Fiab critica costi e rischi della ciclabile sull'Ospo
Da "Il Piccolo"
domenica, 28 febbraio 2021
Il progetto di collegamento con la Parenzana
Torna sugli scudi la ciclabile da Muggia all'Ospo. Per la sezione rivierasca di Fiab Ulisse - così recita una nota diffusa ieri - il progetto della pista ciclabile che parte dalla rotatoria dell'Ospo e si sviluppa appunto in direzione Muggia, i cui lavori dovrebbero iniziare tra poco, non rispetta la normativa vigente. Il tratto in questione, nel progetto iniziale, doveva collegare il porto di Muggia fino alla Parenzana nell'ambito della ciclovia di interesse regionale Adriatica, la cui realizzazione prevedeva una spesa di 140 mila euro finanziati dalla Regione. Ma ora che l'opera è stata appaltata - spiega ancora la nota - l'intero finanziamento sarà impiegato per realizzare solo un quarto del percorso previsto, con una spesa al metro lineare di quasi 400 euro: «Una follia - sottolinea Jacopo Rothenaisler referente di Fiab Muggia - per 360 metri da realizzare su marciapiedi», senza un percorso a se stante rispetto alla strada.Nel merito delle scelte operate dal Comune di Muggia, Fiab aveva già espresso il proprio dissenso per «l'elevato costo, la pericolosità del tracciato e la sostanziale inutilità di un'opera realizzata secondo questi criteri». «Si deve smettere - sottolinea a aua volta l'ex assessore Marco Finocchiaro da socio Fiab - di progettare percorsi ciclabili che mettono in pericoloso conflitto pedoni e ciclisti e che non servono a promuovere né il ciclismo urbano né il cicloturismo».
In Consiglio il caso della ludoteca ormai chiusa
Da "Il Piccolo"
domenica, 28 febbraio 2021
Il sollecito di Meio Muja
«Le socie dell'associazione "Mamme in gioco", che per 12 anni hanno prestato, a titolo volontario e gratuito, un servizio utile alla comunità come la ludoteca "Fantamondo", sono state di fatto abbandonate». Così Roberta Tarlao di Meio Muja, autrice di un'interrogazione nell'ultimo Consiglio all'assessore ai Servizi sociali Luca Gandini: «Alle socie, per mail, è stato ribadito che non c'era più alcun legame con il Comune e che qualsiasi attività avrebbe dovuto svolgersi in autonomia. Parliamo di una ludoteca che prima del lockdown contava circa 70 iscritti. Presidente e tesoriera hanno provato a reperire un'altra sede, ma senza esiti positivi, purtroppo la loro intenzione è quella di chiudere». «Il numero medio di utenti nel 2018 e nel 2019 - la replica di Gandini - è stato di quattro bambini al giorno, come traspare dalla documentazione dell'associazione. È vero che l'attività della ludoteca è stata sospesa a febbraio per Covid ma l'ultima convenzione, in scadenza il 29 maggio 2020, non sarebbe stata rinnovata dopo il prolungamento del nido fino alle 17».
Vertice Marzi-Adriaport. «La viabilità di Aquilinia dovrà essere ripensata»
Da "Il Piccolo"
domenica, 28 febbraio 2021
L'iter per il nuovo terminal all'ex raffineria
Luigi Putignano
Primi contatti tra l'amministrazione di Muggia e i vertici del futuro terminal a trazione ungherese all'ex Aquila. L'altro giorno è andato in scena un incontro tra i manager di Adriaport, proprietaria dell'area dell'ex raffineria, e il sindaco Laura Marzi. Argomento: i passi che la società si appresta a compiere per arrivare alla realizzazione del terminal: un progetto di grande valenza strategica, il presupposto di un grande piano di sviluppo, come spiega Marzi, «che non coinvolgerà solo la nostra città e che non riguarderà solo l'area ex Teseco, ma anche una parte di territorio retroportuale. Sarà importante per Muggia trarne benefici, prima di tutto in termini occupazionali». Ma al di là di questo scenario di sviluppo, evidenzia Marzi, «non si può e non si deve sottovalutare il fatto che la realizzazione del terminal comporterà un impatto piuttosto significativo anche sulla viabilità di Aquilinia: nessun aggravio di traffico di mezzi pesanti può essere pensato per quell'area, né tanto meno per la zona delle Noghere, senza prefigurare un adeguato intervento sulla viabilità, altrimenti ci si troverebbe a dover affrontare inevitabili criticità».
Prove di dialogo tra Lega e Stener. «Idee condivise»
Da "Il Piccolo"
sabato, 27 febbraio 2021
Equilibri nel centrodestra
Dopo i primi sussulti arrecati alla quotidianità politica del centrodestra muggesano dalle dichiarazione di Marco Barelli di Forza Italia sulle candidature e di Nicola Delconte di Fratelli d'Italia sulle "primarie delle idee", la Lega allarga il raggio d'azione e dialoga con Marco Stener, leader del movimento civico di ispirazione liberale e democratica "Lista Stener per Muggia". Lo comunica lo stesso Stener con una nota attraverso la quale parla di un incontro tra lui e il segretario provinciale della Lega, Pierpaolo Roberti. Primi vagiti, quindi, di un riavvicinamento dopo la "diaspora" del 2016, conseguente alla candidatura di Stefano Norbedo, uomo di Dipiazza. Stener ha voluto sottolineare il ruolo equilibratore e moderatore dell'omonima civica nel panorama politico muggesano, riconoscendo alla Lega una «visione politica matura che senz'altro predispone a una convergenza di idee su obiettivi e conseguenti strategie e programmazione. I comuni orientamenti sono infatti risultati in generale coincidenti verso una idea di sviluppo che possa consolidarsi nel tempo». Questo non significa il ritiro della candidatura a favore di un soggetto ancora non proposto dalla coalizione di centrodestra. Tutt'altro: Stener ha voluto rimarcare il suo ruolo di «promotore di una politica inclusiva di tutti i muggesani moderati - così spiega - protagonisti nel realizzare quei punti strategici che possono portare Muggia a raggiungere obiettivi ambiziosi», per parlare dei quali Stener si è spinto oltre confine, parlando di «sinergia con le consorelle cittadine istriane del litorale, per ambire al titolo di Capitale europea della cultura come, assieme, hanno fatto Gorizia e Nova Gorica». Anche se su questo ultimo fronte i giochi sono ormai chiusi e lo saranno per molto tempo.
La mossa di Fdi a Muggia: «In piazza a metà marzo per le primarie delle idee»
Da "Il Piccolo"
venerdì, 26 febbraio 2021
Delconte: «Dialogo diretto con la gente per stilare le priorità del territorio». Intanto il leghista Polidori resta ancora l'unico candidato del centrodestra
Luigi Putignano
«Il gruppo di Fratelli d'Italia, a Muggia, si è sempre distinto per un'opposizione costruttiva a 360 gradi, un ruolo riconosciuto dalla stessa sinistra muggesana. Proprio per questo motivo lanceremo un momento di confronto attivo con i muggesani, le primarie delle idee». Lo ha dichiarato ieri Nicola Delconte, coordinatore in riviera della forza politica che fa capo a Giorgia Meloni e capogruppo in Consiglio comunale. Emerge dunque una novità nel variegato panorama del centrodestra, fino a questo momento restio a svelare le carte. «Sarà un modo per tornare a confrontarci con le persone, sempre rispettando la normativa vigente per il contenimento della diffusione del Covid-19. A metà marzo saremo in piazza e chiederemo alle persone di indicarci le priorità dalle quali ripartire dopo 15 anni di assoluto immobilismo. Chiederemo anche, già per la prossima settimana, un incontro con i referenti dei partiti del centrodestra per coordinarci sulla stesura del programma e sui progetti per rilanciare l'economia e lo sviluppo sociale del nostro territorio». Sul nome del candidato sindaco, specifica lo stesso Delconte, non c'è «nessuna preclusione, ma sia chiaro che serve un muggesano che sappia interpretare i bisogni del territorio». L'impostazione che viene da Delconte era in verità già stata avanzata a suo tempo dal leader triestino e consigliere regionale di Fdi Claudio Giacomelli, che aveva per l'appunto indicato una serie di modalità per scegliere il candidato unitario del centrodestra in vista delle amministrative della città rivierasca. Modalità che tuttavia non paiono essere proprio nelle corde della Lega: l'altro ieri, a margine di una cerimonia sul colle di San Giusto a cui stava presenziando come rappresentante del Comune di Trieste, Paolo Polidori, vicesindaco del capoluogo e finora candidato unico in seno al centrodestra, alla domanda se l'idea di Giacomelli di fare al caso una sorta di "primarie" per riuscire a dirimere eventuali nodi all'interno della coalizione, aveva precisato che uno scenario del genere «non fa parte del nostro Dna. È una cosa propria della sinistra e può essere anche divisiva. Noi raggiungeremo la quadra comunque, ci sono tutti i presupposti per poterlo fare».
Forza Italia allontana l'opzione Polidori
Da "Il Piccolo"
giovedì, 25 febbraio 2021
Il vicesindaco di Trieste: «Non ci sono novità, ma ora è il caso di definire la cosa». L'azzurro Barelli: «Ma lui ha altre priorità»
Luigi Putignano
Se il centrosinistra negli ultimi giorni pare aver trovato la quadra, dopo le settimane convulse dominate dalla querelle Marzi-Bussani, sul fronte centrodestra non si muove ancora foglia. Qualcosa in realtà succede, ma al momento in maniera "carsica": scorre infatti un fiume sotterraneo di proposte, nomi, contatti, celato in superficie dalla candidatura, da parte della Lega, dell'attuale vicesindaco di Trieste Paolo Polidori. Un'opzione, come vedremo, allontanata da Forza Italia.Intercettato ieri a San Giusto mentre presenziava alla cerimonia di commemorazione di Eugenio Curiel, Polidori ha sottolineato che «per ora non ci sono novità su Muggia». Anche se, dopo aver ribadito il proprio impegno istituzionale a Trieste, lo stesso Polidori ha ammesso che, in effetti, «ora forse è il caso di definire la cosa, in quanto l'unica candidatura ufficiale, proposta dalla Lega, è la mia». Intanto Nicola Delconte, di Fratelli d'Italia, altro papabile candidato alla poltrona più importante di piazza Marconi, mormora che «a breve arriveranno novità». Giorgio Cecco di Progetto Fvg, sui silenzi della sua coalizione, non ravvisa «particolari problemi», in quanto a breve «verrà fatta una valutazione insieme. D'altro canto se ci saranno più opzioni tra cui scegliere sarà certamente una cosa positiva. Per quanto ci riguarda stiamo lavorando al programma, perché ci sono tante cose da riprendere e sono tante le segnalazioni che ci arrivano dai cittadini». E Polidori? Cecco conferma che «non è stato ancora deciso nulla, l'importante è che alla fine ci sia condivisione sul miglior candidato. Non c'è nessuna preclusione su Polidori, così come non c'è nel valutare eventuali alternative o nel fare noi una proposta. Rilancio l'appello e l'apertura al dialogo anche ad altre liste civiche affinché non si disperda il voto».L'assenza di problemi viene assicurata anche da Marco Barelli di Fi, che però si spinge più a fondo sulla questione Polidori dandone un' interpretazione suggestiva e rompendo di fatto gli indugi: «Polidori non ambisce a governare Muggia, non lo ha mai fatto e lo ha anche detto». Alla scorsa tornata elettorale in riviera, per la cronaca, lo stesso Polidori fu il secondo della Lega più suffragato dopo Ferluga. Ma oggi il presunto distacco è, sempre secondo Barelli, contraccambiato dai muggesani: «Abbiamo sondato gli umori e a tanti Polidori a Muggia non va, anche tra l'elettorato leghista». D'altronde, insiste Barelli, «chi mai sarebbe entusiasta di uno che in fondo non vuole fare il sindaco?». L'alternativa quindi? «Sono stati valutati vari nomi - risponde l'esponente forzista - ma la rosa delle opzioni non è mai stata composta ufficialmente da almeno due persone. Gli interessati non hanno mai sciolto le riserve e stiamo attendendo. Tutto qui». Barelli non si lascia andare oltre: l'unico indizio è che questi nomi «appartengono alla società civile». L'incertezza, insomma, continua.
Fognature da sistemare nel centro storico: si scava in calle Verdi
Da "Il Piccolo"
mercoledì, 24 febbraio 2021
Il cantiere urgente durerà fino al 10 marzo
È iniziato in calle Verdi, nel centro storico di Muggia, un intervento urgente ad opera di AcegasApsAmga che, presumibilmente, proseguirà fino alla prima decade del prossimo mese. Dopo numerosi lavori di pulizia della rete fognaria in zona, stavolta all'altezza del civico 6 di calle Verdi è stato infatti scoperto un problema nella tubazione che impedisce il regolare deflusso fognario provocando, in alcuni casi, criticità che coinvolgono anche la vicina piazza Marconi. In tal senso si sta procedendo con un intervento di scavo e sostituzione del tratto fognario ammalorato in modo tale da risolvere definitivamente il problema. «AcegasApsAmga in stretta collaborazione con il Comune di Muggia - così una nota della multiutility - ha avviato lunedì 22 febbraio le attività di sostituzione della condotta fognaria», in un punto di calle Verdi situato, arrivando da piazza Marconi, posto poco prima dell'incrocio con calle Monte Albano, che si inerpica in direzione del castello, e ciò «in seguito alla rilevazione di un cedimento della precedente tubazione». La multiutility procederà, quindi, alla «sostituzione di circa 15 metri di tubazione». L'intervento, secondo quanto specificato dalla nota, verrà eseguito «nell'arco delle prossime due settimane, con il completamento dei lavori che si stima, quindi, avverrà intorno al 10 marzo».Il motivo del prolungamento delle operazioni in zona rispetto a ciò che era stato inizialmente preventivato, stando a quanto si sa, si deve sia alla conformazione della condotta, in pendenza, sia al fatto che si deve provvedere al ripristino della pavimentazione originaria in arenaria al termine dei lavori. Per ridurre al minimo i disagi, l'intervento di scavo nella strada, comunque posta in zona pedonale, è stato eseguito senza occupare la totalità della superficie della stessa, con il passaggio di pedoni e biciclette che, quindi, resta garantito. «Siamo consapevoli - spiega l'assessore all'Ambiente Laura Litteri - che un intervento di questo genere potrebbe comportare eventuali inconvenienti che fisiologicamente si possono verificare durante delle normali fasi di scavo, ma siamo già stati rassicurati sul fatto che si cercherà di limitare al minimo il disagio per i fruitori della strada e per i frontisti: interventi di questa natura sono prioritari non solo sul piano tecnico relativo alla gestione della rete ma anche dal punto di vista igienico-sanitario».
«Il passo indietro di Marzi ci faccia riflettere. La sintesi andava trovata senza le primarie»
Da "Il Piccolo"
mercoledì, 24 febbraio 2021
Parla l'esponente dem e assessore di punta: «Non ambisco ai gradi, voglio essere utile ma senza farmi abbindolare»
L'intervista
Luigi Putignano
«Le primarie erano inopportune. Il passo indietro del sindaco Laura Marzi è stato importante. Dobbiamo riflettere su come siamo arrivati a non decidere». Stefano Decolle, assessore Pd in carica e uomo di punta della giunta uscente (rinchiusosi in un religioso silenzio dal giorno della candidatura del vicesindaco Francesco Bussani, di cui viene definito "antagonista", "rivale" in casa dem, fino a quello del passo indietro di Laura Marzi), dice ora la sua su questa parentesi convulsa per il centrosinistra e sulle prospettive per Muggia.Si dice che tra lei e Bussani ci sia della rivalità, dovuta al ruolo di vicesindaco a lui assegnato nel 2016, nonostante la sua "anzianità di servizio" nel Pd e il risultato che l'aveva visto, pur di un solo voto, più suffragato. È vero?«Più che rivalità, sana competizione. Mi faccio aiutare da Churchill: "Il problema consiste nel fatto che gli uomini non vogliono essere utili ma importanti". Ecco, non ambisco ai gradi, piuttosto voglio, e spero, di essere utile come tanti muggesani che ogni giorno lavorano per la comunità. Attenzione, utili sì ma non utili idioti che si lasciano abbindolare». Si aspettava la candidatura di Bussani?«Era nell'aria, come lo era già cinque anni fa, poi il Pd scelse di appoggiare la candidatura di Valentina Parapat». Dopo il garibaldino "obbedisco" di fronte alla scelta del partito di candidare nel 2016 Parapat alle primarie contro Marzi, questa volta non ha pensato nemmeno per un istante di candidarsi?«No. Perché penso che le primarie siano uno strumento serio che va usato intelligentemente e non perché non si riesce a trovare sintesi sui tavoli di confronto. In questo momento storico le primarie sono del tutto inopportune e Marzi ha fatto un gesto personale e non politico molto importante per tutti. Più che ringraziarla si deve riflettere su come siamo arrivati a non decidere».In queste settimane è stato l'unico esponente di spicco del Pd locale a non rilasciare dichiarazioni. Perché?«Perché qualsiasi cosa si diceva poteva essere interpretata senza chiedermi, magari, di approfondirla, allora ho scelto un silenzio che comunque ha parlato». Cosa ne pensa del fatto che a Marzi non è stato permesso di tentare il secondo mandato? Un po' come Russo-Cosolini la scorsa volta a Trieste.«Marzi, ripeto, per suoi motivi personali che non si discutono, non ha ritenuto idoneo il modo per arrivare alla definizione della candidatura, al contrario di Cosolini».Quale prospettiva per Muggia dopo il Covid?«Sarà un altro mondo. Sarà indispensabile destrutturare il nostro modello di "ente pubblico" per avvicinarlo alla comunità. Non basta pensare al "palazzo burocratico", c'è da ripensare alla comunità. Deve cambiare l'approccio verso il "palazzo": se le richieste continueranno a essere legate all'interesse personale del singolo, non servono sindaco, giunta e Consiglio, bastano i funzionari. Se invece la comunità si interrogherà sul perché i nostri ragazzi a 20 anni fuggono a Trieste, o più lontano, o sul perché, nonostante le buone intenzioni elettorali, la distanza tra cittadini e istituzioni aumenta, allora sindaco, giunta e Consiglio riavranno quella dignità ora un po' appannata».Da dove cominciare?«Da dove siamo ora. Dobbiamo essere capaci di concludere il pensiero sul fronte mare andando a ripensare alla Base logistica di Lazzaretto. È stata usata durante la quarantena di un anno fa, allora studiamo di prenderla in carico, magari in convenzione con Regione e Asugi, pensiamo ad una struttura alberghiera che possa essere riconvertita, alla bisogna, in struttura sanitaria. Però principalmente facciamone una struttura alberghiera e così potremmo dire che da Muggia ad Ancarano abbiamo cambiato le prospettive».
«Valori e idee sono più forti di qualsiasi personalismo. Lavorerò ascoltando tutti»
Da "Il Piccolo"
martedì, 23 febbraio 2021
Nessuno si è iscritto in tempo alle primarie. Con il forfait di Marzi è Bussani il candidato del centrosinistra: «Dal sindaco uscente parole di alto livello tese a compattare la coalizione»
L'intervista
Luigi Putignano
Ora è ufficiale. Chiusi i termini per iscriversi alle primarie senza che si sia palesata alcuna alternativa, e preso atto della rinuncia del sindaco uscente Laura Marzi, è il suo vice Francesco Bussani il candidato della coalizione di centrosinistra in vista delle prossime amministrative a Muggia. E a ben vedere è anche l'unico candidato certo finora, assieme a Marco Stener dell'omonima lista, di quella che si preannuncia come una tornata elettorale pirotecnica.Bussani, la prima cosa che si sente di dire da candidato ufficiale? «La prima cosa che vorrei sottolineare è la serietà di tutte le forze della coalizione e del sindaco. Pur nella diversa visione non è mai mancato il rispetto. Certamente si deve proseguire con quel metodo e assicurare a tutte le forze coinvolte pari dignità e ascolto». Cos'è che proprio non è riuscito a mandare giù in queste settimane?«Le critiche vanno benissimo se fatte con cognizione di causa, ma certi interventi, fatti da chi non era presente alle nostre riunioni, forse non sono stati pertinenti».Perché parti importanti della coalizione di centrosinistra hanno voluto puntare da subito sul suo nome?«Questo andrebbe chiesto a chi ha fatto il mio nome. Da parte mia ringrazio tutti coloro che in queste settimane mi hanno sostenuto».Anche a Muggia, come nel Paese, nel Pd ci sono correnti differenti da tenere assieme, e lo si è visto anche in queste settimane: ha una ricetta per l'amalgama? «L'ascolto e il confronto continuo sono la chiave per la tenuta di qualunque gruppo organizzato. Questo non significa doverla vedere tutti allo stesso modo. Le correnti nel Pd ci sono come in qualunque partito, ma è importante che si ispirino a valori e idee, non a personalismi». La querelle tra lei e Marzi porterà degli strascichi alle urne?«Immagino e mi auguro di no. Riconosco alle parole con cui il sindaco ha manifestato la propria indisponibilità a partecipare alle primarie un livello alto, di ricomposizione e di lotta per obiettivi comuni. Per quanto ci si è detto in questi mesi la compattezza del centrosinistra è prioritaria». Parliamo di programmi: in caso di vittoria riassuma in cinque punti gli obiettivi che vi prefiggete. Ci sarà continuità con il programma dell'amministrazione uscente?«Inevitabilmente ci sarà continuità perché alcuni processi iniziati sono ancora in itinere, dallo sviluppo della costa ai lavori nello Stadio Zaccaria, dalla Casa delle associazioni in Via Roma gli orti sociali. Si dovranno poi migliorare i risultati della raccolta "porta a porta" aumentandone l'efficienza. Il mondo nell'ultimo anno è cambiato e la crisi economica che seguirà alla pandemia andrà gestita con particolare attenzione. Cinque punti sono pochi, ma se devo sintetizzare cito il mantenimento delle forme di aiuto a sostegno di chi ha sofferto i danni della crisi causata dalla pandemia, la presenza del Comune di Muggia alle sedute dell'Autorità portuale come invitato permanente, la riperimetrizzazione del Sin, la messa in sicurezza del territorio per contrastare il dissesto idrogeologico e il potenziamento del sistema fognario, nonché la predisposizione di un piano di edilizia scolastica che consenta di evitare continue manutenzioni».L'avversario vero per ora è Paolo Polidori: crede che sarà davvero lui o questo silenzio nel centrodestra è significativo di una realtà non così coesa come si vuol fare credere?«Non mi piace parlare degli altri. Sono anch'io in attesa di sapere chi si presenterà».Come vede la nascita di un polo alternativo?«Credo che un terzo polo non avrebbe la forza di prevalere in una contesa come quella che ci aspetta, ma è giusto che chi ritiene di avere delle proposte alternative si faccia avanti».
«Un solo nome»
Il garante dei cittadini
«Il Collegio dei garanti, indicati dalla coalizione di centrosinistra, ha comunicato che entro i termini previsti, cioè la mezzanotte del 21 febbraio, è pervenuta una sola candidatura alle primarie, quella di Bussani, che, quindi, viene investito della candidatura ufficiale della coalizione di centrosinistra». Il sigillo di Roberto Rosca (Cittadini), membro del Collegio dei garanti con lo stesso Tic e Lucia Circo.
«Niente slogan»
L'ASSESSORE DEM
«Occorre ritornare ad avere una visione d'insieme, della complessità del momento, smettere di pensare che i partiti rappresentino la comunità. La comunità muggesana è disorientata, ha diritto di essere messa al centro del dibattito riguardo al suo futuro. Il centrosinistra deve abbandonare i facili slogan, smetterla di guardare al cittadino come una preferenza sulla scheda elettorale». È il pensiero dell'assessore dem Stefano Decolle.
«Saremo uniti»
Il coordinatore di IV
«Dopo queste settimane difficili, ci siamo finalmente incontrati con gli altri membri della coalizione e adesso siamo pronti a lavorare tutti assieme al fianco di Francesco Bussani, per la costruzione del programma e per l'attività sul territorio muggesano». Lo ha dichiarato ieri sera Dejan Tic, coordinatore di Iv a Muggia, dopo il confronto online del centrosinistra che ha ufficializzato la candidatura di Bussani.
«E ora al lavoro»
Il capogruppo del PD
«Ora è il tempo dei programmi. Da oggi Bussani dovrà essere in grado di ricucire là dove dove ci sono stati degli strappi durante il percorso che ha portato alla sua candidatura, ma nello stesso dovrà pretendere anche la collaborazione e la condivisione delle responsabilità da quei tavoli di concertazione che hanno portato alla sua candidatura. Il vero lavoro inizia adesso». Così Riccardo Bensi, capogruppo Pd in Consiglio comunale.
A Muggia intanto scaduto il termine per le primarie del centrosinistra
Da "Il Piccolo"
lunedì, 22 febbraio 2021
Il dem Bussani scalda i motori
Luigi Putignano
Allo scoccare della mezzanotte scorsa, è scaduto il termine ultimo per presentare la propria candidatura alle primarie del centrosinistra a Muggia. E a meno di sorprese dell'ultimo momento, improbabili a dire il vero, il 20 e il 21 marzo non si terrà nessuna consultazione del popolo del centrosinistra nella cittadina rivierasca. Un'ipotesi che in realtà aveva preso poderosamente corpo già subito dopo il passo indietro, pochi giorni fa, del sindaco uscente, Laura Marzi. Quindi, a meno di improbabili colpi di scena, sarà Francesco Bussani, candidato dal Pd, e sostenuto da subito da un'ampia fetta della coalizione, l'uomo deputato a cercare di allungare, di altri cinque anni almeno, il quindicennio amministrativo targato centrosinistra, periodo durante il quale si sono avvicendati sullo scanno più importante del palazzo comunale di piazza Marconi Nerio Nesladek, per un decennio, e Laura Marzi, negli ultimi cinque anni, dopo la lunga parentesi di centrodestra con Dipiazza e Gasperini. Ritornando alle primarie, nelle ore immediatamente precedenti al termine previsto per la presentazione delle candidature, nulla faceva pensare a una conclusione differente da quella ormai data per assodata, con l'investitura ufficiale di Bussani. Lo stesso vicesindaco dem osservava nel pomeriggio di ieri: «Non mi aspetto sorprese». Anche l'attuale assessore Stefano Decolle, bocca cucita in questi giorni convulsi seguiti allo scoppio della crisi nel centrosinistra e antagonista principale proprio dell'attuale vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici nella sfida all'ultima preferenza nell'ultima tornata elettorale muggesana - i due erano arrivati rispettivamente primo e secondo il 5 giugno 2016 (158 preferenze per Decolle e 157 per Bussani) - ha escluso sorprese dell'ultimo momento: «A me non risulta nessuno e a meno di sorprese clamorose, che sento di escludere, ci sarà solo Bussani». Anche il capogruppo dem in Consiglio comunale, Riccardo Bensi, si è detto convinto che «non ci saranno sorprese e Bussani resta l'unico candidato». Sulla stessa linea il segretario locale del Pd, Massimiliano Micor: «A meno che a qualcuno piacciano i thriller... Sarei sorpreso se ce ne fossero di sorprese». Così Dejan Tic, coordinatore locale di Italia Viva: «Leggendo le dichiarazioni degli esponenti politici locali - spiega il renziano - credo che di sorprese non ce ne dovrebbero essere». L'esponente di Open Fvg, fedelissimo della sindaca uscente, Antonino Ferraro concorda con i suoi colleghi di coalizione: «Fermo restando che noi come Open Fvg siamo sempre stati contrari alle primarie, non credo che ci saranno novità all'ultimo minuto». Unica nota, almeno parzialmente, fuori dal coro è quella di Dennis Visioli, di Rifondazione comunista, che aggiunge pepe: «Dato che le "vene vanitose" non mancano anche nel centrosinistra, confermo che è circolata voce di una possibile altra proposta del Pd e, perché no, di una figura centrista, ma suppongo fosse più per sentirsi vivi/e oppure per ottenere qualche ristoro, che per davvero. Comunque - la sottolineatura di Visioli - vista la procedura di richiesta, che prevede l'autentica di un consigliere e l'affidavit di un dirigente politico, la "sorpresa", a questo punto, direi che è esclusa».
Futura riapre alla sinergia con Tarlao e Meio Muja per un «progetto civico»
Da "Il Piccolo"
domenica, 21 febbraio 2021
Bandelli aggiusta il tiro dopo la frenata
Verso il voto
«Tarlao ha ragione quando dice che siamo stati noi a proporre di vederci. Noi l'abbiamo interpellata, ci siamo visti circa un mesetto fa e abbiamo pensato di organizzare una conferenza stampa per suggellare questo accordo tra civiche, che non si è potuta tenere proprio perché Tarlao non poteva esserci». Franco Bandelli della lista Futura rilancia su un'alleanza tra civiche e spiega i retroscena dei rapporti intercorsi tra la sua lista e Roberta Tarlao, della civica Meio Muja, dopo le dichiarazioni della consigliera comunale muggesana, all'indomani della "frenata" dello stesso Bandelli. Lo scorso 13 febbraio, infatti, sull'alleanza data evidentemente per assodata da Tarlao, Bandelli aveva precisato che «da qui a dire che c'è in itinere un percorso di alleanza per un terzo polo ce ne passa». Provocando la controrisposta di Tarlao che aveva affermato di essere oggetto delle «insistenze di Futura» per una eventuale candidatura a sindaco a Muggia. Ieri Bandelli ha aggiustato il tiro, sottolineando come «da parte nostra c'è un rilancio completo sugli argomenti relativi alla progettazione civica che non vuol dire appartenenza a uno schieramento piuttosto che a un altro. Noi siamo disponibili, solo ci si dica chiaramente se siamo graditi o meno». Infine Bandelli ha messo del pepe sulla questione apertasi tra Tarlao e ProgettoFvg, su cui la consigliera di Meio Muja aveva sparato a zero, definendo «molto personalistica» la gestione dell'associazione: «Io credo - ha dichiarato Bandelli - che Tarlao sia stata anche fin troppo buona».
Sì bipartisan alla mozione sul trasporto scolastico
Da "Il Piccolo"
domenica, 21 febbraio 2021
L'aula muggesana
Passata all'unanimità, in Consiglio comunale a Muggia, la mozione firmata da Marco Finocchiaro, del gruppo Misto, e in seguito emendata e siglata da tutti i capigruppo consiliari, relativa al potenziamento del trasporto scolastico sulla direttrice Muggia-Trieste. Con la mozione si richiede a sindaco e giunta di farsi carico di chiedere alla Regione e alla società Tpl Fvg il potenziamento delle corse della 20 express la mattina in concomitanza con l'avvio delle lezioni e al primo pomeriggio quando gli studenti tornano a casa, l'introduzione mirata di corse della linea 56 veloci "express", di dedicare gli autobus turistici, ora utilizzati in sostituzione di quelli ordinari sulle linee 47 e 49/, alla linea 20 con impiego in un nuovo tragitto che utilizzi la superstrada. E ancora la sistemazione degli orari di partenza da Muggia della 56, la modifica della linea 31 e l'estensione dello "smart bus" alle periferie muggesane.
Muggia pronta all'arrivo in via D'Annunzio della casetta dell'acqua
Da "Il Piccolo"
domenica, 21 febbraio 2021
L'impianto sarà attivo 24 ore su 24
Luigi Putignano
La "casetta dell'acqua" sta per arrivare a Muggia. Si tratta di un impianto di produzione e distribuzione di acqua pubblica, in funzione 24 ore su 24 e collegato direttamente alla rete dell'acquedotto, al quale rifornirsi a prezzi molto contenuti: il costo di un litro di acqua sarà di soli 5 centesimi. Una storia, quella della casetta dell'acqua muggesana, che è stata piuttosto travagliata sin dagli esordi: dopo l'approvazione da parte del Consiglio comunale di una mozione per la sua realizzazione in territorio comunale, nel 2015 era stato individuato un operatore economico per la realizzazione dell'impianto nell'area del parcheggio ex Caliterna. Non se ne fece nulla per vari motivi, tra cui il diniego all'autorizzazione paesaggistica. Scaduto il contratto precedente, il Comune rivierasco ha vagliato varie proposte, tra le quali quella di AcegasApsAmga è risultata la più vantaggiosa. «Il nuovo sito per la collocazione dell'impianto - ha spiegato il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Francesco Bussani - è stato individuato nell'area pedonale posta in prossimità del numero civico 9 di via D'Annunzio: l'area è già dotata di facile accesso agli allacciamenti, è ad alta densità abitativa e di facile passaggio nonché prossima alle scuole in un'ottica di promozione delle buone pratiche di riduzione dell'utilizzo della plastica». Per agevolare la fruizione dell'impianto, si è pensato inoltre di «prevedere - ha concluso Bussani - l'istituzione di un parcheggio dedicato nei pressi della casetta, in modo tale da consentire la sosta breve delle vetture per il rifornimento».
Salita Pianezzi chiusa per frana. Un mese di lavori, a breve il via
Da "Il Piccolo"
sabato, 20 febbraio 2021
L'iter di ripristino della strada dopo lo smottamento
Si intravede la luce in fondo al tunnel per salita Pianezzi, strada chiusa perché interessata da una frana avvenuta negli scorsi mesi a causa delle piogge insistenti.I residenti chiedono che si intervenga in maniera risolutiva e che, una volta risolta la situazione, si proceda periodicamente con la manutenzione ordinaria e straordinaria. Per i lavori di ripristino della strada, stando a quanto comunicato dall'ufficio tecnico comunale, occorrono circa 80 mila euro. Intanto, come sottolineato da Daniele Karlicek, uno degli abitanti dell'area in questione che aveva sollevato il tema sui social, «gli abitanti devono usare via Pisciolon oppure salita Muggia vecchia per arrivare alle loro abitazioni». «Lo scorso 11 febbraio - ha specificato il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Francesco Bussani - sono andato nuovamente in sopralluogo nei pressi della frana con i tecnici comunali, la Protezione civile regionale, la ditta incaricata di effettuare l'intervento e il proprietario del terreno interessato dallo smottamento. Da parte di tutti è stata confermata la volontà di intervenire nel minor tempo possibile. Fatti gli ultimi adempimenti burocratici del caso, appena le condizioni meteo lo consentiranno, dovrebbero partire i lavori di ripristino, che si stima dureranno circa un mese. In contemporanea verrà fatta da parte del Comune una richiesta di contributo alla Regione Fvg per la messa in sicurezza del versante in questione. Il ripristino della strada non può che essere il primo passo di un intervento più ampio che bisognerà fare in futuro su quell'area». Uno dei nodi è rappresentato proprio dalla natura della strada in questione, in larga parte privata, con servitù di passaggio: «Nell'atto di vendita - spiega Patrizia Zorni, una delle proprietarie della zona - risultava anche la proprietà della porzione di strada antistante, per la quale il Comune si impegnava alla manutenzione ordinaria e straordinaria». Insomma, una strada che è una sorta di condominio d'asfalto con diversi proprietari.
Iv: una scelta per l'unità. Finocchiaro: basta beghe
Da "Il Piccolo"
sabato, 20 febbraio 2021
Le reazioni
La decisione di Laura Marzi di farsi da parte, per non proseguire con in rivoli di polemiche tali da danneggiare la coalizione, incassa pure l'apprezzamento del coordinatore territoriale di Muggia di Italia Viva Dejan Tic: «Rispetto la sua scelta, che dimostra una sensibilità volta a favorire l'unità della coalizione. Come coordinamento territoriale di Italia Viva ci sentiamo di esprimere un ringraziamento al sindaco Marzi per il lavoro svolto in questi cinque anni sul territorio muggesano». «Noi - prosegue il giovane renziano - siamo pronti a contribuire, con le idee e i progetti per Muggia, al bene della nostra cittadina». E sulla querelle risolta dalla stessa Marzi dice la sua anche l'ex consigliere comunale dem Marco Finocchiaro, passato nel corso della consiliatura al Gruppo misto per tensioni interne allo schieramento per alcune scelte non condivise: «Spiace per l'epilogo alla luce del mio rispetto per la persona. Negli ultimi cinque anni, in Consiglio comunale e in maggioranza, è mancato tuttavia quell'atteggiamento inclusivo indispensabile per creare quel consenso diffuso cui, nell'ottica di una competizione elettorale, avrebbe dovuto ambirsi». Finocchiaro sottolineache, dopo questa indigestione di polemiche, «ora è il momento di pensare alle problematiche reali, perché, al di là delle beghe tra candidati, ci sono problemi stringenti quali, ad esempio, il trasporto pubblico scolastico che riguarda i nostri ragazzi pendolari».
«Fiera del mio operato. Non mi candido per il Consiglio né come assessore»
Da "Il Piccolo"
sabato, 20 febbraio 2021
Parla il sindaco uscente Laura Marzi: «Grazie a chi mi ha dimostrato stima e affetto, mi ha fatto sentire meno sola in questo momento»
L'intervista
Luigi Putignano
Laura Marzi si prepara al suo primo quinquennio "sabbatico" da quando si occupa della cosa pubblica muggesana. Dopo il fiume di dichiarazioni generato dalla sua decisione di ritirare la candidatura alle primarie del centrosinistra contro il proprio vice nonché "punta" del Pd Francesco Bussani, la prima cittadina ha accettato infatti di parlare al Piccolo spaziando tra il recente passato, il presente e il futuro. Il futuro suo e quello della città che smetterà di governare dopo cinque anni spesi come sindaco. E sulle prossime amministrative si mostra categorica: «Nessuna partecipazione sia come candidata al Consiglio comunale che, in caso di vittoria del centrosinistra, come membro della giunta».Dopo la sua rinuncia, ci sono stati gesti e dichiarazioni che l'hanno particolarmente colpita?«Devo ammettere che sono state giornate molto intense. Non mi sarei mai aspettata tante dimostrazioni di stima e affetto. E devo dire che a colpirmi di più sono state proprio quelle inaspettate, provenienti da persone che non si erano mai, in passato, espresse in un certo senso su me. È stato un modo per farmi sentire la vicinanza e la solidarietà di tante persone, per farmi sentire meno sola in questa mia decisione».Al netto di sorprese, di fatto lei ha semplificato la complessa situazione che si profilava per il centrosinistra. Crede che questa iniziale contrapposizione intestina possa comunque portare a degli strascichi alle urne?«A ogni sindaco la città viene solo prestata, affinché lui possa cercare di migliorarla secondo il volere dei cittadini. Ecco, credo non ci si debba mai dimenticare che i veri protagonisti della politica debbano essere la città e i suoi cittadini. Io sono stata al loro servizio e penso di non essermi risparmiata per ricoprire il mio ruolo nel miglior modo possibile. Ho messo sempre Muggia al primo posto e l'ho fatto anche quando ho deciso di ritirarmi. Mi auguro che tutti coloro che andranno alle urne tengano ciò ben presente».«Questo suo passo indietro porta comunque con sé dei rimpianti, magari per qualcosa che avrebbe voluto fare, in particolare, nei cinque anni a venire?«Certamente ci sono numerosi progetti che, in qualche modo, sono rimasti "in canna", primo tra questi la realizzazione di un luogo di aggregazione giovanile sul quale le idee erano già molto precise. Ma penso anche alla prosecuzione di una serie di collaborazioni transfrontaliere già iniziate, che avevano la precisa finalità di creare sinergie tra comuni e territori con le medesime radici e con i medesimi obbiettivi in molti campi. Mi auguro che chi traghetterà Muggia per i prossimi cinque anni possa dare al meglio continuità al lavoro svolto per proseguire nell'attuazione di un progetto di città condiviso con molte persone cinque anni fa, e per continuare a far crescere la nostra Muggia».Le è capitato di pensare "chi me l'ha fatto fare"?«In questi anni l'ho pensato e detto più e più volte. È uno sfogo personale nel quale mi sono imbattuta nei momenti di scoramento di fronte alle innumerevoli difficoltà che in questo quinquennio abbiamo dovuto affrontare a Muggia. Se mi chiede però se sono pentita di aver fatto questa scelta, io rispondo secca: mai. Sono orgogliosa di aver potuto vivere questa esperienza consapevole che non mi ha cambiata: sono rimasta la stessa persona che ero prima, ma con le spalle un po più larghe. Le persone che ho incontrato e che mi hanno scritto in questi giorni mi hanno dato la conferma che a loro il mio impegno è arrivato, e ne sono felice».Spingiamoci oltre l'Ospo: alle prossime regionali Laura Marzi ci sarà?«Io sono stata già candidata alle regionali del 2009 nelle file della Sinistra Arcobaleno: una candidatura nata con lo scopo di essere di servizio alla coalizione della quale facevo parte rappresentando un territorio, quello muggesano, che conosco bene. In questo momento è davvero prematuro parlare di nuove candidature in enti diversi, siano essi la Regione o il nuovo ente erede della Provincia, e quindi non ci penso. In futuro vedremo».
Muggia piange la morte dell'imprenditore Giancarlo Meregalli
Da "Il Piccolo"
venerdì, 19 febbraio 2021
il lutto
Muggia piange la scomparsa prematura di Giancarlo Meregalli, volto noto e amato della cittadina istroveneta, avvenuta dopo una malattia incurabile che non ne ha fiaccato lo spirito e la voglia di mettersi a disposizione di amici e concittadini fino alla fine. Lascia quattro figli e la moglie Michela. Nato a Milano il 13 marzo del 1962, arrivato a Muggia a fine anni '80, era noto in città, oltre che per il carattere gioviale, anche per essere stato il titolare del negozio di articoli sportivi "Giemme sport", vero punto di riferimento per tutti i muggesani ma anche per triestini e sloveni del litorale. «Un negozio sportivo - raccontano i suoi amici Simone "Cinghio" Viola, della Gelateria Jimmy, Stefano "Chef" Blasotti e Stefano "Pinza" Elzeri, sorta di "amici miei" in salsa muggesana - dove tutti i muggesani e tanti triestini e sloveni del litorale sono passati per "vestirsi"». Nel 2005 lo storico negozio non ha retto alla concorrenza, soprattutto a causa dei colossi della grande distribuzione e ha dovuto chiudere i battenti. «Fino all'ultimo - ancora i tre amici - non si è mai lamentato del male di cui soffriva e con lui ci siamo visti poco prima della sua morte. Una fonte inesauribile di buon umore». Ieri sera è andata in scena una chiacchierata con gli amici di sempre, nel retrobottega della gelateria sul mandracchio: sorrisi ricordando aneddoti degni del capolavoro di Mario Monicelli, commozione e occhi rossi già pieni di lacrime, per ricordare un uomo che, come più volte sottolineato dai suoi vecchi compagni mujesani, aveva tre chiodi fissi: «I figli e la loro sistemazione, la moglie, sempre accanto a lui, e il lavoro».
Figlia della leggenda partigiana, erborista e prima donna sindaco
Da "Il Piccolo"
venerdì, 19 febbraio 2021
Il percorso dell'erede del capo del Circolo Frausin, braccio culturale del Pci nella riviera della prima repubblica, cresciuta a pane e politica
Il ritratto Giovanni Tomasin
È il 16 novembre 1991 quando i Nirvana salgono sul palco di legno del Teatro Verdi di Muggia. Tra il pubblico, circa 500 persone, c'è Laura Marzi, allora trentenne. Quel momento, a suo modo leggendario per la cittadina, è utile anche a inquadrare la figura della prima sindaca di Muggia e il suo legame con la storia della sinistra locale. Perché la Marzi del 1991 non è affatto digiuna di politica, anzi. A quel tempo il braccio culturale del Pci muggesano, il Circolo Frausin, è presieduto da suo padre, Giorgio Marzi, figura notissima in città. È anche grazie al "Frausin" che i Nirvana suonano a Muggia, dirottati lì da Lubiana a causa dei primi vagiti della guerra jugoslava. Parlando di suo padre, Laura Marzi ha detto che «in famiglia mangiavamo pane e politica». Partigiano nei Gap, durante la guerra Giorgio Marzi partecipa ad azioni spettacolari, incluso un attentato fallito al sanguinario Gaetano Collotti. Nel dopoguerra emigra in Germania e diventa responsabile del Pci a Stoccarda. Tornato a casa entra nel Comitato centrale del partito e guida l'Anpi.Classe 1961, due figli, Laura Marzi è nota per essere l'erborista della cittadina, ma è anche parte ed erede di questa vicenda politica. Milita nella Fgci, dopo Rimini entra nel Pds e successiva incarnazione, ha un'esperienza come consigliere circoscrizionale. Poi la nascita del Pd di Valter Veltroni segna il distacco dal partito. Marzi approda in Sel di Nichi Vendola assieme ad altri esponenti della Sinistra democratica, il "correntone" dei Ds guidato da Claudio Fava in rottura con l'operazione veltroniana.Nel 2011 diventa vicesindaco del primo cittadino dem Nerio Nesladek. A fine mandato vince le primarie contro la collega assessore al bilancio Valentina Parapat, candidata dal Pd. E vince le elezioni: è la prima donna sindaco nella storia di Muggia. Governa per cinque anni, approdando nel frattempo alla civica regionale di sinistra Open Fvg. A fine mandato, i dem lanciano l'idea della candidatura del vice Francesco Bussani, e di fronte all'ipotesi delle primarie lei fa un passo indietro. Una serie di colpi di scena non sorprendenti per la sinistra muggesana, da sempre traversata da tensioni. Commenta un quadro del "Piccì" di allora: «A Muggia c'erano tre Pci: quello della giunta, quello del gruppo in Consiglio e quello della sezione».
Muggia, via libera a Bussani dalla sinistra
Da "Il Piccolo"
venerdì, 19 febbraio 2021
Luigi Putignano
Il piccolo grande mondo politico di Muggia (e non solo) è pregno di reazioni e commenti all'indomani della decisione del sindaco Laura Marzi di ritirarsi dalla competizione delle primarie che l'avrebbe vista fronteggiare il suo vice in giunta nonché candidato del Pd Francesco Bussani. È un ritiro, quello della prima cittadina, apprezzato trasversalmente, per la coerenza, la dignità e il senso politico dimostrati: ai ringraziamenti giunti ieri dal Pd locale si affiancano infatti quelli del resto della coalizione, da Rifondazione a Open fino ad Articolo uno. Il tutto mentre dal centrodestra arriva ora un duro attacco nei confronti del Pd, nuovo bersaglio primario delle beghe pre-elettorali, reo secondo lo schieramento opposto, in occasione della discussione sul bilancio durante lo scorso Consiglio comunale, di aver sconfessato gli ultimi cinque anni di governo cittadino. Dal gruppo costituito da Lista Marzi - Sel, Open - Sinistra Fvg e Articolo Uno giunge come detto il pieno sostegno alle «considerazioni e posizioni espresse dal sindaco Marzi, nella consapevolezza che è prioritario lavorare per realizzare politiche utili per i cittadini e che per farlo è necessario avere una squadra coesa». Per il gruppo pro-Marzi la prima cittadina «ha dimostrato non solo di essere all'altezza dell'incarico ma di saper gestire in maniera lucida e competente i momenti più complicati di questo mandato, divincolandosi dalle dinamiche politiche pur di mantenere come prioritario il bene dei cittadini. Esprimiamo rammarico - così la nota congiunta delle forze a sinistra del Pd al netto di Rifondazione - per come si sono evolute le dinamiche all'interno del centrosinistra muggesano in questi ultimi mesi e non vogliamo che ciò infici i lavori dell'attuale maggioranza e della nuova coalizione». Il gruppo tripartito garantisce «il nostro contributo alla nuova ampia coalizione di centrosinistra per le prossime amministrative». Un placet a Bussani, di fatto.Il consigliere regionale di Open Fvg Furio Honsell, intervenendo sul caso Muggia da esterno, ammette tuttavia di «non comprendere le dinamiche che hanno portato alla decisione di non puntare sul secondo mandato di Marzi, cosa naturale perché fisiologicamente non bastano cinque anni per portare a compimento il lavoro di un'amministrazione, soprattutto se questa, è il caso della Marzi, ha operato bene nel primo quinquennio».Dennis Visioli di Rifondazione ha sottolinea a sua volta il fatto che con questa scelta, «Marzi ha dimostrato di avere più a cuore un futuro di buona amministrazione per la città piuttosto che avere a che fare con una sterile disputa tra componenti della stessa coalizione. Siamo solidali con la Marzi per aver mantenuto un'apprezzabile dignità personale in un momento di grande confusione».Intanto da destra, si diceva, si spara a zero sul Pd. Il consigliere comunale di Fdi nonché papabile candidato dello schieramento Nicola Delconte, ripercorre quanto accaduto in occasione dell'ultimo Consiglio comunale: «Abbiamo votato un bilancio che denota la totale inerzia da parte della giunta Marzi a maggioranza Pd. Dopo cinque anni di amministrazione, la sinistra muggesana lascia sul terreno solo promesse e una Muggia piena solo di immondizia. E Giorgio Cecco di ProgettoFvg chiosa: «Se fossi stato nei panni di Marzi avrei fatto lo stesso e anche prima. Comunque tanto di cappello al sindaco uscente».
Delusi, sollevati, in parte scettici: i cittadini divisi dalla sua mossa
Da "Il Piccolo"
giovedì, 18 febbraio 2021
I primi umori: si conta una buona fetta di elettori dispiaciuti. C'è persino chi lancia un terzo nome
Le reazioni
A Muggia, nelle ore successive alla dichiarazione di Laura Marzi con la quale la prima cittadina annunciava il suo ritiro dalla competizione elettorale, è cominciato un tam tam incessante sui social, segno che la politica locale, nonostante la pandemia e le altre preoccupazioni di ordine quotidiano, ancora riesce a stuzzicare la curiosità e le passioni del cittadino rivierasco. Ma al di là dei commenti trasversali apparsi sulle pagine Facebook, Il Piccolo ha sondato un po' il terreno, senza tener conto delle posizioni politiche degli intervistati ma tentando semplicemente di registrare gli umori della piazza scaturiti nell'immediato. Ecco ad esempio quelli dei ristoratori del cuore pulsante di Muggia, ovvero quelli dell'area del Mandracchio. Alla Trattoria Sal de Mar la notizia giunge «inaspettata. Credevamo che Marzi ci volesse riprovare. Contavo su una sua ricandidatura». Alla Trattoria ai Due Leoni si punta invece sul vicesindaco e candidato Pd Francesco Bussani, «certamente più disponibile e più attento ai problemi della gente, «nella convinzione che «riuscirà a fare qualcosa di più. Marzi ha fatto la scelta giusta per il centrosinistra perché con Bussani lo schieramento ha più possibilità di spuntarla». Molto dispiaciuta per la scelta di Marzi di ritirarsi si dice Marina Ciacchi, titolare della Trattoria alla Marina, che sottolinea di aver instaurato nel corso degli anni con Marzi «un buon rapporto. Si è sempre dimostrata disponibile per qualsiasi cosa avessi bisogno e mi ha aiutata ad affrontare diverse problematiche, una delle quali relativa a una questione con l'Autorità portale, che non voleva entrare nel merito di alcune conseguenze che erano state causate da una mareggiata e che grazie a lei abbiamo fortunatamente risolto. Mi dispiace davvero».Igor Donadel si dichiara a propria volta «molto dispiaciuto in quanto sono sostenitore e amico di Marzi, mi dispiace ma conoscendola me l'aspettavo. Comunque ho una profonda stima anche per Bussani». Per Marina Milocchi, quindi, «Marzi non ha fatto cose rivoluzionarie, ma non era poi così male: certo, se non avesse gestito così male in qualità di rappresentante del Comune di Muggia il problema delle "scovazze"...». Secondo Franco Biloslavo si è trattato di una «mossa concordata dal centrosinistra per uscire da una situazione che diventava imbarazzante. Colpita dal fuoco amico si è ritirata per il bene dello schieramento. Vedremo le mosse successive. Aveva fatto bene? Se la risposta è sì, perché l'anno silurata?». Anche Paola Serra si dice «molto dispiaciuta per la sindaca perché ritengo che abbia lavorato bene con tutte le difficoltà che ha avuto nell'ultimo periodo, difficoltà che ha, comunque, affrontato nella maniera giusta». Infine vuole dire la sua anche Sergio Bavazzano, direttore del Montedoro shopping center: «Se fossi in Bussani anch'io ritirerei la candidatura. Ci vuole una persona di esperienza che conosca bene la macchina comunale e, se devo proprio dare un'opinione, vedrei bene l'attuale assessore Stefano Decolle».
Da Meio Muja a Forza Italia critiche dirette al Pd
Da "Il Piccolo"
giovedì, 18 febbraio 2021
L'opposizione
Anche dall'opposizione giungono le prime dichiarazioni sul ritiro di Marzi: per Roberta Tarlao, di Meio Muja, Marzi «è stata vittima dell'arroganza del Pd anche a discapito della coalizione». Per Giulio Ferluga, della Lega, «il sindaco Marzi non ha avuto altra scelta perché è stata usata come capro espiatorio dagli stessi che l'hanno sostenuta finora. Se il Pd pensa di potersi presentare con un'immagine nuova e senza macchie, si sbaglia di grosso perché i muggesani non ci cascheranno: è evidente a tutti che le scelte infelici e fallimentari della giunta Marzi non sono imputabili solo all'azione del sindaco uscente ma anche ad altri membri della sua squadra che ora cercano goffamente di prendere le distanze». Così Andrea Mariucci, coordinatore locale di Forza Italia: «Nell'ultimo Consiglio comunale niente è stato politically correct. Mentre si trattava il bilancio, nessuno dei consiglieri del Pd ha preso la parola a difesa dell'azione politica davanti alle critiche sollevate dal centrodestra. Eppure si parlava dei progetti e delle relative somme stanziate per il prossimo triennio. Era già arrivato l'ordine di lasciare Marzi da sola alla deriva sull'iceberg o è lo stesso Pd che comprensibilmente crede poco alla propria capacità di programmazione?».
Marzi annuncia il passo indietro. Strada spianata per il dem Bussani
Da "Il Piccolo"
giovedì, 18 febbraio 2021
Il sindaco spezza il lungo silenzio dopo lo scoppio della crisi nella coalizione: «Non mi ricandiderò»
Luigi Putignano
«Mi vedo costretta con grande rammarico a concludere la mia avventura amministrativa con questo mandato. Lo porterò a termine con la medesima serietà e con il medesimo impegno che ho cercato di profondere in questi cinque anni, ma senza il sostegno della coalizione non mi ricandiderò». Così, ieri mattina, il sindaco di Muggia, Laura Marzi, ha rotto il lungo silenzio con un comunicato apparso sul suo profilo Facebook, con il quale ha esternato la sua volontà di non candidarsi alle prossime elezioni amministrative «a meno di improvvisi e improbabili ribaltamenti della situazione», spiegando anche di non voler partecipare alle prossime primarie che reputa «inopportune» perché si dovrebbero svolgere «nel pieno di una pandemia che non va affatto sottovalutata, e perché fortemente divisive», portando come esempio quelle che l'hanno vista prevalere sulla dem Valentina Parapat cinque anni fa, o quelle tra Russo e Cosolini a Trieste, «che hanno indubbiamente contribuito a impoverire le fila degli elettori del centrosinistra». Marzi, posto il no alla ricandidatura, ha comunque rimarcato di «credere fermamente» nell'assioma per il quale «un sindaco alla fine del suo primo mandato abbia il dovere di rimettersi al giudizio dei cittadini per i quali per cinque anni ha svolto un servizio, attraverso la partecipazione alle elezioni amministrative che lo hanno portato al posto che ricopre». Sul suo lungo silenzio di queste settimane, dopo l'esplosione della crisi nel centrosinistra muggesano e il lancio della candidatura del suo vice Bussani con l'opzione primarie, Marzi ha spiegato di aver «preferito tacere soprattutto per preservare l'attuale maggioranza, quella che mi ha sostenuto in questo mandato». Sulla scelta di candidare il suo vicesindaco, il dem Francesco Bussani, Marzi ha specificato di non voler «dare alcun giudizio di merito», spiegando di essersi limitata a fare quel «passo indietro che il Pd e qualche altra componente della costruenda coalizione ha tante volte auspicato in questi giorni». Pronta la replica di Bussani: «Il messaggio del sindaco, che ringrazio personalmente per aver amministrato in un quinquennio tutt'altro che semplice, è un messaggio serio e costruttivo. Faccio mio il suo auspicio», ossia quello di «mantenere la compattezza necessaria a una competizione elettorale complessa. Prioritario resta ora chiudere questo mandato e le sfide che ancora ci attendono». Riccardo Bensi, capogruppo del Pd in Consiglio comunale, ha spiegato che «ora Bussani si deve far carico della posizione politica espressa dall'assemblea degli iscritti del Pd e fare sintesi con le posizioni espresse dalle altre forze politiche che costituiscono la maggioranza. E finalmente si parlerà di programmi». Bensi ha poi proseguito garantendo «a Bussani sempre un sostegno e la mia lealtà e se sarà necessario anche qualche critica come del resto il mio ruolo di capogruppo impone». Massimiliano Micor, segretario locale del Pd, tiene a precisare che non ci sarà «nessuna apertura di bottiglie di champagne. Pur nella diversità di vedute su alcune scelte noi e il sindaco siamo accomunati dall'amore per Muggia e dalla volontà di rafforzare il centrosinistra, che è la nostra casa. Quindi rispetto molto la sua scelta, che immagino sia stata sofferta». Confermata per ora, in ogni caso, la scadenza del 21 febbraio per la presentazione delle candidature alle primarie di coalizione.Infine per il dem Stefano Decolle, grande assente nel dibattito di queste settimane, «le decisioni personali si rispettano e non si commentano. Ora tocca a Bussani e con lui dobbiamo tutti interrogarci su dove siamo arrivati e come ripartire con una proposta programmatica che parta dall'esperienza di un'era politica che oggi si chiude. Bussani può contare sulla mia lealtà e spero di averglielo mostrato negli anni».
Il funerale
Da "Il Piccolo"
mercoledì, 17 febbraio 2021
Oggi a Muggia si sarebbe dovuto celebrare il rito del funerale del Carnevale: «Nel pomeriggio - spiega Vascotto - si mette in scena il funerale, durante il quale le vedove piangenti e la banda, con sacerdoti, accompagnano il Carnevale fino al pontile di Caliterna dove la bara (col presidente dentro) viene messa su una barca e infine gettata in mare (poco prima però, il presidente è sostituito da un pupazzo)».
Muggia guarda avanti e aspetta la primavera. Rassegnazione sul Carso
Da "Il Piccolo"
mercoledì, 17 febbraio 2021
Tanti coriandoli in giro ma poche - almeno per gli standard - le maschere che, nel pomeriggio di ieri, calcavano quella sorta di scena teatrale goldoniana formata dalla centralissima piazza Marconi e dalle calli del centro storico. Una Muggia quasi "normale" quella che si presentava agli occhi dei forestieri che comunque, soprattutto da Trieste, hanno comunque raggiunto la cittadina rivierasca, complice il tepore pomeridiano. Normalmente il martedì dopo la sfilata, come ci informa Mario Vascotto, presidente dell'associazione delle Compagnie del Carneval de Muja, «al mattino c'è l'animazione in piazza per i bambini, poi al pomeriggio è il turno delle premiazioni dei costumi e dei vari trofei, soprattutto quello per il miglior carro, la miglior regia, eccetera». Inoltre, spiega Vascotto «c'è la consegna dell'ambita e attesissima la maschera d'oro, che premia il singolo, il gruppo, il carro minore che più ha espresso lo spirito carnevalesco». Anche per Riccardo Bensi, presidente della storica compagnia Brivido, una delle più longeve, che trae il suo nome da una disavventura marinaresca occorsa nei tempi passati ai fondatori, sono giornate atipiche per Muggia: «Negli anni scorsi - ha spiegato Bensi - il lunedì ci si alzava tardi per i postumi della sfilata e poi con i componenti della compagnia si ritrovava per andare insieme a pranzare presso una delle tante osterie muggesane. E il martedì tutti in piazza per le premiazioni». C'è anche chi lamenta che non si sia pensato a carri allegorici statici come quelli presenti a Monfalcone. Ma la festa muggesana per antonomasia, per ora, è solo spostata di qualche mese: «Se tutto procede per il meglio - ha spiegato Vascotto - l'appuntamento carnascialesco si farà in primavera inoltrata». Varianti pandemiche permettendo. Ma in provincia non è solo Muggia a sentire la mancanza del carnevale. Nel Carso, niente maschere e carri allegorici rimasti nei garage. E, differenza della riviera, di coriandoli manco l'ombra. Sull'altipiano, tradizionale teatro della sfilata del Carnevale carsico, l'appuntamento con le maschere è andato deserto. Annullata con buon anticipo la sfilata lungo le vie di Opicina, per coloro che amano festeggiare il Carnevale non è rimasta altra alternativa se non quella di raggiungere il centro di Trieste. «Avevamo deciso con buon anticipo di annullare ogni evento carnevalesco - ha spiegato Igor Malalan, presidente del Comitato organizzatore del Carnevale del Carso - perché l'emergenza pandemica ci ha costretto a questa amara conclusione. Speriamo di poter riprendere il prossimo anno - ha aggiunto - perché ciò vorrebbe dire che siamo usciti dal problema sanitario».
Al via oggi anche in riviera i vaccini per gli over 80. Casa di riposo, sì alle visite
Da "Il Piccolo"
martedì, 16 febbraio 2021
Prime dosi anti-Covid. Salita Ubaldini riapre
La casa di riposo del Comune di Muggia di Salita Ubaldini, covid-free sin dall'inizio della pandemia, riapre giovedì alle visite. È stato infatti predisposto un protocollo per permettere le visite dei parenti individuando appositi spazi come la "stanza degli abbracci", in fase di realizzazione, e la "bussola d'ingresso", già pronta. «Al primo accesso che dovrà essere prenotato telefonando con almeno 24 ore di anticipo - fa sapere l'assessore Luca Gandini - ad ogni famigliare sarà consegnato un vademecum delle misure generali di prevenzione che dovranno essere scrupolosamente osservate per garantire la sicurezza degli ospiti. Come già avvenuto nei mesi scorsi, per ogni anziano verrà autorizzato un unico parente di riferimento e le visite dovranno sempre essere effettuate dallo stesso». «Non appena sarà pronta la "stanza degli abbracci" - evidenzia Gandini - in ogni fascia oraria potranno accedere due visitatori per altrettanti ospiti, uno nella stessa "stanza abbracci" e uno nella "bussola d'ingresso"». La durata della singola visita sarà di 15 minuti, durante i quali sarà sempre presente un operatore per garantire il rispetto delle prescrizioni di sicurezza. «A nome della città voglio ringraziare davvero tutto il personale in servizio nella nostra casa di riposo, che si deve confrontare con disposizioni stringenti e impegnative, continuando a dare il massimo per garantire sicurezza e serenità agli ospiti», chiude il sindaco Laura Marzi. Intanto oggi verranno somministrati i primi vaccini anti-Covid agli over 80 muggesani nel punto vaccinale cittadino: «Le giornate previste nell'arco della settimana per la vaccinazione - precisa Ofelia Altomare, direttrice del Distretto 3 Asugi - sono quelle di martedì, giovedì e venerdì, dalle 12 alle 16. Il vaccino verrà somministrato a 66 persone prenotate a giornata, dunque questa prima settimana a 198 anziani. Al momento sono state prenotate le prime dosi fino al 5 marzo».
Marzi e Bussani, tregua in aula: evitato lo scontro in diretta web
Da "Il Piccolo"
martedì, 16 febbraio 2021
L'atteso Consiglio comunale in modalità online si consuma senza polemiche. Ad accendere i toni è stato Mariucci (Fi) che ha attaccato l'operato della giunta
Luigi Putignano
Un Consiglio comunale online "politically correct", da letteratura politica, con l'opposizione che ha fatto l'opposizione e la maggioranza che ha fatto la maggioranza. Tutti presenti, nessuna scintilla. Nemmeno tra i due candidati in lizza per le primarie del centrosinistra. Chi si aspettava che la tensione accumulata in queste settimane portasse a scontri, anche verbali, è rimasto deluso. Laura Marzi è apparsa serena, più del solito, e Francesco Bussani ha fatto il suo, elencando le opere pubbliche con un aplomb quasi britannico. È vero che si è discusso di un argomento alquanto complesso, che richiede concentrazione, qual è un bilancio comunale, un bilancio definito giustamente "pandemico", ma la tensione percepita in occasione del precedente Consiglio comunale, quando di candidature ufficiali ce n'era una sola, quella della sindaca in carica, questa volta non si è né vista né sentita. E questo a soli sei giorni dalla scadenza del 21 febbraio, termine ultimo per presentare la propria candidatura alle primarie del 20 e del 21 marzo. Evidentemente, così come in giunta, dove nei giorni scorsi si è dichiarato di «essere impegnati ad amministrare fino alla fine del mandato», anche in Consiglio si sono volute affrontare esclusivamente le tematiche previste dai punti all'ordine del giorno. L'unico ad aver menzionato la «campagna elettorale» è stato il consigliere di Forza Italia Andrea Mariucci, ma solo dopo le 20, ossia dopo un'ora e mezza, parlando della visione sulla Muggia del 2026, contestando alla maggioranza di «non avere neppure un'idea di quella che è la Muggia del presente». Ma se Atene piange, Sparta non ride: l'opposizione, dopo le indecisioni manifestate nelle scorse settimane, anche per le voci di possibili ulteriori candidature rispetto a quella, finora unica, di Paolo Polidori della Lega, è ancora alla ricerca di un'identità per la prossima competizione amministrativa. Ma torniamo agli argomenti discussi durante l'assise comunale. Al di là del bilancio discusso in serata, ieri in Consiglio sono state presentate due interrogazioni dalla consigliera di Meio Muja Roberta Tarlao - la più attiva su questo fronte nel corso di questi cinque anni, con oltre 40 quesiti posti - uno sulle tematiche ambientali e l'altro sulla gestione della ludoteca. Infine è stata discussa una mozione condivisa da tutti i capigruppo consiliari sul potenziamento del trasporto scolastico sulla direttrice Muggia-Trieste, con il quale si impegnano il sindaco e la giunta ad andare in pressing su Regione e Tpl Fvg.
Tarlao si smarca dai possibili alleati. In aula l'incontro tra Marzi e Bussani
Da "Il Piccolo"
lunedì, 15 febbraio 2021
Mentre il centrosinistra s'avvicina alle primarie la leader civica polemizza: «Mi cercano tutti...»
Le elezioni a Muggia
Luigi Putignano
Terzo polo, o quel che ne resta, ancora sugli scudi. Questa volta a dire la sua è proprio Roberta Tarlao di Meio Muja in risposta alle dichiarazioni dei giorni scorsi di Franco Bandelli di Futura, che aveva tirato il freno a mano sul suo appoggio alla candidatura della stessa Tarlao. «Sono stata interpellata da destra e sinistra per parlare solo di nomi di candidato sindaco e non di problemi e soluzioni per Muggia, per cui ho declinato ogni invito di alleanza a queste condizioni. Per questo Meio Muja non è disposta a partecipare a tutti i costi alla prossima tornata elettorale. Sono stata anche contattata da Podemo». Sulla possibile alleanza con Bandelli, Tarlao riferisce che «alle insistenze di Futura di dichiarare la mia disponibilità a candidarmi come sindaco ho risposto che, essendo loro una nuova realtà, avevo bisogno prima di conoscere programma e persone in campo per Muggia, e di arrivare a un accordo sui contenuti. Sono stati loro ad aver cercato me». Ne ha per tutti, Tarlao: «La civica Progetto Fvg, a cui ho aderito nel 2018 pagando la quota associativa, non mi ha mai interpellato, né mai ci sono state riunioni per il rinnovo delle cariche sociali, per cui mi viene da pensare che ci sia una gestione molto personalistica». E il centrodestra? Per la consigliera di Meio Muja altro non è che «un'accozzaglia tenuta su con la colla, con le parti che si turano il naso». Infine Tarlao è sarcastica sul civico Marco Stener, non proprio tenero sul terzo polo: «Auguro al "Draghi" muggesano di riuscire nel suo intento, ricordandogli che non basta presentarsi alle elezioni ma bisogna anche essere eletti».Oggi, intanto, si riunisce il Consiglio comunale per discutere di diversi temi, tra cui il bilancio. Sarà l'occasione per saggiare a che punto è giunta la tensione tra il sindaco Laura Marzi e il suo vice Francesco Bussani in vista delle primarie del centrosinistra.
Riviera orfana della sfilata: la strana domenica virtuale delle compagnie di Muggia
Da "Il Piccolo"
domenica, 14 febbraio 2021
C'è chi trasferisce i festeggiamenti in rete e chi ricorda gli anziani mancati nel corso del 2020. «Giorni tristi in un periodo già di per sé angosciante. Per noi è perdere un momento di gioia»
Le storie
Luigi Putignano
Sono giornate atipiche quelle appena trascorse a Muggia. Fino allo scorso anno questo era il giorno di sfilata della festa più importante della cittadina rivierasca, quel Carnevale che è riuscito nel corso dei decenni a far travalicare il nome di Muggia anche oltre i confini nazionali. Una festa popolare autentica e genuina, con dei riti unici. Poi è arrivata la pandemia e tutto si è bloccato. Eppure la voglia c'è, traspare dalle parole dei componenti delle compagnie, del presidente dell'associazione delle stesse, del sindaco e dell'assessore che qui a Muggia è assessore al Carnevale. «Non sto a sottolineare il magone che ho dentro - spiega Mario Vascotto, presidente dell'associazione delle compagnie - e credo sia una condizione insita in tutti gli attori del carnevale, ma anche di tutta Muggia. Nonostante tutto ho cercato di tenere vive, almeno virtualmente, queste giornate. Abbiamo pensato che non ci può essere una domenica di Carnevale senza una sfilata, e allora abbiamo investito le compagnie dell'idea di fare una sfilata virtuale. Ogni compagnia ha creato un video virtuale dove raccontano storia, immagini, momenti». Video che sarà visibile oggi alle 13, su YouTube e su Facebook. Una sfilata da remoto, insomma, a "distanza". Ma il morale è alto, nonostante tutto. Per Francesca Calligaris, della compagnia Lampo, «grazie al gruppo dei nostri giovani abbiamo elaborato il video che andrà in onda proprio domani (oggi) e che ci ha dato lo spunto per nuovi progetti». Grazie a questa idea della sfilata virtuale tutta la famiglia Lampo ha cercato foto e video degli anni precedenti: «Sarà una domenica insolita e tranquilla senza sveglie alle 6 per andar a tirar fuori i carri, senza l'imprevisto della modifica dell'ultimo minuto al vestito, senza la nostra festa della domenica sera, per noi un rito perché finalmente ci si rilassa e ci si gode la festa». Anche Diana Colombin, della compagnia Mandrioi, ha il suo programma per oggi: «Parteciperò all'esercitazione del progetto Armonia organizzata dalla Protezione civile regionale con la squadra di cui faccio parte e dalle 13 guarderò la sfilata in streaming. Il resto del pomeriggio lo lascerò all'estro del momento». Per Fulvia Bertoldini, della Trottola, sarà «strano non essere in piazza a ballare, o a bere un bicchiere in compagnia per le calli di Muggia. A quest'ora eravamo in fermento per la sfilata. Invece no, tutto questo solo a parole, niente musica, niente vestiti, niente carri. E soprattutto, niente sfilata». Anche a Diana Stradi, della compagnia dell'Ongia, mancherà l'essenza del Carnevale, dei suoi riti: «Purtroppo quest'anno la sfilata non ci sarà. Non ci sarà mia mamma che mi chiama appena sveglia per dirmi che tempo è e "A che ora vegno de ti? " Non ci sarà la casa piena di borse di vestiti, di brillantini e di colla a caldo appiccicata ovunque. Quest'anno il carnevale non c'è. Non c'è per rispetto delle persone che stanno male, di chi ha perso un parente, un amico, di chi in questi giorni ricorda le persone amate». Per Alma Masè, della Lampo, sono «giornate ancora più tristi in un periodo senz'altro angosciante. L'anno scorso tutto si è concluso il 23 febbraio, dopo la sfilata. È stata una doccia fredda. Oggi, nonostante tutto, siamo pronti a ripartire non appena sarà possibile e sicuro. È lo spirito di questo nostro Carnevale e del motto "Mai molar"». Per Caterina Galletti, di Bulli e Pupe, questa situazione surreale «potrebbe rischiare di incrinare il nostro morale e le nostre aspettative per il carnevale, ma noi come Bulli e Pupe non siamo rimasti fermi nemmeno in questo periodo. La nostra attività perdura per tutto l'arco dell'anno con ritrovi e iniziate dedicate soprattutto ai nostri piccoli componenti della compagnia. Siamo pronti più che mai ad affrontare nuove sfide, come questo carnevale anomalo, uniti più che mai in allegria». Il re del Carnevale e presidente dei Mandrioi, Giovanni Derin, che giovedì scorso ha ricevuto dal sindaco le chiavi della città, ha sottolineato quanto «a mancare non sia solo la festa ma tutti i preparativi, il lavoro di squadra, il confronto in capannone. La stessa consegna delle chiavi, quest'anno, ha avuto un sapore decisamente differente rispetto alle scorse edizioni, mi mancava la gente in piazza, il ballo della verdura, lo girare tra le calli. Ma dobbiamo andare avanti e prepararci al meglio all'edizione primaverile di questo strano Carnevale, giunto alla 68esima edizione». L'assessore Stefano Decolle vive questa situazione «con malinconia, come gran parte dei muggesani» perché «manca il sentimento vero della festa e del ritrovarsi lasciando alle spalle i problemi quotidiani per vivere la festa dove anche i ruoli sociali si perdono nell'allegria. Spero che chiunque voglia candidarsi a sindaco o anche a consigliere sappia gustarsi tutta l'anima del carnevale senza se e senza ma, non basta guardare la sfilata». Infine, il sindaco Laura Marzi: «Sono una che il Carnevale lo ama profondamente e lo vive, in condizioni normali, partecipando alla festa. È evidente che questo è un anno particolare, nel quale diciamo chiamati prima di tutto alla responsabilità, per far fronte a questa pandemia che un anno fa ci ha fatto chiudere anzitempo la nostra più grande manifestazione. E pur con la consapevolezza dell'importanza di dover obbedire alle normative, sono anche io molto triste di non potermi godere la festa».
«Una buona gestione prima di Dipiazza»
Da "Il Piccolo"
sabato, 13 febbraio 2021
LA CONTROREPLICA DI ZUPIN (RIFONDAZIONE)
Le vicende politiche accadute 25 anni fa a Muggia tengono ancora banco nel dibattito di questi giorni. Al botta e risposta tra l'ex europarlamentare Giorgio Rossetti e il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, chiamato in causa in quanto avversario di Rossetti alle comunali rivierasche di un quarto di secolo fa, si aggiunge l'intervento di Fulvio Zupin, allora consigliere comunale di Rifondazione e tra i protagonisti della politica muggesana di quei tribolati anni. «Dipiazza - evidenzia Zupin - evidentemente non è a conoscenza di quale fosse la situazione a Muggia prima che la Lista Frausin portasse i servizi essenziali nel capoluogo comunale e nelle frazioni del territorio. Tanti anni di buona amministrazione». E a Giorgio Rossetti, cosa "rimprovera" Zupin? «Non ha sottolineato di aver perso le elezioni dopo averci sfiduciato e senza Rifondazione semplicemente non poteva farcela. Dipiazza afferma poi che prima di lui a Muggia c'era una situazione disastrosa dal punto di vista finanziario e amministrativo. Falso. Il bilancio precedente alla crisi politica si era chiuso in pareggio e l'ultimo bilancio, essendo il Comune commissariato, era di competenza del commissario prefettizio. Inoltre, arrivato a Muggia, ha vissuto di rendita per quel che riguarda la progettualità, avendo trovato progetti e finanziamenti. Lo stesso Porto San Rocco da lui tanto reclamizzato prende spunto dal progetto "Marina Muja"».
Il centrosinistra al lavoro per le primarie
Da "Il Piccolo"
sabato, 13 febbraio 2021
Aperta in queste ore la caccia a una piattaforma online ma pure a un seggio per chi opta per il voto tradizionale. Micor: «Sede Pd a disposizione»
Calata la carta delle primarie, ora a Muggia la coalizione di centrosinistra, ricomposta, almeno stando a quanto dicono i referenti dei partiti e dei gruppi che la compongono, deve da subito cominciare a pensare a come questa consultazione popolare possa svolgersi in piena sicurezza al tempo del Covid. Il primo passaggio è verificare quali possano essere le scelte offerte dalle nuove tecnologie e dalla rete, parliamo di piattaforme online, sulla falsariga del M5s e della sua piattaforma "Rousseau". Certamente un esempio, quest'ultimo, che può far storcere il naso ad alcuni "puristi". D'altro canto, posto che pure Claudio Giacomelli di Fdi non esclude il ricorso a una sorta di primarie per sbrogliare la questione del candidato sindaco del centrodestra a Muggia, si capisce che dopo il cataclisma pandemico nemmeno la politica locale sarà più quella di prima. Ma a chi non sa o non può utilizzare gli strumenti informatici sarà comunque garantito il voto "analogico", con la vecchia scheda cartacea. Quindi occorrerà una sede.Per le primarie di cinque anni fa, fu la sede di Sel in via Dante a ospitare il seggio unico durante l'unica giornata prevista, il 30 gennaio. Quest'anno non solo le giornate saranno due, il 20 e il 21 marzo, ma occorrerà anche trovare un'alternativa al locale di via Dante: il segretario dem locale Massimiliano Micor conferma sin d'ora che «di sicuro la sede Pd è a disposizione», ricordando comunque che «si è ancora gli inizi di un percorso che andrà affrontato collegialmente e risolto entro il 21 febbraio, data in cui si chiuderanno le iscrizioni per le potenziali candidature». Potenziali candidature che per ora non sono soggette a limitazioni. E qui c'è poi una coalizione più eterogenea rispetto a quella che cinque anni fa mise di fronte l'allora vicesindaco Laura Marzi e colei che era l'assessore al bilancio della giunta Nesladek, la dem Valentina Parapat, che beneficiava della "sponsorizzazione" di Ettore Rosato. Come andò a finire è storia.
Muggia, Futura frena e il terzo polo vacilla
Da "Il Piccolo"
sabato, 13 febbraio 2021
Bandelli: «Stimo Tarlao ma per ora non c'è nulla». Poi l'apertura al centrodestra: «Non escludiamo alcuna opzione»
Luigi Putignano
Il terzo polo a Muggia, rispetto a gennaio, ha già perso pezzi importanti. Come Obiettivo Comune, che aveva deciso, comunque, di sciogliersi alla fine del mandato amministrativo che sta per terminare. E come, dicono le ultime indiscrezioni mai smentite, il M5s, ora vicino al centrosinistra. Rimasta in sella all'erigendo terzo polo è rimasta così la lista Meio Muja capitanata da Roberta Tarlao, alla quale di recente, secondo quanto trapelato finora, si è avvicinata la nuova civica Futura, che a Trieste corre da sola con il candidato sindaco Franco Bandelli. Bandelli che ora però, quanto meno ufficialmente, frena. Di fronte alla domanda se ci siano novità per quel che concerne una candidatura comune di Tarlao a sindaco della cittadina rivierasca, evocata più volte, per il "frontman" di Futura, infatti, «è assolutamente prematuro parlare di alleanze, candidature e quant'altro, perché Futura guarda con interesse a tutti i movimenti a Muggia». D'altra parte Tarlao aveva lanciato già tempo un terzo polo di civiche alternative al centrodestra: «Da una parte è così - conferma Bandelli - e io, personalmente, stimo molto Tarlao, ma da qui a dire che c'è in itinere un percorso di alleanza per un terzo polo ce ne passa».Un "ni" spiegabile pure da un interesse ancora forte nei confronti della situazione, a dire il vero alquanto statica, del centrodestra in riviera. «Guardiamo con attenzione anche a chi sarà il candidato del centrodestra, che per ora mi pare latiti. Non è chiaro neppure quanto ufficiale sia la candidatura di Paolo Polidori da parte della stessa Lega». Ma alla fine ci sarà, allora, un terzo polo a Muggia? «Tarlao ha lanciato questa idea - spiega Bandelli - che può essere per noi molto interessante, non ho nessun problema a dirlo visto il nostro essere lista civica a Trieste. Ma che ci sia già un accordo o che ci sia già un discorso sui candidati questo no, lo nego assolutamente». Futura non esclude insomma un contatto con Tarlao ma nemmeno la possibilità di riallacciare col centrodestra. Ipotesi che, sempre per Bandelli, «Futura non ha mai escluso. Forse le esclusioni sono arrivate dall'altra parte. Sono loro che sono settoriali e noi sembriamo appestati».
«La giunta Marzi pensa solo a governare»
Da "Il Piccolo"
venerdì, 12 febbraio 2021
Documento congiunto di sindaco e assessori: «Il clima politico all'interno del centrosinistra non si ripercuote sull'attività»
Luigi Putignano
La crisi politica aperta all'interno della coalizione di centrosinistra a Muggia pare non aver causato movimenti tellurici nella giunta comunale guidata da Laura Marzi. O almeno così affermano gli interessati. I componenti "politici" dell'esecutivo, ossia quelli di derivazione partitica, dal sindaco Laura Marzi, che tra le deleghe ha quella per i rapporti istituzionali, internazionali transfrontalieri, i progetti europei, il porto, la cultura, e l'urbanistica, al vicesindaco Francesco Bussani, titolare dell'assessorato ai lavori pubblici, cura e tutela della città, verde pubblico, viabilità e attività produttive, da Stefano Decolle, che è a capo dell'assessorato alla Polizia locale, turismo e promozione e carnevale, a Laura Litteri, che ha la delega all'ambiente e igiene urbana, e pari opportunità, passando per Roberto Rosca allo sport, protezione civile e associazionismo, hanno spiegato, con una nota congiunta, di essere impegnati nel loro compito come prima della buriana di queste settimane. Anche perché la "querelle" tratta di «questioni esclusivamente politiche - così la comunicazione - che nulla hanno a che spartire con la vita amministrativa». Da piazza Marconi, infatti, fanno sapere che «in alcun modo il clima politico di questo periodo ha ripercussioni sulla fattività dell'operato della squadra di governo muggesana, che continua a collaborare con grande impegno per ottimizzare al meglio anche questi ultimi mesi di fine mandato nei quali portare a termine i propri traguardi condivisi fondamentali per la città». Dal Municipio aggiungono però che, «grazie all'impegno condiviso e alla sinergia d'intenti, la quasi totalità dei punti del programma elettorale è stata raggiunta e gli ultimi progetti saranno conclusi nel breve termine: è il caso, per esempio, del sito Aquario (che dopo mille vicissitudini, fra poco dovrebbe vedere la restituzione di un'area totalmente riqualificata), della Casa delle Associazioni (che per la prima volta offrirà una sede condivisa a diverse realtà muggesane) o della Casetta dell'acqua (che finalmente è riuscita a trovare una soluzione condivisa che la vedrà prestissimo al servizio del centro cittadino)». La giunta Marzi, in conclusione, appare decisa a concentrare i propri sforzi nell'azione amministrativa: «Nella piena consapevolezza del ruolo rivestito - così la nota condivisa da tutti gli effettivi dell'esecutivo - chi governa Muggia sta lasciando, pertanto, in secondo piano la querelle politica per un prossimo futuro, dedicandosi ora invece alle responsabilità di chi ancora per qualche mese è chiamato a guidare la città».Intanto per lunedì prossimo, alle 18 e 30, è stato convocato il Consiglio comunale, il primo dopo la crisi politica innescata dalle candidature. Sarà certamente un banco di prova interessante per saggiare la tenuta dell'amministrazione e interpretarne le reazioni e le eventuali tensioni. Oltre alle due interrogazioni previste, la prima sulla campagna di comunicazione relativa a temi ambientali e alla raccolta differenziata, la seconda sulla ludoteca Fantamondo, la seduta sarà incentrata sull'approvazione del bilancio di previsione 2021-2022 e del programma triennale delle opere pubbliche fino al 2023.
«Ora serve un segnale di unità. Niente assist al centrodestra»
Da "Il Piccolo"
giovedì, 11 febbraio 2021
Giorgio Rossetti, tra i protagonisti del voto del '96 che consegnò la riviera all'altro schieramento, mette in guardia l'attuale maggioranza: «Occhio ai possibili strascichi negativi di una conta»
L'INTERVISTA
È passato un quarto di secolo da quel 1996, anno in cui dopo un periodo politico davvero difficile, contraddistinto da crisi intestine in seno all'allora maggioranza di centrosinistra, Muggia tornò alle urne con una coalizione "di governo" lacerata e divisa tra i sostenitori di due candidati sindaco, uno del Pds e l'altro di Rifondazione: il primo era l'ex europarlamentare del Pci Giorgio Rossetti, il secondo il compianto Sergio Milo. La spaccatura produsse una disfatta che spianò la strada all'allora esordiente Roberto Dipiazza, che spostò gli storici equilibri politici muggesani sul versante del centrodestra. A contestualizzare quanto accaduto allora e ad analizzare quanto va profilandosi ora nel centrosinistra, in vista delle primarie, è lo stesso Rossetti.In tanti sostengono che la "questione Muggia" possa pesare anche sugli equilibri triestini e influenzarli. Che ne pensa?«Non credo, sono semmai i muggesani a paventare il contrario, ossia che siano le questioni triestine a interferire nei loro progetti».Che idea si è fatto della querelle Bussani-Marzi?«Riflette un po' il carattere dei muggesani. Basti pensare che nei sette anni prima delle elezioni del 1996 c'erano state tre crisi di maggioranza e tre elezioni a Muggia. E si capiva a cosa stava andando incontro la sinistra, senza apparentamento tra le due principali forze in campo, Pds e Rifondazione. Il Pds non diede disponibilità. La gente era stufa di queste risse intestine in una sinistra che manteneva comunque la maggioranza assoluta. Quello stesso anno cadde Milo: si trattava di fare una nuova maggioranza. Il resto è storia. Vinse Dipiazza».Quali furono i motivi che portarono alla rottura insanabile?«Rifondazione per fare l'alleanza con il Pds, che proponeva il sottoscritto come candidato, chiedeva per l'uscente Milo il ruolo di vicesindaco. Ma il partito a Muggia non fu assolutamente d'accordo. A quel punto Rifondazione decise di non allearsi con noi e di non votare, e furono quei voti che poi decretarono la vittoria di Dipiazza».Ci sono dei paralleli con quanto sta accadendo oggi?«Oggi ci sono le primarie. Ed è un buon segnale. Mi auguro che si trovi l'intesa e che si faccia una scelta che non sia troppo divisiva. Ma le primarie possono portare degli strascichi. Ecco, se c'è un parallelo lo si può fare con quello che è accaduto in occasione delle primarie a Trieste nel 2016 tra Russo e Cosolini, che portarono a due schieramenti opposti e a una rissa. E anche quella volta, come nel '96, ad avvantaggiarsene fu Dipiazza. Trasmettemmo l'idea di non essere uniti. Oggi occorre trovare una soluzione condivisa per evitare di consegnare Muggia al centrodestra che mi pare alquanto agguerrito».
Muggia, primarie fissate il 20 e 21 marzo
Da "Il Piccolo"
giovedì, 11 febbraio 2021
Il centrosinistra dà il via all'iter per le consultazioni di coalizione. Pronto il comitato dei saggi, candidature entro il 21 febbraio
Luigi Putignano
Comincia a intravedersi la luce in fondo al "tunnel" della questione primarie in riviera. Le date ora ci sono. I contendenti, fino a prova contraria, pure. I partiti e i gruppi della coalizione di centrosinistra, firmatari nei giorni scorsi del documento che ha dato il via libero all'istituto della consultazione popolare di schieramento per salvarne l'unità, hanno diramato infatti un comunicato da cui si evince che «le primarie della coalizione di centrosinistra si svolgeranno il 20 e il 21 marzo, con le modalità che saranno consentite dalle normative vigenti». Nessuna informazione dunque, per ora, sulle modalità che verranno utilizzate, compreso l'eventuale impiego di piattaforme online.Nel documento vengono invece subito indicate alcune specifiche temporali per poter partecipare alle consultazioni: «Entro il 21 febbraio le candidature degli interessati, che si riconosceranno nei valori del centrosinistra, dovranno essere presentate al Comitato dei garanti corredate da 15 firme certificate da un consigliere comunale, con i consiglieri comunali del centrosinistra che saranno a disposizione di tutti, tra le quali la firma del segretario di almeno uno dei partiti che fanno parte della coalizione. Il candidato che risulterà essere il più votato dai cittadini riceverà il sostegno di tutti i partiti della coalizione e sarà il candidato sindaco».Il collegio dei garanti è stato già composto: ne fanno parte Lucia Circo, di Rifondazione, Roberto Rosca, dei Cittadini, e Dejan Tic, di Iv. «Stiamo lavorando in un clima di grande collaborazione - spiegato il segretario del Pd di Muggia Massimiliano Micor - e le tempistiche e le modalità scelte speriamo permettano di spostare, ora, l'attenzione sui programmi e sulla visione futura della nostra città». Contattata, la prima cittadina Laura Marzi preferisce per ora non commentare. In conclusione, se le primarie "s'hanno da fare", bisogna ancora vedere quale sarà la posizione dell'attuale sindaco. Ma ad oggi appare difficile poter immaginare a marzo i volti, nonostante tutto, sorridenti dell'aprile 2016, quando le due contendenti Marzi e Parapat furono immortalate insieme al seggio con le schede pronte per essere imbucate.
Chiavi al re Carnevale: consegna in streaming
Da "Il Piccolo"
mercoledì, 10 febbraio 2021
L'evento trasloca sui social per le norme anti-covid
Quest'anno la tradizionale consegna delle chiavi della città di Muggia da parte del sindaco Laura Marzi al re Carnevale Giovanni Derin, prevista per domani, «si svolgerà nel rispetto delle disposizioni vigenti, avverrà a porte chiuse e sarà trasmessa in streaming sui canali social» dedicati all'evento. L'annuncio è dell'assessore Stefano Decolle. «Lo spirito del Carnevale muggesano - afferma Decolle - è un elemento identitario della nostra comunità e mantenerlo vivo è fondamentale, affinché quella che è una tradizione della città non vada a scemare nel nostro sentire individuale e collettivo».«Il nostro impegno - fa eco il presidente dell'Associazione delle compagnie Mario Vascotto - è costantemente rivolto all'organizzazione di una programmazione che garantisca il più possibile la realizzazione di tutti i tradizionali eventi collegati alla manifestazione». Ed è per questo che l'appuntamento di domenica prossima, alle 13, visibile sui canali Facebook e Youtube del Carneval de Muja, permetterà di condividere un momento di allegria insieme alle compagnie del Carnevale rivierasco.
I punti di vista sulla querelle in atto in riviera dai mondi dell'imprenditoria e dello sport
Da "Il Piccolo"
mercoledì, 10 febbraio 2021
Perplessità e speranze nei pareri illustri sul caso politico
Il dibattito
Tra perplessità e speranze, il dibattito sulla querelle Marzi-Bussani investe pure i muggesani "vip", per nascita o per merito, attivi nello sport e nell'imprenditoria, dalla ristorazione alla grande distribuzione. Sergio Bavazzano, direttore del Montedoro Shopping center, ritiene «corretto fare le primarie, anche se premetto che a mio avviso Bussani politicamente deve ancora crescere. Marzi ha fatto un mandato da sindaco e uno da vicesindaco ed è lei che dovrebbe essere il candidato in grado di esprimere il miglior potenziale per la coalizione di cui fa parte». Fulvio Tomini, ristoratore del noto "Scheriani", si schiera invece totalmente della parte di Bussani, «un giovane che garantisce una proiezione a dieci anni», e per le primarie: «Una scelta giusta. L'unica cosa che lascia un po' perplessi è il periodo. Ma restano una cosa normale in un tempo che non lo è assolutamente». Quanto alle «intromissioni triestine», «in tanti sono intervenuti nella questione senza essersi informati preventivamente».Gino Giani, presidente dello Zaule di Aquilinia, si dice perplesso per quanto sta accadendo: «In questi cinque anni, rispetto agli anni precedenti, c'è stata maggiore attenzione nei confronti della periferia, come è appunto quella in cui opera il sodalizio che presiedo. Certi dissapori andavano risolti in un'altra maniera». Infine anche per Marco Salviato, imprenditore balneare ed ex presidente della Pallacanestro Interclub di Aquilinia, la diatriba «certamente desta perplessità in quanto lascia intendere che in questi anni c'è stato qualcosa che non ha funzionato. Certo non fa bene a livello locale questa instabilità e forse è un bene il fatto che si trovino soluzioni per dirimere i contenziosi. Senza dubbio l'attuale amministrazione ha operato cercando di farlo al meglio, anche se critico molte delle soluzioni adottate».
Muggia, la sfida di Bussani nel silenzio di Marzi
Da "Il Piccolo"
mercoledì, 10 febbraio 2021
Il vicesindaco dem: pronto alle primarie. La prima cittadina in quota Open romperà il ghiaccio entro la prossima settimana
Luigi Putignano
All'indomani dell'incontro serale tra i vertici delle segreterie che ha portato il centrosinistra a scegliere la strada delle primarie per salvare l'unità dello schieramento, resta ben poca voglia di esporsi pubblicamente sulla "querelle" Marzi-Bussani. L'unica certezza è data dalla soddisfazione del Pd per aver blindato la candidatura del suo uomo, il vicesindaco Francesco Bussani appunto. In casa dem ci si sente pronti per l'agone delle primarie, una condizione che traspare dalle parole del segretario locale Massimiliano Micor: «La cosa più importante, quella che mi premeva di più, è che il centro sinistra abbia mantenuto la sua compattezza. Ora dobbiamo lavorare tutti affinché questo passaggio diventi costruttivo per la coalizione», anche perché «qui non ci sono bandierine da mettere ma c'è da lavorare per creare la miglior squadra possibile, è questo il mio unico obiettivo».Anche Bussani, preso atto di quanto deciso, si dice pronto alla sfida (sempre che alla fine ci sia, ma il condizionale resta d'obbligo in questo caso): «Se questa è la strada che si è deciso di percorrere, la affronterò con serenità. Credo che alla fine, nonostante le possibili difficoltà organizzative, chiedere ai cittadini di esprimersi sia il modo migliore di chiudere questa partita. Mi fa comunque piacere che le forze del centrosinistra riconoscano come prioritaria l'unità della coalizione, basata su un programma condiviso». Roberto Rosca dei Cittadini rimarca «la positività dell'incontro di ieri (lunedì) sera», ruotato attorno alla «compattezza della coalizione». Anche Paolo Milazzo, di Articolo 1, si dichiara «soddisfatto dell'accordo raggiunto per il bene della coalizione, con le primarie che rappresentano la scelta migliore», primerie per le quali, tenuto conto delle criticità attuali dovute alla pandemia, «si utilizzeranno soluzioni atte a preservare la tutela della cittadinanza, come l'utilizzo di piattaforme online». Italia Viva per ora non commenta, cosi come Rifondazione comunista. Il sindaco in carica Laura Marzi continua del suo silenzio, ma annuncia che entro la settimana prossima dirà la sua sulla vicenda. L'esponente di Open Antonino Ferraro, che ha partecipato all'incontro, firmatario del documento d'intesa con la coalizione, preferisce a sua volta non rilasciare nessuna dichiarazione: «Nei prossimi giorni ci troveremo come lista ed eventualmente, se ci saranno novità, le comunicheremo». A quel punto, probabilmente, per voce della stessa Marzi.
Difficoltà anche a Muggia
Da "Il Piccolo"
mercoledì, 10 febbraio 2021
GLI EFFETTI DELLE PRECIPITAZIONI DEL MATTINO
Market chiuso fino alle 11
Luigi Putignano
Il maltempo è tornato a imperversare anche su Muggia. Una "bomba d'acqua" che ha portato scompiglio nel centro abitato e nel territorio adiacente alle rive, ha provocato numerosi allagamenti, fortunatamente senza troppe conseguenze. Anche il collegamento marittimo Trieste-Muggia con il Delfino Verde è stato sospeso per un paio d'ore, fino a metà mattinata. In poche ore si è passati da una pioggia violenta, che ha caratterizzato la prima parte della mattinata, alle ampie schiarite, quasi non fosse successo nulla, delle ore a cavallo tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio, per poi ripiombare in una nebbia fitta, non come quella dei giorni scorsi. Tra le attività che hanno dovuto registrare disagi legati alla sfuriata temporalesca anche il primo supermercato che si incontra a Muggia arrivando da Trieste, "Tutto Pepe". «L'allagamento - ha spiegato Katja Mistero, titolare del punto vendita - ha interessato il piazzale del parcheggio. La fortuna ha voluto che noi fossimo presenti e quindi siamo riusciti a sistemare le barriere in tempo, a chiudere il cancello d'ingresso e mettere in sicurezza la merce. Ciò ha permesso di "salvare" tutto ma ha fortemente penalizzato la nostra mattinata lavorativa e di servizio al pubblico, costringendoci a chiudere fino alle 11 circa quando il livello dell'acqua è calato e, di conseguenza, è riuscita a defluire. Purtroppo sta capitando sempre più spesso. Non ci sembrava che il livello della marea fosse tale da portare alla situazione che poi si è verificata. Ci auguriamo che il gestore della rete idrica riesca a risolvere questo problema, a causa del quale ogni volta che piove un po' di più si allaga via Battisti sul lato mare, con l'acqua che investe oltre al supermercato anche le abitazioni vicine».
Il piazzale Alto Adriatico, Molo Balota e la costa: le idee di Iv tra la gente
Da "Il Piccolo"
martedì, 9 febbraio 2021
IL BANCHETTO DI ITALIA VIVA IN PIAZZA della REPUBBLICA
Un banchetto, una piazza centrale (ancorché non la principale) et voilà, si entra nel vivo della campagna elettorale a Muggia: il coordinatore territoriale di Italia Viva Dejan Tic, ha lanciato infatti in questi giorni un banchetto in piazza della Repubblica per incontrare i cittadini della cittadina rivierasca, diversi dei quali, incuriositi, si sono avvicinati per chiedere informazioni e ragguagli. Sono i primi vagiti di una strategia che a breve sarà il leitmotiv di questo strano inverno pre-elettorale muggesano. Per il giovanissimo Tic si è trattato di «un bel momento di confronto e scambio di opinioni sulla Muggia di domani». Si è parlato di tre punti su cui incardinare lo sviluppo della Muggia del 2026. Il primo incentrato sul recupero ambizioso per il piazzale Alto Adriatico, «ad oggi - spiega Tic - luogo ancora troppo poco frequentato dai nostri concittadini e che potrebbe diventare un altro polo interessante per il turismo muggesano». Il secondo porta a nuovo assetto della linea di costa, «per favorire una mobilità sostenibile anche nei periodi non estivi dal centro fino a Lazzaretto, tratto, oggi, ancora troppo pericoloso per le biciclette in alcuni punti». Terzo punto il futuro di Molo Balota, «che potrebbe diventare uno spazio interessante per chi viene da fuori Muggia, diventando ad esempio un'area camper con tanto di servizi igienici».
Patto tra i civici moderati del centrodestra: «Pronti con un nome»
Da "Il Piccolo"
martedì, 9 febbraio 2021
I RAPPRESENTANTI DI OBIETTIVO COMUNE IN PROGETTO FVG
Si è riunito in queste ultime ore il gruppo provinciale di ProgettoFvg per definire la propria strategia in vista delle amministrative. «Stiamo preparando - spiega il coordinatore Giorgio Cecco - quelle che sono per noi le principali linee del programma elettorale da proporre alla coalizione» di centrodestra. E sull'impasse che si respira pure nello stesso schieramento di centrodestra, Cecco si dice sicuro che «presto troveremo la quadra sul miglior candidato per il centrodestra». Un candidato che potrebbe scaturire, Cecco non lo esclude, proprio dal gruppo politico che fa capo all'assessore regionale Sergio Bini: «Stiamo valutando di fare noi una proposta insieme alle altre forze moderate e civiche della coalizione». Per ora, comunque, non trapelano nomi. Intanto il movimento di Bini si sta radicando in riviera con alcune "new entry": «Abbiamo con noi - annuncia Cecco - alcuni membri dell'associazione Obiettivo Comune per Muggia (oggi in Consiglio comunale con Roberta Vlahov, ndr), che è in fase di scioglimento, a quanto rileviamo». Rilevazione esatta, come conferma il presidente della stessa associazione Pino Spagnoletto: «Con il termine del mandato amministrativo, si procederà allo scioglimento di Obiettivo Comune per Muggia».
Muggia, il centrosinistra lancia le primarie
Da "Il Piccolo"
martedì, 9 febbraio 2021
Patto tra tutte le forze dello schieramento per salvare l'unità della coalizione dopo un lungo confronto fino a tarda ora
Luigi Putignano
E primarie furono. Questa è infatti la prospettiva per il centrosinistra in vista delle elezioni amministrative di Muggia. Lo è per il momento. Perché non è escluso che gli scenari possano cambiare ancora, senza il bisogno alla fine di allestire i seggi della consultazione popolare di schieramento tanto cara proprio al centrosinistra.Ma intanto questa è la linea tracciata ieri sera durante l'incontro tra le segreterie politiche della coalizione. Una riunione iniziata attorno alle 19 e terminata dopo le 21, svoltasi, a quanto trapela, in «un clima sereno e collaborativo». È stato a tarda ora il segretario del Pd Massimiliano Micor a rompere gli indugi, annunciando che si è arrivati alla stesura di un documento unitario da parte di tutte le forze politiche in campo, ossia Pd, Articolo 1, Cittadini per Muggia, Italia Viva, Rifondazione comunista e Open Fvg: «Tutte le forze che daranno vita alla coalizione di centrosinistra di Muggia - così il documento - ritengono prioritaria l'unità della coalizione. Avendo registrato che ci sono più candidature, è stato proposto di sottoporre ai concittadini la valutazione su quale sia il miglior candidato ad affrontare la sfida delle amministrative 2021». È stato, inoltre, stabilito che «nei prossimi giorni verranno comunicate le date della consultazione e le modalità nel rispetto delle normative in vigore e della sicurezza di tutti i partecipanti».Ora la palla passa quindi al sindaco Laura Marzi (che continua a non commentare ma annuncia che lo farà nei prossimi giorni e che, alla domanda se il sindaco ha il potere di bloccare questo tipo di consultazioni, ha risposto affermativamente), la quale non è detto non possa decidere di fare alla fine un passo indietro e pronunciare il suo "niet" alle primarie. Ipotesi, secondo indiscrezioni, tutt'altro che remota, con conseguente strada spianata per il candidato dem, il vicesindaco Francesco Bussani. E questo è uno scenario. Ma un altro scenario si può aprire con le eventuali dimissioni di Marzi da prima cittadina, con lo stesso Bussani incaricato di guidare il Comune fino alle elezioni. L'ultima opzione possibile è appunto lo svolgimento delle primarie con l'inedita sfida tra i due contendenti. I dietro le quinte accreditano questa come l'alternativa meno probabile: la frattura tra Marzi e parte della coalizione non appare solo politica, anche se il via libera ieri sera da parte di Open Fvg alle primarie può suggerire pure l'esatto contrario. Anche nel 2016 si andò alle primarie, e a contendersi il ruolo di candidato ufficiale del centrosinistra furono l'allora vicesindaco Marzi e l'allora assessore al bilancio della giunta Nesladek in quota Pd Valentina Parapat: fu Marzi a spuntarla, con 196 preferenze contro le 167 della sfidante dem su 363 schede totali. Anche in quell'occasione fu una sfida tra esponenti della stessa giunta, una sorta di Davide-Marzi contro Golia-Parapat. Per ora, intanto, bocche cucite da parte di tutti. Resta il "già detto": l'assessore Pd Stefano Decolle, ad esempio, una decina di giorni fa, auspicando un ricompattamento del centrosinistra muggesano, aveva detto no alle primarie anche, ma non solo, per le possibili complicazioni legate alla pandemia in corso.
Muggia, il servizio civile tra i libri «Un'esperienza unica che rifarei»
Da "Il Piccolo"
lunedì, 8 febbraio 2021
Riaperto il bando per il progetto di Informagiovani in Biblioteca. Il 15 il termine per le domande
Formazione
Luigi Putignano
A Muggia saranno quattro i giovani dai 18 ai 28 anni che, attraverso una selezione, potranno effettuare Il servizio civile universale, della durata di 12 mesi per un impegno di 1145 ore articolato su 25 ore settimanali, e che riceveranno un riconoscimento economico mensile di 439, 50 euro. Il progetto di Arci Servizio Civile, che si chiama "Per i giovani di Muggia" intende costruire un sistema di servizi integrati per i giovani. Sarà lunedì 15 febbraio la data ultima per consegnare le domande di partecipazione. Intanto, hanno da poco terminato il loro percorso Stefano Cattonar, Mikel Nika, Chiara Benvenuto e Matilda Grison, che hanno partecipato al progetto "Muggia giovane 2" in questo complesso 2020, che aveva tra le finalità quella di creare nella sede della biblioteca comunale una postazione base dell'informagiovani, sviluppando un percorso di cittadinanza attiva e di protagonismo giovanile che si è poi concretizzato anche nella creazione di una pagina Facebook . «A questi ragazzi - dice il sindaco Laura Marzi - va il mio ringraziamento per aver dimostrato di avere la voglia di mettersi in gioco con impegno civico».«L'obiettivo del progetto - evidenzia l'assessore alle politiche sociali, Luca Gandini - è in primis quello di lasciare un segno positivo nella vita dei ragazzi coinvolti». Segni che traspaiono dalla diretta testimonianza dei ragazzi. Per Stefano «è stata di certo un'esperienza formativa da più punti di vista. Ho avuto modo di confrontarmi con una realtà lavorativa di cui spesso non si conoscono i meccanismi e con dei ragazzi con cui abbiamo condiviso un percorso non sempre facile, anche a causa delle restrizioni dovute al Covid, ma che ci lascerà di certo un ricordo indimenticabile». Entusiasta dell'esperienza anche Matilda: «Quando ho saputo che c'era un progetto del servizio civile in cui si doveva lavorare in una biblioteca, ho colto la palla al balzo e ho fatto domanda. Speravo che fosse davvero un'esperienza unica finché la pandemia mi ha stravolto tutto. Se ci fosse la possibilità di rifarla, la rifarei senza pensarci due volte e con i miei stessi colleghi». Per Chiara «è stato un percorso che mi ha permesso di acquisire le prime competenze in ambito lavorativo e di interagire con molti dipendenti della pubblica amministrazione. Tuttavia ci sono alcune cose da migliorare, soprattutto per quanto riguarda l'informagiovani di Muggia. Nel complesso è un'esperienza che consiglierei anche ad altri miei coetanei». Infine per Mikel «è stata una ventata di aria fresca, che mi ha permesso di conoscere più a fondo i retroscena di Muggia. Mi dispiace solamente che questa pandemia abbia gravato molto su questa esperienza, rendendola più monca a causa delle limitazioni. Se fosse possibile non mi dispiacerebbe affatto ripetere tale esperienza».
"Più autobus per le scuole". Confronto in Consiglio
Da "Il Piccolo"
domenica, 7 febbraio 2021
A Muggia si apre il dibattito politico sulla gestione del trasporto pubblico che porta gli studenti delle superiori da e verso le scuole di Trieste. A farsi portavoce della questione è il consigliere comunale ex dem, Marco Finocchiaro, che ha firmato una risoluzione che domani verrà discussa durante la riunione delle commissioni consiliari permanenti congiunte. Il documento pone al centro la necessità di potenziare il trasporto scolastico sulla direttrice Muggia-Trieste. Secondo Finocchiaro «i nostri ragazzi che vanno alle superiori a Trieste trascorrono dalle 2 alle 3 ore giornaliere nei tragitti casa-scuola, con tempi che vengono sottratti allo studio e a tutte le attività quali sport, corsi post scolatici e tempo libero. Quasi tutti gli studenti muggesani utilizzano infatti dai due ai tre bus per i percorsi casa scuola. Più della metà dei giovani muggesani di età compresa tra i 15 e 29 anni, che, stando ai dati del 2019, sono 1.512, frequenta istituti secondari di secondo grado, scuole di avviamento professionale e facoltà universitarie».
Da Zaule a Chiampore lavori al manto stradale
Da "Il Piccolo"
domenica, 7 febbraio 2021
Luigi Putignano
Proseguono a Muggia gli interventi manutentivi di alcuni tratti stradali situati in vari punti del territorio comunale. A Borgo San Cristoforo, l'asfalto risultava particolarmente scivoloso e sdrucciolevole in caso di pioggia, per cui si è reso necessario intervenire per il rifacimento del manto stradale di alcuni tratti con materiale antiscivolo. «Sono opere necessarie non solo in termini di manutenzione e miglioria del territorio, ma anche sul piano della sicurezza», evidenzia l'assessore ai Lavori pubblici del Comune, Francesco Bussani. «Si tratta - prosegue - di un intervento particolarmente atteso dai nostri concittadini, che finalmente, dopo il lavoro progettuale e preparatorio fatto, ora possono vedere una risposta concreta. Una risposta che non coinvolgerà solo Borgo San Cristoforo». Infatti, dalle verifiche tecniche eseguite, è emersa la necessità di procedere al rifacimento completo del marciapiede in via di Zaule (lato monte) nel tratto compreso tra l'accesso veicolare alla scuola "Loreti" e l'accesso al piazzale del palasport di Aquilinia. «Questa - ha rimarcato Bussani - è un'area frequentata soprattutto da giovani e famiglie, che necessitava di un intervento a tutto vantaggio della sicurezza dei pedoni e, non da meno, del decoro urbano». Previsti, inoltre, una serie di ulteriori lavori tra i quali la realizzazione di un tratto di marciapiede sul lato della scuola in direzione monte, e il ripristino dell'asfalto in un tratto di strada di Aquilinia. Infine, anche Chiampore sarà interessata del rifacimento della pavimentazione vicino allo slargo di pertinenza comunale sito in strada per Chiampore, di fronte all'accesso allo stradello C di Zindis. Sarà la ditta messinese Mazzeo Giuseppe, con sede operativa a Pradamano (Udine), che, per una spesa complessiva di 48.190 euro, effettuerà tutti gli interventi.
Marzi o Bussani a Muggia, vertice chiave
Da "Il Piccolo"
domenica, 7 febbraio 2021
Domani il centrosinistra attorno a un tavolo per trovare la sintesi sulla candidatura a sindaco. «Senza accordo, primarie»
Luigi Putignano
Ancora in stallo, a Muggia, la questione del futuro candidato sindaco unitario della coalizione di centro sinistra. Tutto è rinviato all'incontro di domani, che si sarebbe dovuto tenere ieri. Tra i temi all'ordine del giorno, certo e preminente sarà quello relativo al nodo primarie, non ancora sciolto. Non c'è dialogo, per ora, tra le parti. Marzi sceglie ancora la via del silenzio, il Pd locale cerca di capire cosa vuole Open ma non accetta intromissioni dal capoluogo regionale su una questione che, per il circolo dem, è squisitamente muggesana. E il Pd provinciale pare non voler forzare la mano, conscio probabilmente della forte identità che i muggesani non vogliono sia messa in discussione: «Posto che sarà la coalizione a decidere il percorso migliore - ha spiegato la segretaria provinciale dem, Laura Famulari - per il Pd le primarie restano valide come strumento se altre soluzioni non si trovano», anche se «noi non le vorremmo. Ma, se non si dovesse trovare una soluzione, chiedere agli elettori di esprimersi resta un'opzione che il Pd non può non considerare per uscire dalla situazione di stallo attuale». Domani, per il segretario dem locale, Massimiliano Micor, occorrerà «concludere il percorso e capire definitivamente cosa vuole fare Open» perché «la posizione degli altri è chiarissima». Altri che, per ora, sarebbero Italia Viva, i Cittadini - che vedono nella candidatura di Bussani un'opportunità per allargare la coalizione - e Rifondazione comunista. Dejan Tic, coordinatore territoriale per Muggia di Italia Viva, ha rimarcato che «la prima scelta per noi rimane quella di trovare un accordo politico unitario. È chiaro che se non si riuscisse a raggiungere una soluzione, si aprirebbe l'ipotesi delle primarie, ad oggi lo strumento democratico più efficace per far scegliere agli elettori di centrosinistra il candidato sindaco della coalizione». Per Fulvio Zupin di Rifondazione comunista Muggia, serve «mettere in piedi una coalizione forte che abbia delle chance di vittoria contro il centrodestra. Bisogna parlarsi e trovare la quadra per il bene della città. Se necessarie, ben vengano le primarie».
Dialogo a Muggia tra Pd e M5s con il caso Marzi-Bussani aperto
Da "Il Piccolo"
sabato, 6 febbraio 2021
I Cinque stelle erano dati vicini al terzo polo di Tarlao e Bandelli. Romano: «Decideranno gli attivisti». Il dem Micor: «Si può parlare»
Le manovre
Luigi Putignano
Grandi manovre nel centrosinistra muggesano. Non solo per cercare di ricompattare le fila, alla luce della possibile doppia candidatura tra il sindaco Laura Marzi per Open e il suo vice Francesco Bussani per il Pd, ma anche per allargare le alleanze. Di sorprese se ne profilano ancora molte. Una di queste parla di un M5s interessato a far parte della coalizione. Il "la" lo ha dato nelle ultime ore l'esponente locale di Rifondazione Comunista Fulvio Zupin: «Il M5s, probabilmente, a Muggia entrerà in coalizione con noi», ha detto, pur precisando che «non è niente di deciso, ma pare che sarà così». Una novità che rimescola le carte, soprattutto nell'erigendo terzo polo, già orfano di Obiettivo Comune per Muggia, che ha deciso di non correre alle amministrative, ma sostituito subito da Futura di Franco Bandelli, Ferruccio Saro e Roberto De Gioia: lo smarcarsi dei pentastellati da un'eventuale alleanza con Roberta Tarlao di Meio Muja va a ridurre di fatto la consistenza dell'ipotetico terzo polo in maniera importante, in quanto l'allora candidato sindaco dei Cinque stelle Emanuele Romano, alle amministrative del 2016, senza l'appoggio di nessuna altra lista, aveva raccolto ben 790 voti, pari all'11,27% del totale, mentre la stessa Tarlao si era fermata a 538 preferenze, preceduta anche da Roberta Vlahov di Obiettivo Comune, corteggiata ora dalla Lega. Intanto gli interessati, come da prassi, glissano e non confermano: «Con gli attivisti - riferisce Romano - stiamo lavorando sui temi che per noi sono imprescindibili. E su questi ci confronteremo, aprendo a chi li condivide. Poi spetterà agli attivisti decidere».Dal segretario dem Massimiliano Micor arriva in parallelo la «disponibilità a sedersi attorno a un tavolo per discuterne» anche se «per ora non c'è nulla». D'altro canto dal capoluogo non si sono indicazioni: Paolo Menis, riferimento triestino del M5s, sollecitato a gennaio sulle questioni muggesane, aveva sottolineato l'assioma che «a Trieste pensiamo solo a Trieste, a Muggia è Romano che se ne occupa», lasciando campo libero all'attuale consigliere comunale in carica.Tornando alle delicate questioni interne in seno alla coalizione di centrosinistra - vedi appunto la "querelle" Bussani-Marzi - l'esperto Zupin, nel ruolo di mediatore tra le parti, ammette che «sembra che entrambi i fronti non cerchino il dialogo. La sindaca Marzi si è trincerata in un silenzio incomprensibile, e il Pd a sua volta non mi pare cerchi il confronto a tutti i costi».
Un crocifisso di quattro metri sopra il mare a Muggia Vecchia
Da "Il Piccolo"
venerdì, 5 febbraio 2021
Il monumento in bronzo troverà posto entro l'estate nel piazzale della basilica. Di notte verrà illuminato. Dominerà il golfo e sarà visibile pure da Trieste
Luigi Putignano
Entro l'estate a Muggia Vecchia, nello spiazzo antistante l'antica basilica, troverà posto un nuovo monumento in bronzo: un Cristo crocefisso ottenuto da un calco originale dell'artista Nino Spagnoli - noto per le sue opere disseminate a Trieste, tra cui le statue di Joyce, Svevo e Saba in centro, la cosiddetta Mula di Trieste a Barcola - e donato dallo stesso scultore alla parrocchia di Muggia Vecchia.Il calco è stato fatto restaurare dal Rotary Club Trieste Alto Adriatico, che ha finanziato e seguito anche la fusione della statua bronzea, completata a dicembre 2020, statua che in questi giorni è possibile ammirare nel Duomo della cittadina rivierasca, dove resterà in attesa della ricezione delle autorizzazioni necessarie all'installazione sul belvedere della storica località collinare. «L'idea risale a un paio di anni fa», spiega don Andrea Destradi: «Alla fine dei lavori avremo un monumento alto circa quattro metri». Il grande crocefisso dominerà il mare sulla baia di Muggia e guarderà verso Trieste proprio di fronte al santuario di Monte Grisa. Quindi, una volta posizionato, il monumento sarà visibile da Trieste. Inoltre, la posizione nello spiazzo davanti alla basilica permetterà anche lo svolgimento di funzioni religiose all'aperto. La croce su cui sarà posizionata la statua bronzea molto probabilmente sarà realizzata in acciaio corten, in grado di proteggersi dalla corrosione mediante la formazione di una patina superficiale cosiddetta "compatta passivante", costituita dagli ossidi dei suoi stessi elementi di lega, tale da impedire il progressivo estendersi della corrosione. Una volta assemblata sulla croce, la statua sarà posizionata su un basamento che sarà realizzato o in calcestruzzo lavorato o in pietra bianca di Aurisina. Il monumento, infine, sarà illuminato con un apposito e particolare effetto per poter essere apprezzato anche nelle ore notturne non solo da chi si troverà nei pressi della basilica ma anche da coloro che saranno dall'altra parte del golfo di Trieste. Le parti progettuali architettoniche degli elementi che compongono il monumento, come il suo inquadramento urbanistico e pure autorizzativo, sono attualmente curate dall'architetto Marcello Papa, che ha progettato e diretto il recente restauro della basilica stessa. L'approvazione del progetto dovrebbe avvenire entro il mese di febbraio. Quindi, se non ci saranno intoppi, la realizzazione del monumento inizierà in primavera per concludersi tra maggio e giugno.
Riaprono i musei della riviera dopo il test delle visite online
Da "Il Piccolo"
giovedì, 4 febbraio 2021
L'offerta museale
Da ieri il museo d'arte moderna Ugo Carà ha riaperto le porte al pubblico con nuovi orari, nel rispetto delle linee guida per contenere il rischio epidemiologico nei musei e nei luoghi della cultura, mentre domani sarà la volta del Civico museo archeologico. La prima novità è rappresentata appunto dal cambio degli orari di apertura al pubblico dei due musei che, nel rispetto delle nuove indicazioni nazionali, accoglieranno il pubblico solo nei giorni feriali. Nello specifico il Carà sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 19, mentre il Civico museo archeologico sarà aperto il venerdì pomeriggio, sempre dalle 17 alle 19. Inoltre, per garantire il distanziamento interpersonale dell'utenza, potranno accedere contemporaneamente al Carà 18 visitatori e al museo archeologico 12.Intanto è stata prorogata fino a venerdì 26 febbraio, presso gli spazi dello stesso Carà di Muggia, la mostra "Aquila & Aquilotti - storie di uomini e petrolio", che, a causa della chiusura dal 2 gennaio scorso è possibile visitare virtualmente con un suggestivo tour a 360 gradi, a opera di Antonio Giacomin di fluido.it, e che in un mese ha totalizzato 350 visitatori, per l'80% collegati dall'Italia e il resto diviso fra Canada, Usa, Francia, Paesi Bassi e Croazia, con una media di 11 visitatori al giorno. Ora l'esposizione è riaperta anche "fisicamente" per poter fruire dal vivo dei suggestivi disegni originali del costruendo borgo di Aquilinia e delle due stazioni Rogers, sempre in riva al mare, con quella all'altezza della pineta di Barcola che ancora oggi è utilizzata come stazione di servizio, oppure dei preziosi disegni originali dello stesso Ernesto Nathan Rogers, prestito dell'Archivio generale del Comune di Trieste, o ancora di molti brani tratti da "Memorie di un fumatore" di Stellio Mattioni, in cui lo scrittore triestino raccontava la vita aziendale nel suo consueto tono caustico e graffiante. E parte in parallelo l'iniziativa "Dal caveau", al fine di valorizzare la "Donazione Carà": sarà esposta a rotazione una selezione di opere scelte dalla collezione che il maestro ha voluto donare nel 2002 al Comune di Muggia. Per inaugurare tale iniziativa si è pensato di esporre due importanti bassorilievi bronzei, "Il castigo delle vergini" del 1949 e la "Centaura" del 1950. «Attendevamo con ansia la riapertura dei musei - così la prima cittadina Laura Marzi - perché rappresenta un primo piccolo passo verso il riappropriarci di tutte le nostre abitudini, tra le quali anche quella di poter godere degli spazi culturali dal vivo» . È proprio «per poter continuare a offrire l'opportunità di visitare questi contenitori culturali» che, spiega sempre Marzi, «abbiamo sfruttato le nuove tecnologie, che ci hanno permesso di proporre le visite virtuali di mostre di successo come quella con la quale abbiamo chiuso anzitempo e con cui riapriamo le visite in presenza, "Aquila e aquilotti" appunto, mostra che ci ha dato, anche nei pochissimi giorni nei quali è stato possibile visitarla, grandi soddisfazioni in termini di gradimento del pubblico».
Verso le primarie per sbloccare lo scontro interno
Da "Il Piccolo"
giovedì, 4 febbraio 2021
Il centrosinistra
Il Pd muggesano, con l'accordo della federazione provinciale, pare avviato verso la scelta delle primarie. Un accordo in questo senso potrebbe essere raggiunto e ufficializzato nel fine settimana o all'inizio della prossima, salvo ripensamenti. Non si tratta di una scelta pacificatrice. Al contrario, è la presa d'atto che i gruppi che sostengono la sindaca uscente e lo sfidante (nei confronti del quale si stanno posizionando anche alcuni dei maggiorenti provinciali) rimangono su posizioni inconciliabili. L'annuncio delle primarie potrebbe, però, convincere il primo cittadino a non riproporre la propria candidatura. Lo stallo dovrebbe, in un modo o nell'altro, concludersi -dicono dal Pd - rapidamente.
Muggia, Futura nel terzo polo. A destra spuntano nuovi nomi
Da "Il Piccolo"
giovedì, 4 febbraio 2021
Bandelli, Saro e De Gioia in stretto contatto con la leader di Meio Muja Tarlao. Sul tavolo del centrodestra, in alternativa a Polidori, le ipotesi Delconte e Vlahov
Luigi Putignano
Continuano le fibrillazioni nel mondo politico muggesano, all'interno del quale cominciano a delinearsi nettamente gli scenari da qui alla data delle elezioni. Tutto è partito con la spaccatura del centrosinistra, cui si è affiancata l'indecisione del centrodestra nell'appoggiare l'unico, sinora, candidato ufficiale della coalizione, Paolo Polidori. Ora si staglia una nuova "creatura", ossia quel terzo polo civico che dovrebbe raccogliere in sé quelle espressioni che nella scorsa tornata elettorale avevano deciso di correre da sole con un proprio candidato. Parliamo del M5S di Emanuele Romano, la civica Orizzonti Comuni per Muggia di Roberta Vlahov, e Meio Muja di Roberta Tarlao, tutti oggi in Consiglio comunale. È sulla candidatura di quest'ultima che nelle scorse ore pare essersi concentrata l'attenzione di uno dei nuovi componenti di questo terzo polo. Parliamo del movimento Futura di De Gioia, Saro e Bandelli, con quest'ultimo che aveva lasciato trapelare che il candidato sindaco della cittadina rivierasca sarebbe stata una donna muggesana. E le voci si sono fatte sempre più insistenti, appunto, sulla Tarlao, che dopo aver confermato che «Trieste futura ha manifestato interesse a entrare in questo polo civico», si è lasciata andare a un «non nascondo che il mio nome è uscito tra le possibili candidate». In un certo senso una conferma alla vox populi di questi giorni. Intanto per il costituendo terzo polo c'è da segnalare la prima defezione, quella di Orizzonti Comuni per Muggia, giunta per voce del suo presidente, Pino Spagnoletto, che ha dichiarato che l'associazione «non si presenterà alla prossima tornata elettorale». Ma il dado è tratto e il terzo polo ci sarà. Quanto al centrodestra, Polidori, secondo indiscrezioni, pare essere in attesa di qualcuno che gli subentri nel ruolo di candidato. E, sempre secondo indiscrezioni, cominciano a trapelare i primi nomi. Il primo è proprio quello di Roberta Vlahov, "orfana" dell'associazione di Spagnoletto, che però smentisce, confermando di «essere stata contattata sia dalla Lega che da Fratelli d'Italia a ottobre dello scorso anno». Vlahov a supporto del suo attuale disimpegno parla della nuova carica sindacale: «A fine 2020 sono stata nominata, da Roma, segretario generale di Ugl per il Fvg. Ritengo sia doveroso dare risposte ai cittadini che non hanno certezze sul futuro delle loro famiglie». Ma le voci sulla sua candidatura rimangono comunque insistenti. Altro nome che gira tra i ben informati è quello dell'attuale consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Nicola Delconte. Lui glissa: «Parlare dei nomi mi interessa ben poco. Attendo da tutte le forze di centrodestra un reale confronto sui programmi. Solo dopo faremo un nome che dovrà essere di tutta la coalizione». Ma non smentisce. Tra tante incertezze, l'unica certezza a oggi è che il nome di Polidori, finora saldamente unico candidato della coalizione, comincia a vacillare. Infine nel centrosinistra permane la frattura tra i pro- Marzi e i pro-Bussani. Pare che dalla rottura non ci sia stato nessun confronto, auspicato da più parti: «In questo momento - così Marzi - i miei confronti sono relativi alla gestione dell'attuale mandato». Dal Pd il segretario Micor conferma di non essersi rapportato con il sindaco uscente: «La prossima settimana abbiamo un incontro dove concluderemo il percorso e capiremo cosa vuole fare Open, perché di questo si parla, in quanto la posizione degli altri è chiarissima. Poi andremo dalla Marzi, che per ora tace».
«Porta a porta decisivo per far entrare Muggia fra i comuni virtuosi»
Da "Il Piccolo"
mercoledì, 3 febbraio 2021
L'assessore Litteri replica alle polemiche
Luigi Putignano
«La scelta di passare al porta a porta non è stata una decisione presa a cuor leggero ma è stata il risultato di un'attenta valutazione su quale fosse il metodo giusto per garantire un incremento della raccolta differenziata dei rifiuti a Muggia». L'assessore all'Ambiente Laura Litteri replica alle polemiche che, in riviera, si trascinano da tempo: «È stata una scelta convinta, pur nella consapevolezza che avrebbe comportato inizialmente forti malumori nella maggior parte dei cittadini, come avvenuto in tutti i comuni nei quali si è attuato questo passaggio». Ma i risultati, come spiega la stessa Litteri, si sono visti subito: «Già dopo il primo mese la percentuale è passata dal 49% al 69%. Quanto ai costi, se con il porta a porta crescono quelli del servizio, diminuiscono invece quelli di smaltimento. Nel 2017 avevamo prodotto nel nostro comune 7.830 tonnellate di rifiuti, dei quali 4.030 di indifferenziato, pari al 51%, e lo smaltimento ci era costato 686 mila euro», mentre «nel 2019 abbiamo prodotto 6.160 tonnellate di rifiuti, registrando un ottimo -22%, di cui 1.920 tonnellate di indifferenziata, pari al 31%, e abbiamo speso 366 mila euro per lo smaltimento. Quindi molto meno che nel 2017». Un risparmio che, però, come detto in premessa, è stato assorbito dal costo del servizio, più alto, ovviamente. «Complessivamente questa compensazione ha fatto sì che non ci fosse, nel complesso, un aumento della Tari. Ma grazie a quanto è stato implementato siamo entrati nel novero dei comuni virtuosi». A proposito infine della redazione del Pef del servizio di asporto dei rifiuti e spazzamento, non più redatto dal Comune ma dall'Agenzia regionale sui sistemi idrici e sui rifiuti (Ausir), «noi - specifica Litteri - ne abbiamo solo preso atto, non potendo fare altro. I costi della Net non sono assolutamente aumentati dal 2019 al 2020. Quello che è cambiato è il calcolo fatto dall'Ausir, che ha imputato al nostro Comune 92 mila euro in più».
Un triumvirato italo-spagnolo guida il Cantiere San Rocco
Da "Il Piccolo"
mercoledì, 3 febbraio 2021
Una combinazione familiare Gobbi Benelli e Balaguer ha rilevato il sito dal gruppo Filippetti. Obiettivo: non solo nautica ma anche trasporti industriali
Massimo Greco
Il Cantiere San Rocco, il vecchio Felzsegi inaugurato nel 1941, compie 80 anni con la nuova proprietà che l'estate scorsa ha rilevato dal gruppo marchigiano Filippetti il 100% dello storico "squero" alle porte di Muggia provenendo da Trieste. La combinazione familiare italo-spagnola Gobbi Benelli e Balaguer punta a rilanciare area e servizio, con l'obiettivo di non limitare l'attività al rimessaggio e al refitting, ma di aprirla a nuove iniziative navalmeccaniche legate - per esempio - al trasporto industriale. C'è un piano di rafforzamento che prevede una prima fase di investimenti pari a 5 milioni di euro: la nuova compagine, che in un primo tempo si era orientata sul versante tirrenico, ha poi scommesso sulle potenzialità alto-adriatiche. Al vertice della società i fratelli Nillson (in passato direttore della Baglietto) e Dunya Gobbi Benelli, che incrociano radici tosco-marchigiane e valenciane, insieme al consorte della signora, l'alicantino Juan Josè Balaguer Mora. Alle spalle una tradizione "dinastica" di conoscenze nautiche, perché il padre dei fratelli, Luciano, era a sua volta ingegnere navale. L'avvicinamento allo stabilimento muggesano è risultato graduale, in quanto - spiega Dunya - già nel 2017 era stato acquisito il 24% del cantiere. L'area racconta di 40.000 metri quadrati scoperti, 4000 mq coperti, 300 posti a terra, con una dotazione di travel lift da 160 tonnellate, gru da 22 t, carrelloni da 60 e 120 t. Servizio continuativo - puntualizza una guida aziendale - garantito 360 giorni/anno. Al momento San Rocco international shipyard, la nuova denominazione del cantiere, opera con 10 addetti diretti, muovendo però un ampio indotto-tecnico-professionale.Tra i collaboratori la NavalHead, studio professionale nella triestina corso Italia, nel quale lavorano otto professionisti. Il fondatore è l'ingegnere di origine tarantina, Andrea Agrusta. Il profilo presenta le più interessanti realizzazioni nautiche commissionate da Maori, Alfastreet, San Lorenzo, Europa group. Prevale il mare, ma non si disdegnano le acque interne. Un buon cliente di NavalHead è il cantiere fanese Dominator, oggi proprietà austriaca rappresentata da Angela Pernsteiner. E qui convergono le narrazioni di San Rocco e di corso Italia, perché uno dei campioni di Dominator - 28M Ilumen My Zalanka - è stato progettato da NavalHead: quando l'armatore, il cui nome è avvolto da riservatezza, ha dovuto intervenire sul suo yacht, ha scelto il San Rocco come "ricovero". Una bella immagine sulla riviera muggesana.
La Lista Stener tiene le distanze dal terzo polo
Da "Il Piccolo"
martedì, 2 febbraio 2021
La civica accusata di aver fatto perdere il centrodestra nel 2016 ribadisce la sua indipendenza e replica: «Allora fu colpa di Fi che non volle il nostro simbolo»
Luigi Putignano
In questi giorni densi di dichiarazioni al vetriolo, tra alleanze disattese e indecisioni in vista del voto amministrativo di Muggia, c'è una formazione che si mostra già sicura del suo percorso. È la lista civica di Marco Stener, che si dice contrario, riferendosi al terzo polo in via di costituzione, a «improbabili poli civici che mirano a conservare parrocchiette», e "reo", cinque anni fa, a detta dell'allora coalizione di centrodestra, di aver consegnato, con il suo "ribaltone", la riviera al centrosinistra (che per la cronaca era in sella già da dieci anni). Oggi Stener calza il ruolo di mina vagante, da indipendente, in uno scacchiere politico locale che stenta a definirsi. «Mina sì, ma non vagante. Ben mirata, invece», si affretta a sottolineare Stener, ripercorrendo quanto accaduto la scorsa tornata elettorale. «All'epoca - racconta - fu fin troppo facile far ricadere la responsabilità della sconfitta del centrodestra su di me». Invece, sostiene ancora Stener, «quella responsabilità fu tutta del vertice del coordinamento regionale di Fi che, tradendo i patti concordati a Roma e poi nel gruppo regionale del partito, a due settimane dalla presentazione delle liste rifiutò la presenza del simbolo "Lista Stener - Rivolta" nella coalizione, barattandola con dieci candidati. Poi buttò sul tavolo proposte "al ribasso" di candidature, fino a due, nella "Lista Dipiazza - Muggia" a qualche giorno dalla presentazione. A quel punto, per non scomparire indecorosamente nel buio profondo dei riempi-lista, come accadde ad altre civiche con spreco di valide risorse umane, decidemmo di metterci in campo indipendentemente». Così Stener racconta insomma la propria "verità" a proposito di quell'arroventato 2016, rincarando la dose: «Dietro una sbandierata "unità" del centrodestra c'era il nulla, ogni gruppo si mosse in realtà in maniera autonoma».
Muggia, Bassa Poropat chiama Marzi e Bussani alla responsabilità
Da "Il Piccolo"
martedì, 2 febbraio 2021
L'ex presidente della Provincia invoca la ricomposizione del centrosinistra nella scelta del candidato sindaco
Lilli Goriup
Maria Teresa Bassa Poropat interviene in prima persona sul caos esploso nel centrosinistra a Muggia. La coordinatrice del movimento civico dei Cittadini, già presidente della Provincia, respinge l'ipotesi primarie e auspica che il sindaco uscente Laura Marzi e il suo vice Francesco Bussani se la vedano, per così dire, tra di loro, nella scelta del candidato dello schieramento in vista delle prossime amministrative. Marzi continua a non commentare, mentre Bussani replica a Poropat: «Riduttivo limitare la questione a una disputa tra due persone». Poropat, dal canto suo, definisce «una sorpresa anche per le segreterie provinciali» la spaccatura sul nome del candidato sindaco e si chiede in base a che cosa si possa propendere per l'uno invece che per l'altro, in assenza di programmi elettorali espliciti. «Invito i due contendenti, che conosco e stimo parimenti, a trovare una soluzione all'interno di un confronto programmatico costruttivo, onde evitare una pericolosa e inspiegabile spaccatura del centrosinistra a Muggia», afferma l'ex presidente della Provincia: «Il richiamo al senso di responsabilità in questo momento non è un esercizio retorico. Io non faccio il tifo per l'uno o per l'altro. Mi limito a registrare la delusione dell'elettorato e il fatto che raramente un sindaco uscente non viene riconfermato, a meno che non sia successo un patatrac. Se c'è cambio, che sia motivato pubblicamente». Secondo Poropat «l'accento sull'autonomia decisionale dei territori, a proposito di chi debba amministrarli, è condivisibile in situazioni di normalità. Ma durante una pandemia deve prevalere il senso di unità. Chiedo ai protagonisti di valutare non quale sia il candidato migliore in assoluto né la forza politica preponderante, bensì chi saprà affrontare con efficacia ed efficienza le difficili sfide e le straordinarie opportunità che attendono Muggia nei prossimi anni. Ho governato per due mandati consecutivi la Provincia di Trieste con tutte le forze del centrosinistra, da Rifondazione e Sel fino alla lista civica dei Cittadini. Oggi sono del parere che la decisione finale spetti a Marzi e Bussani. Mi sembra inopportuna la strada delle primarie, in piena pandemia». «Comprendo le finalità di Poropat e la ringrazio - così Bussani - ma trovo riduttivo limitare la cosa a una disputa tra due persone perché, se così fosse stato, una soluzione si sarebbe già trovata. Lasciar passare questa tesi non sarebbe rispettoso nei confronti di tutti coloro che hanno partecipato alle numerose riunioni tenutesi sull'argomento negli ultimi quattro mesi. Mi viene il sospetto che le informazioni in possesso di Poropat non siano arrivate da chi a quelle riunioni ha partecipato. Il tema non è personale, ma di percorso politico».
«Muggia? È la brutta copia del teatrino della politica»
Da "Il Piccolo"
lunedì, 1 febbraio 2021
Italia Viva insiste su Bussani chiedendo di aprire un tavolo di confronto del centrosinistra. Tic: «Serve un programma credibile e molto ambizioso»
«Sembra quasi che Muggia voglia diventare la brutta copia del teatrino nazionale della politica». Parole forti quelle usate da Alessandro Perelli, presidente dell'Associazione socialisti liberali triestini, che ha voluto dire la sua sulla "questione muggesana" , polemica che a quanto pare, ha travalicato ampiamente l'Ospo in direzione di Trieste. «Si privilegia - ha proseguito Perelli - lo scontro degli schieramenti politici invece di pensare ai problemi della città. E all'interno dei due schieramenti opposti, prevale la logica dei candidati sindaci di partito, che dividono anziché unire» . Poi un'accusa diretta al Pd rivierasco: «Dopo aver fatto fuori politicamente l'attuale sindaco, alla quale va dato atto di un impegno concreto per la città, il Pd e i suoi satelliti copiano il centrodestra scegliendo un candidato di bandiera apprezzato dai militanti ma che lascia perplessi i muggesani». Tra i "satelliti" , come li ha chiamati Perelli, c'è anche Italia Viva, il cui coordinatore territoriale di Muggia, Dejan Tic, espressosi nei giorni scorsi per la candidatura di Bussani, «auspica la prosecuzione del tavolo di confronto sui temi e sul programma elettorale che si andrà a comporre per la coalizione di centrosinistra, a prescindere che il candidato sia uno solo oppure più di uno. Noi rimaniamo fermamente convinti - ha proseguito Tic - che la vera chiave per vincere contro il centrodestra sia quella di proporre un programma credibile e ambizioso. Come coordinamento cittadino ci siamo già espressi su alcuni punti e li abbiamo resi pubblici, adesso ci piacerebbe sentire il punto di vista anche delle altre forze in campo».
"Brivido" in mare. Così la più antica nacque nel 1938
Da "Il Piccolo"
lunedì, 1 febbraio 2021
Le otto compagnie
Sono otto le compagnie che rappresentano il cuore di uno degli eventi carnascialeschi più sentiti del nordest: Brivido, Bora, Bulli e Pupe, Bellezze Naturali, Lampo, Mandrioi, Ongia e Trottola. Tra queste la più antica è la Brivido, che risale al 1938, e che prende il nome dallo spavento procurato per un salvataggio in mare. Altra storica compagnia e quella dell'Ongia, nata nel 1939, così denominata perché un gruppo di lavoratori di un cantiere navale, si ritrovò con un'unghia pesta, che in dialetto muggesano si dice "ongia".La Lampo, nata nel 1955, prese il nome da uno dei primi fondatori della compagnia, soprannominato Lampo. Risale al 1968 la Trottola, mentre Bellezze Naturali, alla sua prima partecipazione, presentò un carro con quattro ragazze muggesane e la reginetta di Muggia.
Il Carnevale muggesano si farà a fine primavera
Da "Il Piccolo"
lunedì, 1 febbraio 2021
Il presidente Vascotto: «Vogliamo realizzare tutti gli eventi tradizionali previsti». L'assessore Decolle: «Spostamento necessario per una manifestazione sicura»
Luigi Putignano
Il "Carneval de Muja" sboccia a tarda primavera. È ufficiale, il Carnevale muggesano non si svolgerà a febbraio ma slitta di qualche mese. Dopo le premiazioni dello scorso dicembre, in clima quasi natalizio, dell'edizione 2020, arriva il Carnevale in maniche corte (o quasi) del 2021. «Dopo un'attenta analisi delle disposizioni di contenimento della pandemia e un confronto sulle possibilità di gestione della 68ma edizione del Carnevale muggesano, il parere è stato unanime, ovvero il Carnevale 2021 non si farà a febbraio». È con queste parole che il presidente dell'associazione delle Compagnie del Carnevale muggesano, Mario Vascotto, ha sintetizzato quanto emerso dall'ennesimo incontro con l'amministrazione comunale rivierasca.«Il Carnevale muggesano - ha rimarcato Vascotto - è senza dubbio una delle nostre più importanti tradizioni e vogliamo resti un grande appuntamento di festa e spensieratezza per tutti. Ed è per questo che ci stiamo impegnando nell'organizzazione di una programmazione che, pur nel rispetto delle disposizioni e dell'incertezza del futuro, garantisca il più possibile la realizzazione di tutti i tradizionali eventi collegati alla manifestazione. È un impegno - ha proseguito - che vogliamo mantenere e per il quale le associazioni stanno lavorando tutte insieme, con la massima volontà e con il brio e l'entusiasmo che ci contraddistingue per realizzare in primis una sorpresa nella data che avrebbe dovuto vederci sfilare per le vie di Muggia». Il vulcanico presidente delle associazioni carnascialesche muggesane ha, quindi, rivolto l'invito a tutti gli amanti della più significativa kermesse muggesana a collegarsi su Facebook e YouTube il prossimo 14 febbraio alle 13.Da piazza Marconi, l'assessore al Carnevale, Stefano Decolle, ha spiegato i motivi dello spostamento: «Vogliamo una manifestazione sicura sotto tutti gli aspetti e per le date canoniche, con le disposizioni ora vigenti, non sarebbe stato possibile organizzarla. La speranza è che si possa quanto prima riacquisire la quotidianità d'un tempo e riprendere tutte le nostre normali attività, per superare definitivamente questo lungo periodo di incertezza. L'edizione 2021 sarà senza dubbio un'edizione per molti aspetti atipica, in primis perché, per la prima volta, non potrà rispettare le tradizionali tempistiche temporali». Decolle ha confermato quanto anticipato da Vascotto, ossia che «la stagione carnascialesca muggesana di quest'anno si svolgerà in tarda primavera. È una nuova sfida che l'amministrazione sostiene perché rappresenta da un lato un segnale di speranza e dall'altro un elemento fondante della nostra identità». Ma anche una boccata d'ossigeno per l'economia cittadina, in estrema sofferenza in questo lungo periodo pandemico.Un'edizione che, se il tempo non fa scherzi, potrebbe essere la "più calda" della storia della manifestazione, escludendo le edizioni estive collaterali effettuate in questi anni. «Il Carnevale 2021 è ormai alle porte e, anche se sarà privo di grandi festeggiamenti, sfilate in maschera e carri allegorici - conclude Decolle - il nostro invito è quello di mantenere comunque vivo lo spirito carnevalesco non rinunciando a mascherarsi, specie i bambini, e a tirare qualche coriandolo in aria».