Pochi fondi e meteo incerto, salta il Motors Muggia Week

 

da “Il Piccolo”

martedì, 30 giugno  2015

 

MUGGIA L’edizione 2015 del Motors Muggia Week non si farà. L’annuncio arriva da Andrea Spagnoletto, presidente della Pro Loco rivierasca, l’ente organizzatore del maxi evento: «I costi della manifestazione sono troppi, ma spero che questo sia un arrivederci, non un addio». Avrebbe dovuto celebrare i primi sei anni di vita tra pochissimi gioni. Memori però di quanto accaduto l'anno scorso - quando a causa di tre giorni di brutto tempo, si è rischiato seriamente di andare in rosso -, Spagnoletto quest'anno ha preferito fare un passo indietro: «È davvero un peccato perché dopo la chiusura dell'evento a Sistiana, eravamo gli unici rimasti a proporre una delle poche manifestazioni dinamiche della provincia triestina. Ma il Comune ci dava quel che poteva, la Regione invece non ci ha mai dato nulla, privilegiando altre iniziative. Io le ho viste le graduatorie stilate dall'amministrazione Serracchiani... Un torneo di dama in Friuli ha ricevuto 10mila euro di contributi pubblici». Complessivamente il Mmw ha un costo che si aggira attorno ai 15mila euro. «Solitamente facendo lavorare bene i chioschi gestiti ottimamente dalla compagnia Bulli e Puppi la cifra rientrava, ma non ce la siamo sentita di accollarci nuovamente il rischio dopo che l'anno scorso il maltempo ha rischiato di farci fare il botto», puntualizza Spagnoletto. Insomma, quest'anno il piazzale Alto Adriatico di Muggia non si trasformerà nel consueto piccolo Motor Show: niente esibizioni di varie categorie di veicoli, niente area espositiva, con stand, accessori e gadget, niente chioschi enogastronomici. «La speranza è quella di rivederci nell'estate del 2017 - conclude Spagnoletto - con l'auspicio che arrivi uno sponsor importante o comunque qualcuno che sia interessato a ridare linfa a questa manifestazione che oramai era diventato un classico dell'estate muggesana». (r.t.)

 

lunedì, 29 giugno 2015: nessuna notizia su Muggia  da “Il Piccolo”

 

 

 

Poesia dialettale, sfida tra studenti

 

da “Il Piccolo”

domenica, 28 giugno  2015

 

 

Parte il concorso del “Rotary Club Muggia” rivolto ai ragazzi delle terze classi

 

di Fulvia Costantinides wMUGGIA Il progetto “Dialetto a scuola”, promosso dal Rotary Club Muggia, festeggia il decimo anno di attività. E lo fa, dopo le “lezioni” in classe, lanciando un concorso di poesia per gli studenti. Il progetto, che il Club promuove in collaborazione con l’istituto comprensivo “G. Lucio” di Muggia, è indirizzato agli studenti delle classi seconde e terze della scuola media “N. Sauro”. L’iniziativa, nata come corollario al concorso di poesia dialettale “Poesia in Piazza”, mantiene a tutt’oggi vivo lo spirito e i principi originari: la conservazione e la trasmissione del patrimonio linguistico popolare e la creazione di un ulteriore motivo di integrazione tra i ragazzi “autoctoni” e quelli che provengono da altri paesi comunitari ed extracomunitari. I dialetti veneti del Friuli Venezia Giulia, infatti, costituiscono la vera minoranza linguistica regionale, visto ancora oggi il loro diffuso utilizzo a Trieste, a Muggia e negli altri comuni minori della provincia e rappresentano un importante fattore di facilitazione comunicazionale. La prima fase del progetto, svolta in ambito scolastico, ha avuto come protagonisti gli studenti delle seconde classi e ha affrontato le tematiche più strettamente didattiche come la storiografia, l’etimologia e l’ortografia. Le “lezioni” sono state tenute nell’aula magna della scuola “N. Sauro” di Muggia, dal poeta dialettale di ispirazione giottiana Ezio Giust. Cultore e studioso del dialetto triestino ed istroveneto, Giust è da alcuni anni referente del Rotary Muggia per “Dialetto a scuola”, oltre a collaborare con diversi istituti scolastici triestini per la diffusione della tradizione linguistica nelle scuole. La seconda fase del progetto prevede invece un concorso di poesia destinato ai ragazzi delle terze classi. Il Rotary, intanto, ci tiene a ringraziare la preside Marisa Semeraro e i docenti «per la costante disponibilità con la quale sostengono questo progetto».

 

Una lista di sette librerie per le primarie

 

da “Il Piccolo”

domenica, 28 giugno  2015

 

Sono sette le librerie cui possono rivolgersi le famiglie degli alunni delle primarie per la fornitura dei libri di testo dell’anno 2015/2016: La Bottega di Cecchini a Muggia, Paolo & Donatella Steffè in via Roncheto, Giocoscuola in via dell’Istria, Playschool in via Revoltella, Libreria Nero su Bianco in via Oriani, Creaidea in via Trissino e Libreria in Der Tat in via Diaz.

 

 

 

Profughi a Muggia, il Comune non sa nulla

 

da “Il Piccolo”

sabato, 27 giugno  2015

 

Nesladek: «Siamo pronti a fare la nostra parte». Marzi: «Ma per ora non ci sono arrivate richieste»

Il sindaco di Muggia «Riteniamo prevalente il rispetto dell’essere umano»

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA «Siamo pronti a fare la nostra parte». Nerio Nesladek torna sulla questione profughi. Il tema è stato affrontato durante l'ultima seduta del Consiglio comunale di Muggia. Il sindaco ha risposto così all’interrogazione urgente firmata dal consigliere comunale del Pdl Claudio Grizon che chiedeva delucidazione sui 42 immigrati che la giunta Serracchiani sarebbe intenzionata a fare alloggiare a Muggia. «Ho sentito di questa possibilità ma ufficialmente non sono stato informato di nulla – spiega il sindaco Nerio Nesladek -. Sono certo che saremo tempestivamente avvisati di qualsiasi decisione ci veda coinvolti e, a quel punto, prenderemo in considerazione una situazione concretamente». Esiste un problema e questo problema non è di poco conto: «Certo, negarlo sarebbe assurdo, ma ad oggi, per quanto ci riguarda, non abbiamo nessuna richiesta di ospitare richiedenti asilo. Siamo comunque pronti a fare la nostra parte, se necessario, ed in questo ci distinguiamo, nel modo con cui affrontiamo questa difficile situazione, senza ipotesi fantasiose ed improbabili o strumentalizzazioni, ma pensando, di concerto con altre istituzioni, a sistemazioni dignitose senza aggravi per la comunità». Nesladek ha aggiunto che «per noi vale il rispetto dell'essere umano e delle sue sofferenze. Per noi vale la solidarietà e lo sforzo comune da ripartire tra tutti in modo sostenibile, in Italia come in Europa. E ci sentiamo rassicurati dal fatto che questo nostro sentire appartiene al mondo laico così come a quello religioso». Sulla stessa lunghezza d'onda il vicesindaco Laura Marzi: «Il problema è davvero molto grave e va affrontato con sensibilità e con grandissima serietà». Che ha aggiunto: «Al Comune di Muggia, ad oggi, non è giunta alcuna richiesta da parte della Regione e quindi non ci siamo ancora posti il problema di dove trovare loro ricovero. Questo non significa che c'è preclusione rispetto alla volontà di collaborare con la Regione per affrontare assieme, studiando i metodi migliori, la grande emergenza di fronte alla quale io credo sia doveroso rispondere». Di fronte alle ipotesi del consigliere Grizon di ristrutturare edifici come la scuola di San Rocco, cosa che richiederebbe un paio di milioni di euro di investimenti, Marzi non ha dubbi: «La mia risposta è stata di totale diniego, così come ho detto che ipotesi come quelle di predisporre delle tendopoli sono, a mio avviso, soluzioni inaccettabili per le condizioni nelle quali si troverebbero a dover vivere i richiedenti asilo che ritengo essere inumane». L'esponente di Sel conclude il suo intervento auspicando razionalità da parte della Giunta Serracchiani: «Sono più che certa che nel momento in cui la Regione ci chiederà di fare la nostra parte per trovare i modi più adeguati per accogliere la quantità di profughi che, mi auguro, sarà calcolata proporzionalmente alla popolazione, noi ci saremo e dimostreremo di essere all'altezza, rispondendo a questa grave emergenza con la serietà e la responsabilità che ci differenzia dalle urlanti amministrazioni leghiste».

 

 

Incontro alla “Millo” su anoressia e bulimia

 

da “Il Piccolo”

sabato, 27 giugno  2015

 

Oggi alle 17, a Muggia nella Sala Millo di piazza della Repubblica 4, l’Associazione Jonas Trieste Onlus, in collaborazione con la Commissione per le Pari opportunità del Comune di Muggia, organizza un incontro su “Anoressia e bulimia”. Seguirà un dibattito pubblico.

 

 

Lavori in galleria, lunedì divieti di transito e sensi unici

 

da “Il Piccolo”

venerdì, 26 giugno  2015

 

Lavori in vista per la galleria di

Muggia centro. Lunedì il ma-

nufatto sarà interessato da un

intervento di pulizia che inizie-

rà alle 7 per concludersi alle

19. Nell’occasione scatterà an-

che la sostituzione di un tratto

di tubazione a metà della stes-

sa. È emerso infatti che una gri-

glia è ostruita. «Non consen-

tendo la tipologia di opere il

transito contemporaneo dei

veicoli, saranno pertanto adot-

tati dei provvedimenti al fine

di consentirne la regolare ese-

cuzione», spiega l’assessore al-

la Promozione della città, Ste-

fano Decolle.

Il personale operante della

Polizia locale regolerà il flusso

veicolare durante i lavori e de-

vierà il traffico. Diverse infatti

le modifiche previste: divieto

di transito per tutti i veicoli, ec-

cetto per i mezzi al seguito dei

lavori, in galleria nell’orario

7–19 del giorno, e durante il di-

vieto di transito nella galleria,

istituzione del senso unico per

tutti veicoli, nel tratto compre-

so tra l’imbocco della galleria

lato mare e la via Battisti e con

direzione imbocco galleria la-

to mare–via Battisti.

Soddisfatto l'assessore De-

colle: «Nonostante le difficoltà

dovute ad esigere sempre più

procedure burocratiche anche

per semplicissimi interventi,

che personalmente qualche

volta mi risultano indigeste,

tutto il servizio manutenzione

del comune di Muggia ha note-

volmente migliorato il tempi-

smo e la qualità degli interven-

ti coordinandosi positivamen-

te con il personale della Polizia

Locale. Essere dei

“manutentori” richiede di rap-

portarsi ogni giorno con le per-

sone, sia per l'assessore, che

per i funzionari e la squadra

operaia, i miei guerrieri ogni

giorno in prima linea». Soddi-

sfatto anche il consigliere co-

munale Pdl Christian Gretti:

«È un intervento che andava

fatto, a lungo andare le infiltra-

zioni d'acqua create dalla per-

dita del tubo avrebbero creato

potuto creare delle situazioni

di pericolo con il distacco di

materiale dalle pareti».

(r.t)

 

Nuovi “baywacht” sul lungomare di Muggia

 

da “Il Piccolo”

venerdì, 26 giugno  2015

 

Il servizio di salvamento passa alla coop sociale LaSe. Gestione delle zattere galleggianti affidata fino al 2017 alla Bora Scarl

 

 

di Riccardo Tosques

w

MUGGIA

L'estate purtroppo tarda a sboc-

ciare, ma intanto il Comune di

Muggia ha stipulato i nuovi con-

tratti per il servizio dei bagnini e

per la gestione delle zattere gal-

leggianti del lungomare. Per le

stagioni

balneari

2015-2016-2017, il nuovo servi-

zio di salvamento della costa

muggesana è stato affidato alla

cooperativa sociale LaSe di Trie-

ste. La Lase ha proposto per il

2015 un prezzo di 13,80 euro

(+iva) all’ora, che salirà a 14,40

euro nel 2016 e a 14,90 euro nel

2017. Il servizio dovrà essere ga-

rantito ogni giorno dalle 9 alle

19, ovviamente in concomitan-

za con il posizionamento delle

due “zattere”, le strutture galleg-

gianti di proprietà del Comune,

posizionate davanti al lungoma-

re Venezia. In convenzione con

il Bagno San Rocco (Sticco Ba-

gno Bar Buffet Miramare Castel-

lo srl) il Comune usufruirà inol-

tre del locale adibito ad inferme-

ria e del materiale di primo soc-

corso, obbligatori in base all'or-

dinanza n. 21/2011 della Capita-

neria di Porto di Trieste.

«Continua una collaborazio-

ne proficua come proficue sono

tutte le collaborazioni strette coi

soggetti legati alla balneazione -

racconta l'assessore al Turismo

Stefano Decolle -. Domenica

scorsa, per esempio, in collabo-

razione con la Capitaneria di

Porto, insieme a Porto San Roc-

co ed a Scuba Tortuga che si è av-

valsa anche degli allievi della

scuola di Polizia "Raiola" di Trie-

ste, si è intervenuti in un'azione

di pulizia subacquea della spiag-

gia».

Il servizio di noleggio e posi-

zionamento boe, invece, è stato

affidato alla La Bora Scarl di Trie-

ste che avrà in concessione il ser-

vizio sempre per il triennio

2015-2016-2017. Il forte maltem-

po di questi giorni ha creato un

ritardo nel posizionamento del-

le strutture, che con buone pro-

babilità sarà effettuato questo fi-

ne settimana, nelle medesime

location sul lungomare.

Lungomare che è stato prota-

gonista di un vero e proprio re-

styling per questa stagione bal-

neare. Come promesso l'estate

scorsa, il Comune è intervenuto

su più fronti. In primis sui bagni

che, a fronte di una spesa di 6

mila euro, sono stati smantellati

completamente per ovviare agli

inconvenienti riscontrati in pre-

cedenza e sono stati protagoni-

sti di un intervento che ha inte-

ressato tanto le parti elettroni-

che quanto le pavimentazioni.

Intervento importante anche

quello che ha visto attivamente

coinvolti i ragazzi del Progetto

sperimentale di formazione la-

vorativa del Comune di Muggia

in collaborazione con il Diparti-

mento di Salute Mentale

dell’Azienda sanitaria. Il grup-

po, coordinato da Roberto Ro-

sca non solo si è occupato del

verde della zona ma ha anche ri-

dipinto tutte le aree di stendi-

mento con risultati davvero sor-

prendenti. «È un lungomare più

accogliente - ha commentato

Decolle - ma non si dimentichi

che giornalmente vi è una co-

stante azione di svuotamento ce-

stini e spazzamento prima che

l'area sia rivissuta dopo ogni se-

rata». Di qui l'invito dell'assesso-

re Decolle ai frequentatori della

costa, in particolare alle fasce

più giovani, «ad avere un alto

senso civico, affinché ciascuno

viva quel luogo, ma lo restituisca

così come l'ha trovato».

 

Divieti di sosta, tolleranza zero a Muggia

 

da “Il Piccolo”

giovedì, 25 giugno  2015

 

Elevate mille sanzioni in 5 mesi nei confronti di automobilisti indisciplinati. “Bottino” da 40mila euro per le casse comunali

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA Oltre 1000 sanzioni in soli cinque mesi per un “bottino” totale di 40mila euro. È la cifra che fotografa l’indisciplinatezza dei muggesani al volante. Secondo i dati richiesti alla Polizia locale, nei primi cinque mesi del 2015 sono state elevate 1010 sanzioni relative al Codice della strada. Più della metà, esattamente 640, sono le cosiddette contravvenzioni “statiche”, 370 invece quelle “dinamiche”. Se le prime sono riconducibili quasi esclusivamente a divieti di sosta, il campo delle seconde si presenta più variegato. Ben 154 sono riferite a violazioni della segnaletica stradale fuori e dentro il centro abitato, di cui 41 per mancato uso delle cinture di sicurezza, 33 per la mancata revisione dei veicoli, 13 per patenti scadute e 10 per la mancata copertura assicurativa. Significativo dunque il numero legato alle contravvenzioni relative all’irregolarità dei documenti di guida o all'esito degli accertamenti della mancata revisione o copertura assicurativa dei veicoli. «Tutti elementi che, siano essi risultanti da dimenticanza, mancanza di denaro o di tempo, denotano una carenza di attenzione a garanzia della sicurezza stradale non solo per sé stessi, ma anche per gli altri», stigmatizza l'assessore alla Polizia Locale Stefano Decolle. Attenzione carente che sembra essere il tallone d’Achille muggesano anche alla guida, se si pensa alle restanti 99 contravvenzioni dinamiche che comprendono: uso del “telefonino”, sorpassi, mancata precedenza ai pedoni, danneggiamento della segnaletica, passaggi con semaforo “rosso”, distanza di sicurezza e velocità non adeguate e alle dieci sanzioni relative all’eccesso di velocità in centro urbano. Il numero delle contravvenzioni è comunque stabile rispetto a quello registrato nel 2013 e nel 2014, anche se, volendo considerare un quadro più ampio, emerge un aumento di circa il 20% rispetto al 2010. Tra i multati, un dato significativo identifica come muggesani la maggior parte dei trasgressori, dato dal quale si evince un modo di agire ormai entrato a far parte della quotidianità. «Riscontro sempre più spesso una sbandierata supponenza mista a superficialità anche nelle piccole infrazioni quotidiane che sembrano non portare conseguenze - rimarca Decolle -. In molti “dimenticano” l’auto sul marciapiede o negli stalli per disabili pensando “tanto sono di Muggia e vado via subito”. Sembra che il fatto di essere autoctoni renda lecito ogni cosa, mentre è proprio dai piccoli gesti di ogni giorno che si predispone il più vasto terreno di legalità che tutti vogliamo però avere». Per l'esponente della giunta Nesladek «solo se si rispettano le regole della strada, per la tutela della propria sicurezza e di quella altrui, si può essere automobilisti responsabili, un senso di responsabilità che ci deve accompagnare in ogni aspetto del vivere civile e che non conosce distinzioni per settori o temi». Insomma, il messaggio è chiaro: il rispetto delle norme va considerato e attuato a tutto tondo. I quasi 40mila euro incassati dal Comune saranno reinvestiti in servizi al cittadino e come evidenzia ancora Decolle «non sono il frutto di un’azione mirata a “far cassa, ma sono il prodotto di un investimento ad avere sempre più controlli mirati per sviluppare nella comunità un maggior senso di sicurezza, consapevolezza ed attenzione».

 

Sport e solidarietà a Porto San Rocco

 

da “Il Piccolo”

giovedì, 25 giugno  2015

 

gioca estate con le stelle

 

MUGGIA Quarta edizione in arrivo per “Gioca Estate con le Stelle”, la giornata di sport in cui i bambini e ragazzi normodotati e diversamente abili, dai 4 ai 12 anni, avranno la possibilità di cimentarsi in diverse discipline olimpiche al fianco di atleti di prestigio internazionale. Domenica a Porto San Rocco, saranno oltre 500 i giovani che potranno mettersi alla prova con sport come tiro a segno, tiro con l’arco, nuoto e nuoto sincronizzato, scherma, vela, tuffi, canottaggio, pallanuoto, atletica, ginnastica artistica, tennis tavolo, tennis, taekwondo, pallavolo e basket. L’iniziativa, organizzata dall’asd Le Stelle, associazione formata da oltre 40 atlete olimpiche ed olimpioniche di discipline sportive diverse, presieduta da Giulia Pignolo (velista ed olimpica a Pechino 2008), sarà a scopo benefico a favore dell’Associazione bambini chirurgici del Burlo. La novità di questa edizione riguarda la possibilità che verrà offerta a bambini e ragazzi nel realizzare dei servizi stampa completi di foto e video della manifestazione grazie alla collaborazione dell’Ussi Fvg. Al termine della giornata verrà stampato il giornalino “Gioca estate con le stelle” News. Questo il programma della giornata: regolarizzazione delle iscrizioni dalle 8.45 alle 9.30, cerimonia d’apertura alle 11, cerimonia di chiusura alle 17. Da evidenziare ancora che per i bambini da 0 a 3 anni ci sarà il corso “primi passi in acqua” nella piscina della palestra California. Ad arricchire il valore simbolico di questa edizione 2015 è la partnership con Wwf e Area marina protetta di Miramare, presenti a Porto San Rocco con un proprio spazio informativo- divulgativo. La onlus, spiega il presidente di Wwf Trieste Alessandro Giadrossi, cercherà di sensibilizzare giovani e famiglie sul rispetto dell'ambiente e in particolare del mare. Entusiasta la presidente Pignolo: «L'evento ha come principale obiettivo la valorizzazione della cultura sportiva, intesa come amicizia, socializzazione, divertimento, disciplina e poi agonismo e sacrificio. Inoltre, l’ampia scelta di sport, permetterà ai giovani di avvicinarsi anche a discipline meno conosciuti». Tra le “testimonial” Federica Macrì, Francesca Benolli, Tea Ugrin, Luca Giustolisi, Diego Cafagna e Martina Orzan. (r.t.)

 

Voto sul piano regolatore rinviato causa assenze

 

da “Il Piccolo”

mercoledì, 24 giugno  2015

 

consiglio comunale di muggia

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA Tutto come previsto. La maggioranza in Comune è scivolata sulla votazione per il nuovo Piano regolatore generale di Muggia che, ieri sera, è stato ufficialmente rinviato a data destinarsi. La buccia di banana era stata preannunciata. Nella prima seduta del Consiglio indetta due sere fa era assente per ferie l'assessore all'Ambiente, l’indipendente Fabio Longo. Il capogruppo della Federazione della Sinistra, Maurizio Coslovich, invece si era sì presentato in aula, ma al momento di iniziare la seduta ha annunciato di non partecipare al voto «per non essere complice di questo pessimo Prgc». L'altra “grana” è stata l'incompatibilità professionale dell'assessore Stefano Decolle che, da geometra libero professionista, si è trovato costretto ad uscire dall'aula per non incappare in un “conflitto di interessi”. Con queste premesse, dopo circa un'ora, è accaduto quanto ci si poteva aspettare. Senza Decolle, l'opposizione, dopo un primo tentativo fallito per la “resistenza” del bandelliano Ferdinando Parlato, si è alzata in blocco ed è uscita dall'aula. Oltre al centrodestra ha abbandonato l'aula anche il consigliere di maggioranza Geremia Liguori (indipendente). L’ex Sel ha di fatto venire meno il numero legale: seduta sospesa e tutti a casa. Nella seduta di ieri invece, dopo una sospensione iniziale di circa mezz'ora, la votazione del Prg è stata posticipata a data da destinarsi con l'obiettivo quindi di recuperare nelle proprie file l'assessore Longo ed avere quindi i numeri in aula. Durissima comunque la presa di posizione del sindaco Nerio Nesladek: «Tentar di far venire meno il numero legale ad ogni occasione utile. È questa la strategia adottata dall'opposizione nella prima seduta del Consiglio per l'approvazione della Variante sostanziale n.31 al Piano regolatore generale comunale. Una scelta contestabile non solo per la sterilità del modus operandi, ma anche per le conseguenze che questa scelta porta con sé». In un comunicato congiunto la giunta ha stigmatizzato il comportamento del centrodestra: «Non è la prima volta che l'opposizione abbandona l'aula o si astiene su tematiche che riguardano tutta la comunità lasciando il dibattito politico alla sola responsabilità della maggioranza. Stavolta però la responsabilità, di cui sembrano non curarsi, è quella di ritardare inutilmente tutta una serie di opere importanti per la città. La nuova sede alla nostra Protezione Civile e i tanto attesi interventi sulla costa, per cui tanto strenuamente ci siamo spesi, sono solo due delle opere che subiranno un ritardo da questa scelta». Il centrodestra ha preferito non commentare l'accaduto - stessa linea adottata da Liguori -, anche se la posizione del Pdl è nota: non spetta al centrodestra garantire al sindaco Nesladek i numeri per governare.

 

Minaccia con una pala i clienti della palestra

 

da “Il Piccolo”

mercoledì, 24 giugno  2015

 

Un uomo ha fatto irruzione nel centro sportivo di Muggia lamentandosi per la musica troppo alta

 

MUGGIA Minaccia i clienti di una palestra brandendo una pala da neve, urlando di abbassare il volume della musica. Brutta disavventura ieri mattina in pieno centro storico a Muggia per Michele Ombrato, ventiseienne originario di San Pier d’Isonzo, da due anni operativo a Muggia come titolare della palestra “Il Movimento del Benessere” di via Dante Alighieri 53. Questo il racconto del giovane esercente ancora incredulo per l'accaduto. «Erano le 10.40, nella palestra c’era una decina di persone tra bambini e donne. Come al solito avevo le finestre aperte e c’era la musica, ma a un volume basso. A un certo punto è arrivato un uomo, sui 25 anni, alto circa 1 metro e 80, robusto, capelli corti biondi. Ha iniziato a sbraitare dicendo che non tollerava più questa musica e, roteando una pala, ha iniziato a minacciare di morte me e i miei clienti». Da lì la situazione ha iniziato a deiventare sempre più incandescente: «L'uomo non accennava a placarsi, quindi ho deciso di chiudere le finestre e barricarmi dentro la palestra perché ho seriamente temuto per la vita delle persone che erano dentro il locale. L’uomo ha quindi iniziato a dare dei violenti colpi con la pala sui vetri esterni. Ho allertato la Polizia, sono arrivati i carabinieri, ma lo squilibrato si era già allontanato». Altri testimoni hanno evidenziato alcuni particolari: l’uomo indossava una maglietta, un paio di jeans, aveva uno zainetto in spalla e il colore della pala era rosso. «Sicuramente parlava in italiano, non in dialetto, e non mi pareva avesse alcun accento straniero: forse era un residente arrabbiato per la musica, ma in due anni che sono a Muggia non ho mai avuto alcuna lamentela per il livello del volume della musica nella mia palestra», aggiunge Ombrato. “Il Movimento del Benessere” ha poi regolarmente riaperto anche se evidentemente ci sono molte perplessità sull'accaduto: «Non è stato un bel momento visto che in palestra c’erano donne e ragazzini, quando ho chiamato le forze dell’ordine, i carabinieri sono arrivati ma non subito e infatti l'uomo era già andato via. Oramai non si può neanche più lavorare tranquilli, non ho parole». Come emerso poi nel pomeriggio l'uomo non è stato fermato dalle forze dell'ordine, né è stato identificato. La conferma arriva dall'assessore alla Polizia locale Stefano Decolle: «Le indagini sono in corso. Fortunatamente non ci sono stati danni a persone, e quelli alle cose sono stati limitati». Decolle ha espresso «massima fiducia nei carabinieri che stanno facendo le indagini» e ha confermato che sino a ieri la palestra “Il Movimento del Benessere” non era mai stata al centro di segnalazioni per motivi di ordine pubblico. (r.t.)

 

 

Goletta verde boccia Muggia e la foce del Tagliamento

 

da “Il Piccolo”

mercoledì, 24 giugno  2015

 

Superano l’esame degli ambientalisti Barcola, Sistiana, Marina Julia e Grado
Polemica con la Regione sulla carenza di fognature e sul rischio di una multa record

 

di Luca Saviano wTRIESTE È salpata dal Friuli Venezia Giulia la Goletta verde, riproponendo la storica campagna itinerante di Legambiente che ha come scopo il monitoraggio dello stato di salute del mare e dei litorali italiani. Dopo la grande mobilitazione internazionale di scorso, che ha visto il due alberi italiano solcare le acque di Rovigno per ribadire la ferma opposizione contro le trivellazioni petrolifere nell’Adriatico, l’imbarcazione ambientalista ha diretto la propria prua verso Trieste, dove sono stati presentati i dati del monitoraggio scientifico delle acque regionali. Otto i punti presi in considerazione dall’equipe tecnica di Legambiente lungo i 111 chilometri di costa interessati. Due le insufficienze emerse di cui una molto grave: le acque prelevate alla foce del fiume Tagliamento, a Lignano Sabbiadoro, e quelle campionate nel comune di Muggia, presso lo sbocco del canale di via Battisti, all’incrocio con largo Caduti per la Libertà. In queste ultime, in particolare, è stata riscontrata una carica batterica doppia rispetto ai limiti consentiti dalla legge, mentre lo sforamento alla foce del Tagliamento è risultato inferiore, ma non abbastanza da rientrare nei parametri previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia. La fotografia scattata da Goletta verde non consente di dormire sonni tranquilli, nemmeno alla luce dei restanti sei campionamenti, risultati tutti entro i limiti di legge. Il 52,1 per cento dei reflui civili, infatti, non viene adeguatamente trattato da impianti: una percentuale che pone il Friuli Venezia Giulia fra le regioni italiane con il più alto deficit depurativo e che le consegna la poco invidiabile maglia nera per quanto riguarda la classifica delle sanzioni dell’Unione europea, conquistata grazie alla carenza di impianti di depurazione o fognatura. «Sono passati dieci anni dal termine ultimo che l’Unione europea ci aveva imposto per mettere a norma i sistemi fognari e depurativi ma – spiega la portavoce di Legambiente Serena Carpentieri - non abbiamo fatto altro che collezionare multe piuttosto che agire». Il Friuli Venezia Giulia, stando al rapporto della Struttura governativa di missione contro il dissesto idreogologico e lo sviluppo delle infrastrutture idriche, sta andando incontro alla terza sentenza di condanna, prevista per gennaio 2016, che ci condurrà dritti dritti verso una sanzione da 66 milioni di euro, pari a 53,6 euro per ogni cittadino, contro una media nazionale di 8,1 euro. «Sono anni che chiediamo che si investa in maniera seria in questa regione per rendere i corsi d’acqua una risorsa e non una minaccia per l’ambiente – sottolinea Andrea Wehrenfennig dalla segreteria di Legambiente Fvg - . Le ultime stime Istat evidenziano come tre italiani su dieci non siano ancora allacciati a fognature o a depuratori e che il 40 per cento dei fiumi italiani risulti gravemente inquinato». Ma quali sono le sostanze che più di tutte vanno a minare la salute delle acque regionali? Le analisi di Goletta Verde sono state eseguite il 9 giugno scorso, indagando la presenza di enterococchi intestinali e di Escherichia coli. Su questi due parametri microbiologici e su quelli chimico-fisici, quali temperatura dell’acqua, pH, ossigeno disciolto, conducibilità e salinità, sono stati valutati i campioni raccolti. Oltre alle bocciature di Muggia e della foce del Tagliamento, sono state passate al setaccio, venendo promosse, anche le acque di Barcola, Sistiana, Marina Julia, Grado (foce dell’Isonzo e spiaggia presso l’incrocio fra via del Sole e via Svevo) e di Lignano Sabbiadoro (all’incrocio fra il lungomare Trieste e via Gorizia). «È evidente – così Wehrenfennig – che nel caso di Muggia ci troviamo difronte a uno scarico abusivo, peraltro già segnalato da diversi anni, mentre sulle acque del Tagliamento grava la presenza di inquinanti, quali i pesticidi, frutto di un’agricoltura intensiva». Il viaggio di Legambiente riprende. Tutte le coste italiane verranno toccate dalla Goletta Verde, per un totale di 30 tappe e 2mila miglia nautiche. Nel frattempo, però, la Regione fa sentire la sua voce. L’assessore all’Ambiente Sara Vito accusa Legambiente di aver scattato una fotografia del territorio «senza essere in possesso di un quadro aggiornato» e rivendica «l’impegno della giunta Serracchiani». Non basta. Vito ricorda che il rischio di maxi infrazioni comunitarie si rifà a procedure risalenti addirittura al 2004 mentre adesso la Regione, confrontandosi con Roma, ha sbloccato 50 milioni per il depuratore di Servola e 25 per le criticità più urgenti in provincia di Udine e di Pordenone.

 

Parte la “rinascita” delle spiagge muggesane

 

da “Il Piccolo”

martedì, 23 giugno  2015

 

 

Sì alla riqualificazione da Porto San Rocco a Punta Olmi con park, ripascimento e pista ciclopedonale

di Riccardo Tosques

MUGGIA

Passo decisivo per la riqualifica-

zione  del  tratto  Porto  San

Rocco–Punta Olmi. La giunta

Nesladek ha dato il via alla linea

tecnica del primo stralcio del

progetto  definitivo-esecutivo

della fascia costiera con finalità

turistico balneare.I lavori inizie-

ranno in autunno per conclu-

dersi nell’esta-

te 2016 e co-

steranno  un

milione  230

mila    euro.

Complessiva-

mente la ri-

qualificazione

costierarichie-

derà una spe-

sa di circa 7

milioni e si completerà con il

progetto di sistemazione del ter-

rapieno di Aquario.

Dopo l’ok ricevuto durante

l’ultima Conferenza dei servizi,

il progetto della rinascita della

costa rivierasca aggiunge un ul-

teriore tassello.La riqualificazio-

ne generale di tutta la zona del

litorale muggesano che va da

Porto San Rocco a Punta Olmi

per un tratto di 1,3 chilometri

prevede nuovi spazi di parcheg-

gio, una pista ciclopedonale sul

lato mare che migliori la fruibili-

tà della costa e l’accesso agli

spazi balneari con un allarga-

mento verso mare, un riempi-

mento protetto da una mantel-

lata e un ripa-

scimento  in

ghiaia da Por-

to San Rocco

sino all’ex Ba-

gnodellaPoli-

zia. «Il primo

stralcio funzio-

nale approva-

to in giunta

prevede alcuni interventi del

progetto definitivo partendo da

Punta Olmi fino al Pontile a “T”

- racconta l’assessore ai Lavori

pubblici Marco Finocchiaro - .

In particolare verrà realizzata

una rampa d’accesso alla spiag-

gia di Punta Olmi, la pista ciclo-

pedonale sul lato mare, la mes-

sa in sicurezza della strada co-

stiera e delle piazzole esistenti

mediantela realizzazionedisco-

gliere e ripascimenti in ghiaia

ed infine, le sistemazioni idrau-

liche e le predisposizioni im-

piantistiche».

Rispetto al progetto definiti-

vo generale, recependo le pre-

scrizionidellaProvincia,la stra-

da non verrà spostata verso il

monte e di conseguenza nessun

parcheggio verrà tolto, anche se

da intese con lo stesso ente è

prevista la cessione al Comune

di tutta la costiera con conse-

guente declassamento e realiz-

zazione di sistemi di moderazio-

ne della velocità e adozione di

sistemi che favoriscano la mobi-

lità sostenibile. «Lo stralcio pro-

gettuale - puntualizza Finoc-

chiaro- era già stato inserito nel

programma triennale delle Ope-

re pubbliche e ha ottenuto la

conversione di parte del contri-

buto regionale da contointeres-

si di 1,8 milio-

ni in contoca-

pitale per cir-

ca 540 mila eu-

ro.Il primo lot-

to funzionale,

dell’importo

complessivo

di 1,23 milio-

ni,  verrà  di

conseguenza coperto con il con-

tributo concesso dalla Regione

e mediante la vendita di azioni/

partecipazioni».

Fondamentali per partire in

autunno sono la modifica del

pianotriennale delle Opere pub-

bliche(per modificare le fonti di

finanziamento) e l’approvazio-

ne del nuovo Piano regolatore

entro giugno (per ottenere la

compatibilità urbanistica del

progetto). Il progetto del primo

stralcio dell’opera Porto San

Rocco-Punta Olmi è stato pre-

sentato dall’Ati con sede a No-

venta Padovana composta da

Hydrosoil srl (mandataria), Be-

ta Studio srl(mandante)eDina-

misa srl (mandante) con un im-

porto pari a un milione 230mila

euro di cui 984.931 euro per la-

vori a base di gara e 36.644 per

oneri della sicurezza non sog-

getti a ribasso di gara. Entusia-

sta il sindaco Nerio Nesladek:

«Finalmente è arrivato il mo-

mento in cui,

nonostante le

svariate diffi-

coltà burocra-

tiche si può

iniziare a con-

cretizzare   il

progetto sulla

costa comeda

impegno pre-

so coi nostri cittadini». Tempi-

stiche? Nesladek non ha dubbi:

«L’obiettivo è iniziare i lavori in

autunno e finire un primo lotto

entro la prossima stagione esti-

va. Ce la metteremo tutta per

farcela».

 

 

Confronto su anoressia e bulimia

 

da “Il Piccolo”

martedì, 23 giugno  2015

 

L’anoressia e la bulimia sono disordini

alimentari che, se non riconosciuti e

adeguatamente curati, possono comportare

gravi conseguenze sulla psiche e sul fisico. Su

questo verterà l’incontro dibattito che si terrà

sabato alle 17 nella sala Millo in piazza della

Repubblica a Muggia. L’appuntamento è

organizzato dall’associazione Jonas Trieste

onlus in collaborazione con la commissione

per le Pari opportunità del Comune di Muggia.

Intervengono la presidente delle Pari

opportunità Gabriella Giurovich, l’assessore

Laura Marzi e la psicologa Mariela Castrillejo.

 

 

 “Blackout”di tre ore per lavori urgenti

 

da “Il Piccolo”

martedì, 23 giugno  2015

 

Unblack out annunciato di

tre ore a Muggia. Il Comune

comunica infatti ai cittadini che

l’energia elettrica verrà

interrotta acausa di lavori

urgenti giovedì 25 giugno dalle

13 alle 16. Le vie interessate dalla

sospensione dell’energia

elettrica sono calle Tiepolo,

corso Puccini,largo Amulia,

piazza Marconi,calle Monticula

esalita ai Piai.

 

Anagrafe canina chiusa per un giorno

 

da “Il Piccolo”

martedì, 23 giugno  2015

 

Il Comune di Muggia avvisa

che a causa di un corso di

aggiornamento del personale

dipendente,l’ufficio addetto ai

cimiteri e all'anagrafe canina sarà

chiuso al pubblico nella giornata

di oggi.Per le attività cimiteriali

e d anagrafe canina sarà possibile

contattare il consueto numero

telefonico 040/3360424 o

rivolgersi di persona agli uffici

dell’anagrafe dalle 11 alle 13.

 

lunedì, 22 giugno 2015: nessuna notizia su Muggia  da “Il Piccolo”

 

 

A Muggia assessore in ferie e Piano regolatore a rischio

 

da “Il Piccolo”

domenica, 21 giugno  2015

 

Da domani la delibera sarà all’esame del Consiglio comunale per quattro sedute
Ma l’assenza di Fabio Longo potrebbe causare problemi di numeri a Nesladek

 

di Riccardo Tosques A rischio l'approvazione del Piano regolatore generale comunale (Prgc) di Muggia. A partire da domani in quattro distinte sedute (lunedì, martedì, giovedì e sabato, sempre a partire dalle 18.30), la giunta Nesladek dovrà cercare di far passare ben 163 punti per delineare la Muggia del domani. In queste ore però è scoccato l'ultimo pesante campanellino d'allarme in seguito al voto contrario dell'assessore all'Ambiente Fabio Longo (indipendente, ex Idv) sulla Vas, il documento che di fatto anticipa l’analisi delle osservazioni ed il voto del nuovo Prgc. Se poi si scopre che l'assessore Longo, durante i quattro giorni più caldi dell'epopea Nesladek non parteciperà al voto in quanto in ferie, ecco che il quadro si fa politicamente ancora più intrigante. Perentoria la vicesindaco Laura Marzi: «Se non passa il Prgc, mi dimetto». «E' vero, durante l'analisi delle osservazioni ed il voto del nuovo Prgc non sarò presente, ma avevo avvisato ben tre mesi fa che sarei stato assente a fine giugno: casualmente è stato deciso di affrontare il Piano regolatore proprio in questa settimana, ma ho la coscienza a posto, spesso l’impegno lavorativo mi occupa 16-18 ore al giorno, ritengo assolutamente legittimo salvaguardare anche il mio diritto alla salute». Longo, l'ambientalista di ferro della seconda giunta Nesladek, mette a tacere le malelingue che davano per strategica la sua assenza. Al recente voto negativo sulla Vas, però, Longo preferisce trincerarsi dietro un “no comment” che evidentemente nasconde forti contrarietà a un Prgc non condiviso. Un'altra grana sul voto del Prgc riguarda il “conflitto di interessi” che coinvolgerà l'assessore Stefano Decolle. Il geometra, esponente di spicco del Pd rivierasco, sarà infatti costretto ad uscire dall'aula: «Ci sono una quindicina di punti del piano in cui sono responsabile di pratiche edilizie, quindi non parteciperò al voto». Sulle difficoltà nell'affrontare il Prgc Decolle non si nasconde: «Qualcuno ha preferito andare in ferie proprio ora, pur volendo rimanere dentro la maggioranza, ovvio che qualche grattacapo sul numero legale ci sarà». “Buone” notizie per Nesladek arrivano invece dal comunista Maurizio Coslovich. «Sarò presente alle riunioni del Consiglio comunale che affronteranno il nuovo Prgc», preannuncia a sorpresa il capogruppo della Federazione della Sinistra. Le vere incognite riguardano i “liberi pensatori” della maggioranza. Danilo Savron, anima critica del Pd, è perplesso: «La situazione è difficile perché non si sono volute accettare delle piccolezze dimostrando insensibilità nei confronti delle esigenze dei nostri concittadini. Siamo sempre stati contro le speculazioni, però questa volta c'è stata troppa rigidità e poi l'Ezit ci ha imposto i suoi dettami». Roberta Tarlao, referente della lista civica Meio Muja, garantisce fedeltà e indica l'orientamento che verrà seguito dal consigliere Marina Busan: «Non siamo dei tecnici urbanisti, ad ogni modo ci sono accordi condivisi già dalla prima legislatura con il sindaco Nesladek, quindi seguiremo le indicazioni in linea di massima promosse dalla maggioranza. Marina Busan sarà presente in aula: non volteremo le spalle alla maggioranza». A questo punto Geremia Liguori (indipendente, ex Sel) potrebbe fungere da ago della bilancia. Questa complicata situazione viene analizzata da Claudio Grizon, consigliere del Pdl: «Se, oltre che sulla contrarietà all’unione con il Comune di Trieste, l’asse tra i consiglieri Liguori e Savron dovesse rinsaldarsi ancora, potrebbe riconfermarsi la tradizione dell’incapacità da parte della sinistra di approvare un piano regolatore, come era già accaduto nel 1993 quando il sindaco Sergio Milo venne sfiduciato. Secondo me, con l’autonomia di Liguori e le evidenti insoddisfazioni di Savron, il voto finale pare davvero a rischio». Sempre a giudizio di Laura Marzi, «l'assessore Longo sapeva che entro il 30 giugno avremmo chiuso il Prgc, quindi c'era ampia possibilità di spostare le proprie ferie. Comunque sono fiduciosa che il Prgc verrà votato: attendo coerenza per le scelte sin qui intraprese».

 

Per Imu e Tasi il postino suona due volte

 

da “Il Piccolo”

domenica, 21 giugno  2015

 

Disguido nel comune rivierasco. Come ottenere il rimborso dell’eventuale maggior quota versata

 

Prima non arrivavano mai, ora arrivano anche due volte. Sono i "temuti" bollettini Tasi e Imu che in questi giorni hanno spesso fatto una doppia visita nelle cassette delle lettere dei muggesani. Furibondo il consigliere comunale Claudio Grizon: «E' inammissibile». Pronta la replica del Comune: «Si tratta solamente di un disguido». Il primo a denunciare l'accaduto è stato Grizon. «Sono stato contattato da due cittadine anziane di Aquilinia. che mi hanno informato di aver ricevuto due bollettini per il pagamento della Tasi. Una signora, in particolare, mi ha detto che dopo aver già pagato il primo bollettino, ne ha ricevuto un secondo per lo stesso importo. L'altra donna invece, dopo aver ricevuto due bollettini, si è rivolta all'ufficio tributi per chiarire la situazione». L'esponente del centrodestra ha dunque contattato l'Ufficio Tributi. «Dove la dottoressa Marchio mi ha confermato di essere a conoscenza di altri casi avvenuti in questi giorni a Muggia», ricorda Grizon. «Non riesco a capire come si possono verificare questi errori: l'assessore Parapat dovrebbe sapere come sia alta l'attenzione dei cittadini su temi come tributi, tasse e balzelli vari per cui si dovrebbero prevenire situazioni simili, considerato che gli elenchi di quanti sono tenuti al pagamento dovrebbero essere verificati preventivamente dall'amministrazione prima di esser consegnati alla ditta incaricata della stampa e dell'invio dei bollettini», evidenzia il consigliere comunale di opposizione. Da qui la richiesta all'assessore ai Tributi Valentina Parapat di «fare le verifiche del caso affinché siano individuate e rese note le responsabilità. Già i bollettini sono arrivati in ritardo rispetto al termine del 16 giugno entro cui si sarebbe dovuto pagare il dovuto. E ora si aggiunge anche questo disguido, che auspico interessi davvero poche persone e che in caso contrario complicherebbe non poco il rispetto del termine del nuovo termine del 16 luglio per i pagamenti». Per il Comune di Muggia si tratta di «un disguido creatosi durante la stampa dei modelli F24 precompilati per il versamento dell’acconto e del saldo Imu e Tasi 2015, verificatosi alla società incaricata del servizio di postalizzazione, alcuni cittadini hanno ricevuto o riceveranno a casa due lettere con il medesimo avviso di pagamento». Il Municipio quindi si è scusato per l’inconveniente, rassicurando che si tratta «soltanto di una duplicazione della stampa e che la banca dati comunale non necessita di alcuna correzione. Invitiamo pertanto i cittadini interessati ad effettuare il pagamento utilizzando gli stampati contenuti in uno solo dei plichi ricevuti, ricordando che gli eventuali doppi pagamenti dell’acconto saranno considerati utili ai fini del saldo». Nel caso il pagamento sia già stato effettuato in misura doppia sia per l’acconto che per il saldo, il Comune provvederà al rimborso della maggior quota versata, previa presentazione di apposita domanda, contattando l’ufficio Tributi oppure inviando una email all’indirizzo tributi@comunedimuggia.ts.it. (r.t.)

 

 

 

«Profughi nelle ex caserme di Muggia»

 

da “Il Piccolo”

domenica, 21 giugno  2015

 

Edifici situati in prossimità del confine. Proposta dell’assessore Torrenti: «Ma solo per pochi giorni prima di essere smistati altrove»

 

di Silvio Maranzana wTRIESTE «Lungo il confine con la Slovenia vi sono tante piccole caserme dismesse da anni dai Carabinieri e dalla Guardia di finanza. Sono le strutture che maggiormente si prestano a divenire Centri di prima accoglienza e di smistamento dei profughi in Friuli Venezia Giulia, ma non abbiamo ancora fatto la scelta». La dichiarazione è di Francesca Adelaide Garufi, commissario del Governo e prefetto di Trieste. Le prime voci, ma anche la logica, per quanto concerne la provincia di Trieste portano ai Comuni più orientali, quelli di Muggia e San Dorligo della Valle. «So che sono state ispezionate due casermette nel territorio muggesano ed è abbastanza logico che la scelta possa cadere su una di queste due», ammette infatti l’assessore regionale all’immigrazione Gianni Torrenti che però aggiunge: «Qui comunque i profughi dovranno essere ospitati per pochi giorni soltanto, in attesa di venir smistati in altre regioni». «Ho sentito di questa possibilità solo dai giornalisti - commenta d’altro canto il sindaco di Muggia, Nerio Nesladek - ma ufficialmente non sono stato informato di nulla. Sono certo che se il prefetto deciderà di insediare una struttura di questo tipo sul nostro territorio ci avviserà per tempo». Qualche altra indicazione però arriva anche dal sindaco di San Dorligo della Valle, Sandi Klun: «In effetti - afferma - qualche tempo fa ne ho parlato con il prefetto ed era stata presa in considerazione la possibilità di utilizzare le caserme più piccole dismesse da Finanza e Carabinieri lungo la linea di confine. Non sono in buone condizione, ma si adattono meglio di quelle grandi. Comunque in questi ultimi giorni non ho ricevuto alcuna comunicazione». Secondo il Messaggero Veneto, l’ex caserma Cavarzerani di Udine sarebbe il primo dei sei hub di questo tipo che Prefetture e Regione intenderebbero istituire sul territorio. Lo stesso ruolo dovrebbe essere svolto da caserme dismesse o altre strutture a Fusine e Prepotto in provincia di Udine e nell’Isontino a Gradisca presumibilmente utilizzando l’attuale Cara. Gli ultimi due hub dovrebbero appunto sorgere uno in provincia di Pordenone e l’altro in provincia di Trieste. «Confermo che abbiamo già visitato alcuni siti - specifica il prefetto Garufi - ma altri ne dobbiamo ancora ispezionare, la situazione è tuttora aperta. Certo vi è la necessità di creare un’accoglienza diffusa, è fondamentale che i profughi siano sparsi in diversi ambiti socio-sanitari per cui parallelamente bisogna attrezzare i siti dove accoglierli. La linea di confine è piena di casermette: stiamo valutando con il Demanio quali si trovano nelle situazioni migliori». La necessità che anche gli altri Comuni della provincia e non solo il capoluogo offrano accoglienza agli immigrati è stata sottolineata l’altra sera dal Consiglio comunale di Trieste. «È giusto contribuire allo sforzo e non ci siamo mai tirati indietro rispetto alle nostre responsabilità - aggiunge Nesladek che è anche segretario regionale del Pd - ma non abbiamo ancora alcuna richiesta dal circuito istituzionale in cui siamo inseriti». Chi invece sembra chiudere le porte ad altri accoglimenti è il sindaco di Duino Aurisina, Vladimir Kukanja: «Da tempo ospitiamo 18 immigrati al Villaggio del Pescatore in una struttura messa a disposizione da un albergatore. Le caserme sul nostro territorio si trovano in situazione di completo abbandono e non sono adatte allo scopo. Non possiamo fare altri sforzi».

 

 

Investito sulle strisce, 12enne gravissimo

 

da “Il Piccolo”

sabato, 20 giugno  2015

 

È successo l’altra sera a Muggia. Ricoverato in Rianimazione a Cattinara, ha riconosciuto mamma e papà molte ore dopo

 

di Riccardo Tosques Attraversa la strada camminando sulle strisce pedonali e viene investito da un’auto: ora è in Rianimazione a Cattinara. È accaduto l’altra sera sul tratto di strada per Lazzaretto, all’altezza della farmacia “Alla Marina”. Lo sfortunato protagonista dell’incidente è il 12enne P.V., giovane velista tesserato con il Sistiana 89, in quel momento a Muggia di ritorno da un allenamento svolto in Slovenia, a Isola. A raccontare l’accaduto è il padre, ancora sotto choc: «Mio figlio stava tornando dal Circolo di Muggia dove era andato a prendere la vela di un optimist. Quando ha attraversato la strada, una Volkswagen Polo bianca lo ha travolto facendolo cadere violentemente a terra. È rimasto disteso sull’asfalto per dieci minuti senza conoscenza. Sono stati i dieci minuti più lunghi della mia vita: non li dimenticherò mai». Dopo il violento urto è stato chiamato subito il 118: la situazione è apparsa gravissima visto anche il copioso sangue fuoriuscito in seguito al colpo alla testa del ragazzo. Dopo una rapida corsa al Pronto soccorso di Cattinara, il minorenne è stato sottoposto a diverse tac da cui sono state riscontrate una frattura cranica, una emorragia interna oltre a varie escoriazioni. «La notte tra giovedì e venerdì è stata durissima - prosegue ancora il padre di P.V. - poi al mattino ha riconosciuto me e la mamma». Sul luogo del sinistro è intervenuta la polizia stradale che ha identificato il guidatore della Polo bianca, D.P. le iniziali, classe 1992, risultato negativo all’alcol test. La dinamica è ancora in fase di accertamento. Dalle prime ricostruzioni dei testimoni pare che un furgone parcheggiato ostruisse la visuale e abbia indotto l’automobilista ad un sorpasso azzardato. Il padre del ragazzo investito racconta: «So che mio figlio ha attraversato le strisce pedonali, mentre io stavo caricando l’auto, poi c’è stato il botto e ho visto mio figlio a terra. Ma quello che mi fa davvero pensare è che dopo l’impatto il conducente si è preoccupato più delle condizioni della sua auto che di mio figlio. A P.V., che lunedì avrebbe dovuto prendere parte ad un meeting di giovani velisti, sono andati gli auguri del direttore sportivo della sezione vela del Sistiana 89 Andrea Nevierov: “Quello che è successo non doveva accadere. Un grande abbraccio al nostro atleta con l’auspicio di riaverlo prima possibile con noi”» L'incidente ha fatto riemergere la questione dei limiti di velocità sul lungomare muggesano. A prendere una dura presa di posizione è stato l’assessore Stefano Decolle: «Auspicando una prontissima guarigione del giovane e il desiderio di andare presto a fare una regata assieme, non posso non evidenziare come su quell'arteria, soprattutto con la bella stagione, il limite di 50, peraltro spesso non rispettato, sia comunque troppo alto. Da tempo stiamo ragionando sull’opportunità di abbassarlo a 30. Dopo questo incidente credo proprio che dovremo affrettare i tempi».

 

 

I negozianti di Muggia temono Montedoro

 

da “Il Piccolo”

sabato, 20 giugno  2015

 

Mosetti (Fratelli d’Italia): «Dall’ampliamento altre difficoltà per gli esercizi del centro». Decolle: «Solo una chiusura nel 2014»

 

wMUGGIA «Esercenti e commercianti del centro storico si chiedono come poter salvaguardare le loro attività di fronte al raddoppio del centro commerciale Montedoro, passato in Consiglio comunale con i soli voti di quella sinistra che millantava da sempre la loro tutela». È un Daniele Mosetti al vetriolo quello che torna su uno degli argomenti più sentiti in questi mesi: l’ok all’allargamento degli spazi commerciali allo Shopping Center Montedoro. Un allargamento che, secondo il malumore raccolto dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia, rischia di mettere ulteriormente in difficoltà gli esercizi del centro cittadino. «Abbiamo votato contro questa delibera, esprimendo una volontà che sia a vantaggio delle già sofferenti attività commerciali del centro storico, ma a nulla è valsa la nostra scelta - tuona Mosetti -. Il rilancio dei liberi professionisti e la difesa dei posti di lavoro dei dipendenti impiegati nelle medie e piccole realtà lavorative del centro dovrà ora seguire un iter diverso, attraverso una maggior coesione con l’associazionismo e le forze politiche, con un nuovo piano strategico che miri a definire le nuove linee guida, utilizzando gli strumenti in possesso del territorio che questa amministrazione non ha saputo sfruttare, adottando nuovi dispositivi a partire dal prossimo anno». Pronta la replica di Stefano Decolle, assessore comunale al Commercio: «Mi spiace constatare che ancora una volta la politica vuole fare impresa senza mettere i soldi. Il mio grande rispetto va a chi ogni giorno tira su la serranda e crea ricchezza per il territorio, e non corre più dietro alle logiche di proclami ormai superate». Per l’esponente renziano Muggia ha tre possibili linee di sviluppo commerciale: la grande distribuzione (parco commerciale) in zona Montedoro/Rabuiese, il commercio locale nell’area della stazione delle autocorriere e zone limitrofe, artigianato e piccolo commercio nel centro storico. «Sul territorio - spiega Decolle - alla data del 20 maggio, erano attivi 168 esercizi commerciali, 42 dei quali nel centro storico. Nel 2014 nel centro storico sono state aperte cnque nuove realtà e sono cessate sei attività, con un calo quindi solo di una. Per gli imprenditori, sia piccoli che grandi, sia che si trovino ad Aquilinia che in calle Puccini, i problemi non sono di piani strategici e “teatrini” dove sentirsi coccolati. Loro sono pragmatici». I problemi da risolvere? Decolle sciorina: «Alta tassazione, burocrazia di difficile comprensione, linee di affidamento bancario sempre più complicate. Ogni giorno ascolto e dò risposta ai problemi dei commercianti, e mi piace far questo. Di riunioni fumose, invece, ne ho già fatte troppe. Le lascio volentieri alla prossima campagna elettorale».

 

Minori trasferiti a Rimini. Un guaio da 130mila euro

 

da “Il Piccolo”

sabato, 20 giugno  2015

 

CONDANNATA L’AMMINISTRAZIONE nesladek

 

MUGGIA «Pensiamo di avere ragione, quindi per adesso abbiamo pagato, ma contiamo di riavere tutti i soldi versati». È fiduciosa l'assessore alle Politiche sociali Loredana Rossi. Ma per ora il Comune sta soccombendo nella causa intentata dall'associazione Comunità Papa Giovanni XXIII di Rimini nei confronti dell'amministrazione. Sul piatto della bilancia oltre 130mila euro. L'oggetto del contendere riguarda il presunto mancato pagamento delle rette per l'accoglienza residenziale nella comunità riminese di due minori affidati al Comune di Muggia nel periodo dal primo ottobre 2010 al 30 giugno 2013. Il Tribunale ordinario di Rimini si è espresso in favore della causa promossa dall'ente ecclesiastico, civilmente riconosciuto. A spiegare la vicenda è sempre l'assessore Rossi: «Il Tribunale di Trieste ha deciso di toglierci l'affidamento dei due minori, di fatto esautorandoci, spedendoli a Rimani. Tanto è vero che non abbiamo più saputo nulla dei due ragazzi (nel mentre uno dei due è diventato maggiorenne, ndr) sino a quando l'associazione Comunità ha chiesto i soldi delle mancate rette». I due minori erano stati accolti a Rimini nel giugno 2002. In seguito al decreto del Tribunale dei minorenni del primo settembre 2010 i minori erano stati affidati ad un ente locale diverso dal Comune di Muggia, con la conseguente sospensione del pagamento delle rette dal primo ottobre. A seguito di questa sospensione, però, la Comunità ha promosso un ricorso, per decreto ingiuntivo, per le somme dovute sino al 30 giugno 2013. Un ricorso al quale il Comune di Muggia ha presentato opposizione. A seguito della provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo, concessa dal giudice, il Comune ha provveduto al pagamento della somma a titolo di capitale di 130mila 308 euro, oltre a interessi moratori e spese legali. «Ora il Comune ha in essere un procedimento giudiziale volto a dimostrare l’obbligo a carico del nuovo ente affidatario e al conseguente recupero delle somme versate», fa sapere l'Ufficio legale del Comune muggesano. Sull’argomento interviene il capogruppo del Pdl Paolo Prodan: «Nei casi di affido e/o custodia si concretizza a volte una situazione traumatica in cui il Tribunale dei minori decide, in condizioni difficili, di attivarsi nell'interesse del minore. Il Comune di residenza, abbia o meno dal Tribunale la custodia, dovrebbe monitorare la situazione del minore e saltuariamente verificare l'andamento del percorso di vita: tanto più dovrebbe evitare l'instaurarsi di situazioni debitorie». Da qui l'affondo di Prodan: «Da anni sosteniamo verifiche più serie sull'operato della dirigenza e delle posizioni apicali, che evidentemente a Muggia non rispondono ai cittadini che li pagano, ma con il colpevole silenzio di sindaco e giunta intascano i premi di produttività e degli obiettivi». (r.t.)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il candidato “forestiero” Andolina ribatte a Nesladek

 

da “Il Piccolo”

venerdì, 19 giugno  2015

 

 

MUGGIA «È vero che sono residente a Trieste, ma voi vi siete sciroppati il friulano Dipiazza per dieci anni: e c'è ancora qualcuno ancora lo rimpiange». Marino Andolina, candidato sindaco a Muggia di Rifondazione comunista, replica alle accuse mossegli dal sindaco uscente Nerio Nesladek. «Come ho già anticipato - spiega -, intendo entrare nei problemi muggesani con umiltà, ascoltando prima la gente: di fatto questa settimana ho iniziato i giri di colloqui che continuerò ogni martedì alle 17.30». Un vero e proprio tour sul territorio per ascoltare i cittadini: la prossima settimana il pediatra farà un giro lungo la costa orientale per poi recarsi a Muggia Vecchia. Intanto sono diversi gli argomenti che Andolina pone all'attenzione del Pd e dei suoi alleati. «Da utente che paga il parcheggio Caliterna, pur non potendo attribuire alla giunta attuale tutti gli errori fatti e i debiti contratti, mi meraviglio che un Comune non riesca a gestire in proprio una colonnina mangiasoldi per i parcheggi e debba cercare a centinaia di chilometri un'azienda che gestirà per un numero impressionante di anni un servizio così elementare: eppoi quella di far pagare il parcheggio anche nei festivi è una stranezza». Quanto al “super Comune” la posizione rimane cristallina: «Sono lieto che Nesladek non sia preoccupato delle Uti come votate dalla giunta Serracchiani, ma magari non lo è perché l'anno prossimo non sarà lui a doversi “inginocchiare” davanti a Cosolini o Dipiazza. Comunque giova ricordare che a Muggia il voto sulle Uti è finito in parità solo grazie all'assenza di un consigliere comunale». Alle critiche di Nesladek ribatte infine anche il dirigente di Rifondazione Maurizio “Lola” Coslovich: «Nesladek non dovrebbe essere deluso dalla candidatura di Andolina, ma da se stesso, credo davvero che dovrebbe fare alcuni anni di autocritica per quanto non fatto». (r.t.)

 

 

Piano antirumore per l’estate muggesana

 

da “Il Piccolo”

giovedì, 18 giugno  2015

 

Ordinanza in vigore fino al 30 settembre. Venerdì e sabato stop alla musica a mezzanotte. Ma scattano le deroghe

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA “Il diritto dei residenti alla quiete e al vivere civile impone all’amministrazione l’individuazione di parametri e orari certi affinché il principio di sviluppo economico-turistico non si contrapponga alle aspettative della popolazione locale”. È il passaggio chiave dell’ordinanza approvata dal Comune di Muggia che rimarrà in vigore sino al 30 settembre in occasione delle varie “attività ludiche con manifestazioni sportive e culturali dislocate in diverse aree del territorio comunale, con allestimento di chioschi per la ristorazione e intrattenimenti musicali” previste per l’estate. Tenuto conto che in riferimento a tali attività si prevede l’afflusso di numerosi partecipanti a partire dal mattino fino a tarda serata e considerato che nel periodo estivo verranno organizzate delle manifestazioni sul territorio muggesano, il Comune ha deciso di applicare una deroga relativamente ai limiti acustici e agli orari delle manifestazioni previste sul territorio comunale con il seguente schema: sino alle 23.30 nelle giornate di lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e domenica; sino alle 24 venerdì e sabato. In pratica, vi sarà un prolungamento di 30 minuti. Il provvedimento è un atto dovuto considerata “la necessità di limitare le situazioni di rischio e turbativa per l’incolumità dei cittadini”. Nessuna variazione, dunque, rispetto agli altri anni visto anche che il paragrafo n.8 della relazione tecnica allegata al Piano comunale di classificazione acustica, approvato in consiglio comunale il 29 aprile scorso, non prevede specifiche disposizioni per quanto concerne la disciplina delle attività temporanee, rinviando al regolamento comunale per la disciplina delle attività rumorose temporanee ancora in fase di elaborazione da parte degli uffici comunali competenti. In pratica per l’amministrazione Nesladek lo svolgimento delle manifestazioni rumorose a carattere temporaneo - incluse le fasi rumorose di allestimento e dismissione - “di natura ludica, sportivo/ricreative e attività connesse, sul territorio comunale, comprese le attività di intrattenimento esercitate presso pubblici esercizi a supporto dell’attività principale licenziata” - sarà consentito, purché vengano rispettati i limiti acustici di indicati nel vigente Piano comunale di classificazione acustica. Le manifestazioni temporanee rumorose che rispetteranno tali limiti non necessitano di autorizzazione particolare a condizione che la loro durata massima sia di 16 giorni anche non consecutivi. Qualora però l’organizzatore dovesse ritenere “per eccezionali o contingenti motivi comunque documentabili e debitamente motivati” di superare i limiti acustici o gli orari precedentemente indicati, dovrà far pervenire al servizio comunale competente di Cura e tutela della città , almeno 15 giorni prima dell’evento, una specifica istanza di autorizzazione in deroga. «L’autorizzazione in deroga potrà comunque imporre prescrizioni a riguardo, dovrà essere custodita dall’organizzatore e sarà esibita su richiesta del personale incaricato delle verifiche», puntualizza Nesladek. Sarà inoltre richiesta la presentazione di apposita domanda da parte dell’organizzatore di manifestazioni rumorose temporanee che prevedano l’inclusione di eventi di particolare rilievo «che per loro natura richiamino notevole affluenza di pubblico e per le quali viene richiesta la posa in opera di accorgimenti utili per consentire una maggiore tollerabilità delle emissione sonore, sia da parte del pubblico atteso che relativamente ai residenti nelle aree prossimali a tali attività». L’inottemperanza alle disposizioni dell’ordinanza sarà punita con una sanzione amministrativa che potrà andare dai 200 ai 1.200 euro.

 

 

La sfida di Menotti, 2mila chilometri di corsa fino a Monaco

 

da “Il Piccolo”

giovedì, 18 giugno  2015

 

MUGGIA Muggia di nuovo al centro di un’impresa sportiva. Dopo la straordinaria corsa della solidarietà intrapresa da Ivana De Martino che partendo dalla Liguria, al confine con la Francia, era giunta proprio a Muggia dopo aver percorso qualcosa come 700 km, adesso è la volta di un solitario scalatore. Filippo Menotti, classe 1977, varesino, partirà domenica da Muggia con l’obiettivo di percorrere 2400 km e 150mila metri di dislivello positivo in solitaria, attraversando 6 Paesi: Italia, Austria, Svizzera, Liechtenstein e Francia per poi arrivare nel Principato di Monaco nel minor tempo possibile. Il nome del progetto si chiama “Run for a dream” e di fatto consta di un vero e proprio giro delle Alpi sui sentieri della Via Alpina, fino a Monaco. Nel suo lungo percorso tra le Alpi Giulie e Alpi Liguri, Menotti correrà per circa una trentina di chilometri al giorno. La tempistica prevista è di circa 80 giorni. «Ho deciso di intraprendere questa impresa in solitaria innanzitutto per capire fino a che punto riesco a spingermi, ma non è un gara, è una sfida con me stesso», racconta Menotti. La decisione di correre in solitaria è maturata in seguito all’abbandono di un amico che dopo aver trovato lavoro ha dovuto rinunciare all’impresa da compiere assieme al collega. «È vero, il progetto non prevede alcun accompagnatore, ma non sarò proprio solo, ho molte persone che mi seguono attraverso la mia pagina Facebook e so che saranno un sostegno determinante nei momenti difficili», aggiunge Menotti. Ricevuta la notizia che il corridore lombardo partirà proprio da Muggia per la sua incredibile avventura, l’assessore allo Sport Laura Marzi commenta con entusiasmo: «È un’ottima notizia sapere che ancora una volta Muggia verrà messa in luce diventando punto di partenza di un’impresa di altissimo livello sportivo. Sicuramente questo viaggio permetterà al territorio di avere un’ulteriore valorizzazione». (ric. tos.)

 

Vandali a Muggia, wc chimico in mare

 

da “Il Piccolo”

mercoledì, 17 giugno  2015

 

Due episodi in poche ore: prima il “ritrovamento” all’ex bagno della polizia, poi la panchina sradicata sul Belvedere

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA Vandali scatenati a Muggia. Ieri mattina la cittadina si è risvegliata ferita da due episodi per ora scollegati tra loro sui quali però le forze inquirenti stanno già indagando. La più eclatante riguarda il wc chimico posto sul lungomare finito “inspiegabilmente” in mare dinanzi alle acque dell’ex bagno della polizia. Se inizialmente si era ipotizzato che l’accaduto potesse riallacciarsi all’ondata di maltempo abbattutasi su Muggia tra la notte di lunedì e martedì, col passare delle ore il rinvenimento (effettuato con grande stupore da parte di alcuni operai) ha fatto propendere per un vero e proprio atto vandalico. «Il wc è stato successivamente rimosso da parte da alcuni operai dell’Italspurghi», racconta Alessia Viezzoli, autrice dello scatto che ha immortalato il wc. «Sto valutando l’opportunità di sporgere denuncia sul furto e danneggiamento di beni materiali di proprietà pubblica o in carico al pubblico: non è una soluzione semplice perché se individuati i colpevoli potrebbero avere delle conseguenza pesanti», ha spiegato l’assessore alla Promozione della città, Stefano Decolle. «Se qualcuno ha notizie si faccia avanti a testimoniare, se qualche “buontempone” ha qualche responsabilità si faccia avanti e ripari al danno», ha aggiunto l’assessore indispettito. Ovviamente, cercando di allentare la tensione per l’episodio, più di qualcuno sul web ha cercato di calmare le acque anche con un po’ di ironia: «Di “cessi” al bagno ne ho visti tanti, ma come questo mai». Non vi è neanche una minima ombra di dubbio invece sull’atto vandalico compiuto a Muggia Vecchia. Ignoti hanno infatti sradicato dal terreno una panchina in ferro e legno, saldamente ancorata al terreno mediante viti, collocata sul Belvedere (proprio a fianco del luogo dal quale era già stata rubata la famosa rosa dei venti). A raccontare l’episodio, don Andrea Destradi: «Sino a lunedì sera, attorno alle 23, la panchina era al suo posto. Ieri mattina un collaboratore della parrocchia, recandosi proprio al Belvedere per eseguire i lavori di manutenzione della ringhiera, si è accorto dell’assenza della panchina e l’ha rinvenuta sotto alla balconata». Destradi ha avvertito i carabinieri che si sono recati sul posto a verificare l’accaduto. «Gentilmente hanno anche voluto recuperare la panchina, riportandola su. Cosa dire? Avvilisce vedere che c’è ancora chi non sa apprezzare il bene comune, ma pensa di poterlo considerare a suo uso e consumo, soprattutto in una zona dove molte persone stanno donando molte ore del loro tempo perché possa essere accogliente e pulito per tutti», lamenta il sempre attivo parroco di Muggia Vecchia. Ma l’area sacra muggesana è quotidianamente al centro di problematiche legate alla maleducazione: «Ogni giorno c’è chi lascia rifiuti in giro oppure non raccoglie le deiezioni canine. A queste persone vale la pena ricordare che, benché il parco sia una proprietà privata, è di uso pubblico e sul terreno vige il regolamento comunale in materia».

 

«Deluso da Andolina. Sa solo attaccare il Pd»

 

da “Il Piccolo”

mercoledì, 17 giugno  2015

 

la posizione di Nesladek

 

MUGGIA «Chiederò un bel dibattito pubblico con Andolina sulle Unioni territoriali intercomunali, auspicando sia l’inizio di una serie lunga e proficua di confronti finora francamente impossibili con l’attuale dirigenza di Rifondazione Comunista». Nerio Nesladek, sindaco di Muggia, nonché segretario provinciale del Pd, accoglie così Marino Andolina, il primo candidato ufficiale alle elezioni comunali muggesane in programma nel 2016. Il primo cittadino che per regolamento, dopo due mandati, non potrà ricandidarsi, sferra una netta critica alla sezione muggesana di Rifondazione. «L’unica vera novità nell’ambito del partito sta nel fatto che hanno dovuto ricorrere a una candidatura triestina, ammettendo così lo scarso radicamento e, soprattutto, la mancanza di una classe dirigente in grado di rappresentare la nostra città», polemizza Nesladek. «È singolare poi che un candidato che viene da Trieste, dove ha sempre vissuto e lavorato, tuoni contro l’ipotesi di un sindaco-monarca triestino che governerebbe dispoticamente tutta la futura Unione dei Comuni: stiano tranquilli, questo non succederà, i sindaci di tutta la nostra provincia stanno lavorando invece perché questa nuova configurazione diventi un’opportunità», aggiunge il sindaco. Da qui l’apertura al dibattito pubblico, «sempre che Andolina voglia misurarsi con quella che lui definisce una maggioranza di centrodestra dimenticando che con quella maggioranza (e grazie a quella maggioranza) il suo partito ha governato in questi anni con ben due assessori». Pur apprezzando «la rilevanza che la figura di professionista di Andolina ha avuto a Trieste e in Italia e, ovviamente, nei teatri di guerra dei Balcani», Nesladek è rimasto deluso dal primo approccio politico muggesano del pediatra comunista: «Il principale argomento utilizzato è la furiosa e cieca battaglia contro il Partito democratico mentre scivola sui temi che dovrebbero essere quelli legati a un Comune: quando parla di costa, di Carnevale, di economia del territorio e di centri commerciali, rimane sospeso tra la genericità e la contraddizione». Insomma, se non fosse ancora chiaro, a Muggia, con un anno di anticipo, si è già in piena campagna elettorale. (r.t.)

 

Park di Muggia affidati a una spa veneta

 

da “Il Piccolo”

martedì, 16 giugno  2015

 

In concessione fino al 2024 all’impresa Abaco la gestione del Caliterna e delle altre strisce blu. Sosta libera in via Trieste

il cambio di marcia Il piazzale Lodovico Salvatore sarà a pagamento anche per i residenti tutti i giorni, festivi compresi, dalle 8 fino alle 20.

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA La rivoluzione muggesana dell'aree di sosta a pagamento è realtà. Il Comune ha ufficialmente annunciato le disposizioni per l’esternalizzazione della gestione del parcheggio di Caliterna e di tutte le altre aree di sosta a pagamento del territorio muggesano. La gestione degli stalli è stata affidata all’Impresa Abaco spa di Padova con una concessione decisamente lunga: il servizio terminerà il 31 dicembre 2024 - con opzione di proroga per ulteriori 3 anni, fino al 31 dicembre 2027. Caliterna «Il parcheggio Caliterna, fin dalla sua costruzione, ha sempre dato problemi di ordine economico e gestionale, essendo stato finanziato con la stipula di un mutuo che comporta per le casse comunali un importante esborso annuo e con un tasso di interesse piuttosto elevato e oggi difficilmente negoziabile», spiega l’assessore al Patrimonio Valentina Parapat, ricordando come l’immobile abbia avuto anche più di qualche “magagna” strutturale, che ha costretto l’amministrazione a tanto che l’Amministrazione a sostenere ingenti spese di manutenzione. «La gestione del parcheggio - prosegue - si è rivelata non semplice ed è per questo che la giunta ha pensato di darlo in gestione a operatori del settore che hanno nel loro oggetto sociale questa attività, per offrire alla cittadinanza un servizio adeguato nella gestione dei parcheggi». Piano parcheggi A brevissimo partirà l’atteso nuovo Piano parcheggi. Nei primi giorni di luglio si provvederà all'installazione dei nuovi parcometri in sostituzione di quelli provvisori. Ma il piano contiene diversi aspetti tra cui, per esempio, la completa ripitturazione delle strisce ed un abbellimento della stazione delle autocorriere, oltre all’intervento sul Caliterna, che avrà a disposizione più moderne metodologie di pagamento: dalle specifiche app ai sistemi di sicurezza per vetture e utenti che permetteranno di avere anche il controllo sui vari danneggiamenti alla sbarra d'ingresso. Aree Alcune novità legate al cambio di gestione sono già entrate in vigore. Nello specifico: in piazzale Lodovico Salvatore (area Porto San Rocco) è operativa la sosta a pagamento, anche per residenti, tutti i giorni compresi i festivi dalle 8 alle 20 sino al 30 settembre; sul lungomare Venezia sosta a pagamento, esclusi i residenti, tutti i giorni compresi i festivi dalle 8 alle 20 sino al 30 settembre. Per quanto riguarda largo Caduti per la libertà è in vigore la sosta a pagamento anche per residenti tutti i giorni compresi festivi dalle 8 alle 20. Per tutte e tre queste aree, la sosta a pagamento durante la domenica e nei giorni festivi decorrerà dal 2 agosto. Sul lastricato del parcheggio “Caliterna” la sosta a pagamento anche per residenti sarà in vigore tutti i giorni compresi i festivi dalle 8 alle 20 (domenica e giorni festivi a partire dal 2 agosto). Per quanto riguarda il primo piano interrato di Caliterna la sosta sarà riservata agli abbonati e ai proprietari, per il secondo piano interrato invece la sosta a pagamento anche per i residenti sarà in vigore tutti i giorni compresi festivi dalle 00 alle 24. In tutte le altre aree, stop alla sosta a pagamento. A fruizione libera per tutti, dunque, i 51 parcheggi nella zona circostante la stazione delle corriere (piazzale Foschiatti e piazzale Curiel), i 100 nel piazzale di via di Trieste e quelli del lato destro di via Matteotti dato che nel lato sinistro saranno sostituiti da 23 stalli per motocicli. Prevista anche la realizzazione di un percorso pedonale protetto lungo via san Giovanni e, per la prima volta, di alcuni parcheggi “di cortesia” destinati alle donne incinte nelle zone più centrali. Programmati anche due posti nelle aree circostanti all’edificio dell’Azienda sanitaria a servizio delle persone che fruiscono dei servizi della struttura con obbligo di disco orario per un massimo di 30 minuti, così come nei posti dell’area bike-sharing (ex Esso).

 

 

I lavori per la rete internet “sfrattano” le auto dal centro

 

da “Il Piccolo”

martedì, 16 giugno  2015

 

MUGGIA Cambia, seppur provvisoriamente, la viabilità nel centro di Muggia. Per consentire l’intervento di ripristino del manto stradale da parte della Sirti Spa a seguito dello scavo per la posa del cavo telefonico per conto di Telecomitalia, oggi e domani via Battisti, via Manzoni e riva De Amicis saranno interessate da lavori. Questi i provvedimenti adottati: istituzione del divieto di transito per tutti i veicoli, eccetto i mezzi di soccorso e d’emergenza, in via Manzoni e riva De Amicis nella fascia oraria compresa tra le 8 e le 17 di oggi e domani, e istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata per tutti i veicoli in via Battisti nel tratto compreso tra passo Roncalli e calle Naccari a partire dalle 7 di oggi fino a domani. I lavori in corso sono legati ai cavi telefonici necessari per velocizzare la rete del Comune. «Il rischio che correva l'ente senza questo necessario intervento era la paralisi informatica completa - ha evidenziato l'assessore Marco Finocchiaro -. Ormai molti server contenenti dati, sistemi operativi e backup risiedono fuori dall'ente, da Insiel: sono stati messi a disposizione delle amministrazioni gratuitamente dalla società regionale - puntualizza Finocchiaro -. Ma i processi di virtualizzazione promossi dalle Regione ed Insiel non possono essere attuati senza collegamenti di rete veloci, cosa che, nel nostro caso, non avveniva di certo». L'intervento che, peraltro, già dal mese di giugno permetterà di dotare di wi-fi gratuito tutte le aree intorno agli edifici comunali, garantirà un accesso più veloce dei pc del personale del comune. «Stiamo permettendo ai dipendenti di lavorare più efficacemente, diminuendo le attese, migliorando il lavoro e la produttività – conclude Finocchiaro -. È un investimento forse poco visibile rispetto ad altre opere pubbliche, ma sarà fonte di benefici per tutta la collettività». (r.c.)

 

lunedì, 15 giugno 2015: nessuna notizia su Muggia  da “Il Piccolo”

 

 

Caccia alle tasse evase a Porto San Rocco

 

da “Il Piccolo”

domenica, 14 giugno  2015

 

 

La srl che gestisce la parte immobiliare non ha versato Imu, Ici e Tasi per 620mila euro. E il Comune avvia l’azione legale

la procedura di fallimento La società è stata dichiarata fallita in febbraio dal Tribunale di Roma. Subito dopo è scattato l’iter per la messa in liquidazione

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA Mancato versamento di Ici, Imu e Tasi per un valore complessivo di circa 620mila euro. Questa la cifra richiesta dal Comune di Muggia alla Porto San Rocco srl, la società titolare della gestione immobiliare del complesso residenziale con vendita e affitto degli appartamenti della località muggesana. Società che, con sentenza del 19 febbraio di quest’anno messa dal Tribunale di Roma, è stata dichiarata fallita e messa “in liquidazione”. Ora anche l’avvocatura del Comune di Muggia è stata coinvolta in una vicenda che la tocca da vicino: la società, per la quale appunto è in corso la procedura fallimentare, ha omesso di versare all’amministrazione municipale l’Ici dovuta per il 2010 ed il 2011, l’Imu del 2012, 2013 e 2014, nonché la Tasi del 2014. In ballo, come detto, una cifra di non poco conto. Dal momento in cui all’Ufficio Tributi è stato reso noto l’avvio della procedura fallimentare, l’avvocatura si è messa all’opera per curare l’insediamento nella procedura al fine di recuperare il credito dell’Comune: un totale di quasi 620 mila euro, comprensivo, peraltro, della sanzione amministrativa e degli interessi legali maturati pari a 152 mila euro, così come risultante dai sei avvisi di accertamento notificati dal Comune alla società fallita. «Il passaggio dall’Ici all’Imu avvenuto nel 2012 non ha permesso al Comune di confrontare i gettiti dei diversi anni e di avere, conseguentemente, contestuale evidenza di un eventuale consistente mancato introito per quanto lo riguardava», racconta l'assessore ai Tributi Valentina Parapat. Nello specifico, l’incremento del gettito dell’imposta determinato dalle nuove modalità di calcolo dell’Imu rispetto all’Ici e le maggiori entrate conseguenti all’attività di recupero dell’evasione riguardante le aree fabbricabili hanno di fatto “nascosto” il mancato versamento di quanto dovuto dalla Porto San Rocco srl. «Vero è che le unità immobiliari attualmente intestate alla Porto San Rocco srl sono state anche oggetto nel corso degli anni di diverse compravendite (quattro i passaggi di proprietà, ndr) e la mancanza di una denuncia da parte della società - non dovuta, sia chiaro, data l’abolizione nel 2007 dell’obbligo di dichiarazione Ici/Imu da parte dei contribuenti - ha impedito all’Ufficio di avere immediata conoscenza del consistente patrimonio immobiliare acquisito dalla società in oggetto e di provvedere al monitoraggio dei pagamenti da questa dovuti», aggiunge Parapat. A questo punto il Comune è corso subito ai ripari per il recupero tributario di un credito assistito dal privilegio generale sui beni mobili del debitore. «Indipendentemente dalla situazione emersa dal fallimento della Porto San Rocco srl - prosegue l’assessore della giunta Nesladek -, già in precedenza si è dato mandato all’Ufficio Tributi di intensificare l’attività di accertamento e di monitoraggio dell’andamento degli incassi delle singole imposte anche procedendo direttamente alla riscossione coattiva». Il Comune fa sapere che fisiologicamente, per ogni imposta si avrebbe una evasione/elusione quantificabile approssimativamente nel 10%-15% del gettito annuo ipotizzato. Fermo restando che sono allo studio ulteriori possibilità di rafforzamento «l’ampliamento del personale assegnato all’ufficio fatto nel 2014 - conclude la responsabile Tributi dell’esecutivo - è un concreto segnale della volontà di rafforzare l’azione di lotta all’evasione che questa Amministrazione vuole portare avanti sempre meglio e sempre più fattivamente».

 

 

 

Andolina candidato sindaco a Muggia

 

da “Il Piccolo”

sabato, 13 giugno  2015

 

Il pediatra e consigliere comunale a Trieste correrà alle elezioni 2016 con il Partito comunista: «Riuniamo la vera sinistra»

IL GIUDIZIO SU Nesladek: È una persona che apprezzo ma il Pd è una cattiva compagnia

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA Negli ultimi giorni la voce si era levata da via Roma, rimbalzando velocemente tra le calli, sino a raggiungere piazza Marconi: in Municipio, sentendo quel nome, più di qualcuno della maggioranza era caduto dalla sedia. Ora, però, lo “spettro” che si aggirava per Muggia, si è manifestato, pubblicamente. Marino Andolina, pediatra nonché consigliere comunale di Trieste, è il candidato sindaco del Partito Comunista, il nuovo soggetto politico che si presenterà a Muggia in vista delle elezioni per il rinnovo delle cariche comunali in programma la prossima primavera. Andolina, perché Muggia? Semplice: a Muggia c’è entusiasmo. C’è entusiasmo per creare le basi di una amministrazione seria e concreta di sinistra. Dopo anni di amministrazione di centrodestra da parte del Pd, a Muggia vedo che c’è lo stimolo per ricompattare la vera anima sociale di questo comune. Muggia ne ha bisogno, i muggesani ne hanno bisogno. Che giudizio esprime verso il sindaco Nesladek? In politica non colpisco mai la persona fisica, ma le sue idee. Nesladek è una persona che apprezzo, ma essendo del Pd è in cattiva compagnia. Basti vedere cosa ha fatto con le Uti. Recentemente è stato colpevole di aver fatto passare per il rotto della cuffia (decisivo l’apporto del consigliere Parlato di Un’Altra Muggia, ndr) l’ok a una legge voluta dalla Serracchiani che prevede che un sindaco-monarca triestino comanderà anche su Muggia. I muggesani sono soliti guardare con sospetto i “foresti”. Preoccupato? No, anche perché vorrei fosse chiara una cosa: io arrivo a Muggia per imparare, non per insegnare. Ho esperienza politica e amministrativa, e questo desidero mettere al servizio del territorio. Comunque ho tanti amici muggesani, molti dei quali miei ex pazienti. E poi di Muggia adoro tante cose: in particolar modo la costa che a mio giudizio è molto meglio rispetto a quella triestina. «Riprendiamoci la costa» diceva Nesladek. Che ne pensa? Forse presto si apprezzeranno gli sforzi dell’amministrazione Nesladek, che però credo siano sforzi tardivi e parziali. La costa è ancora abbandonata a se stessa nelle zone non lasciate in mano ai privati. Muggia deve essere un comune turistico, ne ha tutte le caratteristiche. Nei commercianti del centro c’è malumore per l’allargamento di Montedoro. Con chi si schiera? I centri commerciali non sono il male in sé, offrono posti di lavoro. Però costringono i negozi più piccoli a tirare giù le saracinesche e nella somma algebrica ritengo che così facendo la comunità ci vada a perdere in termini di qualità e quantità, quindi comprendo benissimo i problemi dei commercianti del centro storico muggesano. Quali i punti di forza di Muggia? Il turismo e il Carnevale: perché Muggia è il Carnevale. Non nascondo che essendo stato chiuso a lavorare in ospedale facendo turni da 20 ore, per certi versi ho avuto una vita austera. Però il Carnevale mi è sempre piaciuto e piace anche ai miei nipoti. Rimane l’attrattiva di punta del territorio: il Carnevale sta a Muggia come la Barcolana sta a Trieste. Bisogna tutelarlo sempre di più. Torniamo alle future elezioni. Possibilità di dialogo con le altre forze politiche? Escludendo rapporti con il Pd che è un partito non riformabile, non escludo invece il dialogo con Sel. Non ho ancora conosciuto personalmente l’attuale vicesindaco Laura Marzi, di sicuro sarà mio compito farlo. Politicamente a cosa aspira la sua candidatura muggesana? Desideriamo riunire la vera sinistra. In quest’epoca di crisi economica Muggia potrebbe essere il primo comune del territorio provinciale triestino a dare un segnale di unità ai comunisti che si sono smarriti. Chi si riconosce nella falce e nel martello, ora, ha di nuovo un punto di riferimento. Ma anche chi non ha una connotazione partitica, ma ha fame di sociale e giustizia, venga da noi: le porte sono aperte.

 

L’entusiasmo dei “compagni”: «Il futuro riparte da qui»

da “Il Piccolo”

sabato, 13 giugno  2015

 

MUGGIA Dallo stereo riecheggiano le note di Bella ciao, Bandiera rossa e L’Internazionale, quest’ultima nella celebre versione prog degli Area. Sul tavolino campeggia fiero un busto di Vladimir Ilic Uljanov, meglio conosciuto con il nome di Lenin. Sul muro, vicino al Leone di Muggia, è appesa una bandierona rossa con l’inequivocabile scritta oro: Partito Comunista Muggia. Nel giardino della birreria Katai l’atmosfera è rilassata, ma allo stesso tempo, le oltre 70 persone radunatesi sono in trepida attesa. «Marino Andolina ha accettato una sfida che è alla nostra portata: è giunta l'ora che la vera sinistra di distingua dalle altre forze non politiche», rompe il ghiaccio il capogruppo consigliare della Federazione della Sinistra, nonché leader dei comunisti muggesani Maurizio “Lola” Coslovich. A prendere la parola è poi Bruna Zorzini, segretaria provinciale triestina del Partito dei Comunisti Italiani: «Abbiamo commesso tanti errori nel passato, di cui anch’io mi assumo le colpe, ma ora bisogna guardare avanti, e l’unico futuro possibile è quello che inizia oggi qui a Muggia con l’unione dei comunisti, un percorso di ricostruzione dal quale non si tornerà più indietro». A prendere la parola è poi il segretario della sezione muggesana di Rifondazione comunista Carlo Bosich: «Esprimo la soddisfazione e il privilegio per avere il compagno e dottore Marino Andolina quale prossimo sindaco di Muggia all'interno di un progetto iniziato tre anni fa che ci ha portato alla riunione delle anime comuniste». Per il segretario muggesano «di fronte ad un Pd che si spaccia per un partito di sinistra, che invece si è macchiato di macelleria sociale e politiche neoliberiste, Muggia è pronta per proporre una politica di cultura comunista con un candidato sindaco comunista di profonda umanità che da Muggia segnerà il passo per un modello che auspichiamo venga emulato a livello non solo provinciale, ma nazionale». (r.t.)

 

Un mese in più per Imu e Tasi a Muggia

 

da “Il Piccolo”

venerdì, 12 giugno  2015

 

A rilento il recapito delle bollette. Il Comune s’attrezza e posticipa al 16 luglio i termini per il pagamento della prima rata

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA «Il Comune di Muggia avvisa i contribuenti che, in ragione del prolungarsi dei tempi di consegna da parte del servizio postale, saranno considerati regolarmente eseguiti i pagamenti della prima rata Imu e Tasi 2015 effettuati entro il 16 luglio 2015». Colpo di scena in piazza Marconi. L’amministrazione Nesladek ha infatti comunicato che ci sarà ancora un mese di tempo rispetto alla scadenza prevista inizialmente (16 giugno) per saldare la prima rata di Imu e Tasi. Confermato invece il saldo finale entro il 16 dicembre. Dispiaciuta ma anche infastidita l’assessore ai Tributi Valentina Parapat: «Scusandomi per quanto avvenuto, spero che in questo modo si ponga rimedio agli eventuali disagi causati ai cittadini con la consapevolezza che l’ufficio debba nel più breve tempo possibile rivedere le modalità per l’elaborazione dei bollettini e gli accordi contrattuali con il partner attuale, visto che anche lo scorso anno si è verificato lo stesso ritardo nella consegna». Insomma, parole chiare che non lasciano scampo all'immaginazione. L’avviso che dovrebbe arrivare a breve sarà unico per entrambi i tributi, come unici saranno anche i moduli F24 da utilizzare per il pagamento. All’interno del plico i contribuenti muggesani troveranno sia i moduli da utilizzare per pagare l’acconto sia quelli per il versamento del saldo. Tra i punti chiave del recente Bilancio preventivo Parapat conferma le aliquote dei tributi comunali ma soprattutto l'introduzione di alcune agevolazioni. Per Imu e Tasi l’amministrazione Nesladek ha previsto l’equiparazione ad abitazione principale dell’unità immobiliare concessa in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta limitatamente alla quota di rendita non eccedente i 500 euro. Una scelta adottata in base alle richieste dei muggesani. «Nello stilare questo bilancio si è cercato il più possibile di fare tesoro dalle indicazioni pervenute all’amministrazione dai cittadini di Muggia anche tramite il bilancio partecipato», puntualizza Parapat. Pur rispettando la spending review, il braccio destro del sindaco Nesladek sottolinea come siano state offerte «garanzia dei servizi, tasse invariate e introduzione di ulteriori agevolazioni oltre a importanti investimenti a beneficio di tutta la collettività quali, ad esempio, quelli programmati in campo informatico». Dopo Imu e Tasi, in un periodo successivo, l’amministrazione comunale provvederà a inviare, sempre a domicilio, gli avvisi di pagamento relativi alla tassa sui rifiuti (Tari). Nel caso di questa tassa, il pagamento è suddiviso in tre rate. La prima scadrà il 31 luglio, la seconda il 30 settembre e l’ultima il 31 dicembre. Per ulteriori dettagli, le informazioni sui tributi del Comune di Muggia sono riportate sul link www.comune.muggia.ts.it/index.php. Chi non volesse attendere l’arrivo dei moduli e desiderasse invece calcolare “in proprio” Imu e Tasi (o magari verificare la cifra indicata dagli uffici comunali) l’amministrazione indica il seguente link: www.riscotel.it/calcoloiuc2015/ =F795. Da questo link è possibile anche scaricare e stampare i moduli F24.

 

 

Roma congela il via libera al rigassificatore

 

da “Il Piccolo”

venerdì, 12 giugno  2015

 

Regione e istituzioni ribadiscono il “no” al progetto. Il ministero dello Sviluppo economico rinvia di 90 giorni il verdetto

 

Sulla vicenda del rigassificatore di Zaule interviene il deputato ex grillino (foto) Aris Prodani (Alternativa libera) che ha presentato un’interrogazione ai ministri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente. Premesso che in una risposta del sottosegretario allo Sviluppo Economico, Simona Vicari, a un’interrogazione dello stesso Prodani aveva detto che «il Ministero non potrà, comunque, rilasciare alcuna autorizzazione dell’infrastruttura senza un’intesa con la Regione Friuli Venezia Giulia», il parlamentare triestino chiede se i ministri intendano precisare i motivi per cui la Conferenza dei Servizi di ieri sia stata convocata anche in assenza del decreto relativo alla compatibilità ambientale del progetto, indispensabile per l’iter decisionale in merito alla costruzione dell’impianto di Zaule. E se non intendano negare l’autorizzazione alla costruzione del rigassificatore tenendo conto della risposta fornita alla precedente interrogazione e delle dichiarazioni di contrarietà espresse in più occasioni dalla Regione.di Massimo Greco Novanta giorni di sospensione per ottenere la documentazione ancora mancante: non è evidentemente il verdetto, ma è la “tregua” che il ministero dello Sviluppo Economico ha accordato prima di riconvocare la conferenza dei servizi sul rigassificatore di Zaule, che ieri a Roma ha visto la sua prima e interlocutoria riunione. Iter bloccato, ha dunque deciso la responsabile ministeriale del procedimento Concetta Cecere, che al dicastero di via Molise ha moderato l’ampio dibattito tra i numerosi convenuti, pubblici e privati (tra questi ultimi, ovviamente, la proponente Gas Natural), durato dalla tarda mattinata alle 15. La Regione Friuli Venezia Giulia, rappresentata dall’assessore all’Ambiente Sara Vito, ha eccepito che all’appello delle carte non risultavano tre atti determinanti per decidere: al ministero dell’Ambiente pendono ancora i pareri tecnici sulla valutazione d’incidenza dell’Area marina di Miramare e sull’elettrodotto interrato di collegamento tra il terminal Gnl e la rete elettrica. E, sempre all’Ambiente, non si è ancora conclusa la procedura di Via (valutazione impatto ambientale) relativa al metanodotto Sealine, progettato da Snam. Senza contare - ha incalzato l’assessore Vito - che Italia e Slovenia non hanno definito l’accordo sull’ubicazione del rigassificatore nell’alto Adriatico. Comunque, nella sostanza, la Regione ha ribadito che il terminal Gnl a Zaule è «incoerente» rispetto al modello di sviluppo elaborato dall’Autorità portuale triestina, in quanto il traffico container e ro-ro assume rilevanza prioritaria rispetto alle infrastrutture energetiche come il rigassificatore con relative gasiere. Argomenti questi sui quali ha insistito Zeno D’Agostino, commissario straordinario dell’Autorità portuale, che proprio sulla gestione del traffico nel Canale sud ha sollevato questioni di incompatibilità operativa. Sul coordinato-disposto tra ragioni procedurali-portuali-ambientali sono tornati gli assessori provinciale e comunale all’Ambiente, rispettivamente Vittorio Zollia e Umberto Laureni, per ribadire il “no” alla costruzione del rigassificatore, del resto già evidenziato nella raffica di ricorsi al Tar Lazio contro il parere di compatibilità espresso dalla commissione Via all’inizio dello scorso febbraio. Sia Zollia che Laureni hanno polemicamente sottolineato come alla riunione avessero dato forfait sia il ministero dell’Ambiente che quello dei Beni Culturali. Ma, a fronte del muro unanimemente eretto dalle istituzioni territoriali, ci sono anche pubblici organi che non si sono opposti al progetto: è il caso dei Vigili del fuoco e della Capitaneria di porto, sia pure con prescrizioni. Secondo quanto ufficiosamente raccolto, anche AcegasApsAmga (controllata dal gruppo Hera) avrebbe manifestato un parere favorevole.

 

Lampadine a led per gli studenti muggesani

 

da “Il Piccolo”

giovedì, 11 giugno  2015

 

L’assessore Longo lancia un’iniziativa ispirata alla sensibilità ambientale e al risparmio energetico

 

«In molti pensano che non vi sia nulla da fare per cambiare le cose, ma si sbagliano: ciascuno di noi può fare la differenza, dando il proprio contributo». Fabio Longo, l'ambientalista di ferro della giunta Nesladek, lancia il monito agli studenti muggesani. Lo fa attraverso una missiva indirizzata ad una quarantina di ragazzi dell’istituto “G. Lucio” che a sorpresa riceveranno pure un regalo: una lampadina al led. L'iniziativa rientra nel programma di Earth Hour – l’Ora della Terra, l’iniziativa promossa da Wwf Italia che ha proposto anche per quest’anno la mobilitazione globale simbolica che prevede lo spegnimento di un'ora delle luci di monumenti, strade e piazze al fine di manifestare e per fermare il cambiamento climatico. Su proposta dell’assessore Longo, la giunta si è espressa per reindirizzare la spesa prevista quale compenso dell’operatore che avrebbe provveduto allo spegnimento e la successiva accensione dei fari illuminanti la nostra città, preferendo optare per un’iniziativa ancor più concreta rivolta agli alunni delle scuole di Muggia. L’iniziativa riguarda la distribuzione di lampadine a led, ritenute più efficienti dal punto di vista energetico, con una durata maggiore e che confrontate con le fonti di illuminazione tradizionali consentono un risparmio intorno al 90% rispetto alle lampade ad incandescenza. «È un progetto volto a incrementare la sensibilità ambientale dei ragazzi e grazie a loro, anche delle famiglie, relativamente all’adozione di semplici strategie basate sul risparmio e sulla efficienza energetica nell’uso dell’energia elettrica che complessivamente possono contribuire ad affrontare la crisi climatica», fa sapere Longo. L'esponente indipendente dell'amministrazione bacchetta: «La scelta di non lasciare in stand-by il computer, la scelta di spegnere la tv e andare a giocare, la scelta di staccare i caricabatteria quando non sono collegati all’apparecchio, la scelta di porre maggiore attenzione nell’evitare sprechi sono tutte decisioni che possono determinare un importante riduzione del consumo di energia complessivo». Coinvolgere sempre di più i cittadini sull’importanza di un utilizzo responsabile dell’energia, ma non solo. La giunta Nesladek ha proposto di offrire un piccolo omaggio «dal valore simbolico – conclude Longo - che vuole essere l’emblema di quanto ciascuno possa fare nel proprio piccolo a favore dell’eco-compatibilità».

 

Punta Olmi e Punta Sottile, sì al restyling

 

da “Il Piccolo”

mercoledì, 10 giugno  2015

 

Svolta “storica” a vent’anni dall’inizio della vicenda Acquario: la conferenza dei servizi approva il progetto di riqualificazione

 

«Riprendiamoci la costa». È l’arcinoto slogan elettorale col quale il sindaco Nerio Nesladek aveva tappezzato Muggia di manifesti elettorali quattro anni fa. Ora più che mai pare che Muggia sia davvero pronta a riprendersi concretamente la costa. La svolta decisiva è giunta nell’ultima Conferenza di servizi convocata dalla Regione per decidere il futuro del terrapieno Acquario. Dopo un iter lunghissimo è stato approvato il progetto esecutivo definitivo di bonifica e riqualificazione dell’area. «È un traguardo importantissimo, per il quale non abbiamo mai smesso di lottare e di impegnarci: la costa deve essere restituita a Muggia e ai muggesani» commenta Nesladek. Il progetto di messa in sicurezza dell’area prevede un quadro economico di spesa pari a circa 5 milioni di euro, 2 milioni dei quali utilizzati per il terrapieno e i restanti 3 per le sistemazioni vere e proprie. La complessa vicenda di Acquario inizia una ventina di anni fa, quando la società Acquario srl inizia a occuparsi dell’area demaniale marittima compresa tra Punta Olmi e Punta Sottile con l’obiettivo di creare uno stabilimento balneare con relativi servizi annessi. Un tratto costiero in cui la società prevede l’utilizzo di una discarica a mare di materiali inerti con un interramento esteso per una superficie di quasi 30 mila metri quadrati, una lunghezza di circa un chilometro e una larghezza da 10 a 40 metri lungo la linea di costa e la strada costiera Sp 14. Il lavoro inizia nel 1998 ma senza il preventivo ottenimento dell’autorizzazione paesaggistica: arriva puntuale una sanzione pecuniaria, ma con Dgr dd. 15/03/2002, n.809, viene comunicato l’accertamento che «l’imbonimento non comportava danno al paesaggio ed all’ambiente interessati». Nel gennaio 2003, però, a fronte di un controllo effettuato dal comando dei Carabinieri per la tutela dell’ambiente Noe di Udine si affaccia lo spettro dell’inquinamento nel momento in cui viene accertato che l’imbonimento è stato realizzato con materiali contaminati. Nel novembre del 2006 arriva dalla Regione il diniego della concessione richiesta a suo tempo da Acquario srl a cui viene anche fatto obbligo di riconsegnare le zone concesse dopo averne ripristinato lo stato iniziale a proprie spese. Dovendo provvedere in via sostitutiva all’intervento di messa in sicurezza d’emergenza, nel 2007 il Comune di Muggia decide di incaricare il Cigra dell’Università di Trieste per la redazione dei documenti necessari al proseguimento dell’intervento di bonifica e alla messa in sicurezza dell’area, dal momento che i presunti responsabili non vi hanno provveduto. Finalmente nell’aprile 2009 sembra aprirsi il primo spiraglio quando il Comune di Muggia informa gli enti competenti del parere favorevole reso al Cigra relativamente all’esecuzione di 12 sondaggi ambientali. Nel marzo successivo la Regione comunica l’avvio del procedimento per la valutazione della “Caratterizzazione ed analisi di rischio sanitario ed ambientale del sito Acquario”, documento valutato, di lì a pochi mesi, dalla Conferenza dei servizi appositamente convocata, la quale richiede però ulteriori integrazioni. Nel 2012 viene posto sotto esame il progetto preliminare nonché una Conferenza di servizi istruttoria che viene sospesa in attesa di ricevere un nuovo campionamento delle acque. Una volta recepite le ulteriori integrazioni del Comune di Muggia la conferenza dei servizi del luglio 2013 detta le condizioni a cui il progetto definitivo avrebbe dovuto rispondere al fine di ottenere tutte le autorizzazioni necessarie. Provveduto alle ulteriori integrazioni, si è giunti pochi giorni fa all’approvazione del progetto definitivo-esecutivo.

 

Strade più illuminate a Rabuiese e Aquilinia

 

da “Il Piccolo”

martedì, 9 giugno  2015

 

politiche energetiche

 

Diciotto nuovi punti luce tra Rabuiese e Aquilinia. È l’ultimo lavoro pubblico messo a segno dall’amministrazione Nesladek. Soddisfatto l’assessore alle Politiche energetiche Fabio Longo: «È un intervento frutto dell’impegno costantemente rivolto ai cittadini, che si colloca a pieno titolo nel percorso intrapreso da questa amministrazione in termini di risparmio energetico». Nel corso degli ultimi anni sono pervenute al Comune di Muggia numerose richieste di ampliamento della rete di illuminazione pubblica in varie zone del territorio comunale nelle quali sono presenti impianti gestiti dalla Società Enel Sole srl. Il Comune stesso, infatti, ha affidato ad Enel la gestione e la manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica del territorio comunale nel 2009 con apposita convenzione ad oggi operante. L’articolo 4 “Servizi a richiesta” della convenzione prevede la possibilità di garantire ulteriori interventi per la modifica degli impianti esistenti. Nell’ottica di una riorganizzazione del sistema della viabilità esistente, sono state avviate le procedure per interventi di miglioramento dei percorsi degli autoveicoli in transito tra l’altro sullo stradello di località Rabuiese nonché interventi volti a aumentare la sicurezza pubblica ad esempio in località Aquilinia-Zaule. «A Rabuiese l’area oggetto di intervento, oltre a essere priva di illuminazione in più tratti risulta avere una ridotta larghezza tanto che su una parte del tracciato risulta impossibile il transito contemporaneo di due automobili - spiega Longo -. Senza contare poi il fatto che spesso e a tarda ora le persone ritornano a casa a piedi con rischi per la loro sicurezza». Il Comune ha pertanto chiesto a Enel di elaborare un progetto per la realizzazione di nuovi punti luce nell’ottica di un miglioramento della sicurezza del tratto. «Da Aquilinia-Zaule, poi, era giunta richiesta di un intervento anche al fine di aumentare la sicurezza per evitare furti nelle abitazioni», puntualizza l’assessore. Ricevuti i progetti di ampliamento degli impianti di illuminazione pubblica con tecnologia a Led, il Comune si è impegnato per recuperare a Bilancio la cifra necessaria. Una spesa quantificata in oltre 30mila euro. Con quelli di Aquilinia i nuovi punti luce sono a saliti a quota 1200 negli ultimi tre anni.

 

 

La Regione dice sì alla “nuova” Muggia

 

da “Il Piccolo”

martedì, 9 giugno  2015

 

Ok al piano regolatore con due rilievi sul porticciolo di San Bartolomeo e sull’area del Rio Ospo. Sindaco e vice soddisfatti

 

La Regione dà il via libera. Ed è conto alla rovescia per l’approvazione del nuovo piano regolatore del Comune di Muggia. Entro la fine di giugno il piano vigente, la Variante 15, dovrebbe infatti essere definitivamente sostituito dal nuovo piano, la Variante 31, che ridisegnerà il territorio muggesano. Laura Marzi, vicesindaco e assessore all’Urbanistica, spiega che «il nostro obiettivo è quello di partire questa settimana con le commissioni consiliari e poi, conclusi i lavori, portare in Consiglio il Prgc per ottenere l’pprovazione definitiva entro fine mese». L’accelerazione segue la delibera regionale del 29 maggio con cui la giunta ha dato l’ok all’intesa relativa al nuovo Piano con il Comune di Muggia. «È molto importante che ci sia un sostanziale accordo tra il Comune e la Regione che ha giudicato positivamente il nuovo piano regolatore. Un piano che ha tra gli obiettivi principali quello di fermare la cementificazione incontrollata del territorio muggesano, privilegiando invece i piccoli interventi» afferma il sindaco Nerio Nesladek. Due le “osservazioni” regionali che il Comune non esita a recepire: «La Regione - spiega Marzi - ci ha chiesto di reintrodurre la possibilità di realizzare l’ampliamento del Porticciolo di San Bartolomeo che avevamo eliminato accogliendo un emendamento in Consiglio comunale. In realtà l’allargamento del porticciolo era già previsto dal piano regolatore vigente, ossia la variante 15 del 2001». In altre parole, su indicazione della Regione, il Comune mantiene in vigore la possibilità di costruire un allungamento dell’attuale molo e la creazione di una serie di pontili, al fine di aumentare il numero dei posti barca all’interno del porticciolo di Lazzaretto. Possibilità di estensione e sviluppo, fa notare l’assessore, che non va confusa con la realizzazione vera e propria, poiché, seppure previsto nel vigente piano regolatore, in 14 anni non è mai stato realizzato alcun ampliamento «perché è un’opera che costa cifre ingenti e che non è di competenza di alcun ente pubblico ma del privato, se avrà la voglia e soprattutto la capacità economica di realizzare un’opera di questo tipo». L’altra modifica inserita dalla firma dell'Intesa con la Regione riguarda l’area del Rio Ospo: «La Regione - continua l’assessore - ci chiede sostanzialmente la regolarizzazione dei pontili già esistenti, per il resto è una conferma di quanto previsto dal piano, ad esempio accanto la sponda destra ci saranno aree attrezzate e percorsi a basso impatto ambientale come sentieri e piste ciclabili per consentire alle persone di attraversare il territorio muggesano e fruire allo stesso tempo delle risorse paesaggistiche». Tra gli obiettivi principali dichiarati dal nuovo Piano ci sono la limitazione del consumo di suolo e la volontà di riconsiderare lo sviluppo turistico in termini di sostenibilità, rendendo il territorio di Muggia più attrattivo all’esterno, con un’attenzione particolare alla conservazione dei tratti distintivi del paesaggio. Non solo: la questione delle connessioni delle reti, come la rete ecologica, la rete della mobilità, la rete del paesaggio o quella relativa al sottosuolo, e la rete “virtuale” rappresentata dal Patto tra i sindaci o le bandiere blu, sono altri tratti distintivi del nuovo piano. Ormai in dirittura.

 

 

lunedì, 8 giugno 2015: nessuna notizia su Muggia  da “Il Piccolo”

 

Parte l’iter per la rampa d’accesso al mare per i disabili

 

da “Il Piccolo”

domenica, 7 giugno  2015

 

baia di Porto S. Rocco

 

Proseguono i preparativi per la realizzazione della rampa per disabili sul lungomare muggesano. Dopo la mozione di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, approvata all’unanimità in Consiglio comunale quasi un anno fa, a breve si partirà con la perimetrizzazione e la classificazione dei relitti a mare all’interno della baia del residence Porto San Rocco, per poi procedere con la bonifica del fondale, ovvero con la rimozione del materiale dell’ex Cantiere navale, in modo da poter ottenere l’autorizzazione necessaria alla balneazione. La zona dove realizzare l’opera pubblica è stata individuata assieme agli Uffici dopo una ricerca sui sei chilometri del tratto costiero. Una volta ottenuta la concessione alla balneazione da parte del Demanio Marittimo a fronte della pulizia del fondale e del progetto degli Uffici sul posizionamento della rampa e sugli interventi accessori per la sua installazione, verrà presentata la richiesta al finanziamento alla Fondazione Crt Trieste. «Speriamo che la rampa venga realizzata il prima possibile» afferma il capogruppo consigliare di Fdi Daniele Mosetti. L’obiettivo è quello di realizzare una sorta di “scivolo”, come quello ai “Topolini” di Barcola, per consentire l’ingresso in acqua alle persone con difficoltà motorie. La spesa per un’opera che, come aggiunge Mosetti, sarà «un servizio d’interesse pubblico non solo per Muggia ma per tutte le famiglie triestine che da anni chiedono di consentire l’accesso al mare ai disabili» ammonta a circa 5mila euro. Una cifra non esorbitante. Le vere difficoltà riguardano infatti la parte burocratica, ovvero le richieste al Demanio, e il lavoro “pratico” della bonifica del fondale. L’auspicio è che Muggia possa avere un accesso al mare per disabili nell’estate del prossimo anno.

 

Rifondazione rompe con il PD a Muggia

 

da “Il Piccolo”

domenica, 7 giugno  2015

 

Il capogruppo consiliare Coslovich: «Non appoggiamo più Nesladek. E tra un anno correremo da soli alle elezioni»

 

La crisi è sfociata in un divorzio: a Muggia Rifondazione comunista e Pd non sono più alleati. A dare l’annuncio il capogruppo consiliare della Federazione della sinistra Maurizio “Lola” Coslovich: «La nostra lista comunista ha appoggiato alle ultime elezioni il candidato sindaco Nerio Nesladek, ma mai il Pd. Ora non appoggiamo più nemmeno Nesladek. Alle prossime elezioni andremo per conto nostro». La goccia che ha fatto traboccare il vaso si è registrata durante l’ultima riunione del Consiglio comunale quando Coslovich non ha potuto esprimere il proprio dissenso essendo stato bloccato dal presidente del Consiglio comunale, ovvero proprio il sindaco Nesladek. «Volevo denunciare l’ennesimo boicottaggio contro di me visto che il penultimo Consiglio comunale si è svolto alle 13, un orario in cui è noto che per motivi di lavoro non posso presenziare» racconta il capogruppo di Fds. E aggiunge: «Avrei poi voluto spiegare al sindaco che si è pubblicamente lamentato dell’assenza dei suoi consiglieri di maggioranza e del sottoscritto che, invece che indispettirsi per la mia assenza, avrebbe dovuto sfogarsi esclusivamente con i membri della sua pseudomaggioranza». Ma Coslovich è stato bloccato proprio dal sindaco al momento del suo intervento: «Quando un rappresentante di un Partito che si definisce democratico, all’interno di un Consiglio comunale, prima concede e poi toglie la parola a un consigliere, non può poi lamentarsi per le assenze dei suoi consiglieri». Il capogruppo comunista punta quindi il dito sul fallimento del secondo mandato Nesladek: «Se per il sindaco ci sono assenze tattiche da parte dei consiglieri di centrosinistra, sia in commissione che in Consiglio comunale, forse non sarà solo colpa degli attriti all’interno del centrosinistra ma, come sostengo da anni, dell’assenza di una politica di sinistra». Da qui l’annuncio ufficiale che alle prossime elezioni Rifondazione comunista, a Muggia, correrà da sola: «Andremo da soli con un nostro candidato sindaco, basta Pd, basta finti partiti di sinistra». Alla presa di posizione di Coslovich, reagisce subito il sindaco Nesladek: «Non stupisce che il consigliere Coslovich non abbia capito cosa sia accaduto in occasione dell’ultimo Consiglio comunale: forse, se lo frequentasse di più, a quest’ora saprebbe quali sono i normali meccanismi di una seduta. Nel caso in questione, per esempio, il consigliere ha chiesto la parola appena concluso l’appello e prima ancora dell’apertura di qualsiasi discussione e, quindi, del Consiglio vero e proprio. Di fronte a tale urgenza gli è stato chiesto se, come previsto, il suo intervento fosse una mozione d’ordine o una richiesta». Di fronte alla sua risposta Nesladek ricorda d’aver lasciato spazio al suo intervento «che, però, in pochi istanti ha dimostrato di non essere né l’una né l’altra cosa». Risultato: «Avendo Coslovich evidenziato con chiara evidenza di non conoscere e tanto meno di non sapere quando utilizzare gli strumenti a sua disposizione in qualità di consigliere, gli è stato fatto presente che, come previsto dalle modalità della seduta, non aveva diritto di parola in quel momento in quei termini». Sulla crisi all’interno del centrosinistra Nesladek è sereno: «Sono dieci anni che governiamo assieme. Discutiamo anche con toni accesi ma non ho dubbi che l’intento è quello di portare a termine il mandato. Anche perché ci sono cose iniziate ancora da terminare. Cose costruite da tutti noi, da tutta la maggioranza, senza però il contributo di Coslovich. Ci sono degli argomenti sui quali non c’è accordo, è normale. Ma chi dissente si batte, discute, esprime opinioni e voti, si confronta. E finora abbiamo dimostrato che alla fine ci incontriamo». Dispiaciuto della situazione venutasi a creare il segretario del Pd Francesco Bussani: «Prendo atto della decisione del consigliere Coslovich ma, mancando ancora un anno, credo ci sarà occasione per incontrarci. Da parte mia, come sempre detto, nessuna preclusione»

 

Fiocco rosa al Mini Zoo delle Noghere per l'arrivo della capretta Heidi

 

da “Il Piccolo”

sabato, 6 giugno  2015

“Holalaidi, Holalaidi”. Non siamo nelle Alpi, e anche se i due protagonisti si chiamano Heidi e Peter, come nel romanzo di Johanna Spyri, non è un cartone animato. Ma è una storia vera che pure piace molto ai bambini. Da qualche giorno il Mini zoo allestito dalla Pasticceria Triestina Ulcigrai è rallegrato da un nuovo arrivo: le capretta Heidi, di un mese. Che va a far compagnia a Peter, di tre. E a una nidiata di battuffolosa simpatia composta dagli abituali residenti dell'oasi faunistica delle Noghere: un centinaio di esemplari di 30 specie diverse tra fagiani dorati, anatre mandarine e sposine, coniglietti di varie razze, pavoni bianchi e blu, galli ciuffati, galline siberiane, germani reali, colombe e pappagallini che vivono nei 200 metri quadri della voliera e nuotano nella vasca da 6 metri per 3 dotata di cascatella allestita nel giardino dell'azienda di via Petronio. Heidi va a fare così compagnia a Peter, l'altra capretta che è qui da un mese e che invece arriva da San Dorligo.

 

Coniglietto sbranato da un setter inglese

 

da “Il Piccolo”

sabato, 6 giugno  2015

 

L’esemplare di un anno e mezzo è stato azzannato a morte mentre giocava con la padrona nel giardino di casa a Muggia

Sbranato da un cane che l’ha strappato dalle braccia della padrona. È morto così Trilli, il coniglietto domestico di un anno e mezzo aggredito da un setter inglese mentre giocava in un giardino condominiale di una casa Ater a Borgo Zindis. Sconvolta la proprietaria del piccolo leporide: «Era un membro della nostra famiglia, siamo tutti sotto choc». L'episodio risale a due giorni fa, anche se la notizia è emersa pubblicamente ieri. A raccontare l'episodio è la stessa M.L.C., la giovane proprietaria dell'animaletto: «Era l’ora di pranzo e io, Trilli e la mia cagnolina eravamo nel giardino davanti alla nostra abitazione come spesso capita in questi giorni. A un certo punto è arrivato nel giardino un cane, un setter inglese, nero, bianco, grigio, dal pelo lungo, di grossa taglia. In un secondo momento ha aggredito il mio coniglio prendendolo e portandolo via. La mia cagnolina, una meticcia di 14 anni, è rimasta ferma, io ho provato a rincorrere il setter che però si è subito dileguato con Trilli in bocca». Dopo qualche ora il coniglietto è stato rinvenuto oramai privo di vita da un passante e consegnato alla padrona. «Purtroppo, a causa della negligenza del proprietario di questo cane, noi non potremo più avere Trilli con noi. E io non riesco a capacitarmene. Sia chiaro, non voglio che venga fatto nulla al setter, perché la colpa non è da attribuire al cane: il setter è un cane da caccia, è evidente che ha seguito il suo istinto. Qui il punto è un altro. Quel cane non doveva essere libero, e peraltro non aveva il collare». La segnalazione è arrivata alla Polizia locale di Muggia che ha avviato delle indagini per ricostruire l'accaduto cercando anche dei testimoni. Sul piano legale M.L.C. avrà 90 giorni di tempo per fare un eventuale esposto contro il proprietario del setter. A meno che non si ravvisino altri aspetti, per ora la vicenda potrebbe avere delle conseguenze da un punto di vista civile, ma non penale essendo l'aggressione avvenuta contro un altro animale e non contro una persona. Insomma, ora toccherà a M.L.C. decidere se sporgere querela, anche se sino a ieri la preoccupazione maggiore della proprietaria di Trilli era superare lo choc dell'accaduto. «Forse per qualcuno che non conosceva Trilli può risultare strano, ma questo coniglio era speciale. Era addomesticato, ed era a tutti gli effetti parte facente della nostra famiglia. Mio figlio ci era affezionatissimo, e ora non c'è più». Il setter comunque non rischia la soppressione visto che, come detto, l'aggressione è avvenuta nei confronti di un altro animale. «Non voglio nemmeno pensare che venga fatto qualcosa a quel cane - conclude la donna - vorrei però davvero che il padrone si rendesse conto di quello che è accaduto»

 

Comune di Muggia, rendiconto approvato

 

da “Il Piccolo”

venerdì, 5 giugno  2015

 

Voto a maggioranza. L’assessore al Bilancio Parapat: «Abbiamo messo a frutto le risorse disponibili»

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA La maggioranza di centrosinistra ha approvato nell’ultima seduta del Consiglio comunale il rendiconto 2014 del Comune di Muggia. Contrari il Pdl e Fdi, astenuta Un’Altra Muggia. Soddisfazione da parte dell’assessore al Bilancio Valentina Parapat dinanzi al sì al documento, che costituisce, con il bilancio di previsione, l’atto fondamentale che raccoglie tutta l’attività effettuata dal Comune nell’esercizio finanziario di riferimento: «Si sa che di questi tempi il patto di stabilità e la scarsità di risorse hanno messo a dura prova le amministrazioni nel raggiungere gli obiettivi che si erano poste, tuttavia penso che questo Comune abbia saputo mettere a frutto quello di cui disponeva e che abbia realizzato quanto gli è stato permesso, anche in considerazione del fatto che la Regione nel 2014 aveva fatto una mappatura delle opere per poi decidere gli spazi da concedere». Nel dettaglio delle opere realizzate da citare casa Benussi, da qualche tempo entrata in piena attività: 104mila euro investiti in una casa destinata alla convivenza di persone disabili che presentano problematiche omogenee o compatibili e atta ad accogliere anche durante il giorno ragazzi con difficoltà di apprendimento. Sempre sul piano sociale, gli interventi sulla Casa di riposo sono stati pari a 71mila euro. Altro importante intervento è quello relativo alla biblioteca, che ormai è vicina alla sua completa realizzazione: opera per lo più finanziata dalla Regione e dalla fondazione CRTrieste, il cui costo totale si approssima al milione di euro. Esattamente 216mila euro sono stati impiegati invece per la manutenzione di alcune strade quali via Roma, strada per Lazzaretto, Noghere e Zaule, e 79mila euro sono stati investiti per il miglioramento e l’efficientamento dell’illuminazione pubblica. «Ma abbiamo investito nel contempo anche per realizzare un nuovo tratto di ciclabile che va ad inserirsi nell’ottica del concetto di mobilità sostenibile portato avanti da questa amministrazione», ricorda Parapat. Grazie poi alla capacità dell’Ente di far ricorso a finanziamenti europei si sono potuti realizzare, altresì, lavori di sistemazione impiantistica e stradale di via dei Crevatini, nell’ambito del progetto di cooperazione transfrontaliera con la Slovenia posto sotto il nome di Tradomo. Un progetto finanziato dall’Unione europea con un budget di oltre 900mila euro, che col ribasso d’asta ha permesso anche di intervenire con opere urbane quali restringimenti della carreggiata per moderare la velocità in prossimità degli attraversamenti pedonali e piazzole di sosta degli autobus, nonché la realizzazione di una piccola rotatoria al posto dell’incrocio all’inizio della via di Crevatini bassa, in località Pilon. Infine il Comune ha proceduto alla ristrutturazione informatica dell’ente investendo quasi 40mila euro con l’obiettivo di semplificare e favorire il rapporto tra amministrazione e cittadino.

 

“La città e il mare” in mostra a Montedoro

 

da “Il Piccolo”

venerdì, 5 giugno  2015

 

“La città ed il mare” è la nuova mostra collettiva organizzata dal fotografo Piero Pausin con la Pro Loco di Muggia e il Montedoro Shopping Center. L’esposizione verrà inaugurata oggi alle 18.30 nella sala mostre del Centro commerciale Montedoro in via Flavia di Stramare e sarà visibile fino al 12 giugno. Contiene gli scatti realizzati dagli allievi del corso di fotografia tenutosi a Muggia da Piero Pausin. «Avevo una città bella tra i monti rocciosi e il mare luminoso… era un piccolo porto, era una porta aperta ai sogni», diceva nei suoi versi Umberto Saba. Trieste è una città dai mille volti che offre un’immagine di sé diversa a ogni sguardo che cattura. «Le immagini qui esposte fotografano squarci della città molto diversi tra loro ma che colgono il legame unico e indissolubile tra la città e il mare», racconta Pausin. Le foto esposte sono di Christian Bortolotti, Valeria Capaci, Samantha Cergol, Roberta D’Italia, Michela Faleschini, Daniela Pangher, Ilaria Scheri, Silvia Sergon, Roberto Tucci, Valentina Valzano e Ulli Zupin. (tosq.)

 

 

I cani al mare “confinati” tra Rio Ospo e Molo Balota

 

da “Il Piccolo”

giovedì, 4 giugno  2015

 

Vietato l’accesso libero a Fido nelle spiagge comunali con una sola eccezione
Decolle: «La nuova legge regionale va rispettata ma ci vuole anche buon senso»

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA «La nuova legislazione sui cani nei luoghi pubblici va rispettata, ma è evidente che ci vuole anche il buon senso che noi a Muggia abbiamo deciso di applicare». L’assessore alla Promozione della città Stefano Decolle presenta l’ordinanza di sicurezza balneare firmata dal vicesindaco Laura Marzi, un testo che sarà in vigore sino a fine settembre nel tratto che va dal Lungomare Venezia sino a Valle San Bartolomeo. Nel territorio comunale di Muggia è rigorosamente «vietato condurre, far permanere o bagnare animali di qualsiasi specie nelle spiagge date in concessione al Comune di Muggia, divieto che non si applica ai cani guida per i non vedenti ed ai cani da soccorso, che devono comunque essere sempre accompagnati dal conduttore munito di documento di abilitazione». In pratica il Comune non prevede la possibilità di far accedere i cani al tratto di costa che va dal Lungomare Venezia sino al Molo a “T”. Una scelta ben precisa che però non inficia la possibilità di usufruire della costa muggesana. Il divieto non si applica infatti all’area tra la foce del Rio Ospo ed il Molo Balota, dove «è concesso condurre, far permanere e bagnare i cani, fermo restando che in ogni caso è obbligatorio l’uso del guinzaglio e nei casi previsti dalla normativa vigente anche della museruola». Sino a qui, tutto chiaro. Per quanto riguarda invece gli stabilimenti balneari privati? «Nelle spiagge date in concessione a terzi nel caso in cui il concessionario intenda allestire una spiaggia il cui accesso sia consentito ai cani accompagnati dai proprietari/detentori dovrà preventivamente ottenere l’autorizzazione da parte del Comune di Muggia e solo successivamente esercitare nel rispetto delle limitazioni e prescrizioni», recita l’ordinanza. Sino alla giornata di ieri nessuno stabilimento balneare ha inoltrato però alcuna richiesta al Comune. Se qualcuno dovesse cambiare idea, queste le limitazioni previste dall’ordinanza. «I cani possono fare il bagno in mare nello specchio acqueo antistante, ma potranno accedere esclusivamente i cani regolarmente iscritti all’anagrafe canina che possano dimostrare di essere in regola con le vaccinazioni. I proprietari/detentori dei cani sono responsabili del benessere, del controllo e della conduzione degli animali e rispondono penalmente e civilmente di eventuali danni o lesioni a persone, animali e cose provocate dall’animale stesso». Significativo il fatto che «i cani dovranno essere mantenuti al guinzaglio, anche nello specchio d’acqua, e non dovranno arrecare disturbo al vicinato, né manifestare aggressività verso gli altri soggetti presenti, e sarà vietato l’ingresso ai cani con sindrome aggressiva e femminile in periodo estrale». Gli animali chiaramente non dovranno essere mai lasciati incustoditi e liberi di vagare, salvo nelle aree apposite e recintate, e dovranno essere esenti da infestazioni di pulci, zecche o altri parassiti. Naturalmente «i proprietari/detentori dei cani devono rimuovere immediatamente qualunque deiezione prodotta dagli animali e a tal fine devono essere muniti di palette/raccoglitori idonei, da riporre negli appositi contenitori installati nell’area». L’accesso degli animali è consentito, solo ed esclusivamente, nelle spiagge autorizzate. Infine è «facoltà del concessionario la scelta in merito all’accesso ai cani nella battigia antistante, fermo restando l’obbligo di collocare all’ingresso dell’area concessa un idoneo cartello indicante se i cani siano ammessi o meno e a quali condizioni garantendo comunque la fornitura di acqua, di contenitori per la raccolta delle deiezioni e di spazi d’ombra». Soddisfatto l’assessore Decolle: «È una ordinanza equilibrata, nella quale abbiamo cercato di coniugare con attenzione le esigenze dei cittadini con e senza cani. Abbiamo recepito al meglio la nuova legislazione, e sono convinto che con l’aiuto di tutti durante l’estate non vi saranno problemi di sorta».

 

 

La giuntaNesladek vara la rivoluzione informatica

 

da “Il Piccolo”

giovedì, 4 giugno  2015

 

MUGGIA «È un investimento non visibile rispetto ad altre opere pubbliche ma recherà benefici importanti a cittadini, dei professionisti e imprese che si interfacciano quotidianamente con il Comune». Marco Finocchiaro, assessore all’Informatizzazione, annuncia la radicale ristrutturazione della piattaforma informatica del Comune di Muggia. Un’operazione che ha riguardato sia le postazione hardware degli operatori sia la comunicazione dell’ente all’interno della rete e verso l’esterno. Grazie alla creazione di un ufficio ad hoc, costituito da un gruppo di lavoro a cui è stato affidato il Progetto Informatica, l’amministrazione Nesladek ha potuto fotografare la situazione dell’ente esaminando le varie criticità e ammodernando il sistema informatico in uso per migliorare la qualità dei servizi offerti: «Già oggi sono molti i servizi erogati attraverso l’uso degli strumenti informatici e in futuro saranno sempre di più: per questo motivo abbiamo ritenuto necessario intervenire». Spesso, infatti, si assisteva a clessidre che giravano a vuoto sui monitor senza consentire agli operatori di lavorare in tempi certi e con risposte immediate. Si è così provveduto alla sostituzione delle periferiche e, con l’assestamento di bilancio di novembre, si sono stanziate ulteriori risorse per ammodernare i cablaggi e i collegamenti. La situazione di partenza vedeva circa 120 postazioni informatiche e telefoniche che, oltre a hardware obsoleti con sistemi operativi e programmi superati, dovevano appoggiarsi a una fibra ottica vecchia di vent’anni, motivo per cui la trasmissione dati viaggiava a velocità bassissime. Ma l’azione di ristrutturazione informatica non si è fermata qui: «Abbiamo previsto di utilizzare i cavidotti Telecom Italia portando a Muggia la fibra ottica che purtroppo si fermava fuori dal Comune, in attesa che il progetto Ermes e la relativa banda larga vengano completati e arrivino alla nostra città» puntualizza Finocchiaro. Un intervento che, peraltro, già da questo mese permetterà di dotare di wi-fi gratuito tutte le aree intorno agli edifici comunali. (r.tos.)

 

Palco del Verdi non a norma. Scatta la messa in sicurezza

 

da “Il Piccolo”

mercoledì, 3 giugno  2015

 

Accertata l’irregolarità tecnica della struttura del teatro comunale di Muggia
L’assessore Marzi: «Ma l’agibilità resta». L’adeguamento costerà 29mila euro

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA Il palcoscenico del Teatro comunale “Giuseppe Verdi” non è a norma. La notizia è stata data dall'assessore alla Cultura Laura Marzi: «Dobbiamo provvedere con urgenza alla realizzazione di interventi per la messa in sicurezza del palcoscenico teatrale, ma la struttura rimane agibile». Proteste dal Pdl: «Il teatro è irregolare da quattro anni». Complessivamente è di 28mila 900 euro la somma che il Comune dovrà sborsare per riqualificare il palco del Verdi. Un intervento necessario per rispettare i requisiti di sicurezza previsti dalla circolare ministeriale 1689 del primo aprile 2011. Aspra la critica del consigliere comunale del Pdl Christian Gretti: «Sapendo che esisteva una circolare risalente a quattro anni fa, mi chiedo come si sia potuto continuare a fare spettacoli sino ad oggi. E se nel mentre fosse successo qualche incidente? Direi che la situazione è grave, ma speriamo che venga sanata il prima possibile». Critico anche un altro consigliere del Pdl, Claudio Grizon. «Il Verdi necessiterebbe di un adeguamento complessivo in quanto sono sempre più evidenti le sue carenze strutturali e funzionali. Con l’accoglimento della mia mozione di qualche mese fa - aggiunge - l’assessore alla Cultura Laura Marzi aveva condiviso la priorità della conservazione del patrimonio che rimane a mio avviso la priorità». Grizon lancia poi una stilettata alla giunta Serracchiani: «La Regione deve rendersi conto che non si possono far decadere le strutture dei Comuni. So per certo che l’attenzione della Regione per i teatri friulani non è venuta mai meno». L’annunciata “urgenza” degli interventi è emersa in seguito a un sopralluogo effettuato dal responsabile del Servizio di prevenzione e protezione Paolo De Tullio, in presenza della responsabile del Servizio Cultura Barbara Negrisin, del membro dell'Ufficio tecnico dell’Ente regionale teatrale Giovanni Cozzi e del direttore tecnico dell’En.Ar.Plan srl Unipersonale di Udine Renato Candotti, che ha rilasciato per conto dell’Ente regionale teatrale le certificazioni tecniche a seguito degli interventi di messa in sicurezza della struttura, eseguiti dallo stesso al Verdi nel 2010. A spiegare il ritardo dei lavori di messa in sicurezza è l’assessore alla Cultura Laura Marzi: «Quasi immediatamente dopo i lavori del 2010 sono uscite le nuove direttive a cui fa cenno la delibera, per le quali le medesime strutture, se pur funzionali, come dichiarato in seguito dal responsabile della sicurezza del Comune, non erano certificate né certificabili in base alla nuova normativa: inoltre il Comune non aveva ancora un responsabile interno della sicurezza, che è stato creato, come figura, solo nel 2013». Quando al nuovo responsabile della sicurezza è stato chiesto di verificare tutta una serie di strutture, e dopo aver compreso che sia le “americane” che il prolungamento del palco, una parte realizzata negli anni Ottanta a copertura di alcuni gradini di accesso dalla platea, non erano certificati, è stato ricontattato l'Ert per verificare la possibilità di un intervento sulla struttura. «Solo a marzo 2015 - aggiunge Marzi - il presidente dell'Ert Malcangi è venuto, assieme al suo ingegnere strutturista, a fare un sopralluogo al teatro Verdi, e ha chiesto l’appoggio del Comune per inserire l’intervento al teatro in una richiesta di finanziamento dell’Ert alla Regione, a copertura di interventi simili da fare su una serie di teatri regionali che hanno gli stessi, identici problemi nostri». Dunque in questi quattro anni il Verdi è stata una struttura fuori norma? “Il teatro non è né pericoloso né inagibile, altrimenti il nostro responsabile tecnico stesso avrebbe provveduto a far chiudere la struttura – puntualizza Marzi -. Il nostro intervento è dettato soprattutto da una logica di prevenzione a garanzia della sicurezza, che è evidente in molti interventi operati da questa amministrazione nell’adeguamento di strutture pubbliche».

 

 

Idillio finito tra Nesladek e maggioranza

 

da “Il Piccolo”

martedì, 2 giugno  2015

 

 

Assenze “tattiche” di consiglieri di centrosinistra in commissione e Consiglio. Il sindaco di Muggia avvia il confronto interno

 

.di Riccardo Tosques wMUGGIA. Una Commissione annullata per l'assenza di tre consiglieri Pd. Una riunione del Consiglio comunale sospesa in seguito alla mancanza del numero legale. Non se la passa affatto bene la maggioranza che sostiene il sindaco di Muggia Nerio Nesladek. I mal di pancia che stanno caratterizzando l'ultimissima fase del mandato del segretario provinciale del Pd sono ogni giorno sempre più evidenti. Incidenti di percorso per i quali lo stesso primo cittadino, sul proprio profilo Facebook, non nasconde un certo fastidio, precisando come l’assenza del numero legale nell’ultima seduta, costringa ora ad una lotta contro il tempo per riuscire ad approvare in tempo utile il rendiconto di gestione 2014. Lotta che si tradurrà nella convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio - fissata per domani alle 19.30 -, «con conseguenti costi». Da qui la frecciatina ai “responsabili”: «Grazie agli assenti (di maggioranza e di opposizione) e grazie a quella parte della minoranza presente in aula che ha fatto mancare il numero legale». Alla riunione del Consiglio finita sotto accusa sono mancati da subito in tre. Per la maggioranza Francesca Riosa (Pd) e Maurizio Coslovich (Fds-Rc). Come noto Coslovich è da tempo in rotta di collisione con l'amministrazione comunale con cui oramai non ha quasi più nulla da spartire per una semplice motivazione: «Nel Pd - chiarisce - non vi è nulla di sinistra». Riosa invece, per motivi lavorativi, aveva preannunciato la sua assenza, come peraltro già accaduto in altre riunioni di Consiglio e commissione: l'ultima pochi giorni fa, quando all'appello sono mancati anche Riccardo Bensi e Danilo Savron, entrambi del Pd. All'ultimo Consiglio comunale, nelle file dell'opposizione, era assente per motivi di lavoro Christian Gretti (Pdl), che critica ferocemente le parole di Nesladek. «Precisando come questa fosse la mia seconda assenza in 9 anni di Consiglio, ricordo al sindaco che è lui ad avere l'obbligo di garantire il numero sufficiente per svolgere la seduta e deliberare. Se non è capace di farlo dovrebbe assumersene la responsabilità e andarsene a casa, dedicandosi esclusivamente alla segreteria del Pd». Durante il corso dell'ultima seduta, il numero legale è venuto a mancare in seguito all'uscita in massa dei consiglieri di opposizione Ferdinando Parlato (Un'altra Muggia), Daniele Mosetti (FdI-An), Claudio Grizon (Pdl) e Paolo Prodan (Pdl). Le presenze si sono sono poi ulteriormente ridotte a seguito dell'uscita dal municipio di Claudio Di Toro (ex Lega Nord) e Dario Grison (Pdl), nonché dell'esponente di maggioranza Marina Busan (Meio Muja). A rimanere in aula sino all'ultimo, cercando di salvare il salvabile, sono rimasti in nove: per il Pd Nerio Nesladek, Stefano Decolle, Valentina Parapat, Loredana Rossi, Marco Finocchiaro, Riccardo Bensi, Danilo Savron, per l'Idv Fabio Longo, per Sel Laura Marzi. Un po’ pochini rispetto ai venti consiglieri comunali che dovrebbero di norma animare l'assemblea. «Avevo preventivamente avvisato che alle 15.10 sarei dovuta uscire per motivi lavorativi, non sono mai mancata a nessun Consiglio o commissione - puntualizza Busan -. Noi continuiamo a sostenere l'amministrazione Nesladek fermo restando che valuteremo punto per punto prima di dare il nostro consenso, visto che su Uti e rifiuti la nostra posizione è ben diversa da quella del Pd». La lista civica di Roberta Tarlao ha dimostrato quindi di non seguire gli ordini di scuderia, esattamente come l'indipendente ex Sel Geremia Liguori, legato alla maggioranza ma con riserva. E se anche l'assessore Fabio Longo (Idv) non è affatto allineato dogmaticamente col Pd, all'interno degli stessi renziani c'è Danilo Savron, sempre più battitore libero (vedi il caso Uti). Da parte sua Nesladek ha già preannunciato un confronto interno con gli esponenti di maggioranza. Resta il fatto che il centrosinistra muggesano, oramai, sta assieme incollato con il bostik. E tale rimarrà sino alla delicatissima discussione del Piano regolatore.

 

 

Festa del 2 giugno, diciottenni protagonisti

 

da “Il Piccolo”

martedì, 2 giugno  2015

 

Piazza Marconi sarà la cornice delle celebrazioni della Festa della Repubblica in programma oggi a Muggia a partire dalle 10.30. Da 5 anni ormai, il Comune a ha scelto di celebrare l’importante ricorrenza insieme ai neodiciottenni muggesani, ai quali, come ormai da tradizione, sarà consegnata, una copia della Costituzione Italiana. Un modo per sensibilizzare coloro che si affacciano all’età adulta ai temi della convivenza civile, dei diritti e dei doveri del cittadino, delle azioni che ognuno può prestare per contribuire al funzionamento della comunità e come augurio di una maggiore età ispirata ai principi e ai valori dell’impegno civile. E altrettanto sentita sarà anche la consegna, per il secondo anno consecutivo ormai, della pergamena “L’Itali sono anch’io -in esecuzione della deliberazione n. 75 del Consiglio Comunale- ai figli di genitori stranieri residenti a Muggia e nati in italia. Un appuntamento che, come di consueto, anche quest’anno sarà accompagnato da un suggestivo concerto della Banda Cittadina di Muggia “ Amici della Musica”, diretta dal maestro Cristiano Velicogna.

 

lunedì, 1 giugno 2015: nessuna notizia su Muggia  da “Il Piccolo”