Pd: «Disagi ad Aquilinia con la crescita del porto»
da "Il Piccolo"
domenica, 30 giugno 2019
«Se da una parte intravediamo importanti ricadute economiche e occupazionali per il Comune, dall'altra esprimiamo preoccupazione per le ricadute su traffico e qualità della vita nella zona di Aquilinia». L'accordo che verrà siglato a Trieste il 5 luglio tra Autorità Portuale e una società pubblica ungherese, pur rappresentando «una tappa fondamentale della crescita del porto di Trieste», al contempo è una incognita secondo il Pd. Per il segretario del circolo Massimiliano Micor «il Pd muggesano esprime soddisfazione per questa opera che completa un percorso iniziato a Muggia nel 2009 dall'amministrazione di centrosinistra quando sono state votate, in consiglio, le intese che permettevano che il nuovo piano regolatore del porto potesse essere applicato nel territorio del nostro Comune: la destra, che oggi si intesta questa realizzazione, non votò le intese al piano regolatore portuale. Fosse dipeso da loro, quest'opera non si sarebbe potuta fare». Per i dem col nuovo progetto «muore del tutto, con nostra grande soddisfazione, l'ipotesi di trasformare le nostre zone e gran parte del Porto in un'area energetica a scapito dei traffici portuali». Da capire come verranno affrontate le criticità legate al traffico. «L'uscita dei camion non dovrà interferire con la viabilità ordinaria. Bisognerà progettare uscite dall'area e innesti con la grande viabilità, magari rivedendo alla luce dei nuovi insediamenti il progetto del bypass di Aquilinia» spiega Micor.
Big Band Theory prima Star(s) dei concerti in piazza a Muggia
da "Il Piccolo"
domenica, 30 giugno 2019
Dal 5 luglio al 4 agosto sedici appuntamenti. Tra gli ospiti Daniela Pobega e gli Indaco
Riccardo Tosques
Star(s) in piazza è pronta a sbarcare a Muggia. La rassegna musicale estiva di piazza Marconi - 16 spettacoli a ingresso libero (tutti alle 21) - proposta dall'associazione delle Compagnie del Carnevale di Muggia in collaborazione con il Comune inizierà venerdì 5 luglio con la "Big Band Theory", complesso jazz-rock. Sabato 6 sarà la volta della "Big Max and Blues mobile", con le canzoni dei Blues Brothers, mentre domenica 7 il "Club Diamante" intratterrà il pubblico con lo spettacolo "Dancexxxpression". Saranno Simone Forte e Luisa Pistrin, ossia gli "Indaco", ad allietare la piazza venerdì 12 luglio. Sabato 13 si potrà godere delle voci di Daniela Pobega, Elena Caineri e Francesca Marsi con le più celebri canzoni del mondo del musical e Disney. Domenica 14 spazio ai successi di Umberto Tozzi con il concerto della "Tozzi Tribute Band". Si ispira ai grandi del passato e presente il gruppo dei "Blue5" sul palco venerdì 19, mentre sabato 20 seguirà lo spettacolo "CiCrediTour019/020@Muggia" con "Rewind Vasco Rossi Tribute Band". Domenica 21 spazio a "Respect! A night with Aretha", un concerto per celebrare la regina del Soul. Saranno invece due Tribute Band a far scaldare la piazza di venerdì 26, con i capolavori di Battisti suonati da "Emozioni per sempre" e di sabato 27, con il concerto "Ascolta, tour estate 2019" della Pooh Tribute Band "I soliti Pooh". Domenica 28 sarà la volta del "Festival della Canzone Muggesana". Agosto si aprirà giovedì 1 con "Libertà di parola", spettacolo conclusivo del laboratorio di Pino Roveredo, mentre venerdì 2 regina sarà lo sport con la "Staffetta de Muja 2019", a partire dalle 20, in largo Amulia, con a seguire le note di Dj Zio Claudio. La Zucchero Tribute Band "Diavolo in noi" sarà poi protagonista della serata di sabato 3. Infine, domenica 4, toccherà ai "60 Ruggenti & Friends" chiudere la kermesse.
Visite gratuite sull'ambulanza storica Sogit al Montedoro
da "Il Piccolo"
sabato, 29 giugno 2019
Oggi e domani, dalle 15 alle 19, la Sogit Trieste effettuerà, al centro commerciale Montedoro Shopping center di Aquilinia, controlli gratuiti della pressione arteriosa e della glicemia. Le visite in questione si svolgeranno nell'ambulanza storica del 1972, che verrà parcheggiata al centro delle gallerie commerciali dello Shopping center stesso. L'ambulanza è la mitica vettura che fu impiegata anche in Friuli in occasione della missione di aiuti portata dai Giovanniti europei ai terremotati di Gemona e dintorni nel 1976. Attualmente la Sogit Trieste è presente giorno e notte nel servizio d'emergenza del 118 e nel trasporto ospedaliero dei dializzati, e assicura anche una serie di trasporti privati che, in accordo con il Comune di Trieste, sono gratuiti per le persone indigenti. Tra i programmi più importanti va sicuramente ricordato anche il progetto "Respira", che offre un servizio gratuito di consulenza psicologica a chi ne ha bisogno, proposto proprio dalla sezione triestina del Soccorso dell'Ordine di San Giovanni Italia.--Ri.To.
Parco Ospo a misura di Fido di nuovo a pieno regime "aspettando" il molo Balota
da "Il Piccolo"
sabato, 29 giugno 2019
La giunta Marzi rilancia il patto di gestione col consorzio Interland e punta ad allargare gli spazi
a disposizione della collettività: progetto pronto entro fine anno
Riccardo Tosques
«Abbiamo deciso di proseguire la collaborazione con il consorzio Interland per la gestione di un'area libera, unica nel panorama provinciale per l'ospitalità nei confronti degli amici a quattro zampe, e presto credo che allargheremo l'offerta». Stefano Decolle, assessore alla Promozione della Città di Muggia, annuncia il ritrovato accordo annuale per la gestione del Parco pubblico del rio Ospo, che torna dunque a riprendere la propria attività a pieno ritmo. Inaugurato nel luglio del 2014 sulle ceneri dell'ex Fido Lido, il Parco è una maxi area da quasi 18 mila metri quadrati fra la foce del rio Ospo e il molo Balota, che il Comune ha in concessione dall'Autorità portuale con scadenza datata 31 dicembre 2022 e per la quale la stessa amministrazione cittadina si avvale, per l'appunto, per l'attività di custodia, pulizia e manutenzione ordinaria, della collaborazione di Interland - consorzio cooperativa sociale, su autorizzazione della stessa Autorità portuale. «Il Parco pubblico del rio Ospo non è solo l'unica struttura pubblica in provincia di Trieste con spazi espressamente dedicati ai cani, ma è stato pensato come un parco pubblico attrezzato affinché la collettività possa usufruire di diversi servizi e partecipare ad eventi, manifestazioni ed iniziative», puntualizza Decolle. In quest'ottica è stato protagonista negli anni di diverse opere di riqualificazione che hanno visto, tra l'altro, la posa a dimora di piante cosiddette "per siepe a mitigazione ambientale" e di un camminamento con piastre anti-trauma, nonché la realizzazione di due ring per la sgambatura dei cani di piccola e media-grande taglia e di box singoli per lo stazionamento di tutti i cani. Dotato anche di un'area gioco per bambini e di un campo di beach volley, nel Parco non mancano tavoli e panchine per il riposo e per pic-nic né un chiosco ristobar. La manutenzione dell'area verde, l'asporto dei rifiuti differenziati e i servizi di pulizia del parco e della struttura adibita a bagni e spogliatoio sono a cura della cooperativa Querciambiente - società cooperativa sociale, nel contesto del programma di Cittadinanza attiva avviato dal Comune. Negli ultimi giorni il Parco è tornato pienamente operativo con un ventaglio di proposte di attività ludico-ricreative da vivere e condividere con la famiglia, gli amici e i propri amici a quattro zampe. Rinnovata appieno, quindi, per l'anno in corso, la collaborazione con il Consorzio Interland per la gestione di «un'area che in questi anni è stata restituita alla comunità come zona gratuita, facendola crescere, nel rispetto della natura, come luogo funzionale, pubblico, libero e per tutti», conclude l'assessore Decolle: «Un'area che sarà oggetto, in futuro, di una riprogettazione che tenga in considerazione anche gli spazi adiacenti». Negli anni l'amministrazione comunale ha potuto constatare l'apprezzamento da parte degli utenti nei confronti del parco, quindi la «riprogettazione» non sarà solo un mantenimento dello status quo ma prevede un'«integrazione» destinata a coinvolgere tutta la porzione del molo Balota che potrebbe essere intesa, a sua volta, come un'altra "sorta" di parco pubblico, fruibile tutto l'anno per i muggesani. Un progetto al vaglio di Decolle e del sindaco Laura Marzi, che dovrebbe essere presentato entro la fine dell'anno.
Staccata la targa anti-violenza dalla panchina rossa di Muggia
da "Il Piccolo"
venerdì, 28 giugno 2019
Atto vandalico ai danni di un simbolo cittadino. L'amarezza del sindaco Marzi: «Episodio inqualificabile che offende le donne».
La targa è stata divelta con un cacciavite e rubata. Clamoroso atto di vandalismo a Muggia ai danni della panchina rossa collocata in piazza della Repubblica, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, contraddistinta per l'appunto dalla targa sullo schienale con la scritta "Il Comune di Muggia dice no alla violenza sulle donne". Inaugurata a fine aprile, la targa ha resistito dunque due mesi prima di questo ennesimo atto di vandalismo perpetrato da ignoti ai danni della collettività muggesana. «È grande l'amarezza nel constatare quanto accaduto», così il sindaco Laura Marzi: «Quando un bene comune viene danneggiato, si viene sempre investiti da sentimenti di incredibilità, contrarietà e tristezza. Stavolta, però, non posso negare di provare una delusione ancora maggiore». Perché a essere stato preso di mira è non solo un oggetto, ma un vero e proprio simbolo. Ne è consapevole Marzi: «Di fronte a un gesto inqualificabile di questo tipo, oltre al senso di impotenza devo arrendermi alla mia incapacità di comprendere la ragione di un atto tanto becero. È un atto inqualificabile che offende tutte le vittime a cui era stata dedicata, tutte le donne che sono state uccise e tutte quelle che hanno lottato o stanno lottando contro la violenza nel proprio quotidiano. È un atto che offende tutti noi. Quella panchina doveva essere un presidio, simbolico, contro la violenza e invece ne è stata oggetto da parte di qualcuno che, permettetemelo, deve vergognarsi».L'idea della panchina era nata qualche mese fa, da un confronto tra il sindaco e l'assessore alle Pari opportunità Laura Litteri, in un momento in cui entrambe avevano condiviso l'idea di dover dare un segno forte e visibile anche a Muggia per appoggiare la propria contrarietà alla violenza sulle donne. Marzi, in particolare, era rimasta colpita da una panchina rossa vista a Bologna a novembre. Il manufatto muggesano - collocato appositamente in un luogo centrale e quindi di grande passaggio, una scelta non casuale ma dettata proprio dalla volontà dell'amministrazione comunale di rendere il più visibile possibile la panchina - verrà riqualificato già nella giornata di oggi.
Protezione civile: si sblocca l'iter per la nuova "casa" a Vignano
da "Il Piccolo"
giovedì, 27 giugno 2019
In votazione stasera in aula la modifica al Piano delle opere. La giunta Marzi ha inserito un "chip" di 121 mila euro per la sede dei volontari.
Questa sera alle 19 il Consiglio comunale di Muggia, convocato in seduta straordinaria, sarà chiamato a votare uno degli argomenti più importanti dell'anno: la modifica al programma delle opere pubbliche 2019-2021. Nel documento l'amministrazione Marzi ha deciso di inserire anche i lavori di riqualificazione della nuova sede della squadra della Protezione civile, un progetto lungamente atteso dai volontari rivieraschi. L'investimento "fresco" sarà di 121.112 euro, che verranno spalmati tra il 2019 e il 2020 grazie ad un contributo regionale di 109 mila euro e a un avanzo dell'amministrazione comunale pari a 12.112 euro. I 121.112 euro andranno a sommarsi a un altro vecchio finanziamento di 160 mila euro ottenuto dalla Regione per un totale di 281.112 euro. L'ultimo step per la realizzazione della nuova sede risale a settembre 2017, quando la giunta Marzi diede l'ok per la raccolta di manifestazioni di interesse alla procedura negoziata per la costruire appunto la nuova "casa" della squadra dei volontari rivieraschi. I lavori per il nuovo edificio, che sorgerà a Vignano, si sono dilungati per cercare di reperire un somma maggiore rispetto a quella inizialmente finanziata in modo tale da poter effettuare un intervento più completo, come peraltro richiesto dagli stessi volontari muggesani.In realtà quella della nuova sede è una richiesta che risale addirittura a 25 anni fa, quando la Regione preparò un finanziamento per il progetto. In un primo momento i volontari erano in procinto di essere collocati nella centrale via Roma dove, però, fin da subito, si insediò la sezione della Polizia Locale, successivamente demolita per fare posto alla nuova Biblioteca comunale. Nel corso di questi anni la squadra è stata sballottata in svariate location temporanee: attualmente la sede è situata nell'area lavaggio dei magazzini comunali con arredi recuperati da contributi dei volontari. Nel 2011 la Regione stanziò un finanziamento pari a 160 mila euro e successivamente, nel 2015, il Comune individuò l'area idonea, ossia quella attuale di Vignano. La cifra iniziale messa a disposizione dall'amministrazione regionale però non avrebbe che coperto appena il 40% dell'opera totale, motivo per il quale l'amministrazione Marzi si è prodigata per reperire altri fondi. Soddisfatto il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Francesco Bussani: «I tempi per la partenza del cantiere sono risultati più lunghi del previsto, ma l'ulteriore contributo alla fine ci consentirà di realizzare una sede più ampia e funzionale».
Goletta Verde boccia ancora un tratto di costa a Muggia. Fogne, servono nuovi scavi
da "Il Piccolo"
giovedì, 27 giugno 2019
Legambiente trova per il sesto anno consecutivo «fortemente inquinata» l'acqua alla foce del canale di via Battisti. Lavori già in corso per correre ai ripari.
Riccardo Tosques
«Per il sesto anno consecutivo il prelievo effettuato alla foce del canale di via Battisti a Muggia è fortemente inquinato, un punto che si conferma "malato cronico", emblema della mala depurazione ancora presente anche in questa regione». Legambiente commenta così i risultati del monitoraggio di Goletta Verde in Friuli Venezia Giulia, presentati ufficialmente ieri, che attestano come quello rivierasco sia l'unico neo dei nove punti analizzati. «Quello di Muggia è un caso limite dove le criticità continuano a rimanere irrisolte, tanto che si tratta dell'unico dei nove campionamenti realizzati da Goletta Verde lungo le coste del Friuli Venezia Giulia in cui gli inquinanti hanno superato il limite previsto dalla legge. Un monitoraggio, è bene ribadirlo, che è stato sicuramente influenzato dalle condizioni climatiche e in particolare dalle piogge abbattutesi nei giorni precedenti l'arrivo dei tecnici di Legambiente. Una situazione che, per quanto nel complessivo positiva, non deve far abbassare la guardia», puntualizza l'associazione ambientalista. E che non ci fosse pace per le condotte fognarie di via Signolo e via Tonello il Comune di Muggia già lo sapeva prima della conferma di Goletta Verde. In questi giorni un'imprevista criticità ha infatti costretto il Comune a far riaprire ad AcegasApsAmga il cantiere che si era chiuso lo scorso anno dopo un importante e robusto lavoro di sostituzione e potenziamento delle condotte presenti sotto le due arterie rivierasche. A prendere in mano i lavori è nuovamente, dunque, Acegas, ovvero il soggetto che era già intervenuto per riqualificare e potenziare la rete fognaria cittadina con un miglioramento non solo in termini di drenaggio urbano ma anche in quelli più propriamente ambientali, nell'ambito di un progetto di riqualificazione del valore di 260 mila euro. Nello specifico, l'intervento aveva visto la sostituzione delle condotte al di sotto di via Signolo e via Tonello, per un tratto di circa 270 metri, con tanto di aumento della capacità di ricezione della rete fognaria. Contestualmente era stata realizzata una nuova stazione di sollevamento per permettere di ottimizzare e potenziare anche la rete fognaria di via Frausin. «Oltre all'evidente miglioria sul piano del drenaggio urbano e degli scarichi domestici, quest'intervento si è realizzato come un impegno significativo nel suo complesso nella storia del Fugnan», così l'assessore all'Ambiente Laura Litteri. Fino al 2012, i valori di inquinanti erano decine di volte superiori alle soglie indicate per legge, in quanto insistevano diversi allacci fognari abusivi che scaricavano direttamente nel torrente. Negli ultimi anni, proprio grazie alla collaborazione tra Comune e AcegasApsAmga, sono state attuate diverse azioni che hanno portato a un sensibile miglioramento dei valori di inquinamento alla foce del Fugnan, l'ultima delle quali è stata per l'appunto l'importante intervento di sostituzione e potenziamento della rete fognaria e di adeguamento funzionale degli scolmatori connessi al torrente stesso. Tale intervento però, alla luce delle recenti verifiche, ultima quella di Legambiente, non è stato evidentemente risolutivo, tanto che Acegas ha riaperto il cantiere proprio alla foce del Fugnan, davanti al monumento ai caduti per la lotta di Liberazione. Ancora impossibile sapere la durata dei lavori, essendoci una valutazione in corso da parte dei tecnici per capire l'origine del problema.
Sabati muggesani tra biblioteche castelli, spugnifici e picnic tra gli ulivi
da "Il Piccolo"
giovedì, 27 giugno 2019
Per valorizzare il patrimonio della cittadina visite guidate ogni ultimo sabato dei mesi estivi
Riccardo Tosques
Il castello, la biblioteca Beethoveniana, lo Spugnificio e gli ulivi. Questi i luoghi protagonisti dei "Sabati muggesani", l'iniziativa atta a valorizzare il patrimonio della località rivierasca ogni ultimo sabato di giugno, luglio, agosto e settembre. Il primo evento si svolgerà sabato e coinvolgerà il castello medioevale che sovrasta il borgo di Muggia, dimora della famiglia Bossi, abitanti e proprietari del castello dal 1991. Costruito alla fine del 1300 da Federico di Savorgnan, una volta che occupò la cittadina per conto di Venezia, il castello rimase la difesa militare della città fino al 1700, e fu poi abbandonato a se stesso fino allo scorso secolo. Il ritrovo si effettuerà alle 17.30 davanti all'ingresso del castello dove potrà essere effettuato il pagamento della quota di partecipazione di 10 euro. La visita - anche in inglese, spagnola e slovena - durerà un'ora.Sabato 27 luglio toccherà invece alla biblioteca Beethoveniana. Nel cuore di Muggia si trova la casa dei coniugi Carrino, appassionati di Ludwig van Beethoven, che hanno creato una collezione sul maestro davvero unica. Una grande casa museo che raccoglie oltre 11.500 unità organizzate in 12 sezioni diverse. Il ritrovo si effettuerà alle 10.30 davanti all'ingresso della biblioteca. La visita - costo 15 euro - durerà 2 ore e potrà essere svolta anche inglese. Sabato 31 agosto ci si sposterà allo Spugnificio Rosenfeld, uno degli spugnifici più antichi d'Europa. Dal 1896 in questo stabilimento si lavorano le spugne naturali in modo artigianale per poi venderle in tutto il mondo, un'esperienza unica per tuffarsi in una sorta di viaggio nel tempo alla scoperta di un artigianato che mantiene viva la tradizione - tramandata di padre in figlio - nel totale rispetto della natura. Ritrovo alle 10.30 davanti l'ingresso dello Spugnificio. La visita - costo 15 euro - durerà un'ora e potrà essere svolta anche in tedesco e inglese.Infine spazio al picnic tra gli ulivi. Nell'uliveto sul confine tra Muggia e San Dorligo della Valle, l'azienda agricola Fior Rosso, produttrice dal 1823, propone una passeggiata tra gli ulivi con picnic vista mare e degustazione. Le visite potranno essere effettuate il 29 giugno e il 27 luglio alle 10.30 oppure il 31 agosto e il 28 settembre alle 16.30. La quota di partecipazione sarà di 15 euro con visita, anche in inglese e sloveno, che durerà 2 ore e mezza. Per ulteriori informazioni ed eventuali visite guidate al di fuori degli orari prestabiliti contattare info@muggia.green.
New jersey provvisori addio. Ecco 205 mila euro per rifare l'incrocio sotto il Montedoro
da "Il Piccolo"
mercoledì, 26 giugno 2019
La giunta Marzi sblocca le risorse per la riqualificazione di uno dei punti più critici della viabilità muggesana, Domani il voto in Consiglio.
Riccardo Tosques
Uno dei punti più critici della viabilità muggesana sta per essere messo finalmente in sicurezza. Grazie a un avanzo vincolato derivante da contributo regionale, pari a 205 mila euro, la giunta Marzi ha inserito infatti nel piano delle opere pubbliche del 2019 - oltre che il cantiere per la rotatoria d'accesso al centro di Muggia - anche i lavori di riqualificazione denominati "O39 - Sistemazione e messa in sicurezza dell'intersezione tra le strade comunali di via Flavia di Stramare, via Noghere e via San Clemente", riguardanti l'incrocio caratterizzato da diversi anni dalla presenza di una serie di new-jersey a poca distanza dal Montedoro Shopping Center. I lavori prevedono la realizzazione di una serie di opere definitive, nello specifico marciapiedi e cordoni stradali, che andranno a mantenere sostanzialmente la viabilità esistente, migliorandone però di gran lunga la situazione attuale. Per quanto riguarda il marciapiede che costeggia la curva (oltre alla quale si trova l'autolavaggio) è in programma l'abbattimento di tutte le barriere architettoniche al momento esistenti. Migliorie dovrebbero essere apportate inoltre all'attuale pensilina della fermata del bus da ambo i lati. Non è dunque prevista la creazione di una cosiddetta "coppa rotatoria", come già chiarito a suo tempo dal Comune, bensì la normalizzazione del sistema di viabilità attuale, anche attraverso la segnaletica orizzontale. «Grazie al lavoro fatto in sinergia con l'assessore al Bilancio Ilva Santarossa e gli uffici comunali, che ringrazio per la professionalità dimostrata, si è riusciti a liberare delle risorse importanti, che ora aspettano solo il Consiglio comunale (in riunione domani, ndr) per poter essere utilizzate», rileva il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici Francesco Bussani.I fondi serviranno dunque a normalizzare la situazione precaria dell'incrocio di San Clemente, consentendo di togliere una volta per tutte i jersey in plastica e di intervenire in maniera definitiva sulla viabilità locale, ampliando anche il marciapiede con la pista ciclabile.«Questo intervento si inserisce in un'operazione economica ben più ampia e non posso che essere soddisfatto soprattutto perché, in questi periodi di ristrettezze economiche, è fondamentale riuscire ad ottimizzare le poche risorse a disposizione per andare incontro alle necessità dei nostri concittadini», aggiunge Bussani. Con il Consiglio Comunale di domani, su proposta della giunta Marzi, verrà in effetti impegnato quasi un milione per la realizzazione di decine di interventi più o meno grandi, cui si aggiungeranno i cantieri "maggiori" di Acquario e del tratto costiero tra il Molo T e Porto San Rocco, già finanziati dalla giunta Serracchiani, quello della Casa delle Associazioni di via Roma e altri interventi già finanziati invece durante il Consiglio comunale precedente.«Sarà un periodo intenso e qualche disagio per la cittadinanza muggesana sarà inevitabile - conclude Bussani - soprattutto in prossimità dei cantieri che andranno a modificare temporaneamente la viabilità, ma sono certo che i risultati alla fine saranno, come sempre, apprezzati».
Festa del patrono. Sportelli Acegas chiusi a Muggia
da "Il Piccolo"
mercoledì, 26 giugno 2019
Nella giornata di oggi, in occasione della festa del patrono della città di Muggia, lo sportello dedicato al servizio idrico di AcegasApsAmga, ubicato in piazza Galileo Galilei a Muggia appunto, resterà chiuso. Lo stesso provvedimento - comunica la multiutility in una nota diramata ieri agli organi di informazione -, sempre per la medesima motivazione collegata alla ricorrenza dei santi Giovanni e Paolo, riguarderà oggi anche lo sportello dedicato a gas ed energia elettrica a libero mercato (gestito da EstEnergy), sempre in piazza Galilei a Muggia. Il servizio riprenderà normalmente da domani in poi.
Ripulita la facciata del Duomo
da "Il Piccolo"
mercoledì, 26 giugno 2019
In occasione delle celebrazioni dei patroni di Muggia, Santi Giovanni e Paolo, la cittadina gode della facciata del Duomo completamente ripulita dalle erbacce che la deturpavano. L'intervento è stato realizzato grazie all'intervento di un privato cittadino.
Rotonda d'accesso a Muggia. Si sblocca l'iter burocratico: l'opera pronta entro il 2020
da "Il Piccolo"
martedì, 25 giugno 2019
La giunta Marzi inserisce la rotatoria nel piano triennale dei lavori pubblici insieme alla nuova ciclabile in via Battisti. Investimento da 158 mila euro
Riccardo Tosques
La "coppa rotatoria" all'ingresso del centro di Muggia diverrà finalmente una rotatoria vera e propria. L'annosa questione verrà affrontata in modo definitivo dall'amministrazione Marzi, che ha deciso di inserire l'opera all'interno del programma triennale delle opere pubbliche.La riqualificazione dell'attuale "coppa" sarà seguita al contempo dalla realizzazione di una nuova pista ciclabile. L'operazione complessiva avrà un costo di 158 mila euro: 100 mila provengono da un cofinanziamento da parte della Regione, mentre la restante parte di 58 mila risulta a carico del Comune di Muggia.La piccola grande rivoluzione nella viabilità rivierasca affonda le sue radici nel lontano 2013 e nel progetto del 2016 intitolato "Muggia Pro.de.st. - Progettazione e realizzazione di zone 30 nel territorio comunale". Il progetto preliminare, in attesa del definitivo, prevede appunto la realizzazione di una rotatoria stradale al posto della "coppa rotatoria" tra le vie Roma, Tonello e Frausin e largo Caduti per la Libertà. Un intervento fortemente richiesto dai muggesani per evitare incidenti, provocati soprattutto da automobilisti stranieri o comunque non locali, spaesati da quella che sembra una rotonda ma che rotonda (almeno per ora) non è. L'obiettivo, dichiarato già ai tempi della giunta Nesladek, è quello dunque di rendere più sicuro uno dei punti nevralgici di tutto il territorio, facilitando l'approccio alla strada di chi per la prima volta si appresta ad affrontare questo tratto e garantendo così anche maggior sicurezza ai residenti. Ma "Muggia Pro.de.st." prevede anche un'altra importante novità, ossia la creazione di una ciclabile in via Battisti. Già sotto la giunta Nesladek la stessa area di via Battisti era stata trasformata in una zona 30 - istituendone dunque il limite di velocità di 30 chilometri all'ora - essendo l'arteria stradale costeggiata da molti condomini densamente abitati con diversi accessi carrai, ma essendo presenti in zona anche varie attività commerciali e sportive. La realizzazione di un nuovo tratto di ciclabile rappresenterà quindi un collegamento importante tra la rete di ciclabili realizzate sino a ora e il centro cittadino, nonché un ulteriore tassello nella direzione di quello che dovrebbe essere lo scenario finale voluto dall'amministrazione Marzi, ossia un percorso ciclopedonale frontemare senza interruzioni su tutto il territorio comunale muggesano.La creazione della nuova rotatoria all'ingresso di Muggia nell'ambito delle zone 30 era stato oggetto di una mozione presentata lo scorso anno dal consigliere del Pd Marco Finocchiaro - votata dalla maggioranza di centrosinistra e dal Movimento 5 Stelle, astenute le altre forze politiche presenti in Consiglio - in cui si impegnava il Comune a inserire il piano nel programma triennale delle opere pubbliche muggesane nel corso dell'anno 2019. Entro l'anno in corso quasi sicuramente verrà dato il via alla progettazione esecutiva dei lavori, che poi verosimilmente partiranno e si concluderanno nel 2020.
Non ci sono notizie da 'Il Piccolo' di lunedì 24 giugno.
Oltre 600 mila euro sul piatto per la Casa delle associazioni
da "Il Piccolo"
domenica, 23 giugno 2019
La variante al Piano delle opere che porterà il palazzo fra i beni da valorizzare in aula giovedì. Il Comune di Muggia vi sposterà dentro anche la sala Negrisin
Riccardo Tosques
Esattamente 604 mila euro. Questa la cifra che verrà investita dal Comune per riqualificare l'immobile di via Roma 22, futura sede della Casa delle associazioni del territorio e nuova sede della sala "Negrisin". La relativa variante al piano triennale delle opere pubbliche sarà l'argomento più interessante della prossima riunione del Consiglio comunale di Muggia in programma giovedì 27 giugno alle 19. La palazzina di proprietà del Comune, un tempo già utilizzata come sede degli uffici del Municipio, inizialmente inserita nell'elenco degli immobili da alienare, è stata poi spostata invece in quello del patrimonio da valorizzare. Il finanziamento da parte del Comune per restaurare l'immobile è frutto del ricavato della vendita delle azioni Hera. Il fine ultimo? Destinarlo a sede delle associazioni del territorio e all'apertura, al piano terra, di una sala espositiva che, posta vicino al Museo Carà ed alla nuova Biblioteca comunale, andrà di fatto a completare il "polo culturale" del Comune muggesano. Al piano terra dovrebbe dunque trovare spazio la nuova sala "Negrisin" che cesserà di essere ospitata nel municipio di piazza Marconi: a breve l'amministrazione comunale dovrebbe comunicare come verranno occupati quegli spazi nel palazzo municipale. È molto probabile comunque che vi andranno a finire degli uffici. Le altre sale dell'edificio di via Roma andranno invece ad ospitare circa una decina di associazioni appartenenti al territorio, molte delle quali da tempo avevano chiesto di poter usufruire di spazi messi a disposizione dal Comune per poter esercitare la propria attività. Una promessa peraltro fatta anche in campagna elettorale dal sindaco Laura Marzi e che quindi pare destinata ad essere mantenuta. Resta da capire però come e soprattutto da chi verrà gestito l'immobile. La linea preponderante parla di una gestione da parte della Consulta delle associazioni di Muggia, organismo istituzionale che dovrebbe organizzare gli spazi riservati alle associazioni. Al fine di garantire la tenuta del valore del titolo azionario Hera, il Comune ha deciso di individuare nel 30 giugno il termine entro cui portare a compimento l'operazione di cessione delle azioni e, in ragione del valore del titolo, di determinare un prezzo minimo di vendita di 3 euro che «dovrebbe dunque consentire di portare a compimento l'operazione finanziaria nei termini previsti conservando la vantaggiosità economica dell'operazione per l'amministrazione comunale». Il cantiere vero e proprio di via Roma potrebbe partire già entro la fine del 2019 per chiudersi prima della fine del 2020.
Divertimento, didattica e cultura ambientale: l'Ecotombola a Muggia
da "Il Piccolo"
sabato, 22 giugno 2019
Un gioco didattico ambientale pensato in particolare per diffondere fra i più piccoli, tutti bambini delle scuole elementari, una cultura attenta alla corretta gestione dei rifiuti e veicolare il messaggio anche alle loro famiglie. Questo l'obiettivo della Ecotombola, l'appuntamento muggesano ospitato all'interno del Ricremattina. Sono state consegnate a ogni bambino due cartelle contenenti non i classici numeri, bensì le immagini di diverse tipologie di rifiuti. Uno alla volta i protagonisti del Ricremattina hanno quindi estratto la figurina di un rifiuto da dover conferire nel corretto contenitore della raccolta differenziata mentre i compagni coprivano, nella propria cartella, la figura corrispondente laddove contenente quel rifiuto. Tanti i premi in palio: cappelli, magliette, borse e altro ancora. L'appuntamento è stato arricchito dalla mostra "Un mare di plastica" - sul tema dei rifiuti abbandonati nei nostri mari - e da "Un angolo di plastica", un gioco didattico per scoprire quanto tempo impiegano a degradarsi i rifiuti che generalmente vengono trovati in spiaggia. Il progetto è stato promosso dal Comune con il Circolo Verdeazzurro Legambiente e l'Ogs.
Torna vietata la terrazza del Bagno Gabriele. Il titolare: «Non mollo»
da "Il Piccolo"
venerdì, 21 giugno 2019
La Procura proibisce come l'anno scorso l'accesso al mare poiché ritenuto demaniale. Taccardi: «Ma io l'ho comprato»
Ugo Salvini
Ci risiamo. Anche quest'anno nasce tormentata la stagione balneare dello stabilimento "Gabriele" di Punta Sottile, sulla riviera muggesana. L'oramai famosa piattaforma da cui si accede al mare - collegata alla parte ombreggiata dello stabilimento e al ristorante, a monte, da una passerella che sovrasta la strada che porta all'ex confine del Lazzaretto - è nuovamente nelle mire della Procura, che ne ha vietato l'utilizzo. In sostanza, gli ospiti del "Gabriele", per raggiungere il mare, devono fare un giro diverso e attraversare la strada. Un disagio evidente. «Il problema - spiega Sabino Taccardi, titolare dello stabilimento - deriva dal fatto che, essendo la piattaforma costruita sul mare, secondo i legali del Demanio io dovrei pagare per la relativa concessione. In realtà a suo tempo io ho acquistato l'intero stabilimento e perciò anche la piattaforma nel corso di un'asta, e il decreto di intavolazione della proprietà è molto chiaro al riguardo. La piattaforma infatti vi è esplicitamente indicata. Non capisco, ed è su questa tesi che si basa l'intera argomentazione del mio legale - sottolinea Taccardi - perché io debba pagare una concessione su un bene che risulta mio a tutti gli effetti».La vertenza è datata. Lo scorso anno, proprio a metà giugno, i Carabinieri, personale della Capitaneria di porto e i Vigili del fuoco si presentarono all'ingresso dello stabilimento spiegando che, su ordine della Procura, avrebbero proceduto a sequestrare a titolo preventivo la passerella di accesso alla piattaforma, in quanto su quest'ultima gravava un procedimento di natura fiscale. Nell'occasione, i Vigili del fuoco smontarono e portarono via la scaletta di accesso dalla piattaforma al mare. Poi, nei primissimi giorni di agosto, gli stessi operatori della Capitaneria di porto tolsero i sigilli, permettendo a Taccardi e alla sua famiglia, che lavora nello stabilimento, di vivere almeno una parte della stagione balneare assicurando alla clientela l'accesso più comodo al mare. La piattaforma - che ha una superficie di poco meno di 400 metri quadrati ed è una caratteristica del "Gabriele", apprezzata dagli affezionati clienti - diventa dunque ogni anno un motivo di contenzioso tra titolare e Stato. «I frequentatori mi hanno dimostrato anche stavolta la loro simpatia - sottolinea Taccardi - venendo nel mio stabilimento nonostante questa limitazione, e questo mi conforta. Ma non capisco perché, finché non si definisce una volta per tutte la vertenza fiscale, sia necessario vietare l'accesso alla passerella. Io svolgo un'attività alla luce del sole - prosegue - e sono convinto di avere le mie ragioni, per questo non mollo».Lo scorso anno, il magistrato competente, anche grazie all'intervento del Comune, decise di togliere i sigilli per evitare che la famiglia Taccardi dovesse rinunciare a un'intera estate di lavoro. «Da parte nostra - ha promesso ieri il sindaco di Muggia, Laura Marzi - siamo pronti ad adoperarci anche stavolta, come amministrazione, per favorire l'attività del "Gabriele. Se il magistrato ci confermerà che la riapertura dell'accesso alla piattaforma non inficia il procedimento in corso, faremo senz'altro la nostra parte».
Orari estesi e nuovo sito. Entra a pieno regime l'infopoint del Caliterna
da "Il Piccolo"
venerdì, 21 giugno 2019
Riccardo Tosques
Orari ampliati più un nuovo sito per le prenotazioni. Queste le due novità più importanti per l'info-bike point muggesano del Caliterna, il punto di informazione turistica gestito dall'associazione Viaggiare Free, la realtà "figlia" di Viaggiare Slow che ha ricevuto il mandato dal Gal Carso, per conto del Comune di Muggia, di occuparsi dello sviluppo di un sistema del turismo "sostenibile" a Muggia. Viaggiare Free è stata individuata infatti come il soggetto più "aderente" al progetto di far diventare Muggia un hub del turismo sostenibile nell'Adriatico settentrionale. L'idea del progetto è in particolare quella di valorizzare commercialmente due grandi infrastrutture turistiche con arrivo e partenza a Muggia: il sentiero per viandanti Alpe Adria Trail e la ciclovia della Parenzana. Da qualche giorno l'infopoint è aperto ogni giorno dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 19. «Questo è il secondo anno di un triennio che sta tracciando un cammino improntato sulla promozione del nostro territorio, ma anche sulla condivisione di intenti», così l'assessore alla Promozione della città Stefano Decolle. «Ci sono molte cose ancora da fare, ne siamo consapevoli e ci stiamo impegnando in questa direzione. Il Gal sta facendo un ottimo lavoro e, grazie alla sinergia messa in campo con tutte le realtà che hanno partecipato e stanno continuando ad essere presenti, ci sono molte progettualità pronte a vedere la luce». E per questa stagione è stato attivato come detto anche un sito dedicato alle "cose da fare a Muggia" - www.muggia.green - che a breve sarà disponibile anche in inglese. Il sito è frutto dei tavoli di lavoro svolti dal Gal con gli operatori locali e servirà anche da strumento di prenotazione visite. Ogni ultimo sabato del mese - il 29 giugno, il 27 luglio, il 31 agosto e il 28 settembre - sarà possibile partecipare alle visite straordinarie dei cosiddetti "Sabati muggesani" in cui ai turisti verranno aperte le porte di alcune eccellenze rivierasche.
Concerto al castello
da "Il Piccolo"
venerdì, 21 giugno 2019
Doppio appuntamento con i "Concerti al castello", rassegna internazionale di musica da camera nei più affascinanti castelli della regione. Domani alle 21, al castello di Muggia, il percorso poetico-musicale "Dal Rinascimento al Barocco" con Ubaldo Rosso al flauto dolce, Maurizio Piantelli al liuto, tiorba e arciliuto, e con la voce recitante di Elena Zegna.
Le modifiche al traffico MUGGESANO
da "Il Piccolo"
giovedì, 20 giugno 2019
Nuovi stalli in via Battisti. E via San Giovanni torna in un tratto a doppio senso
È scoccata l'ora di una "minirivoluzione" della viabilità in centro a Muggia. A essere interessate da una serie di nuove disposizioni riguardanti il traffico veicolare sono esattamente tre arterie del centro rivierasco: via San Giovanni, via Manzoni e via Battisti. La giunta Marzi ha deciso infatti di ripristinare il doppio senso di marcia in via San Giovanni, esattamente nel tratto compreso tra le vie Mazzini e Signolo, e di ripristinare al contempo gli stalli riservati alla sosta dei veicoli delle forze di polizia in via Manzoni.E proprio lo spostamento degli stalli riservati alle forze dell'ordine da via Battisti a via Manzoni ha reso dunque necessaria, di riflesso, la regolamentazione delle modalità di sosta nella stessa via Battisti, arteria che sostanzialmente presentava solamente tre stalli con sosta a tempo limitato da mezz'ora. Con un'ordinanza firmata a ridosso dai saluti per la quiescenza dal responsabile della Polizia locale Fabrizio Lanza, il Comune ha disposto, come detto, l'istituzione di tre stalli di sosta riservati ai veicoli appartenenti alle forze dell'ordine in via Manzoni, esattamente di fronte al civico numero 2, lato mare. Da lì la decisione di istituire, conseguentemente, sette stalli con sosta limitata - anche in questo caso da 30 minuti, tutti i giorni compresi i festivi, in un orario che andrà dalle 8 alle 19, in via Battisti - nel tratto compreso tra l'accesso al parcheggio sotterraneo di piazzale Caliterna e il civico numero 5.Inoltre l'ordinanza - che prevede la richiesta istituzione del doppio senso di marcia proprio in via San Giovanni, nel tratto compreso tra l'intersezione con via Mazzini e quella con via Signolo - dispone infine l'istituzione della precedenza, sempre all'intersezione tra via San Giovanni e via Signolo, a favore dei veicoli provenienti da quest'ultima arteria stradale.
«Par condicio violata a Muggia». L'Agcom sanziona il Comune
da "Il Piccolo"
giovedì, 20 giugno 2019
L'autorità nazionale, dopo un esposto forzista, ordina la rimozione di 4 post pubblicati su Fb durante la campagna pre-elezioni europee
Riccardo Tosques
«Durante la campagna elettorale per le europee in molti si erano lamentati del fatto che la pagina Facebook del Comune facesse propaganda coi soldi pubblici. Mi sono permesso di fare un esposto all'Agcom, ente nazionale di garanzia sulle comunicazioni, che ha sanzionato l'amministrazione Marzi per aver abusato della pagina Facebook del Comune». Così Marco Barelli, muggesano, candidato alle ultime elezioni comunali di Muggia con la lista Forza Muggia-Dipiazza per Muggia, racconta il retroscena legato alla delibera con cui l'Agcom ha sanzionato il Comune di Muggia, ordinando di rimuovere quattro post pubblicati durante la comunicazione istituzionale realizzata nei giorni antecedenti le elezioni europee del 26 maggio scorso. Secondo l'Agcom è stato violato l'articolo 9 della legge 22 febbraio 2000, numero 28, che promuove e disciplina, al fine di garantire la parità di trattamento e l'imparzialità rispetto a tutti i soggetti politici, l'accesso ai mezzi di informazione per la comunicazione politica. Il tutto anche durante le campagne per l'elezione al Parlamento europeo, per le elezioni politiche, regionali e amministrative e per ogni referendum. Ma quali gli argomenti dei post incriminati? Eccoli: il rifacimento del tetto della scuola elementare "De Amicis", la riapertura del Parco urbano del rio Ospo, l'avvio del progetto sociale del rione di Fonderia e infine l'incontro avvenuto tra il sindaco Marzi, l'Anpi e le associazioni combattentistiche antifasciste slovene. Secondo il Comune, le quattro comunicazioni su Facebook avevano invece «carattere istituzionale in quanto dirette a informare la cittadinanza su iniziative e fatti di suo interesse» e «prive di volontà propagandistica». Non l'ha pensata così l'Agcom che ha ricordato come all'interno della legge si evidenzi a chiare lettere che «dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale e indispensabili per l'efficace assolvimento delle proprie funzioni». Per quanto concerne la sanzione il Comune ha dovuto togliere i quattro post e ha pubblicato sulla propria pagina internet la nota della delibera Agcom. Chiara la posizione del sindaco Marzi: «Siamo perplessi sul come delle informazioni di carattere locale possano condizionare il voto di elezioni non locali ma europee e lo siamo ancora di più nel momento in cui, nel periodo preelettorale, lo stesso mezzo di comunicazione è stato utilizzato dallo stesso ministro degli Interni come da moltissimi altri rappresentanti istituzionali anche locali per indirizzare palesemente il voto degli elettori indicando per di più in che modo esprimerlo». Perplessità che potrebbero portare il Comune di Muggia a ricorrere al Tar del Lazio.
I "fan" dei funghi riaprono a Chiampore la Casa della Musica
da "Il Piccolo"
mercoledì, 19 giugno 2019
Riccardo Tosques
È stata ufficialmente inaugurata la nuova sede dell'Associazione micologica Bresadola di Muggia e del Carso. Il sodalizio si è insediato infatti all'ex Casa della Musica di Chiampore. «Abbiamo sempre ritenuto - così il sindaco di Muggia Laura Marzi - che fosse importante che l'utilizzo di quell'immobile fosse a favore della collettività e che la struttura andasse in gestione a una realtà del territorio senza fini di lucro. Bene così». L'associazione, presieduta da Marino Zugna, è una ramificazione di una realtà nazionale costituitasi a Trento il 7 dicembre 1957 con la denominazione di Gruppo micologico Bresadola, ispirata all'abate Giacomo Bresadola, uno dei massimi micologi di tutti i tempi, divenuta poi nel 1987, in occasione del trentennale, Associazione micologica Bresadola.A dicembre il sodalizio si è aggiudicato il bando pubblico indetto dal Comune di Muggia per l'affidamento in concessione d'uso, per l'appunto, dei locali e dei servizi della Casa della Musica di Chiampore. L'obiettivo del Comune era quello di ricercare idee e progetti per la realizzazione di iniziative che consentissero ai cittadini di sviluppare momenti di aggregazione e socializzazione.La concessione avrà durata triennale, con possibilità di rinnovo per un ulteriore triennio. Durante tutto il periodo dovrà essere garantito il mantenimento della funzionalità della casa, «tenendo conto dei bisogni e delle attese dei cittadini del territorio muggesano». Il canone concessorio è stato stipulato in 500 euro annui. A questa cifra si sommeranno le ben più considerevoli spese generali di gestione, riscaldamento, energia elettrica e acqua, che saranno a totale carico dell'assegnatario, così come la pulizia dei locali e delle parti comuni. Dopo tanti anni di progetti legati alla musica, come indica lo stesso nome dell'edificio, mai andati seriamente a buon fine, la struttura di Chiampore, dunque, si appresta a nuova vita grazie all'interesse e alla concreta operatività dei "fan" muggesani dei funghi.
L'addio alla scuola media dei "veterani" della Sauro
da "Il Piccolo"
martedì, 18 giugno 2019
Successo a Muggia per il gran ballo di fine anno degli studenti delle terze medie della Sauro. L'evento ha visto la partecipazione di una sessantina di studenti. Gli educatori del Progetto giovani della Cooperativa Universiis hanno coinvolto i genitori nella preparazione e nell'allestimento della location, dei cartelloni con le foto e degli striscioni per abbellire gli spazi adibiti al ballo che si è tenuto all'interno del ricreatorio Penso. «Quest'anno il tema era quello hawaiano e i colori hanno reso ancora più allegra una festa che siamo certi sarà indimenticabile per tutti i nostri ragazzi», così Gabriella Mauro, coordinatrice del Progetto giovani. La serata ha avuto inizio con l'arrivo degli elegantissimi invitati ed è stata arricchita dalla musica: non sono mancati sfrenate coreografie di gruppo abbinate a cori di ragazzi festosi e allegri. E, come da tradizione, ecco pure un ricco buffet, braccialetti colorati, collane floreali, allegre bandierine e cocktail (rigorosamente analcolici) preparati dai ragazzi in versione barman. La magia è sfumata attorno a mezzanotte, quando tutti sono andati a casa, portando dentro di sé un prezioso ricordo di questa serata gioiosa tra amici, ma pronti già ad affrontare i temutissimi esami di terza media dei prossimi giorni. «Il ballo di fine anno è una festa che celebra la fine del ciclo scolastico e che vorrebbe regalare un momento indimenticabile nella vita di ogni studente», spiega l'assessore alle Politiche giovanili Luca Gandini: «L'emozione era palpabile tra i ragazzi e la riprova del fatto di essere riusciti nell'intento era tangibile a fine serata. Un ringraziamento per questo successo è dovuto: agli educatori che hanno fatto uno splendido lavoro, ai genitori per la collaborazione e ai ragazzi, che hanno saputo divertirsi in modo semplice e genuino regalandoci una parentesi di spensierata gioventù».
In campo a Muggia 9 aziende per la cura degli spazi pubblici
da "Il Piccolo"
martedì, 18 giugno 2019
Riccardo Tosques
«Ben nove realtà economiche del territorio hanno deciso di presentare dei progetti per curare Muggia». Il vicesindaco Francesco Bussani commenta con entusiasmo l'adesione al progetto di Cittadinanza attiva: «Al momento, oltre a quelli dei privati cittadini, sono ben nove le proposte pervenute dalle realtà economiche del territorio, un numero che è andato via via crescendo e che, ne sono certo, crescerà ancora proprio alla luce della valenza del progetto stesso». Bricocenter, Triesteauto, Campeggio San Bartolomeo, Centrovacanze, Supermercato Tutto Pepe e QuerciaAmbiente sono alcune delle realtà che hanno aderito al programma di Cittadinanza attiva. È di ben 43 mila euro il totale dei progetti proposti dalle imprese muggesane e riconosciuti dal Comune, che dovranno essere svolti entro il 15 dicembre di quest'anno e che si snoderanno in diverse aree e tipologie d'intervento: pulizia, tutela e valorizzazione del verde lungo alcune strade, manutenzione e riqualificazione dell'area verde attrezzata di largo Caduti, riqualificazione ambientale di un tratto di costa a uso pubblico a Lazzaretto. In programma anche diverse azioni di manutenzione dell'area dei laghetti delle Noghere, nonché la carteggiatura, la verniciatura e il ripristino di molte panchine sul molo Colombo e nel piazzale Caliterna. «Di recente si era già potuto, peraltro, ammirare lo splendido risultato del progetto di Cittadinanza attiva del Comune di Muggia nel sito archeologico di Elleri da parte di privati cittadini ai quali era andato, infatti, l'apprezzamento dell'amministrazione», ricorda Bussani.Oltre agli interventi di manutenzione ordinaria dell'area verde del sito archeologico di Santa Barbara, c'è poi, per esempio, la cura dell'area esterna del castello, del campo di calcio di Zindis e del parco Robinson, e ancora la manutenzione dell'area verde della chiesetta di San Sebastiano e della scalinata San Bastian, la pulizia di un tratto della Traversata muggesana e del boschetto di via Felluga. «Chiaramente non posso che essere soddisfatto dell'ottimo riscontro avuto considerando che il progetto ha raggiunto quasi la totalità del budget che abbiamo stanziato pari a 60 mila euro - conclude Bussani - dimostrando che il favorire percorsi di buone e utili pratiche per il territorio offre opportunità che la nostra città può e vuole cogliere».
Biennale di arte sacra
da "Il Piccolo"
martedì, 18 giugno 2019
Fino al 24 giugno, alla chiesa di San Francesco a Muggia, prosegue la Biennale di arte sacra promossa dall'Associazione SS. Giovanni e Paolo e La luna nel pozzo. Gli orari conp :dalle 9. 30-12. 30 e 16-19.
In arrivo una panchina alla fermata del bus per i residenti di Zindis
da "Il Piccolo"
lunedì, 17 giugno 2019
Collocare una panchina alla fermata del bus di strada per Chiampore in zona Zindis. Questo l'oggetto della mozione presentata dalla capogruppo di Meio Muja Roberta Tarlao nell'ultimo Consiglio comunale e votata all'unanimità. Il documento, sottoscritto pure da Roberta Vlahov (Obiettivo comune) ed Emanuele Romano (M5s), mette in evidenza come a Borgo Zindis vivano molti anziani con difficoltà motorie. «Considerato che alla fermata della 27 che si trova in strada per Chiampore, all'altezza della strada che porta allo stradello A e alla scuola Zamola, è già presente una panchina dentro il chiosco ed è molto apprezzata dagli utenti, ho deciso di chiedere al Consiglio di impegnare il sindaco Marzi e la giunta ad attivarsi affinché sia collocata una panchina similare all'interno di un'altra fermata, più in alto, all'inizio dello stradello C», così Tarlao. Ora resta da capire chi concretamente dovrà collocare la panchina, ossia se direttamente il Comune di Muggia o se questo dovrà prima contattare la TriesteTrasporti. «La mozione fa riferimento a delle necessità reali dei nostri concittadini, quindi sarà nostra cura farci portavoce di questa richiesta verso gli enti competenti, come peraltro abbiamo già fatto per altre situazioni critiche relative ad alcune fermate poste sul tragitto delle linee di trasporto pubblico che servono il nostro territorio», rileva il vicesindaco Francesco Bussani: «Non avendo titolarità diretta per risolvere il problema, dovremo sottostare a tempistiche che esulano dal nostro controllo, ma continueremo a fare tutto quel che è in nostro potere per chiedere a chi di dovere di intervenire quanto prima su questa e su altre situazioni critiche, fermo restando che alcune settimane fa insieme al sindaco ho incontrato l'assessore regionale con delega alla mobilità e il tema del trasporto pubblico nel comune di Muggia è stato posto alla sua attenzione».
Arte sacra
da "Il Piccolo"
lunedì, 17 giugno 2019
Fino al 24 giugno, alla chiesa di San Francesco a Muggia, prosegue la Biennale di arte sacra promossa dall'Associazione SS. Giovanni e Paolo e La luna nel pozzo. Gli orari conp :dalle 9. 30-12. 30 e 16-19.
Incontro a Muggia per le famiglie sui centri estivi
da "Il Piccolo"
domenica, 16 giugno 2019
Il Comune di Muggia, in una nota ufficiale diffusa in questi giorni anche sul sito internet istituzionale www.comune.muggia.ts.it, comunica ai genitori dei bambini iscritti ai centri estivi per la stagione 2019 che la riunione sulle modalità di svolgimento del servizio stesso si terrà in data lunedì 17 giugno, quindi domani, a partire dalle 17, alla Sala Millo di piazza della Repubblica 4. Da quest'anno, va ricordato, il servizio comunale risulta esteso in via sperimentale anche ai bimbi più piccoli in età da asilo nido.
Un cocktail di psicofarmaci, alcol e cocaina. Così Marianna è morta fuggendo dal dolore
da "Il Piccolo"
sabato, 15 giugno 2019
L'esito dell'autopsia e dei test tossicologici rivela che la 39enne la sera prima del decesso aveva assunto anche droga
Gianpaolo Sarti
Non solo alcol e farmaci, ma anche cocaina. Ecco cosa ha ucciso la trentanovenne Marianna Pepe, l'ex campionessa nazionale di tiro a segno trovata morta nell'appartamento di un amico a Muggia lo scorso novembre. Un mix letale di sostanze, dunque, come rivela l'esito dell'autopsia e dei test tossicologici che il medico legale Fulvio Costantinides ha eseguito sul corpo della giovane, madre di un bimbo di cinque anni. Nel registro degli indagati è finito Antonio Vidmar, l'amico quarantenne che aveva ospitato l'ex campionessa nel suo alloggio di Muggia: è stato lui a passare la cocaina alla trentanovenne la sera prima del dramma. Una serata di sballo e disperazione: Marianna versava da anni in una condizione di fragilità psicologica. Vidmar lo ha ammesso negli interrogatori: «Le ho dato io la coca». Circostanza questa che, oltre allo spaccio, gli è costata anche un'incriminazione per «morte o lesioni come conseguenza di altro delitto». In altri termini, la cessione della sostanza potrebbe aver determinato il decesso della donna. Omicidio colposo, di fatto. Il pm Lucia Baldovin, il magistrato che ha indagato sulla vicenda, ha chiesto però l'archiviazione per questa ipotesi di reato, visto che l'autopsia parla del "cocktail" di sostanze come causa della morte. E non della sola cocaina, che peraltro l'ex campionessa - da quanto risulta - era abituata ad assumere. Ma il caso è tutt'altro che chiuso visto che gli avvocati dello Studio legale Alunni Barbarossa, che difendono la famiglia Pepe, hanno presentato opposizione all'archiviazione domandando un'integrazione alla perizia. L'intenzione è capire se Marianna sarebbe morta comunque anche in assenza della cocaina Gli investigatori, intanto, sono risaliti al pusher che aveva fornito la droga a Vidmar: un altro quarantenne triestino, pure lui indagato per spaccio. La tragediaIl corpo senza vita dell'ex campionessa è stato rinvenuto a Muggia nell'alloggio di Vidmar, con cui Marianna aveva trascorso la serata. Era circa l'una di pomeriggio di giovedì 8 novembre. La trentanovenne, secondo l'autopsia, era deceduta attorno alle due delle notte precedente. Era stesa su una poltrona. Marianna si trovava in quell'appartamento perché scappava dall'ex compagno, un uomo con precedenti per aggressioni. Si chiama Demis Corda, 42 anni. Nell'abitazione, assieme a Vidmar e alla donna, c'era il figlio di cinque anni dell'ex campionessa, ora affidato a una comunità.Il mix di sostanzeIl giorno prima della tragedia, Vidmar e Pepe avevano passato il pomeriggio e la serata assieme. Poi Marianna si era fermata a dormire dall'amico, proprio per evitare di stare con l'ex. La donna era psicologicamente provata. «Sì, avevamo bevuto - aveva raccontato Vidmar all'indomani del decesso - e lei poi mi aveva chiesto qualcosa di forte. Le ho dato Diazepam, ha buttato giù tre quarti di boccetta. In casa sono pieno di psicofarmaci...». Sarebbe stato lui ad accorgersi, al risveglio, che la donna non respirava più e a chiamare l'ambulanza. Marianna però aveva preso pure cocaina, fornita proprio da Vidmar. Che, a sua volta, l'aveva ricevuta da un quarantenne, ormai identificato dagli investigatori e sotto inchiesta, sul cui nome però permane il massimo riserbo. Il decessoA provocare la morte dell'ex campionessa è stata un'insufficienza cardiorespiratoria da edema polmonare acuto. Nei test tossicologici sul cadavere, il medico Costantinides ha rintracciato la presenza della "cocaetilene": una sostanza tossica che si forma quando cocaina e alcol vengono assunti contemporaneamente. Nell'alloggio di Muggia gli inquirenti avevano inoltre rinvenuto molti alcolici. Il che farebbe presupporre che Vidmar e Pepe, quella sera, non fossero soli.
L'ex ha patteggiato dieci mesi per violenza
da "Il Piccolo"
sabato, 15 giugno 2019
Il quarantaduenne Demis Corda, l'ex compagno di Marianna Pepe, era stato denunciato dalla donna per le aggressioni subite. L'uomo è stato sotto processo per un episodio del 2016. L'incriminazione: lesioni personali e violenza privata. Ma mentre il procedimento per le lesioni è decaduto quando l'ex campionessa ha ritirato la denuncia, il giudizio per la violenza si è concluso con un patteggiamento di dieci mesi.
Ok al Regolamento impianti sportivi. Obiettivo: agevolare la programmazione dei club dopo il rinnovo delle gestioni Muggia cambia rotta su campi e palestre
da "Il Piccolo"
sabato, 15 giugno 2019
Riccardo Tosques
È stato approvato, nell'ultimo Consiglio comunale, il nuovo Regolamento degli impianti sportivi comunali, dagli stadi di Muggia e Aquilinia alle palestre Pacco e Sauro passando per il centro polivalente di Aquilinia. Tante le novità di questo provvedimento, che supera un documento nato nel 1998 e solo parzialmente modificato nel 2003.La prima di queste novità è la classificazione dei soggetti interessati, ovvero le "società sportive locali". Se prima il requisito era avere almeno 50 iscritti, ora tale denominazione verrà attribuita ai sodalizi con sede legale o operanti sul territorio comunale con un numero di atleti tesserati residenti non inferiore al 70%, oppure alle società che siano attive nel territorio comunale da più di tre anni o che attivino una sezione distaccata per l'esercizio di una disciplina sportiva non ancora presente sul territorio. Il termine di presentazione delle domande per ottenere l'uso stagionale degli impianti, quindi, è stato posticipato dal 31 maggio al 31 luglio. Gli impianti dovranno essere usati sempre da un numero congruo di atleti e con la possibilità di fruizione simultanea in modo da evitarne il sottoutilizzo. La giunta comunale stabilirà annualmente le tariffe relative all'uso degli impianti (unitamente agli importi delle cauzioni a tutela degli stessi), il tutto sentiti i gestori, i quali provvederanno a darne tempestiva comunicazione agli utenti. Un'altra novità deriva ancora dal fatto che «il ritardato pagamento può comportare la revoca dell'autorizzazione all'utilizzo, fatta salva l'applicazione degli interessi legali». Per quanto riguarda i parametri per l'assegnazione del monte ore, le fasce orarie saranno concordate con i richiedenti. «Nel caso in cui non si raggiunga un accordo tra i diversi soggetti interessati, la decisione spetterà al gestore, sentita l'amministrazione comunale, gestore che, entro il 30 giugno (e non più il 31 agosto, ndr), provvederà a rendere noto agli interessati il calendario provvisorio degli orari» stessi. E tale calendario, come già accadeva, diventerà definitivo dopo 30 giorni. In caso di opposizione motivata «il gestore riformulerà il calendario e, in caso del perdurare dell'opposizione, sarà il Comune a varare il calendario definitivo, fermo restando che, qualora le opposizioni dovessero permanere anche dopo l'intervento del Comune, sarà possibile ricorrere alla Consulta dello sport che svolgerà una funzione di arbitrato. «È un documento che acquisisce ancora più importanza perché frutto di una collaborazione totale con le associazioni sportive, che attraverso la Consulta dello sport hanno avuto modo di affrontare insieme questo impegno», così il sindaco Laura Marzi. Soddisfatto l'assessore allo Sport Roberto Rosca: «Tale Regolamento ci permette di affrontare con chiarezza molti temi e consente la tempestiva programmazione della stagione sportiva 2019- 2020, con l'indizione della procedura per l'affidamento della gestione degli impianti vista l'imminente scadenza delle convenzioni attualmente vigenti»
Non c'è alcun problema tra il Pd, Sel e il sindaco
da "Il Piccolo"
sabato, 15 giugno 2019
«Non esiste nessun problema di comunicazione o di fiducia tra il Pd e il sindaco o tra il Pd e Sel per Marzi, che continueranno assieme ai Cittadini per Muggia a portare avanti, con rinnovata determinazione, il programma di governo». Lo precisano in una nota congiunta Pd Muggia e Sel per Marzi a proposito del voto in Consiglio comunale sulla mozione riguardante la rampa disabili ipotizzata sulla costa muggesana, in zona Acquario, presentata dall'ex assessore e attuale consigliere Pd Marco Finocchiaro. «Il consigliere Ferraro - si legge - non è uscito dall'aula ma ha votato a favore della mozione, mentre si sono astenute solamente la prima cittadina Laura Marzi e la consigliera Anna Demarchi, semplicemente perché la mozione è stata presentata all'ultimo secondo utile dal Pd ed essendo molto tecnica non tutti hanno potuto sviscerarne i contenuti in modo approfondito soprattutto perché non abbiamo avuto il tempo di trovarci in modo collegiale. Spesso i tempi della politica non corrispondono ai tempi amministrativi sopratutto in realtà come la nostra dove la politica si inserisce all'interno delle problematiche lavorative di ognuno di noi».
Inaugurazione della Mostra di artisti muggesani
da "Il Piccolo"
sabato, 15 giugno 2019
Alle 18.30, alla sala Negrisin, inaugurazione della Mostra di artisti muggesani, la collettiva della Fameia Muiesana. La mostra potrà essere visitata, a ingresso libero, fino a domenica 7 luglio (feriali 10-12 e 17-19, festivi 10-12). Espongono Fabio Balbi, Maria Rosa Barut, Giuseppe Bertocchi, Giuseppe Bonazzi, Gino Borin, Aredo Bossi, Iris Buda, Elda Carboni, Odilia Egle Ciacchi, Franca Cozzi, Amidano De Marchi, Flavia Demarchi Robba, Eulalia De Vega Masana, Gian Carlo Domeneghetti, Marco Donda, Adriano Fabiani, Fulvia Fermo, Franco Furlani, Giuseppina Galbiati, Gabriella Giurovich, Ilde, Kristian Jakomin, Gianna Lampe, Renato Manuelli, Cristina Marsi, Bruna Mauro Ubaldini, Lidija Miketa, Rosanna Militello, Delia Millo, Isabella Meriggioli, Ivana Millo Depetroni, Roberto Minca, Sergio Norbedo, Tullio Olenich, Silvio Pecchiari, Alessandra Pecman Bertok, Dario Peracca, Anna Maria Pockai, Livia Pregarc, Manuela Rassini, Luisa Rizzi, Fabrizio Stefanini, Livia Roncalli Stener, Valnea Siega Vignut, Desiderio Svara, Luigi Tamburini, Rosanna Tarallo, Morella Tiziani, Nadia Vaclik Doria, Rita Zidarich.
Prua a Siroco
da "Il Piccolo"
sabato, 15 giugno 2019
Oggi alle 20.30, al Circolo della vela, "Prua a Siroco". Partecipano i gruppi Rondini In-canto di Isola, i Cantadori di San Lorenzo-Babici, La Klapa di Albona, La Klapa femminile Incanto di Cattaro, il coro Semplici note di Muggia. Storie di mare lette da Cesare Tarabocchia e Manuela Rassini
Riattivati controlli e visite al Distretto 3 dell'AsuiTs
da "Il Piccolo"
venerdì, 14 giugno 2019
L'Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste comunica la riapertura dell'attività di visita e controlli cardiologici al Distretto 3 di Muggia. Attraverso il Cup aziendale è possibile prenotare le prestazioni, su richiesta dei medici di medicina generale. Per informazioni di carattere generale sui servizi sanitari è possibile contattare il numero verde sanità 800991170 attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13 o consultare il sito www.asuits.sanita.fvg.it.
Riapre a Muggia l'ambulatorio cardiologico
da "Il Piccolo"
giovedì, 13 giugno 2019
Riprendono le visite cardiologiche al Distretto 3 di Muggia. Lo rende noto l'AsuiTs che rileva che «in questi mesi, con grande impegno, alcune problematiche sono state risolte, rendendo possibile la riapertura dell'ambulatorio cardiologico di Muggia una volta al mese già dal periodo estivo». Le prenotazioni sono possibili attraverso il Cup su richiesta dei medici di base mentre la Sc Cardiovascolare rimane disponibile in tutti gli altri giorni dell'anno.
La natura spelndida e ferita di Stefano Ciol
da "Il Piccolo"
giovedì, 13 giugno 2019
Oggi, alle 18, verrà inaugurata al Museo Carà di Muggia, la mostra fotografica di Stefano Ciol intitolata "Natura, fra splendori e ferite". La mostra sarà visitabile sino a domenica 7 luglio da martedì a venerdì dalle 18 alle 20, sabato dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 20, domenica e festivi dalle 10 alle 12. Ingresso libero.
I Giardini Europa e i lati delle strade "invasi" dal verde. Polemica a Muggia
da "Il Piccolo"
mercoledì, 12 giugno 2019
Il forzista Mariucci e il grillino Romano denunciano «l'assenza di manutenzione» che crea anche «situazioni di pericolo» e «la proliferazione dell'ailanto»
L'incuria dei Giardini Europa e la necessità di estirpare l'ailanto in varie zone del territorio. Il verde pubblico torna a essere argomento di dibattito a Muggia. Questa volta, ad affrontare la tematica, sono due consiglieri comunali d'opposizione. Andrea Mariucci (Forza Muggia - Dpm) punta il dito in particolare sulla situazione d'incuria dei Giardini Europa. «La totale assenza di manutenzione del verde sta frustrando l'ingente investimento economico fatto per il rifacimento dell'area, invasa dalle erbacce», la denuncia di Mariucci, che ribadisce come il fenomeno sia più esteso, viste le continue «segnalazioni dei cittadini che riferiscono puntualmente della mancanza indecorosa di manutenzione del verde e di situazioni di pericolo per la circolazione, soprattutto in prossimità di incroci, di segnali stradali, completamente celati dalle sterpaglie, e della pista ciclabile, invasa da erbacce e rovi, con rischi soprattutto per i soggetti più deboli, ossia pedoni e ciclisti».Dai banchi del Movimento 5 Stelle, invece, il capogruppo Emanuele Romano evidenzia, attraverso una mozione, il problema delle piante dichiarate infestanti dalla Regione, in particolare l'ailanto: «Questa pianta è presente lungo gli assi di scorrimento, nei pressi di Elleri, del palasport di Aquilinia, e pure altrove. Sono piante invasive, importate dalla Cina, che proliferano distruggendo la vegetazione locale e che arrecheranno danni enormi anche alle infrastrutture e alle casse del Comune nei prossimi anni, se non affrontiamo il problema sul nascere. Bisogna intervenire». La mozione di Romano è stata comunque bocciata l'altra sera dal Consiglio comunale. Quanto alla problematica sollevata da Mariucci, la replica del vicesindaco e assessore Francesco Bussani fa presente come lo stanziamento per l'appalto di manutenzione del verde, da bilancio di previsione del 2019, ammonta a oltre 172 mila euro, 149 mila dei quali sono stati impegnati. «Le piogge di maggio hanno inevitabilmente complicato ogni intervento su tutto il territorio. Da un lato hanno potenziato e accelerato chiaramente la crescita del verde, dall'altro - la spiegazione di Bussani - hanno impedito l'intervento concreto andando a ritardare e modificare tutta la programmazione. Ora che il clima ci ha dato una tregua, intensificheremo gli interventi al fine di recuperare nel più breve tempo possibile».
Rampa disabili ad Acquario Pd e Lista Marzi bisticciano ma arriva il "sì" trasversale
da "Il Piccolo"
mercoledì, 12 giugno 2019
«Sarebbe stato assurdo investire 16 milioni sulla costa senza avere un accesso al mare per i disabili: sono contento che il messaggio sia passato, nonostante l'astensione del sindaco». Marco Finocchiaro, consigliere comunale del Partito democratico, ha proposto attraverso una mozione la redazione di uno studio di fattibilità tecnico-economica degli interventi necessari alla realizzazione di una rampa per l'accessibilità al mare dei disabili in zona Acquario. «La nuova rampa risulterà sinergica rispetto ai lavori del secondo lotto funzionale di Acquario, in quanto area già dotata di adeguati parcheggi per disabili e in futuro collegata ai fabbricati dotati di servizi, docce, spogliatoi, bar e zona ombra», spiegava lo stesso Finocchiaro nella mozione.Il progetto l'altra sera ha raccolto il consenso da parte di quasi tutta l'aula. I consiglieri di Pd, Cittadini, Forza Muggia, Lega, Fratelli d'Italia, Movimento Cinque Stelle, Meio Muja e Obiettivo comune hanno votato il sì al progetto. A sorpresa invece gli esponenti della Lista Marzi si sono defilati: Antonino Ferraro ha abbandonato l'aula prima del voto, mentre Anna Demarchi e la stessa Laura Marzi si sono astenute.«Non sono concorde con le modalità con le quali è stata presentata la mozione, non ne discuto i contenuti», la precisazione del sindaco. Soddisfatto, in parte, Finocchiaro: «Era una mozione in cui credevo. Purtroppo c'è stato qualche problema di comunicazione tra il mio partito e il sindaco, non c'è stato forse il tempo per discutere di questa mozione nonostante l'avessi presentata un mese fa ma i contenuti erano buoni e infatti è stata ampiamente condivisa da quasi tutta la maggioranza e da tutta l'opposizione».La mozione presentata da un consigliere dal partito più grande di maggioranza ha in effetti creato qualche malumore interno al centrosinistra, poi sfociato nell'astensione di Marzi e Demarchi. «Spiace, ma è giusto ricordare come il compito di un consigliere comunale non sia solamente alzare o abbassare la mano. Con questa mozione il Consiglio ha compiuto un piccolissimo atto per risolvere un grandissimo problema», incalza l'esponente dei dem rivieraschi. Finocchiaro ha suggerito di recepire le necessarie risorse attraverso il parziale riutilizzo delle economie d'asta della gara del secondo lotto funzionale di Acquario o mediante il parziale riutilizzo dell'avanzo libero del 2018 o ancora, in subordine, mediante la richiesta di nuove contribuzioni a enti pubblici o privati inserendo se necessario la nuova opera nel Piano triennale delle opere pubbliche. «In Consiglio è emerso che avremo un avanzo di bilancio di circa un milione. L'intervento previsto per la realizzazione della rampa si aggira attorno ai 50 mila euro. Le risorse, dunque, ci sono», la chiosa di Finocchiaro.Come votato dal Consiglio comunale, nella progettazione definitiva ed esecutiva verrà coinvolta la Consulta disabili e il Criba Fvg, il Centro regionale di informazione sulle barriere architettoniche del Friuli Venezia Giulia.
Domani per iniziativa di Photo Imago si inaugura a Muggia un'esposizione con gli scatti del figlio di Elio frutto di reportage nelle aree colpite dal terribile uragano del novembre scorso
da "Il Piccolo"
mercoledì, 12 giugno 2019
L'obiettivo di Stefano Ciol nel cimitero degli abeti delle valli "tempio di Dio"
Claudio Ernè
Migliaia di alberi abbattuti dalle raffiche di un vento che a memoria d'uomo mai si era scatenato con tanta dirompente violenza sui nostri boschi. Migliaia e migliaia di abeti distesi al suolo sulle pendici di valli che si sono trasformate in cimiteri. E assieme agli alberi centinaia di animali che in quei boschi avevano trovato stabile dimora in nidi e tane.Al massacro della Val Visdende, quella che fino al novembre scorso era definita per la sua bellezza "tempio di Dio, inno al Creatore", il fotografo Stefano Ciol ha dedicato un reportage che ha coinvolto anche buona parte dei territori montani del Friuli e dell'adiacente Veneto devastati da un vento che ha raggiunto per tre giorni velocità prossime ai 190 chilometri l'ora. «Sono partito dall'area di Timau, poi ho fotografato la zona di Arta Terme e Sappada da cui la val Visdende dista pochi chilometri». Ciol si è trovato di fronte a un paesaggio del tutto nuovo, nemmeno immaginato da chi si era tappato in casa per sfuggire alle raffiche dell'uragano: quando le raffiche si erano placate e il rumore sordo degli alberi che cadevano al suolo si era attenuato per poi sparire del tutto, il fotografo si era mosso e si trovato davanti a una landa desolata, uno scenario simile a quello della linea dei tanti fronti della prima guerra mondiale, quando gli abeti e gli altri alberi venivano spianati dai colpi delle bombarde, degli obici, dei cannoni.Il risultato di questo doloroso censimento effettuato con l'obiettivo ma soprattutto col cuore di chi ama l'ambiente, sarà esposto a Muggia a partire da domani, alle 18, nella sala comunale d'arte moderna dedicata a Ugo Carà in via Roma 9: l'iniziativa, a cura di Fabio Rinaldi e presentata da Guido Cecere, è di "Photo Imago", associazione che da almeno trent'anni si occupa di fotografia e mostre di qualità.Grazie a questa esposizione un disastro che non è stato ancora compreso pienamente nelle sue conseguenze ambientali ed economiche, ritorna alla ribalta della cronaca e diventa protagonista di una rassegna che intende riproporre ai cittadini un evento che non ha uguali nella storia degli ultimi cento anni della nostra montagna, una storia che è stata ormai praticamente espulsa dalle pagine dei giornali e dai programmi televisivi. Scomparsa, nascosta, dimenticata nonostante le stime dei danni parlino di due miliardi di euro di danni, 600 milioni dei quali nel solo territorio del Friuli.Caparbiamente Stefano Ciol ha voluto raccontare ciò che molti altri non raccontano e ha stampato nello studio di Casarsa che divide col padre Elio, il decano dei fotografi d'arte regionali, numerose immagini di grande e grandissimo formato.Alla devastazione del paesaggio della val Visdende l'autore ha affiancato nella mostra immagini di contenuto opposto. Dolci colline verdi illuminate da raggi di sole al tramonto, filari di alberi, siepi e prati levigati. Ha voluto così sottolineare, usando la contrapposizione, la fine di un ambiente montano che per riprendere l'antico aspetto dovrà attendere tra i 30 e i 40 anni. A patto che altri uragani non si scatenino nelle pendici delle nostre valli. Ecco perché la mostra ha per titolo "Natura tra splendori e ferite". Le ferite inferte alla val Visdende ma anche alla val di Fiemme e a Panareggio, hanno coinvolto tutta la "filiera" del legno. Il vento impetuoso ha abbattuto gli abeti rossi di risonanza con cui i liutai, eredi della tradizione di Nicolò Amati e Antonio Stradivari, costruiscono violini, viole, violoncelli, arpe e chitarre di grande pregio. Sarà possibile recuperando i tronchi adagiati per mesi e mesi sotto la neve, trovare legni di uguale risonanza? Non si sa.Ma non basta. Da quei tronchi - 8,6 milioni di metri cubi- ora riversi al suolo, i mastri d'ascia per secoli hanno ricavato alberi e pennoni di velieri, talvolta fasciame, costole e carene, remi e timoni. La tempesta scoppiata lo scorso 26 ottobre e protrattasi per una settimana ha messo in crisi oltre all'ambiente montano l'intero settore del legno. Stefano Ciol lo ha compreso e con la sua macchina fotografica ha documentato una vicenda epocale. A futura memoria. «Mi sono mosso in quelle valli anche se nessun cliente si era fatto avanti chiedendomi di documentare l'accaduto. Pensavo a un libro ma finora non ho trovato un editore disposto a stamparlo e a metterlo sul mercato. Con alcuni amici, appassionati di fotografia stiamo pensando di autofinanziarci, coinvolgendo anche altre persone disposte a versare una piccola quota per entrare in questo progetto dedicato agli effetti del cambiamento climatico».
Collettiva alla sala Negrisin
da "Il Piccolo"
mercoledì, 12 giugno 2019
Sabato alle 18.30, alla sala Negrisin di Muggia, inaugurazione de "41esima mostra di artisti muggesani", la collettiva organizzata dalla Fameia Muiesana. La mostra potrà essere visitata, a ingresso libero, fino a domenica 7 luglio.
Offre da bere con i soldi rubati al negoziante
da "Il Piccolo"
martedì, 11 giugno 2019
Un uomo di 64 anni sorpreso in trattoria: aveva sottratto il portafoglio al fruttivendolo di via D'Annunzio. Denunciato
Piero Tallandini
«Chi non beve in compagnia o è un ladro o è una spia» rivela un conosciutissimo proverbio della saggezza popolare. E allora come potrebbe destare sospetti un prodigo avventore che offre da bere a tutti in una trattoria? Eppure, come dimostra il curioso episodio avvenuto a Muggia, a volte le apparenze ingannano, e anche i proverbi. Chiedere - per conferme - alla vittima di questa storia, il noto commerciante muggesano Daniele Varagnolo, titolare del negozio di frutta e verdura di via D'Annunzio. Un 64enne muggesano, approfittando di un momento in cui Varagnolo era impegnato a servire un altro cliente, ha rubato il portafoglio del commerciante dove erano custoditi circa 600 euro in contanti. Poi si è allontanato con nonchalance. Di solito nelle ore immediatamente successive a un furto ci si immaginerebbe un comportamento all'insegna della massima circospezione. Non così il 64enne che con il malloppo si è recato in una vicina trattoria. Qui, oltre a concedersi qualcosina da mettere sotto i denti, si è dedicato soprattutto al "beverage", il tutto all'insegna di tanta, tantissima generosità. Pure troppa, forse. Un modo più o meno inconscio per allontanare i sospetti, magari pensando alle proverbiali parole di cui sopra? Insomma, giri di "caliceti" a volontà offerti agli amici in un clima festoso e conviviale. A rovinare l'atmosfera, però, ha provveduto poco dopo il figlio del fruttivendolo che nel frattempo si era messo alla ricerca del sospettato. Un uomo che il derubato conosceva bene. Daniele Varagnolo non si sarebbe aspettato un simile colpo basso. «L'altra mattina non mi sono accorto di nulla quando quella persona mi ha portato via il portafoglio - racconta -, perché stavo parlando con un cliente e avevo perso di vista il ripiano dove lo avevo appoggiato. Appena mi sono accorto che il portafoglio era sparito, però, mi sono subito fatto un'idea di quello che poteva essere successo. È stato mio figlio ad andare a cercarlo e a trovarlo nella vicina trattoria dove stava mangiando, bevendo e pagando da bere agli amici. Quando ha visto mio figlio ha prima cercato di negare l'evidenza, ma poi ha capito che ormai non ci sarebbe stato più nulla da fare. Quantomeno siamo riusciti a recuperare 500 euro su 600».Eccoci all'epilogo. Sul posto è arrivata la polizia di Stato dal Commissariato, il 64enne è stato identificato (S.M. le sue iniziali) e infine è scattata l'inevitabile denuncia. Dovrà rispondere di furto aggravato.
A Chiampore non arriveranno altre antenne
da "Il Piccolo"
martedì, 11 giugno 2019
Le emittenti del Monte Castellier non saranno spostate a Chiampore». Parola dell'assessore all'Ambiente di Muggia Laura Litteri. Una presa di posizione, netta, assunta in seguito alla ultima delibera approvata dal Consiglio comunale che ha avuto in oggetto l'adozione della Variante 38 al Prgc che aveva messo in allarme alcuni residenti chiamporini. «Dal 2013 ad oggi la strada intrapresa dall'amministrazione è stata quella di delocalizzare in aree diverse dall'abitato di Chiampore le antenne che sorgevano su tralicci abusivi al fine di ridurre il numero di antenne presenti in quell'area», ricorda Litteri. L'idoneità alla trasmissione dei segnali radiotelevisivi dei siti alternativi individuati è stata verificata attraverso uno studio commissionato all'Università di Udine: a conclusione dell'iter sono stati selezionati due siti per la localizzazione degli impianti, ossia Castellier e Fortezza. Un primo risultato pratico è stato ottenuto con la costruzione del traliccio in località Castellier, che ha comportato il contestuale abbattimento di sette tralicci nella zona di Chiampore e la riduzione degli sforamenti delle emissioni. «È un dato di fatto che, a fronte di una cinquantina di punti di misurazione che erano in precedenza al di sopra dei limiti di legge, attualmente non c'è alcun punto sopra i valori consentiti, come confermato dai rilievi Arpa di febbraio», spiega Litteri. Anche le emissioni nel nuovo sito di Castellier sono «perfettamente a norma». A scompaginare i piani è stata la Regione che ha deciso di togliere dal Piano di delocalizzazione il sito di Castellier in seguito al rinvenimento di reperti di interesse archeologico che hanno comportato l'estensione del vincolo a quell'area. È stato quindi necessario avviare un aggiornamento del Piano di delocalizzazione trovando, d'intesa con la Soprintendenza, un nuovo sito alternativo, sempre in località Castellier, che fosse compatibile con i vincoli introdotti dalla Soprintendenza stessa. «Allo stato attuale rimane impossibile modificare l'assetto delle emittenti radio fino a quando non sarà resa disponibile la nuova localizzazione individuata dalla delibera», aggiunge l'assessore. Non solo quindi non è possibile installare nuovi impianti, ma nemmeno spostare emittenti radio. Fanno eccezione, «per questioni puramente tecniche», le emittenti televisive le quali, secondo i dettami della nuova delibera, potranno essere spostate all'interno del comprensorio di Chiampore sempre nel rispetto dei limiti di legge. «L'effetto di questo atto è che una antenna televisiva si sposterà su un traliccio più distante dalle abitazioni, lasciando vuoto il traliccio sul quale si trovava, che potrà così essere abbattuto, quindi - conclude Litteri - è del tutto infondato il timore che alcune emittenti attualmente presenti sul Monte Castellier possano essere trasferite a Chiampore. Non certo quelle radio e tanto meno quelle televisive, che non sono neppure presenti nell'impianto di Santa Barbara».
Muggia si raduna per l'addio a Re Carnevale
da "Il Piccolo"
domenica, 9 giugno 2019
Dai delegati istituzionali ai colleghi delle compagnie fino alla gente "comune": l'intera cittadina ha salutato il mitico Dario Macor
Muggia ha reso ieri l'ultimo saluto al "suo" Re Carnevale, Dario Macor, scomparso la scorsa settimana a 72 anni. Per accompagnare il feretro si è mossa l'intera città, dai rappresentanti istituzionali - il sindaco di Muggia Laura Marzi e quello di Trieste Roberto Dipiazza in primis - agli esponenti di tutte le compagnie del Carnevale, evento principe per i muggesani, con i quali Macor ha condiviso negli anni momenti di grande gioia e divertimento, oltre che di impegno organizzativo, fino alla delegazione della Confartigianato, associazione di cui Macor ha fatto parte per lunghi anni, guidata dal presidente, Dario Bruni, e alle delegazioni slovene. Ma sono stati tantissimi, accanto ai familiari, la moglie Laura e le figlie Gilda e Jessica in testa, anche i "semplici" cittadini, che di Macor hanno sempre apprezzato l'inventiva, il dinamismo, la naturale predisposizione al sorriso e all'allegria.«È di grande conforto - ha detto Marzi - vedere questa straordinaria partecipazione di tutta la città di Muggia ai funerali di Dario Macor. Quando venerdì scorso mi è giunta la notizia della sua scomparsa, pur essendo a conoscenza della gravità delle sue condizioni, ho stentato a credere che se ne fosse andato veramente, perché è difficile accettare la sconfitta di un combattente come Dario, in un momento della sua vita nel quale aveva ancora tanti progetti da portare avanti. Ma la bontà di una vita non dipende dalla durata, ma dalla sua qualità. Dario è stato un cittadino che ha profondamente amato la sua città, un uomo onesto, sensibile e generoso. È stato uno stimato imprenditore, innamorato del suo lavoro, che ha sempre affrontato con grande impegno, portando lustro a Muggia. Per tutti noi è stato soprattutto Re Carnevale, al quale i sindaci, negli anni, hanno consegnato le chiavi della città, come da tradizione, in occasione del Giovedì grasso. Dario Macor resterà per sempre nei nostri cuori l'amatissimo Re Carnevale che oggi la città ha omaggiato e onorato e so che ci mancherà moltissimo». Parole in ricordo di Macor sono state pronunciate, con particolare emozione, anche da Dipiazza, che svolse il primo mandato di sindaco proprio a Muggia, da Bruni, e da Daniele Stefani, presidente della compagnia La Bora, di cui Macor faceva parte. Esaurito il rituale funebre, la mattinata si è conclusa con un brindisi nella piazza principale, un appuntamento che Re Carnevale avrebbe certamente apprezzato.-
Strada del Lazzaretto: arrivano i lampioni
da "Il Piccolo"
domenica, 9 giugno 2019
Partito il cantiere per l'installazione di nuovi impianti. Porteranno l'illuminazione nei punti che ne sono privi
Il potenziamento dell'illuminazione pubblica e la manutenzione dei relativi impianti. Si è aperto l'atteso cantiere sull'ex Provinciale 14 del Lazzaretto. L'arteria, declassata a Strada comunale il 22 marzo 2018, è da qualche giorno protagonista di un intervento atto a creare dei nuovi punti luce in zone che attualmente sono prive di illuminazione pubblica. La cifra investita dall'amministrazione Marzi è di circa 18 mila euro.Nel dettaglio l'intervento comprende un nuovo cavidotto di collegamento con l'impianto già presente sul lato mare, tre nuovi pozzetti di derivazione con chiusino in ghisa, un nuovo blocco fondazionale in calcestruzzo, la posa in opera di una linea elettrica di alimentazione e l'esecuzione dei collegamenti elettrici. Una manutenzione straordinaria necessaria, come puntualizza il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Francesco Bussani: «Stiamo intervenendo sui tratti nei quali non sono in programma interventi di riqualificazione costiera in quanto la posa dei pali prima dell'esecuzione dei lavori di riqualificazione creerebbe interferenze e ostacoli. Al momento, però, è già stato eseguito il passaggio della linea sul lato monte, il che ha creato le condizioni per poter proseguire anche in prossimi ulteriori interventi di potenziamento dell'illuminazione dell'area». Dopo il sopralluogo con il gestore della rete Hera Luce, era emersa la necessità di posizionare i pali a bordo strada lato monte, in quanto non risultava possibile l'installazione lato mare.«Stiamo quindi intervenendo nel tratto stradale a Sud del terrapieno Acquario, a partire dall'attraversamento pedonale in corrispondenza delle prime piazzole, che risultava completamente privo di illuminazione ma che a breve vedrà pertanto risolta questa criticità», aggiunge Bussani.L'intervento sta interessando in questi giorni, infatti, il getto dei pozzetti, cui seguirà la posa dei pali. «Il Comune di Muggia ha avviato un processo di riqualificazione del tratto costiero, da Porto San Rocco sino a Lazzaretto, che è stato recepito nella variante 31 al nuovo Piano regolatore e che ha trovato attuazione con linee di finanziamento accordate dalla Regione con il ripristino del tratto costiero tra il Molo a T e Punta Olmi e la messa in sicurezza dell'interramento del terrapieno Acquario, con particolare attenzione al contenimento del traffico veicolare e all'adeguamento di percorsi ciclopedonali prima inesistenti», ricorda il sindaco Laura Marzi. E Bussani intanto annuncia nuovi interventi similari: «L'illuminazione pubblica del territorio non è un aspetto da sottovalutare. Per questo il cantiere di Lazzaretto non sarà un intervento isolato, ma solo il primo di una serie che ci vedrà impegnati, prossimamente, anche a Muggia Vecchia».
Il popolo dell'orgoglio gay invade le strade di Trieste
da "Il Piccolo"
domenica, 9 giugno 2019
Balli, bandiere multicolor e slogan contro omofobia e ogni forma di discriminazione. Elisa: «I pregiudizi resistono: oggi serve sfilare per far capire da che parte si sta». Più di diecimila in marcia
Almeno 10 mila persone hanno sfilato nel centro di Trieste per il Fvg Pride, sfociando in piazza Unità. Secondo gli organizzatori i partecipanti erano 12 mila. In ogni caso una manifestazione come non se ne vedevano da moltissimi anni a Trieste, anche contando l'adunata anti-fascista dello scorso autunno. Questa la cronaca della giornata. Attorno alle 14 una folla festosa si raduna in piazza Libertà. Spuntano le bandiere, gli striscioni e i cartelli delle oltre 70 associazioni che prendono parte alla manifestazione. Ma il corpo del Pride sono i singoli cittadini, incluse numerose famiglie con bambini, che vi prendono parte. Il simbolo più diffuso è l'arcobaleno, che decora vestiti, vessilli, volti. Gli slogan spaziano dal didascalico al surreale. Un cartello recita "Stesso amore - Stessi diritti", a chiarire che in ballo non c'è solo «la libertà di andare a letto con chi si vuole», come commentato da alcuni esponenti politici, ma un problema di uguaglianza dei diritti. Un altro sceglie invece la via dell'assurdo: "Di contronatura c'è solo la pizza sull'ananas". Tra le bandiere c'è di tutto, perfino una grande bandiera alabardata con il rosa al posto del rosso triestino. Il corteo si snoda un po' per volta nel centro cittadino, accompagnato dalla musica dei furgoni e dal ritmo di un gruppo di percussionisti della Banda Berimbau, molto apprezzati dai manifestanti. Sfilano anche gli esponenti del mondo politico: si vedono il segretario regionale del Pd Cristiano Shaurli e il consigliere regionale Francesco Russo (con tanto di corona di fiori arcobaleno), ma anche l'ex sindaco Roberto Cosolini e la consigliera comunale Antonella Grim. Il consigliere regionale di Open Fvg Furio Honsell dichiara: «La manifestazione di oggi con il grande numero di partecipanti soprattutto giovani dimostra quanto bisogno di diritti civili c'è. È stata imbarazzante l'assenza di rappresentanti delle amministrazioni dei comuni capoluogo della regione, nonché della Regione. Sono tanti i cittadini che non si riconoscono più in questi rappresentanti». Il Pride attraversa via Ghega e piazza Oberdan prima di imboccare via Carducci in senso contrario. Sono punti della memoria delle violenze ai tempi dell'occupazione nazista della città. Il corteo si dirige poi verso piazza San Giovanni e corso Italia. Dalle finestra di una casa di riposo si affaccia un gruppo di anziane, incuriosite dal fiume di gente che scorre più in basso. I manifestanti le salutano, loro rispondono sorridendo. La destinazione finale del Pride è Riva del Mandracchio, ovvero davanti a piazza Unità. Una soluzione di compromesso, dopo le polemiche delle scorse settimane. L'esito è prevedibile: dopo aver sfilato davanti a piazza della Borsa il corteo passa le rive e sfocia di fatto in Piazza Grande, un po' alla volta, mentre dal furgone si tengono i discorsi finali degli organizzatori. Antonella Nicosia, presidente del comitato Fvg Pride e di Arcigay Arcobaleno Trieste e Gorizia onlus ricorda che le leggi razziali del '38 furono proclamate lì, poi tornare all'attualità: «Ricordatevi cosa è successo in questa Regione negli ultimi anni. In questa piazza, per mesi, è stata negata dal Comune la sala matrimoni per celebrare le unioni civili e quando il tribunale ha ricordato la Costituzione, l'amministrazione ha ceduto ma con uno sfregio finale: cambiare il nome alla sala che ora si chiama Tergeste. Le persone Lgbt non sono state ben accette nel Comune, la casa che dovrebbe essere di tutti i cittadini, ma invece può ospitare senza problemi i sodali di Casapound, come accaduto qualche settimana fa. Non abbiamo avuto il permesso di allestire il palco in questa piazza ma Dipiazza, per paura di un ricorso al Tar, ci voleva dare il contentino di Piazza Verdi. Ci dispiace sindaco, porteremo la sua amministrazione in tribunale per le discriminazioni nei confronti di chi lei dovrebbe rappresentare». Nicosia stigmatizza poi la scelta della Regione di abbandonare togliere i fondi al progetto "A scuola per conoscerci", contro il bullismo omofobico a scuola: «Chi non si oppone a questa violenza in particolare, come anche alla violenza di genere, è complice di quei fatti di cronaca che troppo spesso sentiamo».Francesco Bilotta di Rete Lenford - Avvocatura per i diritti Lgbti attacca il Comune per il palco negato in piazza Unità: «La negazione di quel palco è la dimostrazione lampante che il fascismo non è consegnato alla storia. E non lo sarà finché ci sarà qualcuno a cui sarà negata la dignità e la libertà di autodeterminazione. Finché ci saranno persone escluse, cancellate dalla società. È questa convinzione che ha spinto 50 anni fa le persone dello Stonewall Inn a ribellarsi alla polizia. È questa convinzione ad aver animato ogni Pride che in ogni parte del mondo. È questa convinzione che ci anima anche oggi. Il Pride oggi in Italia nel 2019 è un appello alla vigilanza. Un appello a tenere gli occhi aperti contro gli attacchi alla dignità e alla libertà di ogni tipo».Dal palco vengono infine ricordati i due Pride "gemelli" di Klagenfurt e Zagabria.Poco prima, non molto distante da lì, un gruppo di fedeli si era riunito nella chiesa della Beata Vergine del Rosario per partecipare al "Santo Rosario per la famiglia naturale" tenuto dal parroco Stefano Canonico. Un drappello di forze dell'ordine è schierato davanti alla chiesa, ma il loro intervento non è necessario. A parte qualche curioso, i due eventi finiscono per non intersecarsi.Dopo la manifestazione la festa prosegue in Cavana e a Muggia, dove si tiene il Music Festival. È lì che, alle 21.30, interviene la cantante monfalconese Elisa in veste di madrina. La cantante porta la sua storia famigliare come testimonianza: «So cosa significa essere giudicati e discriminati. L'amore è amore e non ci sarebbe nemmeno bisogno di arcobaleni, musica e cortei per dirlo. Invece oggi non siamo ancora tutti uguali. In questi tempi spesso l'umanità viene a mancare e allora tocca sfilare, ridere, ballare e abbracciarci più forte. Far capire da che parte si sta». Secondo Elisa «solo se non si è compiuta una crescita umana» si può pensare che le persone Lgbt non possano essere genitori come tutti gli altri, o avere altrettanto «senso etico». Una condizione, il pregiudizio, che Elisa paragona al buio: «Qui invece vedo luce, vedo persone che si amano e amano la vita. Io vi considero un'ispirazione e un modello di integrità, etica e morale, di trasparenza e purezza».Tira le somme del Pride Angela Cattaneo, presidente di Lune-Alfi: «Abbiamo passato mesi di notti insonni e energie tutte dedicate a questa giornata. Oggi siamo state ripagate totalmente. Grazie a tutte e tutti, Trieste sei bellissima così colorata».
Drag, bimbi e coppie "agé". E c'è chi ha fatto coming out proprio in corteo. «La libertà non è più un tabù». I mille volti dell'arcobaleno
da "Il Piccolo"
domenica, 9 giugno 2019
Lilli Goriuptrieste. I baci schioccano e i motori si scaldano in attesa della partenza. Ci sono bolle di sapone che si levano nell'aria, cerchietti e costumi da unicorno, costumi da bagno per i più accaldati e poi ancora glitter, girandole, palloncini, parrucche, trucchi. Come in ogni parata che si rispetti, ci sono pure i carri. Su quello dell'Associazione genitori, parenti e amici di omosessuali (Agedo) delle giovanissime ballerine danzano salutando la folla. Attorno al furgone viola delle "transfemministe" di Non Una Di Meno si leggono slogan come «siamo ribellissime» o «streghe lesbiche contro il patriarcato». «Siamo qui per celebrare la nostra scostumata libertà - dicono al megafono - nel rispetto di tutti i corpi e del loro fondamentale consenso». Poco più avanti tutti vogliono una foto con la drag queen, che riesce a essere altera in abito da sera rosso, spacco vertiginoso sul davanti, autoreggente e tacco dodici dello stesso colore. Sul capo porta una corona di piume arcobaleno che si apre a raggiera, come la coda di un pavone. Lo spezzone di Mediterranea Saving Humans si trascina dietro una vera e propria barchetta sotto la quale sono state affisse delle rotelle. Fabrizio e Stefano invece camminano mano nella mano, vestiti di cuoio nero e borchie di metallo. Fabrizio è di Taranto e sta partecipando al suo primo Pride. Stefano è di Padova e per lui invece «non è il primo Pride - racconta -. Ho sessant'anni e quand'ero ragazzo l'argomento era tabù. Mi fa piacere che oggi ci siano eventi di questo tipo. Fabrizio è venuto a trovarmi per il weekend, così abbiamo preso il treno e siamo venuti a Trieste. Ce la facciamo in giornata». C'è chi critica i Pride definendoli una carnevalata. Come risponde a tale accusa chi invece vi partecipa con convinzione? «Bisogna ricordare - prosegue Stefano - che il primo Pride, esattamente cinquant'anni fa, è stato una rivolta (il riferimento è ai moti di Stonewall, negli Usa, ndr). I travestiti e gli omosessuali che venivano regolarmente picchiati dalla polizia si ribellarono. Tuttora ci si veste in maniera eccentrica e colorata anche per ricordare quei fatti, quelle persone, che a lungo furono costrette a nascondersi. Non è una carnevalata». Yamila Piney arriva dagli Stati Uniti e si è trasferita in città da poco. Da Amsterdam a Chicago, di marce per i diritti ne ha viste parecchie. «La cosa che oggi mi colpisce di più - commenta - è vedere così tante persone con altrettanta consapevolezza. Si vede che non solo si stanno divertendo ma stanno anche manifestando per i propri diritti. Si tratta di un tema molto serio. È bello anche conoscere un nuovo aspetto di Trieste. Non avevo ancora avuto l'occasione di vedere la città così». Ci sono i ragazzi di Progetto Ruah, cristiani e omosessuali, che portano con orgoglio le spillette "marito e marito". «Siamo felici di vedere tante famiglie, tanti bambini - spiega il loro presidente, Gianluca Tornese -. Ci sono pure i nostri genitori. Non serve essere gay per sostenere i diritti dei gay: questo è il senso della giornata». Teresa, triestina, ha solo 19 anni e approfitta del Pride «per fare coming out: sono una persona pansessuale, di solito è difficile spiegarlo pubblicamente ma occasioni come questa dimostrano che si stanno facendo passi avanti». Man mano che il serpentone umano procede si moltiplicano simpatizzanti e curiosi che accorrono agli incroci delle strade per vedere com'è o scattare una foto. In via Filzi gli studenti della Scuola per interpreti e traduttori abbandonano per un attimo le loro aule e si affacciano sulla strada per salutare il passaggio del corteo. Lo stesso fanno molte commesse e commessi di negozi e gestori di bar. Più di un locale ha fatto sventolare la bandiera arcobaleno dalle proprie vetrate, in segno di solidarietà. Dietro piazza Unità ce n'è una pure sull'ingresso di un negozietto che si trova esattamente di fronte alla parrocchia della Beata Vergine del Rosario, dove nel frattempo si svolge il "rosario riparatore" supportato dall'ultradestra cittadina.
Elisa madrina della sfilata Parlerà dal palco a Muggia
da "Il Piccolo"
sabato, 8 giugno 2019
Ritrovo alle 14.30, poi la sfilata in centro e di sera trasferimento per i concertinella cittadina rivierasca. Nessuna chiusura al traffico ma rallentamenti in vista
Lilli Goriup TRIESTE. Elisa sarà la madrina del Fvg Pride. Dopo il giocatore dell'Udinese Felipe, che svolse un ruolo analogo nel 2017, stavolta spetta alla nota cantante bisiaca, star internazionale della musica, sostenere i diritti delle persone Lgbtqia+ nella propria regione. La parata è in programma per oggi pomeriggio a Trieste e per l'occasione sono attese migliaia di persone. Ieri si è svolto il vertice decisivo in prefettura per definire gli ultimi dettagli, che pertanto finalmente sono stati resi noti. L'appuntamento, come è risaputo, è alle 14.30 nei pressi della stazione ferroviaria. Il ritrovo ufficiale è in largo città di Santos (uscendo dalla stazione sulla destra) ma, vista la grande partecipazione attesa, probabilmente si sforerà nell'adiacente piazza Libertà per contenere tutti i manifestanti. Da qui ad ogni modo si proseguirà per via Ghega, via Filzi, via Galatti, piazza Oberdan, via Carducci, ponte della Fabra, piazza Goldoni, corso Italia, piazza della Borsa, via del Canal Piccolo, piazza Tommaseo, riva Tre Novembre e piazza Unità, approdando infine in riva del Mandracchio. Dalle Rive ci si sposterà a Muggia per i concerti gratuiti, in programma dalle 20 in piazzale Alto Adriatico: dal palco interverrà anche Elisa. Ci si può arrivare con la navetta express del Pride (partenze dalla Stazione marittima dalle 19.15 alle 21.15 ogni mezz'ora e ultima corsa alle 21.30) versando un'offerta di 2 euro, oppure con la linea 20 del trasporto pubblico (capolinea in stazione; fermate centrali in via Carducci e largo Barriera). C'è inoltre il traghetto in partenza ancora una volta dalla Stazione marittima alle 19.30. Per rientrare a Trieste l'ultima corsa della 20 in partenza da Muggia è alle 00.55. Tornando al corteo, la Prefettura ha fatto sapere che non ci si aspetta contromanifestazioni, né momenti di particolare tensione. È stata stimata una partecipazione attorno alle 4 mila persone ma il numero potrebbe variare sia per eccesso sia per difetto. Nel 2017, a Udine, i manifestanti erano stati circa 5 mila. Per queste ragioni è stato previsto un rinforzo di un centinaio di uomini in aggiunta alle forze territoriali già presenti «per garantire il sereno svolgimento della manifestazione». Disagi quasi sicuramente coinvolgeranno invece la viabilità, che sarà via via modificata in base allo sviluppo della manifestazione: non sono previsti stop del traffico. Analogamente Trieste Trasporti ha annunciato che l'intera rete bus potrebbe subire modifiche e rallentamenti. Particolarmente "calda" sarà la linea 6 per Barcola, che potrebbe addirittura essere interrotta. Fino all'ultimo, intanto, continuano ad arrivare adesioni al Pride, tra cui quelle di "Un'altra città Trieste" e della sezione triestina del Partito Comunista Italiano. Mediterranea Saving Humans ribadisce che «sarà presente per i diritti di tutti e contro ogni discriminazione. La fase securitaria e razzista che segna i tempi del sovranismo sta rivelando anche forme articolate di resistenza». Tra patrocini, adesioni e altre forme di supporto le realtà a sostegno del Pride sono sull'ordine delle centinaia. A fare da sfondo ci sarà un episodio di cronaca. È di ieri la notizia che una coppia lesbica è stata brutalmente picchiata a bordo di un autobus, a Londra, per essersi rifiutata di baciarsi a comando, per il divertimento del branco. «Anche per questo aderiamo al Pride a Trieste», fa sapere il Pd Fvg. Quello di oggi appartiene a una serie di Pride che si stanno svolgendo in Italia come nel resto del mondo: l'occasione è il 50° anniversario dei moti di Stonewall. Il culmine sarà la parata finale del World Pride, il 30 giugno a New York.
ViviMuggia volta pagina: Lestan presidente
da "Il Piccolo"
sabato, 8 giugno 2019
Alessandro Lestan è il nuovo presidente di ViviMuggia. Dopo la decisione dell'uscente Katja Mistero di non ricandidarsi, il sodalizio che riunisce circa una quarantina di commercianti sparsi nel territorio muggesano volta dunque pagina. A reggerne le sorti è stato scelto un muggesano, classe 1971, già segretario di ViviMuggia, con alle spalle una candidatura alle ultime elezioni comunali nelle fila della lista civica Obiettivo comune per Muggia. Lo scorso dicembre Lestan aveva dato vita al comitato Amo Muggia, apartitico e apolitico, formato da oltre 60 commercianti del centro storico e delle zone limitrofe, in cui aveva dichiarato lo stato di crisi del commercio a Muggia appellandosi al Comune per un aiuto. Titolare della Bottega degli animali, Lestan sarà a capo di un direttivo così composto: vicepresidente Simone Viola, tesoriere Margherita Velia, segretaria Fabiana Secoli, consigliere Patrizia Chermaz, consiglieri probiviri Diana Colombin e Elisa Basec.
Finissage mostra Gioconda
da "Il Piccolo"
sabato, 8 giugno 2019
Domani, dalle 16, si svolgerà al Museo Carà di Muggia, il finissage della mostra "I baffi alla Gioconda 2 (1996-2019)". La mostra potrà essere visitata a ingresso libero ancora fino a domenica. Gli orari: oggi dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, domenica dalle 10 alle 12.
Da Monfalcone e Umago dritti in piazza Marconi. Bande in festa a Muggia
da "Il Piccolo"
sabato, 8 giugno 2019
Gianfranco Terzoli
Bande in piazza stasera a Muggia. Alle 20.15 torna la rassegna bandistica a ingresso libero organizzata annualmente dalla Filarmonica di Santa Barbara e che in questa edizione avrà un carattere internazionale, con presenze orchestrali da Croazia e, in agosto, Francia. Quest'anno saranno due le bande a esibirsi in piazza Marconi nell'ambito della prima serata della manifestazione: saranno di scena infatti l'orchestra a fiati croata Nasa Sloga di Babici guidata dal maestro Manuel Cerneka e la Banda vivica Città di Monfalcone diretta da Enrico Visintin. La rassegna proseguirà poi nel secondo fine settimana di agosto quando sarà ospite della rassegna l'Independante de Messei proveniente dall'omonima cittadina in Normadia che si esibirà nel tardo pomeriggio con un repertorio marciante e quindi in un concerto serale quando suonerà anche alcuni brani assieme alla Filarmonica.«Si tratta - anticipa il presidente del sodalizio muggesano, Daniele Scalembra - di una mini rassegna di bande che organizziamo per il quinto anno in questo periodo invitando formazioni sia del territorio che della regione o anche in ambito nazionale per offrire loro uno spazio per esibirsi nella nostra cittadina e portare così la propria musica ai nostri concittadini anche in un'ottica di scambio culturale. Stasera poi per Muggia è una data particolare che coincide con l'ultimo saluto al nostro caro concittadino Dario Marcor: il nostro pensiero andrà anche a lui».La storia della Nasa Sloga inizia nel lontano 1913 nel piccolo paese di Babici, vicino a Umago, dove un gruppetto di entusiasti, amanti della musica e delle note fonda una banda d'ottoni. La banda conta oggi una trentina di elementi mentre altri 10 musicisti più giovani stanno frequentando il corso di musica per entrare nel gruppo. La "Città di Monfalcone" è nata nel '51. Il suo intento è quello di diffondere la cultura musicale e preservare le tradizioni musicali del territorio.
Dal basket alla vela. Gli sport di Muggia a misura di bambino
da "Il Piccolo"
venerdì, 7 giugno 2019
Nel vivo la tre giorni nella quale i 400 alunni degli istituti Lucio e Pangerc hanno la possibilità di provare in vari punti della città le discipline praticate da 13 club
Prima giornata più che positiva per "Invito allo sport", la tradizionale manifestazione di sperimentazione delle attività sportive esistenti nel territorio muggesano, che quest'anno cresce da due a tre giorni, facendo scendere in campo circa 400 studenti.I bambini delle scuole muggesane appartenenti agli istituti comprensivi Lucio e Pangerc hanno affollato gli stand e le aree a disposizione delle 13 società sportive rivierasche.Calcio, pallacanestro, pallavolo, tennis, judo, taekwondo, corsa, vela, canottaggio, subacquea, danza e ginnastica artistica le discipline alla portata dei ragazzi.La manifestazione farà il bis oggi per chiudersi domani. Ecco le aree sportive create nella cittadina. Ai Giardini Europa ancora oggi si potrà provare il basket grazie all'Interclub, mentre domani il Muggia 90 proporrà l'avvicinamento alla danza e alla ginnastica. Al Ricreatorio Penso Zaule Rabuiese e Muglia Fortitudo daranno la possibilità di misurarsi con il calcio, mentre il tennis sarà curato dal Borgolauro e il taekwondoo dal Free Spirit. Alla Palestra Pacco spazio alla pallavolo con la Venezia Giulia. La sede della Pullino offrirà invece la possibilità di cimentarsi con il canottaggio, oltre ad ospitare il Circolo della Vela e lo Scuba Tortuga per le immersioni.Piazza Marconi vedrà ancora oggi in azione la danza con il Club Diamante e la corsa con l'Evinrude-Muggiatletica, che domani si sposterà poi in via Roma. Sempre domani il PalaCoop ospiterà la Muggesana judo. Da evidenziare infine come domani, provando almeno sei sport e timbrando un'apposita tesserina, i bambini avranno diritto a un buono per una pallina di gelato in omaggio da ritirare al punto informazioni allestito dalle società in piazza Marconi.
Piattelli in beneficenza alle Noghere per sostenere i bimbi del Burlo
da "Il Piccolo"
venerdì, 7 giugno 2019
Andrea Di Matteo
Ritorna "Piattelli in beneficenza", la kermesse che si tiene dal novembre 2011 e che coniuga sport e solidarietà. Domani e domenica la tredicesima tappa di questo evento, organizzato dall'associazione Steel Angels con il patrocinio del Comune di Trieste. Nelle due giornate, sui campi da tiro della Società triestina di tiro a volo di Muggia (Noghere), si confronteranno dalla mattina alla sera le più svariate categorie di tiratori, suddivisi in cinque gruppi: tiratori-tiratori/cacciatori, cacciatori, neofiti, ladies e juniores. Lo scopo di questa manifestazione è soprattutto quello di coniugare due giornate di sport con un momento di solidarietà verso chi ha più bisogno, devolvendo una parte del ricavato alla onlus Associazione per i bimbi chirurgici del Burlo.In dettaglio, la manifestazione sarà articolata su due campi di tiro che vedranno impegnati circa 100 concorrenti. Al termine della gara, prevista domenica alle 18, verranno premiati i tiratori di ogni categoria che si saranno contraddistinti con il miglior punteggio. Questa edizione vedrà per la prima volta la partecipazione di una delegazione ufficiale composta di cinque atleti del corpo della polizia di Stato di Trieste. E da quest'anno gli organizzatori hanno deciso di intitolare la manifestazione all'amico Roby Morsut, prematuramente scomparso, in segno di riconoscenza per la collaborazione prestata nelle precedenti edizioni. Lo Steel Angels ricorda che questo evento sportivo viene riproposto ogni anno grazie alla disponibilità e al sostegno di numerosi sponsor che puntualmente aderiscono alla manifestazione.
«Festa del 2 giugno politicizzata dalla giunta Marzi»
da "Il Piccolo"
giovedì, 6 giugno 2019
«Il 2 giugno è la festa della Repubblica italiana e non delle idee comuniste del sindaco Marzi, dell'assessore Decolle e della maggioranza». Parole al vetriolo quelle di Andrea Mariucci di Forza Muggia, criticato con i colleghi di partito Stefano Norbedo e Giulia Demarchi per l'assenza durante le celebrazioni della recente Festa della Repubblica a Muggia. «Personalmente non sono riuscito a prendere parte alle celebrazioni e alla consegna della Costituzione ai neomaggiorenni, un appuntamento istituzionale che in situazioni normali per me sarebbe più che condivisibile: per volontà della sinistra però la cerimonia del 2 giugno, grazie ad una delibera di Consiglio votata solo da una parte, vede anche la consegna della futuribile e inutile "attestazione virtuale di cittadinanza" per ragazzi stranieri nati in Italia», spiega Mariucci: «Crediamo tuttora che sia stato un errore il voler politicizzare un appuntamento istituzionale come questo». Puntuale la risposta di Decolle: «Il consigliere Mariucci è confuso o cerca di confondere, ma i fatti sono chiari. Il 14 maggio, a tutti i membri del Consiglio veniva ricordato che in occasione della Festa della Repubblica avrebbero avuto luogo delle letture di parti della Costituzione. Si invitavano, quindi, i capigruppo a voler cortesemente individuare dei lettori in modo che due provenissero dalla maggioranza e due dall'opposizione». Ma cosa è successo poi? Dalle mail inviate alla segreteria del Comune, ricostruisce Decolle, si evince come il 21 maggio il capogruppo forzista Norbedo abbia segnalato che a presenziare sarebbe stato il consigliere Mariucci. Il 29 maggio Mariucci ha invece risposto che, diversamente da come comunicato dal suo capogruppo, suo malgrado era costretto a dover revocare la propria disponibilità a presenziare. «Con un preavviso di tre giorni - incalza Decolle - il consigliere ha revocato la propria disponibilità senza addurre, peraltro, alcuna motivazione, motivazione che ora riconduce alla politica con la "p" minuscola, fingendo di non sapere, nonostante la sua lunghissima esperienza, che in sede di Consiglio avrebbe potuto presentare interpellanze, interrogazioni, mozioni e avanzare ogni sua perplessità».
A Muggia 400 bambini incontrano lo sport
da "Il Piccolo"
giovedì, 6 giugno 2019
Da oggi a sabato tre giorni di "approccio" tra gli studenti e 13 società che faranno loro provare le rispettive discipline
Oltre 400 bambini, tra le vie di Muggia, a sperimentare le attività sportive con le società attive sul territorio. Si preannuncia una ventesima edizione di "Invito allo sport" decisamente interessante quella che da oggi sino a sabato compreso, con orario 8.30-12.30, animerà le calli rivierasche. «È un anniversario importante per un'iniziativa che vede lo sport al centro di quella che è una vera e propria festa per i nostri ragazzi», racconta il sindaco Laura Marzi: «Una festa che celebra i valori di uguaglianza, condivisione, rispetto e solidarietà che sono alla base dello sport, ma anche del vivere civile».Quest'anno la manifestazione sarà spalmata non su due bensì su tre giornate: il sabato, infatti, sarà riservato ai genitori che potranno così accompagnare i propri figli. Gli oltre 400 studenti dell'Istituto comprensivo Lucio e dei plessi muggesani dell'Istituto comprensivo Pangerc avranno a propria disposizione ben 13 sodalizi sportivi che presenteranno le rispettive discipline: calcio, pallacanestro, pallavolo, tennis, judo, taekwondo, corsa, vela, canottaggio, subacquea, danza e ginnastica artistica. Questa la mappa dettagliata delle varie attività dislocate sul territorio. Al Ricreatorio Penso ci saranno Zaule Rabuiese e Muglia Fortitudo con il calcio, Borgolauro con il tennis e Taekwondo Free Spirit. Alla Palestra Pacco spazio alla Venezia Giulia con la pallavolo. Ai Giardini Europa oggi e domani la farà da padrona l'Interclub con il basket, mentre sabato il Muggia 90 proporrà l'avvicinamento a danza e ginnastica. Il PalaCoop oggi e sabato ospiterà la Muggesana Judo. La sede della Pullino offrirà invece la possibilità di cimentarsi con il canottaggio, oltre ad ospitare il Circolo della Vela e lo Scuba Tortuga per le immersioni. Dulcis in fundo piazza Marconi oggi e domani vedrà in azione la danza con il Club Diamante e la corsa all'Evinrude-Muggiatletica, che sabato si sposterà poi in via Roma. Proprio sabato, provando almeno sei sport e timbrando un'apposita tesserina, i bambini avranno diritto a un buono per una pallina di gelato omaggio da ritirare al punto informazioni allestito dalle società in piazza Marconi. L'evento, come da tradizione, è organizzato dal Comune di Muggia in collaborazione con la Consulta dello Sport. Soddisfatto l'assessore allo Sport Roberto Rosca: «Sono giornate particolarmente apprezzate e attese dai nostri ragazzi, che nascono dalla collaborazione concreta con gli istituti scolastici e le realtà sportive del territorio».
Sabato l'ultimo saluto a Re Carnevale Macor
da "Il Piccolo"
giovedì, 6 giugno 2019
Si svolgeranno sabato mattina i funerali di Dario Macor, scomparso la scorsa settimana in seguito a un'emorragia cerebrale che lo aveva colpito a inizio maggio. L'ultimo saluto a Re Carnevale prevede un programma articolato per rendere omaggio a un personaggio che dal 2011 era divenuto il volto della manifestazione più famosa di Muggia. Alle 9.30 il feretro arriverà in Duomo dove vi sarà la benedizione di don Alex Cogliati. La funzione terminerà alle 10 circa. Da lì partirà un vero e proprio corteo con il feretro seguito dai familiari, su tutti la moglie Laura e le figlie Gilda e Jessica, dalle autorità, dai gonfaloni degli artigiani, dell'Associazione del Carnevale, delle singole compagnie e delle delegazioni slovene. Chiuderanno il corteo la banda e naturalmente tutti i muggesani accorsi per onorare Macor. Al cimitero è previsto l'intervento delle autorità tra cui quelli dei sindaci di Muggia e Trieste Laura Marzi e Roberto Dipiazza, del presidente dell'Associazione delle Compagnie del Carnevale Mario Vascotto e del presidente della compagnia La Bora (la compagnia di Macor) Daniele Stefani.
A due giorni dal Pride percorso top secret. «Adesioni in aumento»
da "Il Piccolo"
giovedì, 6 giugno 2019
Ufficiali solo le tappe simbolo della parata. Il prefetto Valenti: «I numeri lievitano». A Udine nel 2017 in oltre 5 mila. Doppio vertice, tra oggi e domani, per la sicurezza
Lilli Goriup
A due giorni dal Fvg Pride, il percorso della parata rimane top secret. Oggi in questura è in programma una riunione delle forze di Polizia e degli uffici competenti per definire i penultimi dettagli. Il vertice decisivo sarà tuttavia domani, all'interno del palazzo della Prefettura: per sabato sono attese migliaia di persone nel capoluogo regionale. Il commissario di governo Valerio Valenti ha fatto sapere che per l'occasione è prevista una «discreta adesione» di manifestanti da tutto il Triveneto. In effetti nel 2017, in occasione del primo Fvg Pride, a Udine scesero in piazza più di 5 mila persone. È difficile però fare previsioni dettagliate: «Si tratta di dati in costante lievitazione - ha spiegato il prefetto - e pertanto è ancora troppo presto per fare delle anticipazioni. Sicuramente sono stati messi in conto dei rinforzi di polizia, in modo da non dover affrontare l'evento con le sole forze già presenti a presidio del territorio. Anche questi numeri saranno specificati in seguito». Trieste Trasporti dal canto suo ha reso noto che, attualmente, non sono in programma modifiche agli abituali percorsi di linea. Anche in questo caso la conferma definitiva arriverà domani, dopo le riunioni delle autorità competenti. In caso di situazioni di sovraffollamento alla fermata sarà possibile aggiungere una vettura in supporto a quelle già previste. Tale misura è messa normalmente in atto dall'azienda in situazioni emergenziali. Il comitato organizzatore del Pride si limita a dare delle indicazioni di massima sul percorso, «per ragioni di sicurezza». Tenendo conto del fatto che Trieste Trasporti non prevede cambi di rotta, è possibile ipotizzare che il corteo non toccherà gli snodi nevralgici del trasporto pubblico locale. È dunque da escludere piazza Goldoni, in base a tale principio. Dopo piazza Oberdan il corteo potrebbe prendere ad esempio via Carducci e via Imbriani per proseguire in direzione di piazza Unità. Come è noto il ritrovo è infatti alle 14.30 in piazza Libertà, di fronte alla stazione ferroviaria. Da qui il corteo si snoderà attraverso alcuni luoghi simbolici della città, nel novero dei quali è compresa la stessa stazione da cui, durante la Seconda guerra mondiale, partivano i treni con a bordo i prigionieri destinati ai campi nel Reich. La parata procederà in direzione di via Ghega, che nel 1944 fu teatro di un eccidio nazista. Si toccherà poi via Filzi, dove il 13 luglio 1920 gli squadristi fascisti incendiarono il Narodni dom inaugurando quella stagione di violenze. Si passerà per piazza Oberdan, che sempre durante l'occupazione nazista fu sede delle Ss e luogo di prigionia. Un'altra tappa sarà piazza Unità da cui, come è risaputo, nel 1938 Mussolini annunciò le leggi razziali. Il corteo approderà dunque sulle Rive verso le 18.30, tra Riva Tre novembre e Riva del Mandracchio. Da qui partiranno i pullman appositamente organizzati per il trasferimento dei manifestanti da Trieste a Muggia, dove sono in programma concerti di gruppi musicali internazionali della scena queer. Le navette per Muggia transiteranno dalle 19 alle 21.30 e la fermata, nello specifico, sarà nello slargo nei pressi della Stazione marittima: indicazioni più precise saranno fornite nel corso della manifestazione. In quella fascia oraria, sempre dalle Rive, sarà inoltre possibile usufruire del trasporto pubblico con il traghetto Delfino Verde. I pullman sono invece presi a noleggio da un operatore privato. La Regione avrebbe rifiutato agli organizzatori la richiesta di intensificare le corse della linea 20 in occasione del Pride. Per quanto riguarda il viaggio di ritorno da Trieste a Muggia, si potrà effettuare tra mezzanotte (ora di inizio del party ufficiale alla discoteca Mandracchio) e le 2.
Volontari Enpa sul rio Ospo per censire le "nutrie star"
da "Il Piccolo"
mercoledì, 5 giugno 2019
Concluso il monitoraggio delle ormai famose colonie di roditori di casa a Muggia
A fine mese il piano di cattura e sterilizzazione. Le esche? Verdurine di stagione
Riccardo Tosques
Ci sono volute diverse settimane per setacciare il rio Ospo e stanare gli ormai famosi roditori. Ma ora, finalmente, il primo censimento ufficiale delle nutrie muggesane è stato completato. Le prime stime parlavano di una colonia di quasi cinquanta esemplari: in realtà le colonie si sono rivelate molto meno numerose. I roditori (i secondi più grandi d'Europa, dopo i castori) sono esattamente 13: dieci adulti e tre esemplari giovani. Ad effettuare il censimento sono stati i volontari dell'Enpa di Trieste, presieduti da Patrizia Bufo, che hanno accompagnato e formato sul campo i sette volontari dell'associazione ambientalista MujaVeg. Proprio i soci del sodalizio vegano muggesano, tra poche settimane, inizieranno la cattura degli animali. Il procedimento sarà piuttosto semplice. I volontari si recheranno sull'Ospo con delle gabbie-trappola. Tramite un'esca, normalmente una verdura cruda fresca, i roditori verranno attratti, catturati e portati subito all'interno della struttura della sede triestina dell'Enpa triestina, in via De Marchesetti. Qui il medico veterinario, una volta valutate le condizioni dell'esemplare, praticherà la puntura con cui verranno sterilizzati sia i maschi sia le femmine. Dopo circa 5 giorni di permanenza all'Enpa, gli animali verranno reimmessi nel rio Ospo con tanto di apposita marca auricolare. «Eviteremo loro la morte e il dolore: questa è una buona pratica da esportare altrove», racconta il portavoce di MujaVeg Cristian Bacci. Ma quando avverrà concretamente la fase del trappolaggio? «Come tutti abbiamo potuto constatare, la stagione climatica si è spostata di circa un mese e così anche la fase della riproduzione delle nutrie. Indicativamente a fine giugno i volontari di MujaVeg, se necessario accompagnati anche dai nostri volontari, si recheranno in loco per catturare i roditori», racconta la presidente Bufo. La decisione di sterilizzare le nutrie, evitando così loro una morte cruenta, è stata promossa con forza dai volontari di Muja Veg, che, anche grazie ad una campagna di sensibilizzazione culminata nella raccolta di 600 cittadini inviata alla Regione, hanno creato le premesse per opporsi al piano di «eradicazione violenta» lanciato dall'ex giunra regionale. Il passo successivo è stato, appunto, l'avvio di un programma di intervento alternativo al piano di «trappolaggio e successivo abbattimento con metodo eutanasico dell'animale mediante narcotici, armi ad aria compressa o armi comuni da sparo». Estremamente soddisfatta del lavoro svolto sino ad ora l'assessore all'Ambiente del Comune di Muggia Laura Litteri, paladina dichiarata delle nutrie: «Muggia è l'unico Comune in Friuli Venezia Giulia che ha deciso di procedere con un progetto di sterilizzazione dei "castorini", andando quindi controcorrente rispetto alle altre amministrazioni che hanno deciso di puntare a risolvere la questione tramite la soppressione degli animali. Siamo dei pionieri, in questo campo, sicuramente un esempio da seguire».
A confronto sulla futura Microarea di Fonderia
da "Il Piccolo"
martedì, 4 giugno 2019
Si è svolto ieri mattina nella sala del Consiglio il confronto tra Comune di Muggia, Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste, Ater Trieste e cooperativa sociale La Collina per il tavolo di lavoro denominato "Progettare e realizzare insieme la Microarea di Fonderia. Risorse, bisogni del territorio, prospettive". La tavola rotonda ha registrato la partecipazione di Lavinia Bifulco dell'Università degli Studi di Milano Bicocca e il coordinamento di Margherita Bono che hanno affrontato la tematica "Bisogni, risorse e prospettive a Fonderia nella fase iniziale dell'avvio della Microarea. Sinergie con il progetto "E se diventi farfalla" Cooperativa Sociale La Collina". Non è poi mancato un dibattito su quali possano essere i principi e le modalità di lavoro efficaci, come ottimizzare le risorse esistenti per rispondere ai bisogni a Fonderia, quali interventi proporre al territorio. «Siamo di fronte a un ulteriore e concreto passo per progettare e realizzare insieme la Microarea di Fonderia», ha commentato l'assessore alle Politiche sociali del Comune di Muggia Luca Gandini. --Ri.To.
Il Comune di Muggia abbassa l'età minima e apre le porte pure ai bambini del nido
da "Il Piccolo"
martedì, 4 giugno 2019
Riccardo Tosques
Muggia ha deciso di introdurre un centro estivo riservato ai bambini dell'asilo nido e della scuola dell'infanzia. Una novità assoluta per il territorio, annunciata ieri dall'amministrazione Marzi. «Facendo tesoro delle indicazioni raccolte, abbiamo cercato di organizzare e potenziare il servizio offrendo risposte concrete», spiega l'assessore alle Politiche giovanili, Luca Gandini. Il servizio, rivolto ai bambini del nido e della scuola dell'infanzia, verrà gestito su due turni bisettimanali, esattamente da lunedì 8 luglio a venerdì 19 luglio e da lunedì 22 luglio a venerdì 2 agosto con orari dalle 7.30 alle 16 (sabati e domeniche esclusi) all'interno dell'asilo nido "Iacchia". Per quanto riguarda la fascia di età dai 12 ai 24 mesi, invece, verrà organizzato un servizio ad hoc con orario 7.30-13 e un educatore dedicato. Tutti i servizi sono stati allestiti in maniera sperimentale. La nuova proposta va ad aggiungersi al servizio di Ricremattina, che rimane un fiore all'occhiello del territorio rivierasco. Non a caso il servizio classico per le scuole elementari in previsione dell'imminente estate aveva registrato un overbooking di oltre 50 bambini. Un problema rientrato grazie all'impegno diretto dell'assessore Gandini. «Anche quest'anno abbiamo riproposto il questionario in modo da continuare il confronto con i genitori ottenendo dei dati che hanno permesso un'analisi dei bisogni in modo da fornire risposte sempre più puntuali ed esaustive alle esigenze delle famiglie muggesane - ha aggiunto -. Chiaramente è un percorso in evoluzione, che parte dal capire concretamente, aldilà delle richieste, quale sia anche l'effettiva risposta in termini di presentazione delle domande da parte delle famiglie. Offrire servizi per i nostri ragazzi richiede un costante impegno rivolto in primis all'ascolto di quelli che sono i bisogni loro e dei loro cari, in modo da poter migliorare sempre più», ha commentato il sindaco Laura Marzi. Alla chiusura dei termini del centro estivo per i bambini dell'asilo nido e della scuola dell'infanzia, come racconta lo stesso Comune, il numero complessivo delle domande pervenute non ha coperto le previsioni di attivazione del servizio. Nonostante ciò, la giunta ha deciso di accogliere tutti i bambini rimodulando il servizio nuovamente. «Siamo convinti che l'esigenza fino ad ora espressa dalle famiglie sia realmente sentita e che, come nel caso del Ricremattina, sia altrettanto comprensibile una partenza che risponde alle caratteristiche fisiologiche di una prima edizione - spiega Gandinì - e, nonostante non ci fossero i numeri necessari per attivare il servizio offerto, abbiamo scelto di portarlo avanti comunque ripensandolo e rimodulandolo in modo che potesse essere realizzato lo stesso, certi che darà risposta ad un numero di famiglie che potranno crescere nel tempo. Famiglie che, per questa estate, potranno ancora avvalersene fino a copertura dei posti ancora liberi». Visto il mancato raggiungimento del numero prefissato, le iscrizioni risultano ancora aperte. Gli interessati possono rivolgersi direttamente all'Ufficio scuole del Comune in piazza della Repubblica. Tante novità, insomma, per l'estate muggesana, oramai alle porte, che vedrà potenziare i servizi per l'infanzia con quella che sarà la prima edizione dei centri estivi per i bambini dell'asilo nido e della scuola dell'infanzia nella sede del nido d'infanzia Iacchia.
L'opposizione diserta la festa del 2 giugno. È polemica a Muggia
da "Il Piccolo"
lunedì, 3 giugno 2019
Consegnate le copie della Costituzione ai giovani ma manca il centrodestra
il caso«I rappresentanti istituzionali muggesani dell'opposizione non hanno fatto certo una bella figura disertando in massa una manifestazione in cui avviene un gesto semplice ma estremamente simbolico». A sbottare è l'assessore del Comune di Muggia Stefano Decolle davanti all'assenza dei consiglieri comunali della minoranza durante la consegna della Costituzione italiana a 96 neodiciottenni muggesani avvenuti ieri mattina in piazza Marconi. I diritti inviolabili dell'uomo, i diritti di manifestare liberamente il proprio pensiero, la censura, la libertà dell'arte, della scienza e dell'insegnamento, al centro del discorso del sindaco Laura Marzi, sono stati ripresi poi nei successivi interventi attraverso quattro articoli a cui è stata data lettura da parte di altrettanti neo diciottenni: Lucia Pizzamus, Francesco Leiter, Nicole Tedesco e Giorgia Campagnaro. A ciascuno degli interventi è seguito un breve commento da parte di altrettanti consiglieri comunali, tutti di maggioranza: Anna Demarchi, Nicoletta Fait, Massimiliano Micor e Antonino Ferraro. Così Decolle: «Tutti i consiglieri d'opposizione avevano qualcos'altro da fare. Se posso capire, anche se non scusare, l'assenza dei consiglieri dei gruppi unicellulari, mi chiedo come su tre consiglieri di Forza Muggia-Lista Dipiazza, nessuno di questi abbia potuto presenziare. Non credo proprio che sia questo l'esempio da dare ai nostri giovani». Nelle file della Giunta, erano assenti Laura Litteri e Ilva Santarossa. Dopo la consegna delle costituzioni, è seguito il momento rivolto ai "Nati da genitori stranieri residenti a Muggia e nati in Italia", ai quali, per il terzo anno consecutivo ormai, il Comune di Muggia ha consegnato la pergamena "L'Italia sono anch'io". La cerimonia, presentata da Letizia Persini, è stata accompagnata dalle musiche de "La Banda Cittadina di Muggia - "Amici della Musica" diretta da Giorgio Prasel. -Ri. To.
Rifondazione nel caos Il segretario di Muggia "silurato" dai triestini
da "Il Piccolo"
lunedì, 3 giugno 2019
Il tesoriere provinciale Visioli accusa il dirigente Coslovich di non aver rinnovato la tessera e quindi di essere decaduto La replica: «Ricorrerò»
Riccardo Tosques
«Da un anno e mezzo non sono più il segretario muggesano di Rifondazione Comunista, ma da Trieste nessuno mi avevo avvertito». Durante l'ultima assemblea svoltasi nella storica sede di via Roma, il tesoriere provinciale ed ex consigliere provinciale Dennis Visioli ha comunicato a Maurizio Coslovich che da oltre un anno la sezione muggesana di Rifondazione non ha più un segretario riconosciuto da Trieste. «Un fulmine a ciel sereno - spiega Coslovich - anche se da tempo da Trieste non erano state più inviate le tessere per le iscrizioni al partito». Durante l'assemblea, l'unico a sostenere Visioli è stato Fulvio Zuppin, ottantenne ex segretario muggesano di Rifondazione. Ma oltre all'esautoramento di "Lola", è stata messa in discussione anche la gestione della sede: «Visioli ci ha detto che la sede appartiene a Rifcom nazionale, anche se l'abbiamo comperata noi muggesani. Da anni sto cercando di riunire le forze comuniste presenti sul territorio, purtroppo divise in varie realtà. Invece che apprezzare il mio operato sono stato cacciato proprio perché sono troppo comunista. Sono arrabbiato e deluso. Mi rivolgerò al Collegio nazionale dei probiviri». Pronta la replica da Trieste. Il primo a intervenire è Zuppin: «Coslovich da due anni non ha rinnovato la tessera del Prc-Se, non partecipava a nessuna iniziativa del partito, faceva proselitismo un altro partito nella sede di proprietà di Rifcom acquistata con il contributo della Federazione di Trieste e sistemata con il lavoro volontario dei compagni di Muggia».Secondo Zuppin «la politica perseguita da Coslovich ci ha portato a non essere più rappresentativi a Muggia e in nessuna istituzione pubblica. Gli attuali iscritti a Rifondazione sono compagne e compagni che non trovando le tessere a Muggia sono venuti a rinnovare l'adesione al partito nella sede provinciale. Ricordo a Coslovich che l'indebolimento del Prc è dovuto proprio a quei compagni che si definiscono più comunisti, ma che continuano a creare nuovi partiti e partitini fallimentari invece di cercare nel partito di proporre e realizzare le proprie idee». Così invece Visioli: «Non corrisponde a verità che le tessere non fossero a disposizione, semplicemente l'allora segretario Coslovich non era venuto, come gli altri, a ritirarle. Di fatto Coslovich non è stato esautorato, né tantomeno cacciato, mentre è ovvio che chi non rinnova l'adesione a un'associazione decade per statuto da ogni carica».
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Muggia piange il suo storico Re Carnevale
da "Il Piccolo"
sabato, 1 giugno 2019
Morto a 72 anni Dario Macor, icona dell'evento cittadino. Il 5 maggio scorso era stato colpito da un malore
Riccardo Tosques
Dario Macor, il Re Carnevale di Muggia, non ce l'ha fatta. Colpito da una emorragia cerebrale lo scorso 5 maggio, il 72enne muggesano era stato ricoverato d'urgenza all'ospedale di Cattinaria in condizioni che erano parse subito molto critiche. Ieri mattina la triste notizia del decesso, avvenuto durante la notte. Titolare assieme alla moglie Laura Stopar dell'azienda Renice srl Cave muggesane, Macor, dopo essere stato nominato Re Carnevale nel 2003, a partire dal 2011 aveva ricoperto ininterrottamente questo ruolo. Cofondatore della compagnia La Bora, Re Carnevale era diventato negli anni la figura simbolo della manifestazione muggesana.«Mi mancherà il suo carattere gioioso, come pure le sue battute pronte in ogni occasione, i suoi sorrisi. In questi anni ha rivestito il ruolo di rappresentante della manifestazione più importante per la nostra città, il Carnevale muggesano, e sono convinta che continuerà, nel cuore di tutti noi, a esserne un grande riferimento. Un grande abbraccio alla moglie Laura e alle figlie. Ti ringrazio, caro Dario, anche per il grande amore che hai sempre dimostrato per la tua città», le parole del sindaco Laura Marzi. Profondamente addolorato anche il presidente dell'Associazione delle compagnie del Carnevale muggesano Mario Vascotto: «Stento ancora a crederci. Un grande interprete del nostro Carnevale, con la sua allegria, sempre pronto alla battuta, sempre presente e pronto ad aiutare, con Laura, in qualsiasi frangente. Ciao Dario. Ora sei assieme ai grandi del Carnevale muggesano che ci hanno lasciato. Non ci sono parole per commentare questa perdita». L'assessore al Carnevale Stefano Decolle ricorda Macor attraverso un aneddoto: «Ciao Dario, ciao Re Carnevale, quante volte quella frase "i assessori cambia inveze el Re resta!". Ed è vero, Dario, il Re Carnevale resta perché prima di essere amato sei stato tu ad amare il Carnevale, sempre lì a far "sfigurare" qualsiasi madrina perché il Re eri tu, il Re sei tu».Parole di commiato sono giunte infine da Sabrina Iogna Prat, presidente del Comitato di coordinamento per il Carnevale di Trieste e del Palio cittadino: «Anche il Carnevale di Trieste è vicino a quello muggesano e a Muggia tutta per la scomparsa di Re Carnevale, Dario Macor». Dario Macor lascia la moglie Laura Stopar e le figlie Gilda e Jessica.
Ordinanza balneare in vigore da oggi. E in zona Acquario i tuffi tornano liberi
da "Il Piccolo"
sabato, 1 giugno 2019
«A seguito del completamento dei lavori di bonifica del terrapieno Acquario sarà consentito l'accesso alla fascia a mare del terrapieno» stesso. Finalmente, per la prima estate, i muggesani (e non solo) potranno recarsi al mare anche nel tratto del litorale più tribolato della storia di Muggia. Nell'ordinanza balneare 2019 - che entrerà in vigore oggi e che terminerà il 16 settembre - si specifica comunque che l'accesso al fronte mare di Acquario sarà consentito sino all'avvio dei lavori di bonifica relativi al secondo stralcio: con il nuovo cantiere, di cui non è ancora nota la data di apertura, l'accesso al terrapieno verrà nuovamente interdetto, quantomeno in modo parziale ma forse anche integrale, al fine di consentire il regolare svolgimento dei lavori sull'area. L'ordinanza, come da tradizione, fissa sulle aree destinate alla balneazione e negli specchi acquei antistanti alcuni divieti da rispettare durante la stagione estiva. Sarà vietato poi provocare rumori molesti, tenere ad alto volume radio e in generale apparecchi di diffusione sonora, nonché fare uso di tali apparecchi dalle 13 alle 16. Non sarà consentito l'utilizzo di detergenti di qualsiasi natura, sia sotto le docce pubbliche che in aree in cui gli scarichi finiscano a mare. Stesso dicasi per qualsiasi gioco (calcio, tennis da spiaggia, pallavolo, basket, bocce) da cui possa derivare «danno o molestia alle persone, turbativa alla pubblica quiete nonché nocumento all'igiene dei luoghi». Sulla costa non si può esercitare commercio in forma fissa o itinerante, né organizzare giochi, manifestazioni ricreative o spettacoli pirotecnici senza l'autorizzazione del Comune. Attivo anche il divieto di effettuare pubblicità mediante la distribuzione di manifestini e oggetti promozionali o il lancio degli stessi anche a mezzo di aerei. E ancora saranno vietate attività quali campeggiare, impiantare tende, baracche o roulotte, o pernottare nelle cabine e all'addiaccio sui tratti di costa destinati al pubblico uso. Su tali aree si potranno impiegare soltanto ombrelloni, sedie a sdraio e altro materiale simile portatile, e nulla dovrà essere lasciato oltre il tramonto. E in generale risulta comunque vietato usare ombrelloni, sdraio, tavoli, sedie e simili, sia quando questi creino intralcio agli altri bagnanti, sia se occupano la fascia di cinque metri dalla battigia. Quasi scontato infine il divieto di gettare a mare o lasciare nelle cabine o sulle aree demaniali rifiuti di qualsiasi genere, accendere fuochi, bombole di gas o altre sostanze infiammabili senza autorizzazione, ma anche pescare con qualsiasi tipo di attrezzo nelle ore e nelle zone destinate alla balneazione, salvo deroghe dell'autorità marittima, tirare a secco imbarcazioni da pesca e distendere le reti.
Stasera al Verdi "Nessuna pietà per l'arbitro". Con i MaMiMò da Togliatti a Michael Jordan
da "Il Piccolo"
sabato, 1 giugno 2019
Prosegue il Muggia Teatro-Festival estivo del Litorale, che vede la direzione artistica della rassegna italo-slovena per la parte italiana di Alessandro Gilleri con Tommaso Tuzzoli e Katja Pegan, che cura anche la parte slovena con Neva Zajc. Oggi alle 21, al teatro Verdi di Muggia, il Centro teatrale MaMiMò presenta "Nessuna pietà per l'arbitro" di Emanuele Aldrovandi, con Filippo Bedeschi, Luca Mammoli, Federica Ombrato, Alessandro Vezzani, per la regia di Marco Maccieri e Angela Ruozzi.Una famiglia che vive per il basket. C'è Giuseppe: storico, ricercatore universitario, mille euro al mese. Sta preparando un discorso per la celebrazione del 2 giugno, anniversario della Repubblica italiana, ma difficilmente riuscirà a scriverlo. C'è la Moglie: in dolce attesa, sarà licenziata non appena il suo datore di lavoro se ne accorgerà. Incoraggia il marito a scrivere il discorso convinta che sia un modo per avere successo e far quadrare i bilanci familiari. Poi c'è il Figlio: disoccupato, gioca a basket e ha dei seri problemi di gestione della propria collera. Infine, l'Arbitro: come hobby dirige partite di basket, di mestiere fa colloqui di lavoro.Una partita rissosa, un fallo non fischiato e un braccio rotto. Attorno alla figura dell'Arbitro la triade dei protagonisti si allea, si accalora, collabora, si accanisce trasformando le situazioni conflittuali in conflitti di natura etica ed esistenziale. La questione "Arbitro" diventa strumento per sviluppare sulla scena, attraverso il meccanismo del dialogo diretto con il pubblico, temi civili quali individualismo/bene comune, potere/anarchia, legge/libertà, idealismo/utilitarismo. E diventa occasione per Giuseppe per vedere "da fuori" la società in cui vive nel tentativo di cogliere una prospettiva storica all'interno del suo tempo, per riuscire a narrarlo. Tutto questo, passando da De Gasperi a Michael Jordan, da Togliatti a LeBron James, tra principi fondamentali e qualche tiro a canestro.