Interferenze radiofoniche Querelle con la Slovenia
da “Il Piccolo”
mercoledì, 30 aprile 2014
Il Comune di Muggia ha ricevuto tramite la comunità di Crevatini una lettera
del Municipio di Capodistria. L’assessore Longo: «Serve una soluzione rapida»
MUGGIA Un contenzioso transfrontaliero sulle interferenze delle emittenti radiofoniche italiane in territorio sloveno. Questa la nuova frontiera della “guerra delle onde radio” tra Italia e Slovenia. Un conflitto silenzioso che sta passando attraverso le colline muggesane. In questi giorni l’assessore all’Ambiente del Comune di Muggia Fabio Longo ha ricevuto una nota da parte della comunità locale di Crevatini con la quale è stata trasmessa una lettera del Comune di Capodistria riguardo alle interferenze delle radio italiane sul territorio della Repubblica di Slovenia. La nota del Comune di Capodistria è stata indirizzata a ben quattro Ministeri sloveni competenti - tra cui quello per l’Ambiente e per le Comunicazioni elettroniche - su un problema che ormai sta diventando sempre più delicato. «Il Ministero dello Sviluppo economico della Repubblica Italiana è ormai da anni ben conscio del problema tanto che con propria nota interna del marzo 2010 il Dipartimento per le Comunicazioni aveva scritto all’Ispettorato territoriale del Fvg esprimendo perplessità di natura radioelettrica, legate alla prevista delocalizzazione di 48 impianti radiotelevisivi prevalentemente radiofonici», racconta l’assessore muggesano Fabio Longo. Come emerge dalla documentazione «per le zone di confine ulteriori esigenze nascono dal fatto che l’Italia, in quanto membro dell’Itu (Unione internazionale delle telecomunicazioni, ndr), ha l’obbligo di coordinare con le amministrazioni confinanti interessate le frequenze utilizzate (in base agli accordi di Ginevra del 2006 per le assegnazioni televisive e in base agli accordi di Ginevra del 1984 per le frequenze radiofoniche, ndr)». Ora si rischia di aprire un vero e proprio contenzioso tra Italia e Slovenia per l’uso da parte italiana di frequenze soprattutto FM non coordinate. Gli impianti italiani, infatti, non risultano registrati in base all’accordo di Ginevra ’84. Situazione che ora si è venuta ad aggravare con l’installazione di un traliccio a ridosso dal confine, alto più di 30 metri, sul Monte Castellier, il quale potrebbe avere effetti estremamente negativi, soprattutto per le interferenze agli impianti radiofonici. «In discussione sono messi una gran parte dei segnali provenienti dai tralicci posti sul territorio del Comune di Muggia a brevissima distanza dal confine sloveno - prosegue Longo -. La presa di posizione slovena sulla questione traspare anche da vari giornali. Recentemente se ne sono occupati sia il Primorski che il Delo, a dimostrazione del fatto che il livello di guardia ha abbondantemente superato il limite». Longo comunque ha gradito «la presa di posizione del Comune di Capodistria che si è interessato del problema, con il quale i rapporti di buon vicinato sono sempre stati ottimi. Si tratta ora di capire bene i tempi di intervento per giungere alla soluzione del problema nel più breve tempo possibile». In altre parole si tratta di capire quando il Ministero dello Sviluppo economico italiano imporrà la cessazione delle interferenze provenienti dai tralicci muggesani nella Repubblica di Slovenia, anche al fine di evitare ulteriori contenziosi internazionali.
Censimento antenne, polemiche a Muggia
da “Il Piccolo”
martedì, 29 aprile 2014
Accuse di Gretti (Ncd) all’amministrazione comunale. Longo: «La richiesta al Ministero atto dovuto»
MUGGIA «Dopo tre anni di assessorato Longo e dopo otto di amministrazione Nesladek appena oggi ci comunicano che si metteranno a verificare il numero delle emittenti radiotelevisive presenti a Muggia». Christian Gretti, consigliere comunale del Pdl-Ncd, è incredulo dinanzi alla richiesta inviata dal Comune di Muggia al Ministero dello Sviluppo economico per ottenere il censimento dei tralicci e delle antenne ad esse collegate presenti (perlopiù) a Chiampore. «Chiedono ora se queste emittenti hanno il titolo autorizzativo per trasmettere: direi che le tempistiche sono state “molto veloci” - attacca ancora Gretti -. Ma è evidente che sulle tempistiche l'assessore Longo e l'amministrazione Nesladek fanno un po’ di confusione, basti vedere i 18 mesi che l’assessore spiega serviranno per spostare il traliccio di Santa Barbara dimenticando però di dire che questa tempistica decorrerà solo “dalla messa in esercizio dell’impianto” come recita esplicitamente l'articolo 3 dell’accordo procedimentale stipulato tra Comune, società e Sopraintendenza». Con tale stipula dunque non vi è alcuna data certa sullo smantellamento del traliccio. Ma per Gretti non è solo un problema di date. «Nello stesso accordo al punto 4 è stato scritto che l’Amministrazione comunale e le società si impegnano a raggiungere un eventuale accordo in merito alla copertura, anche parziale, degli oneri per il ripristino e il trasferimento dell’impianto: è evidente che ci saranno dei costi per l’amministrazione, come è altrettanto evidente che se non ci fosse l’accordo la palla passerebbe ai tribunali dove, ricordo, abbiamo già perso con una spessa di 12mila euro per ben due volte». Gretti chiude il suo intervento con una battuta: «Qualcuno forse avrà dichiarato guerra alle antenne, ma mi pare stia andando in battaglia senza cartucce». Pronta la replica dell'assessore all'Ambiente Fabio Longo. «Il Comune di Muggia risulta da sempre informato circa il numero delle emittenti radiotelevisive presenti sul suo territorio - afferma Longo -. La recente richiesta di informazioni al Ministero dello Sviluppo economico è semplicemente dovuta al fatto che con la recentissima realizzazione di due nuovi tralicci, società Dcp a Chiampore per il quale stiamo aspettando la sentenza del Consiglio di Stato e società Monte Barbaria a Santa Barbara da ulteriormente delocalizzare, la presenza delle stesse emittenti sul territorio potrebbe essere variata». Per Longo spetta al Mise fornirci le indicazioni richieste: «L'antenna posta sul Monte Castellier dovrà, come da accordo liberamente sottoscritto da tutte le parti, essere ulteriormente delocalizzata entro 18 mesi dalla sua messa in esercizio. Per quanto riguarda eventuali spese da parte comunale voglio semplicemente ricordare che non c'è alcun obbligo in tal senso ed il punto 4 dell'Accordo Procedimentale, stipulato tra il Comune di Muggia, la Soprintendenza archeologica ed il privato gestore del traliccio, prevede soltanto la possibilità di un eventuale accordo, appunto, non obbligatorio per il Comune di Muggia». Riccardo Tosques
Carnevale declassato? «Lo abbiamo rilanciato nonostante la crisi»
da “Il Piccolo”
lunedì, 28 aprile 2014
MUGGIA Come si organizza e si sostiene una manifestazione di tutta la comunità in questi tempi magri dove si scontano gli errori del passato? Questa, secondo l'assessore alla Promozione della città di Muggia Stefano Decolle, è l’unico quesito che chi denigra il carnevale muggesano dovrebbe porsi “con grande onestà intellettuale”. La replica dell'esponente della giunta Nesladek è indirizzata a Stefano Stella, un cittadino che ha evidenziato con una lettera al Piccolo una sorta di declassamento del Carnevale di Muggia. «C’è sempre qualcuno che va a spiegare come si deve fare e che il passato era sempre migliore, chissà perché - prosegue Decolle -. Per fortuna quando si “fa” il Carnevale a Muggia e soprattutto chi lo “fa” parte dal presupposto che questa è la festa della comunità e va salvaguardata per l’avvenire non schivando le difficoltà, bensì innovando e coinvolgendo soggetti interessati a portare un po’ di ricchezza anche a Muggia». Decolle ammette che «forse non siamo quei lungimiranti politici/amministratori che riescono ad illuminare il cammino con le loro visioni, però siamo quelli che hanno rimesso in sesto “el Carneval de Muja”, che dopo gli anni bui dello sballo totale sono riusciti a riportarlo alla sua naturale modalità di festa per tutti, senza sfarzi ma con partecipazione vera di noi muggesani, o “mujesani”...» Un risultato frutto di “un tenace lavoro di tutti coloro che amano la comunità nella sua semplicità, ma soprattutto ad un grande lavoro delle Compagnie del Carnevale”. Decolle, alla fine, conclude: «Accetto tutti i consigli per migliorare, se qualcuno non trova altro di meglio che criticare senza apparente ragione, se non quella dello sguardo rivolto verso la propria visione celebrativa, ce ne faremo una ragione, noi andiamo avanti». (ri.to.)
“Adotta uno spazio” per una Muggia più verde
da “Il Piccolo”
lunedì, 28 aprile 2014
I volontari propongono di curare aiuole e giardini del centro piantando anche alberi da frutto
MUGGIA «Vogliamo contribuire, da semplici cittadini, a riqualificare e mantenere nel tempo gli spazi verdi pubblici della nostra cittadina». Un’iniziativa spontanea nata per iniziativa del circolo muggesano che aderisce al “Movimento decrescita felice”, come spiega Jacopo Rothenaisler, uno degli attivisti. «Il progetto - dice - nasce dalla consapevolezza che la cura e il decoro degli spazi pubblici di ogni comune non può essere demandata al solo intervento pubblico, ma deve ricevere lil contributo fattivo dei cittadini». L’obbiettivo del progetto “adotta uno spazio” è quindi quello di riqualificare le aree verdi del centro storico di Muggia perché - secondo il “decalogo” del Movimento, la qualità e l’estensione del verde urbano sono di primaria importanza per la vivibilità di una città, oltre a rappresentare un fondamentale biglietto da visita, specialmente per una cittadina che punta molte delle sue aspettative sul turismo. «Ma,pur in totale condivisione sull’introduzione e messa a dimora di piante non solo ornamentali - continua Rothenaisller - un ulteriore obbiettivo del nostro progetto è legato alla “commestibilità”: nella valorizzazione di alcune aree proporremo infatti sistemazioni che comprendono piante commestibili del nostro territorio, anche per ricreare un rapporto con la storia e il contesto rurale». Facile fare gratuite ironie sugli “orti di guerra” che tornerebbero di moda in tempi di crisi. Ma alberi da frutto autoctoni (susini, fichi, melograni, per esempio) potrebbero benissimo abbellire le aiuole spesso disastrate del verde pubblico cittadino. Adesso il circolo muggesano, in attesa di un finanziamento regionale (se arriverà) cerca di coinvolgere altre realtà associative locali mentre il Comune- dice lo stesso Rothenaisler - ha già risposto favorevolmente per bocca del vicesindaco Marzi e dell’assessore Decolle. L’elenco delle aree da risistemare è lungo, fra strade principali e centro storico. L’elenco sarebbe lungo, ma si potrebbbe così riassumere: tutte.
Protesta animalista davanti al circo
da “Il Piccolo”
lunedì, 28 aprile 2014
MUGGIA «Rispettiamo la cultura circense e il lavoro degli artisti che si esibiscono. Ma gli animali non vanno bene: sono esseri sottratti al loro ambiente naturale e, per quanto ben trattati, costretti comunque a una vita di sofferenza, in gabbia. per non parlare dei sistemi educativi: non è che addomestichi una tigre convincendola a saltare nel cerchio di fuoco solo premiandola coi croccantini, come un cagnolino...» Gentile quanto determinata, Francesca Vitturi fa da portavoce al gruppo di animalisti, circa una ventina, che sabato e ieri hanno dato vita a un presidio pacifico con cartelli e striscioni davanti all’ingresso del Circo di Mosca, che in questi giorni ha alzato i tendoni nel piazzale dell’ex cantiere dell’Alto Adriatico, all’ingresso di Muggia. Vi fanno parte attivisti della Leal, (Lega antivivisezionista), dei Comitati liberi cittadini per la difesa degli animali e della salute umana e dell’Oasi felina di Trieste. Nessun contatto con la proprietà del circo che ha tollerato la loro presenza, nè “ispezioni” allo zoo circense: «Non abbiamo notizie di maltrattamenti - ammette Vitturi - ma questo non toglie valore alla nostra protesta. Invece ringraziamo la Polizia per la tolleranza con cui ci ha permesso di effettuare il presidio, che ripeteremo anche sabato 3 e domenica 4 maggio». Escono i bambini con mamme e papà, molti ritirano un opuscolo significativo: “Zoo, acquari e circhi visti con gli occhi degli animali”, mentre molti automobilisti passano e incoraggiano il presidio alzando il pollice.
Dai pionieri di Muggia fino al Carso
da “Il Piccolo”
lunedì, 28 aprile 2014
Fra le strutture di un tempo quelle di via Capitolina e di piazza Duca degli Abruzzi
Non è semplice tratteggiare la storia e il ruolo che le diverse Case del Popolo triestine hanno avuto nell'evoluzione del pensiero e del lavoro svolto dal movimento comunista in provincia. A soccorrere il segretario provinciale di Rifondazione comunista Peter Behrens e il consigliere sangiacomino e animatore del circolo Tina Modotti Claudio Sibelia c'è Fulvio Zupin, di origine muggesana, testimone dell'epopea delle Case del Popolo della cittadina rivierasca, strutture pioniere di un'istituzione che ha sempre tratto linfa dall'iniziativa del volontariato di base. «Posso affermare che mio nonno è stato tra gli animatori della Casa del Popolo di Skofije/Albaro Vescovà agli inizi del secolo scorso – sostiene Zupin – successivamente spenta durante il ventennio, resuscitata e poi rilevata dalle autorità slovene». «Ma è tutta la classe lavoratrice di Muggia – annuiscono Behrens e Sibelia - che nel Novecento si impegna per la costruzione di diverse Case del Popolo volute e dedicate alle comunità locali, punti di aggregazione dove si faceva politica, si diffondeva cultura, si proponevano momenti di ricreazione e svago». A frequentarla soprattutto la classe operaia con le proprie famiglie, lavoratori di quei cantieri che al tempo producevano imbarcazioni capaci di solcare i mari. Nel secondo dopoguerra sono attive le Case del Popolo di Santa Barbara, Chiampore, più a meridione in località “La Tappa”. Nell'incertezza dei destini del Territorio Libero è impegnata sulla collina anche la struttura di Crevatini, frazione successivamente inglobata nella Jugoslavia. «A Trieste non si può non ricordare la Casa del Popolo di via Capitolina – riprende Sibelia – cui si accedeva anche da via Madonnina. Oltre agli uffici c'era una capiente sala per le attività ricreative e culturali, luogo di incontro per generazioni di lavoratori. Era Casa del Popolo attorno al 1950 pure la Casa del lavoratore portuale di piazza duca degli Abruzzi». Sul Carso, a Santa Croce, è stata attiva per anni la Casa del Popolo prospiciente l'impianto sportivo del Vesna. Qualche decade più tardi il destino del Pci triestino segue quello italiano: il 3 febbraio 1991 si consuma la svolta della Bolognina, e la storia del partito e delle sue emanazioni conosce un brusco cambiamento. Con dismissioni e eredità di pensiero e strutture che impattano anche sotto il campanile di San Giusto con modalità radicali e diverse. (m.l.)
Lo zoo privato del pastificio Ulcigrai che piace ai bambini
da “Il Piccolo”
domenica, 27 aprile 2014
NELLA VALLE DELLE NOGHERE
MUGGIA Da due anni è un'autentica attrazione, visitata giornalmente, soprattutto nel periodo prepasquale, da scolaresche (anche 70 alunni al giorno), da famiglie con bambini e da associazioni che si occupano di assistenza ai disabili. Anche se non tutti lo sanno, la valle delle Noghere ospita un mini zoo popolato pure da specie rare: fagiani dorati, anatre mandarine e sposine, coniglietti di varie razze, pavoni bianchi e blu, galli ciuffati, galline siberiane, germani reali, colombe e pappagallini. Un centinaio di esemplari appartenenti a 30 specie diverse che vivono nei 200 metri quadri della voliera e nuotano nella vasca da 6 metri per 3 dotata di cascatella allestita nel giardino della Pasticceria Triestina Ulcigrai in via Petronio. Deus ex machina della piccola oasi faunistica alle porte di Muggia è Giovanni Ulcigrai, che ha realizzato a mano tutte le casette per i piccoli abitanti che popolano la struttura. «L'abbiamo rifatta nel 2012 - rivela Ulcigrai – allargando la voliera e rimodernando il laghetto, ma esisteva già da tempo». Accudire tanti animali con amore è un impegno a tempo pieno. «Ora che i miei figli si occupano dell’attività, posso finalmente dedicarmi a una passione che coltivavo fin da piccolo». Lo zoo è rallegrato da costanti nascite. «Ci sono sempre nuovi arrivati» dice indicando dei coniglietti neonati. Lo zoo poi viene arricchito sempre da nuovi esemplari. «Quando siamo a conoscenza di fiere andiamo a visitarle e, se troviamo specie che non abbiamo, le acquistiamo. Molti degli animali ci sono stati affidati da associazioni, in particolare dall'Enpa e alcuni ci sono stati donati da persone che non avevano più possibilità di tenerli. La mattina e a metà pomeriggio, l'ora della pappa, qui è tutto un brulicare». A disposizione dei piccoli visitatori c'è anche un parco giochi. Il mini zoo è visibile dall'esterno da lunedì a sabato nell'orario di apertura dell'azienda. Per visite guidate, gratuite, si accettano prenotazioni allo 040232335. Ma lo zoo non è l'unica attrazione dell'azienda. All’interno dell'edificio, trova posto la ricostruzione in miniatura di un antico mulino ad acqua perfettamente funzionante, con tanto di mugnai al lavoro. Realizzato a mano dallo stesso Ulcigrai, è costante oggetto di visite scolastiche. «Serve a spiegare come si lavorava a inizio ‘900 e ricorda la storia della famiglia, iniziata a Isola d’Istria dalla bisnonna Domenica (allora erano le donne a fare il pane), la prima ad ottenere una licenza». Una storia lunga cinque generazioni ricca di riconoscimenti professionali. «Spediamo i nostri prodotti artigianali, i dolci tipici della tradizione triestina, in tutto il Nord Italia ed esportiamo soprattutto panettone e colombe. Le nostre specialità sono vendute nelle principali pasticcerie di Londra. Recentemente siamo stati invitati a tenere dei seminari nella capitale inglese: abbiamo trovato ad attenderci 75 persone che alla fine si sono fatte autografare le nostre produzioni». Gianfranco Terzoli
I carabinieri di Muggia a rischio declassamento
da “Il Piccolo”
domenica, 27 aprile 2014
L’attuale Compagnia potrebbe essere riportata a livello di tenenza in nome della spending review. Tagli anche ai servizi della Polizia di Stato
di Riccardo Tosques wMUGGIA La spending review minaccia di declassare a Tenenza l'attuale Compagnia dei Carabinieri di Muggia. La riconversione è l’ipotesi all’esame del tavolo tecnico istituito al Dipartimento della Polizia di Stato che sta verificando sulla base degli obiettivi di spending review per 2,5 milioni di euro proposti dal commissario straordinario Carlo Cottarelli per il comparto delle forze dell’ordine. L'allarme arriva da Claudio Grizon, consigliere comunale del Pdl-Ncd, che recentemente aveva presentato un’interrogazione all’amministrazione proprio per far luce sui suoi propositi in merito alla realizzazione di una nuova caserma. «Ho verificato che anche Muggia – spiega il consigliere - fa parte di quei 228 comuni italiani che sono finiti inconsapevolmente all’attenzione del gruppo di lavoro che sta definendo la razionalizzazione dei Comandi dell’Arma e della Polizia di Stato, specie dove sono presenti entrambi con l’obiettivo dichiarato di istituire 45 centri su cui fondare le basi di una riorganizzazione sulla sicurezza». Tra i comuni della regione oggetto di riorganizzazione, oltre a Muggia, anche Cividale del Friuli e San Pietro al Natisone. «Le relazioni approvate dal gruppo di lavoro del Dps dovranno essere trasmesse per il preventivo parere per quanto attiene l’Arma sia ai Comandi Interregionali e di Legione, oltre che ai Prefetti e ai Sindaci delle località interessate. Ritengo quindi che sarebbe bene che il sindaco Nesladek, prima che sia troppo tardi, eventualmente assieme al Prefetto, si attivi nei confronti del Dipartimento della Polizia di Stato per verificare la possibilità di revocare tale provvedimento». La motivazione? Semplice. «A differenza degli altri comuni, quello di Muggia è una realtà di confine con esigenze di sicurezza e controllo del territorio che altri non hanno. Spero che Nesladek - prosegue Grizon - condivida le preoccupazioni dei molti cittadini muggesani che come me, pur condividendo l’esigenza di realizzare risparmi e di rendere più efficienti le organizzazioni periferiche dello Stato, visti anche i periodici furti nelle abitazioni e le varie esigenze di controllo del territorio che si sono acuite con l’apertura dei confini tra Slovenia e Croazia, si attivi anche per promuovere un consiglio comunale straordinario, a cui invitare il Prefetto ed il comandante della Compagnia dei Carabinieri, ove verificare la situazione, analizzare le argomentazioni da utilizzare per scongiurare il declassamento della Compagnia». Va ricordato che in questo processo di riorganizzazione è finita anche la Polizia di Stato che ipotizza il taglio di 287 presidi, sedi minori della polizia postale, ferroviaria e stradale e nuclei subacquei. Come noto per la nostra provincia è prevista tra l’altro la chiusura del Commissariato di Duino Aurisina e, in regione, anche quello di Tolmezzo. Sul progetto della nuova Caserma dei Carabinieri, che il sindaco Nesladek ha evidenziato come sia impossibile da contemplare causa il patto di stabilità, Grizon è lapidario: «Prendo atto che il sindaco non si è dimenticato del problema della caserma, ma sono certo che se oggi avessimo già la nuova struttura, o se il suo finanziamento fosse stato reperito e l’iter ben avviato, non rischieremmo di vederci declassare in Tenenza la nostra Compagnia e ridimensionare i servizi di controllo del territorio comunale».
Muggia, la “20” troppo lenta. Nesladek chiama la Provincia
da “Il Piccolo”
sabato, 26 aprile 2014
Il sindaco scrive all’assessore Zollia per risolvere i problemi dei tempi di percorrenza
Chieste più piazzole per le fermate e integrazioni con altre linee del trasporto bus
di Riccardo Tosques wMUGGIA “Azioni da svolgere sul trasporto pubblico locale sulla direttrice Muggia-Trieste”. È questo l'oggetto della lettera inviata all'attenzione dell'assessore provinciale Vittorio Zollia da parte del sindaco del Comune di Muggia Nerio Nesladek. Una missiva nella quale il primo cittadino, anche in seguito alla sottoscrizione da parte del Consiglio comunale, ha evidenziato le problematiche da affrontare per rivisitare la situazione attuale in vista del nuovo bando per il Tpl (Trasporto pubblico locale). Linea 20 La prima annosa richiesta è la riduzione dei tempi di percorrenza della linea n.20, ottenibile “intervenendo sia sulle fermate sia sulle distanze”. Poi la stessa 20, per servire le zone del territorio dove si sono insediate le nuove attività produttive, potrebbe attraversare la galleria di Montedoro, invece di percorrere tutta via Flavia di Stramare e la Sp 14. «Chiaramente la linea 47 andrebbe potenziata o modificata per garantire agli abitanti di via Flavia di Stramare, Monte San Giovanni e via di Zaule dei servizi frequenti verso Muggia e in coincidenza con la linea 20 verso Trieste», ricorda Nesladek. All'assessore Zollia è stata poi evidenziata “l’esperienza positiva della 20 Express” che “andrebbe estesa a tutti gli orari: infatti, su ampi tratti cittadini, compresi tra via Flavia a via Carducci/Stazione Centrale, esistono almeno quattro linee che facendo lo stesso percorso possono garantire il servizio ai cittadini residenti su quella percorrenza”. La sera ed i festivi sarebbe poi auspicabile che Borgo San Sergio “venisse servita da altre linee quali la 40 e la 19 in sostituzione della 21 per evitare di aggiungere chilometri e tempi supplementari alla 20”. Infine, riguardo al Delfino Verde, sarebbe auspicabile “arrivare ad un’unificazione dell’abbonamento terrestre e marittimo”. Piano parcheggi Nesladek ha poi evidenziato come il Comune abbia in corso un adeguamento del piano parcheggi “con l’obiettivo di favorire l’utilizzo dei mezzi pubblici”. Da qui altre richieste avanzate a Zollia. La prima riguarda la stazione della autocorriere che “non è dotata di un numero di parcheggi sufficienti a garantire una zona di interscambio tra mezzi privati e mezzi pubblici”. Motivo per cui il Comune sta ipotizzanzo di realizzare una zona di parcheggio nell’area del piazzale dell’Alto Adriatico sulla provinciale 14, area che dista circa 400 metri del centro di Muggia ed è servita solamente dalla “linea 47 che ha frequenze molto rarefatte”. La 47 andrebbe altresì potenziata per servire adeguatamente la via di Trieste e gli insediamenti pubblici quali la caserma dei Carabinieri, i Vigili del Fuoco, la Polizia Locale, gli Uffici Tecnici, la Protezione Civile, i Magazzini Comunali. Per l'amministrazione “la diminuzione dei chilometri di percorrenza della 20 possono essere trasferiti sulla linea 47 o altre linee muggesane a costo praticamente invariato, ma con evidenti benefici per i cittadini”. Da qui poi la proposta di creare sulla provinciale 15 delle piazzole di sosta dei mezzi pubblici, poiché attualmente la linea 20 deviata per “Farnei” non ferma più alla fermata di San Clemente in prossimità dell’intersezione a “T” con il vecchio residuato della ex Sp 12. Nesladek chiede poi di prevedere l’estensione della linea 31 Muggia–Cerei, fino all’abitato di Crevatini, in quanto attualmente è in fase di realizzazione il progetto Tradomo, riguardanti il miglioramento dell’accessibilità sostenibile e della mobilità sul territorio del Programma transfrontaliero. È stato poi richiesto di intensificare la linea 32 a servizio dei borghi di Fonderia e Santa Barbara, la linea 7 a servizio delle zone balneari nel periodo estivo, le linee 27 e 50 a servizio di Zindis e Chiampore e la linea 49/a servizio dell’Ospedale di Cattinara.
Muggia, Rifondazione non ci sta al 25 Aprile “anticipato”
da “Il Piccolo”
venerdì, 25 aprile 2014
MUGGIA «Noi di Rifondazione Comunista, sezione di Muggia, ricorderemo i nostri caduti per la libertà sicuramente e solo il 25 aprile». Maurizio Coslovich, consigliere comunale della Federazione della Sinistra ed esponente storico di Rifondazione a Muggia, ha ufficialmente dichiarato la spaccatura con l'amministrazione comunale sulle celebrazioni per la Liberazione d'Italia. «Non abbiamo aderito alla celebrazione decisa dal Comune di Muggia per il pomeriggio del 24. Perché? Perché ogni data storica è una data. E va rispettata», risponde Coslovich. L'ex segretario comunale di Rifondazione ha poi stigmatizzato il comportamento dei sindacati per quanto riguarda il primo maggio: «Per il primo maggio è stato fatto un ennesimo scempio alle conquiste dei lavoratori togliendo per la prima volta dal dopoguerra il corteo a Muggia. Ma noi faremo come sempre la tradizionale “carovana rossa” che partirà il primo maggio dalla nostra sede di via Roma 2 alle 7.15 e che attraverserà tutto il territorio muggesano dal centro ai borghi, dal Lazzaretto a Chiampore, da Santa Barbara a Zaule». Da qui l'attacco frontale di Coslovich: «Spieghino le istituzioni ed i sindacati il perché di queste scelte assurde: fanno forse parte loro stesse di questa fase del revisionismo storico?» Replica il vicesindaco Laura Marzi: «La proposta di anticipare al 24 aprile le celebrazioni del 25 è nata dall'esigenza di dare una veste meno retorica e uno svecchiamento ad una manifestazione che per motivi tecnici (il gonfalone di Muggia deve essere in Risiera alle 10.15 del 25 aprile, ndr) si iniziava sempre alle 8.45, un orario in cui le persone non partecipano così volentieri ad un evento al quale invece bisogna ridare dignità». Marzi infine ha aggiunto che «alla riunione del Comitato di garanzia per i valori della Resistenza, lo spostamento della data è stata accolta all'unanimità, anche da parte dell'attuale segretario del circolo muggesano di Rifondazione comunista». Riccardo Tosques
Domani c’è Mujalonga sul mar attenzione alla viabilità
da “Il Piccolo”
venerdì, 25 aprile 2014
MUGGIA In concomitanza della manifestazione “Mujalonga sul mar” il servizio di vigilanza ha predisposto alcune limitazioni al traffico. Sabato 26, in occasione della gara ciclistica a cronometro, vi sarà una chiusura totale al traffico su Strada per Lazzaretto, dall’incrocio con strada per Chiampore al confine di Stato, dalle 9 sino a fine manifestazione (prevista per le 11). Chiusura e limitazioni al traffico interesseranno anche via Flavia di Stramare (tra Sp Noghere alla rotatoria con Sp Farnei), Sp di Farnei, via di Trieste, via Battisti, via Manzoni, Riva de Amicis, largo Nazario Sauro, via Garibaldi, lungomare Venezia, strada per Lazzaretto. Domenica 27 invece, in occasione della gara podistica, si effettuerà una chiusura totale al traffico su strada per Lazzaretto, dall’incrocio con strada per Chiampore al confine di Stato, dalle 8 alle 13. L'accesso ai centri commerciali e supermercati verrà regolarmente consentito. Soddisfatta l'assessore allo Sport, Laura Marzi: «La manifestazione Mujalonga sul mar negli anni è ampiamente cresciuta, ed è cresciuta portando la gara agonistica a grandi livelli. Basti vedere il significativo numero di persone che ogni anno prende parte alla manifestazione».
Il Rotary muggesano contribuisce al Banco alimentare Cri
da “Il Piccolo”
venerdì, 25 aprile 2014
MUGGIA Anche quest’anno il Rotary club Muggia in occasione della Pasqua ha contribuito al Banco alimentare istituito dal Comitato femminile della Croce Rossa di Trieste a sostegno dei disagiati. Con le donazioni dei privati il comitato provvede a consegnare mensilmente delle borse della spesa alle famiglie in difficoltà. I primi assistiti sono le persone che hanno superato i 65 anni di età con handicap fisici., quindi le famiglie più giovani che nell’attuale crisi non riescono a sopravvivere sia per la mancanza di lavoro sia per la siduzione del reddito, situazioni in rapida crescita. (Fulvia Costantinides)
Muggia, nuova biblioteca tra le priorità del Comune
da “Il Piccolo”
giovedì, 24 aprile 2014
L’assessore ai lavori pubblici Finocchiaro pronto allo “slalom” tra i vincoli del Patto di stabilità: per riqualificare la costa bloccati 1,3 milioni di euro
di Riccardo Tosques wMUGGIA «Costruire ai tempi del Patto di stabilità? Una sfida interessante alla quale non ci sottraiamo e nella quale ci mettiamo la faccia». Le difficoltà burocratico-legislative che condizionato i Comuni di tutta Italia non spaventano l'assessore ai Lavori pubblici di Muggia Marco Finocchiaro. L'esponente renziano della giunta Nesladek traccia dunque le linee-guida dei prossimi interventi nella città rivierasca in quello che è a tutti gli effetti un nuovo modo di programmare e realizzare i lavori pubblici, dove bisogna fare i conti con i pochi spazi finanziari concessi da Stato e Regione per opere che essendo già finanziate non possono essere cantierate a causa del Patto di stabilità interno. Spazi che pongono dei vincoli nei bilanci dei Comuni e non consentono, a esempio, di contrarre dei nuovi mutui e spesso nemmeno di spendere soldi ricevuti in conto capitale, nonostante i bilanci siano in regola. Il primo obiettivo è quello di portare a termine le opere già finanziate e affidate, dove esistono contribuzioni importanti provenienti da finanziamenti privati: la nuova biblioteca. Per tale opera sono stati ricevuti circa il 50% di contributi pubblici, vincolati alla realizzazione di infrastrutture destinate alla cultura e il 50% di contributi privati provenienti dalla Fondazione CrTtrieste. «Denaro che non poteva essere speso per altre cose – ricorda Finocchiaro -, un’opportunità che ci viene offerta per riorganizzare altre sedi comunali». Il secondo obiettivo è di programmare e progettare opere che, avendo una loro sostenibilità in termini di costi e benefici e di ricaduta sul territorio, abbiano la possibilità nel caso di apertura di spazi nel Patto di stabilità di essere cantierate immediatamente: la riqualificazione della costa da Porto San Rocco a Punta Olmi. Per tale opera il Comune ha ricevuto un contributo in conto interessi per 1,3 milioni di euro, purtroppo non spendibile. «Abbiamo chiesto la conversione del contributo maturato in conto capitale per un importo anche inferiore: staremo a vedere», puntualizza Finocchiaro. Il terzo obiettivo è quello di ricercare nella realizzazione di opere pubbliche la partecipazione di capitale privato, con istituiti quali il project financing o il contratto di disponibilità, ossia la realizzazione di opere pubbliche senza oneri finanziari per la pubblica amministrazione o comunque con una partecipazione paritaria o minoritaria: il centro diurno per anziani di Aquilinia. «Potremmo anche prevedere una quota di residenzialità per anziani, mediante la realizzazione di mini appartamenti, in modo tale che l’operazione sia d’interesse per un investitore privato», puntualizza Finocchiaro. Il quarto obiettivo è quello di accedere a fondi messi a disposizione dell'Unione europea che essendo esenti dai vincoli del patto di stabilità possono essere immediatamente spesi: Tradomo. L'opera di cooperazione transfrontaliera prevede il miglioramento dell’accessibilità sostenibile e della mobilità tra Italia e Slovenia e la realizzazione dell’Aula verde nella Scuola elementare Bubnic a lingua d’insegnamento slovena. Il quinto e ultimo obiettivo dell'amministrazione Nesladek è quello di sfruttare le «aperture straordinarie» del Patto come nel caso d’interventi previsti sull’edilizia scolastica promessi dal premier Matteo Renzi o per interventi straordinari come nel caso del problema intonaci della Scuola De Amicis per i quali la Regione ha promesso finanziamenti specifici e per i quali l’amministrazione comunale muggesana si è subito attivata.
Cerimonie anticipate per il 25 Aprile
da “Il Piccolo”
mercoledì, 23 aprile 2014
MUGGIA Si rinnovano, come ogni anno, anche nei Comuni della provincia i riti e le celebrazioni per commemorare la data del 25 Aprile 1945, giorno della Liberazione. Ma quest’anno vari Comuni hanno voluto anticipare alcune manifestazioni già alla giornata di domani per cercare di coinvolgere il maggior numero di persone, giovani anzitutto. Muggia Il Comune di Muggia, dopo aver sentito il Comitato di garanzia per i valori della Resistenza, ha deciso di ampliare quello che è sempre il programma tradizionali delle celebrazioni per il 25 aprile. Di fatto la proposta di quest'anno vede due eventi celebrativi: uno il 24 aprile pomeriggio ed uno al 25 aprile al mattino. «Questa proposta è nata con l'intento di ridare la giusta dignità ad una manifestazione che negli ultimi anni, anche a causa dell'ora nella quale era organizzata (8.45 del mattino del 25), ha visto una progressiva diminuzione della partecipazione dei cittadini», racconta il vicesindaco Laura Marzi. L'importanza del celebrare, ma soprattutto di trasmettere i valori di libertà e di democrazia che sono stati conquistati grazie alla lotta di liberazione dal nazifascismo, coinvolgendo possibilmente ampie fasce di popolazione, soprattutto giovane, sta alla base del nuovo programma: questo l'obbiettivo della giunta Nesladek. Dopo il giro di deposizione delle corone ai cippi dei caduti muggesani, iniziando da Alma Vivoda a Trieste (partenza da piazza Marconi domani alle 15), ci sarà alle 16.45 la deposizione della corona a Luigi Frausin, in Municipio, a cui seguirà la lettura, da parte del sindaco, della motivazione per la medaglia d'argento al valor militare. Immediatamente dopo ci sarà l'intervento dell'attrice Nikla Panizon che leggerà alcune poesie e brani dedicati ai temi della Resistenza, a cui seguiranno i discorsi ufficiali: oltre al sindaco del Comune di Muggia Nerio Nesladek, interverranno Fabio Vallon segreteria provinciale Anpi, Barbara Ferluga per l'Associazione degli sloveni di Muggia e Anna De Marchi per la Consulta dei giovani. «A proposito degli interventi ufficiali, siamo felici che anche quest'anno la Consulta giovanile abbia accettato di aderire portando il proprio contributo che riteniamo particolarmente importante, proprio nell'ottica della trasmissione dei valori della Resistenza ai giovani», aggiunge Marzi. Alla fine dei discorsi ci sarà, alle 18.30, la visita guidata alla mostra "Quando morì mio padre". Alle 9.30 del 25 aprile al Monumento dei Caduti ci sarà il discorso ufficiale del sindaco e l'esibizione del coro Jadran. «Un programma articolato, quindi, che noi auspichiamo trovi l'apprezzamento da parte dei cittadini muggesani, apprezzamento che speriamo vogliano tradurre in termini di partecipazione», conclude il vicesindaco muggesano Laura Marzi.
Concorso di disegno per il poster della “tre Golfi”
da “Il Piccolo”
mercoledì, 23 aprile 2014
MUGGIA Si scaldano i motori per la decima edizione della “Tre Golfi”. Al Circolo della vela Muggia, ideatore, promotore e organizzatore assieme allo Yacht Club Portorose, lo Yacht Club Porto San Rocco, la Società nautica Pullino e il gruppo pescasportivo Marinaresca della Settimana internazionale dei 3 Golfi è già gran fermento per la preparazione della decima edizione in programma nelle prime due settimane di giugno. Per festeggiare il traguardo del decennale, il sodalizio ha pensato ad un’iniziativa dedicata a sensibilizzare i giovani ai temi del mare e della loro città. È stato quindi indetto un concorso di disegno a tecnica libera dal titolo “3 Golfi a colori” e, con la determinante collaborazione degli istituti comprensivi di lingue italiana e slovena di Muggia, sono stati invitati a partecipare tutti gli allievi delle scuole primarie e secondarie di primo grado della città rivierasca. Splendida la risposta, con ben 325 elaborati consegnati. Una giuria formata da 7 membri appartenenti al circolo velico e all’ambiente culturale muggesano, ha avuto, nei giorni scorsi, l’arduo compito di scegliere il lavoro migliore. Il prescelto, che sarà svelato nei prossimi giorni con una conferenza stampa, vedrà il suo disegno a far da cornice a tutto il materiale promozionale dell’evento. Saranno in ogni caso premiati il primo classificato delle scuole elementari e delle medie con una settimana di corso di scuola vela. Tutti gli altri concorrenti, molti dei quali altrettanto meritevoli, saranno premiati e avranno la soddisfazione di vedere esposti i loro piccoli capolavori sulla pagina facebook e sul sito web del Circolo e troveranno particolare visibilità nelle mostre collettive presso la Sala comunale d’arte “Giuseppe Negrisin” e il salone Giorgini del Circolo delle Vela Muggia dal 30 maggio al 15 giugno.
Muggia, a Santa Barbara seggi chiusi nell’ex scuola
da “Il Piccolo”
mercoledì, 23 aprile 2014
Il Comune ha constatato l’inagibilità dell’edificio: per le europee un migliaio di elettori dovranno trasferirsi in via D’Annunzio. Anche a Chiampore un trasloco
di Riccardo Tosques wMUGGIA I residenti della frazione muggesana di Santa Barbara d'ora in poi per votare dovranno recarsi nella centrale via d'Annunzio. Questa la decisione del Comune di Muggia in seguito allo spostamento delle sezioni elettorali n.10, 12 e 13. A seguito dello stato di degrado di alcune sedi elettorali emerso nel corso delle precedenti elezioni, le sezioni elettorali n.10 e 12 sono state spostate dall’ex scuola di Santa Barbara alla scuola Bubnic di via D’Annunzio 62; la sezione n.13 invece è stata spostata dall’ex scuola elementare di Chiampore alla scuola materna Biancospino sempre in località Chiampore, al civico n.20/A. Già a partire dalla prossima consultazione – le elezioni europee del 25 maggio – i 1060 elettori di Santa Barbara e i 1335 dei due seggi di Chiampore dovranno migrare. «La decisione dello spostamento avviene in seguito alle segnalazioni scritte ricevute da un presidente del seggio 10, quello di Santa Barbara, e dal commissario capo di Polizia Vecchiet dopo le ultime elezioni, i quali evidenziavano lo stato di inadeguatezza delle sedi dei seggi, soprattutto per quanto riguardava il riscaldamento e lo stato dei servizi igienici, ma anche gli evidenti problemi strutturali e logistici», spiega il vicesindaco di Muggia Laura Marzi. «Ci rendiamo conto del disagio che gli elettori interessati dovranno affrontare. Non tanto per quelli di Chiampore data la vicinanza della nuova sede individuata, cioè l'asilo, che è certamente più consono e più confortevole non solo per gli elettori, ma anche per chi offre il proprio servizio con grande senso civico, quanto, purtroppo, per gli abitanti di Santa Barbara aventi diritto al voto», aggiunge Marzi. Il vicesindaco non nasconde che questo problema è da tempo all'attenzione dell'amministrazione: «Stiamo cercando di risolvere i problemi strutturali delle due sedi, al fine soprattutto di renderle di nuovo idonee ad essere sedi elettorali, ma le difficoltà sono legate anche ai vincoli del patto di stabilità oltre che al reperimento rapido di fondi. Abbiamo anche tentato di individuare un edificio non pubblico, che fosse più prossimo alla sede di Santa Barbara, ma la legge è molto chiara in questo senso e non esiste alcuna possibilità di far svolgere operazioni di voto in edifici non pubblici». L’amministrazione dunque “si scusa per i disagi arrecati, in particolare agli elettori delle sezioni n. 10 e n. 12 che in precedenza votavano presso l’ex scuola di Santa Barbara, in quanto la scelta della collocazione delle nuove sedi elettorali è stata vincolata dalla ripartizione delle circoscrizioni elettorali provinciali”. Gli elettori interessati riceveranno a casa il tagliando, che dovrà essere apposto sulle tessere elettorali, con l’indicazione della nuova sede di riunione delle sezioni elettorali: già dalle prossime elezioni gli elettori interessati dovranno recarsi a votare nelle nuove sedi indicate. In caso di mancato recapito del tagliando, gli elettori potranno rivolgersi dal 19 maggio all’Ufficio demografico, statistico e cimiteri, al piano terra del municipio, nei seguenti orari: lunedì 19 e mercoledì 21 maggio dalle 8.20 alle 12 e dalle 14.10 alle 16.30, martedì 20 e giovedì 22 maggio dalle 8.20 alle 12, venerdì 23 e sabato 24 maggio dalle 9 alle 18, domenica 25 maggio dalle 7 alle 23. Per eventuali ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Urp (ufficio relazioni con il pubblico) telefonando al numero 040-3360200.
La vita nei lager raccontata dai disegni dei piccoli deportati
da “Il Piccolo”
martedì, 22 aprile 2014
MUGGIA «Quando morì mio padre. Disegni e testimonianze di bambini dai campi di concentramento del confine orientale (1942-1943)". Sarà questo il titolo della mostra storica che verrà inaugurata domani alle 18.30 nella sala comunale d'arte "Giuseppe Negrisin" di Muggia. Curata da Metka Gombac, Boris M. Gombac e Dario Mattiussi, e organizzata dal Centro isontino di ricerca e documentazione storica e sociale "Gasparini" in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Muggia, l’Associazione degli sloveni e la sezione Anpi di Muggia, in occasione delle celebrazioni del 25 aprile, la mostra è strutturata su ventisei grandi pannelli a colori, che riproducono scritti e disegni di bambini sopravvissuti alla deportazione nei campi di concentramento del confine orientale; realizzata in forma bilingue, indaga in particolare l’odissea dei bambini sloveni deportati nei campi di Gonars, Visco, Arbe-Rab e Monigo (Treviso) tra il 1942 ed il 1943. L’esposizione è corredata da un volume dallo stesso titolo, che ripercorre le vicende storiche che portarono alla deportazione dei civili sloveni e croati nei campi di concentramento italiani, posti a ridosso del confine orientale, ed in particolare indaga la condizione dei bambini deportati in questi campi tra il 1942 ed il 1943. Disegni e scritti vennero composti durante i corsi di terapia post traumatica avviati in strutture mediche partigiane dopo la liberazione dai campi, successiva all’8 settembre 1943. La mostra, a ingresso libero, potrà essere visitata fino a venerdì 9 maggio con il seguente orario: lunedì, mercoledì, sabato, domenica e festivi 10-12, martedì, giovedì e venerdì 17-19; eccezione per domenica 4 maggio 17-19. Il 24 aprile visita guidata alle 18.30. (ri. to.)
Valico degradato Grizon: «Adesso via con il cantiere»
da “Il Piccolo”
domenica, 20 aprile 2014
MUGGIA «Dopo 7 anni dai festeggiamenti per la caduta del confine italo-sloveno, con tutta calma, oppure finalmente, dipende dai punti di vista, abbiamo potuto licenziare il progetto di riordino del valico internazionale di Rabuiese». Claudio Grizon, consigliere comunale e provinciale del Pdl commenta così il progetto per la rivisitazione della viabilità minore che interesserà la frazione di Rabuiese con la costruzione di una nuova arteria stradale che collegherà Muggia con la vicina repubblica. «La Slovenia, da parte sua, entro pochi mesi dalla caduta del confine, sistemò l'area del valico rendendo in questo modo ancor più evidente il degrado ed il colpevole abbandono da parte dello Stato italiano del comprensorio nella parte italiana. Sporcizia, camion, rifiuti abbandonati ed una viabilità inadeguata - prosegue Grizon - hanno offerto un pessimo biglietto da visita a milioni di turisti per lunghi anni». Grizon stigmatizza poi come “in mezzo a questo lordume, oltretutto, la Provincia ha collocato una postazione d'informazione turistica che per altro nessuno nota. A questo punto ci aspettiamo da Anas, Demanio, Prefettura, Provincia e Regione quell'attenzione e quella priorità che fino ad oggi sono mancate in modo che per la fine dei lavori previsti non si debba attendere altri 7 anni». La questione della condizione dell'ex valico di confine di Rabuiese era già arrivata sul tavolo del prefetto nel settembre del 2011 quando Comune, Anas, Polizia stradale, Regione e Prefettura avevano analizzato il progetto di adeguamento e normalizzazione del sistema viario dell'ex blocco. Da allora però nessuno si è attivato per ridare normalità a un'area che resta il primo impatto per chi arriva a Muggia. Impatto che ha ben poco a che fare con le bellezze della cittadina rivierasca. (ri.to.)
Traffico, nuovo dietrofront. Si torna alla doppia galleria
da “Il Piccolo”
domenica, 20 aprile 2014
La giunta muggesana ha approvato lo studio di fattibilità per allargare l’arteria che scavalca il centro. Lavori per 9 milioni. Sepolta l’idea di passare sotto il porto
di Riccardo Tosques wMUGGIA Allargare la galleria di via Roma facendola diventare a doppio senso. A sorpresa – visto proprio che siamo in periodo pasquale – la giunta Nesladek ha approvato lo studio di fattibilità per la realizzazione di un'opera il cui costo preventivo si aggira attorno ai 9 milioni di euro. Un progetto atto a risolvere la decennale disquisizione sull'attraversamento del centro cittadino con un miglioramento complessivo della rete stradale senza grandi stravolgimenti di carattere urbanistico. Il problema della viabilità del centro storico muggesano è ormai un tema che ha interessato quasi una decine di giunte ed inizia già nel 1978 quando si ipotizzava il raddoppio della galleria esistente al fine di pedonalizzare il centro. Nel 1985 venne redatto da Autovie Servizi il progetto di massima di circonvallazione semicollinare che prevedeva la realizzazione di due gallerie stradali sulle pendici dei monti di Muggia ed un viadotto che attraversasse la valle del Fugnan e che si chiudeva a Porto San Rocco. Il progetto allora valeva circa 63,5 miliardi delle vecchie lire. Oltre a fungere da bypass del centro storico lo scopo era quello di sviluppare a scopi turistici la costiera muggesana a seguito della chiusura dei cantieri navali. Visione però poi cambiata per evitare il consumo indiscriminato del suolo. Nel primi anni 2000 i governi di centrodestra decisero di cambiare strategia e sulla base di uno studio di fattibilità affidato all'ingegner Sergio Caracoglia dal Comune di Muggia si ipotizzarono tre soluzioni di bypass, la circonvallazione semicollinare, il raddoppio della galleria esistente e un bypass sottomarino che si inabissasse dall’hotel “Il Lido” per passare sotto il molo Colombo e riemergere dopo il Circolo della Vela sul lungomare Venezia. La giunta Gasperini ed il consiglio comunale d’allora decisero per il bypass sottomarino affidando la progettazione preliminare alla Geodata di Torino, in raggruppamento con altri studi di progettazione, anche di Trieste. Era il 2002. Dopo diversi anni di a fine mandato Gasperini approvò il progetto. L’opera venne fortemente criticata dall’opposizione di centrosinistra – il capogruppo era Gianmarco Scarpa - poiché già allora sia lo studio Caracoglia che l’approvazione del progetto preliminare non facevano i conti con i confini che sarebbero caduti da lì a poco. Infine il cambio di rotta della prima e seconda Giunta Nesladek che bocciarono definitivamente il bypass sottomarino considerandola un'inutile opera faraonica. «Con la recente approvazione della deliberazione giuntale si approva lo studio di fattibilità elaborato dagli uffici comunali senza ulteriori consulenze esterne e che serve per richiedere i contributi per la realizzazione dell'allargamento dell'attuale galleria», racconta l'assessore ai Lavori pubblici Marco Finocchiaro. «Oltre ad essere un ottimo documento tecnico nel quale non si prevedono demolizioni di edifici o opere impattanti è un chiaro indirizzo di natura politica», aggiunge l'esponente renziano. «Alla fine di una vicenda che abbraccia più di 35 anni della vita e pianificazione della comunità, siamo arrivati all’unica soluzione possibile che tiene conto dei costi/benefici che un opera pubblica deve necessariamente prevedere. Il buon senso dei “padri di famiglia” - conclude Finocchiaro - è prevalso su visioni che spesso impattavano sul territorio come il caso della circonvallazione semicollinare e sulle finanze pubbliche nel caso del piccolo tunnel sotto la “Manica” muggesana».
Muggesani contro l’amianto. Pronte decine di cause
da “Il Piccolo”
sabato, 19 aprile 2014
Gli ex dipendenti della Raffineria Aquila e dei cantieri navali si preparano
a chiedere i danni con l’appoggio della Cgil. Menegazzi: «Enti locali troppo lenti»
di Riccardo Tosques wMUGGIA Intentare causa civile per ottenere i danni subiti dall'esposizione all'amianto sui posti di lavoro. È questo il passo che decine di muggesani hanno deciso di compiere per ottenere giustizia. Coinvolti soprattutto ex lavoratori e famigliari dell'ex Raffineria di Aquilinia e dei cantieri navali operanti in passato a Muggia. Ma i numeri sembrano destinati a crescere. Grazie anche all'attività informativa promossa da parte del Gruppo amianto di Muggia coordinato da Gianni Menegazzi. Gli incontri organizzati dal Gruppo si sono svolti in due tornate: un primo per i pensionati del gruppo Fincantieri - Gmt- Atsm il 10 marzo e uno, a seguire, il 15 aprile per i pensionati degli altri impianti industriali della provincia (Ferriera-Raffineria di Aquilinia, cantieri di Muggia e altri operanti con l'amianto) e residenti a Muggia. «Questi incontri sono stati seguiti con molta attenzione data la complessità delle situazioni di carattere personale ma anche a fronte delle ingiustizie e a causa di norme non sempre comprensibili da parte di chi ha subito un danno alla salute, anche a sua insaputa», spiega Menegazzi. Ciò nonostante a seguito delle indicazioni date dal sottoscritto e dal rappresentante della Cgil sulle condizioni e i presupposti per eventuali ricorsi civilistici per il danno subito a causa dell'esposizione all’amianto sui posti di lavoro. Già molti lavoratori e famigliari hanno deciso di procedere per via legale tramite l’intervento della Cgil e dei legali ad essa convenzionati. «A seguito del primo incontro, un primo gruppo di persone hanno espresso interesse ad avere un colloquio individuale con l’avvocato per una prima verifica del loro caso e della documentazione storica in loro possesso» prosegue Menegazzi». Che continua: «Non è facile fare e organizzare questi incontri, ci rendiamo conto che dietro a tutto ciò ci sono persone e famiglie con la loro dignità e diverse sensibilità e pudore nell'affrontare i problemi citati». Il Gruppo amianto rivierasco è formato da persone che nascono e hanno partecipato alla vita delle organizzazioni sindacali di Trieste come pure da semplici cittadini di Muggia. «La nostra realtà è partita un anno fa con la raccolta di materiale sui cantieri di Muggia e che gli interessati hanno poi voluto far pervenire al dottor Patussi dell' Ass Triestina. Poi il lavoro si è esteso ad altre realtà locali e si è incominciato a parlare anche di quanti a Muggia sono iscritti al registro regionale esposti amianto e ai problemi che ci sono sul territorio comunale». Ci sono stati poi incontri con enti locali fino ad arrivare al convegno molto partecipato del dicembre scorso alla sala Millo. Il gruppo si incontra una volta alla settimana. «Le vere difficoltà le riscontriamo nella lentezza degli enti locali a mantenere gli impegni assunti alla sala Millo davanti a tante persone», aggiunge Menegazzi. «Abbiamo dato la nostra disponibilità sulle questioni di merito ma fino a oggi sappiamo solo che il 22 maggio è convocata la aggiornata Commissione regionale amianto, dopo un anno anche con la nostra pressione fatta a vari livelli istituzionali». Intanto però ex lavoratori e famigliari di chi non c'è più continuano a prendere contatti con il gruppo e con gli avvocati per cercare di ottenere una volta per tutte giustizia.
Muggia, mega-uovo in piazza offerto dalle Compagnie
da “Il Piccolo”
sabato, 19 aprile 2014
MUGGIA Un megauovo da 30 kg per festeggiare al meglio la domenica di Pasqua. È questa l'idea partorita dalla collaborazione tra il presidente dell'associazione delle compagnie del Carnevale muggesano Mario Vascotto e la Flash srl di Vincenzo Rovinelli. «Spero che muggesani e foresti possano venire numerosi in modo da farci gli auguri anche se è la domenica di Pasqua: dopo il pranzo con i vostri cari, scendete in piazza per vedere e gustare il megauovo che apriremo assieme», è l'invito fatto da Vascotto e Rovinelli, quest'ultimo responsabile dell'organizzazione degli eventi collaterali legati al Carnevale. L'appuntamento è in piazza Marconi alle 16.30 per assaggiare un superuovo di cioccolato alto 3 metri e del peso di oltre 30 kg. All'evento prenderanno parte anche le otto compagnie del Carnevale muggesano – Bellezze Naturali, Bora, Brivido, Bulli e Pupe, Ongia, Lampo, Mandrioi, Trottola – che assieme ai loro stendardi renderanno ancora più suggestivo e allegro l'incontro. «All'appuntamento saranno invitati tutti i bimbi di Muggia, i cittadini e naturalmente le autorità», conclude Vascotto. L'assessore alla Promozione della città di Muggia Stefano Decolle ha già annunciato la sua presenza al ritrovo in piazza Marconi. L'evento del megauovo pasquale fungerà sostanzialmente da spartiacque virtuale tra la conclusione del Carnevale invernale, e l'avvicinamento al Carnevale estivo per il quale la Flash si sta attivando da diversi mesi per rendere la manifestazione ancora più ricca di eventi e sorprese. Il tutto in attesa della firma ufficiale dell'accordo tra Flash e Comune rivierasco per la realizzazione degli eventi collaterali alla manifestazione mascherata delle prossime due edizioni del Carnevale. (ri.to.)
Muggia, 100 nuovi posteggi. Il Piano parcheggi li prevede sul piazzale Alto Adriatico. Mosetti dissente
da “Il Piccolo”
venerdì, 18 aprile 2014
di Riccardo Tosques wMUGGIA Cento nuovi parcheggi nel piazzale ex Alto Adriatico, riconversione del campo di basket di via Bembo e disco orario in riva Nazario Sauro. Sono alcune delle importanti novità esposte dall'assessore alla Promozione della città Stefano Decolle durante l'assemblea con i cittadini riguardo il nuovo Piano parcheggi. I DATI Attualmente sono presenti nell'area del centro storico 470 parcheggi bianchi (liberi) e 612 blu (per residenti con bollino blu e a pagamento). Queste le sostanziali modifiche. In piazzale Caliterna: 88 parcheggi a pagamento, 16 per residenti bollino blu e 23 liberi bianchi. In centro storico: 74 per residenti, massimo una vettura per nucleo famigliare. In riva Nazario Sauro: 15 bianchi, 5 blu per residenti con disco orario (2 ore), 3 per associazioni ittiche. In via Roma: 28 blu con disco orario (2 ore). Nel piazzale ex Alto Adriatico: 100 bianchi liberi. Sul Lungomare Venezia: confermati i 159 blu senza disco orario. Nel piazzale di Porto San Rocco: 143 a pagamento per tutti. Presentate anche le seguenti revisioni: la trasformazione in parcheggio del campo di basket di via Bembo-via Fonditori, abbonamento ai residenti e riduzione tariffa oraria sottosuolo rispetto superficie per il Caliterna, nuovi parcheggi per forze dell'ordine, donne in gravidanza e mezzi Asl. LE REAZIONI «Dopo decine di migliaia di euro spesi inutilmente per confrontarci su questi temi attraverso più e più Agende 21 ora, grazie all'introduzione di una banale rotazione oraria dei parcheggi, la giunta Nesladek potrà finalmente soddisfare la loro ambita e maniacale concezione di mobilità sostenibile». Daniele Mosetti, consigliere comunale di Fratelli d'Italia, non ha dubbi: questo Piano parcheggi non piace. «La trasformazione da parcheggio libero a pagamento, evocando il principio della "ricezione turistica" non regge, - prosegue Mosetti - in quanto le aree coinvolte sono per lo più utilizzate dai residenti, non dai turisti in ingresso, mentre gli spazi più consoni come l'Alto Adriatico non sono a pagamento». Per Mosetti ciò fa emergere «quanto sia ancora instabile la progettualità di un assessorato che cerca perlopiù di accennare proposte misere per poi vedersele rigettate pubblicamente, invece di elaborare un Piano traffico condiviso, non pervenuto il parere dei commercianti, zero aree sosta per carico scarico, e a lungo termine, allineata col resto delle opere pubbliche e della viabilità». Infine Mosetti si chiede quale sia «la necessità nell'approvare un nuovo Piano parcheggi per poi rivederlo magari nuovamente stravolto, dato l'imminente inizio del Piano regolatore». Pronta la replica da parte dell'assessore Decolle: «Mosetti era stato invitato a prendere parte alla Consulta economica nella quale si è discusso con i commercianti di queste proposte: a differenza di altri consiglieri comunali, lui non si è presentato. Detto questo direi che la sua è solo una critica senza proporre nulla di concreto. Parole che lasciano il tempo che trovano, anche perché a nessuno è chiaro quale sarebbe la sua posizione in merito a un argomento che continua a essere fonte di discussione sì critica ma in modo propositivo e dunque costruttivo».
Muggia, una nuova strada fra Rabuiese e la Slovenia
da “Il Piccolo”
giovedì, 17 aprile 2014
La variante urbanistica proposta dall’assessore Longo per snellire il traffico è già stata approvata. L’arteria costerà quasi due milioni di euro
di Riccardo Tosques wMUGGIA Una nuova strada che collegherà Muggia alla Slovenia. È l’ambizioso progetto preliminare rientrante nella variante non sostanziale n.30 al Prgc vigente adottata all’unanimità dal Consiglio comunale di Muggia. La proposta è stata avanzata dall’assessore all’Ambiente Fabio Longo. Il progetto preliminare prevede la realizzazione di una arteria stradale a doppio senso di marcia che costeggerà di fatto il tratto autostradale Lacotisce-Rabuiese. Un’opera atta a potenziare dunque la viabilità minore in prossimità del valico confinario di Rabuiese. Costo del cantiere? Esattamente un milione e 800mila euro. «La realizzazione del tratto autostradale Lacotisce–Rabuiese ed il contestuale completamento dell’autostrada Capodistria–Rabuiese hanno determinato una radicale trasformazione del valico internazionale, con ripercussioni anche sul traffico locale dovuto al declassamento della viabilità minore ed alla sostanziale interruzione dei collegamenti viari tra le aree di Belpoggio e Rabuiese», racconta l’assessore Longo. L’adesione della Repubblica di Slovenia al Trattato di Schengen con il conseguente venir meno dei controlli doganali ha portato al progressivo smantellamento delle strutture confinarie ed alla riorganizzazione del piazzale confinario nel quale però insistono ancora alcuni manufatti edilizi e che presenta ancora delle criticità dovute alla commistione tra il traffico autostradale e locale, nonché alla presenza di attività commerciali con accesso diretto alla piattaforma autostradale che determinano situazioni di pericolo per la circolazione. «Nel 2011 la Prefettura di Trieste ha coordinato un tavolo di lavoro al quale hanno partecipato l’Anas, la Regione, il Comune di Muggia e la Polizia stradale al fine di individuare le possibili soluzioni alle problematiche legate alla viabilità transfrontaliera e locale al valico di Rabuiese a seguito della realizzazione del raccordo autostradale», prosegue Longo. Nel 2012 si sono avviate le procedure per giungere ad un accordo di programma con l’Anas e la Regione prendendo atto del progetto preliminare redatto dall’ingegner Novarin su incarico del Comune di Muggia. Nell’anno in corso è stata convocata la Conferenza di Servizi per l’approvazione del progetto dell’opera. Essendo il progetto di “riorganizza- zione della viabilità minore in prossimità del valico confinario di Rabuiese” non conforme al Prgc vigente è stato necessario provvedere alla relativa variante urbanistica. «Nello scorso dicembre l’Anas ha comunicato che il progetto in argomento è stato inserito nella programmazione per il 2014 e che pertanto risulta la sua copertura finanziaria», spiega Longo. Per la realizzazione dell’opera è prevista la spesa di 1.800.000 euro. Ora, a seguito dell’adozione della variante, dovranno essere acquisiti gli atti d’intesa con il Demanio e il Comune dovrà sentire il parere della Soprintendenza per i beni paesaggistici.
Festa di Primavera, sfida giovani-anziani a colpi di torta
da “Il Piccolo”
giovedì, 17 aprile 2014
AL RICREATORIO MUGGESANO “PENSO”
MUGGIA Una Festa di Primavera per valorizzare al massimo l'intergenerazionalità muggesana. Questo l'obbiettivo del ritrovo svoltosi al ricreatorio Penso con tanto di gara di torte. Al pomeriggio di festa hanno partecipato alunni della 1a-1b della scuola De Amicis , ragazzi del Ricreatorio, gli anziani della Casa di riposo, del territorio muggesano e della microarea di Zindis. La gara di torte ha avuto anche una giuria composta da bambini, ragazzi, la cuoca e una responsabile della casa di riposo, assistenti sociali, e dalla vice sindaco Laura Marzi. Questo il responso. Al 3° posto con 69 punti la torta di ricotta della casa di riposo, al 2° posto con 73 punti la torta Mimosa di un’anziana del Sad servizio assistenza domiciliare ed al 1° posto con 77 punti 77 gli alunni delle classi 1a-1b della scuola De Amicis con i pirottini di cocco decorati e salame di cioccolato. La festa è stata ravvivata dalla musica dal vivo con le band del Ricreatorio, canti con il coro della 5A-5B, giochi, balli, laboratori manuali di Pasqua e consegna della Borsa di Merito intitolata “Fabio Opara”. L'evento rientra nel progetto di incremento degli incontri intergenerazionali favoriti dal Comune di Muggia. Oltre al progetto “Orti e giardini”, conclusosi nel 2013 con la stampa del libro che raccoglie due anni di incontri, è stato implementato il progetto “Esistenze”, che prevede 20 incontri intergenerazionali più l’evento finale in piazza Unità il 21 maggio. Inoltre, dallo scorso anno è iniziata una collaborazione con le classi 5a-5b della scuola De Amicis. Proseguirà infine la collaborazione con il Ricremattina, sia per la campagna di prevenzione alla disidratazione nei mesi di maggio-giugno, sia con le antiche tradizioni nei mesi di agosto-settembre. (ri.to.)
Al Memorial Sibi la beneficenza si fa con il rock
da “Il Piccolo”
giovedì, 17 aprile 2014
muggia. Il ricordo in chiave rock di un musicista amatissimo all’insegna della solidarietà. Torna anche quest’anno, alla vigilia di Pasqua, sabato, il Memorial Sibi. Giunta alla quinta edizione, la serata a tutto rock ricorda, a cinque anni dalla prematura scomparsa, vittima di una rara patologia, il bassista Stefano Simoni, per gli amici Sibi, musicista dalla grandi capacità tecniche, ma soprattutto dalle enormi doti umane. Particolarmente apprezzato dai colleghi, aveva prestato la sua arte a band come Foxy Lady, Notturna, Aphasia e Heaven’s Touch. «Anche quest’anno – spiega Skizzo a nome degli organizzatori (la famiglia Simoni, Alberto Bossi, Riccardo Carioti, Vincenzo Guastini, Giemme allestimenti, Media Service, Pro Loco Muggia e Comune di Muggia) - la serata dedicata a Sibi sarà interamente contrassegnata da puro hard rock e dalla voglia sempre più forte di aiutare, a nostro modo, chi è colpito da una malattia rara. Sabato – prosegue Skizzo - al teatro Verdi di Muggia, oltre a una crew di musicisti d’eccezione, sul palco saliranno tre dei cantanti che hanno condiviso la carriera di Sibi: il noto chitarrista Arthur Falcone dei Foxy Lady, Ragno Rovatti dei Kill Joy e, direttamente da Milano, Dario Pozzo (ex Raf). Si esibiranno con una band nata proprio su questo palco e formata da alcuni amici storici di Stefano: Silvano “Silver” Bassi alla batteria, Stefano “Skizzo” Marchesini e Marco Liziero alle chitarre, Adriano Sardo al basso. E, per la prima volta, dalla vicina Slovenia, Marjan Masnec “Masko”, che si esibirà con i Crazy Uncle». Ma la festa non finisce qui. «Avremo la possibilità di ascoltare una delle band di spicco del panorama rock blues funk internazionale, i Wind capitanati da Fabio Drusin: proporranno alcuni pezzi del loro ultimo lavoro in studio, “Temporary Happiness”. Special guest, il sassofonista muggesano Angelo Chiocca». Si parte già alle 20. Ad aprire le danze, il metal progressive dei Seven. Presentatore della serata sarà l’illusionista Denis Zanatta, in arte Denny Diamond. «L’obiettivo del Memorial – conclude Skizzo - è sensibilizzare sul tema delle malattie degenerative del sistema nervoso e muscolare offrendo un aiuto concreto. L’intero incasso della manifestazione, con ingresso a offerta libera, verrà devoluto a Manuel Riccio Bergamas, un amico sempre in prima fila alle nostre serate». Gianfranco Terzoli
Tralicci a Chiampore, Longo promette: «Niente sconti»
da “Il Piccolo”
mercoledì, 16 aprile 2014
MUGGIA Verificare il numero delle emittenti presenti a Chiampore e far rispettare l'impegno di spostamento del traliccio del Monte Castellier. Sono questi i due impegni presi da parte dell'assessore all'Ambiente del Comune di Muggia Fabio Longo alla luce delle ultime vicende che stanno interessando la travagliata vicenda tralicci del territorio muggesano. «A seguito dei lavori che i gestori del traliccio abusivo, presente a Chiampore nei pressi di via Vivoda, hanno recentemente fatto nonostante l'ordinanza del Comune di Muggia che impone invece la demolizione del traliccio entro 90 giorni, ho deciso di verificare al ministero dello Sviluppo economico il numero delle emittenti attualmente presenti a Chiampore nonchè la loro precisa ubicazione anche al fine di accertare l'esistenza o meno dei relativi titoli autorizzativi», ha spiegato l'assessore. Riguardo a Santa Barbara e al traliccio del Monte Castellier, Longo "a seguito delle richieste pervenute dai cittadini di Santa Barbara, tenute sempre nella massima considerazione dal Comune, e del ritrovamento del muro di epoca romana”, precisa che tra il Comune di Muggia, la Soprintendenza archeologica ed il gestore, proprietario di tre emittenti, che ha costruito l'antenna sul Monte Castellier “è stato sottoscritto un impegno definitivo per spostare il traliccio in un altro sito ben lontano da Santa Barbara, entro 18 mesi, auspicando così la soddisfazione di tutte le parti”. Un impegno che Longo ha promesso di far rispettare a tutte le parti interessate davanti anche alle aspre proteste da parte del Comitato antiantenne di Santa Barbara che aveva evidenziato come l'abbattimento del traliccio vicino alla caserma dei Carabinieri in zona Chiampore abbia significato in realtà il trasferimento del nuovo manufatto proprio sul Monte Castellier. Motivo per cui l'assessore Longo ha promesso di far rispettare l'accordo per il trasferimento del nuovo contestatissimo traliccio. (ri.to.)
Progetto “Blulab”: «Il Comune spreca settemila euro»
da “Il Piccolo”
mercoledì, 16 aprile 2014
INTERROGAZIONE DI CLAUDIO GRIZON
MUGGIA «Il sindaco parla di recessione del contratto, l'assessore Rossi di canone impegnato fino al 2017: ma chi comanda in Comune?» È il quesito del consigliere comunale del Pdl-Ncd Claudio Grizon in merito all'affitto pagato al Demanio dal Comune di Muggia per la baracca posta sul confine di Lazzaretto per il progetto Blulab. Un progetto fallito, tanto che la struttura è completamente inutilizzata e abbandonata a se stessa. Il contratto è stato stipulato il primo febbraio 2011. Dopo un anno di inattività Grizon aveva chiesto delucidazioni se il contratto d'affitto – 1.700 euro annui - fosse ancora in vigore. Il sindaco aveva replicato come gli uffici si stessero “già occupando per la recessione del contratto” stesso. Grizon è tornato sull'argomento presentando una interrogazione in Consiglio per fare luce sulla vicenda. E la risposta giunta dall'assessore Loredana Rossi è stata spiazzante: «Il canone annuo è stato impegnato sino alla naturale scadenza della concessione prevista nel 2017». «È chiaro che in Comune – commenta Grizon - ci sono idee confuse se ci si ostina, nell’attuale situazione finanziaria, a spendere soldi senza alcun beneficio per l’Ente. La loro ostinazione su questo progetto – conclude Grizon - è pari solo alla loro incapacità a rendere concreto un impegno nel campo dell’educazione ambientale che avrebbe potuto realizzarsi almeno con un sostegno all’iniziativa dell’istituto Bergamas che da anni, tra mille difficoltà, porta avanti l’Aula Blu a scopi didattici con un forte impatto sul turismo scolastico il cui futuro pare oggi a forte rischio per la nota carenza di risorse e a costi e complicanze burocratiche». A conti fatti, secondo le stime di Grizon, per la baracca fantasma di Lazzaretto sono stati spesi circa 7mila euro. (ri. to.)
Il rigassificatore a un solo passo dallo stop definitivo
da “Il Piccolo”
mercoledì, 16 aprile 2014
Il sottosegretario De Vincenti risponde a Pellegrino (Sel): verso la revoca l’ok alla valutazione d’impatto ambientale
ALTERNATIVE FALLITE Non si sono verificate le ipotesi possibili: modifica al Piano regolatore del porto o diversa localizzazione dell’impianto
di Silvio Maranzana Dopo anni di pericolosi tiraemolla, stavolta è proprio finita: il rigassificatore di Trieste muore prima di nascere. «Il procedimento avviato dal Ministero dell’Ambiente presumibilmente si chiuderà con la revoca della Valutazione d’impatto ambientale positiva a suo tempo adottata e conseguentemente il Ministero dello Sviluppo economico dovrà rigettare la domanda di autorizzazione alla costruzione dell’impianto». È la risposta data ieri dal sottosegretario del Mise Claudio De Vincenti alla deputata di Sel Serena Pellegrino che oltre un anno fa, per la precisione il 9 aprile 2013, aveva presentato un’interpellanza sull’impianto di Zaule. Il 17 ottobre, il direttore generale del ministero dell’Ambiente Mariano Grillo aveva annunciato che il suo dicastero era sul punto di revocare il decreto di compatibilità ambientale, a Gas Natural a cui dava dieci giorni per replicare. Poi da Roma solo silenzio con in mezzo il passaggio dal Governo Letta al Governo Renzi. Resta in piedi soltanto la causa intentata da Gas Natural dinanzi al Tar del Lazio per invalidare la sospensione di sei mesi al decreto di compatibilità decretata dall’ex ministro Clini. All’udienza del 18 marzo però è stata la stessa società di Barcellona a chiedere un rinvio. «Lo schema del decreto di revoca - ha riferito ieri De Vincenti - era già stato firmato dall’ex ministro dell’Ambiente Andrea Orlando e inoltrato il 13 febbraio per la firma del ministro per i Beni culturali, ma essendo nel frattempo mutata la compagine governativa lo stesso decreto è stato restituito al ministro dell’Ambiente ora in carica (Gian Luca Galletti, ndr.) che sta procedendo ai controlli e agli approfondimenti procedurali e amministrativi prima della firma». Non ci fosse stato il cambio di governo, pare di capire, la domanda sarebbe già stata rigettata. E per l’impianto di Gas Natural non vi è alcuna speranza nemmeno in siti alternativi. «La delocalizzazione dell’impianto - ha specificato infatti il sottosegretario - poteva essere valutata dal ministero dell’Ambiente alla scadenza del termine, cioé il 18 ottobre, in funzione del verificarsi o meno di una delle due circostanze alternative previste nel decreto ministeriale, cioé lo spostamento dell’impianto in altra località da parte della società proponente o la revisione del Piano regolatore portuale per renderlo compatibile con la presenza dell’impianto». «Ma nessuna delle due ipotesi - si sottolinea più avanti - si è realizzata e il ministro dell’Ambiente ha avviato il procedimento di revoca». In una nota, Serena Pellegrino ha sottolineato come «l’azione di Sinistra Ecologia Libertà abbia ottenuto una fondamentale presa di posizione da parte del ministero dello Sviluppo economico». De Vincenti ha anche comunicato che «proseguono i lavori del Tavolo di coordinamento trilaterale (Italia, Slovenia, Croazia) di tutte le iniziative infrastrutturali dell’Alto Adriatico nel corso dei quali sono esaminati anche i progetti di terminali di rigassificazione in Slovenia, nel porto di Capodistria e nell’isola di Veglia in Croazia». Se il progetto di Capodistria avanzasse per Trieste sarebbe un’autentica beffa.
Ezit, via al piano di bonifica per le aree del Sito inquinato
da “Il Piccolo”
martedì, 15 aprile 2014
L’Ente zona industriale effettuerà il piano di caratterizzazione della zona
Stipulata una convenzione quinquennale col Comune muggesano
di Riccardo Tosques wMUGGIA L'Ezit attuerà il Piano di caratterizzazione realizzando il progetto di bonifica per le aree pubbliche e per quelle il cui inquinamento è attribuibile ad attività pubbliche. Nuovo importantissimo passo dunque per il futuro del Sito inquinato di interesse nazionale (Sin) di Trieste ricadente nel territorio comunale muggesano. Su proposta dell'assessore all'Ambiente del Comune di Muggia Fabio Longo, la giunta comunale del sindaco nerio Nesladek ha approvato una convenzione della durata di cinque anni da stipulare tra il Comune di Muggia e l'Ezit per l'attuazione delle attività ambientali relativamente alle aree, ubicate nella parte a terra del Sito inquinato di interesse nazionale di proprietà pubblica. Dopo l'individuazione dell'area inquinata ufficializzata con decreto ministeriale del 2003, continua pertanto l'attività per giungere alle bonifiche dei terreni inquinati. Il 25 maggio 2012, il Ministro dell'Ambiente Corrado Clini e tutti gli enti interessati - ministero dell'Ambiente, Regione, Provincia, Comuni di Trieste e Muggia, Autorità Portuale ed Ezit - avevano firmato un Accordo di programma necessario per dar corso all'iter relativo alle bonifiche nel Sin. Quella che, all’epoca, era stata salutata come la soluzione decisiva che cancellava il vituperato danno ambientale, comprensivo di sanatoria transattiva a carico delle imprese insediate a prescindere dalle colpe, con pagamenti da 80 euro al metro quadrato. Ai sensi della legge regionale 15/04 la Regione ha affidato in delegazione amministrativa lo svolgimento delle attività previste da detto Accordo per quanto riguarda l'esecuzione del Piano di caratterizzazione generale e l'Analisi di rischio sanitario ed ambientale. Per le verifiche sulle aree pubbliche, come quelle di proprietà del Comune di Muggia, l'Ezit deve sottoscrivere gli appositi accordi con i vari enti interessati. «Siamo così giunti alla firma dell'accordo in base al quale l'Ezit attuerà il Piano di caratterizzazione redigendo e attuando il progetto di bonifica per le aree pubbliche e per quelle il cui inquinamento è attribuibile ad attività pubbliche», racconta l'assessore all'Ambiente di Muggia Fabio Longo. In particolare verrà elaborato il modello idrogeologico e redatta l'analisi di rischio sito-specifica. La notizia arriva proprio mentre sta per partire la class action contro il meccanismo che, in caso d’inquinamento accertato dall’imminente Piano di caratterizzazione all’interno di una particella catastale, qualora le ricerche storiche non riescano a trovare i responsabili di tale inquinamento, obbliga gli odierni proprietari ad accollarsi oneri per circa 12 euro al metro quadrato. Una class action che parte da un gruppo di aziende che paiono addirittura contro il piano di caratterizzazioni come dichiarato qualche giorno al Piccolo: «Non si possono spendere soldi pubblici per fare carotaggi in un terreno che si presume contaminato solo perché è stato inserito in un Sin eccessivamente allargato, chiediamo si faccia una ricerca storica preventiva per procedere eventualmente solo dopo, come del resto previsto dall’Accordo del 2012».
Danni dall’amianto: Muggia si prepara alla battaglia legale
da “Il Piccolo”
martedì, 15 aprile 2014
MUGGIA La battaglia per farsi riconoscere i danni dall'amianto prosegue. Oggi alle 10 nella sede della Cgil di Muggia si terrà un incontro per dare conferma, sulla base dei dati sanitari e ambientali raccolti, dell’esigenza di procedere per via giudiziaria a tutela del danno subito da singoli lavoratori e loro famigliari. L'incontro fa seguito alla precedente assemblea riservata ai pensionati della Fincantieri-Gmt-Wartsila, e al precedente incontro muggesano del 17 dicembre scorso che si è tenuto alla sala Millo. «Questa ulteriore verifica, proprio sulla base della mole dati emersi, serve a definire quante sono le persone in condizioni di aprire sul nostro territorio una vertenza individuale con il patrocinio della Cgil a seguito della recente sentenza positiva del tribunale di Gorizia», racconta Gianni Menegazzi, grande ispiratore della battaglia antiamianto. «Nei prossimi giorni chiederemo ai partecipanti del convegno fatto il 17 dicembre, ai Comuni in modo particolare, che tipo di iniziative sono state fatte e con quale esito», aggiunge Menegazzi. Nei giorni scorsi i rappresentanti della Cgil si sono incontrati con il senatore Francesco Russo. Tre i quesiti posti: costruire una iniziativa pubblica a sostegno e modifica della attuale legge su amianto assieme al senatore Casson firmatario della legge presentata al senato il 13 marzo scorso e al senatore Brandolin di Gorizia, sensibilizzare maggiormente gli enti locali sulla base dei ragionamenti fatti al convegno di Muggia. «Inoltre - conclude Menegazzi - abbiamo esposto le nostre preoccupazioni per il mancato avvio dopo un anno al cambio della giunta regionale della Commissione regionale amianto pur essendo state fatte le nuove nomine, per le sue conseguenze e i ritardi in termini di indirizzi operativi rivolti alla giunta regionale». (ri.to.)
In piazza Marconi un campetto di calcio per i più piccoli
da “Il Piccolo”
lunedì, 14 aprile 2014
Muggia Un progetto internazionale ludico motorio per i bambini delle scuole primarie. Questo il nucleo di Žogarija – Football Fun, l'evento che oggi approderà a Muggia in piazza Marconi. Nato in Slovenia nel 2006 il progetto grazie all'Uefa si è diffuso in gran parte dell'Europa. In una mattina, bambini di lingua italiana e slovena (presenti due scuole di Nova Gorica e Capodistria), tra balli, canti e svariati laboratori tematici, su un campo di calcio allestito per l’occasione nei centri urbani interessati, si cimenteranno nel calcio 3vs3, nei giochi di abilità e in un gioco a quiz. Il proprio momento lo vivranno anche “i professori” con un gioco appositamente adatto a loro durante il quale i bambini, nel massimo rispetto del fair play, faranno il tifo per i propri insegnanti. «Iniziative come questa indubbiamente offrono ai giovani un opportunità di poter costruire sulla convivenza e sul rispetto reciproco la vera Nuova Europa», spiegano dall'Unione delle associazioni sportive slovene in Italia, l'ente organizzatore delle tappe italiane che voinvolgeranno dopodomani Gorizia (piazza Vittoria) e il 4 giugno Trieste (piazza Sant'Antonio). Ai tre eventi prenderanno parte 24 gruppi in rappresentanza di diversi istituti scolastici delle due provincie coinvolte. A Gorizia e Trieste saranno presenti pure una scuola di Nova Gorica e una di Capodistria a sottolineare il carattere e lo spirito multiculturale e internazionale della manifestazione stessa. L'Unione delle associazioni sportive slovene in Italia opererà per la riuscita delle manifestazioni in collaborazione con l’ente Media Sport di Lubiana e con l’aiuto della Provincia di Gorizia, dei Comuni di Muggia, Gorizia e Trieste, la Bcc di Doberdò e Savogna e l’Apt di Gorizia.(ri. to.)
Università della terza età, 10 anni
Oggi spettacolo al Verdi per il compleanno del sodalizio che conta 246 iscritti
da “Il Piccolo”
domenica, 13 aprile 2014
MUGGIA La sezione di Muggia dell'Università della Terza età festeggia il decimo anno di vita. Un percorso che oggi alle 17 al Teatro comunale Verdi verrà degnamente celebrato con uno spettacolo d’intrattenimento gratuito (fino ad esaurimento posti). Decisamente ricco il programma. Si inizierà col Coro Danilo Dobrina e l'esibizione con brani celebri di musica leggera proposti da un coro di voci femminili e maschili diretti da Michele Stolfa. Poi sarà la volta di “10 anni a Muggia”, un collage d’immagini, emozioni, racconti offerti dalla Sezione Danilo Dobrina dell’ateno. A movimentare il clima poi il Gruppo flamenco accademia Artinscena: creerà un’atmosfera di sensualità e creatività sotto la coreografia dell’insegnante Elisabetta Romanelli. Spazio poi al Coro folcloristico Aida con brani tratti dal repertorio triestino e nazionale e diretti da Giulia Fonzari. Infine l'Orchestra Seven, con un concerto per violini concertanti e orchestra d’archi del ’700 diretti da Michele Stolfa. «I 10 anni della Sezione sono un bel traguardo per tanti motivi - racconta il presidente dell'Università della Terza età Ugo Lupattelli -. Personalmente sono entrato come presidente nell'ottobre 2006. La sezione aveva tre anni di attività, 90 iscritti e un numero limitato ancora di corsi. Oggi siamo cresciuti a 246 iscritti, abbiamo ampliato di molto l'attività e abbiamo una sede nostra». Tra gli interventi principali in ambito muggesano una sala aggiuntiva alla “Millo” per poter ampliare i corsi e creare un'aula polifunzionale in cui tenere lezioni di computer e di laboratorio, grazie anche ai docenti Bruno Pizzamei e Vera Cattonar. La creazione di un sodalizio costituito da muggesani con i due coordinatori Fulvio Piller ed Edi Ciacchi, e infine l'ampliamento dei corsi, con la continua ricerca di nuovi docenti. Lupattelli rimarca l'ottima collaborazione con il Comune, «inizialmente con gli assessori Edi Bussani e Roberta Tarlao, poi con il vicesindaco Laura Marzi e gli assessori Valentina Parapat e Stefano De Colle, nonché con la Parrocchia per la concessione della sala e l'affettuoso rapporto», prima con don Giorgio Petrarcheni, ora con mons. Silvano Latin. (ri.to.)
Muggia, nuovo bollino park e “rivoluzione” in zona bus
da “Il Piccolo”
domenica, 13 aprile 2014
La giunta vuole che tutti gli automobilisti paghino nell’area dei pullman
Obiettivo finale: svuotare di vetture il centro. Mercoledì un incontro pubblico
di Riccardo Tosques wMUGGIA Un'assemblea con la cittadinanza per affrontare uno dei temi più delicati della cittadina: il Piano parcheggi. Come promesso poche settimane or sono l'assessore alla Promozione della città Stefano Decolle ha indetto un incontro pubblico per mercoledì alle 18 alla Sala Millo per affrontare le modifiche alle modalità di sosta e parcheggio nelle aree del centro muggesano. Dopo aver recepito alcune indicazioni della Consulta economica e diverse osservazioni di molti cittadini, la giunta Nesladek è pronta a scoprire le carte. La prima azione prevista dall'amministrazione sarà la rivisitazione del bollino blu e delle aree-sosta nella zona adiacente alla Stazione bus. La proposta dell'amministrazione comunale? Togliere le aree di sosta a pagamento con il bollino blu e metterle a pagamento, per tutti. Interessati nello specifico i piazzali Curiel e Foschiatti, e via Tonello. «Vogliamo che quest'area diventi a pagamento per tutti dalle 8 alle 20 affinché vi sia il massimo della rotazione», spiega Decolle. Un'azione per disincentivare i muggesani che parcheggiano l'auto vicino alla stazione e poi prendono il bus per andare a lavorare a Trieste. Probabile però che l'amministrazione troverà un compromesso con i residenti della zona che altrimenti verrebbero ingiustamente penalizzati. Poi il Comune sta accelerando l'iter per rivedere il Parcheggio di Caliterna che di sicuro verrà affidato a un gestore esterno. L'area sarà a pagamento per tutti: i costi saranno maggiori per gli stalli in superficie. Per ora sono arrivate sei manifestazioni d’interesse. «Entro due mesi, massimo tre mesi, contiamo di dare una svolta al “Caliterna”» racconta Decolle. In centro storico invece verranno proposti 74 posti in largo Nazario Sauro da riservare esclusivamente ai residenti del centro con la creazione di un nuovo bollino che verrà rilasciato a nucleo famigliare. «Sia chiaro che il nuovo bollino (ancora da scegliere il colore, ndr) verrà rilasciato non per ogni unità immobiliare ma per ogni nucleo familiare», puntualizza Decolle. E per quanto riguarda le altre zone con gli stalli blu? A parte il lungomare Venezia che continuerà a permettere la sosta gratuita ai muggesani che vorranno recarsi al mare d'estate, tutte le altre zone del territorio con stalli blu diventeranno zone bianche, quindi non a pagamento. Una mossa atta a completare quel progetto di svuotamento, per quanto possibile, delle aree del centro dalla presenza di automobili. «Noi abbiamo in mente queste nuove linee-guida – conclude Decolle –: ora vogliamo affrontarle con i cittadini. Auspico che la riunione di mercoledì abbia un buon seguito vista l'importanza del tema».
L’Avis regionale in assemblea oggi al “Verdi”
da “Il Piccolo”
sabato, 12 aprile 2014
MUGGIA “Programmiamoci per crescere”. E' questo l'emblematico titolo dell'assemblea dell’Avis regionale in programma oggi alle 15 al teatro comunale “G.Verdi”. Un importante momento per fare il punto della situazione del sodalizio, e soprattutto per guardare avanti in un'ottica di continua crescita. In questo senso, la sfida per il futuro sarà la chiamata del donatore. «Il nostro ruolo nei rapporti con i centri trasfusionali, con le istituzioni e soprattutto con i donatori - sottolinea nella relazione la presidente Avis Fvg, Lisa Pivetta - deve diventare strategico: più saremo incisivi nel proporre la programmazione come strumento che li fidelizza facendoli sentire veri protagonisti dell’associazione, più riusciremo nel nostro intento». Numerose le aree strategiche che l'Avis mette in campo per perseguire i suoi obiettivi: la comunicazione, la gestione associativa, la formazione, i giovani e il mondo della scuola, gli eventi sportivi, la partecipazione a Telethon, la donazione da parte dei nuovi cittadini, dei militari, la cooperazione internazionale, il terzo settore. Nel corso dell'assemblea saranno resi noti anche i dati delle donazioni effettuate nel 2013. (ri.to.)
Muggia potenzia i due Carnevali
da “Il Piccolo”
sabato, 12 aprile 2014
Confermato al vertice Vincenzo Rovinelli: «L’edizione estiva deve fare da traino a quella invernale»
di Riccardo Tosques wMUGGIA Implementare la qualità della sicurezza riducendone i costi, creare nuove professionalità e rendere il prodotto sempre più esportabile in giro per l'Italia. La ricetta per il potenziamento del Carnevale di Muggia è pronta. A servirla è Vincenzo Rovinelli, il patron della Flash srl, l'azienda che, dopo un incontro con l'assessore Stefano Decolle e il presidente dell'associazione delle compagnie del Carnevale Mario Vascotto, ha ricevuto il nulla osta (non ancora formale) per la conduzione del megaevento nei prossimi due anni. «Siamo sulla buona strada, ma c'è ancora molto da fare». Vincenzo Rovinelli, il “sindaco” del Carnevale muggesano, non si guarda indietro: il suo pensiero è già rivolto al futuro. Dopo due anni di conduzione della kermesse rivierasca, il responsabile della Flash racconta: «La prima sfida sarà di potenziare il Carnevale estivo, evento che deve fungere da traino per il classico Carnevale invernale». Tra le prossime mosse anche la valorizzazione delle professionalità: «Muggia ha artigiani incredibili. Basti vedere i cavalli del carro dei Mandrioi, che dopo essere stato esposto fuori Muggia molto probabilmente verrà venduto a un privato romano. Una piccola grande testimonianza del valore che le persone che allestiscono i carri hanno in mano, una professionalità che può essere monetarizzata risolvendo il cronico problema della mancanza di fondi». Rovinelli parla poi di uno dei capitoli più costosi della gestione del Carnevale: la sicurezza. «Affidare la sicurezza agli steward costa tra gli 8mila e i 10mila euro. Una cifra enorme. Per questo sto pensando di creare corsi “ad hoc” per i giovani muggesani intenzionati a fare gli steward. I costi si abbasserebbero, e allo stesso tempo le persone potrebbero imparare un mestiere molto in voga al giorno d'oggi». Il patron della Flash affronta quindi un altro capitolo delicato: la Siae. «Sto pensando come cercare di professionalizzare i “gratini”, uno dei patrimoni del Carnevale. Anche qui si potrebbero istituire corsi professionali per diventare dj». La conferma della Flash è così spiegata dall'assessore al Carnevale, Stefano Decolle: «Dopo la rielezione del presidente delle compagnie Vascotto, abbiamo deciso di incontrarci per capire se c'erano i presupposti per proseguire quel cammino che ha dato tante soddisfazioni a tutti. Il contratto della Flasch scadeva; tutti gli attori hanno evidenziato come non vi fossero motivi per interrompere questo percorso». Decolle vuole anche ringraziare la Flash: «Due anni fa si era aperto un grosso punto interrogativo sulla gestione Rovinelli. Oggi non possiamo che ringraziarlo per aver messo la propria esperienza al servizio di Muggia. E non posso che ringraziare anche le centinaia di persone che ruotano attorno al Carnevale, con un accenno anche ai tecnici del Comune». Mario Vascotto, presidente dell'associazione delle compagnie del Carnevale, commenta: “L’associazione delle compagnie vede positivamente l’eventuale conferma di Vincenzo Rovinelli. Il Carnevale, con l’organizzazione finalmente in mano a un imprenditore, va sul binario giusto verso quel rilancio che abbiamo sempre auspicato. Vincenzo è la persona adatta».
Ecologia, aula verde alla “Bubnic”
da “Il Piccolo”
venerdì, 11 aprile 2014
La struttura dimostrativa sarà aperta a un pubblico più vasto di quello scolastico
MUGGIA La costruzione e l’allestimento di un’aula verde e di un orto urbano nella Scuola primaria con lingua d'insegnamento sloveno Bubnic. Partiranno lunedì i lavori di TreCcci - Coltivare, crescere, condividere, il progetto finanziato dal Piano per lo sviluppo rurale del Gal Carso e dalla Fondazione CrTrieste. In totale l'opera (finirà a metà maggio) avrà un costo di 63mila 100, ripartiti tra i 43 mila 362 del Gal e i restanti 19mila 737 euro della Fondazione. «Sarà un edificio dinamico dimostrativo per simulare nuovi stili di vita, nuove possibilità di risparmio energetico, di riutilizzo delle risorse quali l'acqua ma anche per avvicinare bambini, ragazzi e visitatori al territorio» racconta l'assessore all'Istruzione di Muggia Loredana Rossi. Con la partecipazione dei coltivatori, gli studenti potranno condividere tecniche e metodi di coltivazione propri della tradizione, con possibilità di momenti pratici. «Favoriremo anche l'interazione scuola-famiglia, tra generazioni diverse, nel passaggio di memorie e conoscenze dall’orticultura all’apicoltura ai prodotti del territorio – aggiunge Rossi -, coinvolgendo i residenti e in primis i bambini e genitori della Scuola “Bubnic” che ospiterà l’aula verde ma anche altri giovani». L'aula verde sarà ricavata dalla ristrutturazione del corpo accessorio accanto alla scuola. Sarà una struttura in cui sviluppare attività educative, di laboratorio e culturali (educazione ambientale e legata ai prodotti della terra). La struttura sarà coibentata, dotata di pannelli fotovoltaici e altri elementi dimostrativi, per evidenziare come funzionano i dispositivi per il risparmio energetico. «L'aula verde si inserisce nel progetto TreCcci che ha finalità turistiche, promuovendo nuove iniziative ricreative-culturali legate alla valorizzazione del territorio da un punto di vista ambientale e rurale, prevedendo itinerari naturalistici, laboratori didattici, escursioni in biciclette, visite ad aziende agricole» aggiunge l'assessore Rossi. La Fondazione CrTrieste ha già supportato la “Bubnic”, come la scorsa estate con 25mila euro per gli arredi. Riccardo Tosques
Dibattito per “Un’Europa diversa”
da “Il Piccolo”
giovedì, 10 aprile 2014
Incontro al bar Verdi con l’europarlamentare del Pd Franco Frigo
MUGGIA «Un’Europa diversa, finalmente fonte di opportunità di sviluppo sociale, culturale ed economico». Sarà questo il tema principale dell’incontro organizzato oggi alle 18.30 al bar Verdi di Muggia con il parlamentare europeo del Partito Democratico Franco Frigo. Indetto dal circolo del Pd muggesano l’incontro intende esporre ai cittadini rivieraschi l’idea dell’Europa nella visione del partito del segretario Matteo Renzi. «Sarà un’occasione per ascoltare da una persona direttamente coinvolta quali siano le opportunità di cambiamento offerte dall’imminente tornata elettorale del prossimo mese», spiega il segretario del circolo del Pd Francesco Bussani. «Nell’attuale Parlamento Europeo la maggioranza è detenuta dai partiti conservatori e le prossime elezioni potranno essere davvero l’occasione per veder nascere un’idea di Europa diversa, finalmente fonte di opportunità di sviluppo sociale, culturale ed economico - aggiunge Bussani -. Sarà nostro compito quindi, nel corso di questa campagna elettorale, cercare di mostrare ai cittadini che un’altra Europa è possibile, ma non realizzabile senza l’apporto di tutti». Nato a Cittadella (Padova) nel 1950 Frigo è stato presidente della Provincia di Padova, nelle fila della Democrazia Cristiana, poi presidente della Regione Veneto e lo scorso anno in maggio, dopo l’elezione a presidente della Regione Fvg di Debora Serracchiani, Frigo è stato “ripescato” in Parlamento Europeo. «Il risultato delle elezioni del 2009 ha visto un’affluenza alle urne di soltanto il 43% degli aventi diritto di voto e questo dato descrive molto bene la distanza percepita dai cittadini nei confronti dell’Europa - conclude Bussani - per questo crediamo sia fondamentale dare la possibilità al Pse, in cui come Pd ci riconosciamo, di cambiare lo stato delle cose». (ri.to.)
Muggia, Casa Benussi pronta entro fine anno
da “Il Piccolo”
mercoledì, 9 aprile 2014
Il Comune disponibile a iniziare l’abbattimento delle barriere architettoniche per rendere la struttura ricevuta in donazione adatta agli ospiti disabili
di Riccardo Tosques wMUGGIA «Entro la fine dell'anno Casa Benussi potrà finalmente entrare in funzione, Patto di stabilità permettendo». Loredana Rossi, assessore alle Politiche sociali del Comune di Muggia, delinea lo scenario futuro dell'edificio situato in calle Montalbano. che dopo diversi mesi di stop potrebbe ricevere il disco verde per diventare la prima casa-famiglia di Muggia. LA STORIA Ospite della Casa di riposo comunale di Muggia, Arnaldo Benussi, dopo essere rimasto senza eredi diretti in seguito alla scomparsa del figlio Vinicio, esprime nel 2010 il desiderio di donare gratuitamente all'amministrazione comunale rivierasca un proprio immobile sito all'interno del centro storico di Muggia. Tre le clausole espressamente richieste dell'anziano muggesano: convertire la struttura in una casa-famiglia per ragazzi affetti da disabilità mentali, rendere operativo il centro entro tre anni dal perfezionamento della donazione e intitolare la struttura al figlio. Sita al numero civico 8 di colle Monte Albano la Casa Vinicio Benussi, la struttura necessita dell'abbattimento delle cosiddette barriere architettoniche. Motivo per cui l’amministrazione Nesladek chiede e ottiene un finanziamento da parte della Regione. Lo scorso anno la giunta approva ufficialmente il progetto definitivo da 130mila euro, l'80% del quale finanziato dalla Regione con la restante cifra “coperta” dal Comune, per dare vita alla nuova struttura. IL PROGETTO Il progetto prevede la realizzazione di un “gruppo appartamento”, con funzioni di casa-scuola per l’autonomia e la socialità per massimo cinque copresenze di persone giovani e adulte, affette in prevalenza da minorazioni psichiche di lieve-media gravità, accertate dall’equipe multidisciplinare per l’handicap. Gli ospiti dovranno, possibilmente, essere inseriti nel mondo del lavoro o frequentanti altri servizi diurni, privi della famiglia, o che non possono o non desiderano vivere nella propria, o che necessitano di sperimentare la propria capacità di vita autonoma al di fuori della famiglia, anche al fine di una propria possibile emancipazione dalla stessa. «Casa Benussi s’inserisce all'interno dell'ampio progetto rivolto alla disabilità, che i Servizi sociali del Comune di Muggia, associato al Comune di San Dorligo della Valle, intendono portare avanti, per offrire risposte concrete sul territorio al problema della disabilità» racconta l'assessore Rossi. La struttura viene inaugurata parzialmente la scorsa estate, offrendo uno spazio per attività laboratoriali, educative a gruppi di giovani. In questa struttura sono comunque necessari degli interventi per renderla accessibile: bisogna eliminare le barriere architettoniche. «Dopo queste opere, potrà finalmente svolgere appieno le sue funzioni che sono quelle di rappresentare per giovani disabili una casa per la socialità, per sperimentare la propria autonomia e cominciare un percorso per una vita autonoma», prosegue la Rossi. Ieri la notizia che il famigerato Patto di stabilità potrebbe essere davvero scavalcato. «Se la Regione, come intende fare, ci aprirà gli spazi necessari, confidiamo che entro l'anno i lavori saranno conclusi» annuncia l'assessore alle Politiche sociali. Il sogno di Arnaldo Benussi pare davvero essere pronto a realizzarsi.
Il comando vigili decentrato crea malumori a Muggia
da “Il Piccolo”
martedì, 8 aprile 2014
di Riccardo Tosques wMUGGIA «La sede della Polizia locale doveva restare in centro città”. A neanche un giorno dall'avvio dei lavori per la nuova Biblioteca comunale di Muggia, che hanno comportato lo spostamento della sede dei vigili urbani, Roberta Tarlao, referente della lista civica Meio Muja, che sostiene la giunta guidata dal sindaco Nerio Nesladek, racconta il proprio disappunto per il trasferimento della struttura in via di Trieste. «In una riunione di maggioranza su mia specifica segnalazione della necessità di avere un ufficio della Polizia locale in centro ero stata rassicurata che lo sportello per il pubblico avrebbe trovato ubicazione presso l'Urp», racconta Tarlao. Una richiesta che evidentemente non è stata rispettata. «Capisco la necessità di trovare uno spazio adeguato per il corpo e i suoi mezzi ma non approvo la mancanza di un riferimento in centro - prosegue Tarlao -. Da quando c'è la possibilità di pagare le multe con la riduzione spesso nella sede attuale si formano code e ho segnalato per questo anche alla Giunta di attivare e pubblicizzare metodi di pagamento alternativi come bonifici attraverso l'Iban. Sarebbe inoltre - conclude Tarlao - auspicabile la riattivazione del sabato come giornata di apertura al pubblico». La stoccata da parte della lista civica di maggioranza ha trovato una pronta risposta da parte dell'amministrazione Nesladek. «Avevamo predisposto un distaccamento della Polizia locale in centro, all'interno del Municipio, ma all'attivazione di questa location in piazza Marconi è emerso come il trasferimento fosse tecnicamente impossibile», racconta l'assessore con delega alla Polizia locale Stefano Decolle. La motivazione? La mancanza di informatizzazione del sistema. «Per pagare una multa o ricercare una targa si necessita di una serie di documenti che per ora sono solamente cartacei - conferma Decolle -. Attualmente dunque non è stato possibile spezzare comando in due parti e poiché era necessario prendere una decisione dopo lo sblocco dei fondi per partire coi lavori, abbiamo optato per via di Trieste, considerandola comunque come una sistemazione temporanea». Decolle conviene con Tarlao che “il comando della Polizia locale è opportuno che stia in centro, motivo per cui quando saranno ultimati i lavori si troverà una nuova location in città”. L'esponente della Giunta Nesladek ha infine espresso il suo “dispiacere per i disagi, chiedendo pazienza ai concittadini”. Rimane comunque un punto da risolvere: come è possibile che nel 2014 non vi sia una informatizzazione del sistema da parte dei vigili? Decolle non ha dubbi: «Purtroppo l'informatizzazione negli uffici pubblici è ancora un orizzonte lontano». Intanto nella giornata di ieri sono iniziati ufficialmente i lavori per la nascita della nuova Biblioteca comunale. E a tale proposito la referente di Meio Muja, Roberta Tarlao, ha condiviso il progetto di spostare la struttura da piazza della Repubblica nei giardini Europa: «Sappiamo bene come per il centrodestra la cultura sia vista come un costo, uno spreco di denaro invece che un investimento sulla crescita e sviluppo di una comunità. Io ho sempre sostenuto la realizzazione dell'opera in un contesto verde e autonomo e all'epoca della scelta non si parlava ancora del famigerato patto di stabilità ma si potevano programmare le opere pubbliche in maggior serenità. Proprio perché molto frequentata e apprezzata la biblioteca doveva avere uno spazio dignitoso e la condivisione del piano con il Servizio Sociale, sempre più delicato e frequentato a causa della crisi, poteva comportare dei problemi».
Allarme cinghiali. Grizon (Pdl): «Solo promesse»
da “Il Piccolo”
martedì, 8 aprile 2014
MUGGIA Potenziare il servizio dei guardiacaccia per fronteggiare l'emergenza cinghiali. Questa la richiesta avanzata dal consigliere provinciale, nonché consigliere comunale del Pdl Claudio Grizon. La proposta arriva all'indomani della risposta da parte della Provincia riguardo il futuro del nuovo comandante della Polizia provinciale. «Dalla risposta avuta in consiglio provinciale sembrerebbe che la scelta ricadrà sul maresciallo Ilario Zuppani (e non su Maurizio Rozza, come ipotizzato in precedenza, ndr) in quanto più anziano di un altro collega con medesimo grado e anzianità ma al nuovo comandante non sarà attribuita la posizione organizzativa, il che significa che non potrà fare impegni di spesa nell'ambito delle sue attività». Per Grizon “quello dei guardiacaccia, purtroppo, non è un vero e proprio Corpo di polizia ma, visto che sono solo in cinque, costituiscono solo un Servizio provinciale, seppur indispensabile che meriterebbe di essere potenziato viste le molteplici competenze se non ci fosse il blocco delle assunzioni». Da qui la constatazione e la proposta: «Devo purtroppo constatare che con solo cinque guardie non si può far fronte in modo serio ai controlli ambientali e all'invasione di cinghiali. Spero che l'assessore Igor Dolenc si impegni con la Regione per ottenere provvedimenti che consentano ai cacciatori di far fronte a questo dilagante fenomeno in ausilio ai guardiacaccia. L'amico Dolenc - prosegue Grizon - ci ha parlato più volte della sua idea di realizzare un macello per la lavorazione e la conservazione delle carni di cinghiale ma dopo tre anni non ne sappiamo più nulla: poteva essere una soluzione seria ed utile anche sul piano del ritorno economico, speriamo che qualcosa si sblocchi perché i danni provocati dai cinghiali crescono ogni anno e quelle poche risorse che la Provincia riceve dalla Regione per rimborsarli sono davvero una goccia nell'oceano». (ri.to.)
Muggia, oggi via ai lavori per la nuova biblioteca
da “Il Piccolo”
lunedì, 7 aprile 2014
Un’opera da 739mila euro nell’area dei Giardini Europa. Il Pdl: «È inutile»
Replica l’assessore Finocchiaro: «Contributi vincolati». Comando vigili trasferito
di Riccardo Tosques wMUGGIA Il “megacantiere day” è arrivato. Oggi si apriranno ufficialmente in via Roma i lavori che daranno vita al faraonico progetto della nuova biblioteca, discusso fiore all’occhiello dell’epopea Nesladek. Un manufatto che comporterà una serie importanti di piccole rivoluzioni quali il trasferimento della Polizia locale e della mensa comunale. Una biblioteca fortemente osteggiata da parte dal Pdl-Ncd che più volte per voce del consigliere comunale Claudio Grizon l’ha definita “un’opera completamente inutile di cui nessuno sentiva necessità”. La nuova biblioteca comunale sorgerà nei Giardini Europa e avrà un costo complessivo pari a 739mila euro ripartiti così: 335 mila euro finanziati da un contributo della Fondazione CRTrieste, 324mila 100 euro erogati dalla Regione e i restanti 79mila 900 euro messi a bilancio dal Comune di Muggia. «So che l’opera viene contestata dal centrodestra e dall’associazione Impronta Muggia cui fa capo l’ex sindaco Jacopo Rossini. È legittimo che vi siano visioni differenti, ma ricordo sempre che il contributo ottenuto dalla Regione era legato esclusivamente al progetto della realizzazione di una biblioteca e che dunque quei soldi sarebbero andati altrove se non li avessimo presi noi», racconta l’assessore ai Lavori pubblici di Muggia, Marco Finocchiaro. Distribuito su due piani il nuovo edificio potrà contare su una superficie totale di 420 metri quadrati, compresi servizi, scale ed ascensore. A ciò si aggiungeranno gli spazi esterni, sia nel giardino che nel tetto della struttura. «Gli spazi interni saranno concepiti con uno stile prettamente moderno», ricorda Finocchiaro. Al piano terra un punto di ristoro si collegherà all’emeroteca e agli spazi di servizi collocati in modo da rendere autonomo anche l’uso del locale di ristoro. Gli spazi al piano terra ospiteranno inoltre una sala riservata ai più giovani ed una zona informazioni. Al piano superiore si arriverà percorrendo la scala o con l’ascensore posizionati nella parte centrale del manufatto: qui si svilupperanno le funzioni di sala di consultazione, sala studio, ufficio del bibliotecario e l’archivio. Previsto poi l’accesso alla copertura dell’edificio. Il tetto inoltre ospiterà pannelli fotovoltaici che renderanno tutto il manufatto autonomo dal punto di vista energetico. L’intero edificio sarà percorribile senza barriere architettoniche fino al raggiungimento del tetto giardino. Per quanto riguarda i materiali utilizzati, come sempre affermato dalla giunta “si riprenderanno quelli della tradizione locale creando allo stesso tempo una continuazione con l’esistente”. La creazione della nuova biblioteca comporterà però una rivoluzione per quanto riguarda gli attuali servizi presenti in via Roma: la sede della Polizia locale e la mensa comunale. Entrambi verranno dirottati in via di Trieste. A tale proposito la Polizia locale di Muggia ha informato che “la sede del Comando è stata trasferita in via di Trieste 8 al primo piano. Per ragioni dovuto al trasferimento l’ufficio resterà chiuso al pubblico nella giornata di martedì 8 aprile e riaprirà mercoledì 9 con il consueto orario, nella nuova sede”. La mensa invece, stando a quanto rivelato dal vicesindaco Laura Marzi, sarà già in funzione da oggi.
Muggia, a Caliterna il polo dell’informazione turistica
da “Il Piccolo”
domenica, 6 aprile 2014
Nell’ex ufficio commercio adiacente al parcheggio si trasferirà la Pro Loco
All’ex distributore Esso invece si insedierà “Viaggiare slow” per ciclisti
di Riccardo Tosques wMUGGIA Rivitalizzare l'entrata nel centro storico di Muggia offrendo nuovi spazi a due enti privati per rilanciare il turismo. È la nuova scommessa dell'assessore alla Promozione della città, Stefano Decolle: «Ora non ci sono più scuse, dobbiamo lavorare tutti assieme per dare un nuovo decisivo input alla città». Il primo passo dell'amministrazione comunale muggesana è stata la concessione alla Pro Loco dei locali siti nella piazza Caliterna, quelli corrispondenti all'ex ufficio commercio. Nello specifico si tratta di un comodato d'uso gratuito triennale che entrerà in vigore a partire dal 15 aprile per scadere il 14 aprile 2017. La convenzione è stata sottoscritta dal responsabile dell'Ufficio comunale servizio gare Massimo Ferretti e dal presidente della Pl Muggia Andrea Spagnoletto. «Di fatto la Pro Loco gestirà l'ufficio turistico della città in stretta sinergia con il Comune e con le altre realtà presenti sul territorio», spiega Decolle. Energia, acqua, telefonico, pulizia e manutenzioni ordinarie spetteranno alla Pro Loco. Un giorno a settimana una stanza dei locali verrà utilizzata, come da accordi precedenti con l'amministrazione, da parte di Federconsumatori Trieste. «Grazie all'interessamento dell'assessore Stefano Decolle che ringraziamo pubblicamente, la giunta ha approvato la nuova convenzione con la Pro Loco Muggia acconsentendo a concedere in comodato gratuito i locali in piazza Caliterna», è stato l'annuncio dato sul profilo facebook della Pl. L'altra scommessa della giunta Nesladek è il rilancio del manufatto e dell'area scoperta presente in via Battisti che una volta ospitava la stazione di benzina della Esso. In questo caso il Comune ha stipulato una convenzione con l'asd Viaggiare Slow con sede a Trieste rappresentata dal legale rappresentante Emiliano Lucchetta. L'accordo entrerà in vigore il 15 aprile per concludersi il 31 dicembre 2015. In questo caso l'ex Esso, bene demaniale dato in concessione al Comune dall'Autorità portuale dal 2012, fungerà da ufficio di promozione per le iniziative turistiche e culturali legate alla collaborazione con l'Istituto comprensivo Lucio e con il Comune di Muggia e collegate al percorso della Parenzana. «Siamo convinti che Viaggiare Slow offrirà una valido contributo attraverso la promozione del cicloturismo sempre più in auge anche a Muggia», racconta l'assessore Decolle. L'esponente della Giunta Nesladek ha voluto esaminare la situazione attuale della strategia turistica muggesana. «È evidente che i Comuni sono in difficoltà nel gestire in prima persona gli sportelli turistici, motivo per cui l'affidamento a privati è lo strumento vincente per scavalcare il problema. Naturalmente il Comune, assieme a tutte le altre associazioni, penso alle Compagnie del Carnevale e a ViviMuggia, dovranno agire unitamente per ottenere il meglio». Decolle ha poi espresso il proprio “dispiacere nei confronti di PromoTrieste, un consorzio che non si capisce più se esiste ancora e quale funzione reale e concreta abbia oggigiorno”. Infine l'assessore alla Promozione della città ha voluto togliersi un altro sassolino dalla scarpa: «Per molto tempo la politica a Muggia si è basata sull'elenco delle cose da fare. Io per mia natura le cose invece amo proprio farle».
Oggi un convegno su “disabilità e soluzioni” alla sala Millo
da “Il Piccolo”
sabato, 5 aprile 2014
La commissione Pari opportunità del Comune di Muggia organizza oggi dalle 10 alle 12 nella sala Millo un incontro sul tema “Disabilità - condizione che può toccare chiunque, problemi e possibili soluzioni”. La tavola rotonda verrà introdotta da Gabriella Giurovich, presidente della Cpo. Dopo i saluti delle autorità verrà introdotta la relazione di Cristiana Scoppetta, referente per il Fvg dell'associazione nazionali sociologi. Previsti gli interventi di Vincenzo Zoccano, presidente della consulta regionale dell'associazione delle persone disabili e delle loro famiglie Fvg onlus e della professoressa Clara Sforzina sul tema “Come la scuola facilita le persone disabili nell'approccio allo studio e al lavoro”.
Muggia, la rotatoria all’Ospo finalmente va in cantiere
da “Il Piccolo”
sabato, 5 aprile 2014
La Provincia ha affidato i lavori di messa in sicurezza del sito interessato ai lavori
L’opera era stata già bloccata per questioni di espropri e inquinamento della terra
di Riccardo Tosques wMUGGIA Passo in avanti per la realizzazione della nuova rotatoria che sorgerà alla foce del rio Ospo. La Provincia infatti ha ufficialmente affidato i lavori di messa in sicurezza inseriti nel Piano di caratterizzazione ambientale per l'allargamento di un lotto appartenente alla provinciale cosiddetta "delle Noghere". Il cantiere è stato affidato alla Impianti Civili Industriali Soc.Coop. di Ronchi dei Legionari che ha offerto un ribasso percentuale del 18,81% raggiungendo quindi un prezzo complessivo di 79 mila 500 euro. Si tratta di un intervento fondamentale per la realizzazione vera e propria della rotatoria che sorgerà tra l’intersezione della strada provinciale di Farnei con via di Trieste. Inoltre, in questi giorni, la Provincia ha dato il nulla osta per lo spostamento di una linea telefonica aerea interferente con le operazioni di allargamento del lotto. Finanziata con un fondo di circa 2 milioni di euro, l’opera, approvata già cinque anni or sono, si era bloccata una prima volta nel 2010 a causa di incongruenze tra planimetrie catastali e tavolari e relativi espropri insufficienti a cantierare l’opera. Successivamente la rotatoria si è impantanata in seguito a un problema ancora più grave: la presenza di idrocarburi nella terra rimossa proprio per dare il via ai lavori. La notizia era stata confermata nel febbraio del 2012 dall’assessore provinciale Vittorio Zollia. Dopo aver correttamente smaltito i cumuli esistenti, si era proceduto all’analisi dei terreni con presenza di idrocarburi, inquinante che risultava essere presente in modo particolarmente esteso, tanto che la Provincia aveva dovuto avviare l’analisi di rischio e sulla base di questi risultati chiedere all’Arpa e al ministero, per ragioni di economicità come previste dalla norma, di lasciare in situ gli inquinanti fino all’avvio dei lavori. Da lì le tempistiche si sono dilungate ulteriormente. La consegna dei lavori prevista per l’autunno 2012 con ultimazione del cantiere entro l'agosto 2013 non si è realizzata. La rotatoria si svilupperà tra l’intersezione della provinciale di Farnei con via di Trieste allargandosi fino a coinvolgere l’ex Fido Lido. L’obiettivo è quello di rendere più fluido il traffico su un’arteria nella quale il traffico non manca mai, creando così un’ulteriore via preferenziale per chi da Muggia si reca a Trieste. Caustico il commento del consigliere provinciale e comunale del Pdl, Claudio Grizon: «Se tutto andrà liscio vedremo realizzare la rotonda entro il 2016, dopo vent'anni di burocrazia. E pensare che le risorse per la rotonda le avevamo trovate tutte con la Giunta Scoccimarro. Poi Bassa Poropat ha dovuto trovare i soldi per le caratterizzazioni e la messa in sicurezza dell'area compreso questo spostamento della linea telefonica: nel complesso circa 500 mila euro oltre ai 2 milioni circa per la rotonda... povera Italia».
Se il Cicerone è il castellano. Week-end tra antiche dimore
da “Il Piccolo”
venerdì, 4 aprile 2014
Domani e domenica l’apertura al pubblico della fortezza medievale di Muggia
Ma sono tanti gli eventi collegati per un fuori porta nel segno della storia
di Tiziana Carpinelli Preziose dimore, orgoglio e vanto di nobili famiglie che normalmente non aprono le private stanze al pubblico, si mettono in mostra questo week-end in occasione della manifestazione “Castelli aperti”. Diciotto le realtà aderenti, un unico appuntamento in Provincia, con le meraviglie (finalmente accessibili) del castello di Muggia. Per chi invece intende trascorrere il fine settimana fuori porta, magari nella vicina Gorizia, allora l’occasione imperdibile è quella di visitare nel capoluogo palazzo Lantieri, collocato in piazza Sant’Antonio 6, oppure i castelli di San Floriano del Collio, nell’omonimo Comune, o di Spessa, a Capriva. Nata per facilitare l’accesso alle testimonianze storiche dei nobili siti, l’iniziativa regionale - messa in campo dal Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia - si rivolge a chi vuole scoprire cosa si cela dietro ad alcuni dei portoni più blasonati: magnifici giardini, saloni, affreschi e cimeli d’altri tempi. Il castello di Muggia, dunque. Situato in Calle dei Lauri 7 ed eretto in posizione dominante rispetto al Mandracchio, proporrà al pubblico la mostra permanente delle opere di Villi Bossi, scultore e titolare dal 1991 della trecentesca fortezza. L’imponente costruzione risale al 1374 quando, per porre termine alle dispute interne fra fazioni partriarchine e venete, Marquardo di Randek inviò a Muggia Federico di Savorgnan che, occupata la cittadina, iniziò la costruzione del castello. Difesa militare fino al 1700 e poi in abbandono per due secoli, la fortezza fu poi acquistata da Giacomo Derossi, passando nel 1991 in mano a Bossi. Oggi il castello ospita la casa privata dello scultore e il suo studio. La fortezza aprirà ai visitatori domani dalle 15 alle 18 (chiusura alle 19), e domenica fin dalle 10. Sempre nel week-end, ma nel Goriziano, i cittadini potranno recarsi a palazzo Lantieri per un giro in carrozza e vedere le rievocazioni storiche sulla Grande guerra (visitabili anche le mostre “I pizzi riapparsi di Clementina Lantieri” e “Armonia Equilibrio Forma: fantasie in ceramica”). Accessibili al pubblico nella sola giornata di domenica, invece, i castelli di Spessa a Capriva e di San Floriano del Collio. Nel primo caso, spazio all’enogastronomia con l’assaggio di un vino nel Wine Store del castello e poi ancora visita alle cantine medievali, magari con una bella passeggiata al parco secolare. A San Floriano, invece, ancora una rievocazione storica, con tanto di figuranti militari armati e comando di divisione; sullo sfondo, l’inedita mostra fotografica “Aspetti del fronte”. L’ingresso a tutti i castelli è di 7 euro (3,5 euro per i bambini dai 7 ai 12 anni).
Riciclare in cucina: l’arte spiegata in un libro
da “Il Piccolo”
venerdì, 4 aprile 2014
OGGI LA PRESENTAZIONE NELLA SALA MILLO
MUGGIA Ogni anno ogni famiglia in Italia getta nella spazzatura 179 chili di cibo buono. Uno spreco assolutamente insensato, soprattutto in tempo di crisi economica. Eppure trasformare in modo gustoso e creativo gli scarti vegetali e gli avanzi alimentari è meno difficile di quanto non si creda. Giuliana Lomazzi, giornalista, scrittrice e traduttrice, propone nel suo ultimo libro dal titolo “Riciclare in cucina: l'arte di utilizzare con gusto scarti e avanzi”, edizioni Terranova, metodi e consigli per recuperare alimenti che in genere gettiamo via. Il volume verrà presentato oggi alle 17 nella sala convegni “Gastone Millo” in piazza della Repubblica, 4 con la collaborazione della locale Biblioteca comunale. «C'era un tempo in cui era normale usare gli avanzi per cucinare le pietanze, non si buttava via quasi nulla, e oggi, che la crisi ci obbliga a “risparmiare” anche sul cibo è bello ritrovare quella voglia di trasformazione che apparteneva alle nostre nonne», spiega Lomazzi. Il libro ha visto la sua pubblicazione poco prima della Prima giornata nazionale contro gli sprechi alimentari celebrata il 5 febbraio scorso, promossa dal ministero dell'Ambiente con l'obiettivo di incentivare l’informazione tra pubblico e privato per prevenire lo sperpero, cercando di dimezzarlo entro il 2025. (ri.to.)
Muggia, amianto nelle scuole. Il Comune: non c’è pericolo
da “Il Piccolo”
venerdì, 4 aprile 2014
Un sopralluogo ha evidenziato la presenza del minerale nelle mattonelle di linoleum
ma i pavimenti sono ben conservati e non c’è rischio di rilascio di fibre pericolose
di Riccardo Tosques wMUGGIA «Il problema amianto nelle scuole muggesane? Esiste, nei pavimenti in linoleum, ma è abbastanza sotto controllo». Marco Finocchiaro, assessore ai Lavori pubblici, racconta la situazione emersa dal sopralluogo svolto all'interno degli edifici scolastici. Nello specifico Finocchiaro, assieme all'assessore all'Istruzione Loredana Rossi, al dirigente scolastico Marisa Semeraro e ai tecnici del Comune, hanno ispezionato gli istituti De Amicis, Nazario Sauro, Iacchia, Bubnich, Zamola, Biancospino, Giardino dei Mestieri e Loreti. Un'azione avviata in tempi quasi record da parte dell'amministrazione Nesladek in seguito alla richiesta della dirigente scolastica Marisa Semeraro inoltrata i 18 marzo scorso, su ulteriore richiesta inoltrata da alcuni consiglieri in quota genitori del Consiglio d'istituto. «Dal sopralluogo sono stati evidenziati tutti i possibili rischi di pavimenti che potrebbero contenere amianto, anche se non sono stati rilevati evidenti segni di degrado delle pavimentazioni - spiega Finocchiaro -. I locali dove soggiornano bambini, studenti, docenti e personale sono in discrete condizioni di manutenzione, i pavimenti sono puliti e incerati. Non si è rilevata la possibile presenza di altri materiali contenenti amianto, quali controsoffitti, intonaci, rivestimento di tubazioni, coperture o rivestimenti esterni». Anche i locali tecnici non accessibili a studenti e personale, quali le centrali termiche, “risultano di recente bonificati”. Conclusa la visita ispettiva l'assessore Finocchiaro spiega i prossimi passi: «Ora si procederà, avvalendosi del laboratorio dell'Azienda per i servizi sanitari, all'analisi puntuale dei campioni di pavimentazioni che potrebbero contenere amianto per decidere poi come procedere per la messa in sicurezza degli ambienti e trovare le opportune risorse”. Finocchiaro aveva già evidenziato che “le uniche criticità segnalate dagli uffici in merito alla possibile presenza di materiali contenenti amianto nelle scuole sono quelle relative a pavimentazioni resilienti realizzate prima dell'anno 1992. Come spiegato anche dalle norme/vademecum di precauzione dell'Inail sui pavimenti resilienti contenenti amianto, “i pavimenti in vinil amianto – linoleum - sono stati largamente usati nei decenni '60-'80 dato il basso costo, per la pavimentazione di edifici pubblici sotto forma di mattonelle quadrate più frequentemente di misura 30 o 40 cm di lato, il linoleum per pavimenti posato in rotoli difficilmente contiene amianto. In questo tipo di prodotti l'amianto è fortemente inglobato in una matrice resinosa ed il rilascio di fibre è estremamente improbabile”. Dei pochi studi disponibili sull'argomento specifico, solo uno “riferisce di un inquinamento ambientale rilevato durante la lucidatura di pavimenti in vinil amianto con macchine abrasive”. In presenza di questo tipo di materiali contenenti amianto il piano di controllo e manutenzione deve riguardare essenzialmente le attività di pulizia. In particolare è raccomandabile: effettuare le pulizie con stracci umidi, evitare l'uso di macchine lucidatrici con spazzole abrasive, incerare i pavimenti periodicamente. «Il pavimento va mantenuto in buone condizioni avendo cura di sigillare le fessurazioni tra le piastrelle con i comuni prodotti in commercio. Eventuali sostituzioni di piastrelle rotte o logorate vanno effettuare in assenza di pubblico, con un'accurata pulizia finale ad umido».
Muggia, la giunta approva il progetto del nuovo litorale
da “Il Piccolo”
giovedì, 3 aprile 2014
Il tratto interessato va da Porto San Rocco a Punta Olmi
Il costo complessivo si aggira sui due milioni di euro
di Riccardo Tosques wMUGGIA Un nuovo passo avanti per la “riconquista” della propria costa. La Giunta Nesladek ha approvato il progetto preliminare tecnico per la valorizzazione con finalità turistico-balneare del tratto Porto San Rocco-Punta Olmi. Il “nuovo” litorale muggesano è uno dei cavalli di battaglia dell'amministrazione Nesladek. Un anno fa circa la Giunta varò le cifre per lo studio di fattibilità ed il nuovo quadro economico del progetto stimando il costo complessivo in 2 milioni di euro. In base ai contributi ricevuti il 69% delle opere in questione sarà finanziato con un contributo regionale, pari quindi a un milione 300 mila euro. «L'intervento sarà previsto in bilancio compatibilmente con le somme previste stabilite dal Patto di stabilità e limitatamente alle risorse che verranno reperite», recita il documento sottoscritto dall'amministrazione comunale. Il Comune a tale proposito ha chiesto una proroga alla Regione per l'avvio dei lavori stimando la data di inizio entro la fine del 2014. Il progetto intanto c'è. L'affidamento dell'incarico professionale per la redazione del “progetto preliminare definitivo, esecutivo, e il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione” per la cosiddetta “O25 - Opere di riqualificazione costiera del tratto Porto San Rocco-Punta Olmi con finalità turistico balneare” era stato affidato dal Comune al Raggruppamento temporaneo di professionisti Hydrosoil (mandatario), Dinamica (mandante) e Beta Studio (mandante) con sede a Noventa Padovana (Padova). Costo dell'operazione di affidamento dell'incarico professionale? Poco più di 74mila euro. «Lo scopo di tale intervento è il significativo miglioramento della fruibilità pubblica con destinazioni d'uso turistiche e balneari, nell'ottica di un potenziamento degli spazi per attività ricreative e balneazione per la collettività, per il rilancio del turismo quale volano economico a favore della popolazione nel rispetto dei valori ambientali della zona», recita il documento sottoscritto dal centrosinistra muggesano. L’attesissimo intervento si inserisce in un quadro di miglioramento generale della costa muggesana nel quale tale opera si colloca come lotto funzionale del collegamento tra Muggia, Punta Sottile e Slovenia. L'amministrazione vuole realizzare un'area di fruizione sul lungomare e un collegamento tra l'abitato con l'area ex Acquario in località Boa-Punta Olmi. Il tratto costiero in questione però ha pochi accessi al mare, ma la questione cardine è data dal fatto che l’area è tutt’oggi inserita nel Sin, il Sito inquinato nazionale. «Se è stata richiesta una proroga vuol dire che i lavori non possono ancora partire, lavori peraltro che tutti sappiamo bene protrarsi da tantissimi anni», commenta il consigliere del Pdl-Udc Christian Gretti. «Evidentemente la riqualificazione della nostra costa è un fattore che non può che essere valutato in modo positivo, certo che lo slittamento ulteriore dei lavori, a causa anche del Patto di stabilità, non fa intravvedere purtroppo una fine della questione - aggiunge Gretti - ad ogni modo ci avviciniamo al bilancio sarà una occasione per approfondire anche questo importantissimo argomento».
La produzione delle ostriche: incontro a Muggia
da “Il Piccolo”
giovedì, 3 aprile 2014
MUGGIA “Alla riscoperta di un'antica produzione della baia di Muggia: le ostriche”. Sarà questo il tema del quarto incontro di degustazione guidata di molluschi organizzato dal Circolo "Istria" in collaborazione con il Comune di Muggia, in programma domani alle 17 alla Trattoria Risorta. L'iniziativa fa parte del progetto Castellieri e Approdi, ideato per rinsaldare su nuove basi gli storici rapporti tra l'entroterra (Castellieri) e la costa (Approdi) anche attraverso la valorizzazione delle produzioni tipiche in funzione turistica e culturale. La Baia di Muggia può esser considerata la culla della molluschicoltura del Golfo di Trieste; già tre secoli or sono vi si svolgeva un'intensa attività di ostricoltura su pali di quercia infissi su fondali di 2 o 3 metri, su cui attecchivano le ostriche, all'inizio destinate soltanto al consumo locale. In seguito, per la delicatezza del loro sapore, furono conosciute anche a Vienna e a Budapest, tanto da meritare un premio all'esposizione di Vienna del 1898. Nel primo decennio del 1900, a condimento di un famoso risotto, furono apprezzate anche da artisti del calibro di Svevo, Joyce e dal pittore Veruda alla "Trattoria al Cavallino Bianco", sita sulla sommità del colle di Servola.(r.t.)
Una galleria con le foto dei sindaci
da “Il Piccolo”
giovedì, 3 aprile 2014
MUGGIA Da Willer a Nerio, passando per Gastone, Jacopo e tanti altri. La proposta è di quelle che non ti aspetti. A formularla in una mozione il consigliere comunale del Pdl-Udc, Claudio Grizon: «Creiamo una galleria con i dipinti o le fotografie dei sindaci da collocare all'interno dell'atrio della sala del Consiglio comunale muggesano». Una sorta di piccolo museo della storia contemporanea rivierasca insomma in cui ritrarre i vari Gastone Millo, Willer Bordon, Claudio Mutton, Aldo Derin, Jacopo Rossini, Ferdinando Ulcigrai, Sergio Milo, Roberto Dipiazza, Lorenzo Gasperini. E Nerio Nesladek? «La galleria dovrà includere i sindaci che abbiano già concluso il mandato», puntualizza Grizon. Per realizzare il proprio progetto l'esponente del centrodestra muggesano suggerisce «l’opportunità di promuovere a tal fine un bando pubblico per selezionare gli artisti a cui affidare la realizzazione dei dipinti, sulla base di materiale iconografico fornito e dietro il riconoscimento di un compenso per rimborso spese o comunque modesto prevedendo un punteggio preferenziale per gli artisti locali». In alternativa ai dipinti Grizon suggerisce di collocare delle fotografie, anche in un luogo diverso dall'atrio della sala consigliare. La proposta è stata bocciata dall'assessore alla Cultura Laura Marzi: «Questa non è certo una priorità del Comune viste anche le difficoltà a mettere in bilancio soldi per le varie attività». (ri.to.)
Nuova biblioteca di Muggia, lavori al via
da “Il Piccolo”
mercoledì, 2 aprile 2014
Parte lunedì, patto di stabilità permettendo, il più grande cantiere per un’opera pubblica dell’era Nesladek
di Riccardo Tosques wMUGGIA I lavori per la realizzazione della nuova Biblioteca comunale di Muggia inizieranno a partire da lunedì 7 aprile. Patto di stabilità permettendo. Il cantiere della più grande opera pubblica dell'era Nesladek, decantata come il fiore all'occhiello dell'attuale amministrazione comunale, allo stesso tempo estremamente invisa al centrodestra, è praticamente pronto per essere aperto. La struttura sorgerà nei Giardini Europa e avrà un costo complessivo paro a 739mila euro ripartiti così: 335 mila euro finanziati da un contributo della Fondazione CRTrieste, 324mila 100 euro erogati dalla Regione e i restanti 79mila 900 euro messi a bilancio dal Comune di Muggia. Per ora l'assessore ai Lavori pubblici di Muggia, Marco Finocchiaro, mantiene ancora un profilo basso. Motivo? La scure delle amministrazioni comunali di tutta Italia: il patto di stabilità. «Nell'ambito del monitoraggio e censimento sullo stato dell'arte di tutte le opere pubbliche, la Regione ci ha ricevuto per capire quali opere sono prioritarie e quali vogliamo portare avanti», racconta Finocchiaro. In pratica la Regione ha chiesto in queste settimane, a ogni singolo Comune, a seconda dello stato di avanzamento dell'opera (progettazione preliminare, definitiva, esecutiva, finanziata, aggiudicata) quale opera voler sbloccare dai vincoli del patto di stabilità. Chiaramente la priorità dipende anche dalla cantierabilità immediata delle opere: per quanto riguarda Muggia la biblioteca è in pole position. Distribuita su due piani il nuovo edificio potrà contare su una superficie totale di 420 metri quadrati, compresi servizi, scale ed ascensore. A ciò si aggiungeranno anche gli spazi esterni, sia nel giardino che nel tetto della struttura. Gli spazi interni saranno concepiti con uno stile prettamente moderno. Al piano terra un punto di ristoro si collegherà all’emeroteca e agli spazi di servizi collocati in modo da rendere autonomo anche l’uso del locale di ristoro. Gli spazi al piano terra ospiteranno inoltre una sala riservata ai più giovani ed una zona informazioni. Al piano superiore si arriverà percorrendo la scala o con l’ascensore posizionati nella parte centrale del manufatto: qui si svilupperanno le funzioni di sala di consultazione, sala studio, ufficio del bibliotecario e l’archivio. Previsto poi l’accesso alla copertura dell’edificio. Il tetto inoltre ospiterà pannelli fotovoltaici che renderanno tutto il manufatto autonomo dal punto di vista energetico. L’intero edificio sarà percorribile senza barriere architettoniche fino al raggiungimento del tetto giardino. Per quanto riguarda i materiali utilizzati, come sempre affermato dalla Giunta «si riprenderanno quelli della tradizione locale creando allo stesso tempo una continuazione con l’esistente». La creazione della nuova biblioteca comporterà però una rivoluzione per quanto riguarda gli attuali servizi presenti in via Roma: la sede della Polizia locale e la mensa comunale. Entrambi verranno dirottati in via di Trieste. «La mensa sarà operativa quasi contestualmente all'inizio dei lavori per la biblioteca, mentre i vigili urbani dovranno attendere qualche giorno in più», racconta il vicesindaco di Muggia Laura Marzi. Il Pdl-Ncd intanto conferma la sua posizione: «Si tratta di un'opera pubblica inutile, costosissima di cui nessuno sentiva la necessità». Entro domani il Comune scioglierà gli ultimi dubbi sull'apertura del cantiere fornendo il cronoprogramma ufficiale dei lavori.
È Grizon lo “stakanovista”, Delconte e Prodan in coda
da “Il Piccolo”
mercoledì, 2 aprile 2014
INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE
MUGGIA Venticinque tra interrogazioni e interpellanze, trentanove mozioni. Sono il prodotto dei consiglieri comunali di Muggia nei due anni e mezzo del secondo mandato del sindaco Nerio Nesladek, dal giugno 2011 al gennaio dell'anno in corso. Nella speciale classifica dei consiglieri più prodighi di interventi troviamo lo “stakanovista” Claudio Grizon, consigliere Pdl-Ncd, che ha prodotto 14 tra interrogazioni e interpellanze, seguito con netto distacco dal compagno di partito Christian Gretti a quota tre. Sul podio più basso il tris composto da Geremia Liguori (ex Sel, ora indipendente), Daniele Mosetti (prima Pdl, poi Fratelli d'Italia) e Dario Grison (Pdl) che hanno portato all'attenzione del Consiglio due documenti ciascuno. In fondo alla classifica i due esponenti del Pdl-Ncd Nicola Delconte e Paolo Prodan con una interrogazione a testa. Lega Nord, Un'altra Muggia e tutti gli esponenti dei partiti di maggioranza (Pd, Fds, Idv, Meio Muja) non hanno redatto né interrogazioni, né interpellanze. La situazione cambia invece dando uno sguardo al numero delle mozioni presentate per essere messe al voto da parte del Consiglio comunale. Dei 39 documenti, presentati singolarmente o con altri consiglieri, spiccano Liguori e il capogruppo Pd Bensi con 10 mozioni a testa, seguiti da Parlato (Un'altra Muggia) con 7, Grizon e Mosetti con 6, Finocchiaro (Pd) e Longo (Idv) 5, Prodan, Delconte e Coslovich (Fs) a quota 4, Gretti, Grison, Tarlao (Meio Muja) e Di Toro (Lega Nord) con tre, Riosa (Pd) e Nonis (Un'altra Muggia) 2, e infine Kosic (Fds) e Nesladek (Pd) con una mozione ciascuno. Interessante anche analizzare la qualità dei documenti. La prima interrogazione risale al giugno 2011 ed è stata presentata da Prodan sull'utilizzo di un trattore non autorizzato alla circolazione. Due mesi dopo è stata presentata l'unica interrogazione da parte di Delconte sulla casa di riposo e l'annesso futuro del centro diurno di Aquilinia. Nei primi tre mesi sono arrivate anche le uniche due interrogazioni a firma di Grison sul centro raccolta rifiuti a Noghere e sul Piano regolatore. Gretti si è occupato dei lavori dello stadio Zaccaria, del concorso sul logo delle Pari opportunità e del progetto dell'area camper della Pro Loco. Mosetti ha chiesto delucidazioni sulla funzione del Comitato della tutela dei valori democratici e sulla situazione dei parcheggi in via dei Meccanici. Liguori sulla cessione delle aree Peep e sulle sale giochi. E lo stacanovista Grizon? Tanti gli argomenti affrontati, tra questi l'erba alta presente in vari punti del territorio, le temperature alte riscontrate all'interno della Casa di riposo, gli orari del centro prelievi e lo spreco economico del Consiglio dei piccoli. (ri.to)
Vascotto: «La burocrazia blocca il Carnevale»
da “Il Piccolo”
martedì, 1 aprile 2014
Il riconfermato presidente delle Compagnie di Muggia: «Spendiamo una montagna di soldi per la Siae»
MUGGIA Una manifestazione in crescita che però necessiterebbe di meno burocrazia e più spazio per potersi sviluppare. Questa la ricetta per potenziare il Carnevale di Muggia da parte di Mario Vascotto, rieletto presidente dell'Associazione delle Compagnie quasi all'unanimità (assente alla votazione la Bulli e Pupe). E proprio la massima carica del sodalizio racconta i suoi progetti, togliendosi anche qualche sassolino. Vascotto, di nuovo presidente. Che ne pensa? «Sono passati già tre anni. Sembra ieri, dopo aver accettato di rientrare alla guida dell’associazione dopo nove anni di assenza. Confesso che avevo un po’ di timore perché ero più inserito attivamente nel direttivo, anche se in effetti ho seguito sempre la vita delle compagnie, partecipando a tutti i Carnevali. Ora, essere nuovamente confermato, è motivo di grande orgoglio». Come è cambiata la gestione del Carnevale? «Il carico di lavoro che l’amministrazione comunale sopportava sino a qualche anno fa era illogicamente concentrato alle poche forze “comunali” oberate da tutti i lacci e lacciuoli della burocrazia che legano le mani all’amministrazione, con leggi, decreti, impegni che un privato non ha». Favorevole alla privatizzazione dunque? «L’aver affidato a una ditta esterna tutta la kermesse è stata una scelta intelligente, anche se bisogna ancora limare molti intoppi burocratici che ci sono ancora. A mio parere quando si dà in mano ad un operatore esterno tutta l’organizzazione, con un contratto ben definito e puntuale, bisogna anche dargli la libertà di agire come meglio crede, ma soprattutto creare l’ambiente in cui deve lavorare, libero da quella burocrazia che è sempre di ostacolo». Il Carnevale muggesano è cresciuto negli ultimi anni? «La Flash, nella persona di Vincenzo Rovinelli, in questi due anni ha dimostrato che il nostro Carnevale può diventare ancora più grande. Personalmente quest’anno ho ricevuto telefonate da tutta Italia e anche dall’estero per avere informazioni sull’evento. Ed è anche merito dell’assessore Stefano Decolle. Ha seguito sempre le nostre esigenze ed abbiamo lavorato fianco a fianco per risolvere i problemi che ancora oggi non sono risolti». Qual è il problema più grande da risolvere? «La montagna di soldi che spendiamo per la Siae. Solo a noi delle compagnie per alcune serate con i “gratini”, considerati come “punti musica viaggianti”, che sono “senza fini di lucro” ha portato via dalle nostre tasche 4mila euro. Poi c’è quello che paga l’amministrazione, quello che paga l’organizzazione, quello che pagano i bar... La legge è legge, ma da quello che ho potuto toccare di persona, a Carnevale in altre città, i protagonisti sono liberi da queste imposizioni in quanto servono alla comunità stessa della città e non per “far soldi”». Progetti futuri? «A giorni firmeremo la convenzione che darà all’associazione una certezza, anche se molto ridotta, dei contributi a disposizione delle compagnie stesse.Il lavoro che mi propongo in questi altri tre anni di mandato? Rifare le convenzioni ormai obsolete di affidamento degli spazi per la costruzione dei carri, rivedere lo statuto, rifare il regolamento interno tra le compagnie». Riccardo Tosques
Risolto il black out per il campo di calcio a 7
da “Il Piccolo”
martedì, 1 aprile 2014
MUGGIA «Mi è stato assicurato che si è trattato di un semplice problema al contatore: il problema è già rientrato». L'assessore allo Sport del Comune di Muggia, Laura Marzi, rassicura sul black out all'illuminazione del campo di calcio a 7 gestito dall'associazione sportiva dilettantistica Muggia. Il ko dell'illuminazione è avvenuto pochissimi giorni dopo la notizia che quattro dei fari che attualmente sono utilizzati per illuminare il terreno da gioco sono in realtà fuori uso. «L'allarme è fortunatamente rientrato – spiega Marzi – rimane il discorso dei fari non funzionanti, ma gli altri punti luce sono tornati tutti in funzione». Rimane comunque aperta la questione della mancanza di illuminazione completa da parte della struttura. Su due pali della luce quattro fari rimangono sostanzialmente inoperosi creando una scarsa visibilità durante le partite notturne. Per ora i due attori interessati, il Comune di Muggia proprietario dell'area e l'asd Muggia in qualità di gestore, non hanno deciso un'azione congiunta. Entrambi infatti rimangono dell'opinione che l'intervento sia da addebitare all'altro. «La responsabilità non è del Muggia calcio, bensì del Comune», aveva evidenziato a chiare lettere il presidente dell'asd Muggia Dario Prodan. «Trattandosi di manutenzione ordinaria è compito del sodalizio che gestisce la struttura», aveva invece replicato l'assessore Marzi. La soluzione potrebbe trovarsi tra qualche settimana quando l'amministrazione Nesladek erogherà i contributi all'asd Muggia per la gestione di tutto lo stadio comunale. Una somma pari a 45mila euro. Ma Prodan ha seccamente bocciato tale ipotesi: «Con quei soldi pagheremo le utenze, non certo i corpi illuminanti che non spettano a noi». (r.t.)