Migliaia di persone attese al Pride Fvg dell'8 giugno. Festa fra Trieste e Muggia
da "Il Piccolo"
venerdì, 31 maggio 2019
Svelato il programma: corteo nel pomeriggio dalla stazione a piazza Unità. I promotori: «Le polemiche? Alle provocazioni rispondiamo con gli arcobaleni»
Lilli Goriup
Dopo tante polemiche, attacchi da una parte ed espressioni di solidarietà dall'altra, ieri sono stati finalmente resi noti i dettagli dello svolgimento del Fvg Pride dell'8 giugno. La giornata sarà scandita in tre tempi, dislocata tra Trieste e Muggia. E terminerà con una grande festa: «Alle provocazioni noi rispondiamo con gli arcobaleni», fanno sapere gli organizzatori. Sono attese migliaia di persone, per l'occasione. La Prefettura in ogni caso si aspetta che tutto proceda serenamente. Da Modena a Vicenza, intanto, manifestazioni analoghe stanno facendo discutere anche nel resto d'Italia.
IL CORTEO
Il ritrovo è alle 14.30 in piazza Libertà, davanti alla stazione ferroviaria. Lo hanno reso noto ieri in conferenza stampa Antonella Nicosia, presidente Arcigay Arcobaleno Trieste e Gorizia, Nacho Quintana Vergara, presidente Arcigay Friuli, Angela Cattaneo, presidente Lune-Alfi, e Yuuki Gaudiuso, presidente dell'Associazione universitaria Iris. Dalla stazione il corteo si snoderà attraverso via Ghega, via Filzi, piazza Oberdan e piazza Unità. «Sono soste della memoria», hanno spiegato i promotori: «Non bisogna dimenticare di che cosa l'umanità è capace. Oggi siamo liberi anche perché delle persone sono morte affinché lo fossimo». Tutti i luoghi appena citati, è stato ricordato, furono teatro di crimini nazifascisti. Dopo la tappa in piazza Unità (dove, si faccia riferimento più avanti, il Comune non ha concesso l'occupazione del suolo pubblico) il corteo approderà in riva del Mandracchio. Il prefetto di Trieste Valerio Valenti ha fatto sapere che non sono previste misure di sicurezza particolari. Forse anche perché è venuta meno la contromanifestazione di Forza Nuova, che ha anticipato il presidio in piazza Unità alla sera prima.
LA FESTA
Il Pride ad ogni modo non terminerà sulle Rive ma si trasferirà dapprima a Muggia, dove ha ottenuto di poter utilizzare un palco: nel piazzale di fronte ai Cantieri San Marco, a partire dalle 20, è in programma il festival musicale "Fvg Pride Live". Per lo spostamento dal centro di Trieste sarà predisposta un'apposita navetta. I concerti gratuiti, è stato annunciato, avranno per protagonisti artisti della scena nazionale e internazionale. Qui si esibiranno il collettivo zagabrese di sole donne Zen, il cantante hip-hop Tafel Santana, l'artista queer- pop Splendore e Planningtorock, ovvero il progetto di Jam Ronson. A mezzanotte si tornerà poi a Trieste per la festa conclusiva del Pride, ospitata alla discoteca Mandracchio. Il ricavato servirà a coprire le spese di organizzazione della giornata: «Abbiamo fatto una scelta etica - hanno continuato i promotori - che è quella di essere finanziati dal basso e non da grandi marchi o gruppi industriali, che avrebbero potuto strumentalizzarci».
LE POLEMICHE
Passando agli aspetti politici legati all'evento, come accennato, risale al 26 marzo la notizia della mancata concessione dell'occupazione del suolo di piazza Unità al Pride da parte dell'amministrazione comunale di centrodestra presieduta da Roberto Dipiazza. La motivazione? «Quanto proposto non è coerente con gli indirizzi di mandato del sindaco e della giunta». Tale decisione era stata preceduta, a gennaio, dai patrocini negati sia dal Comune di Trieste che dalla Regione. Gli organizzatori hanno avuto ulteriori contatti con l'amministrazione comunale, nel frattempo? «Noi abbiamo domandato, loro hanno risposto. Non renderò pubblico quel che è accaduto nel mezzo - ha dichiarato ieri Nicosia, rispondendo alle domande dei giornalisti -. Abbiamo deciso di non parlare dei divieti espliciti e impliciti, né delle pressioni e delle azioni mirate a farci desistere o comunque a renderci faticosa la realizzazione del Pride. Alle provocazioni risponderemo con gli arcobaleni». In compenso la manifestazione gode dei patrocini della capitale slovena Lubiana, delle Università di Trieste e di Udine nonché di numerosi Comuni del Friuli Venezia Giulia: Aiello, Andreis, Cervignano, Gradisca d'Isonzo, Grado, Marano Lagunare, Muggia, Resiutta, San Dorligo della Valle, Sgonico, Terzo di Aquileia e Turriaco.
Il PRECEDENTE
Quello dell'8 giugno sarà il secondo Pride del Fvg. La scelta di Trieste come cornice dell'evento è dovuta anche ai tanti casi politici per cui la città è salita alla ribalta dei media nazionali: dalla polemica sul Gioco del rispetto all'iniziale rifiuto di concedere l'allora Sala matrimoni del Municipio per la celebrazione delle unioni civili. A gennaio gli organizzatori del Pride avevano inoltre parlato di un «allineamento a destra dei governi nazionale, regionale e dei Comuni capoluoghi» che comporta un «totale appiattimento su posizioni reazionarie radicali». Il primo Fvg Pride si era invece svolto a Udine nel 2017. E il cambio di "governance" avvenuto nel frattempo è in effetti testimoniato dall'immagine dell'allora presidente della Regione Debora Serracchiani con l'assessore regionale Loredana Panariti e con il sindaco del capoluogo friulano Furio Honsell assieme alla testa del corteo di due anni fa.
IL RESTO D'ITALIA
Tornando al presente, domani c'è un Gay Pride a Modena: il Comitato San Geminiano vescovo ha organizzato una processione di riparazione al "fattaccio", ottenendo il plauso del ministro della Famiglia in quota Lega Lorenzo Fontana. A Vicenza il Gay Pride sarà invece il 15 giugno: il Movimento Italia sociale gli contrappone volutamente un convegno sulla famiglia, sulla falsariga del congresso di Verona.
Porto San Rocco, spunta Bucci. Gestirà le case rinate dal crac
da "Il Piccolo"
venerdì, 31 maggio 2019
L'ex big della politica nuovo amministratore del Supercondominio il cui rilancio post-fallimento era stato seguito da Pacini. Ma la nomina è stata impugnata
Riccardo Tosques
Maurizio Bucci è il nuovo amministratore del Supercondominio di Porto San Rocco. Dimessosi a fine 2018 dal ruolo di assessore al Turismo del Comune di Trieste dopo la condanna della Corte d'appello alla pena di un anno, otto mesi e 20 giorni per il caso "rimborsopoli" in Consiglio regionale in attesa del verdetto della Cassazione (in primo grado il "braccio destro" del sindaco Dipiazza era stato assolto) ora Bucci si è quindi affiancato a Marco Pacini nella gestione degli appartamenti del borgo muggesano. Attualmente Pacini sta continuando ad amministrare sei condomini su otto, mentre Bucci ha la gestione degli altri due, e soprattutto del Supercondominio, quest'ultimo al centro di una sofferta vendita all'asta. Un passaggio di consegne assolutamente non concordato, quello del Supercondominio, visto che alcuni condòmini hanno deciso di impugnare le due assemblee decisive per la nomina del nuovo amministratore triestino.Dopo i ben noti problemi finanziari culminati con il fallimento della Porto San Rocco srl (la società messa in liquidazione nel febbraio del 2015 proprietaria di una porzione del compendio immobiliare muggesano, da non confondere con la Porto San Rocco Marina Resort srl, l'ex Porto San Rocco spa, tuttora operante nella gestione del porto turistico muggesano) parte del complesso è andato alla Nuova del Golfo srl, società di sviluppo immobiliare milanese del Gruppo Idronord srl, anch'esso con sede legale nel capoluogo lombardo, con alle spalle una consolidata esperienza nel settore immobiliare turistico e in quello delle energie rinnovabili. La Nuova del Golfo si è appunto aggiudicata 117 appartamenti, 150 posti auto e 11 unità commerciali.La gestione amministrativa del Supercondominio era stata presa in carico da Marco Pacini nel marzo del 2016, per una gestione della fase fallimentare vissuta come presidente del comitato dei creditori, che ha visto lo stesso Pacini mediare assieme al curatore, con il giudice esecutivo di Trieste, per contrastare le banche creditrici che si opponevano ai ribassi delle varie aste e volevano raggiungere per loro conto la cosiddetta "vendita atomistica" dei 117 lotti (a cui vanno sommate cantine, posti auto ed esercizi commerciali), una situazione che avrebbe sostanzialmente potuto portare al collasso del borgo.Nel 2017, a fronte dell'interessamento nei confronti di Porto San Rocco di gruppi provenienti anche da Inghilterra e Russia, ecco subentrare la Nuova del Golfo, che nel giro di sei mesi dal rogito ha iniziato a ristrutturare i primi condomini. Tanti i debiti accumulati dalla precedente gestione di Porto San Rocco srl. Il Comune di Muggia, ad esempio, vantava un credito di 625 mila euro (parzialmente risarcito) tra Ici, Imu e Tasi mai versate. Tante anche le piccole e grandi aziende (tra cui Acegas) che sono state saldate nel luglio del 2018 dalla Pacini Amministrazione per un importo pari a circa 300 mila euro, giunti dal fallimento dopo la vendita. Imboccata la strada verso il risanamento, a sorpresa, è giunta così la nuova nomina di Bucci. Nomina che però, come s'è detto, è stata impugnata, per dei presunti vizi di forma, da alcuni condòmini.
Asta bis al ribasso per il gemello fantasma del Centro Montedoro
da "Il Piccolo"
venerdì, 31 maggio 2019
È andata completamente deserta l'asta per il cosiddetto "Fabbricato B" di via Flavia di Stramare. Evidentemente, per i 32 mila metri quadri che costituiscono lo scheletro del mega edificio sulla collina sopra il centro commerciale Montedoro, la cifra di 6.329.109 euro come prezzo base è stata ritenuta troppo elevata. Ne è convinto anche il direttore del Montedoro Shopping Center Sergio Bavazzano: «Oggi i valori immobiliari non sono più quelli di un tempo e, anche se il prezzo iniziale era confacente rispetto alla portata dell'investimento originario, il ribassamento era nell'aria». Il commercialista Matteo Montesano, il professionista delegato per la vendita all'asta dell'immobile, ha già annunciato la prossima data e la nuova cifra di partenza per acquisire il "Montedoro Bis": l'asta è fissata per il 19 luglio e la cifra savolta sarà di 3.560.123 euro.La costruzione del "Fabbricato B" era iniziata dieci di anni fa, proprio nello stesso periodo in cui veniva inaugurato il Montedoro Free Time, successivamente ribattezzato Montedoro Shopping Center, ossia nel marzo del 2009. Secondo il progetto originario, i lotti dell'immobile posto sopra il centro commerciale avrebbero dovuto ospitare una struttura ricettiva e un'area wellness, con relative pertinenze tra autorimessa e vani tecnici. Cinque i piani dedicati all'hotel, quattro quelli per la spa. Il progetto, però, non è mai decollato. Anzi. Nel 2015, sotto la seconda giunta Nesladek, l'iniziale destinazione d'uso - ludico-ricreativa, ricettivo-alberghiera e di somministrazione di alimenti e bevande - è stata cambiata.L'allora Consiglio comunale diede il nulla osta alla variante del "Piano di settore del commercio per l'individuazione delle grandi strutture di vendita" in seguito alla richiesta dell'ente proprietario dell'immobile, l'Enide srl, società di Reggio Emilia, che aveva optato per l'istanza di rilascio dell'autorizzazione per l'apertura di una grande struttura di vendita a carattere permanente, per la "vendita al dettaglio su area privata in sede fissa dei prodotti compresi nel settore merceologico non alimentare", con una superficie di vendita di 11.200 metri quadrati, da esercitare all'interno dei locali già esistenti.L'Enide srl era una società controllata da Coopsette, la cooperativa che aveva costruito anche il "Fabbricato A", quello che dal 2009 ospita il Montedoro Shopping Center. Coopsette, fondata nel 1977 dalla fusione di diverse cooperative del Reggiano, è stata messa in liquidazione coatta nel 2007. Risvolti? Il centro commerciale è stato venduto alla Sator Immobiliare sgr spa, il "Fabbricato B", invece, è stato pignorato dai creditori e recentemente messo all'asta. Il primo tentativo è andato a vuoto. E così da 6.329.109 il prezzo-base è ora crollato a 3.560.123, 81 euro.--Ri.To.
Non ci sono notizie da 'Il Piccolo' di giovedì 30 maggio 2019.
La Gioconda ha di nuovo i baffi e ci parla di identità fluide
da "Il Piccolo"
mercoledì, 29 maggio 2019
Al Museo Ugo Carà si celebrano così i 500 anni dalla morte di Leonardo e i cento anni dell'opera di Marcel Duchamp
Marina Grasso
Nell'ambito delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, una divertente mostra a Muggia ricorda anche il centenario di un'opera che, a suo modo, onora il genio toscano: il ready-made rettificato della Gioconda realizzato nel 1919 da Marcel Duchamp, aggiungendo baffi e pizzetto al celeberrimo ritratto. S'intitola, infatti "I baffi della Gioconda 2", la mostra aperta fino al 9 giugno al Museo d'Arte Moderna Ugo Carà di Muggia, a cura di Eva Comuzzi e Orietta Masin: esposizione che riprende e ridà vita a un progetto espositivo realizzato a Pordenone nel 1996 intitolato "I baffi alla Gioconda" cui parteciparono importanti artisti del Friuli Venezia Giulia e non solo, ai quali si chiese di reinterpretare la celeberrima icona leonardesca. Ora il progetto viene riproposto e ampliato mettendo in relazione una selezione di autori del 1996 con il lavoro di ventidue nuovi artisti soprattutto delle nuove generazioni, e diventa l'occasione per affrontare sia il tema del non finito, sia per riflettere su un tema molto attuale, ovvero le identità fluide, mutevoli. Il gender. L'esposizione, che corrisponde di fatto alla seconda parte della rassegna "Finished Unfinished Spaces" iniziata a Cervignano del Friuli lo scorso 13 aprile, indaga con leggerezza concettuale ma interessanti interpretazioni artistiche, sulle diverse letture dello sguardo mobile e del sorriso ambiguo del capolavoro leonardesco. E le tesi d'inizio Novecento di Sigmund Freud, assecondate anche da studi più recenti, sull'omosessualità di Leonardo e sull'identità di genere di Monna Lisa diventano il pretesto per scherzare con irriverenza sul tema proprio come fece Duchamp, che con il suo "L.H.O.O.Q.", (la "Gioconda coi baffi") volle non tanto dissacrare uno dei miti artistici più consolidati, ma prendersi gioco degli estimatori più superficiali che lo apprezzano acriticamente.
Sbatte contro un'auto e poi fugge: era ubriaco
da "Il Piccolo"
mercoledì, 29 maggio 2019
Fugge dopo aver provocato un incidente. Gli agenti del Commissariato di Muggia hanno arrestato un ventottenne sloveno. Il giovane era ubriaco. Il sinistro si è verificato in località Crociata di Prebenico dove lo sloveno, a bordo di una Bmw 320, si è scontrato con un'altra auto. Anziché fermarsi, il ventottenne ha continuato la propria corsa senza prestare soccorso al conducente del mezzo investito. Ma la vittima è riuscita a fotografare la targa del veicolo in fuga e ha immediatamente richiesto l'intervento della Polizia. Gli agenti della Volante di Muggia hanno subito iniziato le ricerche del pirata della strada. La Bmw si trovava nei pressi di una rotonda di via Flavia di Stramare. Non appena si è accorto degli agenti, il giovane ha tentato di scappare nella zona boschiva che costeggia il Rio Ospo. Ma è stato raggiunto dai poliziotti.
Salvini in vetta a Muggia, Duino e San Dorligo. Il Pd stacca tutti a Sgonico e Monrupino
da "Il Piccolo"
martedì, 28 maggio 2019
Exploit del Partito comunista di Rizzo nel Comune della Rosandra
Nei Municipi del territorio i pentastellati oscillano fra il 9 e il 13%
Negli altri Comuni della provincia di Trieste la Lega è primo partito a Muggia, Duino Aurisina e San Dorligo della Valle. Il Partito democratico è in sella invece a Sgonico e Monrupino.Tra i muggesani il Carroccio spopola con il 40,43% (alle ultime regionali, nel 2018, aveva il 36,37%, ma con un'affluenza molto più bassa). Il Pd è al 21,32%, un punto in più circa rispetto alle regionali scorse. Il Movimento 5 Stelle si piazza al 13,35% mentre Fratelli d'Italia è il quarto partito con il 7,74%. Sono di fatto risultati che rispecchiano i numeri registrati dalle forze politiche a livello regionale. A San Dorligo della Valle la Lega riesce a strappare il titolo di primo partito con il 26,85%, ma il Partito democratico la tallona da vicino col 25,98%, a meno di un punto di distanza. Il M5S porta a casa un 12,91%. Fenomeno peculiare del comune della Rosandra è il boom del Partito comunista di Marco Rizzo, che si qualifica quarto partito col 5,84%, seguito a ruota da La Sinistra con il 5,74%. Dietro ancora troviamo Europa Verde 5,57% e poi Fratelli d'Italia (4,60%) e Forza Italia (4,30%). A Sgonico il 38,79% del Partito democratico non è minacciato dal 21,82% leghista. Al terzo posto troviamo il Movimento 5 Stelle con il 9,08%, seguito da Europa Verda con il 5,77% e da La Sinistra con il 4,75%. La Svp, in tandem con l'Ssk, ottiene il 4,41%. A Monrupino la situazione è simile. Il Partito democratico ha il 32,01% mentre il Carroccio si piazza dieci punti sotto con il 22,66%. La Ssk-Svp si configura come terza forza nel Comune, con il 15,51%. Il Movimento 5 Stelle è quarto con il 9,15%. Anche a Monrupino si verifica, seppur in chiave minore, un fenomeno analogo a quello di San Dorligo: La Sinistra ottiene il 3,98% mentre il Partito comunista è poco più sotto con il 3,58%. Un risultato eclatante per la piccola formazione estrema. Qui Forza Italia racimola l'1,99%, poco sopra il Partito animalista. A Duino Aurisina, infine, il quadro somiglia di più a quello triestino, per quanto in parte spostato a sinistra: la Lega è sì primo partito con il 29,47%, ma il Partito democratico non è molto distante con il 25,2%. Il Movimento 5 Stelle è il terzo partito con il 11,46% mentre Fratelli d'Italia ottiene il quarto posto con il 7,22. Seguono Europa Verde con il 5,50% e Forza Italia al 5,36%. La Sinistra ottiene il 4,42% mentre la Ssk-Svp il 3,95%. Il panorama complessivo è quello di un territorio provinciale in cui i Comuni di Duino Aurisina e Muggia si muovono in sintonia con il capoluogo regionale, mentre le località dell'altipiano e la Val Rosandra si muovono secondo dinamiche proprie, a confermare la storica struttura dell'elettorato dell'area.
Muggia si prepara all'estate con le "zattere" galleggianti
da "Il Piccolo"
lunedì, 27 maggio 2019
Affidata alla ditta Idrosand l'opera di manutenzione delle piattaforme amate dai bagnanti: saranno messe in acqua il 15 giugno
Riccardo Tosques
Le "zattere" galleggianti sono pronte a tornare in acqua. Come ad ogni inizio della stagione balneare, le caratteristiche strutture in plastica sono all'ordine del giorno del programma di lavoro dell'amministrazione comunale muggesana. E come negli anni passati, per garantire adeguati standard qualitativi dei servizi connessi alle attività di balneazione sul territorio comunale, a favore dei residenti e non solo, l'amministrazione Marzi ha rilevato la necessità di effettuare riparazione, montaggio, trasporto, posizionamento, smontaggio e rimessaggio delle due piattaforme galleggianti che verranno posizionate nelle acque prospicienti il lungomare Venezia. Poiché il Comune da solo non è in grado di affrontare questi lavori, che comprendono anche il fissaggio dei cosiddetti "corpi morti galleggianti", necessari alla delimitazione delle acque balneabili, oltre che alcuni interventi manutentivi di ripristino di diversi elementi galleggianti delle zattere e delle relative luci di segnalazione, tutto il servizio è stato affidato alla ditta Idrosand srl di Trieste. L'azienda, specializzata in interventi marittimi subacquei, si è resa disponibile ad eseguire l'opera secondo le specifiche modalità e tempistiche impartite dal Comune per una spesa complessiva di 20 mila 738 euro (Iva 22% inclusa). «Speriamo che questa determina dell'amministrazione comunale sia d'aiuto a far arrivare il bel tempo anche nel nostro territorio», ha commentato l'assessore al Turismo di Muggia Stefano Decolle. Le zattere verranno poste ufficialmente in acque il 15 giugno per rimanervi sino al primo di settembre. «Naturalmente le piattaforme galleggianti sono diventate con gli anni un'istituzione nelle estati muggesane - conclude Decolle - essendo fonte di divertimento per i nostri concittadini e per i turisti che arrivano a Muggia nei mesi caldi. Ora speriamo che le zattere possano portare con sé il bel tempo, anche perché l'estate, almeno sulla carta, è alle porte». --
Non ci sono notizie da 'Il Piccolo' di domenica 26 maggio 2019.
Il comandante dei vigili saluta i muggesani «Le regole? Tutte loro»
da "Il Piccolo"
sabato, 25 maggio 2019
Fabrizio Lanza, nella città rivierasca dal 1° maggio 2003 mette in fila i ricordi: «Quello più bello? La scorta al Papa»
Riccardo Tosques
Nato a Trieste l'8 marzo 1955, sposato con Marina da 40 anni e padre di Irene, laureato in Scienze politiche, Fabrizio Lanza ha preso servizio come vigile urbano nel lontano 17 gennaio 1979. Dopo 40 anni di lavoro, l'attuale comandante della Polizia locale del Comune di Muggia, volto noto anche a Trieste, tra pochissimi giorni appenderà la paletta al chiodo. Lanza, rispolveriamo il passato: le sue prime mansioni da vigile? Ho iniziato a Trieste, dove sono rimasto per 24 anni. Dopo un anno come vigile appiedato nel rione di San Giacomo, per 20 anni ho operato come vigile motociclista chiudendo il mio periodo triestino nell'ufficio di Polizia giudiziaria di viale Miramare. Perché ha scelto questo mestiere? Stavo prestando il servizio di leva a Venezia e lessi sul giornale del concorso. Mobilitai subito mia madre perché predisponesse il prima possibile i documenti per chiedere la licenza e fare l'esame. Come andò? Lavoravo nella raffineria Aquila quando mi convocarono per la prova orale poiché avevo superato lo scritto. Erano in corso i Mondiali di calcio del 1978 e venni interrogato prima di una partita della nazionale. Dopo un po' di tempo, lessi sul "Piccolo" i risultati: l'Italia non vinse, ma io entrai a far parte del Corpo. L'episodio più bello della sua carriera? La soddisfazione più grande è stata fare da scorta a Papa Giovanni Paolo II, nel maggio 1992, accompagnandolo, insieme a un collega, da Prosecco, passando per San Giacomo, fino a piazza Unità. Ma ne ho altri. Per esempio? Nel 1991 ho organizzato il servizio di scorta e la viabilità derivante dalla scelta del Presidente della Repubblica Cossiga di andare a cena da Suban. Nel 2007 ho coorganizzato l'evento che ha sancito l'apertura dei confini. Poi ci sono le due adunate degli Alpini, il Giro d'Italia... La sanzione più clamorosa? Una volta ho sanzionato un vescovo, il suo autista in realtà. Dopo una decina di giorni, ero tra gli invitati di un matrimonio quando lo rividi: era l'officiante. All'arrivo degli sposi, davanti a tutti lui mi riconobbe ed esordì: "Ben arrivati! Movemose però che questo se no ne fa la multa". Quando è diventato comandante a Muggia? Oltre 16 anni fa, esattamente il primo maggio 2003. Che giudizio dà sugli automobilisti muggesani? La maggioranza ha una scarsa conoscenza delle norme di base: gli automobilisti muggesani hanno un Codice della Strada proprio. Cosa peraltro confermata per loro stessa ammissione, tanto che la risposta tipica è "la guardi che mi son de Muja eh". Carnevale. Come è cambiata la festa? Nei primi anni il Carnevale era sinonimo di completa anarchia: sembrava che tutti si sentissero in dovere di non rispettare alcun tipo di norma. È stato un periodo davvero difficile, ma è stata fatta molta strada da quegli anni bui. Ora il Carnevale può davvero dirsi una festa di sano divertimento. C'è qualche personaggio politico con cui ha legato di più in questi anni muggesani? L'assessore Paolo Volsi, del quale ho apprezzato la sincerità, la schiettezza e il confronto sempre costruttivo, e Franco Crevatin, un brillante gentiluomo prestato alla politica. Quale consiglio si sente di dare al prossimo comandante di Muggia? Di stare il più possibile in strada, ascoltare sempre i cittadini e non dare troppo peso a quei pochi che diventano leoni da tastiera sui social.
Oggi Muggia celebra gli 80 anni dell'Ongia
da "Il Piccolo"
sabato, 25 maggio 2019
Tanti gli eventi in programma oggi per Ottantaongia, la giornata celebrativa degli 80 anni di attività della compagnia Ongia di Muggia. Alle 10 nella sala d'arte comunale "Giuseppe Negrisin" (in piazza Marconi 1) verrà inaugurata la mostra #Ottantaongia accompagnata dalla banda della compagnia rivierasca. Alle 11.15 in piazza Marconi concerto dei JaTs Quintet, alle 12.15 poi sarà la volta della jam session della banda Ongia. Alle 16, sempre in piazza Marconi, spazio alla musica degli Easy Bit. Il programma proseguirà alle 17 con il concerto del corpo musicale di Cortina d'Ampezzo e alle 19.15 con la filarmonica di Santa Barbara. Alle 20.15 il concerto finale della banda Ongia. In caso di pioggia i concerti verranno spostati al coperto e si terranno all'interno del Teatro comunale "Giuseppe Verdi" in via San Giovanni 4.
A Montedoro la mostra mercato delle conchiglie. Con tanto di esperto
da "Il Piccolo"
sabato, 25 maggio 2019
Centocinquanta metri di banchi per oltre venti espositori. Questi i numeri di "Nesie-North east international shell exposition", la mostra-mercato di conchiglie provenienti da tutto il mondo in programma oggi e domani al Montedoro Shopping Center di Muggia. Il visitatore potrà ammirare la bellezza delle forme e dei colori, ma anche scambiare e acquistare in un percorso che potrà fargli conoscere le innumerevoli curiosità legate al mondo dei molluschi e dei loro gusci. La mostra-mercato assumerà poi un tono scientifico grazie alla presenza di Marco Passamonti, professore del Dipartimento di Scienze biologiche dell'Università di Bologna che risponderà ai più curiosi. «Capita che in una città come Trieste, patria di marinai, il nonno che navigava su qualche nave del Lloyd Triestino o addirittura di quello Austriaco, abbia portato da qualche viaggio esotico come souvenir qualche conchiglia, il più delle volte comune, altre rarissima, che sia rimasta in soffitta e sia stata tirata fuori per l'occasione», racconta Walter Gasperi, ideatore di Nesie Shells. I bimbi che visiteranno la mostra potranno lasciare un loro disegno inerente il mare, che verrà pubblicato sulla pagina Fb di Nesie Shells. Il più bello riceverà un premio. Gli orari: oggi 9.30-19, domani 9.30-18. Ingresso libero.
Pasta Zara, 118 milioni da Barilla per Muggia: resta l'unica offerta
da "Il Piccolo"
venerdì, 24 maggio 2019
Il pastificio emiliano garantirà piena occupazione in Fvg: «Alta capacità produttiva e una buona posizione logistica»
L'esito era per molti aspetti atteso ma ieri è arrivata la conferma. Ad avanzare una proposta per l'acquisto dello stabilimento di Pasta Zara di Muggia (Trieste) è stato il solo colosso alimentare Barilla, la cui offerta in denaro vale 118 milioni di euro comprendente un contratto di «co-paking» (cioè imballaggio, confezionamento ed etichettatura dei prodotti Zara) per un periodo di cinque anni. Pasta Zara continuerà a operare in autonomia nel quartier generale di Riese Pio X (Treviso) e, attraverso la controllata Pasta Zara 3, nel polo di Rovato (Brescia). Sembra andare verso l'epilogo atteso, dunque, la vicenda del marchio di Riese, scivolato negli anni scorsi in un profondo dissesto finanziario - lo scorso autunno l'esposizione debitoria era quantificata in circa 240 milioni, 170 dei quali verso istituti bancari fra i quali le ex popolari con il conseguente passaggio dei crediti alla Sga - tale da indurre la proprietà della famiglia Bragagnolo a chiedere al Tribunale il concordato in bianco. Misura concessa e perfezionata con l'elaborazione di un piano ai creditori approvato nel dicembre scorso e che prevede il rimborso del 70% delle spettanze entro un anno dall'omologa ai creditori chirografari strategici e del 33%, sempre in dodici mesi, agli altri. L'assemblea dei creditori in cui il piano dovrà essere accolto o meno è fissata per il 24 luglio ma nel frattempo l'operazione con Barilla dovrebbe restituire serenità al marchio dell'alimentare trevigiano, che oggi fattura circa 240 milioni. L'impianto di Muggia è uno fra i più grandi al mondo nel settore della pasta e può vantare un magazzino autoportante da 65 mila posti pallet, benché finora utilizzato soltanto per un terzo. Nello stabilimento operano circa 150 addetti in funzioni prevalentemente produttive, la cui conservazione dei posti di lavoro è stata assicurata alle organizzazioni sindacali nel corso di contatti preliminari informali, da quello che ormai può essere definito senza più margini di incertezza il nuovo proprietario. Per Barilla lo stabilimento di Muggia «è moderno, ad alta capacità e produttività, ben posizionato logisticamente per servire mercati europei e oltreoceano».
Scuole chiuse per il voto? C'è il Ricremattina
da "Il Piccolo"
venerdì, 24 maggio 2019
Lunedì a Muggia per la prima volta servizio attivo in occasione delle elezioni. Accoglierà 45 bimbi con orario dalle 8 alle 13
Riccardo Tosques
Scuole chiuse per la consultazione elettorale europea? Nessun problema a Muggia: c'è "Ricremattina elezioni". In occasione delle votazioni in programma domenica 26 maggio, che nella giornata successiva comporteranno la chiusura dei plessi scolastici (dove sono ubicati i seggi), il Ricreatorio parrocchiale "Penso" sarà aperto dalle 8 alle 13 per ospitare una sessione straordinaria del Ricremattina. Il servizio potrà accogliere fino a un massimo di 45 bambini e non sarà operativo nel pomeriggio. Per le iscrizioni al servizio, i genitori sono invitati a rivolgersi direttamente agli educatori del "Progetto Giovani", presenti nel ricreatorio di via Roma dalle 14.30 alle 18.30 nella giornata di oggi. «Se dovessero risultare dei posti liberi rispetto al limite massimo di 45 bambini accolti, sarà possibile iscriversi direttamente in loco anche lunedì mattina entro le 9», spiega una nota del Comune muggesano. Il Ricremattina in occasioni delle elezioni è una novità assoluta per Muggia, che segue di fatto il progetto lanciato un mese fa in occasione del primo Ricremattina pasquale. Parole di soddisfazione dal sindaco Laura Marzi: «Considerando la chiusura della scuola in concomitanza con le elezioni europee, abbiamo ritenuto opportuno offrire un servizio che potesse essere utile a tutte quelle famiglie che si trovano in difficoltà nel gestire almeno la mattina di chiusura delle scuole, che non necessariamente coincide con il riposo lavorativo. Visto l'ottimo riscontro per il Ricremattina pasquale - aggiunge Marzi -, non ho dubbi che il servizio sarà utile anche stavolta». E sarà, peraltro, completamente gratuito.
Stop ai veicoli lungo il percorso dell'OngiaFest
da "Il Piccolo"
venerdì, 24 maggio 2019
Domani, in occasione dell'OngiaFest, organizzato dall'associazione bandistica folkloristica Ongia, il Comune di Muggia ha disposto il divieto di transito per tutti i veicoli - ad eccezione di quelli di soccorso ed emergenza -, dalle 16.30 fino al termine della sfilata, in piazza Repubblica, largo Caduti per la Libertà e via Battisti (da largo Caduti per la Libertà a via Manzoni).
L'EVENTO IN VIA BATTISTI a muggia: Dal vino fino all'olio in mostra le eccellenze a chilometro zero
da "Il Piccolo"
venerdì, 24 maggio 2019
Dal vino all'olio, e ancora al caffè. I prodotti del territorio, rigorosamente a chilometro zero, saranno i protagonisti dell'evento "A tutto zero", in programma oggi dalle 16 alle 20.30 al supermercato Tutto Pepe di via Battisti a Muggia. «Sarà stupendo sentire odori, profumi inconfondibili delle nostre terre, gusti che vengono da quel mondo che è dentro di noi e che profondamente amiamo perché come spesso accade, la felicità è molto più vicina di quello che si pensi e in questo caso è proprio a km zero», racconta Katja Mistero, titolare di Tutto Pepe. Tanti gli espositori presenti all'evento. Saranno esposti il vino e l'olio dell'azienda agricola Lenardon, i prodotti della pasticceria Ulcigrai, i liquori artigianali di Piolo & Max, le birre artigianali Bora Ciara, Refolo, Striga, Borin e altre della Birra Campagnolo. Non mancheranno poi l'aroma del caffè di Amigos, azienda prossima a festeggiare i 40 anni di attività, i prodotti di Sfreddo, l'olio extravergine di oliva di Fior Rosso e i vini di Vigna sul Mar - San Bartolomeo, situata al confine con la Slovenia. Per tutta la durata dell'evento ci sarà la musica in consolle del deejay Nic. Soddisfatto l'assessore al Commercio del Comune di Muggia Francesco Bussani: «I miei complimenti a Katja Mistero per questa iniziativa. Le nostre realtà produttive, seppur di grande qualità, essendo di piccole dimensioni non sempre hanno il tempo per promuovere i propri prodotti. Credo che tutti i soggetti coinvolti potranno quindi trarre beneficio da questa "vetrina", che aiuterà a far conoscere a tutti i presenti alcune delle eccellenze del nostro comune».
Concerto musica antica
da "Il Piccolo"
venerdì, 24 maggio 2019
Per "Muggia in musica", nella chiesa di San Rocco alle 20.30, concerto del gruppo di musica antica Universitas Recens. Ingresso libero.
Crac popolare vicenza
da "Il Piccolo"
giovedì, 23 maggio 2019
Pasta Zara coinvolta in azioni "baciate" per 10 milioni di euro
Anche Pasta Zara sarebbe stata coinvolta in un sistema di "baciate", cioè le azioni di una banca acquistate tramite finanziamento della stessa. È quanto è emerso da un'udienza del processo per il crac Bpvi. Luigi Veronese, uno dei direttori regionali, ha testimoniato in aula a Mestre come teste dell'accusa.In tribunale erano presenti tutti i componenti del consiglio di amministrazione rinviati a giudizio. E cioè Gianni Zonin e Giuseppe Zigliotto, ex consigliere ed ex presidente degli industriali di Vicenza. Presente anche Massimiliano Pellegrini, dirigente della banca. Ancora assenti invece gli altri imputati, ovvero i tre vice del direttore generale, e in seguito ad della banca Samuele Sorato, e cioè: Emanuele Giustini, Paolo Marin e Andrea Piazzetta.Il primo ad essere interrogato dai pm Luigi Salvadori e Gianni Pipeschi è stato Franco Tessarolo, direttore Private poi dimessosi. È stato invece Veronese a riferire della "baciate" sottoscritte da Furio Bragagnolo, patron di Pasta Zara, per un ammontare di 10 milioni di euro. Veronese ha specificato che all'inizio erano i clienti "vip" a dover essere avvicinati, cioè «quelli patrimonialmente solidi in grado di avere coscienza di ciò che facevano». Veronese ha raccontato anche di visite nello stabilimento di Pasta Zara e di pranzi per discutere di investimenti a Muggia. La baciata da 10 milioni di euro su un affidamento da 12 per comprare le azioni Bpvi, secondo quanto venuto a galla nel corso del processo si sarebbe trasformata in un volano per accelerare la pratica con cui il presidente Bragagnolo aveva chiesto e ottenuto dalla banca i prestiti per il maxi piano di espansione dell'azienda. Anche il sito di Muggia fa parte degli immobili messi in vendita per salvare l'azienda piegata da 200 milioni di debiti del piano di espansione.
Il freddo di maggio mette in ginocchio gli stabilimenti «Milioni di danni»
da "Il Piccolo"
mercoledì, 22 maggio 2019
Da Lignano Sabbiadoro a Muggia: grido d'allarme dei gestori. In fumo un mese di lavoro e investimenti su cabine e spiagge
Laura Tonero
«Niente sole, niente lavoro». Il maggio che stiamo vivendo, più simile a un mese autunnale che a uno primaverile, sta causando al comparto degli stabilimenti balneari della regione danni per milioni di euro. Sul bilancio pesantemente negativo incidono infatti i mancati incassi dei biglietti di ingresso, le spese già sostenute per i contratti del personale (in alcuni casi pure potenziato, visti le alte temperature di marzo che avevano fatto ben sperare) e i costi di gestione di chi aveva preparato le spiagge e ora, causa mareggiate, deve ripartire da zero per rimediare al danno. A Trieste, dove a utilizzare gli stabilimenti non sono tanto i turisti quando i residenti, non è partita neppure la classica "operazione abbonamenti" che, di solito, a fine maggio era già a buon punto. A pagare sono pure le centinaia di lavoratori stagionali che, fino a quando il sole non tornerà a splendere risvegliando la voglia di tintarella, non vengono ovviamente assunti. «È un danno pesante, non ricordo un mese di maggio così disastroso dall'inizio alla fine, - afferma Salvatore Sapienza, presidente regionale del Sib, il Sindacato Italiano Balneari nonché titolare dello stabilimento Lidocity di Lignano Sabbiadoro -. Il bel tempo di marzo ci aveva fatto ben sperare, e per rispondere alla voglia d'estate anticipata della clientela, erano tutti pronti per aprire a Pasqua: gli uffici spiaggia, i bagnini di terra e i bagnini di salvataggio in postazione. Le spiagge, poi, erano state giù tutte attrezzate». In regione, dunque, l'apertura della stagione balneare era programmata in vista del lungo ponte di fine aprile che ha attratto molti turisti. Una scelta che si è rivelata però molto infelice. «Le avverse condizioni meteorologiche tra l'altro - osserva Sapienza - non solo stanno ritardando l'inizio della stagione, ma stanno aggravando il fenomeno dell'erosione costiera. La balneazione attrezzata sta subendo ingenti danni economici, per la completa paralisi dell'attività che, nel nostro caso, è legata alla stagionalità e agli eventi meteo, e per il danneggiamento agli impianti e alle attrezzature già posizionate per la stagione. Inoltre, - spiega - le opere di ripascimento, ovvero di riposizionamento della sabbia, effettuate in primavera sono state in parte vanificate dalle continue mareggiate. Non ci resta che confidarein un autunno benevolo per prolungare le vacanze dei nostri turisti: siamo già pronti per la sfida». I concessionari degli stabilimenti buttano l'occhio ogni due ore alle previsioni meteo, con la speranza di un fenomeno atmosferico che spazzi via nuvole e pioggia. «Siamo veramente preoccupati, è ovvio che abbiamo perso il 100% degli incassi, - ammette Marco Salviato, delegato per la provincia di Trieste del Sib -. Gli anni scorsi eravamo già aperti da settimane. I clienti abituali, in questo periodo, erano già abbronzati. E, nelle giornate meno belle, venivano comunque qui per giocare a carte o mangiare qualcosa. Per ora, invece, zero: non hanno neppure fatto capolino per prenotare una cabina e, ovviamente, a rimetterci è anche tutto il personale di supporto agli stabilimenti, incluso quello per il servizio di salvamento. Perché, fino a che non parte la stagione, nessuno ingaggia nessuno». Certo, gli imprenditori del comparto balneare non si aspettavano dal mese di maggio affari paragonabili a quelli dei mesi clou di luglio e agosto, ma non pensavano nemmeno di buttar via 30 giorni. «Abbiamo già perso un mese di lavoro, fortunatamente non il più redditizio - osserva Alex Benvenuti degli stabilimenti balneari di Trieste Grignano 1 e 2 -. Ma la situazione diventerà drammatica se il tempo non cambierà presto». «Un mese buttato - gli fa eco Cristina Cecchini, presidente della Croce del Sud che gestisce l'Ausonia di Trueste -. Speriamo in una svolta meteorologica repentina, guai se poi qualcuno si lamenterà del caldo». Difficile la situazione anche a Grado. «Ci sono evidenti ripercussioni economiche per le aziende, - dichiara Alessandro Lovato, presidente della Git spa, la Grado Gestione Impianti -. Senza il sole noi non lavoriamo e per chi può operare solo pochi mesi all'anno è un danno non da poco. Purtroppo, anche tutto il personale che noi stagionalmente ingaggiamo, è fermo, in attesa di poter cominciare a lavorare e a guadagnare. Le spiagge sono pronte, ombrelloni, cabine, è tutto fruibile - conclude -. Se spunta il sole, in un paio di ore, siamo pronti ad accogliere i bagnati».
Rondini protagoniste nel borgo frontemare
da "Il Piccolo"
mercoledì, 22 maggio 2019
Le rondini si preparano a tornare in grande stile a Porto San Rocco a Muggia. Domani alle 15.30 si svolgerà "La rondine, una specie che aiuta la salute umana", evento organizzato dall'associazione Liberi di Volare onlus nell'ambito del progetto intitolato "Il Borgo delle Rondini". Il programma prevede il coinvolgimento della Va della scuola elementare di Zindis e un incontro con due grandi esperti del settore: Gaetano Benedetto, direttore generale di Wwf Italia, e Francesco Mezzatesta, fondatore della Lipu. Già al mattino vi sarà una lettura di racconti alla "Zamola" dedicata a tutte le classi cui farà seguito, prima della conferenza, una passeggiata degli allievi della scuola.
Un patto transfrontaliero «per i valori antifascisti»
da "Il Piccolo"
martedì, 21 maggio 2019
Riccardo Tosques
«Con l'auspicio che il trattato dell'amicizia e della collaborazione rappresenti un solido fondamento per la reciproca comprensione». Termina così il documento sottoscritto a Capodistria dai presidenti dell'Anpi provinciale Fabio Vallon e della sezione di Muggia Marina Marzi con il presidente dell'Associazione antifascisti, combattenti per i valori della lotta di Liberazione nazionale e veterani di Capodistria Marijan Krizman. «Mediante la sottoscrizione del trattato vogliamo consolidare l'impegno reciproco a favore di una maggiore collaborazione, dello sviluppo di rapporti di amicizia e dell'attuazione di altre forme di attività congiunte volte alla difesa e alla promozione delle idee antifasciste e dei valori della lotta di Liberazione nazionale», recita ancora il trattato, stipulato sulla base dell'accordo tra le rispettive associazioni nazionali di Italia e Slovenia firmato ad Aquileia il 3 marzo 2018. «Si tratta di un passo importante nel percorso di collaborazione tra le due associazioni che rappresentano i valori della lotta di liberazione dal nazifascismo in queste terre, che devono essere riaffermati oggi di fronte al tentativo del fascismo di rialzare la testa teso a distruggere l'idea dell'Ue», così Vallon. Alla cerimonia erano presenti i sindaci Ales Brzan e Laura Marzi, per la quale «il trattato è un modo di ribadire l'importanza di una scelta europeista che i combattenti della Resistenza fecero 74 anni fa».
Duino segue le orme di Trieste e nega il patrocinio al Gay Pride
da "Il Piccolo"
domenica, 19 maggio 2019
La manifestazione arcobaleno in agenda l'8 giugno spacca il fronte dei sindaci. Sostegno da Muggia, San Dorligo e Sgonico. No di Pallotta. Monrupino attende
Riccardo Tosques
Tre sì, un no e un forse. Questo l'orientamento dei cinque comuni minori dell'Uti giuliana sul patrocinio da dare al Pride Fvg, la festa dell'orgoglio della comunità Lgbt in programma l'8 giugno a Trieste. L'unico Comune ad aver negato il proprio patrocinio alla manifestazione che, come spiegano gli organizzatori, ospiterà «tutte le realtà arcobaleno, ossia lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersessuali e asessuali», è quello di Duino. «Non abbiamo dato il patrocinio al Pride e non intendiamo darlo, ma non ce l'hanno nemmeno chiesto», ha commentato in estrema sintesi il sindaco Daniela Pallotta, che ha dunque deciso di smarcarsi dalla manifestazione, seguendo di fatto la strada già intrapresa dall'amministrazione Dipiazza. Una direzione presa nonostanet sotto l'amministrazione Kukanja, il territorio Duino Aurisina fosse entrato ufficialmente nel circuito del cosiddetto turismo "gay friendly" aderendo alla rete Re.a.dy. Il patrocinio al Pride regionale è invece appena arrivato dal Comune di Muggia come racconta il sindaco Laura Marzi: «Da sempre il Comune di Muggia crede nell'importanza di riconoscere i diritti in generale, diritti che non devono avere colore politico, ma che sono sanciti dalla carta costituzionale, documento sul quale noi sindaci peraltro siamo chiamati a giurare. Garantire e difendere i diritti di tutti passa anche nel difendere i diritti di una parte, come nel caso della comunità Lgbt». Partendo da questo presupposto l'amministrazione Marzi ha assunto una scelta precisa: «Ci siamo adoperati per celebrare le Unioni civili da subito, ossia dopo l'effettiva entrata in vigore della legge Cirinnà nell'ottobre del 2016. Indubbiamente ci siamo differenziati dal Comune di Trieste per la difesa dei diritti di tutti e sempre in questa ottica riteniamo che sia più che legittimo dare il patrocinio al Pride Fvg e supportare questo evento con delle iniziative culturali parallele che organizzeremo proprio a Muggia, ossia la presentazione di un libro e una mostra». Il patrocinio è stato concesso invece già da tempo dal Comune di Sgonico come spiega il primo cittadino Monica Hrovatin: «Qui si parla di diritti delle persone. Noi siamo favorevoli, da sempre, al rispettare di tutte le categorie che rientrano nel "diverso", una cosa a mio avviso necessaria. Ecco perché il Comune di Sgonico ha dato il proprio appoggio alla manifestazione». Ha preferito invece tenere in stand by l'argomento il sindaco di Monrupino Marko Pisani: «Di comune accordo con la giunta attuale ci è parso corretto lasciare la scelta al nuovo sindaco (come noto le elezioni si svolgeranno domenica prossima, ndr)». Arriverà a giorni, infine, il sì da parte del Comune di San Dorligo della Valle, come conferma il sindaco Sandy Klun: «Daremo il nostro patrocinio al Pride. L'argomento è già stato affrontato. Dobbiamo solo formalizzare l'ok».
Sportello chiuso dal 22 maggio
da "Il Piccolo"
domenica, 19 maggio 2019
Il Comune di Muggia rende noto che da mercoledì 22 maggio sarà sospesa l'apertura pomeridiana dello sportello "Carta famiglia, incentivo regionale alla natalità, Sgate" di piazza della Repubblica 4.
Centri estivi Repubblica dei ragazzi
da "Il Piccolo"
domenica, 19 maggio 2019
Open day centri estivi: venite a trovarci con orario 9.30-12.30 e 14.30-17.30 allo stabilimento balneare Ferro in Strada per Lazzaretto 79, a Muggia. In caso di maltempo, l'open day viene cancellato. Per conferma telefonare allo 040-271128.
Concerto alla basilica
da "Il Piccolo"
domenica, 19 maggio 2019
Alla basilica di Muggia Vecchia, alle 12, per "A Muggia Vecchia a mezzodì", concerto del Trio Aubade, gruppo a fiati con musiche classiche e leggere.
Università della Terza età
da "Il Piccolo"
sabato, 18 maggio 2019
Festa e mostra a Muggia per i 15 anni della sezione
Riccardo Tosques
La sezione muggesana dell'Università della Terza età "Danilo Dobrina" compie quindici anni di attività. Per festeggiare questo importante traguardo è stata inaugurata nella sala comunale d'arte di Muggia "Negrisin" la mostra dei "Laboratori artistici", una rassegna realizzata con i prodotti dei soci della sezione. Bigiotteria, hardanger, ricamo, sartoria, maglia e merletto a fuselli. Queste le realizzazioni esposte sotto il municipio rivierasco. «Da poche attività, la sezione è cresciuta e si è estesa tanto che oggi conta ben 248 soci, un numero niente male in costante ascesa», racconta il coordinatore della sezione muggesana Edi Ciacchi che assieme a Fulvio Piller tiene le redini del gruppo. Due sono le sedi in cui l'Università della Terza età opera a Muggia. La prima è la struttura di circa 40 metri quadrati dentro la scuola materna data in concessione dalla Parrocchia. La seconda è la sala "Gastone Millo" di piazza della Repubblica che ospita le varie iniziative. «Oltre a lavori pratici come quelli esposti alla mostra, facciamo corsi di inglese, sloveno, tedesco e spagnolo, oltre a laboratori di informatica. Da quest'anno abbiamo anche inserito il corso di smartphone», puntualizza Ciacchi che non nasconde l'auspicio di poter trovare un maggiore spazio, rispetto alla sede attuale, nella casa delle associazioni che verrà realizzata dal Comune in via Roma. Un plauso all'attività di Ciacchi e soci è arrivato dal sindaco di Muggia Laura Marzi: «Quindici anni sono un traguardo significativo, ancora di più perché è un anniversario frutto della passione e della preparazione che da sempre contraddistingue l'Università della Terza Età. E proprio per questo sono certa che ne seguiranno molti altri, sempre più importanti». La mostra, che si chiuderà domani, è visitabile dalle 9.30 alle 12 e dalle 15.30 alle 18. 30.
Pianezzi verso la rinascita grazie al progetto orto sociale
da "Il Piccolo"
venerdì, 17 maggio 2019
Studio di fattibilità da 14 mila euro per la trasformazione completa dell'area
Il Comune: «Non solo riqualificazione, creeremo un punto di integrazione»
Riccardo Tosques
Nuovo passo in avanti per il primo orto sociale comunale di Muggia. È attualmente in corso il progetto preliminare di riqualificazione totale dell'area di Pianezzi affidato ai geologi Fabio Bosso e Sandro Rota per un compenso di quasi 14 mila euro: uno studio di fattibilità volto a individuare tutti gli aspetti necessari a renderlo un luogo di recupero ambientale e socialità, un vero e proprio mercato contadino. «Non solo stiamo andando a riqualificare un'area verde all'interno del nostro territorio, ma le stiamo dando una nuova identità dato che la stessa potrà diventare luogo di incontro e di integrazione intergenerazionale per giovani, anziani, famiglie, disoccupati, lavoratori...», ha spiegato con soddisfazione l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Muggia Luca Gandini.Grazie al finanziamento di 50 mila euro ricevuti nel 2017 si sono già svolti i primi importanti lavori tra i quali la pulizia dell'area dalle essenze infestanti, il taglio (all'occorrenza) di alberi e cespugli, la demolizione di manufatti presenti (con raccolta, trasporto e conferimento a discarica del materiale di risulta) e la creazione di piccoli percorsi di accesso al fine di verificare le condizioni dei muri a secco.Tutte azioni fondamentali al ripristino e alla preparazione del terreno, per la successiva semina e piantumazione ed alla messa in sicurezza dei muretti di sostegno. Successivamente l'Uti ha finanziato con 250 mila euro la promozione di forme di economia solidale e, nello specifico, la realizzazione dell'obiettivo "Una comunità coesa e solidale. Rafforzare la domiciliarità e sostenere le famiglie. Migliorare i servizi per i disabili" attraverso l'intervento denominato "Promozione di forme di agricoltura sociale o di altre filiere di economia solidale, in raccordo con il Terzo settore". Il Comune sta ora procedendo alla fase di rilievo dell'area: seguirà la redazione del progetto di fattibilità tecnica di sistemazione dei futuri orti, oltre alla redazione di una relazione geologica e geotecnica, a una valutazione della compatibilità idraulica. Si potrà in tal modo individuare i percorsi verso e tra i pastini, predisporre il terreno per la realizzazione di opere di primaria urbanizzazione, individuare zone per il posizionamento di attrezzatura diversa (vasche di raccolta acqua, di capanni per gli attrezzi, di giochi), scegliere le culture da sviluppare nelle diverse zone, con la supervisione di un agronomo, sull'individuazione dell'area da adibire ad un vero e proprio mercato del contadino. «Questo progetto - ha concluso Gandini - ha il chiaro obiettivo di promuovere l'educazione e la formazione di adulti e bambini, il rispetto per l'ambiente, la creazione e il consolidamento di legami sociali, ma è anche strumento di divulgazione ed informazione a tutta la popolazione ad uno stile di vita più sostenibile».
Non ci sono notizie da 'Il Piccolo' di giovedì 16 maggio 2019.
La procedura di alienazione
da "Il Piccolo"
mercoledì, 15 maggio 2019
Messe all'asta a Muggia le vecchie spazzatrici
Riccardo Tosques
Vecchie spazzatrici di Muggia addio. Il Comune, infatti, ha ufficialmente annunciato che verranno messi all'asta due automezzi di proprietà comunale, nello specifico una spazzatrice modello Ecologica spa eco e un'altra modello Ucm Unieco 40.6t.Trattandosi di un unico lotto non frazionabile, i veicoli saranno acquistabili unicamente insieme e non potranno essere formulate offerte solo per parte di essi. Le offerte dovranno contenere i dati personali del soggetto interessato all'acquisto nonché l'importo offerto rispetto alla base d'asta, che sarà di duemila euro. Il rialzo minimo, nel caso, sarà invece pari a 50 euro. Le due spazzatrici non sono più utilizzate e stanti la vetustà e il prolungato mancato utilizzo dei due veicoli, nonché le difficoltà di reperire sul mercato idonei pezzi di ricambio, la giunta Marzi ha fornito parere favorevole alla loro alienazione in lotto unico. Le successive spese relative a passaggi di proprietà, eventuale demolizione, rimozione e trasporto e bolli saranno a carico della parte acquirente. Le offerte dovranno essere indirizzate al Servizio cura e tutela della Città e presentate all'Ufficio protocollo in plico chiuso recante gli estremi del mittente e la dicitura "non aprire - Offerta per l'acquisto di spazzatrici di proprietà comunale" entro e non oltre le 12 di martedì 28 maggio. Il plico andrà consegnato all'Ufficio protocollo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e il lunedì ed il mercoledì anche il pomeriggio, dalle 15 alle 16. 30.
Bugdet raddoppiato nel 2019 per i minori non accompagnati
da "Il Piccolo"
mercoledì, 15 maggio 2019
Ai 200 mila euro già stanziati ne sono stati aggiunti di recente altri 180 mila. Solo ad aprile intercettati dieci giovanissimi stranieri
L'impegno economico per il 2019, inizialmente fissato a 200 mila euro, è stato aumentato di ulteriori 180 mila euro. L'Ambito socioassistenziale dei Comuni di Muggia e San Dorligo della Valle ha praticamente raddoppiato il budget per far fronte all'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. «Nel mese di aprile si sono registrati 10 nuovi casi di accoglimento nel territorio, segnale della ripresa dei flussi migratori lungo la rotta balcanica», ha evidenziato Romana Maiano, responsabile dell'Ambito.Nel 2018 i minori stranieri non accompagnati accolti son stati 99, di cui ben 74 accolti solo per un breve periodo, da 1 a 10 giorni. Attualmente sono in tutto 23 i minori accolti e spesati dai Comuni di Muggia e San Dorligo. A tale proposito è notevole l'evoluzione che c'è stata nell'affrontare economicamente l'emergenza. Nel 2016 la spesa da parte dei due Comuni della provincia di Trieste per i minori stranieri non accompagnati è stata di 51mila 341 euro, salita a 113 mila l'anno successivo. Nel 2018 la cifra è ancora aumentata sino a raggiungere i 233mila 351 euro. Nei primi quattro mesi del 2019 l'impegno di spesa ammonta già a quasi 111mila euro.Una situazione difficile da gestire, poiché come scrive la stessa Maiano «non risulta prevedibile programmare l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati disposto dalle forze dell'ordine, né la durata della loro permanenza presso le strutture abilitate al loro accoglimento, e quindi non risulta possibile avere il necessario impegno di spesa in caso di accoglimento emergenziale». Sulla questione chiara la posizione del sindaco muggesano Laura Marzi: «Il problema del passaggio della rotta balcanica e dei numeri di coloro che la utilizzano in progressivo aumento è stato più volte evidenziato, e non deve essere in alcun modo sottovalutato, ma affrontato con la serietà e la sensibilità che merita. È un problema che, nel caso dei minori stranieri non accompagnati, acquisisce ancor più rilevanza data la fragilità della loro età, che li vede soli ad affrontare viaggi ed esperienze che non dovrebbero far parte della loro crescita e che ci vede coinvolti direttamente dato che il Comune viene, in alcuni casi, designato come loro affidatario».
Infopoint amianto
da "Il Piccolo"
mercoledì, 15 maggio 2019
L'Amianto Infopoint di Muggia, sito allo Spi-Cgil in via Mazzini 3, riapre al pubblico con orario 9.30-12.10
I residenti di Fonderia partecipano alla nascita della nuova Microarea
da "Il Piccolo"
martedì, 14 maggio 2019
Riccardo Tosques
Significativo passo avanti per la creazione della Microarea di Fonderia. Durante l'evento intitolato "Il Mondo arriva a Fonderia", collocato nell'ambito del «percorso di conoscenza e di intervento per migliorare il benessere collettivo e individuale» proprio nel borgo di Fonderia, promosso dal Comune di Muggia in coprogettazione con la Cooperativa sociale La Collina, i residenti hanno infatti espresso pregi e difetti del quartiere muggesano. Partendo dalla piazzetta pedonale di via dei Meccanici sono stati così affrontati quattro macro temi: dalla cura degli spazi verdi e delle infrastrutture alla mancanza di collegamenti per spostarsi quotidianamente all'interno del rione stesso e da e verso Muggia, dalla scelta degli arredamenti della sede della futura Microarea (ancora top secret) fino alle problematiche dei singoli abitanti del borgo. Per quanto riguarda quest'ultima area tematica, l'argomento si è sviluppato attraverso una visita da parte di una delegazione di studenti ad alcuni abitanti del borgo «per cogliere bisogni e desideri nella loro vita quotidiana, esplorare le ragioni per cui a volte uscire di casa è complicato e pensare insieme a come si può facilitarlo». Una riunione nella vicina Pizzeria La Tappa ha poi chiuso i "lavori".«Abbiamo sempre creduto che esportare un progetto riuscito come quello dell'Habitat Microarea di Zindis, avviandolo anche a Fonderia, avrebbe avuto un indiscutibile valenza per il rione», commenta l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Muggia Luca Gandini. «La Microarea di Fonderia era uno dei progetti presenti nel programma elettorale prima e in quello di governo poi», la soddisfazione del sindaco Laura Marzi: «Si tratta di un progetto in cui abbiamo sempre creduto e che stiamo portando avanti con tanto impegno e determinazione, proprio perché certi di quelle che saranno delle ricadute indiscutibilmente positive per un'area che può e deve crescere da diversi punti di vista, risolvendo le criticità e migliorando la vita dei suoi abitanti». Gandini a sua volta conferma: «Ci siamo posti quell'obiettivo e non abbiamo mai smesso di impegnarci affinché anche qui si possa concretizzare un progetto finalizzato proprio a prendersi cura del rione e, nel contempo, dei suoi abitanti. Un progetto che sta prendendo sempre più forza grazie anche alle positive risposte del territorio che, siamo certi, continueranno a crescere, passo a passo, insieme a noi».
L'erba alta invade parchi e strade. I muggesani perdono la pazienza
da "Il Piccolo"
lunedì, 13 maggio 2019
Cittadini e automobilisti contro l'incuria tra rio Ospo, giardino diffuso e incroci. Il Comune: «Troppa pioggia, fa proliferare il verde e frena le nostre bonifiche»
Riccardo Tosques
I residenti insorgono e puntano il dito contro lo stato d'incuria che caratterizza alcune aree verdi di Muggia. E stessa cosa fanno anche gli automobilisti, dal momento che l'incuria coinvolge pure diversi bordi stradali. Colpa dell'erba troppo alta, che copre ad esempio la visuale agli incroci e impedisce una piena visibilità ai conducenti dei veicoli in transito anche in punti particolarmente trafficati alzando così il rischio di eventuali incidenti. Uno dei tratti più contestati dagli automobilisti è quello in prossimità della rotatoria di strada delle Saline, in direzione Muggia. L'erba non tagliata ostacola di fatto la visuale. Più in generale, poi, pure il parco urbano del rio Ospo è diventato complicato da frequentare. Ma il caso più eclatante è dato dalle condizioni in cui giace il cosiddetto "giardino diffuso". Legato al progetto Biodinet, finanziato all'interno del programma per la cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013 per un valore complessivo di quasi un milione e 500 mila euro, di cui 40 mila assegnati direttamente al Comune, il giardino è sorto nel centro storico dando vita a un percorso turistico e didattico destinato a illustrare gli aspetti botanici, farmacologici e clinici relativi alle piante medicinali autoctone.Per la realizzazione di queste aree sono state selezionate specie di particolare interesse botanico per quanto riguarda le caratteristiche medicamentose, adattabili alle aree selezionate per l'intervento, previsto su una superficie totale di circa 450 metri quadrati, sparsi in diverse zone del centro.Le piante selezionate e disposte nei diversi siti sono state oltre 500 e di una cinquantina di specie diverse tra le quali, per esempio, malva, melissa, menta, salvia e molte altre. «Ogni pianta è dotata di cartellino con alcune informazioni relative alle specie (nome scientifico, nome comune, periodo di fioritura, colore e proprietà officinali, ndr) sia in lingua italiana che in quella slovena», la puntualizzazione a questo proposito di Giancarlo Carena, presidente dell'azienda agricola Monte San Pantaleone, aggiudicataria del bando. Il problema è che il verde sta divorando le piantine. Piantine che peraltro risultano sempre in numero minore.«Il progetto Biodinet ha riscosso molto favore in questi anni, spesso troppo, considerando che molte piantine continuano a svanire, a volte anche coi rispettivi cartelli identificativi», l'ammissione del sindaco Laura Marzi: «Chiaramente il Comune provvede a sostituirle, come fa anche negli altri casi che riguardano il territorio di competenza».Per quanto concerne il taglio delle erbacce, il vicesindaco Francesco Bussani ribadisce come pure Biodinet rientri nel cronoprogramma della cura delle aree verdi: «Le recenti piogge stanno, come ovvio, inevitabilmente complicando ogni intervento, non solo per quanto riguarda Biodinet ma su tutto il territorio. Da un lato potenziano e accelerano la crescita del verde, dall'altro impediscono l'intervento concreto di bonifica andando a ritardare e modificare tutta la programmazione. Appena il clima ci darà una tregua si cercherà, pertanto, di intensificare gli interventi al fine di recuperare nel più breve tempo possibile. Così è già avvenuto nelle giornate in cui il maltempo ci ha lasciato qualche spiraglio per poter operare. La zona di Biodinet di piazza della Repubblica, per esempio, è già stata oggetto d'intervento nei giorni scorsi, prima che la pioggia tornasse a fermarci».
Cane sfugge al padrone e morde un passante
da "Il Piccolo"
domenica, 12 maggio 2019
La vittima è stata aggredita in via Frausin mentre si stava recando al lavoro: ha riportato ferite a una mano e all'anca
Riccardo Tosques
Si sfila dal guinzaglio del proprio padrone e si lancia contro un passante. È stata davvero una brutta avventura quella accaduta a un muggesano l'altra mattina. Mentre si stava recando al lavoro in via Frausin, A.P. - queste le iniziali - è stato infatti aggredito improvvisamente da un cane di grossa taglia, probabilmente un cane lupo, riuscito come si è detto a sfuggire al guinzaglio del proprio padrone. A.P. è stato morso alla mano sinistra e all'anca, rimediando ferite guaribili in cinque giorni. Grande naturalmente lo spavento del passante, rimasto di fatto completamente spiazzato dal repentino gesto del quattrozampe. Di più, al momento, non è dato sapere a proposito di quest'episodio.La Polizia locale di Muggia è stata informata dell'episodio. Ora resta da capire se l'aggredito procederà o meno con la presentazione di una regolare denuncia agli organi competenti. «Non voglio criminalizzare l'azione del cane, ma allo stesso tempo bisogna richiamare alla massima attenzione i padroni o i conduttori dei cani visto che loro conoscono sicuramente bene l'indole dell'animale. Quando un animale è aggressivo è quanto meno sconsigliato portarlo in luoghi pubblici, fermo restando che in caso di pericolosità per gli altri, oltre al guinzaglio, è fatto obbligo di portare anche la museruola onde evitare episodi spiacevoli come quello accaduto al nostro concittadino», questo il commento in proposito dell'assessore alla Polizia locale di Muggia Stefano Decolle.Il forte legame tra i cani e i muggesani, come del resto tra i cani e i triestini in generale, è oramai noto. In base alle statistiche fornite dall'anagrafe canina del Comune rivierasco è emerso di recente come rispetto all'anno scorso i cani registrati a Muggia siano aumentati di quasi 200 unità, raggiungendo il ragguardevole numero di 2.460, tanto da consentire di poter affermare che, in media, in riviera una famiglia su due ha un cane.Per quanto concerne le razze preferite dai muggesani spopolano i meticci con 1.277 esemplari, che rappresentano quasi il 50% del totale. Al secondo posto troviamo i pastori tedeschi con 150 esemplari.
Prosegue alle 12, alla basilica di Muggia Vecchia, il ciclo di concerti-aperitivo
da "Il Piccolo"
domenica, 12 maggio 2019
"A Muggia Vecchia a mezzodì", promosso dalla Serenade Ensemble in collaborazione con la parrocchia S. Maria Assunta, che si terranno sul sagrato della basilica dopo la conclusione della messa delle 11. Oggi si esibirà il trio Aubade, gruppo di chitarre con repertorio evergreen e cantautorale.
Lungomare di Muggia: per "Costa in festa" modifiche alla viabilità
da "Il Piccolo"
sabato, 11 maggio 2019
IN VIGORE DALLE 8.30 ALLE 13.30
È tutto pronto per "Costa in festa", la grande manifestazione dell'associazionismo muggesano che oggi monopolizzerà il lungomare cittadino. Viabilità modificata proprio per permettere la realizzazione di un evento fortemente voluto dal Comune: è stato infatti istituito il divieto di transito, per tutte le categorie di veicoli, ad esclusione dei mezzi di soccorso e di quelli al seguito della manifestazione, in strada per Lazzaretto nel tratto compreso tra l'intersezione con strada per Chiampore e darsella di San Bartolomeo (all'altezza del confine di Stato di Lazzaretto), con direzione obbligatoria a sinistra per i veicoli che provengono da Muggia centro e a destra per quelli in arrivo dal confine di Stato (esclusi i mezzi diretti al campeggio e al porticciolo di Lazzaretto). La modifica temporanea della viabilità sarà in vigore dalle 8.30 alle 13.30.Il programma della manifestazione si svilupperà partendo da porto San Rocco. Dalle 10 alle 12 ArsMotus proporrà un laboratorio circense per famiglie, l'Aida sarà presente dalle 11.30 con il suo coro, Cuore Amico rileverà la pressione agli interessati, mentre Fameia Muiesana organizzerà un'ex tempore dalle 9.30 alle 14. La sezione muggesana dell'Università della Terza età, dalle 10 alle 13, proietterà il cortometraggio "Muggia e la sua costa". Dalle 10 alle 11 risuoneranno le note della banda Ongia. Per chi volesse camminare alle 9.15 il Cai partirà da porto San Rocco verso Muggia vecchia dove il professor Giuseppe Cuscito, in collaborazione con l'associazione Amici di Muggia vecchia, illustrerà la storia della Basilica. A seguire, il forestale Diego Masiello accompagnerà i presenti nel Parco archeologico. Alle 10, sempre da porto San Rocco, ViaggiareSlow darà vita a una biciclettata di circa 90 minuti. Dalle 11.15 alle 12.30 sarà presente anche la Filarmonica di Santa Barbara. Operativa anche l'associazione degli Sloveni di Muggia, dalle 9.30 alle 12.30, con una lezione interattiva. Dalle 10 animazione e musica sul terrapieno Acquario grazie a Mamme in gioco e a Persemprefioi.
Parco dell'Ospo libero dal recinto. È guerra sui cani senza guinzaglio
da "Il Piccolo"
venerdì, 10 maggio 2019
Il malcontento dei frequentatori della zona si scontra con la posizione del Comune
«Le norme non ci consentono di richiudere l'area. Gli animali devono restare legati»
Riccardo Tosques
«È un luogo pubblico e in quanto tale, come da regolamento vigente, i cani vanni tenuti al guinzaglio». Stefano Decolle, assessore alla Polizia locale del Comune di Muggia, chiude così la querelle con i proprietari dei cani che sono soliti frequentare il parco pubblico del rio Ospo. La questione era sorta in seguito all'assenza di una parte della recinzione del parco, rete che era stata rimossa in seguito ai lavori di realizzazione della rotatoria posta in prossimità della foce del rio Ospo.Una volta terminati i lavori della rotonda, però, la rete perimetrale del parco non è stata mai ricollocata al suo posto, destando i malumori da parte dei frequentatori dell'area verde, utilizzata soprattutto per i cani, liberi di vagare nel parco, ma senza più la dovuta protezione dalla strada. «La rete non è stata ripristinata non per disinteresse o per superficialità, come invece qualcuno strumentalmente sta cercando di far credere, bensì perché, nel frattempo, è stato approvato il Piano paesaggistico regionale», spiega Decolle. La mancanza di una rete di protezione è però anche un problema per i bambini. «Siamo assolutamente concordi sul fatto che una recinzione della zona non è solo utile ma necessaria in termini di sicurezza, sia per quanto riguarda il tratto di strada sia per il parco stesso», ammette Decolle: «Ripristinare il recinto significa però contravvenire alle norme del Piano paesaggistico regionale. Ci troviamo pertanto in una situazione che non dipende da noi e a proposito della quale non possiamo fare nulla».Da qui l'invito a rispettare il regolamento in questione poiché «all'interno del parco pubblico vige l'obbligo di guinzaglio per i cani». Intanto il Comune di Muggia annuncia che è stata rinnovata per il 2019 la collaborazione con il Consorzio cooperativa sociale Interland per la gestione del parco, prendendo in considerazione la riqualificazione integrale anche delle zone limitrofe. «Stiamo provvedendo al normale svuotamento dei cestini ed è già stato programmato che, superate queste interminabili giornate piovose che rendono impossibile operare, si interverrà nello sfalcio del verde. Inoltre l'area sarà oggetto, in futuro, di una riprogettazione che tenga in considerazione anche tutta l'area adiacente», puntualizza Decolle. Inaugurato nel luglio del 2014, il parco pubblico del rio Ospo è un'area posta tra la foce del rio Ospo stesso e il molo Balota, grande circa 18 mila metri quadrati, che il Comune di Muggia avrà in concessione dall'Autorità portuale di Trieste fino al 31 dicembre 2022.Per la sua attività di custodia, pulizia e manutenzione ordinaria, il Comune ha deciso di continuare, per l'appunto, ad avvalersi della collaborazione a titolo gratuito di Interland, ente che è stato autorizzato in proposito anche dall'Autorità portuale.
Da Porto San Rocco a San Bartolomeo associazioni in festa
da "Il Piccolo"
venerdì, 10 maggio 2019
Riccardo Tosques
Muggia è pronta ad accogliere la prima edizione di Costa in festa, la festa dell'associazionismo rivierasco. Domani il litorale, da Porto San Rocco all'ex valico di confine di San Bartolomeo, sarà animato da diverse associazioni.Il fulcro della manifestazione sarà Porto San Rocco: qui, dalle 10 alle 12, si potranno trovare tante realtà. A cominciare dagli ArsMotus che proporranno un laboratorio per famiglie sul tema circense, passando poi per l'Aida, che sarà presente con il suo coro dalle 11.30. Cuore Amico rileverà la pressione, prima e dopo la camminata, per chi vorrà, mentre la Fameia Muiesana proporrà una ex tempore della "Parola, pensieri in prosa e poesia" con tanto di timbratura dei fogli alle 9.30 e consegna degli elaborati fissata per le 14. Sarà in campo anche l'Università della terza età, dalle 10 alle 13, con la proiezione del corto "Muggia e la sua costa". La banda Ongia rallegrerà la mattinata dalle 10 alle 11.In programma anche alcune escursioni. Alle 9, ecco il raduno del Cai che, partendo da Porto San Rocco alle 9.15, si dirigerà verso Muggia Vecchia dove il professor Giuseppe Cuscito, su richiesta dell'associazione Amici di Muggia Vecchia, illustrerà le meraviglie della basilica. A seguire, con il forestale Diego Masiello visita al Parco archeologico della zona per poi rientrare verso Porto San Rocco alle 13.30. Sempre da Porto San Rocco, alle 10, si potrà partire con ViaggiareSlow per una biciclettata. Posizionata lungo le piazzole, la Filarmonica di Santa Barbara allieterà con la propria musica i partecipanti dalle 11.15 alle 12.30, mentre sempre nelle piazzole ma verso Acquario, l'Associazione degli sloveni, dalle 9.30 alle 12.30, proporrà una lezione interattiva per grandi e piccini presentando le proprie attività. Giochi e musica sul terrapieno di Acquario dalle 10 grazie a Mamme in gioco e Persemprefioi.
Pugno duro in arrivo a Muggia contro i furbetti dei rifiuti
da "Il Piccolo"
giovedì, 9 maggio 2019
Dopo i recenti conferimenti impropri e abbandoni di sacchi segnalati da Mejo Muja
l'assessore Litteri annuncia l'introduzione di un nuovo sistema di controlli e multe
Riccardo Tosques
«È in fase di predisposizione il Regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani che prevede uno specifico sistema sanzionatorio per i trasgressori».Laura Litteri, assessore all'Ambiente del Comune di Muggia, annuncia novità in arrivo per i "furbetti" delle immondizie. La tematica dei rifiuti è stata nuovamente affrontata nell'ultima riunione del Consiglio comunale muggesano in seguito a un'interrogazione presentata dalla capogruppo della lista Meio Muja Roberta Tarlao. In questo documento l'esponente dell'opposizione lamentava ancora problemi con la raccolta "porta a porta" davanti alle scuole di via D'Annunzio e nel rione di Zindis.«Sono già state emesse diverse sanzioni per accertati abbandoni di rifiuti o conferimenti impropri per i quali è stato possibile risalire al responsabile. Ora è in fase di predisposizione il Regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani che prevede uno specifico sistema sanzionatorio a carico dei soggetti che si rendono responsabili della violazione dello stesso», ha spiegato Litteri. Il pugno duro della giunta Marzi ha un unico fine: «Con un puntuale sistema sanzionatorio e con il controllo da parte del personale preposto sarà ulteriormente migliorato il rispetto delle regole di conferimento ed esposizione nel centro storico». Sulle singole problematiche lamentate da Tarlao, Litteri ha spiegato le mosse del Comune. «Per risolvere la situazione davanti alle scuole, considerato che i conferimenti non corretti provengono principalmente da soggetti non autorizzati a conferire nei cassonetti lì presenti, sono stati acquisiti dei cassonetti con la cosiddetta chiusura a gravitazione che saranno posizionati a breve. Ciò allo scopo di evitare il conferimento da parte di terzi e migliorare la differenziazione dei rifiuti, garantendo il decoro dell'area».Per quanto riguarda invece il rione di Zindis, Litteri ha preannunciato che «vi sono diverse ipotesi di intervento per cercare di ridurre il conferimento del secco residuo, tra cui una diversa collocazione dei contenitori dell'indifferenziato per inserirli nelle batterie di ciascun condominio». Una soluzione che potrà essere definita previa collaborazione da parte dell'Ater «in quanto vanno identificati degli spazi maggiori per la collocazione dei contenitori» stessi. Infine, a proposito dell'applicazione della tariffa puntuale, chiesta nuovamente a gran voce da Tarlao, Litteri non ha dubbi: «Con il sistema attuale l'applicazione del riconoscimento dell'utente è tecnicamente possibile, ma necessita di una progettualità dettagliata e definita in modo puntuale con il gestore. La Net comunque non sta utilizzando ancora la tariffa puntuale in nessuno dei Comuni nei quali opera».
Riflessioni sul fascismo alla sala Negrisin
da "Il Piccolo"
giovedì, 9 maggio 2019
Questo pomeriggio a Muggia a partire dalle 17 nella sala comunale d'arte "Giuseppe Negrisin" la sezione provinciale dell'Anpi, l'Assoziazione nazionale partigiani d'Italia, e la sezione "Marzi" di Muggia della stessa Anpi promuovono un incontro dal titolo "Conoscere il fascismo per apprezzare la democrazia". Tale incontro, si legge in un comunicato stampa diffuso in questi giorni e che presenta l'appuntamento di questo pomeriggio, sarà introdotto da Franco Cecotti e prevede nel dettaglio una «discussione a partire dalla ricerche di due storici e dei loro libri».Il primo di questi due libri è "Il duce ha sempre ragione. Il fascismo in Provincia di Gorizia e nella Bassa Friulana" di Luciano Patat (Centro Gasparini, Gradisca d'Isonzo, 2009), mentre il secondo è "Manlio Tamburlini e l'albergo Nazionale di Udine" di Bruno Bonetti (L'orto della cultura, Pasian di Prato, 2017).
Musica da camera per pochi intimi. Muggia in musica nelle chiese
da "Il Piccolo"
giovedì, 9 maggio 2019
Da domani concerti a San Rocco e al santuario con professionisti ma anche giovani allievi
Gianfranco Terzoli
Tre concerti nelle più suggestive chiese del territorio muggesano. Da domani "Muggia in musica" riparte con un programma che prevede per venerdì alle 20.30, nella chiesetta di San Rocco, l'esibizione del Coro giovanile di Aquileia e proseguirà con altri due appuntamenti fino al 24 maggio.Con l'arrivo della primavera, ritorna puntualmente nella cittadina istroveneta anche la tradizionale rassegna a ingresso libero organizzata da Associazione musicale Serenade Ensemble e Comune. Giunta alla XXII edizione, anche nel 2019 vedrà i tre ormai classici appuntamenti che si terranno nella basilica di Muggia Vecchia e nella chiesa di San Rocco che coinvolgeranno sia professionisti che giovani allievi dei corsi musicali della Banda cittadina di Muggia "Amici della musica" e della Serenade Ensemble. «Queste passeggiate - spiega il direttore artistico della Serenade Ensemble, Andrea Sfetez - rappresentano l'appuntamento cameristico più importante per l'associazione. Grazie all'ospitalità di don Andrea Destradi (Muggia Vecchia) e don Alex Cogliatti (Zindis) potremo ritrovare un pubblico ormai affezionato che attende questo evento per ascoltare musica e canti nell'intimità e nell'atmosfera che solo una piccola chiesa sa donare».Il primo appuntamento vedrà impegnati dei giovani cantanti suddivisi nelle compagini del Piccolo Coro Natissa (voci bianche) e nel Coro giovanile diretti da Patrizia Dri. Accompagnati al pianoforte da Giacomo Bonutti proporranno musiche ecclesiastiche e popolari. Venerdì 17, nel santuario di Muggia Vecchia, il concerto di punta della rassegna vedrà la prima esibizione assoluta del nuovo quintetto a fiati Alpe Adria Consort. Formato da Gabriele Bellomia al flauto, Paola Fundarò all'oboe, Giulia Fonzari al clarinetto, Giacomo Sfetez al fagotto e Andrea Sfetez al corno, l'ensemble eseguirà musiche di Farkas, Haydn, Rossini e Ibert. L'evento finale, il 24, ancora a San Rocco, sarà dedicato alla musica antica e vedrà il ritorno, dopo vent'anni di assenza, del complesso Universitas Recens costitutito da flauti dolci, liuto, clavicembalo e chitarre. «Proporranno - riprende Sfetez - danze e musiche dei secoli XVII e XVIII con uno spazio riservato ad Andrea Antico, Mainerio, Gorzanis e Puliti, compositori che gravitavano nell'area giuliana, istriana e friulana».
Nuovo tetto in arrivo alla De Amicis di Muggia. L'iter brucia le tappe
da "Il Piccolo"
mercoledì, 8 maggio 2019
Cantiere subito al via per evitare la revoca dei fondi statali «Opere principali in estate, nessun disagio per le lezioni»
Riccardo Tosques
Nuovo tetto in arrivo per la scuola De Amicis di Muggia. Tra pochi giorni partiranno infatti i primi lavori per la riqualificazione dell'edificio di via D'Annunzio 8. Il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Francesco Bussani assicura: «Non vi saranno disagi per le lezioni". Ma andiamo con ordine: "Lavori di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza di parte della copertura della scuola elementare De Amicis di Muggia".È esattamente questo il contenuto della determina con cui l'amministrazione Marzi ha dato il via al procedimento burocratico per il cantiere che avrà un costo pari a 77.936 euro. Nello specifico l'intervento prevede la rimozione del 30% della superficie del manto di copertura attuale, comprensivo di tegole e coppi, e di tutte le strutture, quali lucernai, abbaini, e grondaie, poste sopra il solaio. Tutto il tetto verrà, quindi, rifatto: verrà eseguita pure la manutenzione dei tre camini e dei canali di gronda. Per reperire i fondi necessari all'intervento il Comune si è avvalso del decreto del capo del Dipartimento Affari interni e territoriali del ministero dell'Interno del 10 gennaio concernente l'assegnazione - ai Comuni aventi popolazione fino a 20 mila abitanti - di contributi per la realizzazione di investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale per l'anno in corso. L'inizio delle opere in questione deve però avvenire entro il 15 maggio, pena la revoca del contributo stesso. «Purtroppo gli enti pubblici si trovano a dover fronteggiare ristrettezze economiche sempre più stringenti e si rende necessario ingegnarsi per reperire qualsiasi tipo di finanziamento che possa permettere di realizzare gli interventi che per noi sono importanti», spiega Bussani.L'incarico professionale per la redazione del progetto strutturale relativo all'elaborato tecnico della copertura, e per il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed in fase di esecuzione dei lavori, è stato affidato all'ingegner Mirko Memo di Trieste. Il geometra Andrea Sosic, triestino anche lui, ha a sua volta l'incarico professionale per la redazione del progetto esecutivo. Al termine delle pratiche amministrative ora in corso, seguirà dunque nei prossimi giorni l'inizio dei lavori. Lavori che seguiranno un cronoprogramma atto a non compromettere il regolare svolgimento delle lezioni, rassicura Bussani: «Il cronoprogramma è stato strutturato in modo tale che gli interventi più importanti siano realizzati durante il periodo estivo, in corrispondenza della sospensione delle lezioni, in modo tale da non andare a interferire, come ormai siamo usi fare, con la conclusione dell'anno scolastico, restituendo così l'istituto riqualificato per il prossimo anno scolastico». «Ancora una volta - la soddisfazione del sindaco Laura Marzi - abbiamo dimostrato con i fatti di avere a cuore le nostre scuole, scuole che per noi sono sempre state e sempre saranno prioritarie».—
Malore in casa, Re Carnevale grave a Cattinara
da "Il Piccolo"
mercoledì, 8 maggio 2019
Dario Macor, 72 anni, è stato colpito da un'emorragia cerebrale. Oltre a essere icona della festa rivierasca, è uno stimato professionista
Un improvviso malore ha colpito uno dei simboli del Carnevale muggesano: Dario Macor, il celebre Re Carnevale rivierasco. Il 72enne è stato colpito da un'emorragia cerebrale domenica scorsa, mentre era in casa. Attualmente è ricoverato all'ospedale di Cattinara in condizioni, a quanto si apprende, molto critiche. La notizia è rimbalzata tra le calli muggesane ed è stata confermata ieri. «Sono sicuro che Dario ce la farà anche questa volta perché la fibra di Re Carnevale è davvero forte. Non posso quindi che fargli i migliori auguri di pronta guarigione perché abbiamo ancora da fare diverse cose assieme, la prima su tutte il Carnevale estivo», il commento dell'assessore al Carnevale Stefano Decolle. «Una bruttissima notizia. Siamo tutti col fiato sospeso. Aspettiamo gli eventi augurandogli ogni bene», le parole del presidente dell'Associazione delle compagnie del Carnevale Mario Vascotto. Titolare assieme alla moglie Lara Stopar dell'azienda Renice srl Cave muggesane, Macor, dopo essere stato Re Carnevale in occasione dell'edizione 2003, era stato nuovamente nominato Re Carnevale dal 2011, figura che proprio da quell'anno ricopre in maniera ininterrotta.Oltre a essere una delle figure cardine della compagnia La Bora, Macor è anche un apprezzato professionista: l'estrazione e la lavorazione della pietra nella sua Muggia gli erano valse nel 2013 il Premio della fedeltà al lavoro e del progresso economico nella categoria delle società di capitale, conferitogli dalla Camera di Commercio di Trieste. Sulla vicenda interviene anche il sindaco Laura Marzi: «Sono in contatto diretto con la famiglia di Dario e seguo con grande apprensione gli sviluppi. A lui, alla moglie Laura e alla famiglia tutta va il mio più sincero e profondo sostegno».
L'area dei laghetti delle Noghere minacciata dal boom di "Florida"
da "Il Piccolo"
mercoledì, 8 maggio 2019
Le tartarughe dei laghetti delle Noghere si sono moltiplicate. Al momento gli esemplari sono più di 500, un fenomeno che continua da anni, dovuto all'abbandono delle "Florida", acquistate dalla gente e poi scaricate senza troppi pensieri nell'area. Con l'arrivo della bella stagione riemergono sempre più numerose e sono in tanti ad averle viste di recente, mentre sulla riva o sui tronchi nell'acqua si godono il sole. «Erano 500 circa cinque anni fa, stimo che ora siano molte di più, anche se dati esatti non ne abbiamo - spiega il faunista Enrico Benussi -. Sono le tipiche tartarughine che venivano vendute nei negozi, piccole e simpatiche agli occhi della gente. Poi sono cresciute e molti se ne sono liberati alle Noghere, diventate troppo grandi per gestirle in acquari di casa. Pensavamo non sarebbero sopravvissute al nostro clima, visto che arrivano dalla Florida, invece stanno benone, sono cresciute tanto, anche grazie alla vastità dei laghi, e si sono riprodotte. Si sono adattate talmente bene - aggiunge - che alcune fanno un letargo ridotto, le ho viste fuori dall'acqua anche in inverno, a dicembre». Sempre l'esperto ribadisce, come già emerso negli anni scorsi, l'aspetto negativo della vicenda. «È un danno incalcolabile al sistema, hanno di fatto scalzato le tartarughe europee. Ma ormai poco si può fare. Bisogna però ricordare a tutti che gli animali esotici non vanno liberati in natura. Mai. Questo comportamento rischia di far sparire le specie presenti». Per Benussi comunque la situazione delle Noghere è ormai irrecuperabile. «È sfuggita di mano - dice ancora - la popolazione delle Florida sta aumentando anno dopo anno. La cosa grave è che le persone le hanno scaricare anche nei laghetti del Carso, un altro danno all'ecosistema e agli animali che prima ci vivevano». --M.B.
Bollette "libere". Incontro pubblico oggi alla Sala Millo
da "Il Piccolo"
mercoledì, 8 maggio 2019
Inizia da Muggia l'iniziativa dello Spi Cgil che, con la Federconsumatori, ha deciso di promuovere una serie di assemblee aperte alla cittadinanza e in particolare ai pensionati sul tema "Primo luglio 2020, liberalizzazione delle tariffe energetiche". La prima di queste assemblee, infatti, si terrà oggi alle 16.30 alla Sala Gastone Millo in Piazza della Repubblica 4. «Dalle assemblee - si legge in un comunicato stampa diffuso dalla Cgil stessa - partirà la raccolta di firme per una sottoscrizione pubblica che chiede al governo, attraverso il prefetto, di riconsiderare l'attivazione del provvedimento in questione, evidenziando tutti gli aspetti negativi per la popolazione in particolare quella anziana».
Da Caliterna a San Rocco park "proibiti" per lavori
da "Il Piccolo"
martedì, 7 maggio 2019
Riccardo Tosques
Disagi in arrivo nella giornata odierna per gli automobilisti muggesani. Provvedimenti provvisori di modifica della viabilità verranno applicati in diverse zone della cittadina rivierasca a partire già dalla mattinata di oggi. Come preannunciato dal Comune, l'Abaco spa, società che ha in affidamento la gestione dei parcheggi a pagamento del Comune di Muggia, interverrà con i lavori di rifacimento della segnaletica orizzontale. «Al fine di liberare le aree dai veicoli in sosta per consentire di eseguire i lavori, è prevista l'istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata per tutti i veicoli, eccetto per i veicoli a seguito dei lavori, a partire dalle 7 (di oggi, ndr) e fino alla fine dei lavori», spiega in proposito l'assessore alla Polizia locale Stefano Decolle. Quattro le zone che saranno interessate dal rifacimento delle linee. Innanzitutto il lastrico solare di piazzale Caliterna, poi entrambi i lati del lungomare Venezia (sia quindi gli stalli lato mare che quelli lato monte). Sarà inoltre coinvolto piazzale Ludovico Salvatore, nello specifico il parcheggio lato Est di Porto San Rocco, e infine largo Caduti per la Libertà, nell'area posta dinanzi al civico 1.A Muggia, la gestione degli stalli è in mano ad una ditta esterna, l'impresa Abaco di Padova, per l'appunto, attraverso una concessione pluriennale. Il servizio terminerà il 31 dicembre 2024, con opzione di proroga per ulteriori tre anni. La concessione è stata stipulata dal Comune di Muggia durante la seconda giunta Nesladek, che nel 2015 optò ufficialmente per l'esternalizzazione della gestione del parcheggio di Caliterna e di tutte le altre pubbliche aree di sosta a pagamento del territorio.
Carso e Muggia nuove "case" del picchio rosso mezzano
da "Il Piccolo"
lunedì, 6 maggio 2019
L'ornitologo giuliano Benussi ha avvistato degli esemplari «in querceti maturi»
Presenza nel bosco di Vignano, sul monte Carso, a Draga Sant'Elia e sul Lanaro
Riccardo Tosques
Ora è ufficiale: una nuova specie di uccello ha deciso di nidificare nella provincia di Trieste. Si tratta del Picchio rosso mezzano (Dendrocoptes medius), che, come si deduce già dal nome, è la specie di picchio rosso che per dimensioni si inserisce tra il più conosciuto picchio rosso maggiore e quello più piccolo, il cosiddetto picchio rosso minore. Ad accertare, con tanto di puntuale documentazione videofotografica, la prima nidificazione del picchio rosso mezzano nel nostro territorio è stato l'ornitologo triestino Enrico Benussi, coadiuvato dal fido collaboratore Nereo Verginella. Un accertamento di grande valore tenendo conto che quella testimoniata dal naturalista giuliano è la prima nidificazione di questa specie non solo in regione, ma in tutta l'Italia settentrionale. «La specie è stata localizzata fino ad ora in querceti maturi di sei località del Triestino, che vanno dal Carso al Muggesano, con almeno una decina di coppie riproduttive accertate. Alla luce delle attuali conoscenze la specie può essere considerata sottostimata nel numero degli effettivi», spiega Benussi. A dar man forte alla scoperta, la conferma di un primo nido occupato e la documentazione di un accoppiamento. Bosco di Vignano, monte Carso, Draga Sant'Elia, monte Lanaro sono alcune delle aree che hanno confutato il fatto che il picchio rosso mezzano nidificasse in Italia esclusivamente sulle montagne meridionali e nello specifico in boschi di latifoglie, sino a raggiungere al massimo l'Abruzzo. A causa del piumaggio bianco e nero e del cappuccio rosso, il mezzano ricorda in parte un giovane di picchio rosso maggiore da cui si distingue per le minori dimensioni (circa 20 centimetri), l'assenza della stria nera ai lati del capo e dei mustacchi neri, e per una macchia nera ai lati del collo. Di norma staziona in alto sugli alberi, per cui è tutt'altro che facilmente visibile: l'avvistamento a terra di un picchio rosso mezzano rappresenta un evento molto raro, poiché preferisce vivere la maggior parte della propria vita nel fitto delle chiome lontano da sguardi indiscreti. «Come il picchio rosso maggiore, il mezzano si nutre su tronchi e rami mangiando insetti ma non solo, visto che è stato fotografato con una bacca nel becco. A differenza di altre specie simili di picchi, però, il mezzano non utilizza sempre il classico "tambureggiamento" per la delimitazione del proprio territorio diventando così piuttosto "silenzioso" rispetto al maggiore», spiega Benussi. Ma questo uccello come è arrivato sul Carso e nei dintorni? «Negli ultimissimi anni il mezzano ha avuto una espansione nei Balcani. L'incremento numerico lo ha portato a spingere verso occidente arrivando quindi da noi dalla Slovenia. In passato era già stato osservato lo svernamento invernale in varie zone - Doberdò, Collio e Valli del Natisone - ma ora è arrivata questa importante conferma, ossia che questo piciforme nidifica sul Carso e in zona Muggia. A questo punto - conclude Benussi - è facile ipotizzare che nel corso degli anni si espanderà ulteriormente in Friuli Venezia Giulia. Al momento però è una primizia tutta nostra».
Nuovo appuntamento sul piano comunale per il centro storico
da "Il Piccolo"
lunedì, 6 maggio 2019
Secondo appuntamento pubblico sul futuro del centro storico muggesano. Oggi, alle 18.30, all'interno della sala "Gastone Millo" di piazza della Repubblica il Comune di Muggia ha organizzato il nuovo incontro per la costruzione del Piano attuativo comunale per il centro storico. Nel primo incontro è stato illustrato lo stato di avanzamento delle analisi svolte. «La fase di analisi ha visto redigere delle cartografie tematiche finalizzate a prendere conoscenza dell'ambito di interesse e fotografare la situazione in essere del centro storico di Muggia», ha spiegato il sindaco Laura Marzi. Ora, rielaborate le informazioni raccolte, la cittadina rivierasca sta vivendo la fase di partecipazione che prevede il coinvolgimento della comunità cittadina attraverso specifici momenti partecipativi e che, a tal fine, si è avvalsa anche delle informazioni ricevute attraverso i questionari consegnati entro il 19 aprile scorso. «Abbiamo deciso di rivolgerci agli abitanti per la compilazione del questionario ritenendo che, in questo modo, si possano ottenere delle valutazioni più attendibili, delle informazioni più valide e dei suggerimenti maggiormente utili per portare avanti un obiettivo elevato ossia la riqualificazione del centro storico», ha puntualizzato Marzi. Oggi e lunedì 3 giugno verrà sviluppato il materiale raccolto con lo scopo di arrivare a una sintesi necessaria per poter avviare la fase progettuale vera e propria, definendo gli aspetti operativi della problematica del paesaggio urbano, del rapporto edificio-ambiente, della conservazione del patrimonio edilizio esistente di pregio storico-architettonico, dell'utilizzo del patrimonio edilizio esistente e di altri punti. Una serie di passaggi necessari per arrivare all'adozione effettiva del Piano attuativo comunale per il centro storico che la giunta Marzi auspica di concretizzare alla fine di quest'estate. Ottimista il sindaco: «È un passo indiscutibilmente importante che permetterà, tra l'altro, frazionamenti più facili, renderà più agevole il riuso di immobili a fini commerciali e consentirà interventi e azioni che fino ad ora presentavano vincoli limitanti. Uno strumento che offrirà, pertanto, nuove possibilità sia dal punto di vista residenziale, permettendo di far rivivere o ripopolare strutture attualmente "bloccate", sia di dare nuova linfa al tessuto economico e che, affiancandosi al percorso intrapreso sul piano turistico, porterà anche da questo punto di vista a un rilancio del centro storico». --Ri.To.
In arrivo pure a Muggia la tassa di soggiorno «Finanzierà il turismo»
da "Il Piccolo"
domenica, 5 maggio 2019
La giunta Marzi pronta a seguire Trieste e Duino Aurisina. L'imposta, ancora da definire, entrerà in vigore dal 2020
Riccardo Tosques
«Ho già le idee chiare: questi soldi serviranno a finanziare esclusivamente i nostri servizi turistici». L'iter è ancora in fieri, ma l'obiettivo dell'assessore alla Promozione della città Stefano Decolle è già strutturato. Anche a Muggia sbarcherà infatti la tassa comunale di soggiorno. Dopo l'entrata in vigore a Trieste, nell'ultimo Consiglio comunale muggesano è passato il "Regolamento dell'Uti giuliana - Julijska Mtu" per l'applicazione dell'imposta di soggiorno del Comune di Duino Aurisina (poiché tutti i comuni di un'uti devono ratificare la scelta in proposito di un ente membro, ndr), imposta che nel territorio retto dalla giunta Pallotta entrerà invece in vigore a partire dal primo di giugno. Naturalmente l'importante passo compiuto a Duino Aurisina è stato analizzato dalla giunta Marzi, che annuncia a sua volta che non sarà da meno. «La tassa di soggiorno è necessaria. Stiamo valutando quali tariffe applicare, fermo restando che vi saranno dei logici distinguo se i turisti alloggeranno in hotel, in bed and breakfast o in campeggio», così Decolle. In Consiglio comunale anche la capogruppo di Meio Muja Roberta Tarlao, ex assessore al Turismo della giunta Nesladek, ha espresso a stretto giro il proprio parere favorevole: «La tassa di soggiorno dev'essere applicata anche dal Comune di Muggia. Abbiamo vicino a noi l'esempio positivo di Slovenia e Croazia. E dato anche lo scarso impegno nel bilancio comunale alla voce del turismo, la tassa è uno strumento valido per reinvestire il denaro in quello che dev'essere uno dei punti di forza di Muggia». Il primo comune dell'Uti giuliana ad applicare la tassa di soggiorno è stato quello di Trieste nel marzo dello scorso anno. Nel capoluogo la norma prevede una tariffa fra uno e due euro e mezzo a notte (a seconda della struttura ricettiva) per un massimo di cinque pernottamenti consecutivi: se un ospite rimane una settimana o un mese, per fare un esempio, paga sempre per cinque giorni. «Trieste, da capoluogo regionale, ha applicato quelle cifre. Noi vedremo. Di sicuro posso rassicurare che i soldi ricavati dalla tassa non andranno nella spesa corrente del Comune, ma verranno riservati esclusivamente a finanziare i servizi turistici della nostra città dando così anche un senso a questa novità che in realtà, in altre città, esiste già da tempo», aggiunge Decolle. Ma quali sono le tempistiche per l'entrata in vigore della tassa comunale di soggiorno a Muggia? «Ritengo plausibile che la tassa verrà inserita nel prossimo bilancio e che quindi a partire dal 2020 sarà operativa. Ripeto, dobbiamo ancora fare dei ragionamenti sulle tariffe da applicare, ma la decisione è presa». Ottimista il sindaco Laura Marzi: «L'opportunità, pur con le dovute proporzioni, data da questi introiti ci aiuterà ad avere delle ulteriori risorse da spendere nell'ambito del turismo».
«Giù la maxi antenna» Il Consiglio spedisce le ruspe a Santa Barbara
da "Il Piccolo"
sabato, 4 maggio 2019
Ok allo spostamento in base alle direttive paesaggistiche
Ridefinita anche la questione dei ripetitori tv a Chiampore
Riccardo Tosques
Smantellamento e conseguente delocalizzazione dell'enorme traliccio di oltre 40 metri: dopo oltre cinque anni dalla sua erezione, la maxi antenna che sorge a Santa Barbara pare finalmente avere le ore contate. Nell'ultima seduta del Consiglio comunale è stata infatti approvata la Variante di livello comunale 38 al Piano regolatore generale di Muggia. Una variante ad hoc per l'adeguamento al Piano comunale di settore per la delocalizzazione degli impianti radiotelevisivi.La necessità di individuare un nuovo punto di delocalizzazione rispetto alla zona di vincolo del monte Castellier si è resa necessaria per consentire la piena attuazione dello stesso Piano comunale di settore dopo che la Regione - in fase di approvazione della Variante 31 al Prgc - aveva stralciato il precedente sito su indicazione della Soprintendenza.Per questo motivo la scelta del nuovo sito, più lontano dalle case, è stata anticipata sia da un aggiornamento dello studio realizzato dall'Università di Udine, in merito alle caratteristiche tecniche di copertura del segnale, sia da una verifica preliminare sulla possibilità di ritrovamento di eventuali beni archeologici effettuata dalla stessa Soprintendenza, sia avendo cura di non "toccare" ulteriori aree a propria volta soggette a vincolo paesaggistico o comunque rientranti nelle cosiddette aree di interesse individuate dal Piano paesaggistico regionale.Il vecchio traliccio, "ereditato" dopo un'aspra polemica tra i residenti dalla località di Chiampore, verrà dunque trasferito in una zona più lontana rispetto all'abitato di Santa Barbara. «È ben chiaro che con questa variante siamo intervenuti per risolvere la situazione venutasi a creare dopo il Piano paesaggistico regionale, in modo da poter delocalizzare il traliccio esistente secondo quanto previsto dalle nuove direttive», spiega il sindaco muggesano Laura Marzi. Così l'assessore all'Ambiente Laura Litteri: «Non è stato semplice arrivare sin qui in quanto la ricerca della nuova area doveva anche essere idonea alla trasmissione dei segnali radioelettrici. A tale scopo è stato commissionato uno studio all'Università di Udine, studio che ha individuato una zona adeguata e che dopo tutte le procedure di verifica ha visto l'approvazione in Consiglio».Sulla vicenda il Comitato anti antenne di Santa Barbara aveva sempre espresso la propria contrarietà al traliccio di Santa Barbara: «Non lo vogliamo. Né dov'è ora, né in un altro punto», aveva puntualizzato il portavoce Edoardo Ciacchi. Ma Litteri aveva subito evidenziato come, in base allo studio radioelettrico alla base del Piano di delocalizzazione degli impianti, «il sito di Chiampore e quello di Santa Barbara risultano tra i più idonei all'installazione di impianti di telecomunicazioni». Ma la Variante 38 ha affrontato anche un'altra questione, quella relativa alla realizzazione degli impianti televisivi: è stata infatti modificata la normativa per l'installazione di impianti di trasmissione del segnale televisivo alla luce della necessità tecnica di concentrare questo tipo di impianti entro un ambito territoriale più ristretto, senza però concedere la realizzazione di nuovi tralicci. Considerato, pertanto, che il sito regionale designato proprio per gli impianti televisivi è la località di Chiampore, il Consiglio comunale di Muggia ha approvato la possibilità, per le stazioni televisive, di migrare sì ma esclusivamente all'interno dei tralicci che insistono in quella stessa area.
A pesca senza barriere. Porto San Rocco ospita "Regalami un sorriso"
da "Il Piccolo"
sabato, 4 maggio 2019
«Un momento di condivisione della nostra passione sportiva attraverso un incontro ludico». Bruno Steffè, presidente del Gruppo pesca sportiva dilettantistica Marinaresca di Muggia, inquadra così "Regalami un sorriso", la manifestazione in programma questo pomeriggio, a partire dalle 15, a Porto San Rocco.Giunto alla sua 11.ma edizione, anche quest'anno l'evento si propone di offrire a un folto gruppo di ragazzi con difficoltà relazionali, appartenente alla cooperativa sociale Trieste Integrazione - Anffass, una giornata diversa di approccio alla pratica della pesca proprio grazie all'esperienza dei soci della Marinaresca.Il programma prevede in apertura una cosiddetta applicazione guidata pratico- dimostrativa di pesca da riva che durerà circa un'ora, al termine della quale si svolgerà la consegna delle medaglie di partecipazione a tutta la trentina di ragazzi presenti e coinvolti nell'iniziativa. Vi sarà poi un ricco intrattenimento animato con la partecipazione del gruppo coristico dei cacciatori di Doberdò del Lago e del gruppo di ballo della Annalisa Danze. Ad allietare la giornata anche un buffet riservato a partecipanti, accompagnatori e assistenti dell'Anffass.«Si tratta di un incontro ludico in cui tutto il pescato verrà poi rimesso in mare vivo - puntualizza Steffè - ed è un evento che oramai è divenuto una tradizione tra i nostri oltre 100 soci e i ragazzi della stessa Anffass». L'appuntamento ha pure il patrocinio del Comune di Muggia.
Il ricreatorio estivo "raddoppia" a Muggia
da "Il Piccolo"
venerdì, 3 maggio 2019
Il record di domande ha prodotto un overbooking di 50 posti. Attività anche alla De Amicis per non lasciare fuori nessuno. È boom di iscrizioni
Il servizio estivo del Ricremattina a Muggia usufruirà, per la prima volta, dell'elementare De Amicis. L'overbooking venutosi appena a creare, con un'eccedenza di oltre 50 iscrizioni, ha indotto infatti l'amministrazione comunale a trovare un "rimedio" al record di iscrizioni dell'edizione '19.Scaduti il 25 marzo i termini per presentare l'adesione al servizio, è parso in effetti da subito palese come la percentuale di incremento fosse importante al punto da mettere a rischio l'effettiva possibilità di partecipazione da parte di tutti gli iscritti: avendo presentato domanda molti più bambini di quanti siano i posti disponibili, pareva inevitabile come restasse solo da capire chi ne rimanesse purtroppo escluso.«Il Ricremattina vuole sì offrire l'opportunità di fare nuove esperienze, nuovi incontri e nuove scoperte ai nostri giovanissimi nel periodo di chiusura delle scuole, ma, al contempo, è sempre stato sentito, da parte dell'amministrazione, come un impegno per aiutare le famiglie nella gestione del tempo libero dei propri figli durante i mesi estivi», spiega l'assessore alle Politiche educative e sociali del Luca Gandini. «Per questo ci siamo subito messi all'opera per cercare una soluzione che permettesse di non lasciare fuori nessuno e sostenere tutte le famiglie che ne avessero l'esigenza», aggiunge il sindaco Laura Marzi. Dopo diverse verifiche di fattibilità, il Comune ha quindi deciso di strutturare i primi turni del servizio in modo da non escludere alcun bimbo attraverso un meccanismo di rotazione dell'accoglimento non solo al ricreatorio Penso, ovvero la tradizionale sede del Ricremattina, ma anche alla De Amicis, nella quale si svolgeranno a propria volta laboratori e attività.Gestito dagli operatori della Cooperativa sociale Universiis, il Ricremattina è un servizio rivolto ai bambini che frequentano la primaria e viene erogato sulla base di 10 turni settimanali - dal 17 giugno al 2 agosto e dal 19 agosto al 6 settembre - dalle 8 alle 14. Dopo il successo della versione pasquale, ora è davvero tutto pronto per la fase estiva.
San Bartolomeo "rampa di lancio" del giro d'Italia sui sentieri del Cai
da "Il Piccolo"
venerdì, 3 maggio 2019
Partita la super escursione a tappe da quasi settemila chilometri di cui sarà protagonista un team di giovani nei prossimi nove mesi
Un percorso di 6.880 chilometri, per 350 mila metri di dislivello, 20 regioni e sei siti Unesco, da realizzare in 368 tappe. È ufficialmente partita da San Bartolomeo la prima tappa del "Va' Sentiero", cui partecipano tre giovani del Cai lungo l'itinerario che unisce l'Italia nell'alta via più lunga al mondo. La veneta Sara Furlanetto e i lombardi Yuri Basilicò e Giacomo Riccobono percorreranno in nove mesi tutta la penisola. Il Sentiero Italia parte ufficialmente proprio da Muggia, esattamente dal porticciolo di San Bartolomeo, in località Lazzaretto: ancora oggi, in prossimità dell'uscita dal porticciolo, una stele con una targa ricorda il Camminaitalia che inaugurò il percorso. Da lì il sentiero prosegue imboccando i vari itinerari esistenti (i sentieri Cai 1, 17, 45 e 3) attraversando la dorsale del Carso triestino da Est a Ovest, giungendo al Carso goriziano, passando per l'Isonzo e proseguendo a Nord, verso il Friuli e, via via, le altre regioni italiane. Accolti da una delegazione della giunta Marzi, a Muggia i tre sono stati protagonisti della lettura di una serie di poesie e del taglio ufficiale del nastro. Successivamente vi è stato un inquadramento scientifico del Bosco dell'Arciduca da parte dell'ispettore forestale triestino Diego Masiello. Il team ha fatto visita anche alla Basilica di Santa Maria Assunta a Muggia Vecchia dove i tre sono stati accolti a braccia aperte dal parroco don Andrea Destradi. «Siamo consapevoli che, vista la posizione geografica, Muggia è da sempre privilegiata per gli itinerari turistici. Il fatto che si stia potenziando un turismo ecosostenibile, come quello degli escursionisti o dei ciclisti, non può che renderci ancora più felici», spiega l'assessore al Turismo di Muggia Stefano Decolle. Sulla stessa lunghezza d'onda il sindaco Laura Marzi: «Siamo orgogliosi di essere il punto di partenza di un percorso che mette in primo piano il vivere il territorio nazionale con grande attenzione per ambiente e sostenibilità e, allo stesso tempo, una piena valorizzazione di parti del territorio che, solo attraverso questo tipo di turismo, possono essere vissuti».
Non ci sono notizie da 'Il Piccolo' di giovedì 2 maggio 2019.
Muggia cede le sue azioni Hera per la "casa" delle associazioni
da "Il Piccolo"
mercoledì, 1 maggio 2019
L'incasso servirà a finanziare la ristrutturazione dell'edificio di via Roma 22
Il sindaco Marzi: «Anche la sala Negrisin sarà spostata all'interno del palazzo»
Riccardo Tosques
Vendere le azioni Hera per finanziare la riqualificazione della futura casa dell'associazionismo muggesano. Su proposta dell'assessore Stefano Decolle è stato approvato durante l'ultima riunione del Consiglio comunale l'iter per l'alienazione delle azioni ordinarie Hera da parte del Comune di Muggia. Nel febbraio 2013 il Comune acquisì 184 mila 156 azioni Hera in seguito all'adesione all'offerta pubblica di acquisto e scambio di azioni Acegas. All'epoca con questa operazione il Comune "scambiò" 44 mila 269 azioni AcegasAps ricevendo 12 mila 104 euro in contanti oltre alle 184 mila 156 azioni Hera al valore nominale di 1 euro per un controvalore di mercato (registrato il 22 marzo 2013) pari a 235 mila 536,42 euro: a conti fatti dunque nello scambio il controvalore di mercato di una singola azione Hera fu di 1,279 euro. Considerato che dal 2013 la quotazione delle azioni Hera ha raggiunto (dato registrato in data 2 aprile 2019) un controvalore massimo di mercato di 3,274 euro, manifestando nell'ultimo anno un andamento al rialzo del 9,71% e considerando anche che il prezzo delle azioni Hera nel corso dell'ultimo anno ha registrato una punta massima di 3,118 euro e punta minima di 2,40 euro per un valore di riferimento medio di 2,77 euro, il Comune ha deciso di cedere l'intero pacchetto azionario. «Il ricavato dalla vendita delle azioni, detratti tutti i costi dell'operazione, verrà utilizzato per finanziare la riqualificazione dell'immobile comunale di via Roma 22 al fine di destinarlo a sede delle associazioni del territorio e all'apertura, al piano terra, di una sala espositiva che, posta vicino al Museo Carà ed alla nuova Biblioteca comunale, va a completare il "polo culturale" del Comune o in subordine a finanziare altro intervento di valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune», ha spiegato il sindaco di Muggia Laura Marzi. La cosiddetta "casa delle associazioni" di Muggia rientra nel programma elettorale e di governo dell'amministrazione Marzi come ha ricordato lo stesso primo cittadino: «Abbiamo sempre desiderato rispondere con concretezza alle esigenze delle nostre associazioni. Tra non molto forniremo maggiori dettagli, per ora posso confermare anche che l'attuale sala Negrisin verrà spostata in uno spazio ancora più consono che troverà luogo proprio nell'immobile di via Roma 22». Al fine di garantire la tenuta del valore del titolo azionario, il Comune ha deciso di individuare nel 30 giugno il termine entro cui portare a compimento l'operazione di cessione delle azioni e, in ragione del valore del titolo, di determinare un prezzo minimo di vendita di 3 euro che «dovrebbe dunque - come si evince dalla delibera - consentire di portare a compimento l'operazione finanziaria nei termini previsti conservando la vantaggiosità economica dell'operazione per l'amministrazione comunale».
Vallon dell'Anpi contro Red Land. E il caso arriva all'aula muggesana
da "Il Piccolo"
mercoledì, 1 maggio 2019
Il centrodestra chiede di condannare le parole usate in un post sul film
La maggioranza boccia la proposta. Il Pd: «No a strumentalizzazioni»
«Visto (il film, ndr) Red Land. Vergognoso. Di questo passo il prossimo anno per il 27 gennaio trasmetteranno Süss l'ebreo». Le parole pubblicate sul proprio profilo Facebook da parte di Fabio Vallon, presidente provinciale dell'Anpi, hanno scatenato una polemica politica finita sui banchi del Consiglio comunale di Muggia. A criticare aspramente le parole di Vallon è stato in maniera compatta il centrodestra muggesano. I consiglieri di Forza Muggia, Lega e Fratelli d'Italia hanno presentato una risoluzione in cui si chiedeva al Consiglio comunale di esprimere ufficialmente il proprio biasimo nei confronti del comitato provinciale triestino dell'Anpi per le parole espresse dal suo presidente, riconoscendo al contempo i valori sanciti dalla legge 92/2004 «con lo scopo di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra». Al momento del voto i capigruppo Emanuele Romano (Movimento 5 Stelle) e Roberta Tarlao (Meio Muja) sono usciti dall'aula. Il documento è stato votato a favore dal centrodestra e dal capogruppo di Obiettivo comune Roberta Vlahov, ricevendo però la bocciatura finale in seguito al voto contrario da parte dei consiglieri dei tre partiti di centrosinistra: Pd, Laura Marzi sindaco e Cittadini per Muggia. Il capogruppo del Pd muggesano Riccardo Bensi ha comunque preso le distanze dalle parole pubblicate dal presidente dell'Anpi triestino: «Come Pd non possiamo che censurare le affermazioni fatte da Vallon sul proprio profilo Facebook. Non si può paragonare Red Land ad un film di propaganda nazista. Ma è anche vero che bisogna fare dei distinguo tra quella che è stata la barbarica uccisione di una ragazza, mai giustificabile, e le strumentalizzazioni fatte dal centrodestra che hanno cercato di infangare l'Anpi. Il Pd muggesano - ha aggiunto Bensi - appoggia invece al 100% le parole del Presidente della Repubblica Mattarella, che oltre a condannare le foibe ha evidenziato come le nostre terre siano state purtroppo assoggettate alla brutalità del fascismo contro le minoranze slave».