Muggia, nasce su Fb la lista dei negozi che fanno consegne

da "Il Piccolo"
martedì, 31 marzo 2020


La promotrice: «Ho iniziato io, il resto dell'elenco è venuto dai concittadini». Si va dagli alimentari fino alle cartolerie

 

Luigi Putignano
Una lista di attività commerciali muggesane di vario genere che fanno consegne a domicilio, con tanto di nomi e contatti telefonici. Era quello che mancava: nonostante quello muggesano sia un territorio abbastanza piccolo, e con tante attività commerciali, non esisteva ancora un elenco esaustivo di attività che offrono il servizio domiciliare. Ci ha pensato Chiara Manfrin, una giovane che vive a Muggia da tre anni, il cui elenco aggiornato ha trovato spazio sulla pagina Fb "Mujesani e amici de Muja che se lamenta ma anche complimenta", rintracciabile al link https://www.facebook.com/groups/2830057 05553241.«È stata un'idea mia - spiega Chiara - ed è nata pensando a chi responsabilmente rimane a casa o si trova in quarantena e non può uscire. Ho iniziato cercando i post che ricordavo di aver visto e direi che da un'iniziale lista di cinque, sei attività che avevo inserito io, le restanti sono derivate dalle indicazioni dei muggesani». Il quali, a leggere le recensioni su Fb, hanno apprezzato molto il lavoro della giovane: 16, 17 segnalazioni aggiornate in meno di 12 ore, tra commenti e messaggi privati. Un elenco che spazia dai negozi di alimentari agli ortofrutta, dalle salumerie alle pizzerie, dalle paninoteche alle gastronomie. Spazio anche ai negozi di animali, di giardinaggio e agraria, alle cartolerie, a quelli specializzati in pesca e colori, alle lavanderie e ai distributori di bombole gpl, fino alle attività che distribuiscono il caffè, come Amigos, che nei giorni scorsi ha portato gratuitamente un sorso di "energia" a tutti gli operatori dei reparti di Microbiologia, Rianimazione e Pronto soccorso di Cattinara, e di Pneumologia, Rianimazione e Virologia del Maggiore.

 

A Muggia altro passo verso la rinascita del sito di Acquario

da "Il Piccolo"
lunedì, 30 marzo 2020


Rivisto il quadro economico dell'operazione e affidato l'incarico per la perizia di variante e il collaudo dei lavori

 
Luigi Putignano
Approvati con una determina dirigenziale il nuovo quadro economico e l'affidamento dell'incarico di redazione della perizia di variante - con l'adeguamento dell'onorario per la direzione dei lavori e per il coordinamento della sicurezza - relativi all'opera di bonifica, tramite messa in sicurezza permanente, del sito inquinato "Acquario" a Muggia.La fine dei lavori è prevista entro l'estate, e nell'area saranno realizzati, tra le altre cose, un ulteriore tratto di ciclabile che costeggerà la strada, chioschi per il ristoro, con annessi servizi legati alla balneazione, un'area giochi e fitness, campi da beach volley, un campo da bocce e uno skate park. Giova ricordare che i lavori, a seguito dell'espletamento della procedura di gara, sono stati aggiudicati in via definitiva lo scorso 7 agosto al Rti composto dalla E.Ma.Pri.Ce. di Bolzano, come mandataria, e Italverde di Lendinara come mandante, per un importo complessivo dei lavori pari a 5 milioni 53 mila euro di cui 4 milioni 368 mila euro per lavori, oneri della sicurezza non soggetti a ribasso e lavori in economia. La spesa complessiva per la realizzazione dell'opera trova copertura finanziaria per 910 mila euro dall'avanzo d'amministrazione vincolato, per 5 milioni da contributi dell'Uti Giuliana, relativi all'intesa 2018/20, e per altri 400 mila euro sempre con contributi Uti, ma relativi al 2017/19. Si è riscontrata la necessità di apportare al contratto alcune modifiche qualitative e quantitative, utilizzando la somma di 75 mila euro disponibile alla voce "economia derivante a seguito del ribasso di gara", per rimpinguare del medesimo importo la voce "spese tecniche generali". Inoltre è stato conferito l'incarico per la redazione della perizia di variante e suppletiva nonché per l'aggiornamento dell'onorario delle spese tecniche e per il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, contabilità lavori e collaudo dei lavori a Carlo Glauco Amoroso della Società Hmr Ambiente di Padova per un importo pari a 37 mila 684 euro.

  

Stalli a disco orario liberi a Muggia: sosta senza limiti

da "Il Piccolo"
lunedì, 30 marzo 2020


La decisione motivata dalla situazione generale collegata all'emergenza sanitaria: un modo ulteriore
per limitare gli spostamenti


A Muggia la sosta negli stalli a disco orario è adesso a tempo illimitato. Si tratta di un provvedimento temporaneo varato dalla giunta Marzi che ha stabilito che sugli stalli destinati alla sosta dei veicoli muniti di contrassegno "bollino blu" o "bollino giallo", non ci sia più l'obbligo di indicare l'ora di inizio sosta: quegli stalli diventano, in tal modo, a tempo di fruizione illimitato, pur mantenendo la loro destinazione d'uso. Così come illimitata diventa anche la sosta negli spazi fino a ieri "a tempo limitato", nel qual caso adesso non è più obbligatorio indicare l'ora di inizio sosta. Una scelta che trova ragion d'essere nel fatto che, in tempo di emergenza da coronavirus, si rende necessario agevolare la sosta dei veicoli negli stalli a tempo limitato, per evitare che le persone si spostino. Le aree a disco orario nascono per garantire la rotazione dei parcheggi nel centro di Muggia, con il Comune che rilascia a tutti i residenti della cittadina istroveneta un "bollino" che consente di parcheggiare gratuitamente nei parcheggi nelle zone individuate con deliberazione consiliare numero 47 del 30 giugno del 2014. Chiaramente con l'entrata in vigore del nuovo decreto non restano più attività aperte in centro storico che non siano garanzia di servizi essenziali: è anche per questo motivo che è stata ritenuta più utile la trasformazione degli stalli, in modo da evitare gli spostamenti di chi non ne ha motivo. Il provvedimento è in vigore fino al termine dell'emergenza, nel rispetto di quanto imposto dal Decreto ministeriale emanato dal Governo per fronteggiare e arginare il dilagare del coronavirus tra la popolazione.


A Muggia già arrivate 792 buste. Strategia unitaria sull'altipiano

da "Il Piccolo"
domenica, 29 marzo 2020


Sono arrivate ieri nella sede della protezione civile comunale di Muggia, le 792 buste contenenti ciascuna due mascherine da distribuire alla popolazione. Domani inizierà la distribuzione per la quale saranno coinvolti anche gli scout e i carabinieri volontari. ora la valutazione da fare è con quali criteri avviarla. «Essendo arrivate poco più di 1.500 mascherine - ha spiegato il sindaco Laura Marzi - e tenuto conto che gli over 75 residenti sono circa 2.500 sparsi in tutto il territorio, abbiamo ritenuto una formula valida quella di distribuire i dispositivi ai nuclei familiari delle zone più densamente popolate e con una maggiore presenza di case popolari. Dobbiamo valutare da quale zona specifica partire». Una decisione presa non solo per non escludere alcun anziano ultrasettantacinquenne, ma anche alla luce di un'altra considerazione. «Per chi ha più di 75 anni uscire di casa, e quindi usare le mascherine, è sconsigliato. Inoltre i cittadini più anziani godono di assistenze domiciliari specifiche da parte dei ragazzi della Protezione civile». Per quel che concerne la successiva tranche di consegne «aspettiamo notizie dalla Regione. Domani (oggi ndr.) alle 14 sarò in videoconferenza, insieme agli altri sindaci dell'Ambito Carso Giuliano, con il vicegovernatore Riccardi per saperne di più». Chiara e compatta la linea adottata dai sindaci dell'altipiano: si comincerà con la consegna alle persone fragili, cioè ai più anziani e chi, a prescindere dall'età, soffre di patologie gravi e croniche. Daniela Pallotta, Sandy Klun, Monica Hrovatin e Tanja Kosmina, rispettivamente sindaci di Duino Aurisina, San Dorligo della Valle, Sgonico e Monrupino, si sono uniformati a una regola di buon senso: iniziare da chi, per quanto è dato conoscere, è maggiormente esposto al coronavirus. «Convocherò a breve un tavolo con chi, in Municipio, è a conoscenza, nel dettaglio, della situazione sanitaria dei nostri residenti - ha detto Pallotta - dopo di che cominceremo con la distribuzione in base alle singole esigenze». «L'80 per cento delle mascherine lo daremo agli over 75 - ha annunciato Hrovatin -, il restante lo distribuiremo a chi ne ha maggiore necessità per problemi di salute personale e alle donne in attesa di un bambino». «Abbiamo molte frazioni nel nostro territorio - ha precisato Klun - perciò dovremo individuare, d'accordo con la giunta, un criterio per aiutare prima di tutto gli anziani e chi ha problemi di salute». Ad anticipare i colleghi, come noto, è stata la prima cittadina di Monrupino, dove le mascherine sono già arrivate. «Abbiamo già completato la prima tranche di distribuzione - spiega Kosmina -. Per stabilire a chi consegnarle ci siamo fatti indicare i casi più delicati dai due medici del territorio».

 

Muggia, nuova linea idrica al servizio della cucina del Giardino dei mestieri

da "Il Piccolo"
sabato, 28 marzo 2020


Nella sede della scuola dell'infanzia migliorato anche il sistema di deflusso dell'acqua piovana. Spesa da oltre 23 mila euro


Luigi Putignano
Nuova linea idrica al servizio della cucina della scuola materna "Il Giardino dei mestieri" di via dei Carpentieri a Muggia, una struttura che fa parte dell'istituto comprensivo "Lucio" e che è frequentata - al momento ovviamente no a causa dell'emergenza coronavirus - da 55 bambini, divisi in tre sezioni. I lavori, decisi dall'amministrazione comunale muggesana guidata dal sindaco Laura Marzi, si sono concretizzati in tempi brevissimi, al fine di garantire la piena agibilità della struttura. Intervento resosi necessario soprattutto a causa dell'obsolescenza delle condutture esistenti. «Era un intervento assolutamente necessario», ha chiarito l'assessore ai Lavori pubblici, Francesco Bussani. «Si è proceduto alla predisposizione di una nuova linea idrica a servizio della cucina e, contestualmente, sono stati ripristinati i tratti di manto di impermeabilizzazione deteriorati, implementando contemporaneamente il sistema di deflusso delle acque meteoriche attraverso la collocazione all'imbocco dei pluviali di scatole in grado di compensare il ristagno d'acqua in copertura», aggiunge l'assessore. Sono interventi che hanno richiesto successivamente, come evidenziato ancora da Bussani, «anche la ritinteggiatura del locale cucina e degli spogliatoi nelle porzioni dove si erano precedentemente verificate delle infiltrazioni». L'intervento nella sede della scuola dell'infanzia "Il Giardino dei mestieri" in via dei Carpentieri è stato eseguito dalla ditta Cerbone Giovanni e Figlio srl con sede in via Ressel a San Dorligo della Valle, a fronte di una spesa - sostenuta appunto dall'amministrazione municipale di Muggia - complessivamente pari a 23 mila 260 euro, comprensivi di Iva e oneri di sicurezza. Si è proceduto con una derivazione dai servizi igienici situati al piano terra e con l'implementazione della capacità dei pluviali agli angoli nord-est e nord-ovest dello stabile, con contestuale ripristino degli intonaci interni in corrispondenza delle infiltrazioni di acqua piovana verificatesi nel locale cucina.

 

Dipendente comunale positivo a Muggia: sede chiusa e sanificata

da "Il Piccolo"
venerdì, 27 marzo 2020


Un caso di positività al coronavirus rilevato tra il personale comunale che opera nella sede di piazza della Repubblica a Muggia, ha portato, come misura precauzionale decisa dal sindaco della cittadina rivierasca, Laura Marzi, all'interdizione totale dell'intera struttura con la chiusura immediata della sede e la sua sanificazione già effettuata da personale specializzato. Il dipendente risultato positivo al tampone - ha fatto sapere il municipio muggesano - non era in servizio già da quasi due settimane, tempistiche, quindi, che vanno a coprire i termini genericamente riconosciuti quali stime di incubazione della malattia. In ogni caso, sono state adottate tutte le misure previste dal protocollo sanitario a tutela dei lavoratori e dell'utenza. Nel caso specifico i più stretti collaboratori del dipendente, anche se in perfetta salute, sono stati sottoposti a quarantena volontaria come da prassi. La struttura sarà riaperta il giorno 6 aprile al pubblico. Nel frattempo - puntualizza l'amministrazione municipale guidata dal sindaco Marzi - restano attivi il contatto telefonico con l'Ufficio relazioni per il pubblico oppure le normali caselle email dei servizi comunali di Muggia.

 

Idrocarburi e tossine: i "pedoci" muggesani restano ancora proibiti

da "Il Piccolo"
venerdì, 27 marzo 2020

 

Il benzo(a)pyrene scende, ma salgono i "veleni bio"

 

Luigi Putignano

Si prolunga a tempo indeterminato lo stop ai mitili muggesani. Perché stabilire una data per la ripresa delle attività è, a detta di Paolo Demarin, da febbraio direttore della Struttura complessa Alimenti di origine animale per l'Asugi, «senz'altro prematuro. Aspettiamo le evidenze delle analisi e le valutazioni generali degli enti preposti alla tutela ambientale, come l'Arpa». È dei giorni scorsi l'ordinanza bis, che segue la prima del 15 gennaio, che indica nella zona Ts 02 di Muggia la «non conformità al requisito sanitario comunitario previsto in presenza del superamento del limite previsto di biotossine marine liposolubili», così come confermato dai più recenti campionamenti di cui è stato reso partecipe anche l'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie. Al benzo(a)pyrene riscontrato lo scorso 24 dicembre, quindi, si sono aggiunte le biotossine algali. Queste ultime, come informa Demarin «è la prima volta che sono presenti nell'area in questione in questo periodo dell'anno. Anche per questo sono in contatto con il Centro di riferimento di Cesenatico. Parliamo di biotossine algali ingerite dai molluschi bivavi, che sono sostanze tossiche prodotte dal fitoplancton. Queste alghe hanno la capacità di produrre tossine che possono produrre problemi gastrointestinali nell'uomo». I pericoli per la salute dei consumatori, insomma, sono due: oltre alle biotossine resta infatti la questione degli idrocarburi ad attirare l'attenzione di Demarin: «Sulla presenza di idrocarburi occorre andare a fondo e la Regione si è fatta carico di questo problema, anche perché la qualità e la salubrità del mollusco dipende più di altri dalla qualità dell'ambiente. Per quanto riguarda il benzo(a)pyrene, cioè l'indicatore principale, il valore somma non conforme risale a un'analisi effettuata il 3 febbraio. Le successive analisi, del 17 e 24 febbraio e del 9 marzo, sono tutte conformi e quindi la presenza è diminuita. Ma occorre definire il motivo di questa contaminazione». La costa muggesana potrebbe rischiare una declassificazione? «No - spiega Demarin - perché la classificazione in A, B e C dipende dalla qualità microbiologica delle acque, determinata dall'indicatore E.coli. Una contaminazione chimica determina la chiusura, come avviene adesso, e solo se persiste si arriva a una declassificazione, in questo caso però definitiva, con la revoca dell'autorizzazione a raccogliere. Per questo è importante per me conoscere le cause di questo episodio di positività».

 

Il cantiere degli imprevisti congelato in corso d'opera. E via Pisciolòn resta "out"

da "Il Piccolo"
giovedì, 26 marzo 2020


Prima le tubature sotterranee e la scarsa larghezza della carreggiata, poi il coronavirus. Marzi: «Non appena si ripartirà lavori finiti in due settimane»

 

Luigi Putignano
Bloccato per l'emergenza Covid-19 il cantiere di via Pisciolòn, con la strada che a sua volta risulta impraticabile. Si tratta di una serie di interventi il cui avvio risale alla fine del 2019, quando la giunta Marzi ha determinato di procedere alla sistemazione della barriera stradale nel tratto a valle della via in questione. Da verifiche tecniche eseguite in loco, erano infatti emerse alcune criticità inerenti per l'appunto la barriera di sicurezza stradale all'inizio di via di Pisciolòn, lungo l'alveo torrentizio, in presenza di un dislivello di circa 80-100 centimetri, in quanto le strutture verticali della barriera risultavano essere divelte e disancorate in più punti. A fronte di una spesa complessiva di 34.900 euro, Iva e oneri di sicurezza inclusi, è stata quindi la ditta Sioss di Ronchi dei Legionari a intervenire sulla barriera stradale. «La situazione di quel tratto di strada - spiega il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Francesco Bussani - non garantiva la sicurezza risultando, con ciò, necessario procedere alla sistemazione della barriera stradale». L'operazione, lungo un tratto di circa 60 metri, avrebbe dovuto sostanziarsi nella fornitura e nella la posa di nuove strutture verticali e orizzontali nonché nella formazione di una cordonata in calcestruzzo a bordo strada onde garantire la tenuta dei pali. Il condizionale, in questo caso, è d'obbligo perché i lavori hanno subito dei rallentamenti per la presenza in quell'area di tubazioni di diversi sottoservizi che, di fatto, non consentivano, per la loro conformazione, alcuna traslazione. Alla luce della ridotta ampiezza stradale, inoltre, il getto del cordolo in cemento armato di larghezza pari a un metro e mezzo si rendeva possibile solo mediante l'utilizzo di una betoniera di ridotte dimensioni, il che ha rallentato ulteriormente i lavori. Infine il cantiere ha poi dovuto affrontare anche la chiusura definitiva derivante appunto dall'emergenza coronavirus e dai decreti che hanno comportato da un lato la mancanza di approvvigionamento dei materiali e dall'altro l'impossibilità di mantenere le distanze minime previste tra gli operatori impegnati nell'intervento. «Ci rendiamo conto del disagio per i residenti della zona - tiene a precisare il sindaco Laura Marzi - e abbiamo cercato di verificare se fosse possibile intervenire almeno sul fronte della viabilità, ma, non essendo stato completato il getto del cordolo in cemento armato, in questo momento non è possibile aprire la strada neanche per un passaggio a senso unico alternato perché il rischio di cedimenti stradali è troppo elevato. Siamo bloccati per le note problematiche sanitarie di portata nazionale, ma, quando ci saranno le condizioni per riprendere i lavori e le forniture di tutti i materiali saranno garantite, il cantiere dovrebbe essere finito in un paio di settimane».

 

Servizi per minori condivisi Muggia alza i fondi disponibili

da "Il Piccolo"
mercoledì, 25 marzo 2020


L'aumento delle risorse per welfare e infanzia

 

Luigi Putignano
Più risorse per i servizi sociali dedicati ai minori. Dopo l'annullamento del Consiglio comunale dello scorso 11 marzo, infatti, a Muggia è stata apportata una variazione di giunta, da sottoporre successivamente a ratifica, ad alcuni capitoli liberi e vincolati del bilancio 2020. Si tratta di tematiche relative appunto ai servizi sociali comunali in coerenza con la delibera della giunta regionale 97 del 25 gennaio 2019 relativa all'approvazione della costituzione dell'Ambito Carso Giuliano, uno dei 18 ambiti territoriali in Regione, formato dai comuni di Muggia, San Dorligo, Duino Aurisina, Sgonico e Monrupino, adottata dall'Assemblea dei sindaci dell'Ambito stesso che ha delegato al Comune di Muggia la gestione e l'organizzazione del servizio sociale dell'Ambito medesimo. Per il momento la gestione unitaria riguarda i due comuni confinanti di Muggia e San Dorligo della Valle, cioè parte dell'Ambito 1.3. I restanti comuni, parte dell'Ambito 1.1, fanno ancora capo al Comune di Duino Aurisina: una situazione che si definirà entro il primo semestre dell'anno in corso, quando tutti i gli enti faranno appunto capo a Muggia per quel che concerne i servizi sociali. Dalla seduta è emersa la necessità, tra le altre voci analizzate, di aumentare lo stanziamento del capitolo di spesa relativo agli affidi, in quanto nel 2019 sono stati attivati proprio tre nuovi affidamenti a famiglie di minori, motivo per il quale è stata dunque effettuata una variazione a bilancio per un totale di settemila euro. Si è deciso poi di aumentare lo stanziamento del capitolo di spesa relativo alle rette dei minori in comunità in quanto non adeguato, per una variazione di 62 mila euro. Relativamente agli interventi per l'infanzia e i minori e per gli asili nido la variazione di spesa ammonta a sua volta a un milione e 110 mila euro per il 2020, passando da una previsione iniziale di 793 mila euro a un milione 903 mila euro.Inoltre - nel perfezionamento di tale passaggio - è stato evidenziato come nel corso del 2019 si sia registrato un notevole incremento degli arrivi di minori stranieri non accompagnati, ospitati proprio nelle strutture del territorio: anche qui, per il pagamento delle rette, è stata considerata un'ulteriore variazione di un milione, a metà tra il Fondo nazionale di pronta accoglienza e trasferimenti regionali ad hoc. Infine, alla voce "capitoli vincolati", gli stanziamenti previsti per l'abbattimento delle rette dei nidi con fondi Fse veicolati dalla Regione sono stati quantificati inferiori a quanto necessario di 40 mila euro, con la voce di spesa che passa da 50 mila a 90 mila euro.

 

Muggia, chiuso il nuovo "Coc" «Ma l'assistenza non si ferma»

da "Il Piccolo"
martedì, 24 marzo 2020

 

Il Centro operativo comunale attivo da poco


Luigi Putignano
Muggia chiude il "Coc", il Centro operativo comunale, attivo appena dal 13 marzo scorso, alla luce dell'ultima ordinanza del governatore della Regione Massimiliano Fedriga. Il "Coc" è una sorta di cabina di regia di tipo gerarchico che viene messa in moto con un provvedimento apposito del sindaco, che la gestisce con compiti di coordinamento generale, in particolari situazioni di criticità, per assicurare nell'ambito del territorio comunale la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione. «Il mio ringraziamento - così la prima cittadina Laura Marzi - va a tutti coloro che sino a ora non si sono risparmiati per dare supporto alla popolazione e che continueranno a spendersi per la nostra Muggia». La struttura organizzativa del "Coc" attivato nella cittadina istroveneta ha visto il prezioso aiuto della Squadra comunale di Protezione civile, oltre che di diversi dipendenti dell'ente, della Microarea Zindis e del locale Gruppo Scout. «Il Coc - ancora il sindaco - risulterà formalmente chiuso, è vero, ma rimarrà comunque attivo il servizio di assistenza alla popolazione che, sempre con base operativa all'Urp di piazza Marconi, continuerà a dare supporto con i medesimi servizi sinora offerti alla cittadinanza». E infatti, tranne la domenica, a Muggia resta attivo un sistema di assistenza e sostegno a soggetti deboli o anziani del territorio over 70 - ad esclusione di eventuali soggetti sottoposti a quarantena - per fronteggiare l'emergenza coronavirus, fornendo laddove necessario un servizio a domicilio di consegna degli acquisti di generi alimentari e di prima necessità, come ad esempio medicinali con ricetta.

 

Il Molo T riconquista la doppia scaletta in vista dell'estate

da "Il Piccolo"
lunedì, 23 marzo 2020


Sostituita la struttura rotta che impediva ai bagnanti la risalita dal mare alla terra ferma sul lato destro dell'area

 

Luigi Putignano
È stata installata l'attesa scaletta che permetterà nuovamente, dopo la rottura della precedente, la risalita dall'acqua anche dal lato destro del Molo T nella prossima stagione balneare. «La conformazione del molo è tale da renderlo molto frequentato e apprezzato dai bagnanti, muggesani e non solo, nella stagione estiva, quanto viene utilizzato per lo più per tuffarsi», spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Francesco Bussani. «Dopo la rottura di una delle due scalette poste alle estremità finali, la risalita sul molo via mare era possibile solo su un lato con chiaro disagio dei bagnanti, che tempestivamente ce l'hanno segnalato. Siamo quindi intervenuti ora con il ripristino della scaletta, in modo da garantire l'ottimale fruizione di quell'area già nella prossima estate». A fronte di una spesa di 1.366,40 euro, la ditta Cherin di San Dorligo ha, quindi, provveduto all'installazione della scaletta che, con le stesse caratteristiche della preesistente, è ora nuovamente ancorata al pilastro del Molo T. «È un intervento volto alla funzionalità e alla sicurezza - così il sindaco Laura Marzi - che ripristina la fruibilità di una delle aree più frequentate da cittadini e turisti». È il secondo intervento del genere in meno di un anno: ad agosto scorso, il Comune aveva provveduto a posizionare una nuova scaletta anche per raggiungere la spiaggia vicina alla Base logistica di Lazzaretto. Sgomberata quella posticcia preesistente, al suo posto l'amministrazione ne aveva installato una nuova in alluminio larga un metro e 20 con sei gradini, dotati di pedane rivestite in lamiera mandorlata e parapetti in acciaio inox. Con una spesa di poco più di tremila euro era stata la Idrosand srl di Trieste a occuparsi di fornitura e posa in opera. «L'attenzione per la costa non riguarda solo le grandi progettualità cui ci stiamo dedicando senza sosta - ancora Bussani - ma anche gli interventi che, pur di piccola entità, possono portare un importante miglioramento alla fruizione delle aree già a disposizione di cittadini e turisti».

 

San Rocco, Zindis, Ospo. Anche a Muggia proibiti tutti gli spazi pubblici

da "Il Piccolo"
lunedì, 23 marzo 2020

 

Stop alle passeggiate nei parchi, lungo i sentieri e le ciclopedonali che attraversano il territorio comunale muggesano. Con un'ordinanza sindacale è stata infatti disposta la chiusura al pubblico di giardini, parchi e aree che possono attrarre la presenza contemporanea di più persone. Una decisione presa in seguito all'entrata in vigore dei divieti firmati dal governatore della Regione Massimiliano Fedriga riguardanti appunto le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica. Sono numerosi i siti colpiti dall'ordinanza della prima cittadina Laura Marzi: dal Parco archeologico di Muggia Vecchia alle ciclopedonali "Parenzana" e di Rio Ospo, dai laghetti delle Noghere al Parco urbano dello stesso Rio Ospo nell'area dell'ex Fido Lido, dai Giardini Europa di via Roma a quello di Calle dei Lauri, dal giardino con annesso parco giochi di Porto San Rocco di Strada di Lazzaretto ai parchi giochi di via di Zaule, di via di Monte d'Oro e di piazzale Kozina, da quello di fronte alla scuola dell'infanzia "Il giardino dei mestieri" alle altre aree verdi di via D'Annunzio e via dei Meccanici, dal "Robinson" a quello di Stradello C, entrambi a Borgo Zindis. Chiusa anche la Traversata Muggesana, l'itinerario storico-naturalistico che inizia proprio dai laghetti delle Noghere e segue di pari passo il sentiero biancorosso del Cai, con l'unica differenza che il suo termine è posto alla confluenza della strada che scende dal Forte Olmi con Strada per Lazzaretto, di fronte alla Base logistica.

 

Il Museo Carà di Muggia si promuove sul web con la gara di Wikipedia

da "Il Piccolo"
domenica, 22 marzo 2020

 

Luigi Putignano
C'è anche il Museo di Arte moderna Ugo Carà di Muggia tra i partecipanti alla Writing week, il progetto coordinato da Wikimedia Belgium che mira a coinvolgere nuovi e vecchi wikipediani nella scrittura di voci legate a un determinato tema per il periodo di una o più settimane. Dallo scorso 8 marzo e fino al 5 aprile è indetta infatti una settimana di scrittura (ovviamente prolungata) dal tema "Italia bloccata" per il miglioramento e la creazione di voci legate appunto ai territori italiani maggiormente colpiti dalla pandemia di Covid-19. Si tratta di fatto di una maratona online di scrittura e ampliamento di voci dell'enciclopedia libera, che si focalizzerà in particolare su luoghi naturali (come montagne e laghi) e d'arte (come monumenti e musei). Insomma: tutto ciò che può aiutare a migliorare la visibilità online del comparto turistico, uno tra i più colpiti da questa situazione di emergenza. Il Comune ha inteso partecipare realizzando la pagina del museo cittadino e dell'artista, scultore e designer, cui lo stesso è dedicato, quell'Ugo Carà nato a Muggia il 26 novembre 1908 e morto a Trieste il 12 dicembre 2004, di cui il contenitore culturale di via Roma rappresenta l'unico corpus di opere. La pagina del museo, 80.ma voce tra i contributi scritti in italiano, descrive, tra le altre cose, la struttura del museo, che consente «un'illuminazione naturale da Nord» con, sullo sfondo, «un tratto di cinta muraria d'epoca romana e di un bastione risalente al XVI secolo», così come i materiali di rivestimento esterno, legno e acciaio corten, che, come specificato, «rimandano alla passata attività dei cantieri navali di Muggia». Attenta anche la descrizione degli interni, in particolare quelle della «sala dedicata alla collezione permanente, con un centinaio di opere fra sculture, opere su carta, medaglie e oggetti di design di Carà» e dei «due ampi spazi adibiti per la realizzazione di mostre d'arte moderna e contemporanea». La pagina segnala anche le opere principali custodite, come «Riposo», ceramica del '26, «Alba», scultura in legno di rosa del '56, «Paesaggio», uno dei rari oli del '26, oltre agli «oggetti da tavolo in metallo più volte pubblicati da Giò Ponti su Domus dal '29». Sono cinque, in tutto, i siti culturali regionali coinvolti: oltre al museo della cittadina rivierasca tra i partecipanti al contest vi sono piazza Vittorio Veneto e l'Orto botanico universitario a Trieste, il Priorato di Santo Spirito a Gemona e la Chiesa di San Marco Evangelista a Cassacco.

 

Mascherine made in Muggia prodotte dai "maghi" delle vele

da "Il Piccolo"

sabato, 21 marzo 2020

 

La Olimpic Sails ha scelto di riconvertire temporaneamente l'attività e realizzare protezioni

 

Laura Tonero
Una parte dell'attività della veleria italiana più conosciuta al mondo, la Olimpic Sails di Muggia, verrà convertita temporaneamente nella realizzazione di mascherine di tipo 1, quelle "chirurgiche" per capirci. Una decisione dettata dall'emergenza e dalla necessità di dotare soprattutto chi svolge attività a più alto rischio di questi presidi indispensabili per evitare il contagio da coronavirus. «Trovare mascherine è diventata l'emergenza nell'emergenza, - spiegano dall'azienda - pertanto, alcune realtà sanitarie locali ci hanno chiesto se era possibile produrle. Lavorando a stretto contatto con gli stessi organi sanitari siamo riusciti ad ottenere un modello di mascherina in grado di soddisfare i requisiti richiesti dal Decreto Legge dello scorso 17 marzo». Così, le mani che nel corso dell'anno realizzano vele che sfidano il vento nei mari di mezzo mondo, ora verranno impiegate per dare un contributo importantissimo alla sconfitta del virus. «Non lo facciamo allo scopo di lucro, ma era impossibile non impegnarsi in questo momento che vede tutti chiamati a fare la propria parte», precisa Mauro Parladori, co-fondatore di Olimpic Sails. A ore nella sede dell'azienda di Strada delle Saline arriverà il materiale utile ad avviare la produzione alla quale verranno destinati alcuni dei dipendenti, mentre il resto dell'attività della veleria proseguirà separatamente. A stretto giro, grazie anche ad interessamento diretto della Protezione Civile del Fvg, arriverà anche la certificazione. Dai primi giorni della prossima settimana le strutture sanitarie cittadine potranno contare anche sulle mascherine della Olimpic Sails. L'azienda di Muggia non è la sola in regione ad aver convertito momentaneamente una parte della sua attività nella produzione di mascherine. A Premariacco (Ud) la Creative Salad ha già messo a disposizione on-line le sue mascherine, in versione neutra e pure personalizzata con colori e grafiche diverse, con lo stemma del Friuli dell'aquila araldica o con quello del leone di san Marco. Anticipano che se ci sarà richiesta le produrranno anche con l'alabarda. «Ci siamo ingegnati per dare un contributo in questo momento emergenziale - spiega il titolare David Colussi -. Siamo già stati contattati dalla Croce Rossa e da un gruppo infermieristico di Udine. Alle realtà in prima linea in questa emergenza, alle tante associazioni di volontariato in campo, le daremo gratuitamente. La produzione sarà riservata principalmente a loro, ma il mercato è aperto on-line anche ai privati». E in tema di privati, va detto che molte donne triestine non si sono date per vinte di fronte all'impossibilità di reperire mascherine sul mercato: le più pratiche tra loro nell'utilizzare con macchine da cucine, ago e filo, se le stanno realizzando a casa, inventando modelli e testando materiali, creando in alcuni casi anche dei tutorial per spiegare le fasi della confezionamento e che inseriscono sui social.


Nasce su Facebook la pagina informativa "Muggia Giovane"

da "Il Piccolo"
sabato, 21 marzo 2020


L'iniziativa dei ragazzi del Servizio civile

 

Luigi Putignano
È online la pagina Facebook "Muggia Giovane", dei ragazzi che partecipano al progetto Arci Servizio civile "Muggia giovane 2". Stefano Cattonar, Mikel Nika, Chiara Benvenuto e Matilda Grison: questi i quattro giovani che hanno dato vita alla pagina e da cui, appunto, la stessa prende il nome. «L'obiettivo che sta dietro a questo progetto è da un lato quello che lasci un segno positivo nella vita dei ragazzi coinvolti, dall'altro quello di offrire anche a tutti gli altri giovani un punto informativo in uno spazio già riconosciuto, sviluppandone ancor più, quindi, le potenzialità», ha chiarito l'assessore comunale alle Politiche sociali Luca Gandini. Anche la prima cittadina Laura Marzi, in occasione dell'incontro, tempo fa, con i quattro giovani, aveva loro espresso «il ringraziamento per aver dimostrato di avere la voglia di mettersi in gioco con impegno civico». Saranno operativi fino a ottobre 2020, ma hanno creato già nei giorni scorsi un punto di informazione giovanile fisico (alla Biblioteca) e virtuale (attraverso uno dei social media più conosciuti). La pagina nasce, infatti, con la vocazione di offrire un supporto all'incontro domanda-offerta di lavoro per i giovani muggesani, fornendo informazioni relative all'orientamento formativo o professionale, ma anche indicazioni su eventi che, in un prossimo futuro, potrebbero vedere i volontari anche tra gli organizzatori. L'obiettivo che "Muggia giovane" si pone, tra gli altri, oltre a quello di informare, è di essere osservatorio del mondo giovanile muggesano e di sostenere iniziative e progetti promossi da giovani per altri giovani. Il servizio civile nazionale dura 12 mesi, è partito il 15 gennaio, per un impegno di 1145 ore articolato su base settimanale (minimo 25 ore) ed è previsto un riconoscimento economico mensile di 439,50 euro. Il progetto "Muggia Giovane 2" rientra nei 16 previsti in regione da Arci Servizio civile e si realizzerà principalmente nella sede della Biblioteca comunale dove, con una postazione base dell'Informagiovani si svilupperà un percorso di cittadinanza attiva e di protagonismo giovanile. «Il percorso del servizio civile rappresenta un'esperienza per mettersi alla prova, per formarsi a una cittadinanza attiva, per fare qualcosa di utile per la comunità, ma anche per acquisire delle competenze che poi potranno tornare utili nei successivi percorsi formativi e lavorativi, come ci auguriamo stia già avvenendo», ha evidenziato Gandini.

 

Tablet in casa di riposo per le videochiamate tra gli anziani e i loro cari

da "Il Piccolo"
venerdì, 20 marzo 2020

 

Gli ospiti della casa di riposo comunale di Muggia si sentiranno meno soli: a breve saranno messi a disposizione dei tablet che permetteranno loro di videochiamarsi con i familiari. È questa la decisione presa dalla giunta Marzi, che ha stanziato la cifra necessaria all'acquisto di un nuovo tablet che andrà ad aggiungersi a quelli già a disposizione dell'ente ma non utilizzati dal Consiglio comunale per la forzata inattività. Un'iniziativa innovativa e quanto mai attuale considerate le misure restrittive emanate dal governo per contrastare l'emergenza coronavirus che rendono impossibili anche le visite dei parenti agli ospiti di case di riposo e residenze protette, compresa la struttura comunale muggesana. Sono proprio gli anziani, è bene ricordarlo, i soggetti più sensibili a un possibile contagio. «Le stringenti misure di prevenzione adottate in salita Ubaldini - spiega l'assessore Luca Gandini - hanno finora evitato che si registrassero tra gli ospiti casi di positività al coronavirus, come purtroppo sta accadendo in molte altre realtà affini. L'isolamento forzato nel quale si trovano queste persone, anziane e molto spesso non autosufficienti, rischia però di incidere negativamente sul loro umore così come su quello dei parenti che non possono più far loro visita». «Parlare e vedere i propri cari anche a distanza, poter vedere i loro volti e poter conversare con loro è un toccasana prezioso e lo è in modo particolare in questo momento», così il sindaco Laura Marzi: «Riuscire a garantire le relazioni con l'esterno, anche se in forme alternative come con i tablet, può stemperare lo stress e la tensione, risollevando il morale. È un piccolo gesto che consentirà però ai familiari di avere informazioni anche dirette sullo stato dei propri cari e agli anziani di sentirsi un po' meno soli». La pensa allo stesso modo Gandini, il quale tiene a sottolineare che «un ringraziamento va rivolto anche alla Cooperativa Itaca per la preziosa collaborazione data alla realizzazione di questo progetto davvero importante per la nostra casa di riposo».


Una settantina di copricapi inviati a Cattinara: a realizzarli a Muggia sono stati i volontari cucendo materiale avanzato dall'ultima edizione

da "Il Piccolo"
venerdì, 20 marzo 2020

 

Dalle stoffe del Carnevale settanta cuffiette colorate per il Pronto soccorso

 

Luigi Putignano

Una settantina di cuffiette coloratissime fa bella mostra di sé, da qualche giorno, sulle teste degli operatori sanitari - medici, infermieri, oss e barellieri - in forza al pronto soccorso di Cattinara. Un dono della compagnia Bulli e Pupe del Carnevale muggesano i cui componenti in poche ore si sono prodigati nel reperimento delle stoffe utili al confezionamento e nella successiva cucitura. Un arrivo che ha sorpreso piacevolmente il personale sanitario, alle prese in questi giorni con l'emergenza Covid-19 e per questo ancora più sotto pressione e bisognoso di dispositivi di questo genere. «In questo periodo particolare - ha spiegato Lucia Motta, infermiera in servizio al pronto soccorso di Cattinara - usiamo molto le cuffiette, ci vengono fornite dall'azienda e ne abbiamo a disposizione 2/3 a testa, e proprio per questo motivo le laviamo quotidianamente, con il risultato che si restringono e rovinano». Il tutto è cominciato da una semplice richiesta, come spiegato dall'infermiera: «Dato che la situazione delle nostre cuffiette andava deteriorandosi per l'uso continuo mi è venuto in mente di contattare mia cugina, che fa parte della compagnia Bulli e Pupe del Carnevale muggesano, per chiederle se fosse loro avanzata stoffa dai costumi dell'ultimo carnevale. L'idea era quella di cucire, insieme ad altre colleghe, qualche cuffietta». Giunta a destinazione la richiesta, Tiziana Motta, moglie di Sergio Furlani, presidente della compagnia muggesana, ha fatto circolare la voce tra i tanti componenti e dal reperimento delle stoffe si è passati, in poco tempo, al confezionamento di una settantina di copricapi. «Una ventina i volontari, tra giovanissimi e anziane - ha spiegato Tiziana Motta -, che si sono dati da fare per rintracciare le stoffe, portarle alle sarte, le "vecie", per confezionarle, dopo aver rintracciato un modello da cui trarre spunto per le misure, raccoglierle e inviarle, grazie all'aiuto di un tecnico che lavora a Cattinara». «Un lavoro nato spontaneamente - ha evidenziato Sergio Furlani - per ripagare, in un certo qual modo, la fatica e l'impegno che tutti gli operatori sanitari stanno profondendo in questo difficile momento». «È stata un'iniziativa fantastica, condivisa da molti», ha detto Mario Vascotto, presidente dell'Associazione delle Compagnie del Carnevale muggesano. A Cattinara il dono è stato apprezzato moltissimo, tanto che le cuffiette sono andate a ruba (pare che anche il direttore del pronto soccorso, Franco Cominotto, ne abbia una). Ma il lavoro di confezionamento continua: l'obiettivo è quello di fornire il maggior numero possibile di copricapi, da destinare anche agli altri reparti.

 

Sanificazione delle strade: anche Muggia resta in attesa

da "Il Piccolo"
mercoledì, 18 marzo 2020

 

Luigi Putignano
Si fa un gran parlare, in questi giorni, di sanificazione delle strade per l'emergenza sanitaria. Alcuni comuni, come ad esempio Monfalcone, che hanno deciso di attivarla, stanno richiedendo ai cittadini di evitare di lasciare finestre aperte e animali liberi e di non circolare a piedi lungo tali strade durante gli interventi. A Muggia e nei comuni minori della provincia triestina, per il momento, tale operazione non è prevista, come conferma il sindaco Laura Marzi: «Noi stiamo chiedendo al Dipartimento prevenzione dell'Asugi le indicazioni in proposito, anche per comprendere quanto effettivamente sia utile, e con quali modalità e in che quantità si debba effettuare l'eventuale sanificazione. Mi sono coordinata con gli altri sindaci dei cosiddetti comuni minori, che sono più simili a noi per dimensioni e casistiche, e nessuno ha in programma nell'immediato interventi di sanificazione».

 

Clienti in caduta libera nei pochi spazi aperti al Freetime di Montedoro

da "Il Piccolo"
martedì, 17 marzo 2020

 

In funzione solo l'Ipercoop, la parafarmacia, l'edicola e il negozio di articoli per animali. Spariti i visitatori
in arrivo da più lontano

 

Luigi Putignano
Tempi duri anche per il centro commerciale Freetime di Montedoro, il più grande della provincia di Trieste. C'era da aspettarselo tenuto conto che la stragrande maggioranza dei fori commerciali appartengono alle categoria per la quale l'ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri ha richiesto la chiusura. Un provvedimento che ha interessato anche gli store di grandi attrattori come Decathlon, Unieuro e H&M. In realtà ancora prima della chiusura forzata di buona parte del centro, come spiega Sergio Bavazzano, direttore dello shopping mall muggesano, «erano stati aumentati i presidi di pulizie nei bagni, con una sanificazione praticata continuamente; inoltre sono state inserite in galleria alcune colonnine contenenti gel lavamano al fine di incentivare i frequentatori a lavarsi spesso le mani». Ma le accortezze adottate, ovviamente, nulla hanno potuto di fronte all'aggravarsi della situazione. Quasi tutto serrato, quindi, con poche eccezioni che si possono contare sulle dita di una mano: «Ad oggi - evidenzia Bavazzano - i negozi aperti all'interno del centro commerciale sono l'Ipercoop, la parafarmacia, l'edicola e il pet store Arcapalanet, con questi ultimi due che comunque hanno orari ridotti rispetto all'ipermercato e alla parafarmacia». Tenuto contro della vicinanza al confine, è facile capire come anche lo stallo degli attraversamenti pedonali abbia giocato un ruolo importante nel calo delle presenze: «Il centro - sottolinea il direttore - sta soffrendo drasticamente di tale momento, con la pedonalizzazione che risulta diminuita del 90%, e l'afflusso dei clienti in caduta libera. «Il 45% dei clienti del centro provengono da Slovenia e Croazia e ad oggi l'incertezza sulla gestione dei confini impedisce a questa tipologia di clienti di raggiungere Montedoro». Ma il problema non riguarda la solo clientela internazionale: «Le persone che vengono dal comune di Trieste sono ridotte al lumicino in quanto tra obbligo di girare con l'autocertificazione e l'invito a stare a casa, che trovo giusto, le persone frequentano i supermercati nei loro comuni di residenza». Il megacentro commerciale, quindi, si trova a doversi "accontentare" dei soli residenti nel territorio di Muggia, da Lazzaretto ad Aquilinia. Un bacino d'utenza, quindi, di poco più di 13 mila abitanti. Clama piatta insomma al momento per una realtà, quella del Montedoro shopping center, che era riuscita a diventare negli ultimi anni un punto d'attrazione importante per il territorio, riuscendo a incrementare notevolmente clienti e fori commerciali. Uno stop, questo, che potrebbe pesare anche se il direttore appare ottimista: «Sicuramente - prosegue Sergio Bavazzano - sono fiducioso nel futuro e quando tutto tornerà alla normalità dovremo rimboccarci le maniche e riprendere quello che negli anni è stato fatto per riportare il centro commerciale di Muggia ai risultati positivi ottenuti nel periodo precedente allo scoppio della pandemia».

 

«Spesa a casa su richiesta e tasse sospese per tutti Muggia combatte unita»

da "Il Piccolo"
lunedì, 16 marzo 2020

 

Il sindaco Laura Marzi fa appello al «senso di responsabilità e solidarietà ci è tipico. Il centrodi Lazzaretto non rappresenta alcun rischio per la comunità»

 

Luigi Putignano
Sono tanti i dubbi e i timori che affastellano la mente di tutti, e dunque anche dei muggesani, oggi alle prese con l'emergenza Covid-19. Proprio per questo abbiamo chiesto al sindaco Laura Marzi di fare il punto della situazione e di raccontarci come nella cittadina rivierasca si stanno affrontando le varie problematiche legate a tale emergenza.Ha contezza dei casi di positività al Covid-19 riscontrati sul territorio muggesano? Quali sono i rapporti con l'Asugi?I rapporti con l'Asugi sono continui e costanti, nel rispetto dell'emergenza che l'Azienda sanitaria sta affrontando. Sono stata informata del caso, unico al momento a quanto mi risulta, che interessa un cittadino muggesano, isolato in struttura sanitaria ovviamente. Come ho avuto modo di rispondere a qualcuno dei concittadini che me l'ha chiesto, deve essere tenuto presente che l'Asugi prevede, in caso di positività al tampone, di isolare il caso immediatamente ed effettuare il tampone a tutti coloro che sono entrati in contatto con l'eventuale caso. Ai concittadini chiedo di rispettare le prescrizioni che prevedono il mantenimento delle distanze di sicurezza nei luoghi frequentati da altre persone e di evitare di uscire di casa se non per cose strettamente necessarie.Cosa avete finora messo in campo come amministrazione comunale per fronteggiare l'emergenza pandemica?Abbiamo chiuso tutte le nostre strutture aperte al pubblico, organizzando anche gli sportelli dei vari servizi ai cittadini ai quali si può accedere solo per appuntamento. Anche il personale del Comune è stato ridotto allo stretto necessario per garantire il funzionamento dell'ente. Assieme alla Protezione civile e al nostro Servizio sociale abbiamo aperto il Coc, il Centro operativo comunale, con funzione di assistenza alla popolazione. I volontari del Gruppo comunale di Protezione civile in questi giorni si sono messi immediatamente a disposizione della popolazione. Da qualche giorno sono raggiungibili al numero 040 3360101, numero interno del Comune di Muggia, al quale rispondono per esigenze relative a ritiro e consegne di ricette e farmaci e di spese, dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 18 di ogni giorno della settimana, domenica compresa. Alcuni cittadini sui social chiedono la sanificazione delle strade: è prevista? In questo momento non abbiamo ricevuto indicazioni precise in merito alla sanificazione, che attendiamo nei prossimi giorni. Mi preoccupa soprattutto avere contezza del tipo di prodotti utilizzati per la sanificazione, che deve tener conto del fatto che la popolazione è comunque ancora in giro, se pur solo per esigenze indifferibili, e non ci deve essere nocività né per gli animali né per l'ambiente. Non mi risulta che sia stata fatta alcuna sanificazione da altri comuni e quindi anche per questo mi coordinerò con gli altri sindaci fin dalle prossime ore.È previsto uno slittamento dei tributi comunali anche per i cittadini e non solo per le attività?Certo, lo slittamento della Tari riguarda tutta la cittadinanza, non solamente le attività economiche, così come lo slittamento della Cosap, la tassa per l'occupazione del suolo pubblico, che però evidentemente pesa percentualmente molto di più sui pubblici esercizi che pagano così l'occupazione dei loro dehors piuttosto che, per esempio, sui passi carrai privati.La struttura di Lazzaretto deputata a ospitare i positivi al Covid-19 asintomatici quante persone ospita in questo momento? Mi risultano solo due le persone accolte a Lazzaretto, ovviamente isolate e che non rappresentano alcun rischio né per chi convive all'interno della Base logistica di San Bartolomeo, naturalmente a debita distanza, né tanto meno per i residenti muggesani.Cosa chiede ai suoi cittadini?Di avere tanta pazienza, e di continuare a dimostrare, così come hanno fatto fino a oggi, il grande senso di responsabilità e solidarietà tipico di una comunità coesa come quella muggesana.

 

Svolta hi-tech per i vigli urbani di Muggia

da "Il Piccolo"
domenica, 15 marzo 2020

 

Il nuovo sistema da utilizzare sul campo per le violazioni al Codice della strada va a velocizzare il lavoro della Polizia locale

 

Luigi Putignano
Un sistema software integrato di gestione delle violazioni al Codice della strada in dotazione alla Polizia locale di Muggia: è la Maggioli con il suo software "Concilia Mobile" ad essersi aggiudicata il servizio, che consiste nell'incarico di effettuare il data-entry per 2.000 verbali, nella gestione di 1.800 verbali e nella conservazione digitale annuale di 520 Pec. Previsione di spesa 17 mila 100 euro, con un impegno di spesa complessivo per il Comune pari a 32 mila 960 euro. Si tratta di soluzione Android per la verbalizzazione su strada, ottimizzata sia per la gestione delle violazioni non contestate che per la contestazione immediata e che permette la consultazione in tempo reale delle maggiori banche dati e la trasmissione diretta delle violazioni al sistema centrale. Uno strumento che agevola il lavoro della Polizia locale, la cui attività consta di molti diversi settori d'azione che presuppongono, il più delle volte, un lavoro non semplice di istruttoria delle relative pratiche: basti pensare alle operazioni di polizia giudiziaria che mediamente vedono la stesura di 30 atti (comprensivi di testimonianze/informazioni, notifiche, ecc.). Ci sono poi le ordinanze che sono aumentate notevolmente negli ultimi anni: 75 nel 2017, 76 nel 2018, 106 nel 2019 (con relativa istruttoria per controllo richieste, ammissibilità, fattibilità per luogo e tempistica). In tal senso, lo stesso numero delle manifestazioni è in continua crescita intorno a quelli che sono ormai gli appuntamenti fissi di Muggia (Carnevale invernale ed estivo, Mujalonga sul mar, Staffetta de Muja e Ironman 70.3), con proporzionale integrazione dell'impegno da parte dei vigili muggesani. Quanto ancora all'opera della Polizia locale, negli ultimi tre anni la media delle infrazioni al Codice della strada rilevate si è attestata attorno a quota 3 mila: gli eccessi di velocità sono passati da una media di 50 degli anni precedenti ai 397 del 2019. Costanti le contravvenzioni per sosta su stalli riservati ai disabili, una quarantina all'anno. Incidenti stradali: 39 nel 2019 contro i 38 del 2018, con una diminuzione del numero dei feriti, passati da 22 a 16. Una nota curiosa: sabato, domenica e martedì sono le giornate (su scala annuale) in cui vengono rilevate più infrazioni al Codice della strada. Nei primi due giorni, per gran parte si tratta di violazioni a divieti di sosta legate alla grande affluenza estiva sul lungomare mentre per il martedì, invece, si nota una netta prevalenza delle contestazioni su strada per comportamenti vietati alla guida.

 

A Muggia slittano all'estate i pagamenti di Tari e Cosap

da "Il Piccolo"
sabato, 14 marzo 2020

 

Decisione dell'amministrazione comunale per venire incontro alle esigenze di famiglie e imprese in difficoltà. Marzi: «Doveroso segnale di vicinanza»


Luigi Putignano
Slittano a questa estate i pagamenti di alcune tasse di competenza comunale. Una decisione presa per andare incontro ai cittadini e ai commercianti muggesani che, a seguito dell'emergenza coronavirus, stanno affrontando e lo faranno ancor sicuramente per alcune settimane, delle restrizioni alle proprie attività. «Ci siamo consultati con gli uffici competenti - ha spiegato la prima cittadina della cittadina rivierasca, Laura Marzi - e abbiamo deciso di prorogare le scadenze relative al pagamento delle imposte comunali Tari e Cosap, di prossima scadenza, rimandandole invece a questa estate». La Tari, acronimo di tassa rifiuti, è l'imposta comunale istituita con la legge di stabilità 2014, invece Cosap sta per canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche, dovuto in caso di occupazione di suolo pubblico, sia per occupazioni temporanee che per occupazioni permanenti. «In questo momento particolarmente gravoso per le attività commerciali cittadine - ha proseguito Marzi - abbiamo pensato che questo slittamento potesse dare respiro alle realtà economiche muggesane, con l'auspicio che durante i mesi estivi ci siano le condizioni per un'attesa ripresa. Questa decisione è particolarmente importante per dare un segnale di vicinanza ai commercianti che sono l'anima dell'economia della nostra città». Una misura, quindi, quella dell'amministrazione comunale che ha lo scopo di permettere alle attività economiche, colpite dalle conseguenze dell'emergenza sanitaria, di procrastinare le scadenze della tassa sui rifiuti e del canone di occupazione spazi ed aree pubbliche, inizialmente previste al 31 marzo, per adempierle dopo la ripresa delle normali attività. «Si tratta di misure con cui intendiamo dare un primo aiuto, per quanto di nostra possibilità e competenza, a chi è stato più colpito dal punto di vista economico da questa situazione», ha detto il sindaco. «Siamo consapevoli certamente che si tratta di una misura non sufficiente - e per questo attendiamo anche gli interventi significativi dello Stato e dell'Europa - ma è sicuramente un aiuto. È giusto ed importante che il Comune faccia la sua parte anche su questo fronte, accanto al grande impegno che stiamo mettendo quotidianamente nell'applicazione delle misure per il contenimento del contagio. A questo proposito rinnovo - ha concluso - il mio ringraziamento per il gran senso di responsabilità dei muggesani e, in particolare, a tutti coloro che, già prima del decreto, hanno fatto delle scelte volte alla tutela della propria comunità».

 

La squadra Gal in campo per portare cibo a casa

da "Il Piccolo"
sabato, 14 marzo 2020

 

Da martedì il Gal (sigla che sta per Gruppo di azione locale) del Carso si adopererà per promuovere tutti i servizi di consegna a domicilio di cibo prodotto nell'area di propria competenza, cioè da Duino Aurisina fino a Muggia. Le aziende interessate e tutte le persone che vogliono aiutare possono scrivere all'indirizzo milic@galcarso.eu.

 

Social e "app" dedicate: a Muggia prof e mamme portano la classe a casa

da "Il Piccolo"
venerdì, 13 marzo 2020


Il patto insegnanti-genitori


Luigi Putignano
Anche a Muggia in questi giorni, a scuola, ci si va online. Per ovviare alla chiusura fino al 3 aprile, gli istituti si sono attivati per far sì che i ragazzi e i bambini continuino a fare i compiti. «Stiamo implementando i nostri servizi digitali - spiega la preside del Comprensivo "Giovanni Lucio" Marisa Semeraro - agevolando fino a qualche giorno fa il ritiro, da parte dei genitori, del materiale didattico rimasto a scuola». In questa complicata situazione anche i genitori, soprattutto le mamme attraverso il gruppo su Fb denominato appunto "Le mamme di Muggia", testimoniano quanto a oggi la dedizione e la pazienza dei docenti sia riuscita a mettere in campo per i loro figli.Per Chiara Bullo, il cui figlio è iscritto alla terza media della "Nazario Sauro", «i prof sono tutti molto attivi e interessati a far sì che i ragazzi possano tenersi "al passo". Tra mail, WhatsApp, Skype e registro elettronico i ragazzi lavorano. Avendo un figlio in terza mi chiedo come evolverà questa faccenda verso gli esami ma credo che si troverà una soluzione anche per questo». Claudia Sfetez, con un figlio iscritto in seconda alla primaria "Zamola", racconta che «per il momento i compiti sono arrivati via WhatsApp, ma nei prossimi giorni si procederà con l'app "Classeviva". Ed è arrivata anche qualche lezione via Youtube». Io ho un figlio in prima media - racconta Nicoletta Braico - e fin dalla scorsa settimana i professori si sono attivati per far arrivare ai ragazzi compiti tramite il registro elettronico e la app "Edmodo"». «In quinta alla primaria "De Amicis" - scrive Giovanna Bertocchi - le insegnanti hanno un contatto diretto con i ragazzi via email e attraverso "Edmondo", e l'insegnante di italiano ha anche chiesto loro di mandare ogni giorno un "diario di bordo" per tenersi aggiornati». Testimonianze arrivano anche dalla scuola slovena "Bubnic", parte del Comprensivo "Josip Pangerc" di San Dorligo: Mojca Drozina Federicis parla di «maestre attive, che mandano compiti tramite mail o messaggi WhatsApp».

 

Portare i figli dai nonni? Nessun problema

da "Il Piccolo"
mercoledì, 11 marzo 2020

 

Ecco gli spostamenti infracomunali ammessi: da Trieste a Muggia, ad esempio. Ma bisogna aver con sé l'autocertificazione


Marco Ballico
Dalla movida al divano: la vita che cambia in un attimo. Ma anche la difficoltà di capire che cosa si può fare e che cosa no, di fronte a un decreto, quello dell'«io resto a casa» del governo impegnato nella battaglia contro il coronavirus, dall'interpretazione non sempre agevole. Nel sito di palazzo Chigi ci sono semplificazioni e chiarimenti. Ma, di fronte ai dubbi di come possano per esempio lavorare a un metro di distanza dal cliente parrucchieri, barbieri ed estetisti (una delle questioni non spiegate da Roma), il prefetto di Trieste Valerio Valenti spiega che, quando non si riesce a trovare una risposta al caso specifico, «bisogna andare alla ratio della norma che impone di assicurare ogni mezzo per evitare il contagio». Fino al 3 aprile bisognerà innanzitutto abituarsi a servirsi dell'autocertificazione per gli spostamenti consentiti, quelli dettati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute (ma solo per le prestazioni indifferibili, sono sospese tutte quelle non urgenti, sollecitate invece le donazioni di sangue). La prefettura di Trieste, nell'avvertire che il virus «non fa distinzioni di età», ha diramato una nota in cui si invitano i cittadini appunto ad autocertificare la sussistenza delle tre situazioni che giustificano l'uscita dalla propria abitazione. Il modello è disponibile nel sito del ministero, e in numerosissimi siti internet, ma sarà anche possibile compilare la dichiarazione consegnata al momento di un eventuale controllo da parte delle forze di polizia, compresa quella municipale. Il consiglio è comunque di preparare per tempo l'autocertificazione (che potrebbe essere verificata ex post, la non veridicità costituisce reato) per evitare un aggravio di lavoro agli agenti. Per chi deve fare lo stesso spostamento ogni giorno è sufficiente un unico modulo. Lo stesso vale per chi ha esigenze familiari quotidiane, le cosiddette situazioni di necessità, equiparate al fare la spesa. E dunque un nonno può vedersi arrivare a casa i nipoti se i figli lavorano, un genitore separato può andare a prendere il figlio dall'ex coniuge, un figlio può andare ad assistere il genitore anziano. In tutti questi casi è consentito lo spostamento anche da comune a comune, e dunque il residente a Muggia potrà regolarmente guidare in direzione Trieste. Non ci fosse però la necessità di muoversi, anche le attività non vietate, come correre o andare in bicicletta, andranno fatte entro i confini di residenza, e rispettando la distanza interpersonale di un metro.Quanto agli allenamenti, li potranno continuare solo gli atleti professionisti, non gli amatori che, pur essendo iscritti alle federazioni, tesserati e magari qualcuno con certificato di idoneità agonistica in tasca, fanno sport per passione. Per loro sono ovviamente sospesi sedute in palestra e corsi. La distanza di un metro che vale per i podisti è il paletto fondamentale per baristi e ristoratori che potranno lavorare dalle 6 alle 18, ma saranno anche tenuti a distanziare i clienti (è prevista la sanzione della chiusura dell'esercizio da 5 a 30 giorni). Chi non ci riesce, per condizioni strutturali o organizzative che non lo consentono, non potrà aprire. Non è tuttavia escluso il servizio a domicilio. La pizzeria, pur costretta allo stop delle 18, potrà organizzarsi in modo da consegnare al privato, nella sua abitazione, non nel locale, margherita e capricciosa. Come già diventata purtroppo un'abitudine nelle ultime settimane, con scuole e università sempre chiuse (con le dovute precauzioni o in modalità a distanza sono però permessi esami e sedute di laurea, corsi di dottorato e ricevimento studenti), ci si dovrà scordare fino al 3 aprile anche di discoteche, centri di aggregazione, sale giochi e sale scommesse, cinema, teatri, musei, piscine, centri benessere e centri termali, cerimonie civili e religiose, compresi i funerali. Nei fine settimana niente centri commerciali e, da oggi, niente piste da sci. Caso a parte quello dei pub. Il divieto previsto dal Dpcm riguarda lo svolgimento di attività diversa dalla somministrazione di cibi e bevande. Fino alle 18, e sempre nel rispetto della distanza interpersonale di un metro, è perciò possibile vendere birra e panini sospendendo attività ludiche ed eventi aggregativi come musica dal vivo e proiezioni su schermi.

 

LE RISPOSTE

 

Il documento
Gli spostamenti consentiti, quelli dettati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, vanno segnalati nell'autocertificazione da presentare alle forze dell'ordine in caso di controllo. Se il cittadino non ne è in possesso, saranno gli stessi agenti a fornirla per la compilazione. Sono possibili controlli ex post per accertare la veridicità di quanto riportato.

Gli spostamenti
Necessità per le famiglie è anche il dover portare i figli dai nonni se mamma e papà lavorano. E poi un genitore separato può andare a prendere il figlio dall'ex coniuge e un figlio può andare ad assistere il genitore anziano. In tutti questi casi è consentito lo spostamento, anche da comune a comune, ad esempio da Muggia a Trieste.

Corsa e bicicletta
Si può andare a correre o in bicicletta entro i confini di residenza e rispettando la distanza interpersonale di un metro. Quanto agli allenamenti, li potranno continuare solo gli atleti professionisti, non gli amatori: per loro sospese sedute e corsi.

Pizza a domicilio
La pizzeria, pur costretta dalle disposizioni del decreto del governo allo stop dell'attività alle 18, potrà organizzarsi in modo da consegnare al privato, nella sua abitazione, non nel locale, una pizza margherita o capricciosa che sia.

 

Deperimetrazione del Sin: Muggia rialza il pressing per la piazzola di Vignano

da "Il Piccolo"
mercoledì, 11 marzo 2020


La possibile sburocratizzazione degli iter di bonifica e recupero rievocata dalla Regione "incoraggia" anche l'amministrazione Marzi


Luigi Putignano
Arrivare quanto prima a una deperimetrazione del Sito inquinato di interesse nazionale (Sin) di Trieste è anche nell'interesse del Comune di Muggia, che all'interno dell'area è proprietario della porzione di terreno in cui trova posto la vecchia piazzola ecologica, non più operante perché non pavimentata e quindi non conforme. Una deperimetrazione attraverso la quale, secondo quanto evidenziato nei giorni scorsi a Trieste dall'assessore regionale all'Ambiente Fabio Scoccimarro, il Sin finirebbe per cedere ulteriore spazio al Sito di interesse regionale (Sir), coinvolgendo complessivamente circa 150 operatori. Cosa che consentirebbe di procedere al nuovo Accordo di programma, in sostituzione di quello siglato il 25 maggio 2012. Con l'effetto di aumentare in modo considerevole l'area dei terreni di competenza regionale, e garantendo così la possibilità di ultimare le pratiche necessarie molto più velocemente, possibilmente senza perdere i finanziamenti garantiti dallo Stato nel 2012, pari a circa otto milioni di euro. Possibilità di cui potrebbe beneficiare anche la comunità muggesana, che oggi paga un canone per l'attuale piazzola ecologica. «La piazzola ecologica di Vignano - evidenzia l'assessore comunale all'Ambiente Laura Litteri - rientra nell'area Sin. Si tratta di un'area non pavimentata, motivo per cui la Regione non ha rinnovato la concessione che dieci anni fa era stata data dalla Provincia».Intanto il Comune ha intrapreso tutte le procedure previste per poter svincolare l'area: «Abbiamo inviato la documentazione richiesta il 20 dicembre 2017 - sottolinea sempre Litteri - ma da allora non è mai stata convocata la Conferenza dei servizi, di nomina ministeriale, che deve analizzare i risultati delle analisi e decidere se l'area è inquinata oppure no. Nella stessa situazione si trovano altre aree su cui sorgono attività commerciali che attendono una risposta da anni». In soldoni, insomma, sono tante le realtà, anche del territorio muggesano, che non possono espandere le proprie attività. «A giugno dell'anno scorso, su richiesta del Ministero - chiude Litteri - il Comune ha ripetuto alcuni test i cui risultati sono rientrati nei limiti previsti dalla norma. Siamo ancora in attesa del via libera del ministero per iniziare i lavori di pavimentazione e restituire una piazzola ecologica sicuramente migliorata ai cittadini». E, soprattutto, a costo zero.

 

Servizi per l'infanzia: gestore unico a Muggia

da "Il Piccolo"
martedì, 10 marzo 2020


In via di perfezionamento il maxi appalto da 710 mila euro che riguarderà Progetto giovani, Ricremattina e Ludoteca

 

Luigi Putignano
Da maggio, per la prima volta nella cittadina rivierasca, si concretizzerà la prima esperienza di unificazione della gestione dei servizi per l'infanzia. Alla luce della scadenza dell'attuale affidamento dei servizi integrativi scolastici effettuati dal Comune di Muggia - Progetto giovani, Ricremattina e Ludoteca comunale - l'intenzione dell'amministrazione guidata da Laura Marzi è, infatti, quella di individuare un soggetto unico al quale affidare in appalto questi servizi per il periodo dal 4 maggio di quest'anno al 3 maggio del 2022. Un appalto di due anni, dunque, con opzione di rinnovo in favore dell'amministrazione comunale per un ulteriore biennio, ossia dal giorno successivo alla scadenza fino al 3 maggio 2024, nonché una proroga avente una durata massima di 4 mesi successiva alla scadenza del contratto, sia stato esso rinnovato o meno, al fine di consentire l'espletamento della nuova procedura di gara finalizzata al successivo affidamento di tali servizi. I termini per la presentazione delle domande sono scaduti lo scorso 13 febbraio e dovrebbero vedere a breve l'affidamento, dopo l'esperimento dell'apposita procedura di gara a evidenza pubblica ora in corso, di un appalto il cui importo a base d'asta è complessivamente stimato in 710.454 euro. Una cifra che comprende il primo biennio, l'eventuale biennio opzionale, nonché l'ulteriore potenziale proroga contrattuale di quattro mesi al massimo. La giunta Marzi aveva già da tempo preannunciato di essere al lavoro per perfezionare ed ottimizzare i servizi per l'infanzia: «I servizi muggesani per l'infanzia - spiega l'assessore Luca Gandini - hanno dimostrato, a fronte di numeri in continua crescita, di essere molto apprezzati, ma i margini di miglioramento ci sono sempre e il nostro impegno va sempre in questa direzione».Anche a fronte delle richieste delle famiglie, prosegue Gandini, «abbiamo quindi vagliato ogni possibilità di ottimizzazione ed efficientamento di quanto già messo in campo fino ad ora e, di certo, in questa direzione va anche la ricerca di un interlocutore unico per la gestione dei diversi servizi».Sono diverse le novità contenute all'interno di questa procedura di gara. In particolare, per il nido d'infanzia comunale è previsto, in primis, il prolungamento dell'orario di apertura della struttura di via D'annunzio, che vedrà quindi un'estensione del servizio offerto dalle 15.30 alle 17.30. Il servizio estivo dello "Iacchia" vede un prolungamento delle attività educative nelle prime quattro settimane successive alla chiusura del nido d'infanzia che, rivolto prioritariamente ai bambini frequentanti la struttura, nel caso risultino posti disponibili prevede la possibilità di accoglimento di bambini in fascia 12-36 mesi già frequentanti un nido d'infanzia e residenti nel Comune di Muggia. Previsto nell'appalto anche il centro estivo rivolto ai bambini della scuola dell'infanzia con attività ludico-ricreative, educative e laboratoriali. Riconfermato, inoltre, il servizio di accompagnamento sullo scuolabus.

 

La Riviera "patria" di affezionati geosegnalatori

da "Il Piccolo"
martedì, 10 marzo 2020

 

I territori di Muggia e Duino Aurisina sono, finora, gli unici dell'Uti a essere coperti dal servizio di geosegnalazione della Regione. Parliamo di un servizio, partito il 29 ottobre del 2012 con le prime prove di funzionamento e con la prima segnalazione datata 16 gennaio 2013, che consente al cittadino di indicare con estrema precisione porzioni o aree del territorio regionale in cui ci sono problematiche di vario genere sulle quali intervenire, dall'albero fuori sagoma al cassonetto colmo e non svuotato. E a Muggia il servizio pare aver preso piede: la prima segnalazione giunta da qui risale al 13 aprile del 2015, relativa a un punto luce danneggiato (in particolare un lampione funzionante a intermittenza) in Strada per Lazzaretto 21, e risoltasi, proprio grazie alla geolocalizzazione, con un intervento effettuato tre giorni dopo. Da allora a oggi sono state 1.936 le geosegnalazioni, l'ultima della quale inviata il 6 marzo e relativa a un intervento richiesto in Strada di Chiampore all'altezza del civico 26 per segnalare la presenza di tre tronconi di alberi morti alti tra i tre e i quattro metri su suolo pubblico e la concomitante presenza nelle chiome di alberi ad alto fusto di cavi elettrici e del telefono che nelle giornate di bora creano disagi all'utenza. Sul portale è indicato se si tratta di una segnalazione nuova, già in carico o risolta. Nel corso dei primi mesi di quest'anno a Muggia ci sono state 28 geosegnalazioni, delle quali sei risolte e quattro prese in carico, che vanno dalla potatura di alberi alle vie al buio, dalla rimozione di rifiuti abbandonati sul territorio ai problemi relativi all'acquedotto e alle fognature. Anche nelle ultime settimane ci sono state diverse segnalazioni, da quella che geolocalizza nella zona di uscita della galleria di via Flavia di Stramare la presenza di nidi di processionaria a quella che segnala la notevole pericolosità dei tombini che sono sul marciapiede nella prima parte di via del Serbatoio. L'indirizzo web in questione è http://geosegnalazioni.regione.fvg.it.

 

In Consiglio il caso dei mitili contaminati

da "Il Piccolo"
lunedì, 9 marzo 2020


Interrogazione sull'ordinanza che vieta il consumo di cozze. Si parlerà anche di misure da attuare per la processionaria

 

Luigi Putignano
Si terrà regolarmente il consiglio comunale, previsto per mercoledì in seduta straordinaria alla sala congressi "Millo", per ottemperare alle disposizioni previste dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 4 marzo: a Muggia fino al 3 aprile le sedute della giunta si terranno nella sala del consiglio in Municipio mentre quelle del consiglio comunale, e delle sue articolazioni quando necessario, saranno ospitate nella sala conferenze di piazza della Repubblica. Due le interrogazioni all'ordine del giorno: la prima sull'individuazione della fonte di contaminazione dei mitili nell'area muggesana, la seconda relativa alle misure da adottare per preservare la flora del territorio dalla processionaria del pino. Sul primo tema giova ricordare che il 22 gennaio con un'ordinanza dell'azienda sanitaria è stato posto il divieto alla consumazione delle cozze muggesane perché era stato riscontrato un elevato valore di benzoapirene. Sulla questione del dannoso lepidottero che tanti danni arreca alle pinete, da un po' di tempo pare aver intaccato tutto il territorio, infestazione forse - è opinione dell'Ersa - causata dal caldo atipico. Anche se a detta di Silvio Silich, ispettore della stazione forestale di Trieste ed esperto di fitopatologia forestale, «è più un problema sanitario che fitosanitario». Si discuterà della variazione di bilancio e dell'affidamento della riscossione coattiva dell'Uti Giuliana all'Agenzia delle entrate-Riscossione. Altro tema sarà la designazione dei componenti della commissione per l'ammissibilità delle richieste referendarie ai sensi del regolamento. Sarà poi la volta delle variazioni consiliari al bilancio di previsione 2020-2022. La prima riguarda l'avanzo vincolato di amministrazione di parte corrente dell'ambito Carso Giuliano per l'erogazione dei contributi del Fondo Sociale Europeo per i servizi per la prima infanzia relativi all'anno scolastico 2019-2020. La seconda, sempre per l'ambito Carso Giuliano, è relativa al trasferimento di fondi al Comune di Duino Aurisina per garantire le prestazioni previste in convenzione istitutiva del servizio sociale dei comuni dell'ambito territoriale Carso Giuliano. Infine, si parlerà dell'adozione della variante al piano attuativo comunale con valenza di piano di recupero e per l'abbattimento delle barriere architettoniche, il cosiddetto Peba, per il nucleo antico di Muggia e la contestuale adozione della variante 39 al Piano regolatore generale comunale.

 

Il poker di donne sindaco in guerra con gli stereotipi

da "Il Piccolo"
domenica, 8 marzo 2020

 

Marzi, Pallotta, Hrovatin e Kosmina: «Impegno e sacrifici ma tutto questo non ci deve fare paura. Il maschilismo in politica? Purtroppo è duro a morire»

 

Emily Menguzzato
Amano la vicinanza con i cittadini, danno risalto alle persone e alle loro esigenze, hanno un forte senso di appartenenza e uno sguardo lungimirante. Ringraziano le loro giunte, i loro consigli e i loro collaboratori. Si ritengono fortunate perché grazie ai mariti, ai compagni, ai figli e ai genitori sono riuscite a conciliare i tempi della vita privata con il loro impegno per la collettività. Concordano con l'introduzione di servizi che possano facilitare il ruolo politico - e lavorativo - delle donne, e vorrebbero vedere più nomi femminili scritti lungo le proprie vie. Sono le sindache che guidano quattro dei sei municipi della Uti Giuliana: Monica Hrovatin a Sgonico, Tanja Kosmina a Monrupino, Laura Marzi a Muggia e Daniela Pallotta a Duino Aurisina. Le storieL'impegno politico nasce, quasi per tutte, lontano nel tempo. «Da ragazzina ero rappresentante di classe - racconta Pallotta, eletta nel 2017 con Forza Duino Aurisina, Rivolta Duino Aurisina, Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, Lega Nord e Lista Ret-Autonomia Responsabile -. Mio papà ha sempre seguito il mondo della politica e avevamo piacere di confrontarci. Sono diventata assessore nel 2002, poi consigliere provinciale e comunale. E infine sindaco, con grande onore e piacere». Anche Marzi ha coltivato in casa la sua passione: «Nasco in una famiglia molto politicizzata, mio padre ha dedicato gran parte delle sue energie alla politica. E anche mia mamma era "impegnata"». Marzi è stata eletta, diventando poi vicesindaco di Muggia, nel 2011. Nel 2016, è diventa sindaco sostenuta da Sel, Partito Democratico e Cittadini per Muggia. «È un grande orgoglio rappresentare una città che amo e che ho vissuto intensamente per tutta la vita», aggiunge. «Ero volontaria al circolo culturale del comune di Sgonico e, con il mio lavoro sociale, ero sempre attiva sul territorio - racconta invece Hrovatin -. Sono diventata consigliera, assessore e poi sindaco nel 2014 e nel 2019 (lista Skupaj/Insieme, ndr). Considero il mio ruolo una grossa responsabilità». Più recente è l'impegno di Kosmina: «Una decina di anni fa mi sono trasferita da Sistiana a Monrupino. Nel 2014 sono diventata consigliere comunale e l'esperienza mi è piaciuta molto. Poi da otto mesi sono sindaco (lista Progressista/Napredna Lista, ndr). Un impegno notevole, che trovo davvero interessante e formativo sotto mille punti di vista». Donne e politicaAgli occhi delle quattro sindache, la politica al femminile appare per molte persone ancora legata a vecchi stereotipi. «Personalmente non mi sento discriminata - osserva la sindaca di Duino Aurisina - ma posso dire che, a volte, se mi trovo in presenza di un assessore uomo qualcuno pensa che il sindaco sia lui. Dobbiamo fare ancora tanta strada, spesso si tende a pensare che una donna abbia seguito delle scorciatoie». Su una linea simile la sindaca di Muggia: «Non voglio generalizzare - afferma - ma ancora oggi mi accorgo che c'è un certo senso di superiorità da parte di alcuni uomini. È necessario riequilibrare gli spazi, delegare compiti e ridefinire ruoli». Anche secondo Kosmina il mondo è ancora, in buona parte, maschilista. «Siamo ancora in poche. Facciamo il doppio della fatica, per gli impegni domiciliari, ma spesso siamo più concrete». Per Hrovatin, «fare politica richiede un grosso sacrificio in termini personali. Ma alla fine si riesce a fare tutto e questo, alle donne, non deve fare paura». QUOTE ROSAPareri discordanti emergono parlando di provvedimenti volti a equilibrare la presenza femminile e quella maschile nelle sedi decisionali. Quando si parla cioè di "quote rosa" o di "doppia preferenza di genere". «Sono favorevole a questi strumenti», sostiene Kosmina. «Ero un po' scettica - osserva Hrovatin - perché bisogna guardare alle competenze. Ma credo che questi strumenti siano un trampolino di lancio, magari per un periodo, finché la situazione non si normalizza». Anche Pallotta ha qualche dubbio: «Sono sempre stata contro le quote rosa, credo che la meritocrazia sia fondamentale. Ma se possono supportare le donne... allora parliamone». Marzi, infine, è la più sfavorevole: «La garanzia della partecipazione femminile deve essere data da un cambio di mentalità - dice -, non mi piacciono le zone di protezione. Mi piacciono le conquiste fatte con le proprie forze». Lavori in corsoTante sono le prospettive annotate nelle agende delle quattro sindache. Tra le priorità di Sgonico c'è il servizio sociale. «Continueremo a portare avanti anche diversi progetti sulle scuole e sull'energia alternativa», aggiunge Hrovatin. Pallotta valorizza invece il cantiere per la rotatoria di Sistiana, in quello che era «l'incrocio più pericoloso di tutta la regione». Ma sono partiti anche i progetti di promozione turistica, i centri estivi diffusi e i lavori del "Mini Mose" al Villaggio del Pescatore, una barriera per difendere la costa dall'acqua alta. «Vorremmo restaurare il vecchio museo carsico di Repen - racconta Kosmina -, migliorare l'illuminazione pubblica, concludere i lavori alla scuola di Zolla e risistemare l'ex valico di Fernetti». Tante anche le potenzialità immaginate per Muggia, sia per il porto che per la parte industriale. «Sono previsti investimenti per il turismo e per riqualificare la costa», mette in luce infine Marzi.

 

Carnevale muggesano: le premiazioni spostate nell'edizione estiva

da "Il Piccolo"
domenica, 8 marzo 2020

 

Appuntamento al Carnevale estivo per premiazione e pubblicazione della classifica dei premi minori dell'edizione invernale 2020. Questa la soluzione all'orizzonte, con vista dunque su agosto, per il recupero degli eventi sospesi a febbraio a causa dell'emergenza coronavirus.A saltare erano state giornate ricche di eventi come la "mega frittaia", la veglia funebre delle vedove inconsolabili e la cerimonia finale di chiusura della 67.a edizione della kermesse, oltre a uno degli appuntamenti più attesi, ossia la sfilata senza carri del martedì grasso. Il tutto con il fermo proposito, da parte dell'associazione delle Compagnie del Carnevale e del Comune di Muggia, di considerare gli appuntamenti in questione solo in stand-by, in attesa di tempi più sereni. «Qualche giorno fa si sono incontrate le compagnie componenti l'associazione del Carnevale muggesano», ha fatto sapere il presidente dell'associazione Mario Vascotto, chiarendo che erano presenti tutte le compagnie e l'assessore Stefano Decolle in rappresentanza dell'amministrazione comunale. «Un incontro organizzato per discutere sull'opportunità di riprendere le due giornate perse del Carnevale o trovare altre soluzioni». Dalla maggioranza dei presenti è stato condiviso che qualsiasi nuova data fosse stata scelta avrebbe avuto un costo ulteriore non previsto e, non da meno, sarebbe stata "altro" rispetto alla manifestazione specifica che, per sua natura, ha delle peculiarità evidenti. «Sempre a maggioranza, si è quindi deciso di rimandare al Carnevale estivo sia la premiazione sia la pubblicazione della classifica dei premi minori», ha annunciato Vascotto, aggiungendo: «Capiamo la voglia di conoscere i risultati finali della sfilata, ma abbiamo reputato fosse giusto rimandare tutte le premiazioni». «È stata una scelta ponderata, che ha trovato nel Carnevale estivo il contenitore più appropriato per recuperare quelle giornate riportandole in un contesto di allegria, colori e divertimento», ha detto l'assessore al Turismo, Stefano Decolle. «Generalmente l'attesa dura solo un paio di giorni mentre quest'anno bisognerà munirsi di un po' di pazienza», sottolinea l'esponente di giunta. Per sapere, quindi, chi si aggiudicherà la maschera d'oro 2020, i premi "Mazucola", "Pece picio", "Baldan", "Sfetez" e quello per la miglior banda si dovrà attendere ancora qualche mese, quando aprirà i battenti una ricca edizione del Carnevale estivo.

 

Il 2019 da primato della linea marittima fra Trieste e Muggia: 103 mila i passeggeri

da "Il Piccolo"
sabato, 7 marzo 2020

 

Aumento di oltre il 9 per cento rispetto all'anno precednete. Il mese più gettonato è risultato ottobre. Molti cicloturisti

 

Luigi Putignano
Un vero e proprio exploit quello registrato nel 2019 dalla linea marittima annuale Muggia-Trieste di Trieste Trasporti, che vede in servizio il Delfino Verde. A bordo della motonave che quotidianamente, sin dalle prime luci dell'alba, collega l'attracco alla radice del molo Bersaglieri del capoluogo giuliano con il lato interno della diga foranea della cittadina istroveneta sono infatti aumentati lo scorso anno non solo i pendolari ma anche e soprattutto i turisti, che decidono di fare una passeggiata tra le calli del suggestivo centro storico muggesano. I numeri parlano chiaro: i 94 mila 827 passeggeri del 2018 sono diventati 103 mila 619 nell'anno da poco passato, con un incremento dunque del 9,27%. E questo nonostante le numerose interruzioni del servizio dovute a condizioni meteo avverse o, come accaduto lo scorso dicembre, all'alta marea. I dati forniti da Trieste Trasporti dicono anche che i primi due mesi del 2020, con 14 mila 711 passeggeri, hanno dato seguito al trend di crescita segnato negli anni precedenti. Il collegamento funziona e ha grosse potenzialità, anche in virtù del fatto che rappresenta un'ottima soluzione per i ciclisti che giungendo a Muggia via mare si collegano direttamente alla Parenzana. Andando nel dettaglio, il mese con il maggior numero di passeggeri del 2019 è stato ottobre, con 13 mila 429 - con un incremento di quasi 1.500 unità rispetto allo stesso mese del 2018 - dei quali ben 5 mila 332 con biglietto singolo di andata e ritorno. Nel 2018 era stato agosto a segnare il numero di passeggeri più importante, con 12 mila 253. Ma a parte il mese di ottobre, il 2019 ha fatto registrare ottime performance anche a marzo, con 8 mila 146 passeggeri rispetto ai 3 mila 810 del 2018, e giugno quando i passeggeri sono stati 12 mila 322, con un incremento di ben 2170 unità rispetto al 2018. Dal punto di vista turistico è certamente il mese di agosto quello che ha mostrato maggiore vitalità: infatti i passeggeri che hanno usufruito di corse singole di andata e ritorno sono stati 8 mila 242, contro i 6 mila 240 di giugno o i 5 mila 536 di luglio. «Parliamo di un servizio che funziona e che sta crescendo», ha spiegato Michele Scozzai, responsabile comunicazione di Trieste Trasporti. Per quel che concerne i piani relativi al prossimo futuro «è prematuro parlarne - ha proseguito Scozzai - perché c'è da definire prima la questione del contratto del trasporto pubblico regionale». Contratto, del valore di oltre 120 milioni di euro, che avrà durata decennale a partire dalla data di avvio del servizio, ossia dal prossimo primo maggio. 

Il totale del 2019

I 94 mila 827 passeggeri complessivamente registrati nel 2018 sulla linea marittima Trieste-Muggia, sono diventati 103 mila 619 nel 2019, con un incremento pari dunque al 9,27% da un anno all'altro.

I picchi
Il mese più gettonato del 2019 è stato ottobre, con 13 mila 429 passeggeri, dei quali ben 5 mila 332 con biglietto singolo di andata e ritorno. Nel 2018 era stato agosto a segnare il numero di passeggeri più importante, con 12 mila 253. Ottobre a parte, nel 2019 ottime le performance anche a marzo, con 8 mila 146 passeggeri, e giugno, con 12 mila 322.

Il trend a inizio 2020
I dati forniti da Trieste Trasporti dicono anche che i primi due mesi del 2020, con 14 mila 711 passeggeri totali, hanno confermato il trend di crescita del servizio della linea marittima Trieste-Muggia già registrato negli anni precedenti.

 

Vincoli, dehors, "basi": ora il centro di Muggia ha un vestito su misura

da "Il Piccolo"
venerdì, 6 marzo 2020

 

Il Piano del nucleo storico svelato in Commissione congiunta. Inizia così la fase che consente le "osservazioni istituzionali"

 

Luigi Putignano
I vincoli, i dehors, i punti strategici individuati all'interno della cornice: è stato presentato ieri in Sala Millo, davanti alla Commissione consiliare congiunta, il Piano attuativo comunale relativo al centro storico di Muggia, condensato in 15 tavole necessarie a capire lo stato dell'arte del vecchio nucleo urbano. Dopo l'introduzione di Alberto Menegante, del Servizio di Pianificazione territoriale del Comune, ha relazionato sulle specificità del progetto Gianluca Ramo, a capo del "consorzio" di professionisti che ha realizzato il lavoro. Un'area, quella che ricade nella perimetrazione del centro antico muggesano, che riesce di facile lettura, grazie al suo impianto "a testuggine", e che rappresenta un complesso ben differenziato dal punto di vista urbanistico dal resto della cittadina. «Da aprile a giugno dello scorso anno - ha spiegato Ramo - sono stati organizzati incontri aperti alla cittadinanza e agli stakeholders per presentare i contenuti del progetto e gli elementi caratterizzanti il nucleo antico di Muggia, dando la possibilità di formulare specifiche richieste e apporti sia durante gli stessi incontri che in forma scritta successivamente».Ieri mattina, invece, si è passati alla fase che prevede ora la possibilità di presentare le cosiddette "osservazioni istituzionali". Relativamente ai criteri di individuazione degli edifici esistenti, Ramo ha sottolineato che «più che sui singoli edifici, a parte quelli vincolati, è stato fatto un lavoro sul contesto, ossia in funzione della loro rilevanza all'interno del centro, dal punto di vista sia storico-culturale che urbanistico».Inoltre sono stati individuati cinque «progetti strategici», a introdurre appunto le strategie generali per i futuri interventi di riqualificazione: il "centro dell'ospitalità e dell'accoglienza", che vede il suo focus tra piazza Marconi e il mandracchio, il "porto", ossia l'area sul mare dove insistono l'ex caserma della Finanza e il parcheggio, il "molo", che investe oltre alla struttura portuale l'area in cui è situato l'ex ittiturismo, la "piazza", in cui è posto l'ex lavatoio, e il "castello", nei pressi del quale è prevista una «terrazza su Muggia». Infine è stata analizzata la questione dei dehors, che il Piano attuativo prevede di regolamentare in aree ben definite, come piazza Marconi, l'area che gravita attorno al mandracchio e alcune zone minori a monte. L'obiettivo è di ridurre gli ingombri anche per consentire una maggiore visibilità ai prospetti monumentali della città. Sono previste strutture stabili, in vetro e acciaio, nella parte a ridosso del mare. Dopo l'illustrazione tecnica si è sviluppata una "pacata" discussione politica: Roberta Tarlao, di Mejo Muja, dopo avere evidenziato le «pessime condizioni in cui versano tratti di calle San Francesco e calle Volta», ha chiesto al sindaco Laura Marzi se ci fosse qualche novità sulla possibilità di «installare pannelli fotovoltaici sui tetti del centro storico», ricevendone risposta negativa. Marco Finocchiaro, del Gruppo misto, ha evidenziato la «mancanza di dati realtivi alla mobilità ciclistica»: Raro ha risposto che, di questa problematica, deve occuparsi un eventuale biciplan. Infine Nicola Delconte, di Fdi, ha chiesto lumi sugli edifici del Demanio prospicenti il porto, una volta utilizzati dalla Finanza e per i quali è previsto un utilizzo ricettivo e non residenziale: Marzi ha risposto che si tratta di edifici dell'Authority per i quali ci sono già accordi.

 

Vendita fuorilegge dalla barca. Pescatore multato a Muggia

da "Il Piccolo"
venerdì, 6 marzo 2020

 

Benedetta Moro
Stop alla vendita diretta per una settimana e 1.500 euro di multa. Sono i provvedimenti presi lunedì scorso (ma la notizia è stata resa nota ieri) durante uno dei tanti controlli congiunti del Nucleo pesca della Capitaneria e dell'Azienda sanitaria nei confronti di un pescatore di Muggia. Le doppie verifiche, mirate in particolare tra i punti di sbarco e di vendita diretta del prodotto ittico nei porti del litorale regionale, hanno portato infatti alla scoperta di un peschereccio, ormeggiato in zona mandracchio a Muggia, dal quale si vendevano pesce e molluschi privi di informazioni attestanti la tracciabilità del prodotto. La Guardia costiera ha quindi sequestrato (e poi donato alla mensa dei frati di Montuzza dopo i dovuti "test") circa otto chili di mormore, pagelli fragolini e murici. In quest'ultimo caso si tratta di molluschi che possono finire sul mercato solo se preventivamente inviati a un centro di raccolta e stabulazione, che si occupa del processo di depurazione naturale e biologica.Per non aver ottemperato a tali norme al titolare dell'imbarcazione è stata perciò comminata una sanzione amministrativa di 1.500 euro. Gli ispettori dell'Azienda sanitaria hanno inoltre imposto alcune prescrizioni legate alle modalità di svolgimento della vendita diretta da parte dell'impresa di pesca. Il venditore non è risultato infatti in possesso di tutti i requisiti di igiene previsti dalla legislazione alimentare, a tutela della sicurezza degli alimenti, della lealtà degli scambi commerciali e degli interessi dei consumatori.Il proprietario del mezzo avrà tempo una settimana per i relativi adempimenti, periodo in cui potrà continuare la propria attività di vendita solamente al mercato di Trieste. Per la vendita diretta sulle imbarcazioni infatti - pari al 30% del pescato di un anno poiché, come da normativa regionale, il restante 70% deve essere conferito comunque al mercato ittico - i pescatori devono rispettare alcune indicazioni. Tra queste, hanno l'obbligo di utilizzare un banco d'acciaio per la commercializzazione del prodotto ittico posto all'interno del peschereccio, nel quale devono essere presenti l'acqua corrente e un lavabo pulibile, sempre in acciaio. Il pesce può essere infine ceduto solamente "sano", senza la possibilità di pulirlo in loco.

 
Autocarro si ribalta sulla strada del Lazzaretto

da "Il Piccolo"
venerdì, 6 marzo 2020


Spettacolare incidente, fortunatamente senza gravi conseguenze, ieri pomeriggio in strada per Lazzaretto. Un autocarro è uscito di strada cappottandosi. Il conducente è rimasto illeso. Sul posto la Polizia municipale per i rilievi e i Vigili del fuoco del Distaccamento di Muggia e della Centrale di Trieste per la messa in sicuezza.

 

Artiste Muggesane alla Negrisin

da "Il Piccolo"
venerdì, 6 marzo 2020

 

Si apre domanica alle 10 a Muggia nella sala Negrisin di Piazza Marconi, la Mostra Collettiva di Artiste Muggesane organizzata dal "Circolo Ottomarzo - Udi - sezione di Muggia" con la partecipazione del Comune di Muggia. La mostra resterà aperta fino al 22 marzo con orario feriale 10-12 e 17-19, festivo 10-12.


Architetti in mostra al Museo Carà

da "Il Piccolo"
venerdì, 6 marzo 2020


Da oggi al 29 marzo, al Museo d'Arte Moderna Ugo Carà di Muggia, è visitabile la mostra Esposizione dei premi di Laurea Magistrale in memoria di Ugo Carà, service biennale del Lions Club Trieste San Giusto, con i tre progetti vincitori per le migliori tesi di Laurea in Architettura, in partenariato con l'Università degli Studi di Trieste.


Anche l'Armonia sospende gli spettacoli

da "Il Piccolo"
venerdì, 6 marzo 2020

 

In conformità alle disposizioni del del decreto per contenere il diffondersi del virus Covid-19, anche "L'Armonia - Associazione tra le Compagnie Teatrali Triestine" comunica di aver sospeso tutte le rappresentazioni da essa programmate/organizzate fino a nuove disposizioni di legge. Sospesi gli spettacoli della 35ma Stagione del Teatro in Dialetto Triestino, al Teatro Silvio Pellico" di via Ananian a Trieste e gli appuntamenti delle Rassegne a Muggia, Prosecco e Staranzano. Appena possibile L'Armonia aggiornerà il pubblico a mezzo stampa in merito alle nuove date.

 

La quarantena con vista mare nei dieci bungalow ospitati a Muggia

da "Il Piccolo"
giovedì, 5 marzo 2020


Consegnate ieri mattina alle autorità sanitarie le chiavi degli alloggi da 41 posti letto nella base militare a Lazzaretto


Luigi Putignano
Una decina di bungalow con vista mare, in un angolo suggestivo della costa a pochi passi dal confine con la Slovenia. Eccola la postazione destinata alla quarantena di pazienti contagiati dal coronavirus ricavata all'interno della base logistica addestrativa di Muggia, nel tratto che da Punta Sottile scende verso il porticciolo di San Bartolomeo. Uno spazio ufficialmente operativo dalle 11 di ieri mattina, da quando cioè il maggiore Enzo Di Fazio, in qualità di rappresentante del Demanio militare ha consegnato le chiavi della struttura alla responsabile del distretto 3 di Muggia e Valmaura dell'Azienda sanitaria universitaria giuliano-isontina, Ofelia Altomare. Il rapido sopralluogo effettuato ieri ha permesso di constatare appunto il buono stato di conservazione, e la rispondenza alle prescrizioni del Dipartimento di prevenzione, dei mini appartamenti dotati complessivamente di 41 posti letto, oltre che di bagni e spazi comuni. Nel comprensorio tra l'altro, come si può vedere da Google Maps (l'ingresso fisico invece è stato vietato ai giornalisti ieri mattina dal personale militare), sono presenti pure campi da tennis e una piscina. Quella di Muggia, come noto, è la terza struttura pensata per l'isolamento di pazienti contagiati dal coronavirus individuata in regione. Le altre due sono a Tricesimo e a Pasian del Prato. «La base logistica a Lazzaretto - spiega Laura Marzi, sindaco di Muggia -, è stata scelta perché si tratta di una struttura abbastanza isolata, con ambienti non utilizzati al momento, ma che sono già pronti per l'utilizzo, a parte alcuni accorgimenti». A favore del sito rivierasco ha giocato anche la logistica: «La parte dell'area militare i cui sono poste le strutture che accoglieranno i pazienti - ha evidenziato Marzi - risulta essere periferica rispetto dal resto della caserma, con un ingresso lato strada che mette in comunicazione direttamente i bungalows».E proprio attraverso quell'ingresso ieri mattina si è registrato un via vai di mezzi e persone impegnate a portar dentro materiali, ripulire l'area dagli arbusti e sgomberare i passaggi e rendere percorribile l'accesso. Preparativi che hanno "incuriosito" anche i vicini sloveni, come testimoniato dall'arrivo di alcune troupe giornalistiche d'oltreconfine. «Sono stata intervistata pochi giorni fa da giornalisti della tv slovena che avevano sottolineato di essere contenti che il Fvg facesse in qualche modo da "cuscinetto" rispetto al Venetp, regione in cui si era registrato un alto numero di contagi. Ora hanno compreso che si tratta di una struttura allestita per persone che sono che sono sì positive al virus, ma che non necessitano di ospedalizzazione in quanto non sintomatiche».Ma se i vicini di oltreconfine si sentono rassicurati, lo stesso non si può dire per molti muggesani che aspettano di capirne di più, come dimostra il dibattito sulle pagine locali di Facebook. Il sindaco, da parte sua, si affretta però a rassicurare. «Non c'è alcun rischio per la popolazione che risiede nei dintorni della struttura - afferma Marzi -, basti pensare che all'interno della base vivono, in altri edifici limitrofi, il comandante e gli uomini che lavorano normalmente nella base stessa». La prima cittadina è tornata poi sulla questione della mancata cortesia istituzionale da lei stessa sollevata nei corsi, quella cioè del ritardo con cui la giunta di Muggia è stata messa al corrente della decisione della Regione. «L'assessore Riccardi si è comportato da gran signore - conclude Marzi -. Dopo essersi scusato con me in diretta il giorno stesso in cui era trapelata la notizia, lo ha fatto anche davanti a 215 sindaci il giorno successivo, e anche una terza volta quando ci siamo incontrati in Prefettura. In questi giorni l'ho visto veramente e costantemente impegnato su questo fronte».

 

Il Consiglio di Muggia trasloca alla "Millo"

da "Il Piccolo"
giovedì, 5 marzo 2020


Luigi Putignano
Spostare il Consiglio comunale in sala "Millo": ieri in occasione della Prima commissione - riunitasi per discutere di alcune delibere, tra cui quella sull'affidamento, in base alla normativa in vigore, delle riscossioni coattive, all'Agenzia delle entrate - si è parlato dell'opportunità, data la situazione abbastanza fluida dovuta alla crisi sanitaria, di spostare i lavori d'aula nella più capiente sala "Millo". A prospettarlo ieri è stato il vicesegretario comunale Antonio Maria Carbone, dopo aver ricordato che ci sarà la consegna ai consiglieri, prima del prossimo Consiglio comunale di mercoledì 11 marzo, dei tablet in comodato d'uso, strumento che l'amministrazione comunale ha deciso di "mettere in campo" nella lotta allo spreco e che in questo caso andrà ad azzerare la quantità di carta utilizzata per la stampa della documentazione necessaria alle attività del Consiglio. Intanto, come confermato dal sindaco Laura Marzi, la commissione di oggi sul Pianodel centro storico si terrà proprio nella sala convegni di piazza Repubblica.

 

Piano del centro storico: primo "atto" a Muggia

da "Il Piccolo"
mercoledì, 4 marzo 2020

 

Domani mattina nella sede municipale si riunirà la commissione consiliare congiunta in cui sarà presentato il Piano particolareggiato del centro storico di Muggia, dopo la cui pubblicazione sarà possibile presentare osservazioni a riguardo. Il centro di Muggia è un nucleo antico che rappresenta un unicum nel suo genere nel territorio triestino e all'interno del quale sono situati ovviamente gli edifici storici di maggior pregio architettonico della cittadina rivierasca, oggetto di un piano attuativo - progettato da Gianluca Ramo, Sara Malgaretto, Michele Miotello, Gianluca Malaspina e Fabio Saccon, diviso in due fasi e partito ad aprile dello scorso anno - che investe gli aspetti generali, gli interventi ammessi, le tipologie e gli elementi architettonici di tutto il centro storico, oltre che quelli cromatici (che ricadono a loro volta nel cosiddetto Piano colore).

 

Vandali in azione tra Molo T e Punta Olmi

da "Il Piccolo"
martedì, 3 marzo 2020

 

Raid all'altezza della nuova rampa per disabili. Spariti i "tombini" vicino alle docce: non è escluso siano stati gettati nel mare

 

Luigi Putignano
 «È grande la nostra amarezza nel dover constatare quanto accaduto»: questo il commento lapidario del sindaco di Muggia, Laura Marzi, in seguito al danneggiamento e al probabile furto dei chiusini di copertura dei pozzetti d'ispezione in servizio alle docce poste nel tratto di costa che va da Molo T a Punta Olmi, oggetto del primo lotto di riqualificazione di una delle aree più suggestive dell'intera riviera muggesana. Oggi, infatti, quelle strutture - necessarie tra le altre cose allo smaltimento delle acque - appaiono scoperte e alla mercé delle intemperie.«Quando un bene comune viene danneggiato - insiste la stessa Marzi - si viene sempre investiti da sentimenti di contrarietà e tristezza, che, in casi come questo, devono anche fare i conti con l'incapacità di comprendere la ragione di un atto che non ha altro fine se non il mero danneggiamento vandalico».A una prima verifica i chiusini rubati, all'altezza della nuova rampa per l'ingresso a mare dei disabili, risultano essere quattro, posizionati, per l'appunto, lungo la passeggiata a mare: i vandali - evidentemente - hanno approfittato della copertura data dal muro di protezione, rispetto alla strada soprastante, per agire indisturbati e dare sfogo alla propria inciviltà rubando - o in alternativa gettando a mare, quest'ultima ipotesi è peraltro suffragata da alcuni analoghi episodi del passato - le coperture relative ai pozzetti di ispezione. «Si tratta di un gesto che non denota solo maleducazione o inciviltà - evidenzia la prima cittadina rivierasca - ma che evidenzia come ci siano persone che non conoscono o non capiscono il concetto di "bene collettivo" e non ne hanno, in ogni caso, il minimo rispetto».Il Comune è stato chiaramente costretto a procedere con una denuncia contro ignoti. Quanto è appena accaduto, tra l'altro, non rappresenta un caso isolato: sulla costa, sempre nello stesso lotto, alcuni vandali avevano in precedenza gettato in acqua i chiusini grigliati delle docce (poi recuperati dagli operai incaricati dall'amministrazione). Era successo esattamente un anno fa, nella notte tra sabato 2 e domenica 3 marzo: i vandali nell'occasione avevano danneggiato anche l'impianto di illuminazione di Acquario - e nello specifico nel punto preciso che proprio allora era stato aperto al pubblico a seguito dell'avvenuta bonifica del primo stralcio - dopo aver divelto il pannello dell'oblò e dopo aver abbassato l'interruttore disattivando appunto l'impianto di illuminazione. Un impianto il cui quadro elettrico, tra l'altro, era già stato oggetto di "visite" nei mesi precedenti.

 
Muggia premia un laureato alla memoria di Ugo Carà

da "Il Piccolo"
martedì, 3 marzo 2020

 

Venerdì sarà contestualmente inaugurata la mostra delle tre migliori tesi in Architettura dal 2015 "service biennale" del Lions Trieste San Giusto


Sarà assegnato venerdì, al Museo d'arte moderna di Muggia, il premio alla memoria di Ugo Carà, scomparso a 96 anni nel 2004 e autore tra le altre cose dei mosaici pavimentali e dei bassorilievi dell'edificio centrale dell'Università di Trieste. A essere premiato sarà un candidato in possesso del diploma di laurea magistrale alle facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali o di ingegneria della stessa Università di Trieste. In contemporanea ci sarà l'esposizione (che durerà fino al 29 marzo con orari 17-19 da martedì a venerdì, 10-12 e 17-19 il sabato e 10-12 la domenica e i festivi) dei premi di laurea biennale "service biennale" del Lions Club Trieste San Giusto, organizzata con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Muggia, che presenta i tre progetti vincitori del premio, istituito nel 2015 dal club triestino che premia le migliori tesi di laurea in Architettura, in partenariato con l'Università. All'inaugurazione - oltre ai neolaureati premiati - saranno presenti Stefano Casaccia, presidente del Lions Club, Adriana Gerdina, vicepresidente del sodalizio, Carlo Borghi, presidente della Commissione di giuria del concorso, e Giovanni Fraziano, già preside di Architettura. In mostra i tre progetti premiati dalla prima edizione del concorso a oggi: "Costruire l'invisibile" di Federico Quattrin, premiato nel 2015, "Vivere negli aeroporti" di Valentina Rodani e Samuel Iuri premiato nel 2017, e infine il recente "La nuova Banca del Germoplasma a Giardino Viatori - Parco Piuma a Gorizia" di Sofia Pechiar, Veronica Fusaro e Laura Vidali, premiato nel 2019. La motivazione principale che ha portato "La nuova Banca del Germoplasma a Giardino Viatori-Parco Piuma a Gorizia" a distinguersi tra gli altri lavori è, a detta della giuria, «l'originalità del tema, la chiarezza nella rappresentazione e l'attenzione alla composizione plastica e alla dimensione sperimentale, rispondente alle intenzioni del bando dedicato alla memoria di Ugo Carà che, come noto, nella scultura raggiunse il tratto di una piena riconoscibilità attraverso la sperimentazione con materiali, metodi e forme diverse».


Riapertura Infopoint Amianto

da "Il Piccolo"
martedì, 3 marzo 2020

 

L'Associazione europea rischi amianto informa che l'Amianto Infopoint Eara al Distretto n. 2 dell'Ospedale Maggiore, riaprirà al pubblico oggi dalle 9.30 alle 12. L'Infopoint di Muggia, in via Mazzini 3, riaprirà domani, 9.30-12.


Il maltempo frena il cantiere per la rinascita di Acquario

da "Il Piccolo"
lunedì, 2 marzo 2020

 

Le forti piogge dello scorso novembre hanno provocato rallentamenti ai lavori. Possibile lo slittamento della data dell'inaugurazione, prevista il primo agosto

 

Riccardo Tosques
Rallentamenti significativi ai lavori di riqualificazione del terrapieno Acquario. È la stessa pagina Facebook "Acquario 2020", creata per seguire l'avanzamento del progetto di riqualificazione dell'area compresa tra punta Sottile e punta Olmi, a denunciare dei ritardi nel maxicantiere muggesano.I rallentamenti sulla tabella di marcia sono dovuti alle «piogge straordinarie concentratesi nel mese di novembre», che hanno causato danni sia alla costa muggesana che in altre zone del Nord. Dal 30 settembre dello scorso anno, l'accesso al terrapieno di Acquario, compresa la pista ciclopedonale e i parcheggi, è stato interdetto per l'avvio dei lavori di bonifica mediante la messa in sicurezza permanente del sito. Lavori che grazie alla pagina Fb Acquario 2020 possono essere seguiti con aggiornamenti piuttosto costanti.Secondo il cronoprogramma, l'inaugurazione al pubblico dell'area è prevista per il primo agosto di quest'anno. In seguito a questi rallentamenti, che non hanno comunque compromesso l'operatività del cantiere, la data di apertura sarà rispettata? «La data di ultimazione dei lavori dipende anche dalle soluzioni progettuali che verranno adottate per risolvere l'imprevisto che sta rallentando le attività. Non appena avremo informazioni più dettagliate vi aggiorneremo», si legge sulla pagina social.«Il maltempo che ha colpito il nostro territorio in quei giorni si è abbattuto in special modo sui locali e sulle abitazioni più vicini al mare, che hanno vissuto molteplici allagamenti, seppur di diversa entità» ha ricordato il sindaco Laura Marzi. «Muggia ha una serie di fragilità e dopo quelle giornate di fortissimo maltempo, possiamo, purtroppo, annoverare fra queste anche Acquario: essendo composto da terreno limoso e argilloso proveniente dal fondo marino, ha assorbito una grande quantità d'acqua che il tiepido sole invernale e la poca bora non sono riusciti ad asciugare adeguatamente», puntualizza il sindaco. Tecnicamente, ciò ha reso impossibili le lavorazioni di stabilizzazione del terreno, dovendo tener conto dei vincoli previsti per un'area sottoposta a bonifica ambientale.«Gli ingegneri e i tecnici hanno valutato diverse soluzioni tecniche per risolvere la problematica emersa, nel frattempo in cantiere sono in ripresa tutte le lavorazioni possibili nonostante l'imprevisto che si è verificato. Chiaramente - conclude Marzi - vedere rallentare un cantiere per il quale si è tanto lottato e che stava procedendo addirittura meglio di quanto sperato non può che lasciare fortemente amareggiati, ma restiamo fiduciosi: non ci siamo risparmiati per poter restituire il prima possibile questa parte di costa ai muggesani e continueremo a portare avanti il nostro impegno con tenacia, auspicando che anche il tempo ci sia più amico».

 

Muggia spedisce 3.600 euro all'ospedale armeno di Ashotsk

da "Il Piccolo"
domenica, 1 marzo 2020

 

Fondi raccolti sono destinati al centro sanitario del Caucaso meridionale fatto costruire alla Caritas da Giovanni Paolo II
dopo il terremoto del 1988

 

Riccardo Tosques
«Trieste e Muggia hanno risposto positivamente e il ricavato di 3.600 euro, una cifra molto alta in Armenia, verrà ora inviato direttamente all'ospedale di Ashotsk per l'acquisto di materiale vario». Ferdinando Parlato, il presidente dell'Associazione Amici di Muggia Vecchia, racconta l'esito della raccolta benefica, conclusasi in questi giorni, proposta dalla Basilica di Muggia Vecchia e dall'Associazione Amici di Muggia Vecchia e supportata dalla Fondazione Caritas per aiutare appunto l'ospedale armeno "Redemptoris Mater" di Ashotsk, villaggio al confine con la Georgia nel Caucaso meridionale. Si tratta di una struttura ospedaliera progettata e finanziata dalla Caritas italiana su mandato di Giovanni Paolo II, dopo il devastante terremoto del 1988 quando tutta la zona, allora facente parte dell'Urss, fu pressoché rasa al suolo. Alcuni mesi fa un piccolo gruppo di triestini e muggesani ha potuto visitare l'edificio, che oggi può offrire cento posti letto tra pronto soccorso, medicina generale, chirurgia, ostetricia, ginecologia e pediatria. L'ospedale coordina anche 21 ambulatori disseminati nei piccoli villaggi vicini della povera regione caucasica, che offrono assistenza e visite a domicilio. D'inverno la neve e le basse temperature ostacolano i movimenti della popolazione più debole e sono oltre 600 le famiglie più bisognose che ricevono aiuti di ogni genere. Quasi tutte le cure e le attività che l'ospedale offre sono gratuite e, a parte alcuni fondi italiani dall'otto per mille, il resto si basa sulla solidarietà, su adozioni a distanza e su donazioni di una serie di piccoli e grandi benefattori nel mondo, raccolte da Mario Cuccarollo, padre camilliano vicentino che da quasi 30 anni dirige quest'ospedale. Cibo, medicinali, apparecchiature medicali e vestiti, offerti o acquistati a prezzi di favore, raggiungono così l'Armenia due volte l'anno con container provenienti dall'Italia. «Al rientro del viaggio era nata l'idea di produrre un calendario che è stato presentato nel mese di dicembre in alcune manifestazioni cittadine. Il calendario - raccontaParlato - è stato realizzato da Paolo e Silvana Cherin e raccoglie alcune fotografie di Fulvio Tomini, Morena Zanella e Igor e Maurizio Cocevari, che hanno partecipato al viaggio». Oltre alla Caritas triestina hanno appoggiato l'iniziativa anche la Sezione di Muggia del Cai - Sag, il Gruppo sportivo Val Rosandra, la Fameia Muiesana, l'Associazione degli armeni a Trieste AraraTs, la Fondazione Ananian, la Iot, l'Azione Cattolica e ViaggiareSlow.


Amianto Infopoint

da "Il Piccolo"
domenica, 1 marzo 2020

 

L'Amianto Infopoint Eara di Muggia, sito allo Spi-Cgil in via Mazzini 3, riaprirà mercoledì, con orario 9.30-12.