Arriva il bando per la gestione dell'Infopoint di Caliterna

da "Il Piccolo"
domenica, 31 maggio 2020


Il Gal Carso-Las Kras alla ricerca di un nuovo ente per la struttura di Muggia. La base d'asta? Quasi 10 mila euro. Decolle: «Più rete per lo sviluppo turistico»


Luigi Putignano
«Tornare all'idea originale: far diventare Muggia punto di partenza e di arrivo di un turismo di prossimità». Questa la filosofia di Roberto Jakomin, referente per Muggia del Gal Carso Las Kras, relativamente al bando per la nuova gestione dell'Infopoint turistico di piazzale Caliterna, che scade il prossimo 3 giugno. Il comune di Muggia, con una convenzione stipulata il 2 maggio del 2018, aveva concesso al Gal Carso i locali siti nella palazzina di Caliterna, uno spazio strategico nato con l'obiettivo dell'apertura al pubblico di un punto informativo per turisti e residenti. Nell'estate 2018 era stata l'associazione ViaggiareFree - creazione della più nota associazione Viaggiare Slow - a essere individuata dal Gal come il soggetto più vicino agli obiettivi fissati per il sito. Poi è arrivato il Covid-19 e le cose, come spiega il presidente del Gal Carso, Roberto Pizziga, sono cambiate: «La situazione particolare creatasi a causa della pandemia ci impone di lavorare in maniera differente. Dobbiamo cercare di portare sul territorio quel turismo di prossimità, per dare così una boccata d'ossigeno ai vari esercizi economici. La nostra idea è quella di promuovere Muggia sia come punto di partenza dei turisti verso luoghi da scoprire vicini, magari pedalando sulla via Bora fino all'aeroporto di Ronchi, che come punto d'arrivo, in cui il turista si ferma per passare dei giorni in vacanza. Grazie alle bici, ma anche ai sentieri dell'Alpe Adria Trail, vogliamo far conoscere e riscoprire paesini, boschi, praterie, cibi tipici e poco conosciute destinazioni culturali locali. Vogliamo dunque alimentare un sistema turistico nostrano che crei reddito soprattutto per il territorio». Ecco quindi che torna in auge il bando. Il nuovo gestore dovrà essere operativo dall'8 giugno all'11 novembre 2020, con durata del servizio fino ad aprile 2021. L'importo per l'affidamento della fornitura ammonta a una base d'asta di 9 mila 800 euro. Inoltre sempre il Gal, attraverso una selezione pubblica che scadrà il prossimo 12 giugno, è alla ricerca di un dipendente a tempo determinato addetto al front desk dell'infopoint muggesano. «Siamo certi - spiega l'assessore al Turismo Stefano Decolle - che Gal Carso continuerà a operare al meglio per lo sviluppo turistico di Muggia, come ha dimostrato attraverso iniziative e manifestazioni quali Malvasia in porto e Infioriamo il Porticciolo, che hanno saputo creare rete e intessere relazioni all'insegna di un obiettivo condiviso».

 

Muggia in prima linea per i malati di Alzheimer anche nell'emergenza

da "Il Piccolo"
sabato, 30 maggio 2020


L'alleanza fra de Banfield, Comune e Asugi

 

Luiti Putignano
Muggia, anche in tempi d'emergenza, si conferma comunità "amica" delle persone affette da sindrome demenziale. Prosegue il progetto che coinvolge associazione Goffredo de Banfield, Comune di Muggia e Asugi, e che ha permesso, lo scorso 4 febbraio, alla cittadina rivierasca di fregiarsi del titolo, riconosciuto a livello regionale dalla federazione Alzheimer Italia, di "comunità amica delle persone con malattia di Alzheimer o altre forme di decadimento cognitivo". L'associazione de Banfield ha trasferito una parte della propria attività - quella di CasaViola nella fattispecie - on line, sui social e sul canale YouTube dell'associazione, con l'hashtag #noipervoicisiamo, al fine di mettersi a disposizione dei caregiver o di chiunque subisse lo stress del momento. In questa fase di isolamento e rallentamento della maggior parte dei servizi alla persona, il modello sociosanitario e organizzativo muggesano ha continuato ad occuparsi della tutela del benessere delle famiglie e delle persone che convivono con la malattia di Alzheimer o con altre forme di decadimento cognitivo, mantenendo almeno virtualmente i rapporti in modo tale da aiutare a ripristinare i legami con il gruppo che stava nascendo e far continuare il lavoro di rete. Un sostegno che si è rilevato essere ancora più importante in questo difficile periodo caratterizzato, per i carepartner, dalla chiusura dei centri diurni, dall'impossibilità di stare accanto ai propri cari ricoverati, di raggiungere le case protette se non per via telematica. Un contesto critico, come spiegato dall'assessore Luca Gandini, «per le persone che convivono con la malattia di Alzheimer o con altre forme di decadimento cognitivo, per i quali è stato difficile capire le ragioni profonde di questo periodo di isolamento nel quale la loro routine è cambiata e non è stato sempre possibile ricevere l'affetto diretto dei propri cari».

 

Aperte a Muggia le iscrizioni per i centri estivi

da "Il Piccolo"
venerdì, 29 maggio 2020


Due turni da due settimane per 25 bimbi dell'asilo e tre da tre per 21 delle elementari


Luigi Putignano
Da ieri, e ci resteranno fino al 5 giugno, sono aperte le iscrizioni ai centri estivi comunali per i bambini e i ragazzi della scuola dell'infanzia e della primaria di Muggia. Il "via" è stato raggiunto dopo diverse settimane di ragionamenti e confronti, con tanto di questionario per le famiglie attivato sul proprio sito dal Comune. «Quest'anno - spiega a questo proposito l'assessore Luca Gandini - ci saranno alcuni importanti cambiamenti, ma con gli uffici ci siamo impegnati per poter realizzare il massimo entro i limiti che ci sono stati dati ed per essere di sostegno alle famiglie, consentendo anche ai nostri giovanissimi di poter giovare nuovamente di quella socialità che troppo bruscamente è venuta a mancare».Due le tipologie di servizio previste quest'anno: il servizio ricreativo estivo e il centro estivo classico. Il servizio ricreativo, alla scuola primaria "A. Bubnic" di via D'Annunzio, attivo dal 15 giugno al 14 agosto dalle 7.30 alle 13.30, è rivolto ai ragazzini che hanno frequentato la scuola primaria nel corso dell'anno scolastico ed è organizzato sulla base di tre turni da tre settimane ciascuno: per consentire il turn-over tra il maggior numero possibile di iscritti, se ne potrà frequentare uno solo, indicando, al momento dell'iscrizione, l'ordine di preferenza di ciascun turno. I turni trisettimanali vanno dal 15 giugno al 3 luglio, dal 6 luglio al 24 luglio e dal 27 luglio al 14 agosto, e avranno 21 posti a disposizione ciascuno. Uscite e ingressi, ovviamente, saranno scaglionati. Il centro estivo programmato alla scuola dell'infanzia "Giardino dei mestieri" di via dei Carpentieri, invece, sarà attivo dal 6 al 31 luglio dalle 7.30 alle 16, con merenda e pranzo, sarà rivolto esclusivamente ai bimbi che hanno frequentato la scuola dell'infanzia e si svilupperà sulla base di due turni bisettimanali con 25 posti a disposizione ciascuno. Anche in questo caso ci saranno uscite e ingressi scaglionati. «Un ringraziamento - ancora Gandini - va a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questi servizi estivi e, in tal senso, un grazie va anche agli istituti scolastici che hanno messo a disposizione le proprie strutture. Purtroppo, a causa delle nuove misure stabilite, le realtà coinvolte nella gestione dei servizi estivi per l'infanzia si trovano quest'anno a dover far fronte a dei costi notevolmente superiori al passato, ma come amministrazione abbiamo preso la decisione di non gravare ulteriormente sulle famiglie e siamo riusciti a mantenere le tariffe invariate».

 

«Fondi per risarcire i danni causati dai confini chiusi»

da "Il Piccolo"
venerdì, 29 maggio 2020

 

La risoluzione in riviera

 

Una "risoluzione" del consigliere del Gruppo misto Marco Finocchiaro, pone l'attenzione a Muggia sulle problematiche sinora vissute dalla comunità locale per la chiusura dei confini. «La risoluzione - spiega Finocchiaro - impegna sindaco e giunta a intervenire presso ministero degli Esteri e Regione per la riapertura dei confini o almeno la rinegoziazione di una parziale riapertura di quelli di seconda categoria, per consentire il traffico dei frontisti o quello pedonale o ciclabile. A ciò si dovrebbe affiancare un'apposita previsione economica, a valere su fondi comunitari, statali o regionali, finalizzata a indennizzo e compensazione per la grave emergenza sociale, economica e turistica subita da Muggia e verosimilmente anche da altri comuni del Carso».


«Nidi di rondine distrutti di continuo in centro a Muggia»

da "Il Piccolo"
giovedì, 28 maggio 2020

 

Denunciate nuove demolizioni delle "case" degli esemplari tutelati per legge in piazza Marconi. Intanto borgo San Rocco si sta ripopolando


Luigi Putignano
Il ritorno delle rondini e dei rondoni a Muggia sollevano nuovamente il tema della convivenza, non sempre felice, con questi iperprotetti e utilissimi uccelli. Utilissimi perché una rondine, ogni giorno, arriva a divorare circa 6 mila insetti (un rondone addirittura oltre 10 mila). Iperpotetti perché si tratta di volatili i cui nidi sono tutelati per legge e per la cui distruzione si incorre in un reato penalmente perseguibile. Eppure, sono costanti le testimonianze di persone che assistono alla distruzione sistematica di nidi: uno di questi è il muggesano Danilo Bisiac, che tre anni fa aveva assistito alla rimozione e distruzione dei nidi collocati sotto la grondaia di un edificio che si affaccia nella centralissima piazza Marconi, «in pieno giorno e con l'ausilio di una motoscala». Distruzioni che, sempre a detta di Bisiac, «proseguono indisturbate ancora oggi, in quanto si notano sotto la grondaia dello stesso edificio due soli nidi superstiti di quelli realizzati l'anno scorso e numerosi altri distrutti». Questo scenario, fino a pochi anni fa, si presentava anche a borgo San Rocco, da sempre colonia privilegiata di questi affascinanti volatili: «Purtroppo - racconta Silvana Di Mauro, presidente dell'associazione di volontariato Liberi di Volare - risale a due anni fa la distruzione di quasi tutti i nidi di rondine. Lo scorso anno abbiamo messo a dimora venti nuovi nidi e quest'anno altri ancora. Inoltre - conclude Di Mauro - un'altra importante modifica sarà quella che attueremo prossimamente sui portalampade sotto i portici del borgo, con le punte d'acciaio dei dissuasori per i piccioni che verranno ricoperte da una lastra sagomata in plexiglas».

 

Fanno a gara in auto fino a San Bartolomeo. Presi a Muggia Vecchia

da "Il Piccolo"
mercoledì, 27 maggio 2020

 

La bravata di due giovani

 

Gianpaolo Sarti
Forse pensavano di essere nel bel mezzo di una gara automobilistica clandestina. O di un film, tipo "Fast and Furious". Ma ci ha pensato la Polizia a riportarli alla realtà. Due giovani, un ventunenne e un ventitreenne, sono stati fermati dagli agenti e denunciati. Passeranno un brutto guaio: domenica scorsa, nel primo pomeriggio, si sono messi allegramente a scorrazzare sul lungomare di Muggia, fino al confine di San Bartolomeo. Andavano a velocità molto elevata, rischiando gravi incidenti. La segnalazione giunta alla sala operativa del Commissariato locale riferiva in effetti di due autovetture, un'Audi S3 e una Peugeot 106 Rally, coinvolte in una vera e propria corsa sul litorale sotto gli occhi sbigottiti dei cittadini. Una volante del Commissariato, già in zona, è intervenuta immediatamente. E, assieme ai militari dell'Esercito, si è posizionata nei pressi dell'incrocio di Darsella-San Bartolomeo. Gli agenti hanno intimato l'alt, ma i due giovani hanno accelerato ulteriormente tentando di seminare i poliziotti. Poi, nel tentativo di fuggire, hanno svoltato improvvisamente in direzione di Chiampore ingaggiando un vero e proprio inseguimento con la volante. La Polizia è riuscita a bloccare i due giovani nei pressi del santuario di Muggia Vecchia. Sono stati indentificati: si tratta di ragazzi del posto: P.O.F. le iniziali del ventunenne ed E.G. le iniziali del ventitreenne. Oltre alla sanzione, al ritiro della patente e al sequestro delle due automobili, dovranno rispondere del reato previsto dall'articolo 9 ter del Codice della strada: divieto di gareggiare con veicoli a motore.

 

A Zindis e Fonderia i regali "viaggiano" tramite le Microaree

da "Il Piccolo"
martedì, 26 maggio 2020

 

Il nuovo progetto sociale di Muggia


Luigi Putignano
È ufficialmente partito nelle due microaree muggesane, presenti nei rioni di Zindis ed ex Fonderia, il nuovo progetto intitolato "C'è posta per te! Regali in circolo!".Frutto di una coprogettazione tra la cooperativa sociale la Collina, il Comune di Muggia, l'Asugi e l'Ater, la novità è inserita nel ventaglio delle iniziative di "Community Hub", progetto più ampio realizzato dalla Collina, finanziato dalla Regione, che si basa sulla costituzione di uno sportello proattivo. In cosa consiste l'iniziativa? Si tratta di preparare un regalo o un pensiero per qualcuno che abita nel proprio rione, con gli operatori delle due microareee che provvedono al ritiro e alla consegna "al buio", ma in sicurezza. «In sicurezza, sì - racconta Margherita Bono, una delle coordinatrici della cooperativa - perché oltre a prelevare pacchetti o lettere attraverso l'uso, da parte dei nostri operatori, dei dispositivi di protezione individuale, li lasciamo in deposito per un certo numero di giornate quanto consegnatoci prima di portarlo a un destinatario sconosciuto. Il tutto per una questione di sicurezza degli oggetti manipolati». Un'iniziativa che si concretizza in un momento come questo in cui, come evidenzia Bono, «il distanziamento fisico è la norma per tutelarci e tutelare gli altri, ma che ci impone un ulteriore sforzo per trovare modalità attuabili per stare vicino alle persone e metterle in connessione». Il progetto, già partito, prevede il ritiro di oggetti e lettere una volta alla settimana in una determinata fascia oraria in entrambi i rioni: il mercoledì a Zindis dalle 16 alle 18, chiamando al numero 3495820208, e il lunedì a Fonderia dalle 15 alle 17, contattando il 3277425182. «Questi "regali al buio" - spiega la referente delle due microaree muggesane, Anna Demarchi - rappresentano appieno i due canali su cui si fonda l'attività delle microaree: sviluppo della comunità e attenzione alle persone più fragili».

 

Edilizia, da oggi in riviera le pratiche sono online

da "Il Piccolo"
lunedì, 25 maggio 2020


Il nuovo servizio


È attivo da oggi lo Sportello unico per l'edilizia del Comune di Muggia sulla piattaforma messa a disposizione Regione e Insiel all'indirizzo suap.regione.fvg.it/portale/ cms/it/hp/index.html. Da oggi sarà quindi possibile presentare le pratiche edilizie in formato digitale e l'intero procedimento autorizzativo si svilupperà proprio attraverso i canali telematici. Quello di Miuggia è il primo comune della provincia ad appoggiarsi alla piattaforma digitale regionale. Ma il passaggio sarà graduale: dopo un primo periodo di prova, durante il quale sarà possibile presentare le pratiche sia nella modalità tradizionale che attraverso il portale Sue, acronimo appunto dello sportello, solo in un secondo momento le nuove istanze di permesso di costruire, le pratiche di segnalazione certificata di inizio attività (Scia) o di comunicazione inizio lavori asseverata (Cila) dovranno "viaggiare" esclusivamente con la nuova modalità operativa. Un'accelerazione dovuta ai provvedimenti adottati in seguito alla diffusione del Covid-19, che hanno reso impellente la necessità di portare a compimento il processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione, per cercare di garantire in tutto il Paese un sistema strutturato, ma flessibile, capace di gestire la nuova quotidianità legata all'emergenza. Ed è anche per questo che il Comune di Muggia ha deciso di appoggiarsi alla piattaforma digitale regionale per le pratiche che fanno parte appunto dell'ambito dell'edilizia residenziale (SueInRete).

 

Minori segnalati dai tribunali. Il recupero passa per Muggia

da "Il Piccolo"
lunedì, 25 maggio 2020

 

L'amministrazione Marzi sposa "Appartenenze", il network di piani socioeducativi per ragazzi dai 10 ai 17 anni seguiti dall'autorità giudiziaria

 

Luigi Putignano
Sostenere interventi socioeducativi rivolti a minori tra i 10 e i 17 anni di età segnalati dall'autorità giudiziaria minorile e già in carico agli uffici dei servizi sociali per i minorenni e dei servizi sociali territoriali, in particolare per reati di gruppo, oppure in uscita da procedimenti penali o amministrativi. È l'essenza di "Appartenenze", il progetto che trae origine dal bando denominato "Cambio Rotta", promosso da "Con i bambini Impresa Sociale" in qualità di soggetto attuatore, nell'ambito del "Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile", e che ora può contare sull'adesione del Comune di Muggia. L'amministrazione Marzi accoglierà infatti le iniziative previste nella cittadina istroveneta senza tuttavia che ciò comporti costi aggiuntivi, senza cioè la partecipazione finanziaria alla realizzazione del progetto stesso, e senza l'assunzione di alcuna responsabilità organizzativa e amministrativa. «A ottobre scorso - spiega l'assessore Luca Gandini - abbiamo fatto un paio di incontri con l'Azienda sanitaria, le microaree e le forze dell'ordine, per affrontare la problematiche relative a una fascia d'età, quella appunto investita dal progetto, che a Muggia non ha la stessa copertura di quella tra gli zero e i sei anni. L'auspicio è quello di creare a Muggia un Polo d'aggregazione giovanile». Il progetto, nel suo insieme, è promosso da una rete ampia e integrata che si disloca in 12 «contesti territoriali» differenti e più precisamente all'interno dei territori regionali di Piemonte, Liguria, Valle d'Aosta e Friuli Venezia Giulia appunto. Tra i partner operativi del progetto, nonché riferimento regionale, c'è "La Collina Cooperativa Sociale", che ha individuato proprio nella zona di Muggia uno dei contesti locali all'interno dei quali attivare per 16 mesi un'equipe territoriale di operatori dedicati con l'obiettivo di realizzare attività educative di "aggancio" dei giovani nei contesti formali ed informali previsti dal progetto stesso, oltre ad una molteplicità di iniziative e azioni specifiche sul territorio.

 

"Cittadini attivi": Muggia rilancia i piani di gestione di 23 spazi urbani

da "Il Piccolo"
domenica, 24 maggio 2020


La riapertura dei termini per le proposte


Luigi Putignano
Il Comune di Muggia ha riaperto i termini per ricevere le proposte di "Cittadinanza Attiva". Attivo dal 2016, lo scorso anno il progetto ha registrato la sottoscrizione di ben 19 patti di collaborazione, in prevalenza riguardanti manutenzione, cura e pulizia di aree verdi o spazi urbani. In cambio di proposte progettuali volte a promuovere lo sviluppo della cura del territorio e della tutela del decoro urbano viene offerto uno sconto sulle imposte. «Tecnicamente - ha spiegato l'assessore con delega alla Cittadinanza attiva, Francesco Bussani - i termini sarebbero scaduti il 31 marzo scorso, ma data l'emergenza Covid-19, abbiamo ritenuto fosse opportuno dilatare le tempistiche di adesione: in tal modo non solo i privati cittadini ma anche le realtà economiche del territorio potranno contare su un più ampio arco di tempo per l'adesione al progetto che vedrà ora la conclusione dei termini entro giugno o prima nel caso di raggiungimento del tetto stanziato». Tetto che per il 2020 è di 60 mila euro, con le iniziative che dovranno essere svolte entro il 15 dicembre dell'anno in corso. Il Comune, intanto, ha individuato 23 aree di intervento che possono costituire oggetto di presa in carico totale o parziale da parte dei cittadini singoli e associati. Ecco l'elenco. Le aree verdi attrezzate di Aquilinia lato farmacia, di Montedoro lato market, di Zindis, di salita di Muggia Vecchia, di via Mazzini, dei condomini di via San Giovanni a fianco della Coop, all'incrocio tra via Frausin e via Matteotti, di largo Caduti. Ma anche il giardino e l'area attrezzata sotto il castello, lo spazio pubblico in località Chiampore, il parco Robinson, la Parenzana, l'area del porticciolo e zone limitrofe, il lungomare Venezia, l'area verde della Chiesetta di San Francesco, quelle dell'ex comprensorio Teseco, quella adiacente al Teatro "Verdi", all'ex cantiere Alto Adriatico, dei giardini Europa, di piazzale Caliterna, i laghetti delle Noghere, la strada delle Saline e la strada per San Floriano.

 

Ospo, schiusa da record. La coppia di cigni reali si coccola ora 13 piccoli

da "Il Piccolo"
domenica, 24 maggio 2020

 

Le star della riviera

 

Riccardo Tosques
Annata fortunata, praticamente da record, per la coppia di cigni reali del rio Ospo. Avvistati da qualche giorno nelle acque del torrente muggesano, i due anatidi diventati la rinnovata attrazione naturalistica di Muggia e dei muggesani, sono stati visti in compagnia della prole, mai così numerosa. Ben 13 i baby che stanno seguendo mamma e papà nei primi passi della loro vita. «Non è cosa comune vedere un numero così elevato di piccoli tutto assieme. La schiusa delle uova, che arrivano al massimo a 14, è stata decisamente fortunata. Non ci sono stati forti temporali ed evidentemente i predatori sono rimasti a bocca vuota», il commento dell'ornitologo Enrico Benussi. Sul sito internet del Piccolo è stato pubblicato il video del naturalista Nicola Bressi che ritrae la famiglia di cigni reali muggesani al gran completo. Uno spettacolo da godere anche dal vivo, ma sempre da lontano, senza disturbare la magia della natura.

 

Alla Biblioteca "Guglia" arriva il nuovo software di controllo dei prestiti

da "Il Piccolo"
sabato, 23 maggio 2020

 

Il dispositivo tecnologico di Muggia

 

Luigi Putignano
Con la riapertura al prestito dei propri volumi, la biblioteca comunale "Edoardo Guglia" di Muggia si è dotata di un servizio di manutenzione e controllo di sicurezza da remoto sul software di prestito elettronico dei libri, installato sul computer della sezione narrativa. Il software è stato fornito dalla ditta Isng srl, di San Bonifacio, in provincia di Verona, per una spesa di complessiva di 183 euro, iva inclusa. Inoltre, in virtù della convenzione tra il Servizio centrale unico di committenza regionale e la ditta Leggere arl di Bergamo, per l'affidamento della fornitura di libri, italiani e stranieri, in formato cartaceo e online, per gli uffici e le biblioteche delle amministrazioni della Regione Fvg, il Comune rivierasco ha deciso di aderire con una fornitura, da parte della stessa ditta bergamasca, di libri e materiali multimediali per la biblioteca civica muggesana, per un importo di 3 mila 500 euro.

 

In arrivo i fondi taglia-affitti per le famiglie in difficoltà

da "Il Piccolo"
venerdì, 22 maggio 2020

 

Luigi Putignano
È uscito ieri il bando 2020 per gli incentivi a sostegno dei canoni di locazione rivolto a beneficiari residenti nell'area dell'ambito Carso Giuliano, ossia nei comuni di Muggia, Duino Aurisina, Sgonico, Monrupino e San Dorligo, e che vede il Municipio rivierasco come ente referente. Una boccata d'ossigeno per quelle famiglie alle prese con problematiche di varia natura che, in questo 2020, a causa dell'emergenza sanitaria, si sono moltiplicate. Così come specificato nel bando pubblicato sul sito del Comune della cittadina istroveneta, sono ammessi agli incentivi coloro che hanno pagato i canoni di locazione dovuti nel corso del 2019 per immobili destinati a prima casa. Per poter accedere a tali incentivi, che saranno erogati in un unica soluzione, occorre rispettare due requisiti in primis: essere in possesso di un Isee non superiore a 13.391,82 euro nel caso il canone incida sullo stesso in una misura non inferiore al 14%, situazione che va a collocare i richiedenti in questa condizione in fascia A, oppure non superiore a 20 mila euro nel caso l'incidenza non sia inferiore al 24%, con i beneficiari che rientrano in questa seconda circostanza in fascia B. Solo nel caso in cui il nucleo familiare sia composto da un solo membro, la soglia Isee di riferimento sale a 16.070,18 euro e a 24 mila euro rispettivamente per la fascia A e per la B. I beneficiari potranno ottenere un contributo che, in ogni caso, non potrà superare i 3.110 euro per quanto riguarda la prima fascia e i 2.330 euro nella seconda.Da sottolineare, ancora, che la richiesta degli incentivi è possibile solo per chi è anagraficamente residente in Friuli Venezia Giulia da almeno due anni continuativi. «Questi contributi - spiega in proposito l'assessore ai Servizi sociali del Comune di Muggia Luca Gandini - rappresentano una forma di sostegno che da sempre viene erogata per offrire un supporto concreto ai nuclei familiari in difficoltà economica che si trovano nelle condizioni di dover corrispondere dei canoni di locazione eccessivamente onerosi rispetto al reddito percepito». È possibile presentare la domanda entro il 26 giugno. Per informazioni a riguardo si può consultare il sito www.comune.muggia.ts.it.

 

Percorsi, gel e distanze: il mercatino di Muggia torna oggi a pieno regime

da "Il Piccolo"
giovedì, 21 maggio 2020

 

La ripresa dell'appuntamento settimanale


Luigi Putignano
Da oggi il mercato settimanale di Muggia riprende ad operare a pieno regime. La scorsa settimana il mercato era tornato dopo il lungo stop dovuto all'emergenza sanitaria. Una riapertura parziale, concessa esclusivamente agli operatori del settore alimentare e florovivaistico. Da oggi, il tradizionale mercato muggesano torna a riprendere la propria attività in toto. «Le condizioni per lo svolgimento del mercato settimanale dovranno essere coerenti con le linee guida regionali e non ci permetteranno di utilizzare le consuete modalità messe in campo fino a prima dell'emergenza - ha spiegato l'assessore al Commercio Francesco Bussani - comunque l'appuntamento della settimana scorsa ci ha permesso di sperimentare nuove condizioni di attuazione del mercato, che oggi ritorna a pieno regime». Nello specifico, è stato previsto che l'area per lo svolgimento del mercato settimanale del giovedì sia suddivisa in due percorsi monodirezionali, con ingresso in via Roma ed uscita in via Signolo (percorso "A") e con ingresso in piazzale Foschiatti e uscita in via Roma (percorso "B"). I varchi d'ingresso e uscita saranno presidiati per contingentare la presenza massima nei due ambiti, che è stata valutata in circa 45 persone per il percorso "A" e in circa 80 persone per il percorso "B". Ciascun commerciante dovrà organizzare la propria attività così da assicurare che l'accesso al banco avvenga nel rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, oltre a garantire la pulizia e igienizzazione quotidiana delle attrezzature prima dell'avvio delle operazioni di vendita, l'utilizzo di mascherine e guanti monouso, con questi ultimi che possono essere sostituiti da una igienizzazione frequente delle mani, anche grazie agli erogatori vicini alla cassa. In questo scenario, infine, tornano in essere i divieti di sosta in via Tonello, via Signolo e in via Matteotti (da via Deluca), necessari per consentire il normale passaggio dei mezzi pubblici.


Lavori di manutenzione alla rete elettrica: utenze senza luce il 26

da "Il Piccolo"
giovedì, 21 maggio 2020


L'intervento in riviera


Disagi in arrivo per i cittadini muggesani. Martedì 26 maggio, dalle 12 alle 19, a causa di lavori programmati da E-distribuzione, è prevista l'interruzione del servizio di distribuzione dell'energia elettrica per alcuni lavori di manutenzione urgente. Questo l'elenco delle vie interessate: salita di Muggia vecchia relativamente ai civici dal 5b al 5/h, 20/4, 20/3, 20/2, dal 20s al 20t, 20v; via dei Bonomo per i civici 2, 3, 4b, dal 7 al 13, dall'8a al 10, dal 14 al 34, e dal 40 al 42; via Strudthoff al civico 1, dal 29a al 31, dal 31d al 31e, dal 35 al 39, dal 4 al 10, dal 10b al 12a, e dal 12c al 14b; borgo San Cristoforo dal 2 al 30, dal 36 al 98, e dal civico 1 al 31, e dal 35 al 97; strada Fortezza dal civico 15 al 21; borgo San Pietro dal 2 al 40 e dal civico 1 al 39, oltre ad alcune utenze presenti in abitazioni senza numerazione in salita di Muggia vecchia e in borgo San Cristoforo. Durante i lavori, l'erogazione dell'energia elettrica potrebbe essere momentaneamente riattivata, quindi l'invito di E-distribuzione è quello di "non commettere imprudenze e di non utilizzare gli ascensori". Con un sms al numero 3202041500, riportando il codice Pod presente in bolletta, si potranno avere maggiori informazioni.


Scontro a Muggia tra M5s e giunta sulla tassa rifiuti

da "Il Piccolo"
mercoledì, 20 maggio 2020

 

Il grillino Romano rilancia la tariffa puntuale Marzi: «Equità fra i contribuenti da tutelare»


Luigi Putignano
«Non è giusto che un esercizio chiuso paghi il servizio rifiuti». Emanuele Romano, consigliere comunale del M5S di Muggia, in occasione dell'ultima riunione dei capigruppo consiliari della cittadina rivierasca, torna con forza su uno dei cavalli di battaglia dei grillini: il costo dei rifiuti.«Sono anni che chiediamo una tariffa "puntuale" - ha proseguito Romano - che senza alcun aggravio per gli uffici consentirebbe, oggi, a chi non produce rifiuti di non pagare il servizio. Gli allagamenti, la fine precoce del Carnevale e ora il Covid-19 - ha proseguito il consigliere pentastellato - hanno messo a dura prova l'economia degli esercizi del centro storico e richiedono risposte immediate, e la Tari puntuale doveva partire con la differenziata spinta». Il consigliere, infine, ha proposto di avviare in questo mese «una sperimentazione per poi modificare la Tari del prossimo anno, sfruttando ogni opportunità di semplificazione che le norme sull'emergenza forniranno, perché non vorremmo che l'amministrazione perdesse anche questa opportunità per rendere più equa la tariffa». Non si è fatta attendere la risposta del sindaco Laura Marzi: «Convinti che non è giusto che un esercizio chiuso paghi l'imposta piena, si è da subito cominciato a lavorare sulle modalità concrete con cui venire incontro agli esercenti che hanno dovuto chiudere prevedendo una riduzione della Tari ma cercando, al contempo, modo e maniera che ciò non vada a gravare sugli altri contribuenti. La riduzione della tassa è assolutamente possibile anche in base all'attuale sistema di tariffazione, senza ricorrere al sistema della tariffazione "puntuale"». Su quest'ultima, «pur condividendo il principio del "chi inquina paga", vi è stata - ha proseguito Marzi - da subito la preoccupazione di procedere facendo scelte ben ponderate», dato anche che «numerosi comuni, anche della nostra provincia, l'hanno e poi abbandonata». Sulla sperimentazione proposta dal M5S, secondo Marzi, «il consigliere Romano sembra peccare ancora di semplicismo quando ipotizza un avvio a maggio e quando dice che il sistema potrebbe essere avviato rapidamente e senza aggravi per gli uffici e per l'utenza. Si tratterebbe di improntare un nuovo sistema che richiederebbe un adeguato periodo di sperimentazione su un campione di utenze. Il tutto con un aggiornamento della dotazione tecnica. Inoltre - conclude Marzi - senza i giusti correttivi, gli effetti prodotti dal nuovo sistema di tariffazione potrebbero produrre situazioni di dubbia "giustizia". Un esempio? Una famiglia di 5 persone in una casa Ater potrebbe trovarsi a pagare quanto una famiglia di pari numero di componenti in una ampia villa di lusso».

 

Il Mandracchio libero dalle auto dal primo giugno divide Muggia

da "Il Piccolo"
martedì, 19 maggio 2020

 

Favorevoli gli esercenti della zona a caccia di spazi, ma preoccupa la rivoluzione del traffico verso salita delle Mura. Marzi: «Non chiudiamo "h24" né tutti i giorni»


Luigi Putignano
Dal primo giugno il Mandracchio diventa pedonale. Ma non si tratterà certamente di una chiusura "tout court". «Nei prossimi giorni verranno decise le modalità e gli orari di chiusura, ma con certezza posso dire che il Mandracchio non sarà chiuso tutti i giorni tutto il giorno», la risposta del sindaco Laura Marzi a chi aveva chiesto lumi sull'utilizzo del senso unico alternato in galleria. Ma più di questo per ora non trapela dal Municipio. Sta di fatto che il lancio sulla pagina Facebook del Comune ha stuzzicato la curiosità dell'utenza social della cittadina rivierasca, curiosa di sapere e capire quali alternative verranno messe in campo per aggirare il centro storico e per arrivare sul lungomare Venezia e riprendere la strada costiera. Certamente si tratta di misure che non riguarderanno solo il suggestivo scorcio del Mandracchio ma anche altre aree della cittadina istroveneta, all'interno delle quali si potranno concedere i 20 metri quadrati gratuiti di dehors. Soluzioni certamente non agevoli in quanto so dovrà fare i conti, come spiegato da Marzi, con «la conformazione della città e del centro storico in particolare, che rende la gestione degli spazi ancora più complessa». Per questo motivo, sempre per il sindaco «agli operatori per i quali non sarà possibile concedere o ampliare lo spazio adiacente alla sede della propria attività, verranno messe a disposizione aree comunali di analoga metratura, dando la precedenza in primis a quei soggetti che ad oggi non dispongono di spazi esterni». Ritornando alla chiusura - anche se ancora non chiara - ha incontrato il parere favorevole degli esercizi che sul porticciolo si affacciano: «Sicuramente - ha detto Andreina Camozzi, titolare della trattoria Due Leoni - si tratta di un'iniziativa positiva per dare ossigeno alle attività del centro storico in generale e delle rive in particolare. Abbiamo compilato la modulistica per fare richiesta di ampliamento ed è andata a buon fine». Stesso discorso vale per Paolo Lavince della trattoria Al Porto per il quale «si tratta di un aiuto importantissimo» anche se «sarebbe meglio aprire solo la sera per non danneggiare le altre attività. Veniamo da un periodo allucinante che ha visto prima il maltempo con l'acqua alta che ha fatto tanti danni ai miei concittadini e poi questo virus. Siamo tutti nella stessa barca». Meno soddisfatti alcuni cittadini che, attraverso la pagina ufficiale del Comune, sono preoccupati per la possibile deviazione del traffico veicolare verso salita delle Mura, cosa che non rappresenta comunque una novità in quanto in vigore durante le consuete chiusure estive del Mandracchio, propendendo, invece, sul ripristino del senso unico alternato in galleria.

 

Il Pd plaude senza riserve. Più cauti i Cinquestelle

da "Il Piccolo"
martedì, 19 maggio 2020


«La delibera adottata dalla Giunta raccoglie la manifestazione di indirizzo espressa dal circolo del Pd di Muggia per il tramite dei propri rappresentanti». Massimiliano Micor, segretario del Pd di Muggia, plaude alla chiusura veicolare del Mandracchio. «L'estate che ci aspetta - ha proseguito - sarà particolare ma riteniamo che l'unico modo per affrontarla sia quello di cercare soluzioni innovative come, ad esempio, l'attivazione di un percorso unico e sostenibile per pedoni e biciclette che da Felszegi passi per il centro storico fino a raggiungere la costa». D'accordo ma con riserva Emanuele Romano del M5S: «Siamo favorevoli alla pedonalizzazione del Mandracchio soprattutto per venire incontro alle istanze degli esercenti muggesani, ma occorre tenere presente che ci sono realtà, come il campeggio, che non vanno penalizzate da una viabilità alternativa ancora da scoprire.


Gli alunni transfrontalieri "in fila" al confine di Rabuiese per poter rientrare a scuola

da "Il Piccolo"
martedì, 19 maggio 2020


Riaperti gli istituti in Slovenia. I genitori dei bimbi iscritti all'elementaredi Crevatini costretti ad attraversare con l'auto l'unico valico ora attivo


Primo giorno di scuola ieri per i bambini delle scuole primarie in Slovenia. Sono rientrati in classe gli alunni dalla prima alla terza elementare. E tra loro c'erano anche alcuni bambini muggesani. Non è stato facile dopo oltre due mesi di assenza, con i confini ritornati "fisici" lungo i valichi secondari che prima si superavano senza farci più caso. Ma la campanella è suonata anche per loro, felici di poter tornare a scuola dopo che la vicina Repubblica aveva annunciato che le scuole sarebbero ripartite venendo a mancare il motivo sostanziale della chiusura, ossia l'emergenza sanitaria. Certamente partire da casa, destinazione Crevatini (Hrvatini), sede della osnovna sola, la scuola primaria, località slovena a un tiro di schioppo dai valichi secondari sulle colline muggesane, non è stato proprio come prima della chiusura forzata. Questa volta genitori e ragazzi hanno dovuto superare il valico e i controlli a Rabuiese. «Nel primo giorno - ha spiegato Eliana Derganza, uno dei genitori degli studenti transfrontalieri di Muggia - non ho avuto problemi a superare il confine di Rabuiese. So che hanno imposto alcune regole ferree e che hanno cambiato molto la routine scolastica». Altra testimonianza è quella di Elisa Zuppin Coren: «Sono appena ritornata dalla Slovenia per andare a prendere mia figlia che frequenta la prima elementare a Crevatini. Il nuovo Dpcm equipara gli studenti ai lavoratori transfrontalieri. Da oggi (ieri, ndr) quindi siamo autorizzati a uscire e rientrare per far frequentare la scuola ai bambini. Mia figlia ha digerito molto bene le nuove regole, il desiderio di vedere i compagni e la proprio maestra ha superato il disagio iniziale». E il termine "transfrontalieri" usato per definire questi bambini che dalle località di confine quotidianamente continueranno a frequentare la scuola in Slovenia, appare quanto mai attuale: ad oggi gli unici cittadini residenti in Italia a potersi spostare in Slovenia senza il rischio di dover trascorrere, al ritorno, un periodo di quarantena obbligata, sono proprio i piccoli studenti e i lavoratori appunto transfrontalieri. Se n'è parlato tanto in questi giorni del problema: la senatrice del Pd Tatjana Rojc aveva chiesto e ottenuto dal prefetto di Trieste la conferma per gli studenti di poter attraversare il confine senza problemi, assieme ai genitori e agli accompagnatori, e senza avere problemi nemmeno al rientro. E così è stato. Fortunatamente al valico di Rabuiese tutto è filato liscio, anche in assenza di una documentazione atta a dimostrare l'iscrizione a scuola dei ragazzi. Un periodo di quarantena e di didattica a distanza che per molti di loro, quindi, ieri è ufficialmente finito, ma non per tutti. Anche se a detta dei genitori, in questi duri mesi, è stato affrontato con professionalità e costanza dalle strutture scolastiche slovene e dal corpo docente, come testimoniato da numerosi genitori tra cui Patrizia Miniscalco, mamma di uno studente di quarta elementare: «Abbiamo aule virtuali su piattaforma Arnes, una specie di classroom slovena, attraverso la quale ricevere compiti e rimandare le consegne su richiesta».

 

Spazi esterni aumentati per tutti i bar e i ristoranti

da "Il Piccolo"
lunedì, 18 maggio 2020


«Coerentemente con la soppressione della Cosap per gli esercizi commerciali per l'anno 2020, la giunta ha previsto la concessione gratuita aggiuntiva di uno spazio esterno di massimo 20 metri quadrati per tutti i ristoranti e bar presenti sul territorio comunale che ne facciano richiesta» spiega Laura Marzi, sindaco di Muggia. La concessione sarà subordinato alla verifica della sostenibilità dell'ampliamento. Da oggi comunque sarà dunque possibile inoltrare la richiesta di ampliamento dei propri spazi esterni al Comune di Muggia. Ma le novità non finiscono qui. Sempre per agevolare le realtà cittadine e la fruizione dei loro servizi da parte dei cittadini, a partire dal 1 giugno è stata anche prevista la chiusura al traffico veicolare del Mandracchio da via Manzoni e riva de Amicis con direzione Lungomare, lasciando libero il passaggio sulla via Battisti per consentire la fruizione del parcheggio Caliterna.

 

I cigni sono tornati sul Rio Ospo a 4 anni dall'allarme tossina

da "Il Piccolo"
lunedì, 18 maggio 2020


Un'intera famigliola ha fatto in questi giorni la comparsa nelle acque del torrente. Nel 2016 cinque esemplari morirono avvelenati assieme a 30 germani reali


Luigi Putignano
Ritornano i cigni sull'Ospo. Il rio muggesano ospita da un po' di tempo una piccola colonia di cigni con i loro splendidi piccoli.E il loro arrivo non è passato inosservato. Sulla pagina Facebook "Te son de Muja se..." in tanti hanno fotografato la famigliola di cigni e commentato sulla loro bellezza, dispensando consigli su cosa dare o non dare da mangiare. Buona norma sarebbe non dare da mangiare agli animali selvatici, soprattutto è fondamentale non dare pane, come sottolineato da vari utenti intervenuti, consigliando, in maniera corretta di dare loro, se proprio non se ne può fare a meno, la lattuga, che è un buon alimento.I cigni, infatti, sono erbivori e si nutrono di alghe, piante acquatiche o erba collocata lungo le sponde. La presenza di questi splendidi volatili con i loro piccoli al seguito non è una novità per l'area. E purtroppo non sempre tutto è filato liscio.Nel 2016, dopo aver gravitato per tutto l'inverno nelle acque di Lazzaretto, una famigliola con sei baby cigni reali aveva deciso di trasferirsi lungo le sponde dell'Ospo, diventando subito, soprattutto i piccoli, le nuove star della cittadina rivierasca, con tanto di toto-nome con cui battezzare i componenti della bellissima famigliola. Pochi mesi dopo cominciò una moria terribile di uccelli acquatici che gravitavano proprio lungo il rio Ospo, tra i quali, oltre a una trentina di germani reali, persero la vita anche cinque giovani cigni reali. Si pensò dapprima a un diserbante utilizzato sul posto. Gli esemplari più colpiti furono numerosi germani reali, ma la morte dei cinque giovani cigni reali destò rabbia a sgomento nella comunità muggesana, forse anche per il fatto che pochi mesi prima i piccoli scorrazzavano lungo il corso d'acqua muggesano. Responsabile della morte dei volatili, come appurato dalle analisi condotte su campioni fisiologici degli animali, fu il clostridium botulinum, una neurotossina potenzialmente mortale.Sul rio Ospo arriveranno poi una serie di divieti, tra i quali pescare e dar da mangiare agli animali, attuati dal Comune di Muggia con un'ordinanza valida fino a quando le condizioni climatiche, ossia le temperature elevate e lo scarso ricambio delle acque nel rio Ospo, avrebbero scongiurato l'allora elevato rischio di sviluppo della neurotossina. Una brutta storia che forse è rimasta nella memoria dei cittadini di Muggia e forse anche per questo tra gli utenti della seguita pagina social sono in tanti quelli che sperano che alla nuova famigliola del Rio Ospo non accada nulla di grave, e che ai baby cigni sia data la possibilità di vivere in tranquillità e senza l'intrusione, spesso ingombrante, dell'uomo.

 

Torna domani a Muggia il regime di disco orario nei posteggi del centro

da "Il Piccolo"
domenica, 17 maggio 2020

 

La fine della "deregulation"


Luigi Putignano
Da domani anche a Muggia si tornerà alla normale fruizione delle aree di sosta, protagoniste della "liberalizzazione" temporanea legata all'emergenza Covid-19. Dopo quasi due mesi durante i quali è rimasto in vigore un provvedimento di modifica alla viabilità che rendeva in determinate aree la sosta illimitata, torna infatti l'obbligo di indicare l'ora di inizio della sosta stessa sugli stalli destinati ai veicoli muniti di contrassegno con il bollino "blu" o "giallo", oltre che su quelli a tempo limitato. «Le aree a disco orario - spiega l'assessore Stefano Decolle - nascono per garantire la rotazione dei parcheggi nel centro di Muggia. Con l'entrata in vigore delle misure di contenimento del contagio, non essendoci più attività aperte in centro storico se non quelle a garanzia di servizi essenziali, è stato ritenuto che fosse più utile la trasformazione degli stalli in modo da evitare gli spostamenti di chi non ne avesse motivo». Uno scenario che ora appare diverso: «Alla luce dei provvedimenti adottati dalle autorità nazionali e regionali in questa fase 2, che tendono a una progressiva riapertura delle attività e a una progressiva liberalizzazione dello spostamento delle persone, si rende nuovamente necessario garantire la rotazione per chi si reca in centro».

 

I genitori di Muggia in pressing per i centri estivi

da "Il Piccolo"
sabato, 16 maggio 2020

 

Il successo per il sondaggio preiscrizione


Luigi Putignano
Partenza col boom per il questionario pubblicato ieri sul sito istituzionale del Comune di Muggia, volto a verificare l'effettivo interessamento delle famiglie per i centri estivi offerti dall'ente per i bambini della scuola dell'infanzia e per quelli della scuola primaria. «Da settimane ormai stiamo vagliando con gli uffici ogni possibile ipotesi di concretizzazione dei centri estivi muggesani per essere preparati nel momento in cui il Governo ci darà delle direttive sulla loro organizzazione», ha raccontato l'assessore all'Istruzione e Scuole Luca Gandini. «Al momento siamo ancora in attesa delle linee guida, ma non vogliamo precludere ai nostri giovanissimi questa possibilità, seppur di certo in forma diversa rispetto agli anni scorsi», ha aggiunto l'esponente della Giunta Marzi.Il sondaggio è stato costruito sull'ipotesi di un'offerta di servizi estivi che nel contesto dell'emergenza Covid-19 non potranno verosimilmente essere erogati nelle consuete modalità. L'auspicio è che possano comunque articolarsi sul modello riconosciuto di "centro estivo" nel mese di luglio, e sul modello del "Ricremattina" in alcune settimane di giugno ed agosto. Il sondaggio prevede, inoltre, alcune proposte di attività ludico-ricreative in presenza di adulti accompagnatori, su fasce orarie contenute, per tutto il periodo estivo e in spazi aperti. Per quel che concerne le sedi, dovendo rispondere a requisiti subordinati alle linee di indirizzo del Governo e regionali, saranno individuate con certezza solo in seguito alla emanazione di queste ultime. Per compilare il questionario bisogna andare sul sito del Comune di Muggia (http: //www. comune. muggia. ts. it/) e cliccare sul banner "Sondaggio servizi educativi - estate 2020" presente sulla colonna di destra per poter accedere direttamente al questionario da compilare entro martedì 19 maggio.


Finita la sanificazione: il duomo ora è "pronto"

da "Il Piccolo"
sabato, 16 maggio 2020


Il luogo di culto rivierasco


Il duomo di Muggia è stato sanificato ed è pronto per ospitare il ritorno dei fedeli dal prossimo 18 maggio. «I lavori di sanificazione - ha spiegato Don Silvano Latin, dal 2011 parroco del Duomo - sono stati effettuati dalla ditta Flash di Vincenzo Rovinelli a titolo gratuito e hanno riguardato tutti gli arredi delle navate, le pareti, i confessionali, le panche, la sacrestia. Ora dobbiamo organizzare gli accessi all'edificio in maniera da rispettare tutti protocolli previsti, grazie all'aiuto dei volontari». Da lunedì 18 maggio in poi occorrerà sanificare quotidianamente le panche. Il lavoro di sanificazione, durato un paio d'ore, si è svolto spruzzando un prodotto contenente soluzione idroalcolica al 75%, conforme alla circolare del ministero della Salute del 22 febbraio scorso, al fine di offrire una profonda igienizzazione e la rimozione di contaminanti senza lasciare residui chimici aggressivi e senza necessità di risciacquo.

 

A Muggia tagliata una sezione dell'asilo Borgolauro: proteste

da "Il Piccolo"
venerdì, 15 maggio 2020

 

Da settembre i 64 bambini della scuola dell'infanzia verranno ripartiti in tre classi. Preside, famiglie e Comune contrari. Il disappunto del sindaco Marzi: «Un errore»

 

Luigi Putignano
La scure dell'Ufficio scolastico regionale si abbatte sulla scuola dell'infanzia dell'Istituto comprensivo "Lucio" di Muggia. Colpito l'asilo "Borgolauro" con il taglio di una sezione, in salvo in extremis quella a rischio del "Giardino dei Mestieri". Il taglio in effetti ci sarà, ma parziale come racconta la dirigente scolastica dell'istituto comprensivo muggesano, Marisa Semeraro: «A marzo ho chiesto il mantenimento dello status quo, ma hanno confermato la soppressione di due sezioni. Ho quindi riscritto agli organi competenti una lettera con cui argomentavo la necessità, soprattutto alla luce di quello che sta accadendo e di quella che sarà la gestione prossimo-futura delle classi, di mantenere tutte le sezioni. Sono così riuscita a ottenere il mantenimento delle tre sezioni del "Giardino dei Mestieri" ma non il taglio di una delle quattro sezioni della "Borgolauro"». Ad oggi, quindi, questa la situazione: alla "Borgolauro" 64 bambini in 3 sezioni, alla "Biancospino" 18 bambini in una sezione, al "Giardino dei Mestieri" 45 bambini in 3 sezioni. I genitori, chiaramente, non si danno per vinti e hanno deciso di far sentire la loro voce, chiedendosi quali siano stati i criteri seguiti per una scelta che non agevola il distanziamento sociale. «Noi genitori della scuola Borgolauro - ha dichiarato Anna Staiano, una delle rappresentanti - siamo sconcertati perché perdere una sezione comporta lo smistamento dei bambini, aumentandone il numero per ciascuna classe, oltre che la grave perdita di due insegnanti». Le preoccupazioni riguardano, come sottolineato dai genitori, «la salvaguardia della salute dei nostri figli, anche se non meno importante appare l'aspetto psicologico, dato che i nostri bambini vivono ancora in isolamento, ma hanno capito, nonostante la giovane età, l'importanza del provvedimento preso dal Governo e, a loro modo, si sono adattati, sperando di poter tornare a scuola. Quando le lezioni riprenderanno si ritroveranno senza quei punti di riferimento, ossia amici e insegnanti, con cui avevano stabilito un rapporto di fiducia». Una decisione quella dell'Ufficio scolastico regionale, che non è andata giù nemmeno all'assessore comunale all'Istruzione e Scuole, Luca Gandini: «Sono fortemente perplesso in merito alla decisione di ridurre l'organico delle nostre scuole dell'infanzia, soprattutto considerando questo difficile periodo storico. Ridurre il personale delle scuole d'infanzia e incrementare, di conseguenza, il numero di bambini per classe, contro ogni prevedibile disposizione sulla loro maggiore distanziazione, non ci sembra un approccio né lungimirante né condivisibile». Insoddisfatto anche il sindaco, Laura Marzi: «Siamo e saremo vicini ai genitori nell'opporci a questo ridimensionamento, verso il quale non possiamo che esprimere tutto il nostro disappunto auspicando che queste previsioni vengano riviste, mantenendo lo stato attuale dell'organico scolastico muggesano». Intanto il Comune di Muggia ha ricordato che sul sito istituzionale dell'ente, cliccando sul banner "Sondaggio servizi educativi - estate2020", si potrà accedere al questionario, da compilare entro martedì 19 maggio, per verificare l'effettivo interessamento delle famiglie per i servizi di centri estivi offerti dal Comune per la scuola dell'infanzia e primaria.

 

«Da sei mesi aspettiamo il rimborso dei danni causati dall'acqua alta»

da "Il Piccolo"
giovedì, 14 maggio 2020

 

La denuncia dei commercianti rivieraschi


Luigi Putignano
«Ho subito tanti danni, ma non abbiamo ricevuto alcuna notizia dei rimborsi», racconta Zeljka Makovac, titolare dell'Hotel Dulcinea.Basita anche Katia Mistero del supermercato Tutto Pepe: «Abbiamo dovuto buttar via merce e abbiamo subito danni. I rimborsi? Mai visti».Sono passati quasi sei mesi da quell'eccezionale evento calamitoso che mise, dal 12 al 17 novembre, in ginocchio l'economia del nucleo antico di Muggia. Quasi trenta furono le attività colpite dall'acqua alta, con un danno stimato nell'immediato di oltre 300 mila euro. Ma da allora i titolari delle attività colpite brancolano nel buio, senza sapere come, quando e se riceveranno i rimborsi previsti dallo stato di calamità naturale. Rimborsi quantificati dal governatore della Regione Massimiliano Fedriga e dal suo vice Riccardo Riccardi, in 5 mila euro per le persone fisiche a 20 mila euro per le aziende. Lo scorso 17 gennaio il Consiglio dei Ministri aveva deliberato, dopo un primo stanziamento di 100 milioni di euro, la destinazione di quasi 209 milioni di euro alle regioni più colpite, dei quali un milione 152 mila al Fvg. Sollecitato sulla questione, Fedriga non ha rilasciato dichiarazioni, anche se da fonti interne al Palazzo è giunta notizia che la questione era in lavorazione con la Protezione civile nazionale ma che poi, a causa del Covid-19, il tutto si è arenato. Manca però, ancora oggi, una modulistica ad hoc da consegnare a coloro che hanno subito i danni per la segnalazione dei costi sopportati per far fronte alla calamità. Fatto, questo, che desta preoccupazione nei titolari di quelle attività che hanno subito danni anche considerevoli e ai quali era stata manifestata nell'immediato tanta solidarietà dalle istituzioni.

 

A Muggia 69 trasgressori "puniti" dai vigili durante la quarantena

da "Il Piccolo"
giovedì, 14 maggio 2020


I dati dei controlli della Polizia Locale


A Muggia la percentuale di trasgressori delle regole imposte dai provvedimenti legati all'emergenza Covid-19, dopo le verifiche e i vari controlli delle autocertificazioni e il monitoraggio degli spostamenti dei cittadini effettuati dal personale della Polizia locale, è pari al 3% dei fermati. Sono state 2 mila 240 in totale le verifiche effettuate dai vigili muggesani, che hanno riscontrato 69 irregolarità a fronte di un'importante percentuale che attesta al 97% i comportamenti corretti. Intanto, parallelamente alle azioni legate al rispetto dei provvedimenti riferiti all'emergenza Covid-19, si incentivano anche quelle del controllo integrato del territorio muggesano, per la prevenzione delle cattive abitudini o delle leggerezze che possono incidere non solo sulla sicurezza ma anche sulla tranquillità della stagione estiva ormai alle porte. «Il cambiamento dello stile di vita di molti muggesani - ha spiegato l'assessore alla Polizia locale, Stefano Decolle - non ha portato solo a misure percepite come aspetti negativi, ma si è tradotto anche in una crescita della mobilità lenta che ha portato a vivere molto più intensamente il nostro territorio». L'obiettivo del Comune è quello di agire, in via preventiva, anche come deterrente, in modo da garantire una moderazione della velocità, rispettando i limiti sul litorale che attira da sempre un gran numero di cittadini e non solo. «Viene da sé - ha concluso Decolle - che alla crescente fruizione di tutto il litorale da parte di pedoni e ciclisti, deve corrispondere una altrettanto forte attenzione nel monitoraggio e controllo del rispetto dei limiti di velocità ed è per questo che tutta l'area della costa sarà sottoposta a maggiori controlli».

 

Più fondi a Muggia per i mezzi di vigili e Protezione civile

da "Il Piccolo"
mercoledì, 13 maggio 2020

 

L'impegno di spesa per la manutenzione dei veicoli

 

Luigi Putignano
Aumentano le risorse e dunque le spese per la manutenzione del parco autoveicoli della Protezione civile comunale e della Polizia municipale di Muggia. L'importo ulteriore da mettere in conto è di 11.400 euro, Iva compresa. Una cifra che va a sommarsi ai 15.350 euro previsti a inizio anno, come da determinazione dirigenziale dello scorso 8 gennaio. Il servizio di manutenzione è affidato, come recita una precedente determinazione dirigenziale dal 24 luglio 2017, alla Officine Fvg Srl di San Dorligo.La motivazione di questa ulteriore previsione di spesa è da attribuire all'emergenza epidemiologica legata alla diffusione del Covid-19, dato che sono stati intensificati i turni e i controlli assegnati ad esempio al Comando della Polizia locale; inoltre, si è fatto un massiccio ricorso all'ausilio dei volontari della Protezione Civile comunale a supporto della cittadinanza in vari ambiti operativi, compresa la consegna dei dispositivi. Un'intensa attività svolta sul territorio rivierasco, dunque, che ha, giocoforza, comportato un consistente utilizzo dei veicoli in dotazione, alcuni dei quali più bisognosi di interventi di manutenzione urgente, non più procrastinabili, per garantire piena funzionalità al servizio. Dagli ulteriori 11. 400 euro complessivi scaturiranno 5.400 euro per i lavori sui veicoli della Polizia locale e seimila euro per quelli da effettuare sui mezzi della locale Protezione civile. E sempre a causa di un utilizzo più intenso di quello che si poteva prevedere a inizio 2020, è stato aggiustato il tiro anche per quel che concerne le spese relative al consumo di carburante: a un impegno iniziale complessivo di spesa di 30.862 euro a favore della Italiana Petroli Spa, si è ritenuto che il fabbisogno annuale di fornitura di carburante per i veicoli della locale Protezione civile dovesse aumentare di 2.500 euro mentre quello relativo ai veicoli in dotazione al Comando della Polizia locale di ulteriori mille euro.

 

La distribuzione dei "dpi" al traguardo a Muggia: consegnati oltre 6 mila kit

da "Il Piccolo"
lunedì, 11 maggio 2020

 

L'operazione nella cittadina partita il 30 marzo


Luigi Putignano
Si è conclusa a Muggia la consegna delle mascherine effettuata dalla Protezione civile regionale. Con l'ultima fornitura, sono terminate lo scorso sabato le consegne dei kit ai residenti della cittadina rivierasca. In totale sono stati distribuiti, quindi, 6 mila 102 kit, che poi è il numero dei nuclei familiari presenti a Muggia. Il Comune della cittadina istroveneta, così come tutti gli altri del Friuli Venezia Giulia, ha ricevuto, nel corso di queste lunghe settimane, le mascherine destinate alla popolazione in piccoli quantitativi settimanali, non certo in numero tale da poter soddisfare nell'immediato tutta la popolazione. Cosa che ha comportato la distribuzione per zone, privilegiando in primis i quartieri popolari: «Si è deciso di partire dai luoghi più popolosi - aveva anticipato il sindaco Laura Marzi in piazza Marconi lo scorso 30 marzo quando era partita la consegna dei primi kit grazie alla disponibilità dei volontari - come gli insediamenti di case Ater nei quali c'è una presenza importante, numericamente parlando, di anziani, criterio quest'ultimo suggerito dallo stesso assessorato regionale alla sanità». Motivo per cui la distribuzione è cominciata dal rione di Fonderia, per poi proseguire in quello di Zindis e allargatarsi nel tempo a tutto il territorio comunale. Al 18 aprile si era arrivati al giro di boa, con la distribuzione fino a quel momento di 3 mila kit. Mascherine a proposito delle quali proprio a metà del mese scorso era stata segnalata anche qualche difformità relativa alla tipologia e alla qualità del lavoro di confezionamento, soprattutto per quelle distribuite principalmente nel centro storico della cittadina rivierasca, realizzate con materiali diversi dalla stoffa con la quale erano state create le prime e che presentavano pinzature metalliche.

 

Muggia, slitta al 31 luglio il pagamento dell'Imu. Si vagliano altre misure

da "Il Piccolo"
lunedì, 11 maggio 2020


Il provvedimento della giunta Marzi


Luigi Putignano
A Muggia slitta al 31 luglio il termine per il pagamento dell'Imu. L'amministrazione Marzi ha annunciato questo ulteriore provvedimento di carattere economico e fiscale per aiutare famiglie e realtà commerciali colpite dalla crisi innescata dall'emergenza sanitaria Covid-19. Una misura di aiuto e sostegno alla città quella varata dalla giunta della cittadina rivierasca, che arriva in un momento in cui tanti stanno perdendo il lavoro o sono in cassa integrazione e molte attività sono e saranno ferme ancora per un po'. Una disposizione che segue di pochi giorni la notizia della cancellazione della Cosap 2020 per i commercianti, in forte sofferenza, e lo stanziamento di altri 50 mila euro per i buoni spesa da destinare alle famiglie muggesane in difficoltà. «Non possiamo permettere che la nostra città soffochi sotto il peso delle conseguenza che questa emergenza sanitaria ha portato con sé», ha spiegato il sindaco Laura Marzi. «Ci siamo attivati sin da subito verificando qualsiasi intervento potesse essere attuato in favore della nostra comunità, compreso lo slittamento dell'Imu in attesa che si delineino più nitidamente tutti gli spazi di manovra relativi ai tributi. Molte verifiche sono ancora in corso, ma giorno dopo giorno, stiamo riuscendo ad attuare un numero sempre più importante di azioni per la nostra città. Non posso negare che si tratti di un lavoro estenuante e davvero complesso per molti punti di vista, ma vogliamo concretizzare ogni misura possibile e - conclude Marzi - per ciò ringrazio tutti coloro che si stanno spendendo quotidianamente per questo». Numerose, quindi, le azioni messe in campo sinora dall'amministrazione comunale. E pare non saranno le ultime: sembra che ce ne siano infatti in cantiere altre, tutt'ora al centro di verifiche che si auspica possano permetterne la concretizzazione. In tal senso, il prossimo mese dovrebbe esserci la convocazione di due Consigli comunali online.

 

Tornano i due sensi di marcia in via San Giovanni a Muggia

da "Il Piccolo"
sabato, 9 maggio 2020

 

L'assessore Bussani: «Una scelta che ha alle spalle delle valutazioni tecniche e tiene conto del parere della Polizia locale»


Luigi Putignano
Al via, a Muggia, gli interventi di ripristino del doppio senso di marcia in via San Giovanni, nel tratto compreso tra via Mazzini e via Signolo, così come anche degli stalli riservati alla sosta dei veicoli delle forze di polizia in via Manzoni. In via San Giovanni viene istituito un "dare precedenza" all'intersezione con via Signolo, a favore dei veicoli provenienti da quest'ultima, e viene attivato un divieto di fermata su ambo i lati di via San Giovanni, nel tratto compreso tra l'intersezione con via Mazzini e quella con via Signolo. Il raddoppio della corsia di marcia di via San Giovanni dovrebbe agevolare la diluizione del flusso di traffico che in tal modo potrà confluire in via XXV Aprile alleggerendo le vie Roma e Mazzini. «È una scelta - ha spiegato l'assessore comunale ai Lavori pubblici, Francesco Bussani - che ha alle spalle una valutazione tecnica sulla sperimentazione di quel tratto a senso unico e tutte le verifiche del caso per il suo ripristino a doppio senso: la Polizia locale ha evidenziato delle criticità su quello che è uno snodo importante per la città e non si può non tenere in considerazione il parere di chi la strada la vive». L'obiettivo resta quello della sicurezza e della fruibilità dei percorsi pedonali. I sopralluoghi tecnici hanno evidenziato come si possa continuare a garantire a un disabile in carrozzina, ma anche alle mamme con passeggino, di passare e muoversi da ambo i lati su quella direttrice. «L'invito - ha sottolineato Bussani - è quello di fare attenzione in questo primo periodo nel quale si dovrà riprendere l'abitudine ad una circolazione condivisa su quel tratto, fermo restando che le misure contingenti di riduzione degli spostamenti portano con sé una diminuzione del traffico che agevolerà un approccio a questa modalità di circolazione dilatato nel tempo».


Biblioteca Guglia: prestito di libri su appuntamento

da "Il Piccolo"
sabato, 9 maggio 2020


Riaperta, anche se parzialmente, la biblioteca "Edoardo Guglia" di Muggia. Parzialmente perché è aperta solo per il prestito, quindi consegna e ritiro di libri e dvd, e non per una fruizione standard. Questi gli orari d'accesso: lunedì dalle 14.30 alle 18.30, martedì, giovedì e sabato dalle 9 alle 13, il mercoledì e il venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30. L'accesso alla Biblioteca, consentito uno per volta con mascherina e mantenendo la distanza di sicurezza, è possibile tramite appuntamento, chiamando il numero 040-3360417. Prosegue, intanto, l'appuntamento quotidiano su Facebook con la rubrica "Voglia di libri?".

 

Attacco epilettico mentre va in bicicletta. Diciannovenne grave

da "Il Piccolo"
venerdì, 8 maggio 2020

 

Il soccorso nei pressi di Porto San Rocco a Muggia


Gianpaolo Sarti
Ieri pomeriggio il 118 ha soccorso un diciannovenne colto da un improvviso attacco epilettico mentre era in bicicletta. Erano circa le 18 quando è partita la chiamata di emergenza alla centrale operativa: il giovane si è sentito male e si è accasciato a terra. Stando a quanto è stato possibile ricostruire sull'episodio, il ragazzo stava percorrendo Strada per Lazzaretto, nei pressi di Porto San Rocco, a Muggia, in sella alla sua bici. L'ambulanza e l'automedica sono arrivate sul posto in "codice rosso", dunque in massima urgenza. Il diciannovenne è stato prima intubato e poi portato all'ospedale di Cattinara. I medici e gli infermieri sono rimasti a lungo sul posto per rianimare il giovane: un'ora dopo il diciannovenne non risultava ancora in ospedale. Secondo alcune testimonianze, riferite da chi era presente in quel momento, il ragazzo inizialmente è stato soccorso da un medico che si trovava in zona per caso e che quindi ha prestato le prime cure in attesa del 118. Dopo l'ingresso a Cattinara, il diciannovenne è stato subito portato nel reparto di Terapia intensiva in gravi condizioni. Non si esclude che abbia riportato anche altri traumi causati dalla caduta dalla bici. Gli specialisti lo hanno poi sottoposto a una Tac e ad altri esami diagnostici, il cui esito ieri sera non è stato reso noto. La prognosi, a quanto si apprende, è riservata.

 

Muggia raddoppia i bonus spesa e cancella la Cosap

da "Il Piccolo"
giovedì, 7 maggio 2020

 

I provvedimenti della giunta Marzi

 

Luigi Putignano

A Muggia la Giunta comunale ha deciso la cancellazione della tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche per il 2020. Dopo la pubblicazione dell'ultimo Dpcm, come evidenziato dal sindaco Laura Marzi, «è apparso ben chiaro che una proroga non sarebbe stata la soluzione più adatta e siamo quindi prontamente reintervenuti cancellando in toto la Cosap 2020. Una decisione, questa, particolarmente importante per dare un segnale di vicinanza ai commercianti che sono l'anima dell'economia della nostra città». Il sindaco poi ha sottolineato che si tratta di «un'agevolazione che va a sgravare di qualche preoccupazione il nostro tessuto commerciale, ma non ci aspettiamo di certo che sia sufficiente ed è per questo che stiamo vagliando anche la fattibilità di ulteriori misure». Fermo restando che si attendono anche interventi significativi dello Stato, dell'Europa e della Regione, con quest'ultima che, come sottolinea la prima cittadina muggesana, «per Trieste ha già approvato un emendamento con cui mette a disposizione oltre 2 milioni di euro per l'abbattimento della Cosap e della Tari. Siccome non c'è tempo da perdere stiamo facendo con le nostre forze tutto ciò che possiamo per sostenere il più possibile la città con atti concreti, ma è chiaro che un aiuto farebbe comodo anche al nostro Comune». Altro fronte aperto e sul quale a Muggia si sta intervenendo è il potenziamento delle somme dedicate ai bonus spesa: è stato deciso un ulteriore stanziamento di 50 mila euro da parte del Comune per poter proseguire nell'erogazione. «Abbiamo finora lavorato con grande spirito di squadra - ha sottolineato Marzi - ma sappiamo bene che le problematiche economiche della nostra comunità non si sono esaurite. Per questo, abbiamo deciso di operare dei tagli al bilancio comunale in modo da reperire la medesima cifra erogata il mese scorso e metterla a disposizione delle famiglie».

 


Trova in casa l'ex amico con le mani nel borsello

da "Il Piccolo"
giovedì, 7 maggio 2020

 

Il ladro bloccato con la forza dal proprietario dell'abitazione e poi arrestato dalla Polizia. «La figlia minore gli faceva da palo»


Andrea Pierini
Lo ha trovato mentre stava frugando tra le sue cose, lo ha immobilizzato e in pochissimo tempo è arrivata la polizia ad arrestarlo. Brutta avventura quella in cui è incorso un muggesano di settant'anni residente in via Umberto Felluga il quale ha scoperto V.R., sessantenne pluripregiudicato, intanto a derubarlo in casa. Per il ladro, oltre alla denuncia per furto, sono scattate le multe per il mancato rispetto delle limitazioni Covid-19 e per divieto di sosta. I due protagonisti della vicenda occorsa nella cittadina rivierasca si conoscevano da circa un anno quando V. R. aveva contattato tramite un annuncio il muggesano il quale era alla ricerca di affittuari per un terreno a Domio. Alla fine si erano accordati per ospitare sul terreno tre cavalli. «Consideravo questa persona un amico - racconta la vittima del furto - lo scorso anno avevo subito un intervento a seguito di un incidente in campagna e lui con la sorella mi sono stati vicini e mi hanno aiutato. Si comportava come se mi volessero bene». In realtà verso la fine del 2019 tra i due erano emersi dei dissidi: «Mi sono accorto della sparizione di alcuni oggetti - spiega il proprietario del terreno - tra cui una motozappa nuova e una piscina in plastica di grande dimensione oltre ad altri attrezzi. Non ho mai avuto prove e per questo non ho sporto denuncia seppur avessi più di qualche sospetto. Mi erano spariti anche da casa dei contanti e degli ori, quindi ho preferito chiudere qualsiasi rapporto chiedendo di portare via i cavalli, ma purtroppo sono ancora nel terreno e stanno facendo danni non avendo più da mangiare». V.R. viene dunque allontanato, la sorella prova a mediare, ma non c'è verso. La storia della presunta amicizia si conclude con un epilogo pessimo. Il muggesano è nella sua casa di via Felluga, sono da poco passate le nove del mattino ed è in bagno. «Avevo il sospetto che qualcuno avesse suonato alla porta - spiega nel suo racconto - ma sento poco bene e quindi non ci ho badato più di tanto. Quando sono uscito l'ho visto con le mani nel borsello. L'ho bloccato abbracciandolo e ci siamo trascinati fino alla finestra da dove ho iniziato a urlare». Il vicino di casa, richiamato dal trambusto, ha contattato immediatamente il 112 e nel giro di pochi minuti è arrivata una pattuglia della Squadra volante e una della Squadra giudiziaria del Commissariato di Muggia coordinate dal vice questore Michele Vecchiet. V.R. veniva identificato - a suo carico numerosi precedenti per reati simili - e poi accompagnato al Coroneo. Oltre alla denuncia per furto per il 60enne è scattata la sanzione di 400 euro trovandosi in giro senza un valido motivo come previsto dal Dpcm. Gli uomini della polizia hanno anche recuperato il furgone del malvivente parcheggiato sulla fermata dell'autobus e per questo gli è stata comminata una multa per divieto di sosta. Gli agenti hanno sequestrato pure un coltello e altri oggetti per lo scasso. «La cosa più triste - conclude il muggesano - è che un vicino mi ha raccontato di aver visto la figlia, probabilmente minorenne, costretta a fare da palo mentre il padre stava rubando dentro casa mia».

 

Riaprono il cimitero di Santa Barbara e i parchi pubblici

da "Il Piccolo"
martedì, 5 maggio 202

 

Resta in vigore soltanto il divieto d'accesso alle aree attrezzate con i giochi per bambini

 

Da ieri anche a Muggia, come nelle altre località della Penisola, è possibile ritornare a far visita al caro estinto. Ma con delle limitazioni orarie e di afflusso. Il cimitero di via Santa Barbara, unico cimitero in territorio comunale e che ogni anno accoglie circa 160 nuove sepolture, sarà aperto dalle sette del mattino alle tre del pomeriggio. Ci si può entrare solo indossando la mascherina. L'accesso è possibile a non più di due persone per "gruppo di accesso" alla volta. E insieme al cimitero riapre ora anche buona parte dei parchi e degli spazi pubblici disseminati su tutto il territorio muggesano: «Dopo aver verificato - spiega il sindaco Laura Marzi - quali parchi rispondono alle condizioni imposte dal Dpcm per quel che riguarda il distanziamento sociale, abbiamo deciso di aprire tutti i parchi, a esclusione delle aree gioco per bimbi ricomprese all'interno degli stessi e di quelle aree totalmente dedicate ai giochi per bambini». Lo scorso 20 marzo un'ordinanza sindacale aveva decretato lo stop alle passeggiate nei parchi, lungo i sentieri e le ciclopedonali che attraversano il territorio comunale muggesano, decisione presa in seguito all'entrata in vigore dei divieti firmati dal governatore della Regione Massimiliano Fedriga riguardanti appunto le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica. E numerosi erano stati i siti colpiti dal divieto: dal Parco archeologico di Muggia Vecchia alle ciclopedonali "Parenzana" e di Rio Ospo, dai laghetti delle Noghere al Parco urbano dello stesso Rio Ospo, dai Giardini Europa di via Roma a Calle dei Lauri, dal giardino di Porto San Rocco di Strada di Lazzaretto ai parchi giochi di via di Zaule, di via di Monte d'Oro e di piazzale Kozina, da quello di fronte alla scuola dell'infanzia "Il giardino dei mestieri" alle altre aree verdi di via D'Annunzio e via dei Meccanici, dal "Robinson" a quello di Stradello C, entrambi a Borgo Zindis.

 

Zanzare in "agguato". Muggia alza la guardia

da "Il Piccolo"
martedì, 5 maggio 202

 

Nel vivo le attività stagionali di disinfestazione delle larve. I cittadini chiamati a evitare ristagni dai sottovasi ai secchi

 

Luigi Putignano
Con l'arrivo della bella stagione e il conseguente innalzamento delle temperature, anche a Muggia si torna a trattare il "tema" zanzare. Proprio in questo periodo, infatti, si stanno concretizzando le periodiche azioni sinergiche messe in campo da Azienda sanitaria e Comune per la prevenzione delle cosiddette "arbovirosi", ovvero le malattie trasmesse dalle zanzare, come la febbre del Nilo. Quelli che si stanno compiendo in questi giorni sono interventi programmati di disinfestazione attraverso la collocazione di pastiglie antilarvali o di un liquido speciale a base di silicone nelle caditoie delle aree pubbliche, prevalentemente nelle zone del centro storico, dove più che altrove si può registrare il ristagno di acqua, e presso il nido "Iacchia", che ospita (anche se non attualmente per la nota emergenza coronavirus) un'utenza "sensibile". Tali interventi vengono realizzati appunto da primavera fino a ottobre, con cadenza trisettimanale nei periodi più freddi e bisettimanale in quelli più caldi. È una problematica, questa, da anni all'attenzione dell'amministrazione rivierasca. «La disinfestazione - evidenzia l'assessore all'Ambiente Laura Litteri - va effettuata in questo periodo con prodotti antilarvali nei potenziali focolai, costituiti da raccolte d'acqua di vario genere». Resta comunque assodato che, sottolinea sempre l'assessore, «la migliore arma è la prevenzione attraverso tutte quelle azioni che ciascuno di noi può mettere in campo per impedire o per lo meno rallentare il proliferare delle zanzare». Ma quali sono, nello specifico, le indicazioni dell'Asugi per affrontare il problema? Si va dallo svuotamento e dalla pulizia accurata e periodica (almeno una volta a settimana) dei contenitori di uso comune, come sottovasi, abbeveratoi per animali e annaffiatoi, per eliminare eventuali uova, fino all'attenzione nell'evitare, nelle aree contigue alle case come giardini, terrazzi e orti, la formazione di raccolte d'acqua, con la rimozione di ogni sorta di potenziale contenitore per lo sviluppo delle larve, come ad esempio secchi, bacinelle e bidoni, anche di piccola dimensione. Inoltre i contenitori d'acqua "inamovibili", come vasche in cemento, bidoni e fusti per l'irrigazione degli orti, vanno coperti con strutture rigide, teli di plastica o zanzariere. Infine, nelle fontane da giardino, vanno introdotti pesci "larvivori", dai pesci rossi alle "gambusie". Accorgimenti che sono in parte già inseriti nei regolamenti comunali: «Nel nostro Regolamento sulla tutela del benessere animale - ricorda Litteri - allo scopo di contenere la diffusione della zanzara tigre ogni cittadino è tenuto periodicamente, che significa almeno ogni 10-15 giorni, allo svuotamento e alla pulizia di sottovasi da fiori, secchi, ciotole e piccoli contenitori di acqua stagnante. È inoltre raccomandata la pulizia di qualsiasi punto di raccolta delle acque meteoriche delle grondaie».

 

Muggia, nuove operazioni di pulizia delle caditoie per evitare allagamenti

da "Il Piccolo"
lunedì, 4 maggio 202

 

Programmati ulteriori interventi dopo quelli già eseguiti: al centro dei lavori di bonifica entro la settimana corso Puccini, via Dante e piazzetta Galilei

 

Luigi Putignano
Prosegue a Muggia la pulizia delle caditoie cittadine, che entro questa settimana saranno oggetto di altri interventi in corso Puccini, via Dante e piazzetta Galilei, dopo quelli che sono stati già effettuati in diverse aree del centro storico con operazioni non sempre agevoli data la conformazione della città: in molti tratti del centro le caditoie non sono, infatti, raggiungibili dal mezzo meccanico di espurgo e lo svuotamento deve essere fatto a mano. «Stiamo intervenendo ulteriormente nelle zone ritenute più a rischio in caso di piogge torrenziali, anche alla luce dell'errato utilizzo che purtroppo viene fatto delle caditoie in generale e nelle aree del centro storico in particolare», stigmatizza il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Francesco Bussani. «Siamo consapevoli - prosegue Bussani - di come questi interventi non riescano a essere completamente risolutivi, specialmente in situazioni di piogge molto abbondanti come quelle avvenute negli ultimi tempi, dato che, in questi casi, nemmeno gli interventi più incisivi e meticolosi offrono purtroppo certezza di risultato, essendo, il sistema di smaltimento delle acque, non concepito per digerire simili volumi d'acqua. In compenso abbiamo avuto modo di riscontrare l'utilità degli interventi fatti, che hanno scongiurato il ripetersi di problemi che si erano presentati in passato». Il Comune, inoltre, ha previsto anche degli interventi nella zona di via Pianezzi bassa e via Pisciolon alta, laddove l'accumulo di terriccio favoriva la ricrescita della vegetazione a bordo strada, depotenziando le capacità di scolo dell'acqua piovana. Vegetazione che è stata protagonista anche dell'intervento conclusosi con la pulizia profonda delle griglie di via D'Annunzio all'altezza del Commissariato di Polizia: le radici dei sei tigli presenti a bordo strada avevano prepotentemente invaso gli spazi di scolo spingendo peraltro verso l'alto le coperture in ghisa, e rendendo pertanto difficoltoso il percorso a piedi. «I prossimi interventi di pulizia - conclude il vicesindaco - sono previsti sulle caditoie di via D'Annunzio, che per la sua posizione finisce per fare da collettore delle acque piovane che scendono da via Pisciolon, via Pianezzi, via Felluga e salita Ubaldini, scaricandole in via Roma e poi in corso Puccini. Per far fronte a questo problema e limitare i problemi di allagamento affrontati lo scorso anno, nei mesi passati sono state instaurate delle nuove griglie alla fine di via D'Annunzio, più precisamente all'imbocco di corso Puccini ed all'inizio di salita Ubaldini. Gli interventi previsti alle caditoie di via D'Annunzio consentiranno di limitare la quantità d'acqua presente sulla strada, rendendo più efficaci questi nuovi punti di captazione delle acque meteoriche».

 

Strada per Lazzaretto senz'auto per una tintarella "distanziata"
da "Il Piccolo"
domenica, 3 maggio 2020
 
Tra le ipotesi del Comune anche la chiusura totale al traffico del Mandracchio in modo da consentire agli esercenti di poter ampliare i loro spazi all'aperto

 

Luigi Putignano
«Stiamo ragionando sulle modalità attuabili per offrire aiuti sostanziali ai nostri concittadini per affrontare la "fase 2"».Laura Marzi, sindaco di Muggia, fornisce le prime indicazioni sui possibili interventi che verranno intrapresi dal Comune della cittadina istroveneta per venire incontro alle esigenze dei muggesani. Con l'estate alle porte il Comune sta iniziando a prendere in considerazione il nodo degli spazi riservati alla balneazione. «In attesa di chiarimenti, una delle tante ipotesi che si stanno vagliando è, per esempio, l'eventuale chiusura del traffico, parziale o totale, della strada per Lazzaretto, in modo da poter usufruire di spazi più ampi per il distanziamento e poter consentire a più cittadini di godere del nostro territorio», racconta Marzi.Sempre pensando alla stagione estiva sono da prendere in considerazione le importanti ricadute economiche che, nella norma, la stagione apporta al territorio: «Abbiamo già dato vita - prosegue Marzi - a un tavolo tecnico multidisciplinare di confronto attraverso il quale stiamo facendo le opportune valutazioni su diverse ipotesi di utilizzo di spazi come, ad esempio, il Mandracchio, con la chiusura parziale o totale al traffico, in modo da dare la possibilità ai pubblici esercizi che vi si affacciano di espandere i loro spazi all'aperto». Possibilità che, come spiegato da Marzi, «potrebbe riguardare, ovviamente, anche altri pubblici esercizi oltre a quelli del Mandracchio». Proseguono poi le importanti verifiche relative alla possibile rivisitazione dei tributi. «Siamo intervenuti con lo slittamento di Cosap e Tari con l'intenzione di dare respiro alla nostra città. Dopo la pubblicazione dell'ultimo Dpcm, appare evidente che il protrarsi delle misure contenitive non permetterà quel respiro: stiamo quindi vagliando come poter alleggerire il peso delle imposte, anche nell'ottica di un intervento regionale che non può non tenere conto delle difficoltà di cui stiamo cercando di farci carico», spiega il primi cittadino rivierasco.L'amministrazione comunale sta poi riservando un occhio di riguardo ai bambini che, come sottolinea con amarezza da Marzi, «in questo periodo sembrano essere scomparsi dalla mente di molti. Insieme al servizio educativo, stiamo prendendo in analisi una serie di possibilità per poter offrire un servizio importante come i centri estivi, sebbene siamo consapevoli delle difficoltà che affronteremo e della maggiorazione dei costi». Costi sui quali in questo momento, come evidenziato dal sindaco, va posta la massima attenzione perché «se da un lato ci sono indubbiamente delle minori uscite per il Comune in questo periodo, il piatto della bilancia è comunque sbilanciato a causa delle minori entrate derivanti da una serie di fattori, primo tra tutte i parcheggi, ma anche dalla sospensione della lotta all'evasione, e a cui vanno aggiunte uscite che sono aumentate e continuano ad aumentare in relazione ai costi indotti dalla gestione dell'emergenza, dai buoni spesa - al 29 aprile sono stati erogati 50 mila dei 69 mila euro a disposizione - al sostegno ai cittadini per il pagamento delle utenze, fino alle sanificazioni necessarie a far riaprire gli uffici comunali e le sedi culturali». Fattori che sommati assieme comporteranno una rivisitazione delle spese a bilancio: «Verrà data priorità - conclude Marzi - alla situazione contingente, mentre passeranno in secondo piano tutti quegli interventi manutentivi o legati ai lavori pubblici che andranno posticipati proprio per dare sostegno a tutta la comunità per superare questo periodo senza precedenti».


«Il Consiglio? Evitati costi ora non necessari»
da "Il Piccolo"
domenica, 3 maggio 2020

 

Il Sindaco replica a FI

 

«Non vi sono state convocazioni del Consiglio comunale per evitare costi assolutamente non necessari per la cittadinanza in questo periodo, questione di cui Forza Italia Muggia si preoccupa solo ora, dato che in questi mesi non si è fatta viva». Questa la risposta del sindaco Laura Marzi alla richiesta di chiarimenti sulla convocazione dell'assemblea comunale e sul bilancio avanzata dal consigliere di Forza Italia Muggia Andrea Mariucci. Relativamente al bilancio, così la stessa Marzi, «le risposte sono state già in parte comunicate alla popolazione su Facebook. Ci si aspetterebbe che per un consigliere di lunga poltrona fossero ovvietà ormai apprese».

 

 

Piazzale ex Alto Adriatico: il rumore esaspera i vicini
da "Il Piccolo"
venerdì, 1 maggio 2020

 

Gli "effetti" acustici dei lavori della Net stanno mettendo a dura prova i residenti. L'assessore all'Ambiente Litteri rassicura: «A breve una soluzione al problema»

 

Luigi Putignano
Dall'idea del drive-in, alla grana delle immondizie. Sembra non esserci davvero pace per il piazzale ex Alto Adriatico di Muggia. Mentre continua la discussione sulla destinazione ludico-culturale dell'enorme area, chi vive nelle immediate vicinanze dell'enorme spiazzo si lamenta dell'attività di raccolta dei rifiuti svolta in loco dalla Net, la società friulana che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti della cittadina rivierasca. Ad alzare la voce sono i cittadini che vivono in quella porzione di via di Santa Barbara che in linea d'aria dista meno di 100 metri dall'area parzialmente gestita dalla Net. «Il condominio in cui risiedo - racconta Fabio Gava, che insieme ad Alida Zudich e alle famiglie Rosani e Trani, aveva già informato il sindaco Marzi e l'Arpa della situazione - e le case vicine, una decina in tutto, sono vittime di un rumore fastidioso e continuo che normalmente inizia alle 4.30 del mattino e prosegue fino a tarda mattinata con diversa intensità e a volte in maniera intermittente. Il rumore è dovuto alla presenza di più mezzi adibiti al trattamento delle varie tipologie di rifiuti». Il problema è che, oltre ai rumori molesti sin dall'alba, l'area in cui sono posizionati i mezzi della Net, sempre per Gava, versa in un totale stato di degrado ambientale: «Ci sono rifiuti di vario tipo dispersi dalla bora un po' in tutto il piazzale, vetri sull'asfalto, pali della luce abbandonati, un carrello della spesa e altro ancora». La zona risulta interdetta solo in parte e non vi è presente alcun cartello che ne illustri l'utilizzo o ne vieti l'ingresso a causa della sua pericolosità. «La logica e il buon senso - rincara la dose l'inquilino di via Santa Barbara - vorrebbe infatti che un piazzale a poche centinaia di metri dal centro di Muggia, cittadina con una qualche vocazione turistica, non fosse adibito a discarica». In soldoni, i cittadini di quella porzione di via Santa Barbara chiedono una soluzione urgente che, però, a questo punto, si aspettano venga trovata dal Comune. «A meno che - sottolinea Gava - non sia la Net a dettare le regole e il Comune ad adeguarsi, cosa che spererei di escludere anche perché non credo che nel contratto stipulato a suo tempo fosse stabilito in alcun modo che il piazzale sarebbe stato adibito a questo». Intanto dal Comune giungono le prime risposte: «Abbiamo ben presente la situazione del piazzale - ha dichiarato l'assessore all'ambiente, Laura Litteri - di cui ci siamo fatti subito carico attivandoci con Net affinché l'area venga ripristinata. Ci scusiamo con i cittadini per il disagio, ma vogliamo rassicurarli sul fatto che il gestore del servizio di igiene ambientale del Comune ci ha garantito che in breve tempo sarà adottata una modalità di azione diversa, continuando però ad assicurare come ora un servizio adeguato e nei tempi rapidi necessari, in particolare per le operazioni di svuotamento del centro storico».


Fi reclama a Marzi un Consiglio comunale sulle misure anticrisi
da "Il Piccolo"
venerdì, 1 maggio 2020

 

Il pressing dell'opposizione sulla giunta

 

Forza Muggia chiede al sindaco Laura Marzi di convocare al più presto il Consiglio comunale per sapere quali siano le intenzioni del Comune di Muggia per rilanciare l'economia locale e sostenere i cittadini in difficoltà per l'epidemia. Questa la richiesta avanzata da Forza Italia Muggia per voce del consigliere comunale Andrea Mariucci, il quale ha consigliato alla Giunta un ripensamento urgente sulle priorità di spesa in bilancio. «Per citare un esempio - spiega il consigliere comunale di Forza Muggia - l'Ente sta accantonando importanti risorse per fronteggiare eventuali future spese giudiziarie. Non ci pare ragionevole investire su casi ipotetici durante una crisi economica». Per i forzisti muggesani, la cittadina non può permettersi di perdere il tessuto di attività economiche, poiché «questo decreterebbe la morte del suo territorio e, in primis, del centro storico, una situazione che si riverberebbe sul welfare. Come garantiremo asili, servizi sociali, gestione del verde e dell'immondizia?» Forza Muggia chiede quindi al sindaco Marzi di convocare al più presto il Consiglio comunale: «Se riunirsi in uno spazio fisico fosse un problema ci sono le sedute via web. Siamo pronti - ha concluso il consigliere d'opposizione Mariucci - a dare il nostro contributo ma spetta alla Giunta avanzare un progetto di rilancio economico».