Laminatoio alle Noghere Trieste Verde in piazza

Da "Il Piccolo"
lunedì, 31 maggio 2021

 

PRONTO ANCHE UN ESPOSTO

 

Luigi Putignano 
Una trentina i partecipanti, radunatisi, ieri mattina, fuori della galleria di Aquilinia, presenti alla manifestazione organizzata dal Circolo Miani e da Trieste Verde sulla questione del laminatoio alle Noghere. A prendere la parola è stato il presidente del circolo Maurizio Fogar, secondo il quale, «stando alle 12 pagine finora diffuse, si tratterebbe di un'acciaieria "green ma non troppo" che dovrebbe occupare una vasta area del territorio con una ricaduta occupazionale risibile, pari a un lavoratore per 1.067 metri quadrati, e molto appetibile per l'utilizzo delle agevolazioni del porto franco, trasferito in parte dall'Autorità portuale proprio alle Noghere». Fogar ha proseguito nella polemica con il sindaco di Muggia, Laura Marzi, che stando a quanto dichiarato dallo stesso Fogar, «si è limitata a ricevere in municipio i portavoce dei residenti di Noghere-Aquilinia, ma rigorosamente non più di due», a differenza di quanto fatto dalla sua collega di Monfalcone, Anna Maria Cisint, «che sulla questione della riconversione della centrale termoelettrica di A2A, si è recata nel rione Enel della città dei cantieri a parlare con i residenti e ha espresso la sua contrarietà in quanto il metano, combustibile previsto anche per i forni del futuro laminatoio delle Noghere, è inquinante in quanto responsabile dell'emissione in atmosfera di anidride carbonica». Fogar, inoltre, ha annunciato che tra oggi e domani depositerà in Procura una denuncia-esposto sulla clausola all'interno del protocollo d'intesa che prevede l'obbligo di riservatezza, «cosa - per Fogar - non possibile per i quattro enti pubblici coinvolti in quanto soggetti alla trasparenza». 

 

Infopoint turistico a Muggia: selezione per un addetto

Da "Il Piccolo"
domenica, 30 maggio 2021

 

Contratto full time di sei mesi: alla struttura di Caliterna si occuperà di fornire informazioni, di prenotazioni e del calendario degli eventi

 

Luigi Putignano 
Dopo la proroga, fino al 3 maggio del 2022, della convenzione triennale tra il Gal Carso e il Comune di Muggia per la realizzazione del progetto "Muggia come hub del turismo sostenibile dell'Adriatico settentrionale", si cerca ora un addetto alla gestione e relazione delle attività necessarie alla crescita del punto informativo di Muggia presso la struttura di Caliterna, punto di riferimento dei turisti che arrivano a Muggia via mare e via terra. A tal proposito è stata indetta una selezione pubblica, per titoli, finalizzata all'individuazione di un candidato da assumere con rapporto di lavoro dipendente a tempo determinato e a tempo pieno. Il bando pubblicato dal Gal Carso su mandato del Comune rivierasco, tra le specifiche prevede che il candidato debba possedere le competenze necessarie per svolgere attività di informazione turistica, nonché, chiaramente, una conoscenza specifica del territorio muggesano. Il contratto di lavoro, da dipendente full time a tempo determinato, avrà una durata di sei mesi per l'anno 2021. Il vincitore percepirà un compenso lordo pari a 10.577,07 euro. La domanda di ammissione deve essere inviata, a mezzo lettera raccomandata, alla sede triestina del Gal in piazza Vittorio Veneto 4, oppure tramite posta elettronica certificata a galcarso@pec.it, entro venerdì 11 giugno 2021. Il candidato che supererà la selezione dovrà occuparsi dell'attività di front-desk all'infopoint per accogliere e supportare i turisti di passaggio, si occuperà della gestione delle prenotazioni delle esperienze attive tramite portale Muggia green - indirizzo non attivo da mesi perché, come spiegato da Robi Jakomin di Gal Carso, «pare abbiano hackerato il sito» - a cui si aggiungono l'attività di assistenza telefonica ai turisti o operatori che chiameranno il numero dell'infopoint, quella di scouting e aggiornamento degli eventi rivolti ai turisti disponibili sul territorio di Muggia, Trieste e del Carso, e il supporto alle attività dell'affidatario dell'infopoint legate ai servizi di noleggio bici. 

 

"Laminatoio alle Noghere: dal Comune idee confuse"

Da "Il Piccolo"
sabato, 29 maggio 2021

 

Trieste Verde

 

«Dal Comune di Muggia, sulla questione del laminatoio a caldo alle Noghere, sinora, sono arrivate poche idee ma ben confuse». Così Maurizio Fogar di Trieste Verde sul recente colloquio con la sindaca Laura Marzi: «Il sindaco - ha proseguito Fogar - afferma che il Comune, con delibera di giunta, ha deciso di partecipare al "tavolo" per la realizzazione del progetto della nuova acciaieria, ma poi, a richiesta di chiarimenti, precisa che esso ancora non esiste, ma che il Comune ha firmato il via libera all'accordo di programma per la realizzazione del progetto in questione. Poi emerge che in realtà il Comune ha firmato un Protocollo d'intesa fra Regione, Coselag, Autorità portuale, Gruppo Metinvest-Danieli». Inoltre, sulle dichiarazioni giunte da Verdi, Sostenibilità Equità e Solidarietà e Impronta Muggia, che hanno annunciato una lista elettorale per fermare l'impianto alle Noghere, Fogar dice: «Uno strano volo di uccelli si leva nel cielo elettorale di Muggia, con sigle per la maggior parte inesistenti da anni che riprendono vita». 

 

Discarica abusiva scoperta e sequestrata alla foce del Rio Ospo

Da "Il Piccolo"
venerdì, 28 maggio 2021

 

L'operazione della Capitaneria

 

Luigi Putignano 
Nel corso dell'operazione di monitoraggio e di tutela dell'ambiente marino e costiero da parte del Nucleo operativo di protezione ambientale della Capitaneria di porto di Trieste, è stata riscontrata nei giorni scorsi la presenza di rifiuti eterogenei speciali, alcuni di natura pericolosa, all'interno di un'area privata in località Rabuiese nel Comune di Muggia. L'area, di circa 2.500 metri quadrati, segnalata alla locale autorità giudiziaria, che ha convalidato il sequestro dell'intera area, recintata con rete metallica e chiusa da un cancello carrabile, è confinante con la sponda del rio Ospo, nei pressi della foce in mare dello stesso corso d'acqua. Come emerso grazie ai controlli, vi erano abbandonati rifiuti provenienti da lavorazioni nel campo dell'edilizia, grandi sacchi neri in plastica contenenti rifiuti vari, alcune bombole del gas di uso domestico e tre veicoli fuori uso. 

 

Giù i livelli della tossina: i "pedoci" della riviera tornano in commercio

Da "Il Piccolo"
giovedì, 27 maggio 2021

 

Le analisi hanno dato il via libera

 

Revocate le ordinanze che impedivano la raccolta e l'immissione sul mercato dei molluschi coltivati in zona "02Ts Muggia". A seguito dei recenti campionamenti sui "pedoci", l'Istituto zooprofilattico delle Venezie ha certificato nuovamente la conformità biologica dell'area rispetto ai parametri relativi all'acido okadaico, una biotossina algale che si accumula in spugne e molluschi e che in caso di ingestione di "pedoci" contaminati può causare disturbi gastrointestinali anche gravi. È un problema ricorrente nelle acque del golfo di Trieste, tanto da interessare periodicamente tutti gli allevamenti della provincia. A comunicare la buona notizia ad allevatori e consumatori la consueta nota firmata dal direttore del Servizio veterinario di igiene degli alimenti di origine animale di Asugi Paolo Demarin.

 

Più controlli stradali lungo la costa di Muggia in vista dell'estate

Da "Il Piccolo"
giovedì, 27 maggio 2021

 

La misura di sicurezza

 

Luigi Putignano 
Con le belle giornate di sole che la primavera "dovrebbe" portare con sé, e con la stagione balneare alle porte, il numero dei pedoni e dei ciclisti lungo le strade muggesane subisce fisiologicamente, come ogni anno, un incremento in base al quale non si può poi sottovalutare l'aspetto della sicurezza sulle strade stesse. Per questo il Comune di Muggia sta per avviare un'intensificazione dei controlli su tutto il territorio comunale, con particolare attenzione al litorale, in vista per l'appunto dell'afflusso di turisti e bagnanti nella stagione estiva che, quest'anno, a Muggia potrà "offrire" anche la riqualificazione di Acquario con ulteriori 2,3 chilometri di costiera balneabile. «Il Comune sta lavorando a pieno ritmo in quello che - spiega la prima cittadina Laura Marzi - è un evidente processo di riqualificazione del tratto costiero da Porto San Rocco fino a Lazzaretto, prestando particolare attenzione al contenimento del traffico veicolare e a un adeguamento della viabilità con percorsi ciclopedonali prima inesistenti». «Si tratta di una zona vasta - sottolinea l'assessore Stefano Decolle - percorsa ogni giorno da pedoni, podisti, ciclisti e automobilisti. Una convivenza che nel periodo estivo si fa più complicata a causa dell'incremento dell'affluenza e che necessita di essere gestita con tutte le attenzioni del caso. Per questo l'anno scorso abbiamo deciso di introdurre, proprio come in altre zone sensibili della città, una "zona 30". Divenuta effettiva a partire dal 29 giugno 2020, la "zona 30" in Strada per Lazzaretto - nel tratto compreso tra l'ex bagno della Polizia e località Ligon, nei pressi della Base logistica - è. come spiegano dal Comune, stata pensata per prevenire possibili situazioni di pericolo in una delle aree più frequentate durante la bella stagione, ma anche per ridurre la velocità delle auto in un tratto del territorio che, per sua stessa conformazione, in diversi punti, offre una limitata visibilità».

 

«Indennità più alte premio alla dedizione»

Da "Il Piccolo"
mercoledì, 26 maggio 2021

 

IL DIBATTITO IN RIVIERA sugli aumenti previsti in FVG

 

«Trovo che, specie per i comuni più piccoli, questa misura rappresenti il giusto riconoscimento all'impegno e alla dedizione di sindaci chiamati ad amministrare collettività che, pur numericamente minori, non hanno per questo responsabilità "più piccole"». Il dibattito sull'aumento delle indennità di servizio di sindaci e assessori in Fvg trova la prima cittadina di Muggia Laura Marzi in linea con quanto dichiarato sul giornale di ieri da alcuni suoi colleghi: «Nei piccoli centri, tipologia cui non appartiene Muggia, il sindaco non è solo il primo cui rivolgersi per ogni sorta di problema, ma egli si trova a ricoprire ruoli di responsabilità che in enti più grandi sono coperti da figure apicali o posizioni operative. Ciò implica una dedizione totale». Per l'assessore Stefano Decolle «dovremmo piuttosto chiederci perché si fatica a trovare persone disponibili a prendersi responsabilità, soprattutto come sindaco. Se ci si scansa dalle responsabilità e lo si fa solo per ambizione è meglio non provarci, pena la paralisi degli enti».

 

«Ciclabile Ospo- Balota obsoleta e costosa». Fiab, petizione sul web

Da "Il Piccolo"
mercoledì, 26 maggio 2021

 

Le firme online

 

Luigi Putignano 
Le sezioni Fiab di Trieste e Muggia hanno lanciato in rete, su www.change.org/FIABciclabileOspo, una raccolta di firme contro la ciclabile dal Rio Ospo al Molo Balota progettata dal Comune rivierasco. Per i proponenti, infatti, il Comune stesso ha approvato un progetto costoso per la realizzazione di appena 400 metri di pista ciclabile dalle caratteristiche, peraltro, oramai obsolete: «Il progetto per una ciclabile inutile e non sicura costa 360 euro a metro lineare - spiega il presidente Fiab Ulisse Luca Mastropoasqua - mentre la Fiab di Muggia ha una proposta che costerebbe solo 10 euro a metro lineare». In poco tempo, annuncia il referente Fiab Muggia Jacopo Rothenaisler, «le firme hanno superato quota 260, e puntiamo al migliaio. Ci opponiamo al progetto del Comune perché porta con sé l'utilizzo di strade e piazze esclusivamente a fini automobilistici e il confinamento degli altri utenti, a cominciare dai ciclisti, fuori dai percorsi stradali».

 

Tre eventi a luglio. Così Muggia rilancia la "grande vela"

Da "Il Piccolo"
martedì, 25 maggio 2021

 

Due fine settimana dedicati al mare. Edizione speciale della regata verso Portorose. Jelovcich: «Sarà il simbolo della ripresa delle attività»

 

Due fine settimana di luglio per mettere da parte il periodo buio del Covid e tornare a regatare, riportando in Golfo gli equipaggi più agguerriti, ma anche quelli amatoriali: il Circolo della Vela Muggia ha annunciato ieri le date di quella che sarà un'edizione speciale della Settimana Internazionale dei Tre Golfi, che comprende la storica Muggia-Portorose-Muggia, evento simbolo della tradizione della vela d'altura dell'Alto Adriatico, che affonda le radici nel dialogo e nella collaborazione italo-slovena e che rappresenta per tutti i velisti una vera tradizione.Il Circolo - che nei mesi scorsi ha rinnovato il proprio direttivo e vede alla presidenza, per la prima volta nei suoi 75 anni di storia, una donna, Martina Jelovcich - torna alle regate d'Altura a partire dal 17 luglio: ad aprire la stagione sarà la Muggiax2, regata dedicata a equipaggi di due persone, che fa parte del circuito zonale "x2". Domenica 18 luglio invece si svolgerà, pur in clima estivo, la Coppa Primavera giunta alla sua 46a edizione: appuntamento dedicato agli scafi Open, Irc e Orc.Il fine settimana del 24-25 luglio sarà invece dedicato alla Muggia-Portorose-Muggia, in una edizione speciale, «Che vuole essere per noi - ha detto la presidente Jelovcich - il simbolo della ripresa delle attività e l'occasione per costruire nuove relazioni con lo Yacht Club Marina Portoroz, il Marina nautico recentemente passato di proprietà e le istituzioni slovene, con le quali stiamo dialogando per trovare una soluzione al tema delle regate in acque slovene cui vogliono partecipare natanti italiani senza targa. Non dimentichiamo naturalmente i partners storici che collaborano con il nostro Circolo: Società Nautica Pullino e Gruppo Pescasportivo Bn Marinaresca e la giovane Asd Scuba Tortuga, unitasi all'evento negli ultimi anni».

 

Roma libera Chiampore dal traliccio Finmedia

Da "Il Piccolo"
lunedì, 24 maggio 2021

 

Il Consiglio di Stato conferma le precedenti sentenze: l'impianto va abbattuto e trasferito. Litteri: «Grande vittoria»

 

Luigi Putignano 
«La scelta di delocalizzare i sistemi tecnologici radianti al di fuori del centro abitato di Chiampore concentrandoli in tre siti alternativi appositamente dedicati appare correttamente ispirata al principio di precauzione e contempera in modo ragionevole le esigenze di adeguata diffusione del segnale con quelle di ordinata collocazione sul territorio». Questa frase, contenuta nella sentenza del Consiglio di Stato di Roma sull'ultimo ricorso proposto da Elemedia contro il Comune di Muggia per l'annosa vicenda del traliccio Finmedia installato per l'appunto a Chiampore, secondo l'assessore della giunta Marzi con delega all'Ambiente Laura Litteri «rappresenta il simbolo di una grande vittoria». «Il Consiglio di Stato - spiega l'assessore - ci ha dato pienamente ragione a chiusura di un percorso iniziato ormai otto anni fa, quando il Comune, nel 2013, si dotò di un piano di delocalizzazione delle antenne per le telecomunicazioni, individuando tre zone alternative a Chiampore». Una battaglia che «sembrava impossibile», evidenzia Litteri: «Una sorta di Davide contro Golia. E invece alla fine è stato sancito il pieno diritto di un ente municipale di avvalersi del potere di adottare un regolamento per l'insediamento urbanistico delle infrastrutture di telecomunicazione al fine di ridurre il numero dei tralicci presenti in un'area abitata, in questo caso Chiampore, e di conseguenza l'inquinamento da emissioni radioelettriche nell'ambito, peraltro, di un territorio caratterizzato dalla più alta densità di insediamento di tralicci per telecomunicazioni a livello regionale». Il traliccio eretto da Finmedia andrà dunque abbattuto e lo spostamento degli impianti delle emittenti ospitati sullo stesso traliccio potrà avvenire soltanto nei tre siti alternativi individuati dal Piano regolatore comunale vigente. È stata così riconosciuta, spiegano ancora dal Municipio di Muggia, la piena legittimità della distinzione operata dal regolamento comunale tra antenne per telefonia e la "discriminazione" fra impianti tv che possono rimanere nell'area di Chiampore per questioni tecnologiche legate alla ricezione del segnale e impianti radiofonici che vanno invece spostati nei tre siti individuati.L'ultima sentenza del Consiglio di Stato, per inciso, segue quella pronunciata dal Tribunale amministrativo regionale lo scorso 22 aprile e quella del 3 febbraio emessa sempre dal Consiglio di Stato sul ricorso proposto da Finmedia. Entrambe rigettate. 

 

Noghere, la giunta aspetta le "royalties". E gli ambientalisti si mobilitano

Da "Il Piccolo"
domenica, 23 maggio 2021

 

La discussione in corso sul destino dell'area e di Muggia con il piano Danieli-Metinvest

 

Il dibattito

 

Luigi Putignano 
«L'area delle Noghere costituisce una grande valenza strategica per tutto il territorio, un potenziale che non può che trovare espressione se non in un'azione di sviluppo economico ad ampio respiro». Lo ha detto la sindaca di Muggia, Laura Marzi, intervenendo sulla questione del possibile insediamento siderurgico alla Noghere. Per la prima cittadina rivierasca «non si può di certo negare che il progetto presentato da Danieli e Metinvest rappresenti un'importante opportunità industriale. Ciò non toglie che andrà valutata attentamente e ne saranno verificate le diverse ricadute». Le fa eco il vicesindaco Francesco Bussani: «La costituzione del gruppo di lavoro consentirà supervisione e confronto anche per il Comune. Un capitolo rilevante nella valutazione complessiva sarà quello delle compensazioni: vi porremo grande attenzione». Contrari Verdi, Sostenibilità Equità e Solidarietà e Impronta Muggia, che hanno annunciato una lista elettorale per fermare l'impianto: «Come Verdi - dice Tiziana Cimolino - parteciperemo alle comunali di Muggia raccogliendo l'appello di quanti si sono immediatamente preoccupati e attivati per l'impatto ambientale». «Quanto proposto per la Zona Industriale di Muggia - commenta il presidente SequS, Maurizio Pallante - è la conferma che questa classe dirigente sta tradendo ogni impegno preso nei confronti delle nuove generazioni». «Nel protocollo d'intesa sottoscritto da Regione e Comune - aggiunge Jacopo Rothenaisler di Impronta Muggia - non solo non si fa alcun cenno all'ambiente, ma c'è persino un capitolo intitolato "obblighi di riservatezza", in cui i firmatari si impegnano a mantenere segreta la documentazione e gli altri contenuti derivanti dal protocollo. È una cosa di una gravità inaudita». Infine, ieri al Circolo Miani si è discusso, spiega Maurizio Fogar di Trieste Verde, «dell'uso spropositato di territorio, per manodopera impiegata nel nuovo stabilimento. La domanda che ci poniamo è, oltre ai 55 decibel previsti, non un buon risultato, possono Trieste e Muggia permettersi questo spreco di territorio per simili risultati operativi?». Prossimo appuntamento del Circolo Miani l'assemblea pubblica in via Flavia di Stramare, domenica prossima, con ritrovo alle 10.30 all'uscita della galleria di Aquilinia. 

 

Rifondazione in piazza contro il governo

Da "Il Piccolo"
sabato, 22 maggio 2021

 

L'iniziativa in riviera

 

Proseguono a Muggia le iniziative con banchetti e volantinaggi di Rifondazione contro il Recovery plan del governo. «Rifondazione - recita la nota della locale sezione - esprime la propria protesta e denuncia poiché il piano del Governo Draghi per usare i fondi europei contiene sprechi e regali a chi, come molti imprenditori, non sarà obbligato a creare nuovi posti di lavoro». La nota continua con la proposta del partito guidato da Maurizio Acerbo, che chiede «assunzioni nei servizi pubblici essenziali come sanità, scuola e prevenzione dei disastri ambientali e delle morti sul lavoro» chiedendo, inoltre, «contro la povertà crescente, aumenti salariali e forme di impiego, soprattutto per i giovani, che non siano sottoposte al ricatto della precarietà».

 

Oltre un mese di lavori sulle strade di Muggia. Traffico, disagi in vista

Da "Il Piccolo"
sabato, 22 maggio 2021

 

L'elenco dei cantieri fino a fine giugno

 

Il territorio muggesano sarà interessato per un mese da lavori di vario genere che potranno creare disagi al traffico. AcegasApsAmga, in via Caduti del lavoro, all'altezza del civico 7, sta realizzando una derivazione gas, e pertanto si è reso necessario il restringimento della carreggiata con istituzione del senso unico alternato regolamentato da semaforo e movieri dal 20 maggio al 25 giugno. Ancora Acegas, per cinque giorni lavorativi spalmati su un periodo che va dallo scorso 17 maggio al 18 giugno, al lavoro per risolvere una perdita alla rete idrica nel tratto stradale all'altezza del civico 2 di località Rabuiese. Tre, invece, le giornate lavorative, sempre spalmate nello stesso periodo, che serviranno alla multiutility per un nuovo allaccio idrico nel tratta stradale all'altezza del civico 25 di strada per Fontanella, periodo durante il quale sarà in vigore il divieto di transito e sosta. Infine la Site si sta occupando di posare l'infrastruttura telefonica, per conto della Tim, in via Bembo, nel tratto compreso tra l'intersezione con via Santa Barbara e il civico 30, attraverso lo scavo in carreggiata con la tecnica della minitrincea. Lavoro che comporta, pure in questo caso, il divieto di sosta e transito dal 17 maggio al 18 giugno. 

 

Santa Barbara set per un giorno del film sui drammi dell'amianto

Da "Il Piccolo"
venerdì, 21 maggio 2021

 

Lunedì i ciak del regista goriziano Gergolet per "L'uomo senza colpa". Muggia conferma così il suo appeal verso le case di produzione

 

Le riprese

 

Luigi Putignano 
Muggia sempre più apprezzata come "location" per il piccolo e il grande schermo: da diversi anni si susseguono infatti riprese di ogni genere. Lunedì, presso il cimitero di Santa Barbara, saranno effettuate alcune riprese del lungometraggio del regista goriziano Ivan Gergolet dal titolo "L'uomo senza colpa", frutto della collaborazione tra le case di produzione Staragara di Lubiana, Transmedia Production di Gorizia (produttrice di "Zoran il mio nipote scemo") e Propeller Film, croata. «Si tratta - spiega David Cej di Transmedia Production - di un film drammatico che affronta il tema dell'amianto e che parla di una vedova che cerca vendetta per la morte del marito senza però riuscire a trovarla». Cej spiega che «il cimitero di Muggia dove gireremo prossimamente è una location che siamo riusciti ad ottenere grazie al preziosissimo supporto della Fvg Film Commission». Lunedì, quindi, dalle sei del mattino fino alla fine delle riprese, sarà in vigore il divieto di sosta e di accesso al piazzale del parcheggio del cimitero. Muggia, insomma, rinnova il suo "appeal" come set cinematografico e televisivo. Il vero momento di svolta arrivò quando il famoso chef stellato campano Antonino Cannavacciuolo scelse nel 2017 la cittadina rivierasca per realizzare una puntata del programma "O mare mio". A quel set seguirono, a breve distanza, le riprese del film dal titolo provvisorio "Neverin" - poi divenuto "Come cadono le cose" - prodotto dalla Minimum Fax Media e dalla società di produzione cinematografica slovena Casablanca in collaborazione con RaiCinema, primo lungometraggio della triestina Katja Colja. A ruota arrivarono, tra gli altri, "Il silenzio dell'acqua" e, nell'autunno 2019, "Il silenzio dell'acqua 2", alcune scene de "la Porta Rossa" , la serie "South Wind/Juzni Vetar" in onda sull'emittente di stato Radio Tv Serbia, che vede tra i protagonisti, oltre alla star Pedrag Miki Manojlovic, Pasquale Esposito e Alexander Sano che hanno lavorato nella serie "Gomorra".Ma Muggia ha ospitato anche il videoclip, fino a oggi visualizzato 41.446.818 volte, della cantante egiziana Sherine, personaggio tra i più amati non solo in Egitto ma in tutto il Medio Oriente.

 

Edifici comunali e manutenzioni: fondi incrementati

Da "Il Piccolo"
giovedì, 20 maggio 2021

 

Cresce, a Muggia, la spesa per il servizio di prima manutenzione e pulizia delle coperture, delle grondaie e delle facciate degli edifici di pertinenza comunale. Lo scorso 2 aprile il Servizio cura e tutela della città dell'ente rivierasco ha affidato il servizio alla Fly Service Trieste per una spesa complessiva di 12.297,60 euro. Cifra che non si è dimostrata sufficiente, in quanto sono emerse alcune criticità inerenti lo stato manutentivo di alcune porzioni di coperture e facciate di alcuni stabili comunali, soprattutto relative ai plessi scolastici. Si è reso quindi necessario implementare di sei unità la squadra, finora composta da due operatori specializzati, per un'ulteriore spesa di 6.441,60 euro.

 

Famiglie contro la Dad «non legata al Covid». La scuola fa dietrofront

Da "Il Piccolo"
giovedì, 20 maggio 2021

 

Didattica a distanza attivata per tre giorni in concomitanza con dei corsi per docenti. Dopo le proteste, supplenti in arrivo

 

Luigi Putignano 
A Muggia ci si avvia verso la fine di quest'altro tribolato anno scolastico con una polemica sollevata dai genitori degli iscritti all'istituto comprensivo rivierasco "Lucio" e relativa all'attivazione della Dad nelle giornate dei corsi antincendio per docenti: domani, 21 maggio, e negli ultimi due lunedì del mese, il 24 e il 31. Tra i tanti genitori a sollevare la questione c'è Luana Makric, che contesta l'uso della Dad (didattica a distanza) in situazioni non legate alla pandemia: «La Dad dovrebbe essere usata solo per motivi pandemici, come lockdown, quarantena sanitaria/preventiva, mentre altri usi non sarebbero consentiti anche secondo i sindacati. Inoltre - prosegue - i corsi di formazione antincendio obbligatori, di norma, in ogni azienda sono calendarizzati; quindi la scuola aveva tutto il tempo di allestire le supplenze». Si tratta, per Makric, di «una scelta dell'istituto che crea notevoli problemi ai genitori e agli alunni appena rientrati in classe».Sentita sulla questione, la dirigente scolastica, Marisa Semeraro, ha risposto di essere a conoscenza delle osservazioni giunte dai genitori «che considero comprensibili - dice -, ma d'altro canto, ci piaccia o no, siamo ancora in situazione pandemica, e l'intendimento era proprio quello di evitare che i ragazzi perdessero lezioni». E proprio per questo, spiega Semeraro, «dopo sette ore di lavoro, iniziato all'alba (di ieri), abbiamo trovato una soluzione alternativa con il reperimento di supplenze in straordinario. Adesso c'è solo da incrociare le dita sperando che nessuno telefoni all'ultimo momento annunciando che è in malattia. Crollerebbe tutto l'impianto organizzativo. Piuttosto - rimarca Semeraro - sarebbe interessante far conoscere la situazione della mancanza quasi totale di personale supplente: nel corso dell'anno reperire docenti per supplenze brevi è quasi impossibile per il semplice motivo che non ci sono». Alla domanda sul perché si fanno in questo momento i corsi di aggiornamento antincendio, la risposta di Semeraro è stata che «i corsi sulla sicurezza hanno costi piuttosto impegnativi per i bilanci scolastici, motivo per cui abbiamo, come coordinamento provinciale dei dirigenti scolastici, deciso di farli tutti insieme proprio per contenere i costi pubblici. Quindi provvedere all'organizzazione di tutte le istituzioni scolastiche della provincia di Trieste, coordinarci con l'Azienda sanitaria e i Vigili del fuoco, non è stata vicenda di poco conto. Solo ora la persona incaricata di tutto l'immane lavoro è riuscita a mandarci i calendari dei vari corsi di aggiornamento. Io la ringrazio per quanto ha fatto anche se ben comprendo che sarebbe stato meglio un anticipo per tutti».

 

Il destino delle Noghere divide la politica locale

Da "Il Piccolo"
mercoledì, 19 maggio 2021

 

I pareri opposti di Progetto FVG e Podemo

 

Continua a calamitare l'attenzione della politica rivierasca la questione dell'insediamento industriale alle Noghere. Giorgio Cecco, coordinatore provinciale di Progetto Fvg, parte della coalizione del centrodestra alle prossime amministrative muggesane, valuta positivamente «l'attenzione della giunta Regionale e del nostro assessore Bini sul progetto di uno stabilimento siderurgico a basse emissioni» in quanto «può risultare un'ottima opportunità sia per l'occupazione che per la riqualificazione dell'area. Sicuramente 400 posti di lavoro in più sarebbero una boccata di ossigeno per il comparto economico, in primis per Muggia».Alla luce di quanto emerso finora, invece, Podemo, parte del "terzo polo", si dice contraria a «uno spreco inaccettabile di suolo prezioso». Per Podemo «il progetto di lavorazione dell'acciaio presentato per le Noghere prevede, se i dati a oggi pubblici saranno confermati, un utilizzo di 48 ettari a fronte di soli 400 posti di lavoro. Dei quali possiamo peraltro immaginare che la metà, cioè 200 posti circa, possano essere riservati ai locali». Una contropartita che «dovrebbe risultare irricevibile dall'intera politica locale che, al contrario, ancora una volta pare ergersi compatta verso la costruzione di un futuro mediocre e all'insegna dello spreco dei nostri spazi. Basti pensare, per capire quanto enormi siano i 48 ettari previsti, che l'intero Porto vecchio di Trieste è composto da 66 ettari».

 

Ciclabile sull'Ospo: ora il Comune rilancia il pressing

Da "Il Piccolo"
mercoledì, 19 maggio 2021

 

L'ultima lettera alla Regione è datata 14 maggio

 

Luigi Putignano 
Continua la corrispondenza per ora a senso unico, come rileva il Comune di Muggia, con l'assessorato regionale alle Infrastrutture guidato da Graziano Pizzimenti sul nodo dell'attraversamento ciclopedonale sull'Ospo. È del 14 maggio l'ultima missiva in ordine di tempo che il vicesindaco Francesco Bussani ha inviato al Servizio Lavori pubblici, Infrastrutture di trasporto e Comunicazione della Regione. Oggetto della lettera è il sistema integrato di piste ciclopedonali sul territorio rivierasco e, nello specifico, la richiesta di realizzazione di una passerella di attraversamento del percorso ciclopedonale presso la foce del Rio Ospo. Una lettera, quest'ultima, che ha diversi precedenti alle spalle. «Risale al 22 dicembre 2017 - ricorda Bussani - la prima richiesta su questo punto che abbiamo inoltrato alla Regione, senza, però, aver ricevuto alcun riscontro. Da lì non abbiamo mai smesso di insistere affinché questa scelta, in linea con le direttive che prevedono la realizzazione di un'unica "Rete delle ciclovie di interesse regionale" e che ha una valenza fondamentale non solo per la nostra città ma anche per tutto il territorio, non finisse nell'oblio».Intanto al di qua dell'Ospo si procede, pur tra tante criticità e critiche: «A breve - spiega Bussani - saranno realizzati i lavori, finanziati con contributo regionale, riguardanti il percorso ciclabile presso l'area di molo Balota. È una necessità che viene dimostrata non solo da una logica di continuità della rete ciclabile di interesse interregionale, ma anche dagli studi in corso in merito al biciplan comunale e alla zona 30 del centro cittadino, entrambi attualmente in fase di definizione». L'opera in questione sarà il primo tratto di un collegamento che condurrà la mobilità ciclabile verso il centro cittadino sia in direzione dei percorsi già realizzati e di prossima conclusione verso la parte del territorio ad Ovest confinante con la vicina Slovenia, sia nella direzione di Trieste e San Dorligo della Valle.

 

I volontari del centro vaccini di Muggia «Le nostre giornate in aiuto agli altri»

Da "Il Piccolo"
martedì, 18 maggio 2021

 

Protezione civile, gruppo scout Agesci, associazioni nazionali Carabinieri e Finanzieri e privati cittadini in campo

 

Il focus

 

Luigi Putignano 
Tracciato il primo bilancio del centro vaccinale di Muggia: nei primi sei giorni di apertura - dal 6 al 12 maggio, il centro è rimasto chiuso solo lunedì 10 - nella struttura sono state somministrate 2.790 dosi con un primato di 547 vaccini effettuati nella giornata di sabato 8 maggio e una media di 465 somministrazioni quotidiane, che hanno spaziato dal Vaxzevira di AstraZeneca al Janssen di Johnson&Johnson, al Moderna. Ed è proprio quest'ultimo a detenere il primato con 1.408 dosi somministrate ed un picco di 517 vaccinati nel primo giorno di apertura dell'hub. Al secondo posto, con 1.386 somministrazioni AstraZeneca, seguito dalle 20 dosi di Johnson&Johnson tra l'11 ed il 12 maggio. In questa complessa macchina organizzativa, un ruolo fondamentale lo ha certamente avuto, e continuerà ad averlo, il volontariato. La fase di accompagnamento all'ingresso per il pre-triage è quotidianamente assicurata da un gruppo di volontari - attivato e gestito dal Comune di Muggia - che si occupano dell'accoglienza e dell'assistenza nell'adempimento delle eventuali operazioni di tipo burocratico: ne fanno parte volontari delle associazioni nazionali Carabinieri e Finanzieri, la Protezione civile dei Comuni di Muggia e San Dorligo della Valle, il gruppo Scout Agesci di Muggia e privati cittadini «che hanno scelto di offrire il proprio essenziale contributo a supporto di questa fondamentale struttura e della preziosa azione che stiamo cercando, insieme, di portare avanti per tutelare la salute della nostra comunità e risollevarci da questa crisi sanitaria, sociale ed economica», ha spiegato il sindaco Laura Marzi. Sono stati ben 51 i volontari che nella prima settimana si sono spesi nel centro vaccinale di via D'Annunzio, con un picco di 13 persone in servizio, alternate su due turni di 4 ore ciascuno, nelle giornate dell'8 e del 9 maggio. «In questo ultimo anno di emergenza - ha ricordato Marzi - il Comune ha potuto avvalersi della collaborazione di diverse realtà del territorio, che si sono messe a disposizione per supportare in special modo le fasce fragili della nostra comunità. Sono molte le persone che in questi giorni, anche a titolo personale, si sono rese disponibili per garantire l'attuale gestione del centro vaccinale di via D'Annunzio impiegando il proprio tempo». «Da inizio pandemia - ha raccontato Erik Alberti, capo squadra del gruppo di Protezione civile rivierasco - i volontari del gruppo di Protezione civile di Muggia sono sempre stati attivi per la lotta contro il Covid-19, e così è anche per questa importante fase». «Come scout - ha aggiunto Mario Gili, coordinatore del gruppo Scout Agesci di Muggia - è importante dedicare il nostro tempo al servizio degli altri. Con questo spirito abbiamo accolto la chiamata per dare il nostro supporto al centro vaccinale di Muggia». «Sono una cittadina che liberamente si è offerta di fare volontariato al centro vaccinale di Muggia - ha raccontato Francesca Montico - per supportare le persone dopo la vaccinazione nella consegna dei documenti e nella definizione dell'appuntamento per la dose successiva. Ho telefonato personalmente all'Urp di Asugi che mi ha indirizzato alla persona che mi ha arruolato tra i volontari. Posso solo dire che tutto il personale che lavora alla "Pacco" è straordinario. Una bellissima esperienza per me. Dono un sorriso prima che le persone escano dalla porta». 

 

Nell'epigrafe datata 1467 incisa a destra del rosone, il grazie a podestà e cittadini e l'onore tributato ai patroni

Da "Il Piccolo"
lunedì, 17 maggio 2021

 

Lo studioso Cuscito evidenzia come si tratti del "più bello e qualificato monumento" del territorio rivierasco. E regala un viaggio nel passato

 

L'intervento 

 

Giuseppe Cuscito* 

 

Torna a risplendere nel suo candore sotto i raggi del sole meridiano la facciata quattrocentesca del Duomo di Muggia dopo il restauro condotto durante i freddi mesi invernali grazie al contributo dell'amministrazione regionale e sotto la sorveglianza della Soprintendenza per i Beni storici e artistici. Nel corso di tre mesi, grigi anche per il rigore delle restrizioni richieste dalla salute pubblica, siamo stati quasi privati della luce e, vorrei dire, del sorriso a cui invitano quelle studiate forme, ora non più velate da armature e rete di protezione. Si avvertiva una comune sofferenza nel constatare che negli interstizi sempre più larghi tra i conci di pietra a vista spuntavano esuberanti ciuffi d'erbe che vi avevano messo radici profonde, compromettendo la stabilità e il decoro del monumento e richiamando tristemente alla memoria gli «atrii muscosi e i fori cadenti» di manzoniana memoria; a ciò si aggiungeva una formazione muschiosa che ne anneriva il fianco destro attenuando la fulgida luce della pietra, squadrata e levigata da lapicidi di lungo corso, quali la opulenta civiltà veneziana poteva fornire. Ma al di là della luce e del candore, a incantare l'osservatore sono le linee mosse e fluide del suo profilo con quel trilobo ad arco inflesso puntato verso il cielo che svela i suoi misteri nella lunetta sopra il portale: l'immagine solenne della Trinità adorata dai martiri romani Giovanni e Paolo e l'Annunciazione dell'angelo a Maria sono sculture di un periodo di transizione fra il Gotico fiorito e il primo Rinascimento veneziano, che invitano a un godimento estetico ed esprimono il manifesto della fede cristiana, come la Madonna col Bambino al centro del rosone. Siamo di fronte al più bello e qualificato monumento che la cittadina di Muggia possa esibire in un tessuto urbanistico e sociale sostanzialmente modesto e, per quanto sappiamo, privo di manifestazioni culturali che abbiano lasciato tracce concrete e visibili al di fuori di questa elegante facciata, che ha nobilitato il semplice prospetto a capanna di un Duomo preesistente grazie al buon gusto e alla cultura di chi l'ha pensata secondo un progetto di non poco impegno per i cittadini e per l'amministrazione comunale di allora. Se l'architetto resta anonimo, i cittadini e il podestà veneto Pietro dell'illustre casato dei Dandolo, ai quali si deve l'operazione, hanno lasciato memoria di sé nell'epigrafe del 1467 incisa a destra del rosone in belle lettere capitali: oltre all'onore tributato ai patroni di Muggia, Giovanni e Paolo, vi sono ricordati lo zelo del podestà per aver portato a termine il lavoro e la generosa pietà dei cittadini che devono essersi fatti carico delle spese in un momento economicamente florido della cittadina, passata da qualche decennio sotto il dominio di Venezia (1420). A parte l'improvvida iniziativa di un assessore che qualche decennio fa (1982) aveva creduto di dover intervenire con uno strato di pittura bianca sull'ampio e magnifico rosone che alterna il candore della pietra al marmo rosso di Verona, vale la pena ricordare che un intervento più radicale sulla facciata si era reso necessario nel 1865, come attesta l'epigrafe a sinistra del rosone e come documenta dettagliatamente la pratica amministrativa depositata presso l'Archivio di Stato di Trieste. Da quelle scritture veniamo a sapere che già nel 1858 era stato compilato un progetto per la demolizione e la ricostruzione della facciata dal rosone in su «in vista dello stato assai pericoloso del muro strapiombato». Nelle more burocratiche, la Luogotenenza asburgica sollecitò l'intervento, con una ripartizione delle spese tra il fondo della chiesa e il fondo di religione. I lavori, costati 930 fiorini, furono avviati solo nel maggio 1865 e portati a termine il 25 giugno successivo sotto la direzione dell'ingegner Giuseppe de Brodmann. 

*Ispettore on. ai Beni Archeologici 

 

Risplende la facciata del Duomo di Muggia 

Da "Il Piccolo"
lunedì, 17 maggio 2021 

 

Riconsegnata alla città dopo la riqualificazione 

 

In piazza Marconi ripercorse storia e caratteristiche artistiche dell'edificio religioso ultimato nella seconda metà del '400

 

Luigi Putignano
Si sono stretti attorno al proprio Duomo ieri mattina i tanti cittadini muggesani, radunatisi nella centralissima piazza Marconi per festeggiare la riconsegna ufficiale, dopo l'attento restauro, della facciata dell'edificio religioso, ritornato ai colori e alla luminosità originari. Una facciata che per don Andrea Destradi, dinamico parroco della principale chiesa rivierasca, il Duomo appunto, nonché della più antica basilica di Muggia Vecchia, «è una sorta di libro di pietra che ritorna al suo splendore originario e che oggi celebriamo in maniera quasi familiare». Destradi ha ricordato l'importanza di custodire i luoghi perché «sono loro che poi custodiscono la memoria collettiva». Intervenuto alla cerimonia il professor Giuseppe Cuscito, cultore di storia locale, che, oltre ad aver raccontato le vicende realizzative del monumento attraverso le epigrafi presenti proprio in facciata, ne ha ripercorso la storia con dovizia di particolari, sottolineandone le peculiarità artistiche e storiche e l'importanza di un restauro che «ha soddisfatto il godimento estetico dei muggesani i quali nel rivederla così luminosa e senza impalcature o erbacce infestanti lungo il cornicione sono stati colti da stupore genuino. Una facciata letteralmente inondata di luce. Un libro aperto sulla sua storia e su quella della città, di cui è certamente l'edificio più rappresentativo, terminato sotto il podestà Dandolo nella seconda metà del '400». Il sindaco Laura Marzi, nel suo intervento, ha rimarcato la solennità della cerimonia nonché la bellezza e la luce del monumento che «è certamente il più bello della cittadina rivierasca», auspicando anche per la città da lei amministrata «un ritorno alla luce, alla speranza». Marzi, citando Dostoevskij - «la bellezza salverà il mondo» -, ha sottolineato il grande ruolo che proprio la bellezza può portare in dote per la ripartenza, grazie all'energia che da essa può scaturire. Quell'energia che, come ha poi evidenziato don Destradi, deve essere anche «incanalata per pensare a far rinascere gli altri tasselli storico-artistici del territorio rivierasco che abbisognano di attenzione e lavori». Poi è stata la volta del vescovo di Trieste, monsignor Giampaolo Crepaldi, che dopo aver sottolineato l'importanza della luce che scaturisce dalla splendida facciata, unicum nel territorio triestino, ha chiesto la protezione della città attraverso l'intercessione alla Madonna, presente al centro del rosone, fine lavoro di scultura tardogotica risalente, come la facciata, alla seconda metà del XV secolo, ossia a dopo l'arrivo di Venezia, dalla quale la città del mandracchio ha probabilmente ereditato i patroni, i Santi Giovanni e Paolo. Infine don Andrea ha ricordato l'impegno del parroco precedente, don Silvano Latin, presente alla cerimonia, il quale «negli anni scorsi si è speso molto per portare questo lavoro a compimento». 

 

Muggia pronta a ospitare i turisti dopo la stretta. «C'è voglia di ripartire» 

Da "Il Piccolo"
domenica, 16 maggio 2021 

 

Decolle: «Con senso di responsabilità» 

 

Luigi Putignano 
La riviera è pronta a riaccogliere turisti e bagnanti in un clima propositivo, fatto di voglia di ripartire. Anche Muggia, infatti, tra i comuni "balneari" del Fvg protagonisti l'altro giorno del collegamento con i delegati PromoTurismoFvg e l'assessore alle Attività produttive Sergio Emidio Bini. A rappresentare il sindaco Laura Marzi c'era l'assessore al Turismo Stefano Decolle, collegato dal bagno San Rocco insieme al titolare Marco Alcide Salviato.«Il lavoro di Promoturismofvg e dell'assessore - così Decolle - è stata un'intuizione interessante perché ci ha dato la consapevolezza di essere davanti a un'apertura di stagione estiva particolare. A differenza della scorsa estate, dove tutti eravamo perplessi tra distanziamenti e regole, quest'anno siamo consapevoli della responsabilità che tutti abbiamo nel dare il miglior servizio possibile per ripartire definitivamente». Per Decolle «la responsabilità sarà non solo verso i turisti che affolleranno i nostri litorali ma, forse questa è la responsabilità più bella, anche verso i concittadini di tutte le età che aspettano l'estate nella speranza di dimenticare le limitazioni che da troppi mesi non ci permettono di "vivere", perciò ci gusteremo la gioia del reincontrarci su tutte le spiagge del Fvg. Una giornata tanto piovosa - ancora l'assessore - sembra stonare un po' con gli ombrelloni aperti, ma a ben vedere nessuna immagine rappresenta meglio il periodo che stiamo attraversando e il valore della ripartenza della stagione estiva che finalmente, come un sole d'agosto, ci sta attendendo». Salviato si è detto a sua volta «soddisfatto per la buona riuscita dello spot».
 

 

Addio a Tomainu, il cronista sardo innamorato della riviera

Da "Il Piccolo"
sabato, 15 maggio 2021

 

IL LUTTO

 

Nella mattinata di ieri il giornalista Gian Mario Tomainu, dopo una breve malattia, si è spento, nella sua casa di Muggia sul lungomare Venezia, davanti al golfo di Trieste, di cui si era innamorato e dove aveva scelto di vivere dopo la pensione. Il giorno prima aveva compiuto 76 anni. Storico corrispondente sardo di Famiglia Cristiana, poi per quasi trent'anni giornalista all'Agenzia Agi a Milano. Nato a Orgosolo (Nuoro), come anche sua moglie Pina Pirisinu, Tomainu aveva iniziato molto presto a scrivere dalla Sardegna, con la quale ha sempre mantenuto un legame fortissimo. Nel 2004 è stato il primo giornalista a parlare con il compaesano e amico d'infanzia Graziano Mesina, ex primula rossa del banditismo sardo e condannato all'ergastolo, ora di nuovo latitante, appena uscito dal carcere di Voghera dopo aver ricevuto la grazia dal presidente della Repubblica. Nella sua lunga carriera professionale, cominciata quand'era giovanissimo con le cronache della rivolta di Pratobello del 1969, a Orgosolo, contro gli espropri dei pascoli comunali, Tomainu è stato addetto stampa all'Enichem di Ottana (Nuoro), prima di essere assunto all'Agi dove, dal 1983, è stato cronista di giudiziaria per il resto della sua carriera. Ha collaborato, oltre che con Famiglia Cristiana, con L'Unione Sarda, L'Europeo e il Messaggero Sardo, il periodico dedicato agli emigrati sardi. Arrivato in riva all'Adriatico settentrionale insieme alla moglie per seguire il figlio Ivano, che lavora per Insiel a Trieste, a Muggia conduceva una vita molto riservata. Lascia la moglie Pina, il figlio Ivano e la figlia Monica, che vive e lavora all'estero.

 

Muggia, l'organo del Duomo rivive e torna a suonare grazie ai fedeli

Da "Il Piccolo"
sabato, 15 maggio 2021

 

Le offerte hanno raggiunto quota 8.500 euro. Per il resto dei lavori è stato acceso un mutuo

 

Il restauro

 

Luigi Putignano
L'organo Mascioni del 1971, nella cantoria posta sopra l'ingresso della navata centrale del duomo di Muggia, è stato restaurato, anche grazie alla generosità dei fedeli: «Le offerte sono giunte alla ragguardevole cifra di 8.500 euro», ha spiegato il dinamico parroco del Duomo di piazza Marconi e della basilica di Muggia vecchia, don Andrea Destradi. Il lavoro è stato più oneroso di quanto preventivato, per varie problematiche emerse in corso d'opera, ma ha comportato una settimana in meno rispetto a quanto programmato: da quattro settimane si è passati a tre. «L'organo - ha spiegato l'organaro Claudio Vecchiato, da Treviso - si presentava in una situazione precaria, soprattutto dal punto di vista della pulizia. Ci è voluta una settimana intera solo per smontare lo strumento e pulirlo, operazione quest'ultima che ha significato soprattutto togliere la grande quantità di intonaco che si è staccata dalla controfacciata. Basti pensare che abbiamo portato via circa 50 secchi di calcinacci che nel tempo si sono sbriciolati e sono caduti dentro lo strumento, nelle canne, impedendone il funzionamento. Canne che - ha spiegato - abbiamo smontato, lavato, soffiato e riportato su per rintonare e accordare». Pulizia che pare non si effettuasse dagli inizi degli anni '90. Altro imprevisto, che ha fatto lievitare i costi, è arrivato dall'impianto elettrico dell'organo, non a norma, sostituito con uno nuovo. La spesa definitiva, comprensiva di sistemazione della controfacciata, ammonta a 27.500 euro. «Gli altri soldi necessari - ha concluso don Andrea - dovrebbero arrivare da un mutuo che abbiamo acceso con Unicredit, che si salderà nei prossimi 5 anni con il denaro che raccoglieremo in parrocchia».

 

I bambini dell'asilo "padroni" di Muggia per cinque minuti

Da "Il Piccolo"
venerdì, 14 maggio 2021

 

La visita dei piccoli alunni della "Borgolauro". Il sindaco ha ceduto loro le chiavi della città

 

L'iniziativa

 

Luigi Putignano
I bimbi della scuola dell'infanzia "padroni" per cinque minuti della città di Muggia. È stata proprio la prima cittadina Laura Marzi a consegnare le chiavi della città agli alunni della "Borgolauro", passati in piazza Marconi per visitare il Municipio. Prima le testoline all'insù per guardare il leone marciano della facciata, poi nella sala del Consiglio comunale si sono accomodati sulle sedie dei consiglieri. E dopo aver ammirato gli stemmi delle famiglie nobili e il soffitto a cassettoni, hanno tempestato di domande il sindaco. «È stata una grandissima sorpresa la visita non programmata», così la stessa Marzi: «Il poter stare con loro, seppur per pochi minuti, è stata una vera boccata di ossigeno». L'escursione rientra nel progetto "Amica Muggia" portato avanti dalla scuola dell'infanzia situata nel plesso della primaria "De Amicis". «Per il secondo anno consecutivo - spiega la maestra Michela Apollonio - abbiamo proposto un progetto che si basa sulla conoscenza, sulla storia e sulla ricchezza del territorio, aiutati, in questo, anche da alcune collaborazioni esterne, Comune e Compagnie del Carnevale».Il progetto è finalizzato, come ricorda la maestra, «a sviluppare il senso di appartenenza, il rispetto per l'ambiente, la conoscenza delle tradizioni e la scoperta degli spazi aperti». E così, appunto, si è giunti davanti al palazzo comunale: «Grazie alla sempre grande disponibilità del sindaco e dei suoi collaboratori - ancora Apollonio - abbiamo ricevuto l'invito a visitare la sala del Consiglio dove i nostri piccoli alunni hanno avuto l'onore di ricevere la grande chiave di Muggia. Per cinque minuti la cittadina è stata in mano ai bambini». Il progetto si concluderà a giugno con una piccola "caccia al tesoro" nel centro storico, con le fotografie di luoghi noti ai bimbi, in collaborazione con alcuni esercenti.

 

Sistema di illuminazione ultimato in zona Acquario. Più luce anche sul park

Da "Il Piccolo"
giovedì, 13 maggio 2021

 

Bussani: «Vivibilità e sicurezza in primis»

 

Proseguono i lavori sul nuovo lungomare muggesano di Acquario. Oltre all'installazione delle strutture di contenimento del terrapieno, per gestire i cambi di quota del terreno, è stato completato l'impianto dell'illuminazione di tutto questo importante tratto di costa, con Hera Luce che già durante l'inverno aveva allestito una linea elettrica temporanea per gli scavi all'interno dell'area di cantiere. È stata realizzata una linea elettrica definitiva della lunghezza di circa un chilometro e, successivamente, i 35 pali preesistenti, installati nel 2011, sono stati dotati tutti di doppia lampada, una direzionata sul lato strada e una verso il mare. «È stato un intervento di potenziamento importante - ha spiegato il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici, Francesco Bussani - che è andato a incrementare fattivamente il numero dei punti di illuminazione di tutto quel tratto di costa in modo da acquisire un valore aggiunto non solo sul piano della vivibilità dell'area, ma anche e soprattutto su quello della sicurezza. In quest'ottica, un'attenzione particolare è stata dedicata all'illuminazione nei punti più ampi quali l'area giochi e la zona dedicata ai parcheggi, che è stata potenziata con lampade ancora più forti in modo da garantirne una copertura più ampia». I punti luce sono stati realizzati con un'alta percentuale di materiali riciclabili che consentiranno il recupero della maggior parte delle materie prime al termine della vita utile degli impianti, secondo i criteri di economia circolare cari al gruppo Hera. Le lampade sono inoltre dotate di sistemi di riduzione automatica del flusso nelle ore notturne per ridurre l'eventuale disturbo alle abitazioni in prossimità di Acquario. Tutta l'area oggetto di intervento sarà illuminata con una potenza di soli 4,2 kW, mentre la potenza complessiva per tutto il fronte mare a partire dal Molo a T, per 1,6 chilometri, sarà di 6,5 kW.

 

Bonifica bellica al via sulla costa di Muggia

Da "Il Piccolo"
giovedì, 13 maggio 2021

 

Necessario anche un intervento con macchinari ad hoc per rimuovere materiali pesanti trovati sul fondale marino

 

Luigi Putignano
Prosegue la riqualificazione del tratto costiero muggesano, quello che da Porto San Rocco arriva fino alla fine del terrapieno di Acquario, zona, quest'ultima, dove i lavori, come afferma il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Francesco Bussani, «proseguono a ritmo sostenuto». Al milione 230 mila euro utilizzati per il primo stralcio funzionale di riqualificazione costiera, quello già concluso, si aggiungono il milione 316 mila euro previsti per la riqualificazione del tratto costiero da Porto San Rocco a Punta Olmi. Un progetto per il quale si è proseguito l'iter di verifiche conseguente alle necessarie istruttorie. È stata infatti, in questo periodo, effettuata la perizia bellica affidata all'impresa Ediltecnica di Carrara, in Toscana: sono stati eseguiti sondaggio, analisi, mappatura e individuazione di eventuali reperti bellici subacquei risalenti al primo e al secondo conflitto mondiale. Attraverso un magnetonomo, infatti, sono state concretizzate delle verifiche che hanno fatto emergere la presenza di vari elementi sul fondale marino. Permangono masse magnetiche che per le dimensioni sono risultate inamovibili manualmente dagli operatori subacquei impiegati. Per consentire la chiusura delle attività di bonifica bellica, si è reso, quindi, necessario asportare tutto il materiale riscontrato che interferisce con la bonifica del fondale marino, affiancando all'operatore subacqueo un mezzo nautico dotato di escavatore o apparecchio di sollevamento. L'esecuzione delle operazioni richieste per l'asportazione di corpi morti, zavorre e altri materiali nell'area a mare antistante il pontile per la balneazione in strada per Lazzaretto, nel terrapieno Ronchi est/Punta Olmi, è stata affidata alla ditta Kdm Sub Service di Trieste, a fronte di una spesa di 29 mila 890 euro. «Quest'area costiera - spiega Bussani - poteva presentare dei potenziali rischi derivanti dalla presenza di residui bellici, considerato anche il recente rinvenimento di altri ordigni inesplosi in prossimità del cosiddetto Molo a T». Motivo per il quale si è provveduto all'effettuazione della bonifica bellica sistematica in un'area che sarà, a seguire, interessata dai controlli archeologici e da azioni comunque propedeutiche alla successiva realizzazione dell'intervento di riqualificazione del tratto. «I lavori di ricognizione, finalizzati alla valutazione del rischio bellico, sono un atto necessario volto a escludere problematiche che potrebbero altrimenti presentarsi in fase di realizzazione dell'opera», ha spiegato Bussani. «Il prossimo passo - ha concluso il vicesindaco e assessore - sarà l'analisi del sito dal punto di vista archeologico per verificare la presenza di eventuali reperti assieme alla Soprintendenza».

 

Rivendita di fiori e piante nel cimitero di Muggia. Cercasi concessionario

Da "Il Piccolo"
mercoledì, 12 maggio 2021

 

Gara aperta fino al 31 maggio

 

Il Comune di Muggia è alla ricerca di un concessionario per un'area di proprietà comunale, all'interno del cimitero comunale di via di Santa Barbara, dove installare una rivendita di fiori, piante e piccoli articoli cimiteriali. L'area ha una forma rettangolare per una superficie di venti metri quadrati ed è accessibile dall'ingresso carrabile del cimitero. Come comunicato dal Comune, all'interno dell'area delimitata sarà consentita l'installazione di un chiosco, che dovrà essere semplicemente ancorato al suolo senza opere murarie o di fondazione. La concessione avrà una durata di sei anni, prorogabile per ulteriori tre. Il canone concessorio annuale posto a base di gara è pari a 442 euro «Ci siamo impegnati - ha spiegato il vicesindaco Francesco Bussani - affinché l'area destinata alla vendita di fiori, piante e piccoli articoli cimiteriali potesse finalmente essere affidata con una concessione pluriennale di più ampio respiro. In un momento particolarmente difficile come quello che stiamo attraversando, questo bando offre l'assicurazione di un impiego che oltre ai sei anni previsti dalla concessione potrebbe godere peraltro di una proroga per arrivare sino a nove anni di gestione. La garanzia di poter gestire per un tempo così ampio la propria attività ha un valore non sottovalutabile perché porta con sé la possibilità di pianificare la propria attività non solo in termini di progettualità e programmazione, ma anche, non meno importante, sul piano dei possibili investimenti». I soggetti interessati a partecipare alla gara dovranno far pervenire, inderogabilmente, entro le 12 del 31 maggio un plico chiuso e controfirmato.

 

Rete fognaria fino a Lazzaretto. Al via lo studio

Da "Il Piccolo"
mercoledì, 12 maggio 2021

 

La realizzazione di una condotta da San Rocco al confine di Stato sarebbe necessaria visto l'avvio a breve di Acquario, che aumenterà l'afflusso di persone

 

Luigi Putignano
Nell'ambito dello sviluppo della fascia costiera muggesana, si fa sempre più pressante la necessità di estendere la rete fognaria da Porto San Rocco, dove attualmente termina, fino al confine di Stato. La giunta ha affidato un incarico professionale per la redazione di uno studio di fattibilità alla Servizi Qualità e Sicurezza di Trieste, per una spesa di 3.806, 40 euro, propedeutico alla richiesta di finanziamento ad Ausir per la realizzazione del tratto fognario. Tra l'altro non sono passate inosservate nei mesi scorsi le tre vasche per il contenimento delle acque grigie e nere al servizio dei tre futuri chioschi nel sito di Acquario, strutture che, una volta realizzato il tronco fognario, verranno dismesse. «Con l'ufficio lavori pubblici - ha spiegato il vicesindaco Francesco Bussani - abbiamo finanziato uno studio per verificare l'entità numerica delle utenze che potrebbero avvalersi e, quindi, beneficiare di un allacciamento fognario dell'area che risulta quantomeno necessario per tutti i cittadini residenti oltre alle realtà che insistono lungo la nostra costa. In tempi normali, durante l'estate, la base logistica e il campeggio di San Bartolomeo - ha proseguito - ospitano migliaia di persone e l'apertura, quest'anno, di Acquario aumenterà l'afflusso di gente in maniera importante e non solo d'estate». Bussani ha rimarcato l'importanza di «questo studio di fattibilità che è l'ennesimo passo in una direzione che ne ha visti molti altri precederlo al fine di concretizzare la realizzazione di una condotta fognaria nel tratto in questione. Avevo già affrontato questo argomento tempo fa in un proficuo sopralluogo con il direttore generale Ausir, Marcello Del Ben, durante il quale avevo sottoposto alla sua attenzione i possibili progetti di potenziamento della rete fognaria su Lazzaretto e Pisciolon. Non meno di un mese fa c'è stato anche modo di affrontare il tema con il direttore generale di AcegasApsAmga, Roberto Gasparetto. Siamo certi che i risultati di questo studio non potranno che rafforzare le ragioni delle nostre richieste».

 

In riviera torna il teatro: quattro show al Verdi

Da "Il Piccolo"
martedì, 11 maggio 2021

 

Il ciclo di spettacoli gratuiti a maggio

 

Il Teatro comunale Verdi di Muggia riapre le porte al pubblico con quattro spettacoli a maggio selezionati dalla stagione interrotta a ottobre e organizzati dagli storici partner del teatro stesso: Associazione internazionale dell'operetta Fvg, Golden Show Impresa sociale di Trieste e L'Armonia. Domenica scorsa il debutto, a ingresso gratuito, proposto proprio da L'Armonia, "Sempre alegri mai passion", di Giuliana Artico, per la regia di Giuliano Zannier, con Anny Noventa, Laura Salvador e Chino Turco, messo in scena dal Gruppo Amici di San Giovanni, con un ottimo concorso di pubblico. Si continuerà domenica 16, con lo spettacolo a ingresso gratuito proposto dall'Associazione dell'Operetta, "Pietà l'è morta", sulla Resistenza a Nord-Est, con la voce di Marzia Postogna accompagnata al pianoforte da Cristina Santin. Il ciclo si concluderà con due spettacoli proposti dalla Golden Show nell'ambito della rassegna "Muggia Teatro": domenica 23 "Lvb - Ludwig van Beethoven", di e con la regia di Jacopo Squizzato, in scena Stefania Ventura e Luca Negroni, con il patrocinio del Consolato di Germania a Milano, domenica 30 la rassegna "Scienza di Genere" col doppio show "Il ritorno di Ada Byron", di e con Duska Bisconti, per la regia Luca Negroni, e "Nikola Tesla a protrait", di e con la regia Squizzato, con in scena Katia Mirabella e lo stesso Squizzato. «È con estremo piacere che riapriamo al pubblico per tutto il mese di maggio anche il Teatro Verdi - così il sindaco Laura Marzi, che ha la delega alla Cultura - con una programmazione ridotta che rappresenta però un'azione molto significativa di resilienza e ripartenza anche di questo comparto, fondamentale per tutti, muggesani e non».

 

Dimezzate a Muggia le rette scolastiche per le famiglie in stato di difficoltà

Da "Il Piccolo"
martedì, 11 maggio 2021

 

Ridotte del 50% le tariffe di mense, "sis" e scuolabus richieste ai nuclei sotto determinate soglie Isee

 

Luigi Putignano
«Stiamo attraversando un lungo periodo di emergenza epidemiologica che sta mettendo tutti noi a dura prova. Per questo, come amministrazione, ci siamo impegnati per intervenire con delle misure a sostegno delle famiglie prevedendo delle riduzioni tariffarie su alcuni servizi di competenza dell'Ufficio educazione, politiche giovanili e pari opportunità a favore delle fasce che presentano valori dell'attestazione Isee più bassi». L'assessore ai Servizi sociali Luca Gandini spiega così la delibera con la quale la giunta guidata da Laura Marzi ha deliberato una riduzione del 50% delle tariffe del servizio di ristorazione scolastica per il periodo che va dal primo marzo 2021 alla fine dell'anno scolastico in corso destinata alle fasce con un Isee inferiore ai 18 mila euro, nonché un'analoga riduzione del 50% delle tariffe dei servizi di post-accoglimento e scuolabus per il periodo dal primo gennaio alla fine dell'anno scolastico destinata alle fasce con Isee inferiori ai 30 mila euro. Da marzo 2021 a fine anno scolastico, quindi, le tariffe della mensa scolastica e del servizio di post accoglimento sono così modulate: per quel che concerne la refezione scolastica si va dall'esonero totale per la fascia Isee sotto i 7.250 euro all'euro e 70 centesimi a pasto per la fascia sotto i 18 mila euro, per un costo appunto dimezzato rispetto ai tre euro e 40 previsti in precedenza; per quanto riguarda il "sis" per la fascia Isee fino ai 30 mila euro si scende a 22,20 euro mensili (che diventano poi 16,75 in presenza di due fratelli iscritti e 13,30 nel caso di tre bambini della stessa famiglia). Un impegno che, fanno sapere da piazza Marconi, corrisponde a una minore entrata stimata per il bilancio 2021 di oltre 23 mila euro, dei quali quasi 20 mila solo per il servizio di ristorazione scolastica.«Il dimezzamento delle tariffe è il nostro contributo fattivo a tutte quelle famiglie che si trovano ad affrontare un periodo di importante emergenza», il commento di Gandini: «Tra le mille difficoltà e problematiche del momento, è doveroso prestare particolare attenzione, anche attraverso piccoli gesti, a tutti coloro che stanno attraversando un periodo particolarmente delicato. Come amministrazione abbiamo da subito messo in campo ogni strumento possibile per offrire un sostegno concreto alla comunità, non da ultimo questo intervento sulle tariffe». Concorde il sindaco Laura Marzi: «È un momento critico ed è necessario rimanere coesi e cercare di far fronte a tutte le situazioni di difficoltà, per superare nel miglior modo possibile questa dura fase emergenziale. In questo scenario, una riduzione così importante delle tariffe dei servizi educativi è un segnale forte e conferma la nostra massima attenzione al mondo della scuola. A parità della qualità del servizio, la scelta, in questo periodo di criticità, è stata quella di fare una revisione del regime tariffario nell'ottica di una riduzione della partecipazione economica delle utenze più fragili, cercando di andare, ancora una volta, incontro alle esigenze delle famiglie».

 

Muggia, prorogati i termini del contest letterario "rosa"

Da "Il Piccolo"
lunedì, 10 maggio 2021

 

L'iniziativa dedicata alle donne dall'Aida

 

Il concorso

 

Luigi Putignano
Sono stati prorogati i termini per la partecipazione alla 18.ma edizione del concorso letterario organizzato dall'Associazione interculturale donne assieme - Aida di Muggia. La nuova scadenza è fissata per il prossimo 20 maggio. La partecipazione al concorso è gratuita ed è riservata alle donne residenti in Fvg, Veneto, Istria slovena e croata.Il regolamento prevede due gruppi: nel primo la partecipazione è riservata ad autrici con meno di 18 anni alla data di chiusura del concorso; il secondo è aperto alle autrici con più di 18 anni. Due anche le sezioni in concorso. Una sulla prosa, alla quale si partecipa inviando un solo racconto inedito della lunghezza massima di quattro cartelle, per le minorenni a tema libero, per le maggiorenni i lavori devono trattare un argomento a carattere sociale e avere come protagonista una figura. L'altra è dedicata invece alla poesia, a tema libero, con un massimo di due opere inedite con una lunghezza massima di 35 versi ciascuna. Si può partecipare anche a entrambe le sezioni. Il regolamento completo con le indicazioni per la presentazione "on line" dei lavori è pubblicato sul blog www.aidamuggia.wordpress.com.

 

Ciclabili, Fiab: "Si facciano anche fuori dal centro"

Da "Il Piccolo"
domenica, 9 maggio 2021

 

Prosegue la polemica sulle corsie ciclabili in via delle Saline, bocciate a Muggia dal Consiglio comunale. A parere di Fiab Muggia Ulisse «la querelle sulla ciclabilità o meno di via delle Saline non è una questione marginale». Su questo aspetto, dice Jacopo Rothenaisler, referente Fiab per Muggia, «questo consenso si basa sull'utilità, per i singoli cittadini, dei propri luoghi, siano essi aree, piazze, strade, marciapiedi. In questa visione un'area utile è un'area edificata, una strada utile è una strada veloce, una piazza o un marciapiede utili sono luoghi dove parcheggiare. Una città utile non è - prosegue - però una città vivibile. Fiab si batte per un'idea diversa di città, che non elimina ovviamente l'automobile, ma che organizza i propri spazi per renderli fruibili e sicuri per tutti». Per il presidente Luca Mastropasqua, «questo modo di concepire lo spazio non può essere relegato, come sta avvenendo a Muggia, all'interno del centro storico, mentre all'esterno c'è solo traffico, parcheggio diffuso e l'insicurezza di tutte le categorie deboli, come bambini e anziani».

 

Una mappa interattiva sui problemi di Muggia

Da "Il Piccolo"
domenica, 9 maggio 2021

 

L'iniziativa di Italia viva

 

Luigi Putignano
Italia Viva Muggia ha presentato ieri mattina in piazza della Repubblica il nuovo progetto "La mia Muggia", una piattaforma condivisa per consentire ai cittadini di segnalare i punti critici o di maggior interesse della città rivierasca. Si tratta di una mappa interattiva della città, realizzata con Google My Maps, sulla quale sarà possibile aggiungere, mediante un puntatore virtuale, una descrizione e anche una o più foto dei punti che si desidera segnalare. L'aggiornamento dei punti sulla mappa avverrà in tempo reale e saranno visibili da tutti gli utenti che accederanno alla piattaforma, mediante il link o il codice Qr di accesso forniti. Intanto ieri mattina il coordinatore territoriale Dejan Tic si è confrontato con i cittadini che gli si sono avvicinati per avere maggiori informazioni, capire l'utilità dello strumento e lasciare le loro osservazioni. E, complice la mattinata che si è fatta via via più piacevole, col passare delle ore i cittadini incuriositi si sono fatti sempre più numerosi. «Oggi - ha detto il giovane renziano - ho illustrato l'utilità di questo servizio per i cittadini, attraverso il quale possono indicarci i punti di forza, da potenziare, e le debolezze, su cui intervenire, del nostro territorio. Ci serve per comporre al meglio il nostro programma e confrontarci con gli alleati di coalizione. A fine estate, poi, tireremo le somme e i risultati saranno a disposizione di tutti per sempre in quanto parte della rete». A proposito degli alleati di coalizione, ieri mattina ha fatto capolino in piazza il candidato sindaco del centrosinistra, Francesco Bussani: «Un'iniziativa valida che viene da un giovane politico locale che mostra davvero quanto entusiasmo ci sia tra i nostri ragazzi che vogliono cimentarsi nella gestione della cosa pubblica». Prossimo appuntamento sabato 22 maggio sempre in piazza della Repubblica. Questo il link alla mappa: https://www.google.com/maps/d/edit?mid=1Sqd9KEltib3Z0zbTJ-6U2JqigA-ciDLQ&usp=sharing.

 

Il turno di Marzi

Da "Il Piccolo"
venerdì, 7 maggio 2021

 

Il Sindaco

 

Anche la prima cittadina rivierasca tra i vaccinati di ieri. Sorridente seppur emozionata a sua volta, la prima cittadina ha ricevuto la propria dose intorno alle 8.50: «Ho avuto modo di testare l'efficacia di un'organizzazione perfetta, frutto dell'impeccabile lavoro dello staff medico e infermieristico che, senza risparmiarsi, si è messo a disposizione delle persone che insieme a me si sono vaccinate oggi per la prima volta. Ho apprezzato anche il grande impegno che stanno mettendo sul campo tutti i volontari».

 

Il primo in lista

Da "Il Piccolo"
venerdì, 7 maggio 2021

 

Il 46enne Riccardo

 

Il primo a cui è stato inoculato il vaccino nell'hub rivierasco è stato il 46enne Riccardo, muggesano, che si è detto molto soddisfatto per l'organizzazione: «Tutto ha funzionato perfettamente. Ora sono le 8.30, ed è passata esattamente mezz'ora dal mio ingresso alla mia uscita, compresa la sosta post vaccino. Vaccino - spiega - che doveva essere inizialmente lo Pfizer ma poi, dopo avermi informato del fatto che anch'esso conteneva molecole di acido ribonucleico messaggero (mRna), mi è stato somministrato il Moderna».

 

Il debutto del centro vaccini di Muggia: in un giorno somministrate 550 dosi

Da "Il Piccolo"
venerdì, 7 maggio 2021

 

In funzione l'hub predisposto nella palestra di via D'Annunzio. Organizzazione e allestimento promossi dagli utenti

 

L'esordio

 

Luigi Putignano
È entrato in funzione nella mattinata di ieri, dalle 8, il nuovo centro vaccini di Muggia, allestito nei giorni scorsi all'interno della palestra "Pacco" di via D'Annunzio. Per chi proveniva ieri sia dalla periferia di Trieste che da San Dorligo, due dei territori comunali compresi nell'ambito di pertinenza del nuovo hub rivierasco, arrivare alla "Pacco" è apparso semplice, grazie soprattutto alla segnaletica posizionata nei punti nevralgici del percorso per giungervi. E tutto, nella giornata dell'esordio, è andato nel migliore dei modi, grazie a un coordinamento tra volontari ben rodato che ha già dato prova di sé negli scorsi mesi di pandemia. Una fila ordinata, mai composta da più di quattro o cinque persone, è stata gestita appunto da Carabinieri volontari, Associazione nazionale Finanzieri e Protezione civile, oltre che da alcuni privati cittadini, che, avendone i requisiti, hanno coadiuvato i volontari stessi nello smistamento dell'utenza.Il primo a essere vaccinato nell'hub di via D'Annunzio (dove hanno lavorato 26 operatori sanitari a rotazione e 15 volontari) è stato il 46enne Riccardo, muggesano, che si è detto «molto soddisfatto per l'organizzazione» in quanto «tutto ha funzionato perfettamente. È trascorsa esattamente mezz'ora dal mio ingresso alla mia uscita, compresa la sosta post-vaccino. Vaccino - spiega - che doveva essere inizialmente lo Pfizer ma poi, dopo avermi informato del fatto che anch'esso conteneva molecole di acido ribonucleico messaggero (mRna), mi è stato somministrato il Moderna». Fuori dal centro vaccinale, in attesa di superare il filtro, ieri c'era anche Stefano da San Dorligo - pare che fossero in tanti, ieri, gli utenti giunti dal vicino Comune della Val Rosandra - per il quale «tutto pare funzionare molto bene». Anche Anna, all'inizio visibilmente tesa, ha trovato «un'organizzazione riuscitissima, con i volontari che sono davvero bravi e che ti mettono a tuo agio. Vaccinarsi "a casa" di certo aiuta». E tra i vaccinati di ieri anche il sindaco di Muggia Laura Marzi. Sorridente seppur emozionata a sua volta, ha ricevuto la propria dose intorno alle 8.50: «Ho avuto modo di testare l'efficacia di un'organizzazione perfetta, frutto dell'impeccabile lavoro dello staff medico e infermieristico che, senza risparmiarsi, si è messo a disposizione delle persone che insieme a me si sono vaccinate oggi per la prima volta». Più tardi ha ricevuto la sua dose di Moderna anche l'assessore Stefano Decolle. All'interno della struttura si è lavorato alacremente per tutta la mattinata, anche durante l'inaugurazione da parte delle autorità, avvenuta verso le 13.30, dunque dopo alcune ore dall'apertura. Il ritmo ieri è stato di cinque somministrazioni ogni sei minuti, per un totale di 550. Un ritmo che proseguirà anche oggi, domani e domenica, giorno in cui, come comunicato da Asugi, per Muggia ci sono ancora posti disponibili. «In questa prima giornata - così la direttrice del Distretto 3 di Asugi Ofelia Altomare - stiamo somministrando il vaccino Moderna, formulazione destinata alle categorie over 80 e all'utenza vulnerabile». Da oggi a domenica a Muggia si procederà, invece, alle inoculazioni destinati ai cittadini dai 60 ai 71 anni. Alle 13.30, come detto, c'è stata l'inaugurazione del centro alla presenza del vicegovernatore Riccardo Riccardi, che ha ricordato l'anniversario del terremoto del 1976 in Friuli facendo un parallelo con quanto sta accadendo oggi: "Forse ci troviamo in una condizione più difficile di quella della tragedia del '76, perché allora si procedette con una ricostruzione materiale. Oggi invece occorre pensare a ricostruire anche immaterialmente».

 

"Cittadinanza attiva" a Muggia: il bando apre ai rimborsi spese

Da "Il Piccolo"
giovedì, 6 maggio 2021

 

Sessantamila euro da distribuire tra chi prende in cura gli spazi pubblici in cambio di sconti sulle tasse e, ora, anche di corrispettivi in denaro

 

Il progetto

 

Luigi Putignano
È stato pubblicato, a Muggia, il bando per poter aderire al progetto di "Cittadinanza attiva" del Comune. L'ente rivierasco ha stanziato 60 mila euro, dei quali 20 mila per le iniziative di valore inferiore ai quattromila euro e 40 mila per quelle di valore superiore. Il progetto, attivo dal 2016, incentiva la partecipazione civica attraverso lavori di manutenzione e pulizia di aree verdi e spazi urbani in cambio di esenzioni o riduzioni di tributi locali e canoni, che in questo caso verranno applicate nel 2022 e saranno determinate in ragione del valore economico e sociale del singolo progetto prima proposto e poi definito nel disciplinare o nel relativo patto di collaborazione. Una volta conclusi gli interventi, nello specifico, gli interessati ne devono dare comunicazione al Comune che potrà procedere alle necessarie verifiche. Le domande dovranno pervenire entro un termine considerato congruo dallo stesso proponente, tale da assicurare la conclusione del progetto entro il 30 novembre prossimo. «Novità di quest'anno - spiega il vicesindaco con delega alla Cittadinanza attiva Francesco Bussani, candidato sindaco del centrosinistra in vista delle prossime elezioni - è stata l'introduzione dell'opzione aggiuntiva di un corrispettivo economico in alternativa alle detrazioni delle imposte a fronte del servizio reso. Questa possibilità risponde alla continua evoluzione del sistema tributario, che rende sempre più complessa la gestione delle esenzioni o delle riduzioni dei tributi locali. Al contempo, però, offre la possibilità di ampliare l'utenza. Il progetto può essere ora abbracciato anche da chi, pur essendo legato al territorio, non vi ha potuto sinora aderire in quanto non in possesso di una posizione tributaria residenziale». Il Comune ha individuato per il momento esattamente 23 aree di intervento, ma ciò non esclude - viene fatto sapere dalla stessa amministrazione municipale guidata dal sindaco Laura Marzi - che i proponenti possano indicare eventuali ulteriori aree verdi e spazi pubblici di cui intendono prendersi cura.

 

Ciclabili in zona Coselag. Il Pd contro Finocchiaro. «Istanze strumentali»

Da "Il Piccolo"
giovedì, 6 maggio 2021

 

Le ragioni del no coinvolgono pure fdi e lega

 

Dopo la bocciatura, nell'ultimo Consiglio comunale, delle corsie ciclabili in area Coselag proposte dal consigliere ex dem Marco Finocchiaro, arrivano le motivazioni post-voto. Al vetriolo le dichiarazioni di Riccardo Bensi, capogruppo Pd, che sottolinea di non volersi nascondere dietro a motivazioni tecniche: «Sono contrario a questa mozione e sarò contrario a tutte le mozioni di questo tipo fatte dal consigliere Finocchiaro perché non tutelano i cittadini, sono strumentali, politiche e hanno una diversa visione di Muggia rispetto alla maggioranza politica che rappresento». Poi l'attacco: «Finalmente Finocchiaro ha tirato giù la maschera quando ha detto pubblicamente che secondo il suo modo di vedere noi non rappresentiamo un governo di centrosinistra lungimirante e progressista. Accuse che io rimando al mittente, ricordandogli che la politica non vuol dire fanatismo e difesa estrema di una lobby, ma significa mediazione e rispetto delle altre sensibilità». Dall'opposizione quindi Nicola Delconte di Fdi crede che non sia sicuro fare ciclabili in sede stradale «in zona industriale con camion e traffico intenso sulla stessa careggiata. Meglio sarebbe affrontare il "raddoppio" sull'Ospo, punto troppo pericoloso, dedicando un nuovo ponte solo alle bici. Ok alle ciclabili ma personalmente non mi piace la promiscuità col traffico, troppo pericolosa». Infine il leghista Giulio Ferluga spiega di aver «rigettato totalmente lo spirito di fondo della mozione», che ritiene «estremista e ostile nei confronti degli automobilisti. Troppo spesso ho sentito criminalizzare questi ultimi in aula».

 

A Muggia si parte domani all'interno della "Pacco": pronte 308 fiale Moderna

Da "Il Piccolo"
mercoledì, 5 maggio 2021

 

L'analoga struttura sportiva riconvertita in Riviera

 

Luigi Putignano
Parte domani, a Muggia, l'attività del punto vaccinale allestito nella palestra comunale Pacco in via D'Annunzio 6. E, sempre domani, alle 13.30 ci sarà l'inaugurazione della struttura alla presenza del sindaco di Muggia, Laura Marzi, del vice presidente della Regione Fvg con delega alla salute, Riccardo Riccardi, e del direttore generale dell'Azienda sanitaria universitaria giuliano-isontina, Antonio Poggiana. Asugi, che a Muggia ha da poco prorogato, fino al 31 luglio e con una spesa di 37.500 euro, la locazione dell'Hotel Park per l'accoglimento di persone autosufficienti positive asintomatiche o paucisintomatiche. Domani e dopodomani, dalle 8 alle 14, saranno inoculate 308 prime dosi di Moderna. Il centro sarà a servizio degli utenti dei comuni di Muggia, di San Dorligo della Valle-Dolina e parzialmente di Trieste e, alla luce del preventivabile significativo afflusso di persone, il comune ha individuato, nelle vicinanze del centro vaccinale, ulteriori aree di sosta rispetto al parcheggio di Caliterna. Saranno, pertanto, adottati dei provvedimenti al fine di rendere alcune aree di sosta a tempo limitato. Sarà istituito un divieto di sosta per tutti i veicoli, eccetto per i veicoli degli utenti del centro vaccinale, con sosta limitata pari a 15 minuti, in via D'Annunzio nel tratto compreso tra il civico 6 e l'intersezione con via Felluga, e con sosta limitata pari a 60 minuti, in via San Giovanni lato civici dispari nel tratto compreso tra il civico 1 e l'intersezione con via Mazzini. Infine il Comune cerca volontari per supportare l'attività del centro vaccinale e invita chiunque volesse contribuire a contattare l'Urp in piazza Marconi telefonando allo 040 3360416 oppure inviando una mail a urp@comunedimuggia.ts.it.

 

Punta Sottile, sostituiti due pini. E per un terzo arriva il sostegno

Da "Il Piccolo"
martedì, 4 maggio 2021

 

Il recupero del verde dopo i danni delle due ondate di maltempo

 

Luigi Putignano
Punta Sottile ritorna a popolarsi di pini d'Aleppo. Di recente sono state piantumate infatti due nuove alberature, in sostituzione delle due irrimediabilmente danneggiate dalla furia del maltempo, dapprima il 10 agosto della scorsa estate e poi l'8 dicembre. I due alberi sostituiti, in particolare, si erano sovrapposti nella prima occasione a causa di un violento temporale estivo: una combinazione di vento e pioggia aveva letteralmente divelto il cosiddetto "pino storto", facendolo accasciare in parte sul terreno e in parte su un altro pino accanto. La situazione era ulteriormente peggiorata a fine anno tanto da richiedere una consulenza specializzata. Così la perizia di Paolo Parmegiani, agronomo forestale: «La chioma della seconda pianta, asimmetrica, presenta una grossa branca spezzata dalla prima pianta, con scosciatura profonda e relativa chioma in disseccamento. La pianta, completamente sbilanciata, presenta pochissime fronde ancora verdi sul lato mare a notevole distanza dal punto di inserzione nel terreno». Superstite, sopravvissuto alla furia del maltempo, poco distante ecco un altro pino, evidentemente molto inclinato, tanto che nei primi due metri assume una pendenza di 45 gradi. Dalla perizia è emersa la necessità di un intervento che risolvesse le gravi problematiche di tipo statico che, in qualsiasi momento, avrebbero potuto far schiantare quel caratteristico pino: «La soluzione ottimale da un punto di vista statico - sempre secondo Parmegiani - è quella di provvedere alla realizzazione di un sostegno da posizionare a tre metri di distanza dalla base, proprio sotto il punto d'impalco delle branche principali, al fine di sorreggere la chioma e l'intera pianta». È stato così realizzato - ed è stato posizionato in questi giorni - un sostegno proprio nel punto indicato da Parmegiani lo scorso marzo».

 

Bocciata la segnaletica per le piste ciclabili di Strada delle Saline

Da "Il Piccolo"
lunedì, 3 maggio 2021

 

Luigi Putignano
Cassata in Consiglio comunale la risoluzione che presentata dal consigliere del gruppo misto ed ex dem Marco Finocchiaro sull'adeguamento della segnaletica stradale viabilità Coselag su Strada delle Saline e Via Caduti sul lavoro, che aveva l'obiettivo di migliorare la sicurezza stradale e favorire la mobilità sostenibile sui percorsi casa-lavoro. Si è trattato di una bocciatura netta. A favore hanno votato solo il pentastellato Emanuele Romano e la civica Roberta Tarlao.Deluso Finocchiaro: «Quello che chiedevo in sintesi era di dare la possibilità a chi sceglie la bicicletta come mezzo di trasporto per recarsi al lavoro di farlo in sicurezza. Nel caso specifico proponevo la realizzazione delle corsie ciclabili recentemente introdotte nel codice della strada al posto della banchina pavimentata di 1,5 che dovrebbe avere una strada di quelle caratteristiche geometriche. Si è negata la possibilità a chi sceglie la bicicletta come mezzo di trasporto per recarsi al lavoro di farlo in sicurezza. Nulla si è fatto nemmeno per mettere in sicurezza i veicoli a motore che percorrono quella strada su corsie di marcia di 5 metri fuori norma in quanto la larghezza massima consentita è di 3,75 metri». Per Finocchiaro coloro che hanno cassato una soluzione fattibile«l'hanno fatto nascondendosi dietro un parere tecnico degli uffici, fuorviante e per nulla esaustivo». Il consigliere ex dem ha riferito anche di essere «stato accusato di essere un lobbista che si erge a paladino delle categorie deboli, al pari degli altri due consiglieri che hanno sostenuto la risoluzione a scopi elettoralistici. Intanto si è negato il diritto costituzionale di arrivare sani al lavoro e di tornare a casa integri». Anche Fiab Ulisse ha commentato quanto deciso durante la massima assise rivierasca: «Brutte notizie per Muggia: la giunta Marzi a ampia parte dell'opposizione ha bocciato la richiesta di realizzare nell'amplissima Strada delle Saline due corsie ciclabili per rendere più sicuri gli spostamenti casa-lavoro in bici».

 

Unione degli istriani all'attacco di Marzi

Da "Il Piccolo"
lunedì, 3 maggio 2021

 

Polemica sul primo maggio

 

Nella mattinata del primo maggio un post sulla pagina Facebook dell'Unione degli istriani relativo al fatto che la sindaca di Muggia, Laura Marzi, ha appeso quest'anno dei drappi rossi dalle finestre della sua abitazione e sulla confinante "portizza" per festeggiare il primo maggio, ha dato il la a una serie di commenti in alcuni casi offensivi, nei confronti della prima cittadina muggesana. «Il rosso Primo Maggio colpisce anche a Muggia - così recita il post - dove all'ingresso della cittadina, l'unica parte dell'Istria rimasta territorio nazionale dopo la guerra, una casa, quella del sindaco, è impavesata in maniera che noi giudichiamo eccessiva».Amareggiata per l'accaduto la Marzi: «Io compio 60 anni a giugno e vivo in questa casa da quando sono nata. E le bandiere al 1° maggio ci sono sempre state. Anche da prima di 60 anni fa. Ma quello che è accaduto in queste ore non è mai avvenuto».

 

«Insediamenti industriali, le royalty per il territorio»

Da "Il Piccolo"
sabato, 1° maggio 2021

 

Noghere ed ex Aquila: il centrodestra rilancia

 

IL DIBATTITO
Continua a tenere banco, a Muggia, la questione del futuro insediamento siderurgico alle Noghere e dell'hub portuale all'ex Aquila. Per i consiglieri d'opposizione Andrea Mariucci di Forza Italia e Nicola Delconte di Fratelli d'Italia è in quei contesti che «si giocherà una importante partita per lo sviluppo economico e occupazionale del nostro territorio. È quanto è emerso non solo nell'audizione di Zeno D'Agostino ma anche, in questi giorni, direttamente dagli operatori economici. Condividiamo e facciamo nostro il pensiero del sindaco Laura Marzi, per la quale non è pensabile che vi siano impianti inquinanti o che ci sia un impatto negativo sulla viabilità e sulla vivibilità dei rioni». I due capigruppo consiliari, inoltre, sottolineano che, «al netto di un impatto ambientale più che minimo e di importanti ricadute occupazionali, è compito della politica ottenere il massimo per il territorio». «A chi ci ha cordialmente chiesto i "compiti per casa" - incalzano i due esponenti del centrodestra - rispondiamo che abbiamo ben chiari quelli che sono gli interventi per immaginare ciò che di buono può portare un grande insediamento industriale. Dalla messa in sicurezza e dai dragaggio dell'alveo del Rio Ospo al recupero degli immobili di periferia abbandonati come l'ex caserma di Aquilinia dove è possibile fare un centro polivalente di eccellenza per anziani con Alzheimer e altri problemi cognitivi. Dalla progettazione, tra Muggia e Trieste, di una bretella ciclabile seria, protetta e lontana dalla strada, che passi per l'ex Aquila o per il vecchio sottopasso di via delle Saline, ai contributi a favore dei nostri beni culturali e architettonici, bisognosi di manutenzione costante. Passando per un sostegno alle politiche giovanili e alle attività sportive, in modo da rendere l'area industriale un polmone che dia aria e risorse al resto di Muggia».Per Giorgio Cecco, infine, referente triestino di Progetto Fvg, «è di certo interessante il progetto di uno stabilimento siderurgico a basse emissioni: ottima opportunità per l'occupazione, oltre che per la riqualificazione dell'area».

 

Pronto a Muggia il team per il servizio civile sull'universo giovanile
Da "Il Piccolo"
sabato, 1° maggio 2021

 

La nuova graduatoria

 

Luigi Putignano
Ilaria Comelli, Michael D'Avenia, Alessia Giglio e Marta Calzi. Sono i quattro ragazzi dai 18 ai 28 anni che compaiono negli altrettanti primi posti della graduatoria utili per poter partecipare al progetto "Per i giovani a Muggia" di Arci Servizio Civile per Muggia. Il servizio civile universale dura 12 mesi per un impegno di 1.145 ore, articolato su base settimanale di 25 ore, ed è previsto un riconoscimento mensile di 439,50 euro.Dal 15 maggio questi quattro giovani selezionati avranno pertanto l'opportunità di fare esperienza con un progetto che si realizzerà principalmente nella sede della Biblioteca comunale. Tale progetto, viene fatto sapere, intende costruire un sistema di servizi integrati che si rivolga non solo ai minori fino ai 16 anni, che già possiedono una rosa di opportunità dedicate (quali, per esempio, le attività del Ricreatorio comunale o delle associazioni informali della comunità muggesana) ma che vada anche a intercettare la successiva fascia di giovani dai 16 ai 35 anni. Nell'agenda compaiono tra l'altro l'organizzazione e la gestione di iniziative sportive, ambientali e culturali, di attività nel campo della comunicazione, volte a diffondere la cultura della cosiddetta "cittadinanza attiva", l'educazione alla legalità e alla progettazione partecipata, allo scopo di favorire lo sviluppo di centri di aggregazione giovanile. Il team fornirà inoltre supporto nei campi della disabilità, del recupero e della valorizzazione delle piccole comunità e dei servizi di doposcuola multiculturale.«A questi ragazzi - osserva la prima cittadina Laura Marzi - va il mio ringraziamento per aver dimostrato di avere la voglia di mettersi in gioco con impegno civico e, ancor di più, per aver scelto di mettersi doppiamente alla prova dovendosi confrontare non solo con una nuova realtà lavorativa ma anche con una pandemia e con tutti i risvolti che essa porta inevitabilmente con sé».