttosto elevato per Muggia, reso possibile grazie anche ad un centinaio di volontari, veri pilastri degli appuntamenti che hanno riscosso un gran successo sia in termini di afflusso sia di partecipazione vera e propria. Balza all’occhio ad esempio il successo della Vogadamata con 11 imbarcazioni - di cui otto muggesane, una triestina e due slovene per un totale di circa 70 persone in acqua - di fronte a oltre 500 persone. La domenica di Ferragosto sono stati quasi 300 gli amanti del Carnevale che hanno sfilato da Porto San Rocco sino al centro muggesano, tutti vestiti da antichi romani. Anche la "Muja zerca", caccia al tesoro in salsa muggesana, ha riscosso un immediato successo vedendo coinvolte ben 20 squadre con 120 persone delle quali tantissimi i bambini, anche piccolissimi, motivo per cui gli organizzatori stanno valutando la possibilità di proporre un doppio appuntamento distinto per il prossimo anno. Ma l’evento che ha davvero sorpreso più di ogni altro è stata la Carveval Run. Ben 305 partecipanti, oltre il triplo rispetto al numero registrato nel 2014. Gli sfidanti si sono messi alla prova nelle 14 stazioni, due delle quali aggiuntesi addirittura all’ultimo momento in virtù del coinvolgente entusiasmo che ha contraddistinto questo Carnevale estivo. «Unendo e non frammentando si registra il coinvolgimento e la collaborazione di diverse realtà, motivo per cui si può ora parlare dell’indiscutibile successo di quest'estate: si può sempre fare meglio, sia ben chiaro, ma siamo nella direzione giusta, insieme», spiega Decolle. È stato infatti raggiunto un livello di collaborazione davvero significativo tra tutti i soggetti coinvolti: Associazione delle compagnie del Carnevale, Pro Loco, ViviMuggia, Flash, BeNice e Montedoro Shopping Center hanno contribuito a realizzare le manifestazioni vissute a Muggia. E il Comune? «Noi abbiamo avuto il ruolo di regia, non tanto sul piano delle scelte specifiche sulla totalità del palinsesto quanto, piuttosto, nell’ottica di riuscire ad essere garanti di un programma estivo importante per la città», ancora Decolle. Grande soddisfazione anche da Vincenzo Rovinelli, patron della Flash: «Il successo del Carnevale estivo è stato davvero notevole. L’unico rammarico è per la ridotta esibizione dei Rockets a causa del maltempo. Direi comunque che abbiamo lavorato molto bene grazie soprattutto alla stupenda sinergia con Comune, Associazione compagnie del Carnevale e tutti gli altri attori». Dal punto di vista dell’ordine pubblico, poi, non si sono registrati episodi negativi. «È stata un’estate serena nonostante l’allegro e coinvolgente clima - conferma Decolle dopo essersi confrontato con le Forze dell'Ordine -. Certo c’è stata in qualche occasione qualche festa che forse si sarà prolungata magari un po' più del previsto, ma non si è mai degenerato, né vi sono state risse o episodi di eccessi come invece si può purtroppo vedere troppo spesso di recente agli onori della cronaca, a volte neanche troppo lontana». Insomma un successo confermato anche dalle due serate organizzate da ViviMuggia che sono state ricche di partecipazione: «Confermo, e credo proprio che ancora una volta si sia dimostrato quanto venga apprezzata la scelta delle aperture serali dei negozi per quanto riguarda il centro cittadino».

 

Muggia “riconquista” il wi-fi gratuito

 

da “Il Piccolo”

giovedì, 3 settembre  2015

 

Il servizio è al momento attivo in piazza Marconi. Ma l’amministrazione intende ampliare la copertura

 

di Riccardo Tosqus wMUGGIA Il wi-fi gratuito è tornato a Muggia. Da qualche giorno navigare sul web in piazza Marconi è possibile grazie al progetto FvgWiFi. Nato per rendere disponibili connessioni wi-fi internet a larga banda nei comuni della regione serviti dalla rete in fibra del programma Ermes, il progetto vede nel Comune di Muggia una delle amministrazioni che hanno disposto l’attuazione dei lavori per l’installazione dei necessari hotspot a vantaggio della cittadina. Soddisfatto l’assessore Marco Finocchiaro: «Con l’assestamento di bilancio, abbiamo investito 30mila euro per il cablaggio degli edifici riuscendo a riportare il wi-fi in centro storico in attesa che arrivi Ermes entro l’anno. Le prime aree interessate sono piazza Marconi e il primo piano del municipio nella parte della sala del Consiglio ma sono già in corso le verifiche per reperire risorse che ci permettano di allargare il progetto». Sin d’ora, seguendo una semplice procedura, ci si può connettere con qualunque dispositivo wi-fi nelle aree “coperte”: basta configurare le impostazioni di rete del proprio dispositivo, visualizzare la rete FvgWiFi e selezionarla. A questo punto, solo nel primo accesso, è necessaria una registrazione nella pagina di login dove, dopo aver inserito i propri dati, viene chiesto di effettuare una chiamata dal cellulare a un numero telefonico specifico. Dopo la verifica del numero chiamante la telefonata viene abbattuta senza costi a carico dell’utente. Grazie al sistema di identificazione federato con Free ItaliaWiFi, gli utenti già registrati a FvgWiFi possono inoltre accedere con le proprie credenziali anche a tutte le reti federate delle altre pubbliche amministrazioni, senza dover effettuare una nuova procedura di registrazione. La rete wi-fi fa seguito alla hot spot muggesano completamente gratuita inaugurata nell’aprile scorso dalla Pro Loco di Muggia nell’ambito del rilancio della promozione turistica. L’hot spot è attivato all’interno dell’Infopoint in piazzale Caliterna. «L’obiettivo è di rendere fruibile un servizio ormai indispensabile al maggior numero di utenti possibili coprendo un raggio cittadino sempre più ampio - conclude l’assessore Finocchiaro - . Crediamo fortemente in questa infrastruttura che siamo certi potrà trovare, nel corso del tempo e attraverso successive integrazioni, uno sviluppo pressoché infinito».

 

La grande festa di nonni e nipoti

 

da “Il Piccolo”

giovedì, 3 settembre  2015

 

I laboratori all’aperto, l’esposizione dei lavori prodotti, l’immancabile gara dell’anguria... Torna oggi alle 10, nella centralissima piazza Marconi di Muggia, l’attesa festa “Alla ricerca delle antiche tradizioni” che avrà come protagonisti nonni e nipotini. La festa, infatti, rappresenta la conclusione di un percorso intergenerazionale che ormai da molti anni si basa su un’intesa collaborazione tra la Casa di riposo comunale e i suoi anziani ospiti e il Ricremattina e i suoi giovanissimi iscritti. Oggi, meteo permettendo, piazza Marconi accoglierà i lavori prodotti da grandi e piccoli nell’ambito del progetto: prodotti che saranno acquistabili con offerta libera in occasione della Festa di San Martino. Non solo: il gran finale di “Alla ricerca delle antiche tradizioni” offrirà a tutti la possibilità di partecipare a laboratori all’aperto all’insegna dei saperi di un tempo. Eppoi, immancabile, ci sarà l’ormai tradizionale gara dell’anguria che vedrà sfidarsi, a colpi di morsi, una decina di anziani e giovani muggesani con le mani legate e armati solo di voracità.

 

“Rivoluzione” dei parcheggi a Muggia

 

da “Il Piccolo”

mercoledì, 2 settembre  2015

 

Il Comune emette l’ordinanza che istituisce nuovi stalli liberi o riservati a particolari categorie nel centro cittadino


 

di Riccardo Tosques wMUGGIA.  La rivoluzione dei parcheggi, prevista dal piano di razionalizzazione, sta per concludersi a Muggia. Il responsabile del servizio della Polizia Locale Fabrizio Lanza ha infatti emanato l’ordinanza con le indicazioni degli stalli liberi, con o senza limitazioni, disposti in varie parti del centro cittadino della località muggesana. In via Manzoni, area lato mare, di fronte al civico numero 2, sono stati istituiti quattro stalli di sosta riservati ai veicoli appartenenti alle forze dell’ordine ed è stato istituito uno stallo di sosta riservato ai veicoli al servizio di persone disabili, ovviamente munite di apposito contrassegno. Nelle aree di via Roma, piazza Repubblica, via Tonello e largo Nazario Sauro (davanti al civico numero 3) sono state istituite le aree di sosta destinate ai veicoli in possesso del “bollino blu”, ovvero del contrassegno rilasciato dal Comune di Muggia con sosta a tempo limitato per un periodo massimo di due ore nella fascia oraria compresa tra le 8 e le 17 nelle sole giornate non festive. Un’area di sosta destinata ai veicoli in possesso del “bollino blu” è stata istituita in via Garibaldi sul lato mare nell’area compresa il civico numero 8 e il numero 5/D di largo Nazario Sauro. Sempre in via Garibaldi, ma sul lato monte compreso tra il civico numero 1/E e l’imbocco della galleria, è stata invece istituita un’area di sosta con sosta a tempo limitato per un periodo massimo di un'ora nella fascia oraria compresa tra le 8 e le 17 nelle sole giornate non festive. Aree di sosta libera senza limitazioni sono invece state create in sette vie: piazzale Foschiatti, piazzale Curiel, via Signolo, via de Luca, via Mazzini, via Matteotti (solo lato civici pari) e via Frausin. Per quanto riguarda il lato dei civici dispari, nel tratto compreso tra i numeri 1 e 5, di via Matteotti l’area è destinata alla sosta di motocicli e ciclomotori. In piazzale Caliterna invece sono stati istituiti due stalli di sosta riservati ai veicoli al servizio di persone disabili munite dell’apposito contrassegno. Infine in via Battisti, nella parte retrostante al palazzo dell’Ass, è stata creata un’area di sosta destinata ai veicoli a servizio dell’Ass stessa, mentre nella parte retrostante il centro “Gastone Millo”, sono stati posti due stalli di sosta destinati al servizio dei veicoli del Servizio Sociale del Comune di Muggia. Il prossimo step del nuovo piano parcheggi riguarda gli interventi in programma nel parcheggio Caliterna dove si porterà a compimento l’intervento di totale rivisitazione. Nello specifico l’amministrazione Nesladek prevede la verifica e la sistemazione di tutti i sistemi di sicurezza, il posizionamento di un sistema di automazione totalmente nuovo per entrambi i piani, la realizzazione di un sistema di videosorveglianza a tutela dell’utenza, il rifacimento totale della segnaletica orizzontale e verticale con l’integrazione di pannelli indicatori, il rifacimento delle scale e la riqualificazione esterna. A questo si sommerà, poi, l’installazione di saracinesche di chiusura notturna per il primo piano interrato dove si trovano le autovetture dei proprietari privati e degli abbonati. Soddisfazione da parte del vicesindaco Laura Marzi: «Nonostante i tempi abbastanza dilatati il risultato è quello di un lavoro condiviso con cittadini, residenti, associazioni, commercianti e tutti gli attori interessati a vario titolo. Direi che è davvero un buon piano». Rimangono ora da recepire le possibili criticità: «Abbiamo già messo in preventivo che inizialmente vi sarà qualche difficoltà a comprendere la redistribuzione dei parcheggi. Da questi primissimi giorni vedo comunque che vi è stata una buona accoglienza soprattutto per la maggiorata possibilità di rotazione di alcuni stalli prima inarrivabili per i cittadini che avevano necessità di lasciare l’auto in centro».

 

 

 

La banda degli “Amici” suona in piazza Marconi

 

da “Il Piccolo”

mercoledì, 2 settembre  2015

 

 Venerdì alle 21 la banda cittadina di Muggia “Amici della musica”, impegnata ormai da molti anni nella realizazione di concerti in occasione delle tradizionali manifestazioni muggesane, si esibirà in piazza Marconi. Ne dà notizia l’amministrazione comunale che si è assunta i costi della Siae. In caso di maltempo il concerto si terrà al Teatro Verdi.

 

Incontro pubblico sull’emergenza profughi

 

da “Il Piccolo”

mercoledì, 2 settembre  2015

 

Oggi alle 17, nella sala Millo di piazza della Repubblica 4 a Muggia, il “Comitato civico emergenza profughi Muggia” organizza un incontro pubblico e apolitico «aperto ai cittadini e alle istituzioni». Interviene il docente del Mib Stefano Pilotto. Nell’occasione il “Comitato” intende rendere noto il numero delle firme raccolta contro l’arrivo di profughi a Muggia.

 

 

Le liti bloccano i lavori socialmente utili

 

da “Il Piccolo”

martedì, 1 settembre  2015

 

Nesladek accusa l’opposizione: «Cinque muggesani in difficoltà fermati da chi ha abbandonato l’aula»

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA «Cinque muggesani in difficoltà lavorative sarebbero potenzialmente potuti già essere impegnati come lavoratori socialmente utili per più di un anno: ma grazie a chi ha coscientemente fatto saltare il numero legale per propri interessi, anche questo progetto è bloccato». Nerio Nesladek, sindaco di Muggia, denuncia ad alta voce la situazione di stallo venutasi a creare dopo l’abbandono dell’aula da parte dei membri di opposizione durante la riunione in Consiglio comunale. Sarebbero cinque i Lsu inseriti in tre progetti promossi dal Comune di Muggia a breve attivi nel territorio. Sarebbero, perché in realtà la data della loro effettiva “entrata in servizio” sta subendo il ritardo conseguente al mancato svolgersi della seduta consiliare dello scorso 6 agosto. «Ebbene sì, oltre al blocco ai lavori sulla costa, su Acquario e su altri grandi progetti, il fatto di alzarsi e andarsene non ha permesso di affrontare neanche il riequilibrio, un altro importante punto all’ordine del giorno, bloccando concretamente tante altre operazioni dell’Ente come, per esempio, questa», ha fatto sapere Nesladek. «Dato che i lavoratori residenti nel Comune di Muggia avranno la precedenza, cinque muggesani in difficoltà lavorative sarebbero potenzialmente potuti già essere a giorni reimpegnati come Lsu per più di un anno». Tre i progetti nei quali verranno impegnati per un periodo di 52 settimane a 36 ore settimanali: tre Lsu con profilo professionale di “esecutore operaio” si occuperanno di “Supporto al personale operaio nell’espletamento di piccoli interventi di manutenzione anche presso la casa di riposo”, uno con profilo professionale di “esecutore amministrativo” opererà in qualità di “Supporto al personale dipendente nella gestione dell’attività iva commerciale con fatturazione elettronica e piattaforma certificazione crediti”, l’ultimo con profilo professionale di “istruttore amministrativo” si dedicherà al “Supporto al personale dipendente nelle attività amministrativo contabili e di inserimento dello sportello informativo della casa di riposo”. L’amministrazione regionale ha attivato un pacchetto di misure straordinarie volte a sostenere il tessuto produttivo del territorio e le diverse aree e settori interessati dalla congiuntura negativa di questo periodo. È in questo scenario che l’Amministrazione comunale ha scelto di avvalersi, come da modus operandi ormai consolidato, dell’utilizzo di Lsu. «Un’opportunità preziosa per molti ma non per coloro che non stanno permettendo che anche questo progetto parta», tuona Nesladek. Christian Gretti, consigliere del Pdl, respinge le critiche: «I cinque lavoratori devono ringraziare la maggioranza del sindaco Nesladek, o meglio la non maggioranza. Da tempo Nesladek non ha i numeri per governare e questo non è certo colpa dell’opposizione che da sola, purtroppo, non può amministrare Muggia».