sabato, 31  gennaio 2015: Nessuna notizia su Muggia da “Il Piccolo” 

 

A Carnevale l’allegro menù della Compagnia Trottola

 

da “Il Piccolo”

venerdì, 30  gennaio 2015

 

MUGGIA Cosa bolle in Trottola? Quest'anno la Compagnia carnevalesca intende stuzzicare l'appetito degli spettatori della sfilata del 62.o Carnevale di Muggia con uno sfizioso menù a base di pesce, tutto composto da piatti "animati". “A Pranzo con la Trottola” sarà il motto con cui la Compagnia rivierasca scenderà per le vie di Muggia domenica 15 febbraio. Il pubblico potrà lasciarsi conquistare dal menù della “Trottola” che presenterà gustosi antipasti, primi piatti tipici della tradizione ittica, invitanti seconde portate in cui l'inconsapevole chef potrebbe trovarsi, suo malgrado, a diventare parte della pietanza. Molluschi, crostacei, pesci (il prodotto sarà rigorosamente fresco, la disponibilità dei piatti legata al pescato del giorno) accompagnati da ottimi vini, e per concludere... squisiti dolci. Avete soddisfatto il vostro palato? I digestivi li offrirà la casa. Camerieri maldestri (le ordinazioni saranno raccolte dai camerieri della Compagnia Trottola all'apertura della sfilata), cuochi alle prime armi e sommelier che esagerano con gli assaggi potrebbero non rispettare tutte le regole del Galateo, ma se ciò che conta veramente è il gusto, la “Trottola” è convinta che non deluderà le attese. Ricordando che la cucina della “Trottola” sarà aperta no-stop dal 12 al 18 febbraio senza effettuare servizio a domicilio. La leggenda narra che già nel 1968 un gruppo di giovani che in seguito decideranno di chiamarsi "Trottola" s’inserivano nel concorso mascherato iniziando così, seppur fuori concorso, l'avventura del Carnevale Muggesano. “Trottola” è il nome che venne suggerito a quei ragazzi pieni di brio e voglia di divertirsi da un oste per denominare la Compagnia, nome che gli venne suggerito da un motivetto che in quei anni veniva canticchiato qua e là e, parafrasato, faceva: "Tu mi fai girar come fossi una trottola".(ri.to.)

 

A Muggia riaperta via di Pianezzi: è sicura

 

da “Il Piccolo”

venerdì, 30  gennaio 2015

 

Completati i lavori di protezione post-alluvione. L’assessore: «Ora prudenza, moderare la velocità»

 

MUGGIA È stata ufficialmente riaperta via di Pianezzi. L'arteria sita in località Rio Storto era stata chiusa dopo l'alluvione che si era abbattuta su Muggia nella notte tra il 14 e il 15 ottobre. Tra le varie zona colpite, la via di Pianezzi aveva subito il cedimento della scarpata stradale, la formazione di una nicchia di frana di circa dieci metri cubi e la sua conseguente chiusura al traffico veicolare per evitare ulteriori crolli e situazioni di pericolo per l’incolumità delle persone. Con l’assestamento di bilancio di fine novembre, l’amministrazione Nesladek è riuscita a reindirizzare delle somme quali investimenti sul territorio. Tra questi il lavoro sull’arteria di rio Storto che, affidato all’Impresa Adriastrade srl di Monfalcone, dopo una prima messa in sicurezza, ha visto, a fronte di una spesa di quasi 40mila euro, il ripristino della strada e della relativa viabilità a seguito del dissesto del lato del monte con la realizzazione di gabbionate - gabbie realizzate in rete metallica, riempite con granulati, pietre naturali o sassi di fiume - che fungeranno da nuovi muri di contenimento. Nello specifico, i lavori, configurabili come un intervento di ingegneria naturalistica, hanno riguardato la rimozione dei materiali di smottamento, la gradonatura della scarpata interessata dalla frana, la posa in opera di gabbionate metalliche riempite di materiale di cava, la realizzazione di una cordonata stradale, il rifacimento della banchina in terra (per evitare che le acque di ruscellamento erodano le scarpate) e, infine, la realizzazione ed il ripristino del sistema di captazione delle acque meteoriche sulla sede stradale. Molto soddisfatto l'assessore ai Lavori pubblici Marco Finocchiaro, sia per i tempi di risposta degli uffici comunali sia per quelli dei lavori, svolti dall'impresa che «in tempi record», puntualizza Finocchiaro, ha reso possibile la riapertura della strada. «L'unica raccomandazione – rimarca l’assessore ai Lavori pubblici – è rivolta agli automobilisti che ora potranno percorrere nuovamente quella via: ci rendiamo conto che rappresenta uno dei collegamenti con la zona collinare, ma ora che è riaperta, invito vivamente alla moderazione della velocità, specie in prossimità della parte bassa di via di Pianezzi e nelle vie limitrofe». Esortazione che nasce anche dall’avere recepito la richiesta fatta a viva voce dagli abitanti della zona, anche mediante una raccolta di firme. «Il prossimo impegno della giunta, una volta approvato il nuovo Prgc che prevede la pianificazione della mobilità sostenibile, è trovare le risorse per continuare a dare questo tipo di risposte – conclude Finocchiaro -. Siamo certi che tutti i sistemi di moderazione della velocità all'interno di un centro densamente abitato vadano nella giusta direzione e, come già evidente dagli interventi già realizzati (Rotonda Pilon, ecc), abbiamo abbracciato con decisione questa filosofia». Riccardo Tosques

 

Corsi di orticoltura e frutticoltura

 

da “Il Piccolo”

venerdì, 30  gennaio 2015

 

Il Comune di Muggia informa che intende avviare un corso sull'agricoltura e la forestazione. Il corso, gratuito, prevede lezioni in aula ed uscite sul campo su: orticoltura, frutticoltura, viticoltura, olivicoltura, agricoltura biologica e piante officinali, forestazione. In caso d’interesse da parte dei potenziali utenti, i cittadini, gli operatori privati e le aziende sono invitati a lasciare il proprio nominativo entro il 31 gennaio all’Ufficio relazioni con il pubblico del Comune di Muggia, piazza Marconi 1, (lunedì, martedì, giovedì, venerdì dalle 10-12 e mercoledì dalle 14-150) o telefonando nello stesso orario al numero 040- 3360200, ovvero inviando una e-mail a: urp@comunedimuggia.ts.it. L'avvio del corso verrà valutato in relazione al numero di manifestazioni d’interesse.di Tiziana Carpinelli

 

La “Bulli e pupe” fa rivivere l’antica Roma.

 

da “Il Piccolo”

giovedì, 29  gennaio 2015

 

In corteo figuranti vestiti da gladiatori e centurioni per una sfilata ispirata alla storia della capitale

 

MUGGIA Senatus Populusque Romanus, ossia il Senato e il popolo romano. Sarà proprio SPQR il titolo del tema che verrà presentato dalla compagnia Bulli e Pupe alla sfilata della 62.a edizione del Carnevale di Muggia in programma domenica 15 febbraio. E se “Roma caput mundi”, nell’ottica del gruppo Muja lo è “per secundis”. Di qui la presenza di centurioni, legionari, gladiatori e altri elementi che andranno a rappresentare l'immagine dell'antica Muggia. La compagnia Bulli e Pupe è presente alla manifestazione carnevalesca muggesana per la prima volta già nel 1960. La sua nascita però può essere legata alla prima edizione del “Carnevale Muggesano”, nel 1954 quando il gruppo si presentò con il nome di “Verdi”, mutuato dal nome del locale dove si riunivano. Nell'anno1957 la compagnia partecipa al concorso con la denominazione di “Muli e Pupe”, che indicava con termine dialettale i ragazzi e le ragazze che costituivano il nucleo della compagnia carnevalesca. Nel 1961 la compagnia fu iscritta con il nome di “Bulli e Pupe”, forse per un banale errore di trascrizione al momento dell'iscrizione al concorso mascherato o forse perché in quegli anni furoreggiava il film “Bulli e Pupe”. Il gruppo venne così ribattezzato, assumendo da allora definitivamente l'attuale denominazione. Nel palmares carnascialesco muggesano la Bulli e Pupe può vantare una vittoria assoluta conquistata nel 1988. Questo l'albo d'oro della manifestazione giunta alla sua 62a edizione: Brivido 24 vittorie (di cui 19 assolute, 4 ex aequo con Ongia, 1 ex aequo con Lampo), Ongia 23 vittorie (di cui 19 assolute, 4 ex aequo con Brivido), Lampo 11 vittorie (di cui 10 assolute, 1 ex aequo con Brivido), Bellezze Naturali 3 vittorie assolute, Trottola 2 vittorie assolute, Bulli e Pupe una vittoria assoluta. (ri.to.)

 

Muggia, da Cerei la prima Zona 30

 

da “Il Piccolo”

mercoledì, 28  gennaio 2015

 

 

Fino alla rotonda del Pilon abbassata la velocità permessa, anche con strettoie

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA Da Cerei alla rotonda del Pilon. Sarà questa la prima Zona 30 del comune di Muggia, ossia una strada urbana di quartiere dove il limite di velocità viene ridotto a 30 km/h attraverso interventi strutturali e di segnaletica di moderazione del traffico. Realtà forse non ancora abbastanza diffuse in provincia, le Zone 30 rappresentano un’importante forma d’intervento urbanistico della viabilità urbana permettendo, con la riduzione della velocità, una migliore convivenza tra auto, biciclette e pedoni. «È un intervento fortemente voluto e di cui andiamo fieri - fa sapere l’assessore ai Lavori pubblici Marco Finocchiaro -, mirato a creare una diversa gerarchia modale in quella zona. Così facendo, abbiamo innalzato il valore della pedonalità e della ciclabilità in un’area vicina, tra l’altro, a scuole e impianti sportivi, frequentata quotidianamente dai nostri ragazzi. Così potenziamo l’attenzione sulla sicurezza stradale ma anche aumentiamo la qualità della vita». Un intervento di risanamento della strada, di arredo urbano e riqualificazione dell’intera area, abbinato dunque alla nuova limitazione della velocità. Nello specifico, si sono introdotte in prossimità delle fermate del bus quattro strettoie con attraversamenti pedonali protetti, che obbligano gli autoveicoli a rallentare istituendo di fatto un senso unico alternato. Sono stati, inoltre, adottati tutti gli accorgimenti che permetteranno l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo per chiunque ma in particolare per i portatori di disabilità: dalle rampe con adeguate pendenze per gli accessi strada-marciapiede-casa, alle mattonelle tattiloplantari per ipovedenti su tutti gli attraversamenti pedonali, i passi carrai e sulla rotonda delle sei vie. Il progetto ha dovuto fare i conti con le sezioni ristrette della via dei Crevatini e di conseguenza non sempre si è riusciti a realizzare i marciapiedi su entrambi i lati, a meno che non si fossero espropriati i giardini delle case. «Ma la mobilità diversa è proprio questa. Paradossalmente ribaltando le gerarchie d’utilizzo della strada a favore delle categorie deboli, a volte i marciapiedi non servono» puntualizza Finocchiaro. Il tutto è stato reso possibile, «da una gestione oculata del ribasso d’asta del Progetto Tradomo, che aveva come finalità il miglioramento dei collegamenti sostenibili tra due Stati – aggiunge l'assessore -. Non solo, dunque, siamo riusciti con quel progetto a meritare fondi europei ma, operando con accortezza, abbiamo potuto intervenire con altri lavori complementari e l’abbiamo fatto con la massima trasparenza, attraverso gare a evidenza pubblica, offrendo la possibilità di far lavorare ben quattro imprese e relativo indotto in un momento d’indubbia crisi del settore». I lavori complementari del Progetto Tradomo verranno ultimati entro il mese di marzo.

 

A “Notre Dame de Paris” ronzano maggiolini

 

da “Il Piccolo”

mercoledì, 28  gennaio 2015

 

La sfida della Compagnia Mandrioi è mettere in scena il capolavoro teatrale

 

MUGGIA Portare per le strade di Muggia un'opera teatrale. Missione decisamente difficile quella che stanno intraprendendo i “Mandrioi”. Domenica 15 febbraio in occasione della 62.a sfilata del Carnevale di Muggia la Compagnia si affiderà alla bellezza di “Notre Dame de Paris”, lo spettacolo che con 15 anni di repliche è conosciuto in tutto il mondo, un’opera unica, inossidabile che non perde lo smalto. “La bellezza di “Notre-Dame de Paris” consiste nel fatto che in ogni aria si avverte la voglia di far sentire un testo o una canzone: è uno spettacolo che è nato per le musiche che contiene e quindi quest’anno vogliamo portare quest’opera teatrale in strada, trasformarla in una sfilata carnevalesca cogliendone i tratti salienti e spettacolari”, fanno sapere i Mandrioi. “Notre-Dame de Paris” narra la storia di Quasimodo, il campanaro gobbo, costretto dalla sua bruttezza a guardare il mondo dall'alto di una torre della Cattedrale di Notre-Dame e del suo amore impossibile e tragico per Esmeralda, una bella gitana. Un susseguirsi d’ingiustizie e di ipocrisie verso gli “stranieri”, i “diversi”, dove anche l'arcidiacono della cattedrale è attratto dalla zingara, carico di gelosia e di desiderio represso che lo porterà ad agire malvagiamente. In uno spaccato della Cattedrale di Notre Dame in costruzione il pubblico verrà accolto da Gringoire, il cantastorie. «È una storia che ha per luogo Parigi nell'anno del Signore 1482. Questo è il tempo delle cattedrali, la pietra si fa statua, musica e poesia. E con questa melodia ecco farsi avanti un gruppo di “Pilastri”, che si trasformeranno e si modelleranno al loro passaggio per divenire “i mostri di pietra, i gargoyles”. Ma ecco incombere la musica e la danza nella Corte dei Miracoli con i “clandestini” che cercheranno asilo, ma verranno scacciati dalle guardie cittadine» spiega la Compagnia. Spazio poi alla rivisitazione di alcune tra le più macabre e famose torture medioevali accompagnati dal ritmo tonante di una banda di boia con la ruota, l’impalamento, la gogna, l’impiccagione. Vi saranno poi campane e bizzarri campanari acrobati, e prima del sopraggiungere del carro principale ecco le spettacolari vetrate gotiche, vanto della cattedrale e di tutte le chiese dell’epoca... una miriade di colori che si ergono dal buio degli interni delle chiese medievali. La sfilata si concluderà con Quasimodo impegnato nella festa dei folli, che altro non è che il Carnevale. (ri.to.)

 

Muggia, continua la lotta ai rifiuti abbandonati

 

da “Il Piccolo”

martedì, 27  gennaio 2015

 

Appello del consigliere dell’opposizione Grizon a usufruire dei fondi della Regione. Il sindaco Nesladek replica: «Sono briciole, facciamo da noi»

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA L'amministrazione Nesladek deve partecipare al bando regionale per la rimozione di rifiuti abbandonati in aree pubbliche. È l'appello lanciato dal consigliere comunale muggesano del Pdl Claudio Grizon in virtù dei 230mila euro che la Regione ha stanziato per interventi volti alla rimozione e allo smaltimento dei rifiuti abbandonati su aree dei territori comunali. «Anche se le risorse sono quelle che sono per tutta la Regione, spero che l'amministrazione Nesladek presenti una propria istanza per affrontare le spese che anche il Comune di Muggia deve affrontare a tal proposito causa la maleducazione dei cittadini, o forse, anche di persone non residenti che usano le aree dei cassonetti come discariche non autorizzate» spiega Grizon. Il termine per presentare le domande, come si evince dal sito della Regione, scade lunedì 2 marzo. «Per cui non si dica che non c'è stato il tempo necessario», puntualizza Grizon. Saranno ammissibili a contributo le spese per gli interventi di rimozione di rifiuti abbandonati da ignoti su aree pubbliche, mediante operazioni di raccolta, trasporto e smaltimento, compreso l’eventuale recupero dei rifiuti stessi, anche nel caso in cui tali interventi vengano effettuati mediante appalto di servizi. «Auspico inoltre che con la prossima gestione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti - conclude Grizon, che sul tema ha preannunciato un’interpellanza al sindaco Nesladek - si pongano maggior attenzione e sensibilità anche sul mantenimento della pulizia delle discariche abusive sul territorio e, se proprio dovessero rimanere anche con il prossimo modello di raccolta, in prossimità alle aree in cui saranno collocati i cassonetti». Pronta la replica del sindaco Nerio Nesladek: «Siamo felici che ancora una volta il consigliere Grizon approvi le nostre scelte e appoggi le domande di contributo che l’Ente presenta, ma ci spiace dovergli fare notare, ancora una volta e pubblicamente, che è arrivato tardi. Per quanto, quindi, sia apprezzabile che stavolta sia riuscito a guardare a tutto il territorio, per evitargli delusioni cogliamo l’occasione per ricordargli che, a fronte di un contributo di 230mila euro, i Comuni del Friuli Venezia Giulia sono 222... Non se la prenda a male, pertanto, se nel frattempo continuiamo a intervenire sul territorio con le nostre forze ricordando che Muggia è di tutti e non esistono “piccoli” gesti d’inciviltà ma solo grandi maleducati».

 

 

L’Ongia celebra tutto ciò che “svola”

 

da “Il Piccolo”

martedì, 27  gennaio 2015

 

La Compagnia metterà in scena aeroplanini e bolle di sapone, con un omaggio a Icaro

 

 

MUGGIA “Ara come che el svola...". Quante volte abbiamo detto questa frase con stupore e ammirazione per ciò che si libra nell'aria e rappresenta il grande sogno dell’uomo: volare. Da questo concetto la Compagnia dell'Ongia ha deciso di portare per la 62.a sfilata del Carnevale di Muggia in programma domenica 15 febbraio uno spettacolo... svolazzante. “Svolano” le foglie spazzate dalla dispettosa bora che sembra giocare con tutto quello che trova sulla sua strada, “svolano” gli aeroplanini di carta colorata tra le note della musica della banda “svolano” le bolle di sapone per la gioia di grandi e soprattutto piccini In una gara a chi “va sempre più su” il colore e la danza degli appariscenti e vivaci aquiloni ci farà girare la testa, sembrando di voler impadronirsi dell'elemento in cui giocano: l'aria. Sfiorando il limite dell’atmosfera un luccicante jet di una nota compagnia aerea muggesana dovrà fare i conti con pericolose turbolenze a discapito dei passeggeri, mentre tra le evoluzioni di spericolati deltaplani e le imprese di intrepidi paracadutisti si sfiorerà il limite dell'atmosfera in un susseguirsi di colore e oggetti volanti con l’incontro di originali alieni sino all’invasione degli ufo. A concludere il nostro viaggio in "Tutto quel che svola" non poteva mancare un tributo alle origini del volo in un ritorno nell’antica Grecia e a colui che più di tutti ha creduto di poter volare: il mitico Icaro. La Compagnia Ongia è nata nel 1939 e fu battezzata con tale nome nel Carnevale dell'anno successivo. Un cospicuo numero di componenti, lavorando nel Cantiere navale San Marco di Trieste, si ritrovò, causa piccoli incidenti sul lavoro, con un'unghia pesta... da lì divennero “quei de l'Ongia”. Nel 1953 l'”Ongia” istituì la propria banda musicale, composta all'epoca da soli 17 musicisti. Un grande prestigio per la compagnia è quella di essere l'unica ad avere partecipato senza interruzioni a tutte le edizioni del Carnevale muggesano. (ri.to.)

 

lunedì, 26  gennaio 2015: Nessuna notizia su Muggia da “Il Piccolo” 

 

 

Troppi incidenti, fresatura sulla rotatoria vicina al Freetime

 

da “Il Piccolo”

domenica, 25  gennaio 2015

 

MONTEDORO

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA Un intervento per porre rimedio ai tanti, troppi incidenti occorsi negli ultimi mesi. La rotatoria posta davanti al centro commerciale Freetime Montedoro è stata al centro di una manutenzione da parte della Provincia: nello specifico si è applicata una fresatura all'asfalto la cui scivolosità era stata testata da diversi automobilisti e motociclisti. Un intervento chiesto da tempo da diversi cittadini che ha anche sulle pagine del social network Facebook avevano lanciato l'appello affinché le istituzioni intervenissero il prima possibile sul manufatto. Una rotatoria che per altro è al centro di un contenzioso tra Comune di Muggia e la ditta a cui sono stati affidati i lavori realizzatisi nel 2012. «I lavori sono stati fatti male e in particolar modo il problema riguarda gli inerti utilizzati per la realizzazione dell'asfalto poi posto sulla rotatoria», racconta l'assessore ai Lavori pubblici Marco Finocchiaro. In sostanza invece che utilizzare inerti di prima categoria (nei quali rientrano basalti e graniti), pare siano stati utilizzati inerti calcarei che tendono a levigarsi con più facilità. «Operando in questo modo per circa due anni la situazione è proseguita senza problemi, poi però con la pavimentazione liscia gli incidenti si sono ripetuti», spiega Finocchiaro. Dalla Provincia l'assessore Vittorio Zollia: «La rotatoria era stata creata da parte del Comune di Muggia, essendo però la strada di nostra competenza abbiamo deciso di attivarci da subito con una lieve fresatura dell'asfalto in attesa poi di eseguire un intervento definitivo». Finocchiaro evidenzia come il problema della rotatoria davanti al Freetime sia solamente un granello all'interno di una serie di macroproblemi legati alla zona. «Qui si parla di una storia lunga, che parte dalla pianificazione del Prgc ereditata una decina di anni fa dalla giunta Gasperini, un piano del tutto inadeguato a un centro commerciale con simili carichi di traffico veicolare», puntualizza l'assessore ai Lavori pubblici della Giunta Nesladek. «La nostra amministrazione assieme alla Provincia e anche ai privati, in primis Freetime Montedoro, hanno cercato di porre rimedio a quanto fatto in passato con un accordo di programma per la risistemazione dell'area – prosegue nella sua analisi Finocchiaro -. Purtroppo alcuni lavori sono stati fatti male, vedi proprio il caso della rotatoria davanti al centro commerciale. Ora siamo in contenzioso, e comunque la stagione attuale non permetterebbe comunque una riasfaltatura completa». Finocchiaro, ricollegandosi alle segnalazioni giunte su Facebook sulla pericolosità della rotatoria, ha evidenziato infine che «il problema della rotatoria era noto da tempo all'amministrazione comunale che si è prodigata ben prima delle segnalazioni appare in internet». Non proprio dello stesso parere l'assessore alla Promozione della Città Stefano Decolle che ha elogiato il gruppo su Facebook: «Il problema era stato più volte segnalato, anche dopo il "cortese sollecito" alla provincia da parte del Comandante della Polizia Locale di Muggia, ma non aveva trovato attenzione fino a qualche giorno fa. Facebook, come spesso accade, ha contribuito a risolvere la situazione». Tra gli obbiettivi futuri dell'amministrazione Nesladek ora sarà porre in sicurezza l'incrocio successivo alla rotatoria del Freetime.

 

 

Post-alluvione, via Rio Storto sarà rimessa a nuovo

 

da “Il Piccolo”

sabato, 24  gennaio 2015

 

La regione ha bonificato il torrente san barTolomeo

 

MUGGIA Prosegue il lavoro di riqualificazione post alluvione del territorio muggesano. Dopo l'eccezionale quantità di pioggia che nella notte tra il 14 e il 15 ottobre dello scorso anno ha colpito il territorio comunale provocando anche una vittima, l'amministrazione Nesladek ha annunciato che entro la prossima settimana si concluderanno i lavori di ripristino con l'intervento sulla via rio Storto. Già effettuata una prima messa in sicurezza, sull'arteria inizieranno i lavori per il ripristino della strada e della relativa viabilità a seguito del dissesto del lato del monte con la realizzazione di gabbionate - gabbie realizzate in rete metallica, riempite con granulati, pietre naturali o sassi di fiume – che fungeranno da nuovi muri contenimento. Il lavoro è stato affidato all’Impresa Adriastrade. Questo intervento si aggiunge a quelli già effettuati a Vignano nel torrente Menariolo e in zona Darsella San Bartolomeo per un totale di 120mila euro. «Un lavoro importante – sottolinea l’assessore con delega a Borghi e frazioni, Fabio Longo - che dimostra la massima e costante attenzione rivolta a tutti i cittadini e a tutte le criticità del territorio, anche delle zone più periferiche». Azione ancora più significativa grazie anche alla contestuale importante opera “a valle” da parte della Regione e, nello specifico, dall’Area tutela geologico-idrico-ambientale - Servizio difesa del suolo, che è scesa in campo nella pulizia del torrente San Bartolomeo. Un’opera sostanziosa di pulizia selettiva delle essenze arboree che potrebbe qualificarsi quasi quale riqualificazione ambientale alla luce del considerevole quantitativo di curiosi ritrovamenti quali sanitari, elettrodomestici, copertoni. «Un lavoro egregio – fa sapere l’assessore ai Lavori pubblici Marco Finocchiaro - che si inserisce quale contributo concreto alla messa in sicurezza del territorio anche in seguito agli eventi di ottobre e per questo non può che andare un grosso apprezzamento da parte dell’amministrazione comunale alla Regione». (r.t.)

 

 “La Bora” ride ma “Via de qua”

 

da “Il Piccolo”

sabato, 24  gennaio 2015

 

La Compagnia prepara il tema su mondi colorati e fantastici

 

MUGGIA “Via de qua”. Sarà questo il tema che la Compagnia La Bora proporrà per la 62.a sfilata del Carnevale di Muggia in programma domenica 15 febbraio. “Via de qua”... ma come? E perché? «Perché siamo stufi di questa nostra terra piena di restrizioni, regole rigide e povera di allegria e gioia e vogliamo andare a vedere altri mondi più colorati e assolutamente fantastici», replicano i “borini”. Avete presente tutti i film di fantascienza da “Guerre Stellari” a “Star Trek” ad “Alien”? Bene, scordateveli. «Noi de “La Bora” lavoreremo sull’allegoria, la fantasia, i colori e l’ironia. Non stelle e pianeti ma abitanti improbabili e rappresentazioni di “esseri” colorati di mondi onirici liberi di essere e di esprimersi in libertà». La Compagnia La Bora è una delle ultime nate nella gioiosa e gloriosa famiglia del Carnevale muggesano. La denominazione del gruppo non è dovuta al caso ma è stata voluta dai fondatori quale atto di fede «nei confronti delle nostre tradizioni» e come rifiuto di accordarsi a chi continua nel confondere le allegre rappresentazioni mascherate con altre forme di spettacolo, comunque è anche da ricordare che il gruppo viene a formarsi dalla scissione degli "Spazzacamini" in due gruppi distinti, da un lato le "Falische" e dall'altro per l'appunto "La Bora". I componenti della "Bora" hanno ben presente il dettato biblico «un cuore allegro è meglio di una medicina» e ritengono che queste parole contengano un messaggio rivolto a tutti, perciò hanno deciso, sin dalla fondazione, di operare per diffondere l'allegria in tutte le occasioni che si possono presentare. E poiché è noto come il ridere sia un fenomeno altamente contagioso, la compagnia ha scelto di adottare quale metodo operativo l'antica regola veneziana di "divertire, divertendosi", fermo restante l'obbligo di farlo senza dimenticare la tradizione popolare muggesana. C'è da scommettere che domenica 15 febbraio, come sempre, La Bora, divertirà e si divertirà. (ri.to.)

 

Carnevale di Muggia. I costumi storici si mettono in vetrina

 

da “Il Piccolo”

sabato, 24  gennaio 2015

 

Ritorna la grande tradizione del Carnevale muggesano, giunto alla 62° edizione e sottolineato per il terzo anno da un’affascinante rassegna. Una mostra che ripercorre, attraverso l’arte del costume, alcuni dei suoi momenti più significativi della kermesse carnascialesca. Nel dettaglio sono “in scena” da oggi fino al 22 febbraio al Museo Carà (inaugurazione ore 19.30) i fantastici abiti della Compagnia Lampo e della Filarmonica di Santa Barbara, esposti in una mostra organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Muggia in collaborazione con l'Associazione delle Compagnie del Carnevale Muggesano. I costumi vanno a ricordare i 57 anni di attività della storica Compagnia e i 40 della Filarmonica di Santa Barbara. Una realtà che, nata nel ‘75, è stata la prima banda a essere completamente integrata nella sfilata dei carri allegorici mentre i suoi componenti sono stati i primi ad essere abbigliati secondo il tema scelto dalla compagnia. L’idea di una mostra dedicata al costume è squisitamente coerente con lo spirito del Carnevale muggesano. In effetti l’interpretazione del tema della sfilata, ogni anno diverso, è basata in gran parte proprio sul costume e sull’azione scenica, che sono entrambi oggetto di specifica valutazione da parte della giuria e spesso fanno la differenza nella valutazione finale. E va ricordato per inciso che, in oltre 60 anni, i temi trattati da non meno di 8 Compagnie in concorso sono stati in totale più di 500. Inoltre, tra i Carnevali italiani, quello di Muggia si contraddistingue per l’assoluta originalità legata alla presenza delle maschere, indossate da circa 2000 figuranti. Si tratta di una caratteristica unica non solo per l’altissimo numero di tali presenze, ma anche per essere esse stesse intimamente ispirate ai carri allegorici della sfilata, con cui danno vita a vere e proprie scenografie, coerenti nella loro magica, reale irrealtà. Non a caso la matrice da cui nasce per esempio la Compagnia Lampo (fusione dei gruppi mascherati di Santa Barbara e La Tappa-La Grisa) e la sua “storica” liaison con la Filarmonica Santa Barbara appartiene al Teatro popolare, la cui tradizione si esplica in Italia e a Venezia e sta anche alle origini del grande teatro russo Non a caso la compagnia prese il nome da Lorenzo Tull, giocoliere e saltimbanco dell’antico Circo Zavatta, "omo de mondo", in arte appunto Lampo. In mostra una trentina di costumi e divise, quasi abiti scultura, e altrettante esuberanti acconciature, tutti realizzati a mano con i materiali più disparati, testimoniano la creatività e la fantasia dei Muggesani, molti dei quali protesi con passione gran parte dell’anno nella realizzazione di questo appuntamento, in cui s’intrecciano arte, storia, tradizione popolare e divertissement nella preziosa cornice del centro storico della cittadina istroveneta. Marianna Accerboni

 

Muggia, per il Carnevale più steward e telecamere

 

da “Il Piccolo”

venerdì, 23  gennaio 2015

 

Potenziata anche l’illuminazione: per la prima volta la vasta area dei chioschi
sarà rischiarata a giorno. Confermati i filtraggi. Oggi si presenta la mascotte Dino

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA Potenziamento dell'illuminazione, incremento delle videocamere e aumento del numero degli steward. Il Carnevale di Muggia si prepara ad affrontare una festa in completa sicurezza. Stefano Decolle, l'assessore alla manifestazione più conosciuta della cittadina, avvisa con tono inequivocabile: «Chi vuole venire a Muggia a far casino durante il Carnevale che se ne stia a casa sua». Le riunioni tra le forze dell'ordine per gestire al meglio la settimana carnascialesca di Muggia (12-18 febbraio) proseguono. A ritmo serrato. Ora la situazione sul Piano sicurezza è quasi perfettamente delineata. Le novità rispetto al 2014 non mancano. Se all'altezza del Rio Ospo vi sarà come da tradizione oramai collaudata il primo blocco delle forze dell'ordine in entrata verso Muggia, all'altezza del PalaCarnevale proseguiranno i controlli sui bus che transiteranno. Ferreo il controllo affinché non vi siano persone in stato di ebbrezza ma anche monitoraggio scrupoloso degli zainetti perché, come verrà confermato a breve dall’ordinanza sindacale, dalle 20.30 sarà vietato circolare con recipienti di qualunque materiale e contenenti qualsiasi liquido. La prima novità riguarda il PalaCarnevale. La tensostruttura nel piazzale ex Alto Adriatico, il cui programma musicale è affidato quest'anno dai gestori della discoteca “Mandracchio”, oltre a essere potenziata in termini di spazi, verrà recintata con pannelli zincati da cantiere standard alti 2 metri. «È una decisione che abbiamo preso per garantire ancora di più la sicurezza a tutte le persone che verranno a divertirsi nel tendone», racconta Vincenzo Rovinelli, patron della Flash, la ditta che si occupa degli eventi collaterali del Carnevale muggesano. Non solo. Le attuali due videocamere di sorveglianza collegate alla Stazione della Polizia locale verranno potenziate. Si parla di un circuito quadriplicato, proprio per avere un Grande Fratello in grado di coprire al meglio tutta la vasta area. Area che per la prima volta verrà praticamente illuminata a giorno per agevolare il compito di tutti quanti. Nell'area pubblica opereranno le forze dell'ordine. All'interno della tensostruttura invece la Flash ha deciso di aumentare il numero di steward, che saranno 14: a loro il compito di monitorare la situazione sicurezza. Fuori dal tendone invece stazioneranno i volontari di Overnight con un presidio medico per i casi di necessità. Nel centro cittadino confermato il filtraggio da parte delle forze dell'ordine all'altezza di piazza della Repubblica: controlli su chi si vorrà recare in piazza Marconi e nelle calli adiacenti. Anche in centro opereranno steward che lavoreranno con i volontari dell'Associazione Carabinieri. «Il messaggio che i muggesani vogliono lanciare è chiaro: a Muggia si viene per divertirsi e stare assieme in allegria. I fracassoni che vengono per infangare il Carnevale non li vogliamo», ha puntualizzato l'assessore Decolle. Lunedì 2 febbraio alle 12 sarà in programma una riunione plenaria con le forze dell'ordine, la Trieste Trasporti, il Comune, la Provincia e gli altri soggetti in prima persona opereranno per perfezionare gli ultimi dettagli della sicurezza del Carnevale muggesano. Intanto la promozione del maxi evento prosegue. Oggi, in piazza della Borsa a Trieste, verrà ufficialmente presentato Dino, la mascotte del Carnevale muggesano 2015.

 

In mostra i costumi della sfilata satirica

 

da “Il Piccolo”

venerdì, 23  gennaio 2015

 

Al museo carà

 

Ritorna la grande tradizione del Carnevale muggesano, giunto alla 62° edizione e sottolineato per il terzo anno da un'affascinante rassegna che ripercorre, attraverso l'arte del costume, alcuni dei suoi momenti più significativi: sono "in scena" da oggi fino al 22 febbraio al Museo Carà (inaugurazione alle 19.30) i fantastici abiti della Compagnia Lampo e della Filarmonica di Santa Barbara, esposti in una mostra organizzata dall'Assessorato alla cultura del Comune di Muggia con l'Associazione delle Compagnie del Carnevale muggesano. Ricordano i 57 anni di attività della storica Compagnia e i 40 della Filarmonica di Santa Barbara che, nata nel '75, è stata la prima banda a essere completamente integrata nella sfilata dei carri allegorici e i suoi componenti, i primi abbigliati secondo il tema scelto dalla Compagnia. L'idea di una mostra dedicata al costume è squisitamente coerente con lo spirito del Carnevale muggesano, poiché l'interpretazione del tema della sfilata, ogni anno diverso, è basata in gran parte proprio sul costume e sull'azione scenica, entrambi oggetto di valutazione della giuria. In oltre 60 anni, i temi trattati da 8 Compagnie sono stati più di 500. Tra i Carnevali italiani, quello di Muggia si distingue per l'assoluta originalità legata alla presenza delle maschere, indossate da circa 2.000 figuranti: caratteristica unica non solo per l'altissimo numero di tali presenze, ma anche per essere esse stesse ispirate ai carri allegorici. In mostra una trentina di costumi e divise, quasi abiti scultura, e altrettante esuberanti acconciature, tutti realizzati a mano con i materiali più disparati, testimoniano la creatività e la fantasia dei muggesani. Marianna Accerboni

 

 

A “Muggia Cabaret” Laviano si moltiplica per dicannove.

 

da “Il Piccolo”

venerdì, 23  gennaio 2015

 

 

Una prima assoluta regionale a “Muggia Cabaret”. Per la sezione teatro, oggi e domani alle 20.30 va in scena al Verdi lo spettacolo “Salvatore, favola triste per voce sola” di e con Silvio Laviano e la regia dell’udinese Tommaso Tuzzoli. «Una produzione che riallestiamo in collaborazione con l’associazione Tnaos di Trieste, sviluppando così - spiega Alessandro Gilleri della Golden Show, promotrice della rassegna muggesana che gode del patrocinio del Comune di Muggia e della collaborazione di Bananas e Zelig - il progetto di laboratorio teatrale per il quale è nato “Muggia Cabaret”. È - spiega il regista - la storia di un ragazzo del Sud divisa in cinque quadri, dove il ruolo dell’attore è fondamentale, in quanto interpreta 19 personaggi. Fonde la tradizione della commedia dell’arte e una drammaturgia contemporanea». «È una sfida importante per me che mi considero un au-ttore - aggiunge Laviano - partita da un lavoro sulle emozioni e sul corpo svolto con la Compagnia (trainer Sabrina Jorio, suono Federico Dal Pozzo, progetto grafico Officina Fotografica, video Teresa Terranova). Nasce dal desiderio di raccontare attraverso il cunto siciliano tradizionale (arcaica forma di racconto in dialetto, ndr), dove il suono della voce scrive le parole. L’uso del dialetto catanese è il mezzo espressivo dell’emozione, invece il racconto, in prima persona e in lingua italiana, detta i tempi dell’azione e crea il mondo del ricordo. Mi piace definirla educazione emotiva. Racconta anche la storia di Catania, che era la Milano del Sud e che nel tempo è andata a decadere fino a diventare la città europea con la più alta concentrazione di centri commerciali per abitante. Salvatore è un ragazzo che cresce e racconta di cibi, feste, amore, famiglia. Il testo non parla di mafia, ma dell’onestà e di una terra di origine vulcanica e quindi fertile. La storia, narrata come una favola, è quella di un ragazzo di una città di provincia come potrebbero essercene tante che ha il desiderio di trasformare la sua vita in speranza. Raccoglie l’emozione di una generazione nata in un’epoca di speranze e poi catapultata nell’era di Internet. Ci si può rispecchiare qualunque tipo di pubblico». «Le ombre/personaggi - riprende Tuzzoli - accompagnano la vita di Salvatore dal giorno della sua nascita fino al suo trentesimo compleanno. Riaprire le porte del passato significa seppellire le paure, sorridere delle lacrime versate, tramutare le assenze in presenze, raccontando il tutto con la gioia infantile di chi guarda al tempo andato senza mai smettere di correre verso il futuro, consapevole di sé e della propria origine».«Lo spettacolo – conclude Gilleri - aveva debuttato nel 2012 al Festival di Benevento con successo di pubblico e critica, ma poi non venne distribuito nel circuito teatrale. Oggi lo proponiamo in prima assoluta regionale per distribuirlo poi nella prossima stagione». La collaborazione con il regista proseguirà a marzo con la messa in scena di “Ti parlerooo d’amooorrr” di Gianni Gori e Alessandro Gilleri, «una storia che - riprende Gilleri - si svilupperà musicalmente dal cabaret al musical con Andrea Binetti, Marzia Postogna e la regia dello stesso Tuzzoli». Gianfranco Terzoli

 

Muggia, potenziata l’illuminazione delle strade a rischio

 

da “Il Piccolo”

giovedì, 22  gennaio 2015

 

 

Gli interventi riguarderanno via Flavia di Stramare e la rotatoria sotto la Grande viabilità: fondi già trovati

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA La via Flavia di Stramare e la zona in prossimità della rotonda tra l'uscita della galleria di Aquilinia ed il breve tratto della galleria Rabuiese sotto la Grande viabilità. Sono queste le due aree critiche in cui l'illuminazione pubblica continua a non soddisfare residenti ed automobilisti. Nello specifico si tratterebbe di porre qualche punto luce in più lungo via Flavia di Stramare, che specie dopo la chiusura del negozio “Fanny” a fine 2014, sembra davvero una landa dimenticata. Allo stesso tempo pare necessario potenziare l'illuminazione sulla rotonda tra l'uscita della galleria di Aquilinia e la galleria Rabuiese. In questo caso l’illuminazione del vicino tratto di galleria sotto la Grande viabilità è costituita da pochi tubi neon installati ancora al tempo del cantiere: oltre a inadeguata, è spesso spenta come in questi giorni. «Ho posto più volte all'attenzione del sindaco Nesladek in Comune e dell'assessore Zollia in Provincia la questione della scarsa illuminazione di queste aree ma pare che si palleggino sempre la responsabilità trovando ogni volta qualche motivo per giustificare una soluzione definitiva con tempi che a questo punto paiono davvero ingiustificabili», commenta amareggiato il consigliere comunale di Muggia Claudio Grizon. Evidenziando come «per la pubblica illuminazione il sindaco aveva annunciato in Consiglio comunale nuovi contratti per la gestione e corpi illuminanti più efficienti ma al momento non si vedono risultati». Grizon ha poi punzecchiato l'amministrazione Nesladek riguardo la rotatoria poco illuminata che è stata realizzata in via sperimentale: «È curioso che questa viabilità sia ancora provvisoria dopo oltre un anno mentre per la rotonda del Pilon, appena sperimentata e sicuramente necessaria, l’assessore Finocchiaro abbia già trovato i fondi per la sistemazione definitiva». Pronta la replica dal Municipio. «Ancora una volta il consigliere Grizon è in ritardo: come promesso, l’integrazione dell’illuminazione pubblica della zona è già stata preventivata e il nuovo palo della luce previsto è già stato ordinato», ha commentato il sindaco Nerio Nesladek. Alla luce del fatto, poi, che la rotonda non è di competenza del Comune di Muggia, «si è felici che ancora una volta Grizon concordi con noi sulla lista degli interventi da realizzare e ci si chiede perché non si sia fatto parte attiva, in qualità di consigliere provinciale qual è, affinché fosse realizzato l'intervento come da rassicurazioni da noi avute dalla Provincia». Non si può infine che «constatare amaramente che, nonostante da tempo immemorabile ormai il consigliere Grizon ricopra una carica per la quale dovrebbe prendersi cura di tutti i cittadini, il suo orizzonte non riesca ad allargarsi aldilà del suo giardino, che tristezza». L'illuminazione che andrà a potenziare via Flavia di Stramare e la rotatoria sotto la Grande viabilità è un ulteriore passo dell'amministrazione Nesladek per rendere più luminoso il territorio la notte. In particolar modo negli ultimi mesi il Municipio si è adoperato per puntare specie a un efficientamento energetico, ossia un risparmio. La soluzione fortemente voluta dall'assessore ai Lavori pubblici Marco Finocchiaro e dal sindaco Nerio Nesladek è stata il posizionamento delle lampade a led. Esattamente 1.187 nuovi punti luce sono stati inseriti nel territorio negli ultimi tre anni. Nel solo novembre erano stati investiti quasi 34mila euro per la realizzazione di nuovi punti luce e la sostituzione dei sostegni corrosi di quelli esistenti. Sempre nell'ottica dell'efficientamento energetico l'Enel Sole aveva effettuato pochi mesi fa la posa in opera di 58 nuovi contatori per la fornitura di energia elettrica agli impianti esistenti, con separazione elettrica nei punti di promiscuità con la rete elettrica del distributore, nella programmazione di tutti gli apparecchi a led esistenti. Sono stati poi installati 61 orologi astronomici a fronte di una spesa complessiva di circa 84mila euro.

 

Don Latin tradito al volante da un colpo di sonno

 

da “Il Piccolo”

mercoledì, 21  gennaio 2015

 

Il parroco di Muggia trattenuto a Cattinara in osservazione per alcuni giorni.
“Balzo” di 20 metri, ha riportato la frattura di un dito e altre lesioni lievi.

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA Un bruttissimo incidente stradale ha visto protagonista lunedì mattina don Silvano Latin. Erano da poco passate le 6.30 del mattino quando il parroco della “Santi Giovanni e Paolo” si stava recando a Muggia in automobile. All’improvviso il veicolo che viaggiava sul raccordo autostradale Trieste-Sistiana, poche decine di metri prima di entrare nella Galleria Carso, si è schiantato violentemente sulla cuspide all’altezza dello svincolo di Padriciano. L’automobile, un Suv Dacia Duster, è rimbalzata per una ventina di metri terminando la sua corsa sul guardrail. Nonostante il terribile schianto l’arciprete istriano è rimasto miracolosamente illeso, accusando pare solo la rottura di un dito. L’automobile invece è andata parzialmente distrutta. Sul posto sono intervenuti gli operatori del “118”, chiamati dallo stesso Latin, che hanno portato d’urgenza il parroco al vicino Ospedale di Cattinara. Don Silvano è stato posto sotto osservazione per verificare non vi fossero problemi agli organi interni o un possibile schiacciamento del torace. Un suo ritorno a casa pare comunque imminente. Pare che l’incidente sia stato dovuto a un improvviso colpo di sonno. Il parroco stava tornando da Lignano, sede di un incontro di una comunità catecumenale, per celebrare messa in Duomo. Nato a Umago il 6 marzo 1945 Don Latin è stato direttore del settimanale d’impronta cattolica “Vita Nuova” e portavoce del vescovo Eugenio Ravignani. Tra i suoi tanti incarichi la presidenza del consiglio di amministrazione dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero, docente all’Istituto superiore di scienze religiose nonché parroco della Beata Vergine delle Grazie di via Rossetti a Trieste. Il 10 ottobre del 2010 Latin è stato chiamato a Muggia per sostituire don Giorgio Petrarcheni nel delicato ruolo di guida spirituale della Parrocchia Santi Giovanni e Paolo. Tra i suoi incarichi attuali anche la presidenza dell’Associazione Santi Giovanni e Paolo. «Sono andato a trovare don Latin in ospedale ed era già stufo di stare disteso a letto: non vede l’ora di tornare a Muggia» racconta Piero Pesce, vicepresidente dell’Associazione Santi Giovanni e Paolo. Pesce ha confermato che «il colpo di sonno è stata la causa dell’incidente, per fortuna la massa dell’automobile e il funzionamento degli airbag hanno ridotto al minimo i danni per Silvano e sembra che anche il veicolo sia recuperabile». Tanto spavento dunque per l’arciprete. «Sicuramente, abbiamo preso tutti un bello spavento – aggiunge Pesce – ma per fortuna Latin è sempre stato cosciente, tanto da chiamare anche il “118” dopo l’accaduto. Ora l’attendiamo: tutta la comunità parrocchiale fa il tifo per un suo pronto ritorno». Verosimilmente don Latin rimarrà comunque a riposo almeno per una settimana. Ad attenderlo, con ansia, anche l’amico, assessore alla Promozione della città di Muggia, nonché esponente dell’ala cattolica del Pd Stefano Decolle: «Saputo dell’incidente, ho inviato un sms a don Silvano, che è notoriamente juventino, scrivendogli che lo attendiamo in piazza Marconi come i milanisti attendono lo scudetto. Battute a parte faccio a Silvano gli auguri di una pronta guarigione dopo questa brutta esperienza che però mi pare alla fine si stia risolvendo piuttosto bene».

 

 

Un “Lampo” ecologista nel bosco delle magie

 

da “Il Piccolo”

mercoledì, 21  gennaio 2015

 

Il gruppo di Santa Barbara racconta la rivolta di una natura che devastiamo sempre più

 

MUGGIA Ecologia e ribellione. È un tema fortemente attuale quello che verrà inscenato dalla Compagnia Lampo durante il Corso mascherato muggesano. Con il motto “Le magie del bosco... il bosco alla riscossa” il gruppo di Santa Barbara darà una sua visione della rivolta da parte della natura che vede il pianeta Terra agonizzante sotto i colpi di un’urbanizzazione selvaggia che si allarga sempre più in nome del profitto. In una realtà in cui la foresta amazzonica soffre, i ghiacciai si restringono, la savana arranca, i monti crollano e fiumi e laghi esondano, c'è il microcosmo intatto di un bosco, un piccolo bosco che sopravvive felice. I suoi gioiosi e tranquilli abitanti vivono spensierati al ritmo delle stagioni, tra l’incanto dei colori autunnali, le magie dell’inverno, la rinascita della primavera e il calore dell’estate. Un giorno, però, all’improvviso, quel piccolo “polmone verde” viene bruscamente risvegliato da un antipatico direttore dei lavori e da un’insopportabile squadra di rumorosi operai che, armati di ruspe, tosatori, seghe e cesoie, puntano alla sua distruzione. Di colpo il bosco non serve, anzi dà fastidio: al suo posto va costruito un centro commerciale con casinò, hotel e case di lusso e persino una pista di atterraggio per gli elicotteri privati dei ricconi. Il bosco, minacciato, si ribella. E i suoi abitanti, smessi i panni pacifici, muovono al contrattacco. I folletti, sornioni, esasperano i nemici a suon di dispetti. Gli gnomi, arrabbiatissimi, li colpiscono e li suonano con le indimenticabili musiche della Filarmonica di Santa Barbara diretta da Roberto Santagati. Gli alberi e i cespugli, dotati di rami tentacolari e radici formidabili, li imprigionano. Sempre secondo il copione della “Lampo”, i funghi e i funghetti, dispettosi, li fanno inciampare. Le fatine, dolcissime e bellissime, li incantano e li immobilizzano. E tutti, in un gioco di squadra, preparano la scena al “Grande Vendicatore”: lo Gnomo Gigante. Quello che, alla fine, scenderà in campo per scacciare gli infami invasori e salvare il bosco dando avvio alla rivolta di un pianeta che non vuole morire. Una favola? Forse. Ma a Carnevale tutto può accadere... (ri.to.)

 

martedì, 20  gennaio 2015: Nessuna notizia su Muggia da “Il Piccolo”

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Prima la “consulenza”, poi la tentata estorsione

 

da “Il Piccolo”

lunedì, 19  gennaio 2015

 

 

Condannato per le minacce a un imprenditore cui aveva dato un consiglio: voleva 300 euro

 

Si chiama Adamo Rocchi, ha 41 anni. È stato condannato alla pena di un anno e 4 mesi per aver cercato in tutti i modi di farsi pagare da Claudio Kavalic - un suo conoscente titolare della ditta di ponteggi Kc Srl di Muggia - la somma di 300 euro. Secondo Rocchi quel denaro era il corrispettivo per il lavoro prestato: aveva fornito a Kavalic alcune informazioni preziose ritenute indispensabili per risolvere una vertenza di lavoro aperta nei confronti di un dipendente. E per questo andavano pagati 300 euro. Ma chi ha avuto le informazioni, e cioè il titolare della ditta di ponteggi, ha ritenuto quel gesto nient’altro che un favore. Gli ha detto “grazie”. Ma all’informatore non è bastato. Rocchi, dopo aver chiesto il denaro, secondo le indagini coordinate dal pm Lucia Baldovin è passato alle vie di fatto. Telefonate, messaggi via sms con minacce più o meno velate. Al punto che, continuando a non ricevere il denaro, gli ha detto: «Distruggo te e la tua famiglia». Kavalic si è rivolto alle forze dell’ordine e ha sporto querela. Da qui l’avvio del procedimento che non si è interrotto nemmeno quando l’imprenditore ha ritirato la denuncia. Motivo: il reato di minacce ed estorsione è procedibile d’ufficio. A pronunciare la sentenza al termine del processo celebrato con rito abbreviato è stato il giudice Luigi Dainotti che ha accolto le richieste del pm Lucia Baldovin. Adamo Rocchi è stato difeso dall’avvocato Marina Rizzi. L’episodio rievocato in Tribunale porta la data del novembre di due anni fa. Qualche anno prima Kavalic, sempre in qualità di titolare della ditta di ponteggi, era rimasto coinvolto in un altro episodio di vendetta. Due ex collaboratori avevano appiccato un incendio al capannone della ditta di via delle Noghere per vendicarsi di non avere avuto i soldi che dovevano ricevere. Uno era stato arrestato dai carabinieri del Nucleo operativo di Muggia al termine di un'indagine-lampo coordinata dal pm Pietro Montrone. L’altro dopo qualche giorno. A incastrare i piromani erano state le chiazze di sangue trovate all'interno dell'ufficio della Kc Ponteggi nel primo sopralluogo dei carabinieri. (c.b.)

 

Muggia, 3 milioni appaltati per risparmiare energia

 

da “Il Piccolo”

domenica, 18  gennaio 2015

 

Operativo il contratto per la fornitura e l’ottimizzazione delle fonti: l’obiettivo
è ridurre i consumi del 10%. Previsti pannelli solari e regolazioni in tempo reale

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA Un appalto del valore di 3 milioni 16mila 870 euro (più Iva), della durata di 10 anni che vedrà un unico referente per l’approvvigionamento di fonti energetiche primarie, per la loro trasformazione e gestione ottimale dei relativi impianti al fine di conseguire i migliori standard di sicurezza, risparmio energetico e salvaguardia dell’ambiente. È diventato ufficialmente operativo il contratto Servizio energia Plus applicato dal Comune di Muggia che introduce per la prima stipula contrattuale l’impegno di riduzione di almeno il 10% dell’indice di energia primaria per la climatizzazione invernale e con il metodo pratico che darà conto dell’evolversi dell’effettivo risparmio nel tempo. Questa la lista degli edifici comunali gestiti da un contratto di Servizio energia Plus: il Municipio, la sede di via Roma, il Centro Millo, il Comando della Polizia locale e la cucina, i nuovi magazzini comunali, il Museo archeologico, il “Carà”, il Teatro Verdi ma anche la Palestra Pacco, le scuole “De Amicis”, “Biancospino”, “Giardino dei Mestieri”, “Loreti”, “Zamola”, “Bubnic”, “Sauro”, l'Asilo Iacchia e la Casa di riposo. Il servizio di ottimizzazione dell’energia era stato affidato a novebre con una procedura a evidenza pubblica. Il proponente, l’impresa “Cristoforetti” di Lavis (Trento), avendo esercitato il diritto di prelazione è divenuto aggiudicatario del bando. Gli interventi da realizzare hanno un valore di 681mila 880 euro (più Iva), dei quali oltre 290mila di interventi obbligatori e oltre 382mila di proposti. Il Comune di Muggia è il primo ente in regione ad aver realizzato un contratto di questo tipo attraverso un project financing. Un contratto che, quindi, non solo garantirà una riduzione del 10% dei consumi ma che, entro il primo anno realizzerà una serie di opere a dir poco significative. Tra queste, la più importante sarà indiscutibilmente, per portata, l’intervento d’isolamento termico esterno della Casa di riposo, l’edificio più energivoro dell’Ente, che vedrà anche la realizzazione dell’impianto di climatizzazione. Sempre in salita Ubaldini ma anche sulla Palestra Pacco e su quella della Scuola media Sauro sarà, inoltre, installato un impianto solare termico, con produzione di acqua calda. Altri sei edifici vedranno, invece, l’installazione di numerose valvole termostatiche che permetteranno la manutenzione costante della temperatura in ciascun ambiente. La regolazione su misura garantirà di evitare sprechi operando in modo mirato in tutti quegli edifici come il Municipio, per esempio, nel quale non vi è un uniforme esposizione al sole. Previsti inoltre interventi di sostituzione delle caldaie con nuovi gruppi termici più efficienti, sempre per risparmiare energia. Al fine di condividere i benefici di una efficiente gestione dell’impianto termico, infine, sarà prevista la stima di un tetto di energia termica erogata oltre il quale nessun ulteriore compenso verrà richiesto al Comune.

Muggia “promuove” la rotatoria del Pilon

 

da “Il Piccolo”

sabato, 17  gennaio 2015

 

La soluzione adottata in via sperimentale diventa definitiva. Al via i lavori per la posa delle aiuole

 

MUGGIA La rotatoria del Pilon diventa definitiva. In questi giorni il manufatto, di cui si era molto discusso nelle settimane passate, verrà installato in maniera permanente dal Comune. Nel dettaglio si realizzeranno un'aiuola centrale e delle aiuole spartitraffico in cubetti di arenaria "tipo pavè" a raso, in modo da creare discontinuità con la pavimentazione d'asfalto e agire contestualmente di sistema di rallentamento della velocità in una zona densamente abitata e vicina a scuole e impianti sportivi. Una scelta mirata, dunque, che ha tenuto conto anche di diversi fattori quali, tra gli altri, la possibilità di consentire la sormontabilità delle pavimentazioni in pietra. «Sono diminuiti i punti di conflitto di alcune intersezioni migliorando la visibilità d'approccio all'incrocio - spiega l'assessore ai Lavori Pubblici Marco Finocchiaro - e inoltre è stata ridotta sensibilmente la velocità degli autoveicoli che da via Forti non si fermavano o di quelli che provenienti da via dei Crevatini o da località Pisciolon raggiungevano una velocità importante su via D'Annunzio in prossimità della scuola Bubnic, nonostante il limite di 30 km/ora». Resta qualchce malumore legato alla cancellazione di alcuni posteggi per “far spazio” alla rotatoria. Ma anche su questo fronte Finocchiaro rassicura. «Abbiamo trovato le risorse per utilizzare, in attesa del nuovo Prgc, la vicinissima area dell'ex campo di calcio a 7 creando temporaneamente un parcheggio ad uso dei residenti di quella zona e della struttura sportiva adiacente. È stata data quindi una risposta pronta alle esigenze della zona». Nei lavori complementari sarà previsto altresì il completamento delle pavimentazioni per alcune decine di metri a Cerei, la posa di alcune pensiline per autobus, l'esecuzione di alcuni restringimenti di carreggiata su via dei Crevatini e l'istituzione della Zona 30. Lavori importanti, dunque, resi possibili riutilizzando il ribasso d'asta del progetto di cooperazione transfrontaliero Tradomo, facendo una nuova gara d'appalto ad evidenza pubblica per il riutilizzo delle economie. (r.t.)

 

Muggia, morta a 104 anni la decana della cittadina

 

da “Il Piccolo”

venerdì, 16  gennaio 2015

 

Celestina Apollo viveva nella sua casa accudita dalla famiglia. Ora la più longeva
è Rosa Opara, della stessa età. Seguono a 102 Santina Oleni e a 101 Maria Ciac

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA La donna più anziana di Muggia è venuta a mancare. L'inizio del 2015 ha visto registrare la scomparsa della 104enne Celestina Apollonio, che viveva a casa propria accudita dall’amorevole cura dei suoi cari. Le ultracentenarie della cittadina rimangono ora cinque. Lo scettro di cittadina più longeva è ora passato nelle mani di Rosa Opara, 104 anni. Ospite della Casa polifunzionale delle Ginestre, Opara suggerisce che per vivere bene bisogna mangiare tutto, anche se lei predilige gnocchi, “strucolo de pomi” e ciliegie. "A scalare" troviamo a quota 102 anni Santina Oleni, nata a San Tomà - comune di Capodistria - il 27 Settembre 1912, da genitori contadini, come ultima di sei fratelli. Santina finisce le scuole elementari  e incomincia a  lavorare nei campi, va a raccogliere piselli, asparagi, pomodori così da poter guadagnare qualche lira. Più tardi trova lavoro nella famosa fabbrica di sardine “Arrigoni” di Isola d’Istria. Ogni mattina, per due anni, prende la bicicletta e da San Tomà va fino a Isola, tornando alla sera. Si sposa nel 1936 con un muggesano  e si trasferisce nella cittadina rivierasca. Sino a 96 anni andava a Muggia con il bus 31 e si fermava con le amiche a prendere il caffè. Colpita da un infarto, il male e l’età hanno incominciato a scalfirne il fisico. Attualmente vive nella Casa di riposo di Muggia. “Medaglia di bronzo” per Maria Ciac di 101 anni. La donna, che risiede a Santa Barbara, racconta che per vivere bene non bisogna esagerare con il mangiare, niente alcol e fumo, concedersi un buon riposino il pomeriggio e «camminar fin che se pol... io quando posso vado in giardino caminando; fino a un po’ de tempo fa coltivavo l’orto e avevo tanti fiori e se gavessi gambe bone andassi anche a balar». Ma il 2014 e il 2015 si sono chiusi e aperti entrambi con 101 candeline, rispettivamente quelle di Wanda Deiuri e Zita Bevilacqua. Nata il 27 dicembre del 1913 a Staranzano, Wanda Deiuri in Derossi è ultima di quattro fratelli: Romana, Bruno e Aramis. Mentre i fratelli maschi sono purtroppo scomparsi prematuramente, la sorella maggiore Romana ha raggiunto nel 2008 l'età di 103 anni. I genitori Quirino Deiuri e Virginia Poianaz erano originari della stessa zona. Virginia dovette trasferirsi con l'intera famiglia, all'inizio della Prima guerra mondiale, in un campo profughi ad Arona, in Piemonte. Dopo la guerra, per motivi di lavoro (il padre Quirino, dapprima operante nella Cava Romana, dopo la Seconda guerra mondiale fu assunto nell'Ufficio tecnico del Comune) vennero a stabilirsi a Muggia. Nel 1934 Wanda si sposò con Giorgio Derossi, con cui collaborò intensamente nell'attività commerciale e nell'educazione dei figli Annamaria (nata nel 1935) e Giorgio (nato nel 1938). 101 anche gli anni di Zita Bevilacqua che vive a Muggia tra l’affetto dei nipoti e dei pronipoti. Sarta in un noto negozio di Trieste, confezionava abiti da uomo con maestria e cura del dettaglio: una vera perfezionista che tutt’oggi si diletta in qualche lavoretto che ne denota ancora le grandi doti. Se la qualità della vita si misura anche attraverso la longevità dei propri abitanti, dunque, a Muggia si vive davvero bene. Specie se si è donne. In questo 2015 sono, quindi, ben cinque le muggesane a poter vantare di avere già superato l'invidiabile traguardo del secolo di vita e altre si accingono a varcarne la soglia: tra queste la prossima centenaria Antonia Russignan detta “Etta” che, giovane “in confino” a Miglionico (Matera) durante la guerra, ha già espresso il forte desiderio di tornarvi e ritrovare chi lì l’aveva fortunatamente accolta con amore. «Questo record di longevità dimostra come sia importante il calore e l’affetto dei propri cari, l’attaccamento ai valori della famiglia e l’importanza della nostra comunità, che è ancora una comunità sana – ha commentato il vicesindaco Laura Marzi - dove ci si prende cura degli anziani e dove i nipoti imparano dai propri nonni e vivono in contatto con loro perché loro sono la nostra ricchezza, la nostra storia».

 

Muggia, asfalto pericoloso al park di Zaule

 

da “Il Piccolo”

giovedì, 15  gennaio 2015

 

Il consigliere Grizon sottolinea l’urgenza di ripristinare il manto dissestato. La giunta: «Lo faremo»

 

MUGGIA Avvallamenti, buchi e fessure: è la situazione in cui versa via Flavia ad Aquilinia in prossimità dell'accesso al parcheggio di Zaule. La situazione è sempre più grave anche perché, pur essendo questa corsia d’ingresso e d’uscita alla fermata parte integrante della via Flavia di Aquilinia, non è stata mai oggetto di manutenzione né riasfaltata dopo la realizzazione del parcheggio. La vicenda dell'arteria stradale è ora oggetto di una interpellanza urgente presentata dal consigliere comunale Claudio Grizon. «Dopo lunghi anni l’asfalto della corsia dedicata ai bus per avvicinarsi alla fermata posta dinanzi al parcheggio della frazione di Zaule è ormai in condizioni davvero critiche e necessita di un pronto intervento per ripristinarne la sicurezza. Il fondo della carreggiata che va dall’accesso al parcheggio fino al termine della corsia d’entrata e uscita dall’area di sosta bus è pieno di avvallamenti, buchi e fessure, ancor più evidenti vicino alla sosta bus, per il peso dei mezzi del trasporto pubblico». Tale condizione rende pericolosa la circolazione specie per i motociclisti, gli automobilisti e l’ambulanza del “118” che si accingono a entrare al parcheggio o che dovessero centrare con le ruote questo tratto d’asfalto accidentato. Ma ciò che sorprende è che pur essendo questa corsia parte integrante della via Flavia di Aquilinia non è stata mai oggetto di manutenzione né riasfaltata dopo la realizzazione del park. «È infatti evidente la vetustà dell’asfalto e il suo diverso colore rispetto a quello delle corsie di marcia, di recente oggetto di una riasfaltatura – puntualizza Grizon -. Le fresature del fondo stradale, prima dell’asfaltatura, hanno interessato infatti sempre e solo la carreggiata di marcia e mai quella richiamata». Queste “dimenticanze” nei capitolati di gara per le asfaltature «sono state assolutamente gravi e sicuramente motivate dall’esigenza di risparmiare, purtroppo sulle spalle della sicurezza dei cittadini: a questo punto il difficile e insicuro transito dei mezzi dovrebbe stimolare l’amministrazione a programmare con priorità assoluta un intervento di manutenzione e ripristino del fondo stradale da concludersi con l’asfaltatura». Sugli intendimenti e la condotta che l’amministrazione intende tenere, è intervenuto l'assessore ai Lavori pubblici del Comune di Muggia Marco Finocchiaro: «Stiamo per mettere a bilancio 50mila euro per il rifacimento di diverse strade comunali. Di recente invece abbiamo stanziato 150mila euro per diverse arterie tra cui la via di Zaule. La giunta Nesladek è molto attenta a seguire le condizioni delle nostre strade. Sicuramente quando troveremo altre risorse terremo da conto anche l'area indicata dal consigliere Grizon». Riccardo Tosques

 

Alice e Alessandro i nomi più gettonati

 

da “Il Piccolo”

mercoledì, 14  gennaio 2015

 

Ma i genitori muggesani e gli stranieri residenti si sbizzarriscono anche con Liam, Anisa e Rifat

 

MUGGIA Si chiama Ugo ed è il primo muggesano del 2015. Nato il 4 gennaio è lui che ha aperto le fila delle nascite del nuovo anno. Il 2014, d’altronde, si è chiuso con esattamente 62 nascite - 5 in meno rispetto all’anno precedente -, delle quali il numero dei fiocchi azzurri supera quello dei rosa per soli due nuovi nati. E i nomi? Anche in questo caso si trovano genitori che nello scegliere come chiamare il proprio bebè non deviano troppo dal consueto e altri, invece, che si affidano “all’ultima moda”. Ecco allora che in quelli femminili troviamo una certa varietà: dai più classici Maria Stefania e Marta, agli evergreen Vanessa, Matilde, Melissa, Veronica, Nicole, Noemi, Emma, Aurora fino ai riscoperti Nora, Beatrice, Agata e Adele. Nei primi posti a contendersi le preferenze dei genitori troviamo, però, Alice che prevale di strettissima misura su Sofia, Michelle, Giorgia e Giulia, rubando lo scettro del 2013 ad Ambra e Giorgia, che vede però la riconferma del podio dell’apprezzamento. Per i maschietti, invece, la varietà sembra lasciare il passo ai classici. Declassando i vincitori del 2013, Simone e Jacopo – peraltro completamente svaniti dall’elenco delle opzioni - Alessandro, Samuele e Leonardo sono stati i più gettonati ma anche tra gli altri emerge, quale forte tendenza, quella del ritorno alla tradizione con nomi come Stefano, Filippo, Davide, Andrea, Tommaso, Michele, Gabriele, Matteo e Martino. Non sono mancati neanche i più particolari Elia, Christian, Eric, Nicholas e Kristopher anche se Laerte e Spartaco emergono con decisione tra i nomi più singolari del 2014, seguiti da Annasole, Desiree, Alexandra, Raphael, Nathan, Liam e Anisa, Saim, Lirjam, Rifat e Ajam. Contribuiscono infatti alla varietà anche bambine e bambini nati da genitori stranieri e residenti a Muggia, casi nei quali sono spesso la cittadinanza e la cultura d’origine a guidare la scelta. Tra le curiosità, agosto, dicembre e marzo si attestano come i mesi con meno nascite, mentre gennaio, aprile e ottobre quelli tra i più affollati con ben 8 nascite ciascuno, anche se il vincitore assoluto è novembre con ben 10 “fiocchi”. (ri.to.)

 

Con la Brivido in “Mondi Diversi”

 

Muggia verso il Carnevale

 

da “Il Piccolo”

mercoledì, 14  gennaio 2015

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA "Non sognano fiori i figli dei fiori, sognano fiori i figli della tecnologia". È il verso d'incipit utilizzato dalla Compagnia Brivido per raccontare "Mondi Diversi", il tema portante che condurrà il gruppo a sfilare per le strade di Muggia domenica 15 febbraio in occasione del 62.o Carnevale di Muggia. In un'epoca globale tecnologicizzata dove il lavoro dell’uomo viene sostituito dai computer e dove i social network stanno sostituendo il dialogo, l'essere umano si sta dimenticando di sognare. «Tutti sognano, di vivere una vita sana, di trovare un lavoro, di continuare a stare accanto alle persone a cui vogliono bene – fanno sapere dalla Brivido -. La vita si costruisce giorno per giorno, proprio come quando si mette insieme un puzzle, pezzo per pezzo». «I pezzi della nostra vita - continua il ragionamento - li dobbiamo costruire sin da piccoli, così facendo, in futuro avremo i pezzi necessari per vivere quella vita che sognavamo da bambini». In effetti chi è che non ha mai sognato di viaggiare attraverso “Mondi diversi, lontani, fantastici”? Chi non si è mai chiesto se la vita può esistere in altre forme, oltre a quella in cui viviamo? In che modo possiamo accedere ad esse? Sono alcuni dei quesiti a cui Brivido cercherà di fornire una risposta in quanto il desiderio di sognare deve riaccendere il ritorno a fare buon uso delle menti in maniera autonoma proponendo semplicemente libertà. Ed è proprio dentro questo sogno di speranza che la Compagnia Brivido proverà a portare il pubblico che assisterà alla sfilata muggesana. Il punto d’accesso utilizzato dalla compagnia sarà un misterioso portale, dove una volta superato questo Stargate, ci si ritroverà catapultati nei tanto attesi “Mondi Diversi” dove non potranno di certo mancare la luce, la bellezza, il colore, la fantasia, la musica, il dialogo, le forme di vita alternative, il desiderio continuo di scoprire una realtà fantastica e non virtuale, al di fuori dello standard quotidiano, sempre ad ubbidire, sempre di corsa e sempre a risolvere problemi creati da chi comanda, desiderio che riusciamo ad intravedere, talvolta, solamente con dei flash quotidiani. Insomma la Brivido ha un obbiettivo: far trascorrere un pomeriggio lontano dai problemi quotidiani all’insegna della spensieratezza. Come nella migliore tradizione del Carnevale muggesano.

 

Muggia, nelle scuole i test non rilevano il rischio-amianto

 

da “Il Piccolo”

martedì, 13 gennaio  2014

 

L’assessore: «Altri lavori per la definitiva normalizzazione della situazione». Saranno investiti ulteriori 15mila euro

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA «Allo stato attuale, per quanto condotto in scienza e coscienza, mi sento di dire che non esiste nessun rischio di esposizione amianto per utenti e personale delle scuole». Marco Finocchiaro si pronuncia così sulla situazione dei plessi scolastici muggesani dopo la prima parte dei lavori che hanno interessato gli istituti. L’assessore ai Lavori pubblici ha poi preannunciato altri lavori in vista per normalizzare definitivamente la situazione. LAVORI Durante le vacanze natalizie il Comune ha messo in sicurezza gli ambienti scolastici secondo il protocollo d’intervento che l’amministrazione si era prefissata e non solo. Coinvolte le scuole “Zamola”, “Giardino dei Mestieri” e “Bubnic”. Inoltre sono state condotte ulteriori analisi su eventuali fibre dell’areo disperso: una nuova campagna di campionamento e analisi di fibre aero disperse, con ulteriore metodo di campionamento (metodo Sem). Consente d’indagare sulla presenza della sola fibra di amianto rispetto al metodo Mocf che campiona tutte le fibre areo disperse. Nello specifico le operazioni di manutenzione hanno riguardato le pavimentazioni in linoleum contenenti fibre di amianto, comportando la sostituzione o l’incollaggio di tratti di pavimentazioni distaccate e/o lesionate o di similari interventi ove necessario. Nel caso della Scuola Zamola, a esempio, si è intervenuti nell’atrio del primo piano con la posa di una pavimentazione prefinita concordata con l’Asl in quanto la sostituzione delle piastrelle in linoleum sarebbe risultata non solo molto onerosa ma soprattutto avrebbe richiesto tempisti molto più lunghi e quindi non compatibili con la regolare riapertura delle scuole. COMPLETAMENTO Alla luce dei lavori eseguiti, la giunta Nesladek ha anticipato che verranno investiti ulteriori 15mila euro (pare che altri ne seguiranno) nelle scuole “De Amicis”, “Zamola” e “Bubnic”, procedendo con interventi approvati dall’Azienda sanitaria: si realizzeranno nella posa di ulteriori pavimentazioni in prefinito sopra le esistenti in modo da risolvere definitivamente ogni situazione sia alla “De Amicis” (una sola aula), sia alla mensa della “Bubnic”, dove la pavimentazione si presenta in colorazione variegata a causa dei vari interventi succedutesi. Previsto infine il risanamento di tutto il primo piano della “Zamola”, dove ci sono alcuni piccoli dislivelli tra le pavimentazioni. AMIANTO Dopo l’accertamento della presenza di fibre d’amianto in alcuni pavimenti delle scuole “Giardino dei Mestieri”, “Zamola”, “Bubnic” e “De Amicis” (solo un’aula), mediante analisi chimiche, il Comune ha condotto un’ulteriore campagna di test per verificare la salubrità dell’aria mediante analisi dell’areo disperso. «Queste ultime analisi condotte i primi giorni di settembre, a scuole chiuse, hanno dato esito ben al di sotto della norma di legge, decretando che non vi era alcun pregiudizio per la salubrità ambientale dei plessi scolastici» spiega l’assessore Finocchiaro. L’iniziativa ha comunque coinvolto anche piccoli interventi di manutenzione di pavimentazioni in linoleum lesionate, che non presentano pericoli in quanto materiali non friabili ma che risulta consigliabile mantenere.

 

 

Traslocato il Punto unico di accesso

 

da “Il Piccolo”

martedì, 13 gennaio  2014

 

Il Comune di Muggia informa i cittadini del suo territorio che, a decorrere dal 7 gennaio scorso, il Punto unico di accesso sociosanitario ha spostato la propria sede dagli uffici del Servizio sociale dei Comuni - Area anziani di via Roma 22 al Distretto sanitario in via Battisti n. 6 - 2° piano - stanza n.206, con il mantenimento dell'orario di apertura al pubblico il mercoledì dalle 9 alle 11. Sempre in tema di uffici comunali, l’amministrazione della cittadina rivierasca informa l'utenza che gli sportelli Interventi di sostegno al reddito di Muggia e di San Dorligo della Valle, dopo la riapertura del 2 gennaio, dal 7 è stata ripristinata l'apertura pomeridiana dello sportello al mercoledì a Muggia, sempre dalle 14.30 alle 16.30.

 

Pasta Zara, Muggia da primato

 

da “Il Piccolo”

lunedì, 12  gennaio 2015

 

 

Con 52 milioni investiti sarà il più grande sito al mondo. Bragagnolo: «Ma Friulia non ha sottoscritto l’aumento»

 

di Massimo Greco wTRIESTE Muggia, con lo stabilimento Pasta Zara, è una delle capitali internazionali della pasta e si accinge a rafforzare questo rango con un investimento da 52 milioni programmato dal gruppo condotto dalla famiglia Bragagnolo. A potenziare la proposta industriale di Pasta Zara nel sito muggesano saranno un magazzino automatizzato in grado di organizzare 66 mila pallet di carico e una linea di produzione concentrata sulla pasta corta capace di lavorare ben 1200 chili all’ora. «Puntiamo per il 2017-18 a portare la produzione a 400 mila tonnellate rispetto alle 300 mila attuali - precisa il presidente della società, Furio Bragagnolo - e il 50% uscirà da Muggia». É lo stesso Bragagnolo a riepilogare le consistenti cifre dell’anno appena terminato: «Fatturato di 263 milioni, superiore per il 4-5% ai ricavi registrati nel 2013, il 92% viene ottenuto esportando in 106 Paesi». Gomma e nave sono i vettori più utilizzati, i porti di Trieste e di Venezia i porti più frequentati. Il restante 7% è diffuso sul mercato domestico attraverso la rete della grande distribuzione. Mediterraneo, Medio Oriente, Golfo Persico, Asia centrale sono solo alcune delle aree dove si sviluppa l’attività commerciale del marchio veneto, che opera con tre stabilimenti, tutti e tre in Italia - come sottolinea Bragagnolo - e situati a Muggia, a Riese (Treviso) e a Rovato (Brescia), dove occupano complessivamente oltre 400 addetti. Per il 2015 è difficile formulare previsioni perchè molto dipenderà dall’andamento del prezzo della materia prima, il grano duro: «Nel corso del 2014 è sensibilmente rincarato, perlomeno il 70% in più - spiega il leader di Pasta Zara - per le condizioni meteorologiche negative che hanno inciso sui raccolti in Italia e in Canada». «Purtroppo c’è un’importante quota di pasta venduta nel mondo ma non fabbricata in Italia - aggiunge Bragagnolo - che vede all’opera concorrenti spagnoli, polacchi, turchi». L’investimento di 52 milioni, che sarà realizzato nello stabilimento di Valle Noghere, viene sostenuto da un aumento di capitale di 6 milioni, al quale hanno contribuito per 3 milioni un partner “storico” come Simest e per 2 milioni la stessa famiglia imprenditrice. Ma, per fare 6, manca ancora la quota di Friulia, altra vecchia supporter di Pasta Zara. Con un “giallo” di cui riportiamo la versione dell’azienda: infatti lo scorso 28 novembre la finanziaria regionale rese noto che il consiglio di amministrazione aveva deciso di partecipare con un milione alla ricapitalizzazione dell’azienda alimentare. Era lo stesso giorno in cui si insediava il nuovo direttore di Friulia, il trentino Carlo Moser. Il comunicato di Friulia, diffuso anche dalle agenzie, faceva riferimento alla costruzione della sesta linea produttiva - quella, appunto, della pasta corta -, «al mantenimento dell’equilibrio patrimoniale e al consolidamento della posizione competitiva nel mondo». Sennonchè - puntualizza Bragagnolo - a quella dichiarazione nulla di concreto è seguito: perchè, non solo Friulia non ha versato il milione annunciato, ma, richiesta di sottoscrivere l’aumento di capitale, ha risposto “no”. Bragagnolo non ha inteso commentare il comportamento di Friulia, limitandosi a osservare che il coinvolgimento della finanziaria era stato da tempo preparato.

 

Muggia, multe per divieto di sosta ai volontari dei carri allegorici

 

da “Il Piccolo”

lunedì, 12  gennaio 2015

 

Mentre i membri delle Compagnie del Carnevale lavoravano alle costruzioni nel capannone,
i vigili “pitturavano” i parabrezza delle loro auto senza preavvertire. Il sindaco: «Dovevano farlo»

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA Lavorano dentro il capannone per preparare i carri per la sfilata di Carnevale, mentre fuori le loro automobili vengono multate per sosta vietata. Amara sorpresa sabato sera per almeno cinque muggesani che si sono trovati sul parabrezza una sanzione pari a 85 euro, ridotti a 59,50 se questa verrà pagata entro cinque giorni. Ovviamente l'accaduto ha suscitato molta rabbia da parte dei membri delle otto Compagnie. Il concetto espresso è chiaro: che senso ha sacrificare il proprio tempo libero per il Carnevale se poi la “ricompensa” è ritrovarsi una multa per aver parcheggiato l'automobile in una zona che fondamentalmente non dà fastidio a nessuno? Nella mattinata di ieri il sindaco Nerio Nesladek ha spiegato l'accaduto. «Inizialmente si parlava di 15 multe, in realtà i vigili, mi dicono siano molte meno, dovrebbero essere cinque al massimo». «Detto questo, le transenne sono state messe obbligatoriamente - ha sottolineato - per due motivi. Una segnalazione scritta e ufficiale al Comando dei Vigili, da parte di un gruppo di cittadini che segnalavano la pericolosità dell'ingombro del marciapiede e motivi di sicurezza, ossia le uscite sgombre in caso di necessità». Questa è la prima motivazione raccolta domenica mattina. Essendoci quindi una segnalazione i vigili urbani sono dovuti intervenire, altrimenti sarebbero incappati in omissione di atti d'ufficio, con rilevanza penale. Oggi Nesladek ha promesso di approfondire l'argomento e vedere se si potrà dare risposta anche alla richiesta fatta pervenire nei giorni scorsi di avere più bottini per i rifiuti da parte degli amanti del Carnevale che operano all'interno del capannone. «Comunque il problema dei parcheggi, che affronteremo, credo si porrà soltanto nelle ultime settimane essendo attualmente ancora posto libero a sufficienza nel piazzale dall'altra parte della strada», ha aggiunto Nesladek. La presenza delle automobili sul marciapiede proprio davanti ai cancelli era già stata segnalata anche al presidente dell'Associazione delle Compagnie del Carnevale muggesano che aveva poi inviato una mail informale il 18 dicembre scorso. Esplicito il contenuto del messaggio: “I lavori per l'allestimento dei carri per il 62° sono iniziati e ci hanno già fatto notare i veicoli che stazionano sul marciapiede proprio davanti ai cancelli. Considerato che ora i nostri uffici sono proprio al piano di sopra riesce piuttosto complicato consentire la sosta sul marciapiede vista l' area di sosta posta di fronte. Prova, per favore, a sensibilizzare gli appartenenti alle Compagnie del Carnevale poi è chiaro che ciascuno di noi è responsabile delle proprie azioni». Della serie uomo avvisato, uomo mezzo salvato. Ma la rabbia rimane, e pure le multe. Molti si sono chiesti perché i vigili non abbiano avvertito le Compagnie i cui membri erano dentro il capannone. C'è chi invece chiede se non sia possibile fare una delibera ad hoc affinché durante il periodo subito antecedente alla sfilata vi sia la possibilità di parcheggiare sul marciapiede davanti all'ingresso del capannone. A ogni modo il blitz di via Trieste ha lasciato molto amaro in bocca.

 

Cultura e sport si dividono 10mila euro

 

da “Il Piccolo”

lunedì, 12  gennaio 2015

 

Sono i contributi del Comune rivierasco alle realtà dell’associazionismo. Marzi: «Attività importante»

 

MUGGIA Un totale di quasi 10mila euro di contributi alle associazioni culturali e sportive operanti sul territorio. È quanto la giunta Nesladek ha erogato per l'anno appena terminato a 16 società. Le domande di contributo arrivate entro il termine del 30 novembre per il settore cultura sono state otto, esattamente lo stesso numero di quelle del settore sportivo. Per la cultura, la disponibilità dei fondi a bilancio è stata di 3mila euro, ripartiti percentualmente sulla base del costo di ogni singola manifestazione o dell’attività svolta dai richiedenti. Nel dettaglio ha visto rispettivamente l’assegnazione di 1.120 euro all’Associazione interculturale donne assieme-Aida, 800 euro all’Associazione Filarmonica di Santa Barbara, 600 euro all’Associazione degli sloveni del Comune di Muggia e 480 euro all’Udi Ottomarzo. Per quanto concerne il settore sportivo, invece, l’ammontare totale del contributo è stato di 6mila 260 euro dei quali i contributi più sostanziosi vanno all’Asd Evinrude e alla Società Nautica Pullino con 1.580 euro, 800 euro ciascuno per l’Asd Katamà, il Cdv Circolo della vela e l’Asd Muggia Bocce 1981-2007. Ogni singola richiesta è stata valutata nei limiti della disponibilità di bilancio, in base alla rilevanza e qualità delle iniziative proposte e all’interesse della comunità locale. Diverse, infatti, le domande pervenute, alcune delle quali non accolte perché non regolari non essendo stata presentata la documentazione richiesta o perché non in possesso dei requisiti necessari. «L’anno appena concluso è stato critico da molti punti di vista anche per le pubbliche amministrazioni che, nonostante le difficoltà sempre maggiori derivanti da tagli totali o parziali nei contributi, sono chiamate a tenere conto della grave situazione economica nazionale razionalizzando sempre di più i costi e ottimizzando le risorse» ha commentato l'assessore alla Cultura e sport Laura Marzi. «Per questo siamo orgogliosi di essere riusciti a erogare questi contributi che, se pur piccoli, servono a riconoscere alle associazioni culturali e alle società sportive quanto il Comune ritenga importante il loro apporto alla vita culturale e sociale della nostra comunità» ha aggiunto. Oggi il Comune incontrerà l'associazionismo locale per cercare di ampliare la conoscenza tra le varie realtà che operano sul territorio. «È grazie alla collaborazione tra il Comune e le singole associazioni culturali e sportive che siamo in grado di poter ancora programmare eventi di ottimo livello. Sono parte sostanziale dei calendari delle manifestazioni che si svolgono in città – ha concluso Marzi - ed è per questo che emerge con forza l’importanza di una stretta collaborazione e sinergia anche tra loro». (ri.to.)

 

C’è Bacco con le Bellezze Naturali

 

da “Il Piccolo”

domenica, 11  gennaio 2015

 

 

MUGGIA VERSO IL CARNEVALE

Carri e coreografie ispirate al vino tra grappoli e cavatappi giganti

 

Le Bellezze Naturali sfileran-

no a Muggia il 15 febbraio con

un tema che fa già sorridere:

“Vin for laif – Spensierati e

vin...centi”. E sarà proprio il

vino a catturare l'attenzione

del pubblico che potrà ammi-

rare la produzione della pre-

ziosa bevanda che allieta i pa-

lati di tutta l’umanità, parten-

do dalla vendemmia: un con-

tadino di provata esperienza,

infatti, si aggirerà tra i filari di

vite per raccogliere i grappoli

d’uva “materia prima” per la

produzione del vino. Dalla vi-

gna, poi, su di un carretto trai-

nato da un grande manzo

istriano, il famoso boscarin,

l’uva verrà portata nelle tinoz-

ze pronte per la pigiatura, ese-

guita da delle ragazze di cam-

pagna, a piedi nudi come vuo-

le la tradizione.

Il vino novello deve però

sottostare alle ferree regole co-

munitarie sull’origine e sulla

qualità: ecco perché dunque

verrà assaggiato da qualificati

enologi e sommelier circonda-

ti ed inebriati dalla bevanda

stessa, e da un turbine di bic-

chieri e bollicine del vino friz-

zante. Dalle botti si passerà

all’imbottigliamento, al gior-

no d’oggi quasi completamen-

te meccanizzato, su di un per-

corso che le vedrà in fine tap-

pate ed etichettate.

La banda, formata da cava-

tappi giganti stapperà le più

famose etichette del panora-

ma enologico mondiale. Il

clou si raggiungerà al momen-

to dell’estrazione della lotte-

ria, che offrirà ai fortunati vin-

citori premi da ritirare nel

“locale” dove, i residenti ma

anche i turisti più accorti, san-

no di poter degustare il miglio-

re dei vini, in allegria. Locale

che, naturalmente, non può

essere che l’osmiza, “magica”

e fuori dal tempo, dove tutti si

“rifugiano” in ogni le stagioni

dell’anno.

Ma la storia del vino, si sa,

ha origini remote, tanto che

gli antichi lo veneravano co-

me una divinità, impersonifi-

cata nel dio Bacco che,

“vestito da una botte” e già un

po’ alticcio, infastidirà una gi-

gante vite che non vuole la-

sciarsi prendere i preziosi frut-

ti. Con questo carro principale

si chiude idealmente, ritor-

nando alle origini, la sfilata

delle Bellezze Naturali, una sfi-

lata che il gruppo si auspica

vin...cente.

(ri.to.)

 

Al “Verdi” di Muggia poca manutenzione. Ma i soldi non ci sono

 

da “Il Piccolo”

sabato, 10  gennaio 2015

 

Il consigliere del Pdl Grizon: «Intonaci e grondaie a pezzi»
L’assessore Marzi: «È vero ma l’intervento non è urgente»

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA Condizioni critiche per quanto riguarda la manutenzione esterna con deterioramento degli intonaci e delle grondaie. E' questo lo stato di salute del civico Teatro “Giuseppe Verdi” di Muggia. La struttura sita in via San Giovanni è finita ora nel mirino di una mozione avanzata dal consigliere comunale del Pdl Claudio Grizon: «So bene che non viviamo tempi facili ma ritengo che per il 2015, l’individuazione dei fondi necessari e possibilmente l’avvio dei lavori di ristrutturazione, da completare prima della fine del mandato, debbano essere una priorità». Storia Il Teatro “Verdi” è stato acquisito, assieme al bar ed ai locali attigui di servizio, dal Comune di Muggia alla fine degli anni Novanta sotto l'amministrazione Dipiazza con una spesa pari a circa 500 milioni di lire. Dalla metà degli anni Quaranta era stato adibito a sala da ballo, teatro e cinema per essere poi profondamente ristrutturato alla fine degli anni Ottanta dai precedenti proprietari e riaperto dopo un lungo periodo di chiusura. Il Teatro attualmente ospita la programmazione culturale del Comune, le attività delle associazioni bandistiche, corali e culturali del territorio ed accoglie inoltre di frequente attività teatrali e culturali promosse in ambito provinciale o regionale offrendo ovviamente la sede alle numerose manifestazioni tradizionali muggesane. Mozione «Alla luce del suo stato generale l’edificio, quantomeno nella parte esterna, necessita di un urgente intervento conservativo di ristrutturazione al fine di non implementare il deterioramento del bene pubblico e di adeguarlo eventualmente ai più recenti standard di sicurezza richiesti dalle norme», spiega il consigliere Grizon. L’edificio si trova «in condizioni critiche di manutenzione esterna ed è evidente che il deterioramento degli intonaci, delle grondaie e delle rifiniture esterne con il passare del tempo potrebbe comportare ulteriori danni alla struttura con un aggravio nei costi di ristrutturazione». Evidenziando come l'occasione di ristrutturazione potrebbe comportare la possibilità di far installare sul tetto dell’edificio un impianto fotovoltaico, «in analogia a quanto è già stato opportunamente realizzato dall’amministrazione su altri edifici comunali, al fine di conseguire risparmi nella gestione, adeguando nel contempo gli impianti tecnologici di condizionamento», Grizon ha invitato il sindaco Nerio Nesladek e la Giunta tutta a stimare i costi relativi alla ristrutturazione del Teatro. Risposta «I lavori di manutenzione del Teatro non rientrano nel Piano delle opere pubbliche motivi per il quale mi vedo costretta a non ritenere tale intervento urgente». Laura Marzi, assessore alla Cultura del Comune di Muggia, ammette di «condividere le osservazioni del consigliere Grizon, anche per quanto concerne il fotovoltaico, essendo il Teatro una struttura di grande valore per la nostra comunità». Ricordando come «l'intervento più urgente riguardante l'impermeabilizzazione del tetto del Teatro è stato completato nello scorso settembre», promette di «monitorare le condizioni dell'edificio».

 

Muggesani ubriachi si scatenano

 

da “Il Piccolo”

sabato, 10  gennaio 2015

 

I sette giovani hanno danneggiato due auto e un calorifero

 

HERMAGOR È un’area nota fondamentalmente per le sue bellezze naturali e i suoi comprensori sciistici. A poco più di un’ora e mezza da Trieste, accoglie annualmente una miriade di sciatori regionali. Che adorano quelle piste sempre innevate, l’atmosfera fin de siecle, quell’immagine dell’Austria che è sempre dentro di noi. E talvolta, purtroppo, forse ispirati dai troppi “schnaps”, trascendono. Baraonda alla stazione di polizia di Hermagor, capoluogo della valle del Gail subito al di là di Pramollo, l’altra sera. Gli agenti in servizio avevano fermato sette italiani – cinque uomini e due donne – visibilmente ubriachi. Dai documenti in loro possesso, di età tra i 23 e i 30 anni, tutti residenti a Muggia. Non si sa quale fosse stato l’itinerario che li aveva condotti a Hermagor, in Austria, se provenissero dal polo sciistico di Pramollo o dalle terme di Warmbad o da Villach. Di certo lungo il percorso avevano fatto tappa in più di qualche Gasthaus. Mentre nella stazione di polizia attendevano di essere interrogati, hanno perso la pazienza e, complice l’alcol, hanno dato in escandescenze. Uno dei muggesani si è scagliato contro un termosifone, strappandolo dalla parete; altri due sono usciti, sferrando colpi e danneggiando due auto della polizia che si trovavano parcheggiate davanti all’edificio. Tutti e sette sono stati denunciati per ubriachezza, danneggiamenti, uno di essi anche per guida in stato di ebrezza, ma alla fine sono stati rilasciati a piede libero, potendo così far ritorno in Italia.

 

Muggia, barricato in casa con un martello

 

da “Il Piccolo”

venerdì, 9  gennaio 2015

 

L’episodio di fronte alla scuola. L’uomo non voleva sottoporsi al trattamento sanitario, i pompieri abbattono la porta.Lunghi attimi di panico ieri pomeriggio con intervento dei carabinieri, del 113 e della polizia locale. Alla fine il trasporto all’ospedale maggiore

 

di Ugo Salvini wMUGGIA Lunghi attimi di panico ieri pomeriggio, a Muggia, nei pressi del polo scolastico. Un quarantenne, da tempo assistito dal Centro di igiene mentale, si è rifiutato di sottoporsi al periodico trattamento medico e si è barricato nella casa dei genitori, in viale D’Annunzio 13, proprio di fronte all’ingresso della scuola De Amicis, minacciando di dare vita a una violenta reazione se qualcuno avesse osato forzarlo alle cure, impugnando, sembra, anche un martello. I primi a intervenire, proprio per evitare che la situazione degenerasse sotto gli occhi degli alunni della De Amicis, le cui finestre della facciata guardano proprio sullo stabile al numero 13, sono stati i vigili della Polizia locale di Muggia, ma ben presto si è reso necessario chiamare i Carabinieri e la Polizia in quanto armati. Anche per i vigili urbani, che non hanno in dotazione alcun tipo di arma, avvicinarsi a una persona in precarie condizioni di salute mentale può infatti essere molto pericoloso. Neppure l’arrivo degli uomini dell’Arma ha però fatto desistere l’uomo dal suo proposito. Anzi, il quarantenne chiuso in casa ha continuato a minacciare tutti coloro che si avvicinavano alla porta dell’abitazione. A quel punto sono dovuti intervenire i Vigili del fuoco della stazione di Muggia, per aprire la porta d’ingresso dell’appartamento nel quale l’uomo si era asserragliato. Con le cautele del caso, l’uscio finalmente è stato aperto grazie ai pompieri e solo a quel punto l’uomo, vista l’impossibilità di proseguire nel suo comportamento, ha desistito. Nel frattempo è giunta sul posto anche un’ambulanza del Servizio sanitario. Le forze dell’ordine, constatato che l’uomo si era almeno parzialmente calmato, lo hanno accompagnato facendolo salire sull’ambulanza, con destinazione l’ospedale Maggiore, dove gli sono stati somministrati i farmaci previsti e prestate le cure del caso. In questi frangenti entra in vigore la normativa che disciplina il cosiddetto “T.s.o.”, cioè il Trattamento sanitario obbligatorio. La legge indica come tali quelle procedure che possono essere applicate in caso di motivata necessità e urgenza clinica, conseguenti al rifiuto al trattamento di un soggetto che soffra di una grave patologia psichiatrica o infettiva, non altrimenti gestibile, a tutela della sua salute e sicurezza e della salute pubblica. Il trattamento sanitario obbligatorio, istituito dalla legge n. 180/1978 (la famosa legge Basaglia) e attualmente regolamentato dalla legge 23 dicembre 1978 n. 833, è un atto di natura sia medica sia giuridica, che consente l'effettuazione di determinati accertamenti e terapie a un soggetto affetto da malattia mentale che, anche se in presenza di alterazioni psichiche tali da richiedere urgenti interventi terapeutici, rifiuti il trattamento, solitamente per mancanza di consapevolezza di malattia. Il “T.s.o.” è disposto dal sindaco del Comune competente per territorio, in quanto massima autorità sanitaria locale, su proposta motivata da due medici, di cui almeno uno psichiatra dell’Azienda sanitaria e può essere eseguito anche a domicilio. Ieri a Muggia si è optato invece per il trasporto all’ospedale. La procedura impone la convalida del provvedimento del sindaco da parte del Giudice tutelare di competenza.

 

 

Rispettare l’ambiente con sorrisi e battute: è Parassole-show

 

da “Il Piccolo”

venerdì, 9  gennaio 2015

 

yyDomani alle 18 Diego Parassole sarà anche alla libreria Lovat di viale XX Settembre dove presenterà “All You Can Eat - mangiare meglio oggi per non stare a dieta domani” (per i tipi della casa editrice triestina Scienza Express) con postfazione di Andrea Segrè. «È - spiega – una lettura sul cibo e l’alimentazione e affronta i problemi alimentari del futuro. Il bosone e la carota: un libro sul cibo di oggi e di domani». Lunga la bibliografia curata da Donato Ramani, che si rifà a opere di Nicholas Stern, Serge Latouche, Maurizio Pallante, Piero Angela, Lester Brown. Scherza Parassole: «Dice il presidente del Wwf che sono l’unico comico col comitato scientifico». Al grido di “C’è pizza su Marte?” il cabarettista e il paroliere Riccardo Piferi trascinano il lettore in un’esilarante cavalcata di battute surreali sul cibo, nel nostro presente e nel nostro futuro. (g.t.)Riso, pardon risate bio a Muggia, del resto Ogm Free. La rassegna “Muggia Cabaret” promossa da Golden Show in collaborazione con Bananas e col patrocinio del Comune ospita, oggi e domani alle 20.30 al Teatro Verdi di Muggia, lo spettacolo “Che bio ce la mandi buona” di Diego Parassole. Comico di Zelig, ospite di Costanzo Show e Ballarò, oggi è molto vicino al teatro civile. «Con il tempo ho abbandonato un po’ il cabaret tradizionale: il monologo ti consente un ragionamento più complesso. Si cambia, si ha voglia di raccontare cose diverse: da quando è nata mia figlia mi sono rivolto ai temi ambientali. Stiamo scrivendo uno spettacolo, in scena a febbraio, dove racconteremo l’amore dal punto di vista delle neuroscienze. Questo – spiega – è legato alle tematiche ambientali e al consumo delle risorse del pianeta. Limitare gli sprechi di fonti non sempre rinnovabili diventa fondamentale per il futuro: il risparmio energetico è la forma di energia meno inquinante e costosa. Consumiamo cose che non migliorano la qualità della vita, quindi ridurre certi sprechi non avrebbe impatto sulla nostra felicità. Un esempio? Il 6% dei consumi elettrici serve a mantenere accese di notte le luci delle città per motivi di sicurezza. La stessa corrente consumata per gli stand by degli elettrodomestici. Eppure basterebbe una ciabatta con interruttore. L’ha capito anche mio nonno: da quando gli hanno detto che lasciare la tv in stand by consuma, se vede una luce rossa va in ansia. Il problema è che ieri voleva spegnere un semaforo... Quando si parla di ambiente – continua - si ha un atteggiamento di indifferenza o di integralismo, come se si dovesse tornare a vivere nelle caverne: invece basta un po’ di buon senso per ridurre i consumi inutili. Sta a noi andare oltre alle abitudini consolidate». Non mancano le battute. «Paghiamo la corrente elettrica più cara d’Europa. Ho detto a mia moglie: spegni la luce per dormire. E lei: no, ho paura del buio. Sì, ma io dall’ultima bolletta ho paura della luce! In queste serate porti a casa una risata e passano pure concetti seri: nessuno di noi ha la sensazione di poter fare molto, ma un piccolo cambiamento da parte di molti è un grande cambiamento». Dopo lo show si può partecipare alla cena con l’artista al Ristorante al Lido (prenotazioni allo 040-273338). Gianfranco Terzoli

 

Abbattute le antenne abusive di Muggia

 

da “Il Piccolo”

giovedì,  8  gennaio 2015

 

 

Demoliti i tralicci sul monte San Michele e nella zona di San Floriano. Nesladek: «Successo storico»

 

MUGGIA I tralicci abusivi più inquinanti sono stati abbattuti. Lo annuncia il Comune di Muggia che, come preannunciato qualche mese fa, ha ultimato l'iter di demolizione delle antenne-obbrobrio presenti nel territorio comunale. Dopo la demolizione di una prima antenna abusiva nell'abitato di Chiampore, vicino alla caserma dei carabinieri e di una seconda nei pressi di via Vivoda, l'amministrazione Nesladek è riuscita a demolire anche due tralicci posti sul monte San Michele e l'antenna nei pressi dell'abitato di San Floriano–Ligon. «Sono andati giù, dunque, tutti i tralicci abusivi, quelli più inquinanti poiché la loro altezza ridotta faceva sì che l'inquinamento elettromagnetico colpisse pesantemente gli edifici residenziali posti nelle vicinanze - spiega il sindaco di Muggia, Nerio Nesladek -. È un traguardo storico, frutto, come promesso, di una battaglia tenace da parte di questa amministrazione, che da sempre considera la delocalizzazione delle antenne un compito prioritario per la tutela del diritto alla salute, anche se si tratta di scontrarsi con le potenti lobby radiotelevisive, e tenendo anche conto delle indicazioni dell'Arpa (che ha competenza sul controllo delle emissioni elettromagnetiche, ndr) che aveva chiaramente affermato che se prima non si fossero regolarizzati tutti gli abusivi non sarebbe stato possibile riportare a livelli di legge le emissioni a Chiampore», puntualizza l'assessore all'Ambiente Fabio Longo. Spetterà ora all’Arpa una nuova misurazione dei segnali sul territorio da effettuare sia in banda larga (per verificare l'inquinamento complessivo) che in banda stretta (per verificare l’inquinamento di ogni singola emittente). L’abbattimento dell'inquinamento elettromagnetico a Chiampore prosegue dunque a vele spiegate. «È un fatto storico, un'inversione di tendenza che pone fine a quello che sembrava un sistema imbattibile - puntualizza Nesladek -. Passo dopo passo ci stiamo muovendo verso il fine più importante dell’intenso lavoro che da anni stiamo portando avanti, che è quello di riportare a livelli di normalità l’inquinamento elettromagnetico di Chiampore. Ma non ci accontenteremo dei limiti di legge: perseguiremo con tutti gli strumenti possibili l’obiettivo di ridurre ulteriormente le emissioni seguendo i criteri del principio di precauzione che prevede limiti ancora più bassi». Da qui anche l’impegno verso una delocalizzazione maggiore da Chiampore per rendere più accettabile l’area sul piano paesaggistico. «Ho preso contatto con le autorità della Repubblica di Slovenia - fa sapere l’assessore Longo - che sta compiendo verifiche sul proprio territorio a seguito delle interferenze che illegittimamente giungono da una parte dalle radio italiane in violazione dell'accordo internazionale di Ginevra». Anche per quanto riguarda l'antenna presente sul Monte Castellier vicino a Santa Barbara, l’impegno continua. «Sono in corso tutte le azioni necessarie al fine del suo spostamento in un ulteriore sito ancora più lontano dall'abitato - ha precisato l'assessore Fabio Longo -. E anche la società proprietaria sta collaborando in questo senso al fine di accorciare il più possibile i tempi del trasloco». Riccardo Tosques

 

 

Borgo San Cristoforo difende il senso unico

 

da “Il Piccolo”

mercoledì,  7  gennaio 2015

 

Petizione sottoscritta dai residenti per dire no al ripristino della vecchia viabilità e al taglio dei posteggi

 

MUGGIA Una petizione popolare contro il ripristino del doppio senso nella parte finale della strada che attraversa Borgo San Cristoforo. È la richiesta avanzata all'amministrazione Nesladek da una novantina di residenti muggesani. La motivazione? Tornare al doppio di senso di marcia comporterebbe per i residenti la cancellazione di 10 parcheggi per le automobili. La vicenda, approdata in Municipio pochi giorni fa, dovrà essere affrontata al più presto. «Ci stiamo ragionando sopra e in realtà abbiamo già fatto delle prove tecniche assieme ai dipendenti comunali misurando la strada e il passaggio dell'autobus», racconta il vicesindaco Laura Marzi. Come noto il doppio senso di marcia è previsto per agevolare i residenti dei circa 40 alloggi presenti in Costa Alta proposti dalla Sea Muggia srl. «La convenzione con la Sea era stata rinnovata ma in realtà è scaduta lo scorso aprile - spiega Marzi -. Abbiamo comunque verificato gli obblighi convenzionali e in realtà la convenzione non sembra obbligare l'amministrazione ad applicare il doppio senso di marcia. Si parla bensì di oneri di urbanizzazione». Ad ogni modo rimane il fatto che senza il doppio senso, oltre a penalizzare i tanti residenti di Costa Alta, si andrebbe ad appesantire il traffico lungo la Salita di Muggia vecchia. «Siamo convinti che tutti i residenti, sia del Borgo che di Costa Alta debbano avere pari dignità - puntualizza Marzi - e allo stato attuale posso dire che non abbiamo preso nessuna decisione in merito. È nostra intenzione comunque risolvere la questione a brevissimo, ma non prima di aver incontrato i portavoce della petizione». A tale proposito pare che sarà il sindaco Nerio Nesladek, assieme agli assessori Marco Finocchiaro e Fabio Longo, a discutere con i portavoce del malcontento di Borgo San Cristoforo per cercare di trovare una soluzione. «Credo che verranno fatte delle proposte che però non posso anticipare - ammette Marzi - anche se è evidente che in questa vicenda sarà praticamente impossibile accontentare i residenti delle due fazioni». Peraltro anche la giunta non sembra essere ancora d'accordo su come proseguire. A favore della petizione si è schierato l'assessore Longo «non compare tra i firmatari, ma sappiamo che si è dato da fare per sollevare la questione e portarla all'attenzione del Comune», specifica Marzi. La partita dunque rimane aperta. Verosimilmente entro il mese l'amministrazione darà una risposta definitiva alla questione, fermo restando che sarà interessante anche capire i movimenti di Sea Muggia srl nel caso in cui l'allargamento della strada non dovesse essere effettivamente praticato creando numerosi disagi ai circa 40 alloggi di Costa Alta. Riccardo Tosques

 

Muggia, Carnevale più ricco con la lotteria

 

da “Il Piccolo”

martedì,  6 gennaio 2015

 

 

Presentata la nuova edizione. Decolle: «Indispensabile l’interazione con i privati». In premio una Suzuki, biglietti anche a Trieste

 

di Ugo Salvini wMUGGIA Una lotteria, i cui proventi andranno a finanziare le Compagnie che allestiscono i carri allegorici. È questa la soluzione che vede interagire soggetti pubblici come il Comune, e privati, come aziende operanti sul territorio che metteranno a disposizione i premi in palio, ideata per permettere al 62.o Carnevale di Muggia «di vivere una stagione indimenticabile», come ha affermato ieri Mario Vascotto, presidente dell’Associazione che raggruppa al suo interno le Compagnie che animano da sempre l’appuntamento. La presentazione dell’evento carnevalesco, in programma a Muggia da giovedì 12 a mercoledì 18 febbraio e che avrà come momenti di maggiore rilievo la tradizionale sfilata di domenica 15, capace ogni anno di calamitare l’attenzione di decine di migliaia di persone, si è svolta ieri nella sede della società Trieste Auto, concessionaria Suzuki, che ha messo in vetrina, nell’occasione, il modello “Swift” che andrà al vincitore della lotteria. «Per l’edizione di quest’anno – ha spiegato Vascotto – abbiamo messo in cantiere molte novità. Oltre alla lotteria, un ritorno al passato che ci permetterà di mettere a disposizione delle Compagnie le risorse necessarie per creare i carri, avremo anche il concorso per eleggere la madrina del Carnevale 2015, già aperto e nel quale abbiamo in lizza 11 candidate». «I biglietti per la lotteria – ha aggiunto – saranno in vendita a Muggia ogni giorno in tutti i negozi e, al sabato e alla domenica, anche a Trieste in punti della città che indicheremo sul nostro sito e attraverso la stampa». Oltre alla vettura Suzuki, saranno messi in palio come secondo premio una porta blindata offerta dalla Green House, come terzo una tenda canadese per 10 persone messa a disposizione dal Centro Vacanze. «Per i premi minori – ha precisato Vincenzo Rovinelli, della Flash, azienda coinvolta nell’allestimento del Carnevale di Muggia – avremo una ventina di biciclette, perché anche noi vogliamo guardare con attenzione al futuro della mobilità intesa anche come tutela dell’ambiente». «Il Comune – ha osservato l’assessore Stefano Decolle – dopo aver espresso più volte notevole soddisfazione per la bellissima sfilata dello scorso anno, è certa che anche stavolta, grazie all’impegno di sponsor privati che ci affiancheranno nell’impegno di rendere sempre più interessante questa manifestazione, avremo un’edizione di eccellente qualità». «Il connubio fra pubblico e privato – ha sottolineato Decolle – è indispensabile in una fase nella quale gli enti locali devono fare i conti ogni giorno con tagli che limitano le possibilità di spesa». «Per noi è una gioia poter sostenere il Carnevale – ha evidenziato Michela Velikonja che, con la sorella Cristina, gestisce la Trieste Auto – e partecipare a un evento popolare e amato da tutti i muggesani». Definiti intanto i temi della sfilata in abbinamento con le Compagnie: la Bellezze naturali proporrà “Vin for laif – Spensierati e vin...centi”, la Brivido “Mondi diversi”, la Bulli e Pupe “S.P.Q.R”, La Bora “Via de qua”, la Lampo “Le magie del bosco....Il bosco alla riscossa”, la Mandrioi “Notre Dame de Paris”, l’Ongia “L’Ongia va sempre più su.....tutto quel che svola”, la Trottola ”A pranzo con la Trottola”.

 

Il punto unico sociosanitario di Muggia lascia via Roma e trasloca al Distretto

 

da “Il Piccolo”

lunedì,  5 gennaio 2015

 

Novità in vista con l’avvio dell’anno nuovo per gli utenti dei servizi sociosanitari gestiti dal Comune di Muggia. In una nota firmata dalla responsabile del servizio, Isabella D’Eliso, l’amministrazione municipale informa infatti i cittadini muggesani che, a partire da mercoledì 7 gennaio, il punto unico di accesso sociosanitario sarà interessato da un “trasloco”. Il punto unico cioè sposterà la propria sede, lasciando gli uffici del Servizio sociale dei Comuni - Area anziani ospitato in via Roma 22, per trasferirsi all’interno del Distretto sanitario in via Battisti al numero 6. Gli utenti potranno ottenere risposte rivolgendosi alla stanza 206, ospitata al secondo piano. Il cambio di sede, prosegue la nota del Comune, non comporterà tuttavia variazione nell’attività dello sportello, che manterrà il consueto orario. L’ufficio, quindi, rimarrà aperto ogni mercoledì mattina, dalle 9 alle 11.

 

Il “rebus” degli incendi in giardino

 

da “Il Piccolo”

domenica,  4 gennaio 2015

 

Polizia locale di Muggia sommersa da richieste di informazioni. Decolle rassicura

 

MUGGIA Cittadini allarmati che chiedono delucidazioni sulla nuova legge sugli «abbruciamenti» nei propri giardini. È l’emergenza che la polizia locale di Muggia ha dovuto affrontare nelle ultime settimane. Motivo per il quale l'assessore alla Sicurezza e Protezione civile Stefano Decolle è intervenuto cercando evidentemente di chiarire alcuni punti della normativa. «La norma in vigore sancisce che è possibile l’abbruciamento di piccoli cumuli e in quantità giornaliere non superiori a tre metri steri per ettaro dei materiali vegetali naturali purché siano reimpiegati come sostanze concimanti», racconta Decolle cercando così di fornire le risposte ai quesiti dei suoi concittadini. L’abbruciamento è sempre vietato nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi dichiarati dalle Regioni. Nel caso della Regione Fvg il periodo va dal primo novembre al 30 aprile. «Inoltre le amministrazioni hanno facoltà di sospendere o vietare la combustione quando sussistono condizioni meteorologiche, climatiche o ambientali sfavorevoli e in tutti i casi in cui da tale attività possano derivare rischi per la pubblica incolumità con particolare riferimento ai livelli di Pm 10», puntualizza l'assessore della giunta Nesladek. Per quanto riguardo l’accensione dei fuochi, è consentita solamente in certi periodi prestabiliti, e può essere effettuata in assenza di vento, ad una distanza adeguata da qualsiasi zona o deposito facilmente incendiabili. «Le operazioni dovranno ovviamente essere sempre sorvegliate da persone dotate di adeguati mezzi per l’immediato spegnimento del fuoco ed il fumo della combustione non dovrà arrecare disturbo al vicinato», ha puntualizzato Decolle. Poco meno di un mese fa il consigliere comunale del Pdl Claudio Grizon aveva evidenziato come mancasse un’indicazione nelle ordinanze su come bruciare nei campi il materiale risultante dalla potature. «È quantomeno curioso che i Comuni riuniti nell’associazione Mare Carso non abbiano pensato di predisporre delle norme da diffondere congiuntamente ai propri cittadini - aveva attaccato Grizon -. San Dorligo l’ha fatto a metà ottobre, Duino in questi giorni, Muggia spero lo faccia e Sgonico e Monrupino non si sa...». Pronta la replica di Decolle: «L’ordinanza emessa da alcuni Comuni altro non è se non una sintesi di tutte le normative già vigenti». Riccardo Tosques

 

Pd diviso sulla rotatoria. Troppi park cancellati

da “Il Piccolo”

sabato, 3  gennaio 2015

 

MALUMORI A MUGGIA SUL “PILON”

 

di Riccardo Tosques wMUGGIA La creazione della nuova rotatoria del Pilon ha cancellato troppi posti auto. A denunciare la situazione venutasi a creare con la creazione del manufatto promosso dall'amministrazione Nesladek è il segretario del circolo muggesano del Partito Democratico Francesco Bussani. «Registriamo da parte dei nostri concittadini una sostanziale soddisfazione per l'intervento e quindi, pur approvando questo tipo di iniziativa atta a regolamentare il traffico nell'area interessata, migliorando la sicurezza degli automobilisti, limitando al contempo la velocità dei veicoli in prossimità della scuola Bubnic a favore delle categorie deboli, come Partito Democratico di Muggia non possiamo però non dare voce al disagio che la cancellazione di alcuni posti macchina sta comportando per alcuni nostri concittadini residenti in quell'area». Da qui il suggerimento «ai nostri Amministratori di utilizzare l'area dell'ex campo di calcio a 7 per creare temporaneamente un parcheggio ad uso dei residenti di quella zona e della struttura sportiva adiacente». Tutto ciò in attesa, come prevede il nuovo Prgc, di una sistemazione definitiva di tutta la zona compresa tra la scuola con lingua d'insegnamento sloveno, via Forti e il campo in oggetto con la creazione di nuovi parcheggi, aree verdi e aree residenziali. Bussani però propone qualcosa di più: «Nel frattempo crediamo che l'utilizzo temporaneo come parcheggio dell'area in questione possa solo portare beneficio ai nostri concittadini. Il parcheggio per i camper è già destinato ad essere spostato in un'altra area, quindi si tratterebbe solo di accelerare un po' i tempi per venire incontro alle necessità di decine di famiglie. Ci sarebbero da investire alcune risorse in un periodo che sicuramente non è dei più floridi, ma, anche dopo esserci confrontati con l'Assessore Finocchiaro, è risultato che gli interventi necessari non sarebbero troppo dispendiosi». Insomma, una soluzione temporanea, «ma che si muoverebbe comunque nella stessa direzione dei progetti più ambiziosi contenuti nel nuovo Prgc - conclude il segretario Pd - che tra le sue finalità ha anche quella di togliere un po' di macchine dalle strade, per favorire la mobilità sostenibile». La frecciata arrivata da Bussani non scompone per nulla il vicesindaco Laura Marzi, che anzi, conferma la linea del segretario: «I pensieri di Bussani sono totalmente condivisibili. Tanto è vero che abbiamo deciso di riqualificare l'ex campo di calcio a 7 asfaltando il terreno e dipingendo le righe bianche». L'intervento verrà realizzato entro la fine di questa primavera. «Sappiamo perfettamente che quell'area non rimarrà per sempre un parcheggio, che peraltro vieteremo ai camper attraverso l'applicazione della sbarra, ma intanto – conclude – questa è la miglior soluzione possibile per tutti».

 

Muggia, Piano regolatore attento alle reti

 

da "Il Piccolo"

venerdì, 2 gennaio 2015

 

Riconoscimento nazionale per la sensibilità nel preservare e stimolare turismo, marchi e bandiere blu

 

MUGGIA Prosegue l'iter che nei primi mesi di questo anno porterà Muggia all'approvazione del nuovo Prgc, il Piano regolatore. Dopo essersi conclusa la fase di presentazione delle opposizioni e osservazioni, arrivate in un numero tale da confermare che le scelte attuate dalla giunta Nesladek nel pianificare il proprio territorio sono state complessivamente ben accolte anche da parte della cittadinanza, il Piano pare aver confermato un carattere innovativo da molti punti di vista. In particolare per la sua evidente attenzione alla limitazione del consumo del suolo e alla valorizzazione del territorio, “riconosciuta” anche a livello nazionale. Un'importante conferma del fatto che proprio da questo punto di vista la metodologia applicata alle strategie di pianificazione del territorio muggesano rappresenta un importante elemento distintivo giunge dalla pubblicazione di un articolo, scritto dai progettisti che hanno redatto la parte ambientale del Piano stesso, Cordara e Trentanovi, sull'autorevole rivista tecnico-scientifica “Reticula”. È una rivista on-line di riferimento primario nel panorama nazionale, coordinata dal Settore pianificazione del Dipartimento della difesa della natura. Nel testo è stata sottolineata l'attenzione riservata al miglioramento della qualità ambientale e della valorizzazione della qualità paesaggistica, attuate anche attraverso la limitazione del consumo del suolo, seguendo le direttive e le successive indicazioni che questa amministrazione ha voluto dare per la redazione del Piano. Al solo ragionamento relativo alle zonizzazioni si sono aggiunti altri parametri di connessione del territorio, impostando un approccio con una visione di più ampio respiro del territorio stesso, che è stato visto attraverso «la prevalenza delle reti». Reti reali o fisiche, come la rete ecologica, la rete della mobilità, la rete del paesaggio o quella relativa al sottosuolo ma anche pensando a reti virtuali di grande valore strategico, come quella rappresentata dal Patto tra i sindaci, le bandiere blu, le reti dei marchi territoriali alimentari, dando al concetto di reti un valore maggiormente eco-sociale. L'applicazione di questo approccio è leggibile, per esempio, nel concetto di turismo sostenibile contenuto nella 31esima variante al Prgc. «La questione della connessione delle reti dovrebbe, così come viene evidenziato nell'articolo, essere elemento centrale della pianificazione di tutte le amministrazioni, poiché l'attenzione agli ecosistemi non deve tramutarsi esclusivamente in un blocco all'espansione dell'edificazione – ha commentato il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Laura Marzi - ma deve servire a responsabilizzare l'amministrazione comunale a pensare allo sviluppo sostenibile del proprio territorio senza compromettere il patrimonio paesaggistico e naturalistico ma valorizzandolo, anche a fini turistici nel medio e lungo periodo». Riccardo Tosques